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mercoledì 7 aprile 2021

L'UNION CLODIENSE CADE 2-1 A CALDIERO, FRENATA ANCHE DALL'ARBITRO CHE CONVALIDA UN GOAL IRREGOLARE

Nell'area interna al bellissimo stadio Berti di Caldiero, dove funziona tutto dal manto erboso alla tribuna coperta e colorata, all'inno, sono collocati tre "viali". Quello della Riflessione, del Sorriso e del Saluto: fuor di metafora, si possono collegare tutti alla partita che ieri l'Union Clodiense ha perduto per 2-1 nella città termale veronese.

La riflessione è quella che ha già iniziato a compiere l'allenatore Antonio Andreucci al termine del match, quando davanti alle telecamere di Chioggia Azzurra ha preteso ben altro atteggiamento in campo da parte dei propri giocatori, ancorché reduci da 37 giorni di inattività agonistica forzata. Il sorriso è dei padroni di casa gialloverdi, che con il successo hanno raggiunto i granata in classifica, in zona playoff. Il saluto, purtroppo, può darlo la formazione lagunare alla promozione diretta, dal momento che Trento e Manzanese volano troppo avanti in classifica, e oggi c'è pure il loro scontro diretto.
Detto questo, la squadra chioggiotta è passata in vantaggio con Ndreca al 3°, che ha raccolto la respinta della traversa su tiro di Nappello. Per poi subire il pareggio di Manarin: gran sinistro all'incrocio dei pali al 9° minuto, dopo una doppia parata di Amatori su calcio da fermo e suoi sviluppi. Dapprima Gioè e poi Ndreca hanno avuto la palla del 2-1, negato da una prodezza del portiere Aldegheri, poi un fuorigioco millimetrico non concesso è stato il preludio al 2-1 dei locali, arrivato alla mezz'ora per autogoal di Seno su azione da corner: ma il centravanti termale Zerbato aveva commesso fallo, non sanzionato, sul difensore ospite.

Nella ripresa Union Clodiense spenta e stanca, nonostante il buon esordio di Pozzebon, mobile e tecnico: solo un tiro di Erman -tra i migliori assieme a Biolcati- deviato in corner da Aldegheri, troppo poco per ambire al pareggio. Il Caldiero, quando va dentro l'area avversaria, la occupa con cinque o sei elementi, il triplo rispetto agli avversari. E nel finale aumenta la rabbia in campo e sugli spalti, quando l'arbitro genovese Dasso (con già il fischietto in bocca per sancire il "fallo di confusione") annulla al 95° il pareggio di Gioè, in mischia su calcio d'angolo, poiché Pastorelli aveva commesso carica sul portiere, ricavandone anche l'espulsione che lo terrà fuori domenica allo stadio Ballarin contro l'Union Feltre.

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