Male, parola di quattro lettere che ieri allo stadio Ballarin ha assunto plurimi significati, tutti correlati fra loro. Male è il cognome di Riccardo, numero 19 del San Luigi Trieste che ha realizzato il goal del primo pareggio contro l’Union Clodiense; male, nella circostanza, la retroguardia granata.
Così come male, per i lagunari, è aver guadagnato solo un punto quando se ne sono persi due: per tutta la partita, infatti, nonostante un gioco corso poco fluido la superiorità dei padroni di casa è stata netta, e ha fruttato più occasioni (sublimate dai goal di Marangon e Pastorelli) che disattenzioni difensive. Queste ultime però, individuali e collettive, sono state decisive con il goal di Grujić all’88° per gli ospiti.
Male, non secondario, è quello che hanno avvertito i numerosi assenti forzati, da Ferretti a Tattini, da Ballarin a Porcino. Male, infine, la decisione di ammonire Baccolo per la seconda volta, che lo priverà della prossima trasferta a Vigasio: nella rotazione “arbitraria” di centrocampo rientrerà Djurić, oltre alla speranza di recuperare almeno un paio di infortunati. Ma in ogni circostanza, l’Union Clodiense avrebbe dovuto fare sua l’intera posta, e invece non è accaduto: male, appunto.
Una considerazione anche per la curva Franco de Paolis, che verso la metà del primo tempo ha esposto nella gradinata lungolaguna uno striscione recante la scritta “Dalle tribune ai settori popolari, no agli esperimenti sociali”: con tale iniziativa, la curva ha aderito alla mobilitazione nazionale contro quello che viene definito l’"esperimento sociale" di mescolare gruppi organizzati ospiti nei settori occupati dal pubblico casalingo, come avvenuto mercoledì a Carlino. Secondo gli ultras, l'operazione ha il fine di produrre decine di Daspo e sbarazzarsi così della presenza delle tifoserie.
Alla fine dell’incontro, piacevole terzo tempo nel piazzale della stazione tra la curva De Paolis e i giocatori ospiti in attesa di tornare a Trieste, questi ultimi increduli e soddisfatti del risultato tra cori da stadio e birre consumate assieme in allegria, come sempre dovrebbe essere il calcio e non solo in serie D.
Le pagelle dei granata:
Boscolo Palo 5: ha buona parte della responsabilità nel goal del primo pareggio, quando non trattiene un cross che per quanto veloce probabilmente poteva essere bloccato, o almeno mandato in angolo. In altre circostanze perde il pallone dalla presa. Bene su Abdulai all'inizio.
Granziera 5.5: i due goal arrivano dalla sua parte, anche se la diagonale lo accentra. Si fa saltare nell'azione del 2-2, mentre nel primo goal triestino tiene correttamente la posizione e il suo marcatore. Partecipa al fruttuoso binario destro con Martino e Perrotti.
Cuomo 6: dirige la difesa e la chiama in avanti nei rari momenti in cui il San Luigi prende possesso della metà campo lagunare. Nel goal di Male è in linea col portiere e Pastorelli, lasciando solo il giocatore ospite che tira a rete: vano il suo salvataggio sulla linea.
Pastorelli 6.5: un bel goal di testa da calcio d'angolo, tra le sue specialità, provvidenziali recuperi difensivi e un'azione pulita, senza le sbavature di alcune giornate precedenti. Purtroppo nel goal di Male era lui a marcare il calciatore giuliano e poi a lasciarlo andare.
Ostojić 6: sostanza difensiva, diagonali e tigna di riprendere il pallone ci sono tutte. Si fa vedere poco in proiezione, in una squadra che ha prediletto la collaudata catena della fascia destra a quella opposta dove hanno gravitato i due classe 2000.
Perrotti 6.5: qualche spunto elegante sulla fascia destra, bene quando si accentra e prova il tiro, abile nel conquistare il rigore quando Giovannini lo abbatte all'ingresso in area. Le sue caratteristiche sono queste e, specie con avversari chiusi, Vittadello fa bene a sfruttarle. (Corado 5.5: il redivivo attaccante argentino spara alto in semirovesciata e non coglie bene il tempo per un anticipo che lo avrebbe proiettato da solo davanti alla porta. È l'unico centravanti effettivo a disposizione di Vittadello, ma non è Ferretti).
Martino 6.5: una posizione ibrida tra difensore a destra, esterno di centrocampo e -più spesso- l'interno in una sorta di 4-5-1. Da qui, con uno strappo dei suoi, serve Marangon per il goal del provvisorio 1-0 (dopo l'assist perfetto mancato da Gerthoux) e poi torna a fare legna. Alla fine è coinvolto nei k.o. difensivi.
Baccolo 6: non sta troppo a ridosso di Marangon, come forse avrebbe potuto, ma dà ordine a centrocampo e recupera una discreta quantità di palloni. Non frena l'impeto nella prima ammonizione, la seconda a tempo ormai scaduto appare esagerata e lo terrà fuori domenica a Vigasio.
Erman 5.5: l'assenza del "gemello" Djurić lo penalizza, così come l'asfissiante linea Maginot a centrocampo dei neroverdi. Pochi i passaggi illuminanti, al cospetto dei suoi concittadini non si vede molto nel vivo del gioco che invece dovrebbe essere il suo asset principale.
Gerthoux 5: al primo minuto ha una colossale occasione per segnare, ma sul perfetto cross basso di Martino non riesce nel tap-in vincente, più facile da insaccare che da sbagliare. La sua partita è andata evanescendo, salvo una bella punizione conquistata nella ripresa. (Vianello s.v.)
Marangon 6.5: avrebbe meritato 7 se non fosse stato per il rigore mandato alto sopra la traversa, sul punteggio di 0-0. Si rifà segnando in diagonale e impegnando il portiere avversario da tutte le posizioni. È, con Perrotti, l'unico al tiro, pur essendo praticamente solo.
Vittadello 6: ci si aspettava una Union Clodiense all'assalto già dai primi minuti, pronta a fare sua la partita per poi controllarla. Invece il goal è arrivato solo al 45° tra tante occasioni; nella ripresa il 4-5-1 di fatto ha avuto due black out costati altrettanti punti. In panchina non poteva attingere a dei game changer, come invece il suo collega Sandrin e praticamente tutti i tecnici del girone quando provano a vincere le partite nei secondi tempi, immettendo giocatori di alta qualità.
San Luigi Trieste: D'Agnolo 6.5, Caramelli 6, Vittore 6, Disnan 6, Cecchini 6.5, Giovannini 5.5, Cottiga 5.5, Villanovich 6, Abdulai 5, Carlevaris 6.5, Bertoni 5.5. (Crosato 6, Grujić 7, de Panfilis 6.5, Male 6.5). L'allenatore Sandrin 6.
l'arbitro Dorillo 6: non sbaglia praticamente niente, e con lui i suoi collaboratori, fino al 90' quando è eccessivamente severo fischiando la seconda ammonizione a Baccolo per un contrasto di gioco fisico ma del tutto normale.
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