Diminuiscono sensibilmente le possibilità che Mario Vittadello torni ad essere l'allenatore dell'Union Clodiense, dopo le sue dimissioni rassegnate domenica in sala stampa alla fine del vittorioso match con l'Este. Un commento del tecnico vicentino nel proprio profilo Facebook non lascia adito a valutazioni equivoche: «I miei genitori mi hanno insegnato coerenza e dignità!», risponde Vittadello a uno dei tanti sportivi che speravano nel ritiro delle dimissioni. «Purtroppo lascio una grande squadra, con giocatori e uomini unici, e una grande piazza con tifosi altrettanto unici». L'allenatore aveva motivato l'addio con (non precisate) incomprensioni che lo avevano diviso da chi decide, e per due giorni l'ambiente calcistico cittadino aveva atteso segnali di novità e di svolta: ma il telefono evidentemente non è mai suonato, in ciascuna delle due direzioni, né è giunta alcuna comunicazione ufficiale dalla dirigenza della società, chiusa in un impenetrabile quanto assordante silenzio.
Non è dato sapere se ci potranno essere ancora sviluppi o colpi di scena nelle prossime ore, sta di fatto che il commento affidato a fb è la prima "uscita" pubblica di Vittadello dopo i fatti di domenica scorsa. Oggi intanto l'allenatore in seconda Emanuel Rizzi, assieme al preparatore atletico Dario Penzo, ha diretto la seduta di training al campo succursale di Ca' Lino, verso l'impegnativa trasferta di sabato a Feltre (campo Boscherai di Pedavena, ore 14.30), dove presumibilmente lo stesso Rizzi siederà in panchina. È ancora presto per dire se l'ex cannoniere lagunare resterà in carica anche nel prosieguo della stagione -considerando anche l'approssimarsi delle feste di fine anno con la sospensione del campionato fino al 5 gennaio- ma, oggi, Mario Vittadello è ancora più lontano dalla guida della formazione granata. E non è ancora finito il mercato "di riparazione", con il rischio paventato che anche qualche pezzo da novanta levi le tende e si accasi altrove.
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