martedì 31 ottobre 2017
OGGI LA CLODIENSE IN EMERGENZA GIOCA A BELLUNO PER USCIRE DALLE SECCHE DOPO LE ULTIME PROVE CONVINCENTI
Impegno infrasettimanale oggi dalle ore 14.30 per la Clodiense Chioggia Sottomarina, in trasferta a Belluno. Allo stadio polisportivo i granata di De Mozzi, reduci da due ottimi pareggi, affronteranno i dolomitici che nell'ultimo incontro sono stati sconfitti 3-1 ad Este: l'obiettivo è portarsi fuori dalle secche della bassa classifica, anche se le defezioni in casa lagunare sono numerose, considerata la squalifica di Caso e la ricaduta di Abrefah appena rientrato. Ma sarà in campo il grande ex, quel Marco Farinazzo che nella scorsa stagione vestiva la casacca gialloblu dell'Ital Lenti e ora si disimpegna bene nel ruolo di ala destra per la Clodiense. Arbitrerà l'incontro Vogliacco della sezione di Bari. Chioggia Azzurra seguirà il match in diretta testuale, con aggiornamenti in cronaca sulla pagina fb Clodiense Fan Club.
venerdì 27 ottobre 2017
LA CLODIENSE IN 10 FERMA LA CAPOLISTA VIRTUS SENZA SOFFRIRE ED ESCE FRA GLI APPLAUSI DEL BALLARIN
Ci sono pareggi e pareggi. Quello conseguito oggi dalla Clodiense Chioggia Sottomarina, in dieci uomini per quasi tutto il secondo tempo contro la capolista Virtus VeComp Verona, vale quasi una vittoria: in un insolito venerdì di campionato (si è giocato per maturare più recupero atletico in vista dell'impegno di mercoledì 1° novembre a Belluno) la formazione di De Mozzi ha messo in campo il credo del suo allenatore, palla a terra e non mollare di un centimetro. Così la Virtus, scesa al Ballarin con l'aplomb di una piacevole trasferta infrasettimanale in laguna, una volta passata in vantaggio grazie alla punizione di Alba ha dapprima subìto il pari -molto bello il diagonale a mezz'altezza di Stefano Santoni- e dopo l'espulsione di Caso ha faticato a trovare la porta di Luppi, con la difesa di casa sugli scudi orchestrata dal capitano Moretto. Anzi, la Clodiense in dieci ha pure rischiato di far male in contropiede. E se la classifica dice che dopo la vittoria iniziale di Este sono seguiti sei pareggi e due sconfitte, la prestazione odierna con quella di Montebelluna lasciano presagire qualcosa di buono anche il giorno dei Santi fra le Dolomiti per la decima giornata di serie D.
La seconda di una serie di partite, sperandola il meno lunga possibile, senza Momo Abcha si apre con il commovente saluto dei bambini delle giovanili, che al centro del campo -prima del minuto in ricordo di Anna Frank- reggono cartelli a comporre il nome dello sfortunato stopper, incitato poi dalla tribuna. Buona l'affluenza del pubblico, che riempie per intero la gradinata centrale e una parte notevole del parapetto addossato al Lusenzo. Rispetto a Montebelluna, dove aveva giocato uno spezzone nel finale, manca anche Cacurio ma rientra Dell'Andrea, un altro dei reduci del maledetto incidente di sabato scorso sulla Romea: e il terzino di Mestre alla fine sarà uno dei migliori, sia sulla fascia destra che su quella sinistra. Abrefah fa il suo esordio nella formazione titolare in questa stagione, il resto della formazione è invariato rispetto alle ultime uscite. In panchina si rivede anche il centravanti Dejan Marijanović, segno che l'infermeria si sta svuotando a tutto vantaggio delle alternative, nella speranza che non succedano nuovi infortuni. Gli ospiti allenati da Luigi Fresco si schierano con un guardingo 4-5-1 dietro il flessuoso attaccante Goh che svaria su tutto il fronte offensivo: una squadra corta, dagli elementi intercambiabile e pericolosa con imprevedibili tagli centrali che mettono in difficoltà la retroguardia lagunare.
Pronti, via, e la Clodiense ha sùbito la palla per far male: Farinazzo si invola sulla destra, a tu per tu col portiere Tosi -in posizione angolata- gli spara addosso, anche se era assai difficile far meglio. La precoce ammonizione a Delcarro (12° minuto) ne frena l'impeto, e la prima parte del match scorre con alcune schermaglie veronesi piuttosto velleitarie e fumose, quando al 18° ancora Farinazzo ha un'occasione stavolta più nitida: sempre dalla destra sceglie l'assist nel mezzo in luogo di un tiro a rete che dalla tribuna appariva agevole. Al 24° Patrizio Caso, che ha l'indole del cosiddetto "allenatore in campo", riceve il primo cartellino giallo ma ciò non condiziona il suo incontro: arriva sempre per primo sui palloni vaganti e fa salire la squadra, tanto che fino a dopo la mezz'ora la Virtus non ha ancora tirato in porta. La Clodiense tuttavia sulla trequarti è piuttosto evanescente e procede a strappi, ora di Abrefah, ora di Farinazzo. Al 36° però Grbac salta in dribbling due o tre avversari e viene steso a venti metri dalla porta in posizione centrale: il pericoloso calcio di punizione è trasformato da Fabio Alba, complice un piazzamento non perfetto di Luppi, che ha lasciato scoperta una discreta porzione della porta. Alla prima vera occasione la prima della classe lascia il segno, senza particolari meriti se non l'esecuzione del tiro; la buona circolazione di palla dei veronesi chiude il primo tempo con un po' di amaro in bocca fra gli sportivi locali.
una sintesi dell'incontro:
La ripresa inizia con la sostituzione di Abrefah, di nuovo infortunato dopo il rientro ma certamente positivo nei primi 45 minuti, col 18enne chioggiotto Luca Bullo, che ne copre la medesima posizione sul terreno di gioco. E arriva subito il goal del pareggio, con un diagonale di Santoni molto angolato dalla trequarti sinistra, che sorprende di sasso il portiere Tosi: l'uomo forse di maggior tasso tecnico in campo rimette la partita sui giusti binari. La Virtus cerca di riportarsi davanti per vie centrali ma senza creare pericoli, la Clodiense risponde con qualche manovra elegante tra le sue punte. Ma al 56° i granata restano in dieci per l'espulsione di Caso in seguito a un fallo su Goh: l'arbitro Catallo di Frosinone alza il secondo cartellino giallo, De Mozzi corre ai ripari sostituendo l'autore del goal del pareggio con Lorenzo Mazzola, che già a Montebelluna si era disimpegnato molto bene da terzino destro. La difesa viene così ridisegnata riportanto Moretto al centro con Granziera e spostando Dell'Andrea a sinistra: inizia un'altra partita, dove tutto il reparto si dimostra tra i migliori in campo.
Gli attacchi veronesi non sono così veementi, e nemmeno la girandola di rimpiazzi operati da mister Fresco cambia l'inerzia del match: da segnalare un insidioso tiro di Cattivera da fuori area che si spegne di poco a ridosso del palo a sinistra di Luppi, qualche cross a tagliare l'area e la replica in contropiede di Baido al 71°, che dopo essersi sacrificato per tutto il match impegna Tosi sul primo palo. Il predominio ospite nel possesso palla non si traduce in azioni di rilievo, stante la compattezza (bianco)granata e la ridotta determinazione dei capolista, ai quali pare andar bene anche il pareggio. Chissà come sarebbe stata, nei piani di De Mozzi, giocarsela 11 contro 11 per tutta la ripresa, magari inserendo un elemento d'ordine e regia. I corner in serie, i tentativi di Danti e Manarin, il peso di Trinchieri in area sono infruttuosi, al 96° Catallo fischia la fine e il pubblico di casa applaude soddisfatto i giovani in maglia bianca, capaci di stringersi ma senza soffrire poi troppo. La classifica si muove ancora di un punto (la Virtus resterà saldamente prima anche se Arzignano e Adriese dovessero vincere domenica), e la trasferta a Belluno assume connotati positivi stando a quanto hanno fatto vedere gli ultimi 180 minuti di gioco: sì Clodiense, è la strada giusta.
La seconda di una serie di partite, sperandola il meno lunga possibile, senza Momo Abcha si apre con il commovente saluto dei bambini delle giovanili, che al centro del campo -prima del minuto in ricordo di Anna Frank- reggono cartelli a comporre il nome dello sfortunato stopper, incitato poi dalla tribuna. Buona l'affluenza del pubblico, che riempie per intero la gradinata centrale e una parte notevole del parapetto addossato al Lusenzo. Rispetto a Montebelluna, dove aveva giocato uno spezzone nel finale, manca anche Cacurio ma rientra Dell'Andrea, un altro dei reduci del maledetto incidente di sabato scorso sulla Romea: e il terzino di Mestre alla fine sarà uno dei migliori, sia sulla fascia destra che su quella sinistra. Abrefah fa il suo esordio nella formazione titolare in questa stagione, il resto della formazione è invariato rispetto alle ultime uscite. In panchina si rivede anche il centravanti Dejan Marijanović, segno che l'infermeria si sta svuotando a tutto vantaggio delle alternative, nella speranza che non succedano nuovi infortuni. Gli ospiti allenati da Luigi Fresco si schierano con un guardingo 4-5-1 dietro il flessuoso attaccante Goh che svaria su tutto il fronte offensivo: una squadra corta, dagli elementi intercambiabile e pericolosa con imprevedibili tagli centrali che mettono in difficoltà la retroguardia lagunare.
Pronti, via, e la Clodiense ha sùbito la palla per far male: Farinazzo si invola sulla destra, a tu per tu col portiere Tosi -in posizione angolata- gli spara addosso, anche se era assai difficile far meglio. La precoce ammonizione a Delcarro (12° minuto) ne frena l'impeto, e la prima parte del match scorre con alcune schermaglie veronesi piuttosto velleitarie e fumose, quando al 18° ancora Farinazzo ha un'occasione stavolta più nitida: sempre dalla destra sceglie l'assist nel mezzo in luogo di un tiro a rete che dalla tribuna appariva agevole. Al 24° Patrizio Caso, che ha l'indole del cosiddetto "allenatore in campo", riceve il primo cartellino giallo ma ciò non condiziona il suo incontro: arriva sempre per primo sui palloni vaganti e fa salire la squadra, tanto che fino a dopo la mezz'ora la Virtus non ha ancora tirato in porta. La Clodiense tuttavia sulla trequarti è piuttosto evanescente e procede a strappi, ora di Abrefah, ora di Farinazzo. Al 36° però Grbac salta in dribbling due o tre avversari e viene steso a venti metri dalla porta in posizione centrale: il pericoloso calcio di punizione è trasformato da Fabio Alba, complice un piazzamento non perfetto di Luppi, che ha lasciato scoperta una discreta porzione della porta. Alla prima vera occasione la prima della classe lascia il segno, senza particolari meriti se non l'esecuzione del tiro; la buona circolazione di palla dei veronesi chiude il primo tempo con un po' di amaro in bocca fra gli sportivi locali.
una sintesi dell'incontro:
La ripresa inizia con la sostituzione di Abrefah, di nuovo infortunato dopo il rientro ma certamente positivo nei primi 45 minuti, col 18enne chioggiotto Luca Bullo, che ne copre la medesima posizione sul terreno di gioco. E arriva subito il goal del pareggio, con un diagonale di Santoni molto angolato dalla trequarti sinistra, che sorprende di sasso il portiere Tosi: l'uomo forse di maggior tasso tecnico in campo rimette la partita sui giusti binari. La Virtus cerca di riportarsi davanti per vie centrali ma senza creare pericoli, la Clodiense risponde con qualche manovra elegante tra le sue punte. Ma al 56° i granata restano in dieci per l'espulsione di Caso in seguito a un fallo su Goh: l'arbitro Catallo di Frosinone alza il secondo cartellino giallo, De Mozzi corre ai ripari sostituendo l'autore del goal del pareggio con Lorenzo Mazzola, che già a Montebelluna si era disimpegnato molto bene da terzino destro. La difesa viene così ridisegnata riportanto Moretto al centro con Granziera e spostando Dell'Andrea a sinistra: inizia un'altra partita, dove tutto il reparto si dimostra tra i migliori in campo.
Gli attacchi veronesi non sono così veementi, e nemmeno la girandola di rimpiazzi operati da mister Fresco cambia l'inerzia del match: da segnalare un insidioso tiro di Cattivera da fuori area che si spegne di poco a ridosso del palo a sinistra di Luppi, qualche cross a tagliare l'area e la replica in contropiede di Baido al 71°, che dopo essersi sacrificato per tutto il match impegna Tosi sul primo palo. Il predominio ospite nel possesso palla non si traduce in azioni di rilievo, stante la compattezza (bianco)granata e la ridotta determinazione dei capolista, ai quali pare andar bene anche il pareggio. Chissà come sarebbe stata, nei piani di De Mozzi, giocarsela 11 contro 11 per tutta la ripresa, magari inserendo un elemento d'ordine e regia. I corner in serie, i tentativi di Danti e Manarin, il peso di Trinchieri in area sono infruttuosi, al 96° Catallo fischia la fine e il pubblico di casa applaude soddisfatto i giovani in maglia bianca, capaci di stringersi ma senza soffrire poi troppo. La classifica si muove ancora di un punto (la Virtus resterà saldamente prima anche se Arzignano e Adriese dovessero vincere domenica), e la trasferta a Belluno assume connotati positivi stando a quanto hanno fatto vedere gli ultimi 180 minuti di gioco: sì Clodiense, è la strada giusta.
ANTICIPO DI CAMPIONATO OGGI PER LA CLODIENSE: AL BALLARIN ARRIVA LA CAPOLISTA VIRTUS VERONA
Venerdì di campionato insolito, e avversaria di tutto rispetto. Sono gli ingredienti dell'incontro che oggi dalle ore 15 vedrà la Clodiense Chioggia Sottomarina disputare l'anticipo contro la capolista Virtus Vecomp di Verona: il match allo stadio Ballarin ha luogo oggi in virtù della giornata infrasettimanale che porterà mercoledì 1° novembre i granata sul campo del Belluno. Occhi aperti e tanta applicazione quindi alle viste nel pomeriggio, quando la capolista scenderà in riva alla laguna: la prestazione di Montebelluna è stata confortante e mister De Mozzi conta di vedere ancora in campo la stessa grinta e lucidità sfoderate nell'ultima trasferta, anche se bisognerà affrontare un avversario di caratura superiore. Negli occhi e nel cuore dei giocatori c'è ancora l'incidente che neanche una settimana fa è costato la frattura a Momo Abcha e contusioni a Volpato, Dell'Andrea e Cacurio: quest'ultimo aveva già giocato qualche minuto domenica scorsa, i due terzini sono dati sulla via del recupero. Clodiense-Virtus sarà diretta dall'arbitro Catallo di Frosinone.
lunedì 23 ottobre 2017
MOMO ABCHA È TORNATO A CASA, DOVRÀ OSSERVARE RIPOSO PER UN MESE
È stato dimesso nella mattinata di oggi dall'ospedale all'Angelo di Mestre lo stopper della Clodiense Chioggia Sottomarina, Mohamed "Momo" Abcha, ferito nell'incidente stradale che sabato all'ora di pranzo lo ha coinvolto assieme a tre compagni di squadra lungo la Romea, al ritorno dall'allenamento di rifinitura. Abcha dovrà osservare un mese di riposo a letto: non del tutto scongiurato per ora l'intervento chirurgico per ridurre la frattura a una vertebra, ma il rischio è troppo alto, anche per la carriera. Momo ha riportato anche una frattura al setto nasale. Dal proprio profilo fb, il difensore granata ringrazia le tantissime persone, tifosi e non, che si sono interessati alla sua salute: «Non importa quante volte cadi, l'importante è rialzarsi». La Clodiense e la comunità sportiva di Chioggia attendono il ragazzo in campo al più presto possibile.
domenica 22 ottobre 2017
CON GRINTA E CLASSE PER ABCHA E GLI ALTRI: IL MONTEBELLUNA PAREGGIA IN "ZONA CLODIENSE"
Una Clodiense tutto cuore esce da Montebelluna con un punto. E avrebbero potuto essere tre, se in piena "zona Clodiense", come ormai può essere chiamata quella attorno al 90° minuto, il centravanti trevigiano Munarini non avesse inzuccato il cross del pareggio. Ma quel che più importa, dopo il terribile incidente stradale di ieri che è costato una probabile frattura a Mohamed Abcha e varie contusioni a Volpato, Dell'Andrea e Cacurio, è stato lo spirito di abnegazione mostrato in campo dalla squadra per tutti e novanta i minuti: un gruppo unito, tenuto assieme dalla grinta del leader difensivo Patrizio Caso -suoi tutti i palloni piovuti in area- e dal sacrificio di ogni giocatore, specie impegnato fuori ruolo come Lorenzo Mazzola (oggi pregevole terzino destro) oppure capace di correre a tutta fascia per tamponare le falle, come Stefano Santoni. Fra le sgroppate dello sgusciante Farinazzo e i puntuali inserimenti di Andrea Delcarro, su tutti svetta la doppietta di classe di Raffaele Baido, che aveva dato ai lagunari l'illusione della vittoria nella seconda metà della ripresa: ma è stata l'intera Clodiense a giocare per i compagni incidentati, anche a tacitare le polemiche delle ultime ventiquattr'ore proprio coi padroni di casa, i quali stazionano in classifica a parità di punti con la società di Ivano Bielo.
una sintesi della partita:
Succede infatti che la Clodiense Chioggia Sottomarina, una volta appresi i drammatici fatti della Romea, aveva chiesto al Montebelluna la disponibilità di rinviare l'incontro odierno. Cosa che per molte ore è rimasta in sospeso, senza comunicazioni, e solo in serata è arrivato il diniego della richiesta, con la consegna di presentarsi oggi allo stadio San Vigilio. Chi è stato a rifiutare? La società ospitante scarica sulla federazione dilettanti, affermando di aver dato il nulla osta al rinvio; qualificate fonti granata invece affermano che la federazione fosse d'accordo ma che proprio il Montebelluna non avesse accettato. La cosa ha procurato strascichi nei network, ad appesantire il clima già plumbeo nel cielo e nell'animo scosso della Clodiense, che ieri ha rischiato di perdere quattro ragazzi, quattro giovani vite, e di uno di loro -Momo Abcha- sa di dover fare a meno per qualche tempo.
Nella città della Lotto, l'allenatore granata Massimiliano De Mozzi si trova con gli uomini contati, soprattutto la difesa è decimata. Così per il suo 4-3-3 decide di arretrare Mazzola e di affidare la fascia sinistra ad Andrea Moretto, rilanciando Conti quale schermo e riportando Baido alla funzione di attaccante centrale. In panchina si rivede per la prima volta quest'anno Emanuel Abrefah, e grande sorpresa all'annuncio delle formazioni per la presenza col numero 19 di Raffaele Cacurio, che ieri si trovava in quella maledetta macchina. Risponde il Montebelluna con uno schieramento quasi speculare, dove il perno ha il numero 8, si chiama Valeriano Nchama e gioca nella nazionale della Guinea Equatoriale. In tribuna coperta, poco più di 150 spettatori -discreta la rappresentanza chioggiotta- che avevano messo nel conto la possibilità di dover sfidare anche la pioggia incipiente su tutta la regione. Arbitra il match Campobasso della sezione di Formia.
La partita inizia come se ieri non fosse successo niente, con la Clodiense che assume un atteggiamento propositivo e particolarmente efficace sulla catena di destra fra Mazzola (positivo per tutto l'incontro nel nuovo ruolo) e Farinazzo, che fa ammattire più volte il suo marcatore scappandogli spesso. Ognuno rispetta la propria posizione e aiuta gli altri, raddoppiando sistematicamente: tutti paiono dare qualcosa in più, il simbolo è Santoni che rincorre ogni cosa gli capiti a tiro. La prima emozione al 16°, quando Delcarro incorna con perfetta scelta di tempo un calcio d'angolo dalla destra e costringe il portiere locale Milan alla parata miracolosa. I contrattacchi degli uomini in maglia blu si infrangono ripetutamente sulla diga centrale di Caso e Granziera, aiutati da una squadra corta e capace di raccogliersi in pochi metri. L'unica risposta casalinga nella prima frazione è affidata al destro del difensore centrale Nicola Tonizzo, che su punizione chiama il portiere Luppi a mostrare i propri riflessi, salvando in corner al 35°. Un discreto predominio territoriale montebellunese a fine primo tempo non cancella la buona prova caratteriale offerta dai granata, che vanno al riposo sullo zero a zero.
A inizio ripresa, gli equilibri sono presto spostati dal gran destro di Tonizzo, che da oltre 25 metri si sistema il pallone e indirizza all'angolo alto dove Luppi -neanche tanto fuori dai pali- non può più arrivare. Il vantaggio rinfranca il gioco degli azzurri ma sale in cattedra Delcarro, che con un grande passaggio filtrante mette Farinazzo solo davanti a Milan: pallone deviato e nuovo calcio d'angolo. Al 60° De Mozzi decide di far debuttare in questa stagione Abrefah, che va a rilevare Conti; intanto Nchama, che a centrocampo recupera molti palloni, sfiora il palo con un bolide. Mentre Munarini si destreggia fra tre difensori reclamando invano una punizione, in sei minuti la possibile svolta del match per i granata: al 68° Baido prima gira al volo un corner dalla destra, impattando con potenza e precisione e raccogliendo il giusto pareggio, poi insacca un perfetto cross basso di Farinazzo in azione di contropiede, con la difesa di casa sbilanciata. Bellissime le esultanze della Clodiense, tutta assieme sulla fascia che dà verso la tribuna. Nel mezzo, l'incrocio dei pali scheggiato dal solito Tonizzo su tiro da fermo, con una traiettoria che si abbassa all'improvviso.
A questo punto la Clodiense si sistema in campo per contenere il prevedibile assalto finale degli uomini di Zulian: Abrefah si piazza largo a sinistra, Moretto si accentra a dare ulteriore sostanza al fortino, il duracell Santoni ha ancora energia e come lui Mazzola. La girandola di cambi produce anche la meraviglia, all'86°, dell'ingresso in campo di Cacurio: nei suoi occhi ancora lo scontro frontale, nelle gambe pochi minuti in stagione dopo l'infortunio, ma è gettarsi oltre l'ostacolo che serve. Un minuto dopo la Clodiense reclama un fallo di mano in area, sul capovolgimento di fronte Pettinà crossa da sinistra e Munarini impatta di testa da pochi metri. Due a due mentre la pioggia assume vigore e proprio Cacurio, all'ultimo tuffo, ha la palla per il colpaccio, ma spreca alto da buona posizione: sarebbe stato il coronamento di una favola, che a scriverla avrebbe dato i brividi.
L'arbitro Campobasso fischia la fine al 94°, in perfetto orario di recupero, per un pareggio sostanzialmente giusto anche se ormai i granata avevano fatto la bocca (e non è la prima volta) a una suggestiva vittoria esterna da dedicare agli infortunati di ieri. Tutta un'altra marcia rispetto al desolante 0-3 casalingo contro l'Ambrosiana: oggi gli uomini di De Mozzi hanno giocato con generosità, applicazione e lucidità, convincendo nelle due fasi e ponendo buone basi verso i prossimi impegni. Venerdì 27 ottobre, nell'anticipo al Ballarin, arriverà la capolista Virtus Vecomp Verona che oggi ha sepolto 5-1 proprio l'Ambrosiana, mentre mercoledì 1° novembre trasferta a Belluno, uscito vittorioso 3-1 dal derby interno col Feltre. Ma sperando di recuperare i terzini Volpato e Dell'Andrea, e magari qualcun altro dei lungodegenti, la Clodiense di oggi può giocarsi le partite con presupposti confortanti: Momo Abcha -dal suo letto all'ospedale dell'Angelo- può essere fiero dei suoi compagni, nell'attesa di tornare in campo, salvo e sano.
Le pagelle della Clodiense: Luppi 6.5, Mazzola 7, Moretto 6.5, Conti 6, Granziera 6.5, Caso 7, Delcarro 7, Hima 6, Farinazzo 7, Santoni 7, Baido 7.5. (Abrefah 6, Cacurio s.v., Saani s.v.)
una sintesi della partita:
Succede infatti che la Clodiense Chioggia Sottomarina, una volta appresi i drammatici fatti della Romea, aveva chiesto al Montebelluna la disponibilità di rinviare l'incontro odierno. Cosa che per molte ore è rimasta in sospeso, senza comunicazioni, e solo in serata è arrivato il diniego della richiesta, con la consegna di presentarsi oggi allo stadio San Vigilio. Chi è stato a rifiutare? La società ospitante scarica sulla federazione dilettanti, affermando di aver dato il nulla osta al rinvio; qualificate fonti granata invece affermano che la federazione fosse d'accordo ma che proprio il Montebelluna non avesse accettato. La cosa ha procurato strascichi nei network, ad appesantire il clima già plumbeo nel cielo e nell'animo scosso della Clodiense, che ieri ha rischiato di perdere quattro ragazzi, quattro giovani vite, e di uno di loro -Momo Abcha- sa di dover fare a meno per qualche tempo.
Nella città della Lotto, l'allenatore granata Massimiliano De Mozzi si trova con gli uomini contati, soprattutto la difesa è decimata. Così per il suo 4-3-3 decide di arretrare Mazzola e di affidare la fascia sinistra ad Andrea Moretto, rilanciando Conti quale schermo e riportando Baido alla funzione di attaccante centrale. In panchina si rivede per la prima volta quest'anno Emanuel Abrefah, e grande sorpresa all'annuncio delle formazioni per la presenza col numero 19 di Raffaele Cacurio, che ieri si trovava in quella maledetta macchina. Risponde il Montebelluna con uno schieramento quasi speculare, dove il perno ha il numero 8, si chiama Valeriano Nchama e gioca nella nazionale della Guinea Equatoriale. In tribuna coperta, poco più di 150 spettatori -discreta la rappresentanza chioggiotta- che avevano messo nel conto la possibilità di dover sfidare anche la pioggia incipiente su tutta la regione. Arbitra il match Campobasso della sezione di Formia.
La partita inizia come se ieri non fosse successo niente, con la Clodiense che assume un atteggiamento propositivo e particolarmente efficace sulla catena di destra fra Mazzola (positivo per tutto l'incontro nel nuovo ruolo) e Farinazzo, che fa ammattire più volte il suo marcatore scappandogli spesso. Ognuno rispetta la propria posizione e aiuta gli altri, raddoppiando sistematicamente: tutti paiono dare qualcosa in più, il simbolo è Santoni che rincorre ogni cosa gli capiti a tiro. La prima emozione al 16°, quando Delcarro incorna con perfetta scelta di tempo un calcio d'angolo dalla destra e costringe il portiere locale Milan alla parata miracolosa. I contrattacchi degli uomini in maglia blu si infrangono ripetutamente sulla diga centrale di Caso e Granziera, aiutati da una squadra corta e capace di raccogliersi in pochi metri. L'unica risposta casalinga nella prima frazione è affidata al destro del difensore centrale Nicola Tonizzo, che su punizione chiama il portiere Luppi a mostrare i propri riflessi, salvando in corner al 35°. Un discreto predominio territoriale montebellunese a fine primo tempo non cancella la buona prova caratteriale offerta dai granata, che vanno al riposo sullo zero a zero.
A inizio ripresa, gli equilibri sono presto spostati dal gran destro di Tonizzo, che da oltre 25 metri si sistema il pallone e indirizza all'angolo alto dove Luppi -neanche tanto fuori dai pali- non può più arrivare. Il vantaggio rinfranca il gioco degli azzurri ma sale in cattedra Delcarro, che con un grande passaggio filtrante mette Farinazzo solo davanti a Milan: pallone deviato e nuovo calcio d'angolo. Al 60° De Mozzi decide di far debuttare in questa stagione Abrefah, che va a rilevare Conti; intanto Nchama, che a centrocampo recupera molti palloni, sfiora il palo con un bolide. Mentre Munarini si destreggia fra tre difensori reclamando invano una punizione, in sei minuti la possibile svolta del match per i granata: al 68° Baido prima gira al volo un corner dalla destra, impattando con potenza e precisione e raccogliendo il giusto pareggio, poi insacca un perfetto cross basso di Farinazzo in azione di contropiede, con la difesa di casa sbilanciata. Bellissime le esultanze della Clodiense, tutta assieme sulla fascia che dà verso la tribuna. Nel mezzo, l'incrocio dei pali scheggiato dal solito Tonizzo su tiro da fermo, con una traiettoria che si abbassa all'improvviso.
A questo punto la Clodiense si sistema in campo per contenere il prevedibile assalto finale degli uomini di Zulian: Abrefah si piazza largo a sinistra, Moretto si accentra a dare ulteriore sostanza al fortino, il duracell Santoni ha ancora energia e come lui Mazzola. La girandola di cambi produce anche la meraviglia, all'86°, dell'ingresso in campo di Cacurio: nei suoi occhi ancora lo scontro frontale, nelle gambe pochi minuti in stagione dopo l'infortunio, ma è gettarsi oltre l'ostacolo che serve. Un minuto dopo la Clodiense reclama un fallo di mano in area, sul capovolgimento di fronte Pettinà crossa da sinistra e Munarini impatta di testa da pochi metri. Due a due mentre la pioggia assume vigore e proprio Cacurio, all'ultimo tuffo, ha la palla per il colpaccio, ma spreca alto da buona posizione: sarebbe stato il coronamento di una favola, che a scriverla avrebbe dato i brividi.
L'arbitro Campobasso fischia la fine al 94°, in perfetto orario di recupero, per un pareggio sostanzialmente giusto anche se ormai i granata avevano fatto la bocca (e non è la prima volta) a una suggestiva vittoria esterna da dedicare agli infortunati di ieri. Tutta un'altra marcia rispetto al desolante 0-3 casalingo contro l'Ambrosiana: oggi gli uomini di De Mozzi hanno giocato con generosità, applicazione e lucidità, convincendo nelle due fasi e ponendo buone basi verso i prossimi impegni. Venerdì 27 ottobre, nell'anticipo al Ballarin, arriverà la capolista Virtus Vecomp Verona che oggi ha sepolto 5-1 proprio l'Ambrosiana, mentre mercoledì 1° novembre trasferta a Belluno, uscito vittorioso 3-1 dal derby interno col Feltre. Ma sperando di recuperare i terzini Volpato e Dell'Andrea, e magari qualcun altro dei lungodegenti, la Clodiense di oggi può giocarsi le partite con presupposti confortanti: Momo Abcha -dal suo letto all'ospedale dell'Angelo- può essere fiero dei suoi compagni, nell'attesa di tornare in campo, salvo e sano.
Le pagelle della Clodiense: Luppi 6.5, Mazzola 7, Moretto 6.5, Conti 6, Granziera 6.5, Caso 7, Delcarro 7, Hima 6, Farinazzo 7, Santoni 7, Baido 7.5. (Abrefah 6, Cacurio s.v., Saani s.v.)
sabato 21 ottobre 2017
NONOSTANTE L'INCIDENTE STRADALE, LA PARTITA MONTEBELLUNA-CLODIENSE SI GIOCA LO STESSO
L'incidente stradale che è costato un ricovero in ospedale a ben quattro calciatori della Clodiense non ha mosso a pietà i dirigenti del Montebelluna, che hanno negato alla società granata la possibilità di rinviare l'incontro di campionato in programma domani alle 15 nella città trevigiana. Confermato quindi il match valido per l'ottava giornata di serie D, che la squadra lagunare disputerà senza i terzini Volpato e Dell'Andrea, la punta Cacurio e il difensore Abcha, coinvolti nel sinistro. Proprio Abcha ha subìto le conseguenze più gravi, ed è ricoverato all'ospedale di Mestre.
Il presidente Ivano Bielo commenta: «Umanamente dispiace la decisione del Montebelluna, ma questo ci darà un’ulteriore carica per onorare in campo i nostri ragazzi infortunati che non possono essere della partita, sperando di riuscire a dedicare a tutti, ma a Momo in particolare, i tre punti».
Il presidente Ivano Bielo commenta: «Umanamente dispiace la decisione del Montebelluna, ma questo ci darà un’ulteriore carica per onorare in campo i nostri ragazzi infortunati che non possono essere della partita, sperando di riuscire a dedicare a tutti, ma a Momo in particolare, i tre punti».
INCIDENTE SULLA ROMEA, COINVOLTI 4 GIOCATORI DELLA CLODIENSE: RICOVERATI A DOLO E MESTRE, ABCHA IN CONDIZIONI SERIE
Lo spaventoso incidente stradale che oggi ha bloccato per molte ore la strada Romea al km 117 in località Mira, all'altezza dell'ipermercato Lando, ha coinvolto anche quattro calciatori della Clodiense Chioggia Sottomarina. La Volkwsagen Polo guidata da Marco Volpato, con a bordo anche Marco Dell'Andrea, Raffaele Cacurio e Mohamed Abcha, si è scontrata frontalmente con un'altra vettura, uscendo di strada nell'adiacente fossato: i primi tre giocatori sono stati ricoverati all'ospedale di Dolo, mentre Abcha -in condizioni più serie- è stato trasportato in elicottero all'ospedale all'Angelo di Mestre, dove è trattenuto in osservazione, nell'attesa di stabilire se si rende necessario un intervento chirurgico. Sempre a Mestre una donna di 36 anni, iniziali R.T., è in prognosi riservata.
In virtù di questa disgrazia, la Clodiense ha chiesto al Montebelluna di rinviare la trasferta trevigiana di domani, valida per il campionato di serie D girone C.
AGGIORNAMENTO ORE 19.30: Volpato, Cacurio e Dell'Andrea, ricoverati all'ospedale di Dolo, hanno solo piccole contusioni e a breve saranno dimessi. Sempre nel nosocomio rivierasco, durante l'incidente il chioggiotto M.R. di 65 anni ha riportato un trauma commotivo e rimane in osservazione.
Ulteriori aggiornamenti in seguito.
In virtù di questa disgrazia, la Clodiense ha chiesto al Montebelluna di rinviare la trasferta trevigiana di domani, valida per il campionato di serie D girone C.
AGGIORNAMENTO ORE 19.30: Volpato, Cacurio e Dell'Andrea, ricoverati all'ospedale di Dolo, hanno solo piccole contusioni e a breve saranno dimessi. Sempre nel nosocomio rivierasco, durante l'incidente il chioggiotto M.R. di 65 anni ha riportato un trauma commotivo e rimane in osservazione.
Ulteriori aggiornamenti in seguito.
domenica 15 ottobre 2017
CLODIENSE, È NOTTE FONDA: 0-3 IN CASA CON L'AMBROSIANA, SUGLI SCUDI IL GIOVANE MANCONI
Pomeriggio soleggiato sul Ballarin, ma nero per la Clodiense Chioggia Sottomarina, sconfitta 3-0 dal fanalino di coda Ambrosiana e risucchiata in zona retrocessione dopo un promettente avvio di campionato. La partita si era messa subito male per i granata, con il gran goal di sinistro del 17enne Manconi, all'incrocio dei pali; gli uomini di De Mozzi -che oggi ha cambiato rispetto a Lignano, con Moretto ad avvicendare Caso e il ritorno di Gori dal primo minuto- hanno cercato di pareggiare per tutto il primo tempo, ma hanno incrociato sulla propria strada una difesa rocciosa e senza fronzoli, pronta a sparare la palla lontano dall'area. Gli attacchi evanescenti non sfruttano il lavoro di Delcarro e Dell'Andrea (i migliori fra i lagunari), e anzi è l'Ambrosiana a raddoppiare al 39esimo, quando il brasiliano Pereira approfitta di un errore di Abcha e infila Luppi sul primo palo.
Nella ripresa subito due cambi (Granziera per Abcha, Santoni per Mazzola) ma dopo cinque minuti è ancora l'Ambrosiana ad esultare, sempre con Manconi che segna con un preciso diagonale in piena libertà. Pochi istanti prima era stato ancora Pereira a fallire il 3-0 con un diagonale velenoso a fil di palo. Per tutto il secondo tempo la partita langue tra qualche fallo di troppo e tentativi frustrati, da lontano, dei padroni di casa. Al termine dell'incontro esultano i tifosi veronesi in tribuna (250 gli spettatori in totale), per la Clodiense c'è molto da lavorare.
Nella ripresa subito due cambi (Granziera per Abcha, Santoni per Mazzola) ma dopo cinque minuti è ancora l'Ambrosiana ad esultare, sempre con Manconi che segna con un preciso diagonale in piena libertà. Pochi istanti prima era stato ancora Pereira a fallire il 3-0 con un diagonale velenoso a fil di palo. Per tutto il secondo tempo la partita langue tra qualche fallo di troppo e tentativi frustrati, da lontano, dei padroni di casa. Al termine dell'incontro esultano i tifosi veronesi in tribuna (250 gli spettatori in totale), per la Clodiense c'è molto da lavorare.
CLODIENSE OGGI AL BALLARIN CONTRO L'AMBROSIANA, RIVALE DELLO SCORSO CAMPIONATO
La Clodiense Chioggia Sottomarina torna oggi allo stadio Ballarin e per l'occasione accoglie la grande rivale della stagione scorsa, quell'Ambrosiana che vinse il girone di Eccellenza per soli due punti davanti ai granata, ai quali ha dovuto cedere la coppa veneta di categoria nella finale di Rosà, decisa da un goal di Abrefah su punizione deviata. Proprio l'ex giocatore della Triestina deve ancora scendere in campo in questa stagione. De Mozzi procede col graduale recupero degli infortunati (Cacurio di nuovo in panca), condizione ulteriore per cercare i tre punti dopo quattro pareggi nelle prime sei giornate. Ma può essere importante il fatto che l'Ambrosiana non abbia iniziato col piede giusto questa nuova esperienza, gravitando nei bassifondi della classifica, con un solo punto all'attivo, ottenuto domenica scorsa in casa -cioè a Sant'Ambrogio di Valpolicella- contro i friulani del Tamai. L'arbitro dell'incontro odierno sarà Alessandro Cutrufo della sezione di Catania, Chioggia Azzurra dalle ore 15 curerà gli aggiornamenti in diretta sulla pagina fb Clodiense Fan Club.
giovedì 12 ottobre 2017
IL 15ENNE CHIOGGIOTTO STEFANO CESTER DALLA UNDER 17 DELL'INTER ALLA NAZIONALE DI CATEGORIA
Momento d'oro per i calciatori chioggiotti. Dopo la permanenza di Alessandro Bellemo nella rosa di prima squadra della Spal in serie A, irrompe alle cronache nazionali anche il giovane Stefano Cester, classe 2002, centrocampista dell'Inter under 17: il ragazzo è stato infatti convocato dall'allenatrice della nazionale di categoria, Patrizia Panìco (già gloria del calcio femminile), per le due amichevoli in terra ucraina, a Bucha il 17 e 19 ottobre prossimi. Stefano già a 10 anni militava nelle giovanili del Padova, passando poi al Venezia e lo scorso anno nella Under 15 dell'Inter: in questa stagione ha fatto il salto, andando a giocare con i ragazzi di un anno più adulti rispetto alla sua età.
domenica 8 ottobre 2017
"ANDIAMO A PAREGGIARE": CJARLINS-CLODIENSE 1-1, SUCCEDE TUTTO NEL FINALE
Questa Clodiense non sa più vincere. E dire che al novantesimo minuto della gara odierna contro il Cjarlins, nel bellissimo campo neutro di Lignano Sabbiadoro, pareva fatta per i granata: due minuti prima un corner magistralmente battuto dal giocatore forse più tecnicamente dotato nella rosa attuale, Mauro Gori, aveva incrociato la traiettoria aerea di Andrea Del Carro che ha colpito imparabilmente di testa, portando in vantaggio i chioggiotti. Ma nel calcio le partite non durano mai 90 minuti nè è considerato il tempo reale (come nel basket): per cui al 91° è il giovane Marco Moras, il migliore in campo nella ripresa, a far esultare con un sinistro angolatissimo gli arancioblu di Muzzana del Turgnano, paese friulano di 2500 anime il cui stadio è in rifacimento. E per questo si appoggiano all'ottimo "Teghil", l'impianto della vicina Lignano che ospita spesso meeting internazionali di atletica leggera, sovradimensionato rispetto ai poco meno 200 spettatori di oggi. Una struttura perfetta, funzionale in ogni aspetto, incastonata fra i parchi divertimento più qualificati dell'Alto Adriatico (Aquasplash e Gulliverlandia): se fischiano le orecchie a qualcuno, da queste parti, fanno bene a fischiare.
il goal di Del Carro
Per rompere il trend negativo -tre pareggi prima della sconfitta di Adria- De Mozzi cambia modulo e lancia Mohammed Saani dal primo minuto, apice di una manovra offensiva che si regge su Farinazzo a destra (oggi abbastanza in ombra, salvo un pregevole slalom nella ripresa), Baido alle spalle e l'ispirato Santoni a sinistra, protagonista di tutte le azioni offensive dei granata. Il rientrante mancino Hima, tecnico ma a volte lezioso, e Del Carro compongono la dorsale centrale, attendendo le sgroppate di Dell'Andrea a sinistra (positiva la catena con Santoni). Solida ed efficace la cerniera arretrata, con Abcha e Caso che anticipano e spazzano tutto ciò che passa in area, con senso della posizione, e un attento Granziera che non fa passare nessuno: nella prima mezz'ora il portiere Luppi è praticamente inoperoso.
Al 4-2-3-1 di De Mozzi, risponde l'allenatore friulano Luca Lugnan (un passato in serie B nella Lucchese) con un 4-3-1-2 abbastanza elastico, irretito dal buon primo tempo ospite e in difficoltà nel promuovere un proprio gioco, agendo per lo più di rimessa in contropiede. Il mister granata si sgola a predicare palla a terra, Saani fa a sportellate con la difesa del Cjarlins e gioca fisicamente di sponda, scende bene Dell'Andrea protetto dai tre dietro; l'uomo in più è Stefano Santoni, che partendo largo a sinistra si accentra per tirare, come al 20° e al 22° quando Vidizzoni salva due volte il risultato sulle conclusioni del numero 10. Dopo la mezz'ora del primo tempo l'inerzia del match piano si sposta, grazie a due cross pericolosi dalla fascia destra arancioblu, che attraversano l'area lasciando indenne Luppi. Forse all'undici del patron Bielo manca un po' di cattiveria agonistica, o di decisione, a suggellare la superiorità manifestata senza l'avallo di una rete: il pensiero comune è che il trainer potrebbe passarne un po' di quella che palesemente sfodera dalla panchina. La partita la fa la Clodiense, ma sono in ombra le bocche da fuoco Baido e Farinazzo, proprio coloro che fin qua hanno tenuto in piedi la baracca.
Nella ripresa, invece, è tutto un altro Cjarlins. L'ingresso di Moras per Frezza, acciaccato, anima la sua squadra sulla fascia sinistra avanzata, dove i difensori granata faticano a prendergli le misure. Anche per questo ricorrono a lanci lunghi che fanno imbestialire il tecnico: uno come Gori, partendo dalla difesa e avanzando, avrebbe potuto essere utile prima. Al 58° primo sussulto per i chioggiotti: cross basso di Santoni, liscia Baido, arriva Granziera a colpo sicuro ma tira centrale e Vidizzoni para in qualche modo. L'allarme scuote i friulani, che si affidano a Moras per scardinare la retroguardia granata: un cross perfetto della giovane ala mette Smrtnik nella condizione di battere a rete agevolmente, ma il colpo di testa del centravanti sloveno si perde di poco a lato. Gori sostituisce Santoni al 68° e la difesa passa a tre, molti falli spezzettano il gioco e Luppi deve metterci una pezza di piede per salvare d'istinto sul solito, scatenato Moras. De Mozzi decide di spostare a destra Dell'Andrea, inserendo Volpato per Granziera, un leggero calo fisico della Clodiense coincide col momento migliore dei "padroni di casa". Fino alle fiamme finali: il corner che illude gli ospiti grazie al perentorio colpo di testa di Del Carro, il migliore in campo che rimette le cose a posto. Un pareggio tutto sommato giusto, che lascia intendere come il Cjarlins abbia portato a casa il massimo possibile, mentre la Clodiense avrebbe potuto mettere in campo qualcosa di più, con praticamente quattro punte in campo: quarto pareggio in sei gare, centroclassifica che invita a guardarsi indietro, e domenica al "Ballarin" arriva l'Ambrosiana, spauracchio dello scorso campionato di Eccellenza. I migliori nella Clodiense: Santoni, Abcha, Gori e Dell'Andrea, nel Cjarlins -neanche a dirlo- l'esplosivo Moras. E "andiamo a pareggiare".
una sintesi del match
il goal di Del Carro
Per rompere il trend negativo -tre pareggi prima della sconfitta di Adria- De Mozzi cambia modulo e lancia Mohammed Saani dal primo minuto, apice di una manovra offensiva che si regge su Farinazzo a destra (oggi abbastanza in ombra, salvo un pregevole slalom nella ripresa), Baido alle spalle e l'ispirato Santoni a sinistra, protagonista di tutte le azioni offensive dei granata. Il rientrante mancino Hima, tecnico ma a volte lezioso, e Del Carro compongono la dorsale centrale, attendendo le sgroppate di Dell'Andrea a sinistra (positiva la catena con Santoni). Solida ed efficace la cerniera arretrata, con Abcha e Caso che anticipano e spazzano tutto ciò che passa in area, con senso della posizione, e un attento Granziera che non fa passare nessuno: nella prima mezz'ora il portiere Luppi è praticamente inoperoso.
Al 4-2-3-1 di De Mozzi, risponde l'allenatore friulano Luca Lugnan (un passato in serie B nella Lucchese) con un 4-3-1-2 abbastanza elastico, irretito dal buon primo tempo ospite e in difficoltà nel promuovere un proprio gioco, agendo per lo più di rimessa in contropiede. Il mister granata si sgola a predicare palla a terra, Saani fa a sportellate con la difesa del Cjarlins e gioca fisicamente di sponda, scende bene Dell'Andrea protetto dai tre dietro; l'uomo in più è Stefano Santoni, che partendo largo a sinistra si accentra per tirare, come al 20° e al 22° quando Vidizzoni salva due volte il risultato sulle conclusioni del numero 10. Dopo la mezz'ora del primo tempo l'inerzia del match piano si sposta, grazie a due cross pericolosi dalla fascia destra arancioblu, che attraversano l'area lasciando indenne Luppi. Forse all'undici del patron Bielo manca un po' di cattiveria agonistica, o di decisione, a suggellare la superiorità manifestata senza l'avallo di una rete: il pensiero comune è che il trainer potrebbe passarne un po' di quella che palesemente sfodera dalla panchina. La partita la fa la Clodiense, ma sono in ombra le bocche da fuoco Baido e Farinazzo, proprio coloro che fin qua hanno tenuto in piedi la baracca.
Nella ripresa, invece, è tutto un altro Cjarlins. L'ingresso di Moras per Frezza, acciaccato, anima la sua squadra sulla fascia sinistra avanzata, dove i difensori granata faticano a prendergli le misure. Anche per questo ricorrono a lanci lunghi che fanno imbestialire il tecnico: uno come Gori, partendo dalla difesa e avanzando, avrebbe potuto essere utile prima. Al 58° primo sussulto per i chioggiotti: cross basso di Santoni, liscia Baido, arriva Granziera a colpo sicuro ma tira centrale e Vidizzoni para in qualche modo. L'allarme scuote i friulani, che si affidano a Moras per scardinare la retroguardia granata: un cross perfetto della giovane ala mette Smrtnik nella condizione di battere a rete agevolmente, ma il colpo di testa del centravanti sloveno si perde di poco a lato. Gori sostituisce Santoni al 68° e la difesa passa a tre, molti falli spezzettano il gioco e Luppi deve metterci una pezza di piede per salvare d'istinto sul solito, scatenato Moras. De Mozzi decide di spostare a destra Dell'Andrea, inserendo Volpato per Granziera, un leggero calo fisico della Clodiense coincide col momento migliore dei "padroni di casa". Fino alle fiamme finali: il corner che illude gli ospiti grazie al perentorio colpo di testa di Del Carro, il migliore in campo che rimette le cose a posto. Un pareggio tutto sommato giusto, che lascia intendere come il Cjarlins abbia portato a casa il massimo possibile, mentre la Clodiense avrebbe potuto mettere in campo qualcosa di più, con praticamente quattro punte in campo: quarto pareggio in sei gare, centroclassifica che invita a guardarsi indietro, e domenica al "Ballarin" arriva l'Ambrosiana, spauracchio dello scorso campionato di Eccellenza. I migliori nella Clodiense: Santoni, Abcha, Gori e Dell'Andrea, nel Cjarlins -neanche a dirlo- l'esplosivo Moras. E "andiamo a pareggiare".
una sintesi del match
sabato 7 ottobre 2017
CLODIENSE IN FRIULI PER RISCATTARSI DOPO LO SCIVOLONE DI ADRIA
Trasferta lontana quanto impegnativa per la Clodiense Chioggia Sottomarina, impegnata oggi dalle ore 15 allo stadio Teghil di Lignano Sabbiadoro dove affronterà la matricola friulana del Cjarlins Muzane, che la segue a un solo punto di distanza in classifica. La formazione di Massimiliano De Mozzi deve scrollarsi di dosso il brutto scivolone di Adria, ma continua l'emergenza nella rosa, bersagliata da troppi infortuni di media durata. L'arbitro dell'incontro è Luca Calvi di Bergamo.
domenica 1 ottobre 2017
PRIMA SCONFITTA IN CAMPIONATO PER LA CLODIENSE: SENZA APPELLO IL 2-0 DI ADRIA
Prima sconfitta in campionato oggi per la Clodiense Chioggia Sottomarina, battuta senza appello allo stadio Bettinazzi di Adria nel classico derby granata. Due a zero il punteggio per i padroni di casa dell'Adriese, frutto di un goal per tempo: già all'8° minuto il vantaggio di Dall'Ara, che trova il pertugio su mischia seguita a un calcio d'angolo e batte Luppi da distanza ravvicinata. La partita si mette in discesa per gli uomini di Mattiazzi, che schierano due linee ravvicinate fra difesa e centrocampo e lasciano salire in cattedra il talento di Giacomo Marangon, 25enne dalla tecnica sopraffina che cambiando spesso posizione coi suoi dribbling ha fatto ammattire la difesa lagunare, suggellando una prestazione maiuscola con il goal del raddoppio, uno splendido calcio di punizione diretto al 62° minuto.
La Clodiense, ancora priva di pedine importanti quali Cacurio, Marijanović, Abrefah e Conti, cerca di innescare Baido con Farinazzo a destra e Santoni a sinistra, che funzionano a fasi alterne; ciononostante il possesso di palla è chioggiotto e si distingue il regista Mauro Gori, abile a mettere ordine prendendo palla fin dalla linea dei difensori. Le occasioni però succedono col contagocce: un paio di azioni sull'asse Gori-Baido, un colpo di testa di Farinazzo fuori di poco, una punizione del solito Baido finita a lato, una combinazione con Santoni che sfuma a qualche passo dall'area piccola. Si va negli spogliatoi con il match deciso momentaneamente da un episodio, ma nella ripresa alla doccia di una pioggia leggera ma costante si aggiunge quella, fredda, del raddoppio adriese, e per la Clodiense la strada in salita si fa vieppiù impervia: ci prova due volte Del Carro, ma è la squadra di casa paradossalmente ad andare più vicina al 3-0.
I cambi (Saani per Mazzola, Granziera per Caso) non sortiscono effetto, i circa 500 spettatori di tutte le età sciamano soddisfatti da sotto la tribuna coperta, dopo aver cantato e gridato: alcuni sventolano bandiere, altri staccano gli striscioni, qualcuno si lascia andare al coro beffardo per gli sconfitti («l'ave»), reminiscenza di anni andati allo stadio Ballarin. L'omonimo di Aldo e Dino, il capitano adriese Alberto, saluta dietro le transenne gli amici calati da Chioggia, e così fanno Davide Boscolo Berto e Stefano Bellemo: almeno loro, oggi, tornano a casa contenti. Migliori in campo: i due marcatori per l'Adriese -con Marangon che merita una chance nelle categorie superiori- mentre nella truppa di De Mozzi sono emersi Gori (l'ultimo ad arrendersi) e Baido. Per il torpedone del presidente Bielo una settimana di riflessioni sul passo indietro nel gioco e di speranza per il recupero degli infortunati verso la trasferta friulana contro il Cjarlins.
Il goal di Giacomo Marangon su punizione:
La Clodiense, ancora priva di pedine importanti quali Cacurio, Marijanović, Abrefah e Conti, cerca di innescare Baido con Farinazzo a destra e Santoni a sinistra, che funzionano a fasi alterne; ciononostante il possesso di palla è chioggiotto e si distingue il regista Mauro Gori, abile a mettere ordine prendendo palla fin dalla linea dei difensori. Le occasioni però succedono col contagocce: un paio di azioni sull'asse Gori-Baido, un colpo di testa di Farinazzo fuori di poco, una punizione del solito Baido finita a lato, una combinazione con Santoni che sfuma a qualche passo dall'area piccola. Si va negli spogliatoi con il match deciso momentaneamente da un episodio, ma nella ripresa alla doccia di una pioggia leggera ma costante si aggiunge quella, fredda, del raddoppio adriese, e per la Clodiense la strada in salita si fa vieppiù impervia: ci prova due volte Del Carro, ma è la squadra di casa paradossalmente ad andare più vicina al 3-0.
I cambi (Saani per Mazzola, Granziera per Caso) non sortiscono effetto, i circa 500 spettatori di tutte le età sciamano soddisfatti da sotto la tribuna coperta, dopo aver cantato e gridato: alcuni sventolano bandiere, altri staccano gli striscioni, qualcuno si lascia andare al coro beffardo per gli sconfitti («l'ave»), reminiscenza di anni andati allo stadio Ballarin. L'omonimo di Aldo e Dino, il capitano adriese Alberto, saluta dietro le transenne gli amici calati da Chioggia, e così fanno Davide Boscolo Berto e Stefano Bellemo: almeno loro, oggi, tornano a casa contenti. Migliori in campo: i due marcatori per l'Adriese -con Marangon che merita una chance nelle categorie superiori- mentre nella truppa di De Mozzi sono emersi Gori (l'ultimo ad arrendersi) e Baido. Per il torpedone del presidente Bielo una settimana di riflessioni sul passo indietro nel gioco e di speranza per il recupero degli infortunati verso la trasferta friulana contro il Cjarlins.
Il goal di Giacomo Marangon su punizione:
LA CLODIENSE OGGI AD ADRIA SFIDA IL SUO PASSATO. DIRETTA TESTUALE SU FB DALLE ORE 15
E arriva il giorno del derby con l'Adriese. La Clodiense Chioggia Sottomarina è chiamata a sfidare non solo una città storicamente vicina, ma anche una squadra che annovera al suo interno molti chioggiotti, dall'allenatore Gianluca Mattiazzi al vecchio capitano Alberto Ballarin, passando per Davide Boscolo Berto, Maicol Pagan e Stefano Bellemo. La sfida odierna allo stadio Bettinazzi vedrà protagonista una squadra di alta classifica contro una che a suon di pareggi si sta assestando nel campionato di serie D. L'allenatore De Mozzi, rispetto al pareggio interno con il Tamai, dovrà rinunciare all'albanese Hima per squalifica. Diretta testuale della partita dalle ore 15 sulla pagina fb Clodiense Fan Club.
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