Massimiliano De Mozzi risponde a distanza al presidente Ivano Bielo, che pochi minuti prima -dopo la partita vinta 4-0 contro il S.Lucia Golosine- si era detto deluso dalla stagione granata, conclusa senza la promozione diretta. «Il suo rammarico è giusto», esordisce l'allenatore vicentino. «Lo accetto, dimostra di tenerci, siamo partiti per vincere e siamo rammaricati anche forse più di lui. Ma bisogna essere corretti: avevamo una squadra forte e giovane, il più giovane attacco del campionato. Solo che non potevamo essere un'ammazzacampionato, come era stato ad esempio l'AltoVicentino di qualche stagione fa: ci avevo messo sullo stesso piano della stessa Ambrosiana, del Caldiero e del Pozzonovo, pensavo anche del Cerea. E solo una di queste poteva vincere il torneo». Anche oggi la compagine di casa ha giocato fino all'ultimo minuto in area avversaria, contro una squadra che doveva ancora salvarsi matematicamente: «Si devono fare al massimo tutte le partite, la prima come l'ultima», continua De Mozzi. E proprio il gioco espresso lungo tutta la stagione è il principale orgoglio del trainer: «Siamo stati divertenti, forse il più bel calcio del campionato. Ho visto grandi miglioramenti da parte dei miei ragazzi, tantissimi dei quali lo scorso anno erano retrocessi, e ora hanno conseguito un riscatto personale e professionale». Ma l'Ambrosiana ha saputo fare due punti in più: «Hanno meritato di vincere loro, hanno il miglior attacco e la miglior difesa, lo dicono i numeri. Ma è stato un inseguimento straordinario da parte di entrambe le squadre». Senza dimenticare la Coppa Italia regionale, strappata proprio ai veronesi: «Già. E siamo stati capaci di arrivare poi ai quarti di finale nazionali, avremmo meritato di andare oltre nel doppio confronto con la Romanese, anche se non è successo». Ora i playoff, che si disputeranno il 21 e il 28 maggio contro una squadra piemontese: «Siamo compatti, maturi e fiduciosi di farcela». Infine un siparietto dedicato alla nostra telecamera: «Comprate un mezzo con batterie che durano di più!», si ride assieme. Sperando che le batterie della Clodiense Chioggia Sottomarina di Massimiliano De Mozzi durino fino al traguardo della promozione in seconda battuta.
domenica 30 aprile 2017
IVANO BIELO DELUSO DALLA MANCATA PROMOZIONE DIRETTA: "AVEVAMO TUTTO PER FARCELA"
Non nasconde la propria delusione, il presidente Ivano Bielo, per la mancata promozione diretta della Clodiense Chioggia Sottomarina in serie D. Il 4-0 di oggi contro il S.Lucia Golosine è stato vanificato dalla logica e prevedibile vittoria casalinga dell'Ambrosiana contro la Piovese, che regala agli alfieri della Valpolicella il passaggio di categoria; ora per la formazione guidata da Massimiliano De Mozzi si aprono le porte dei playoff nazionali -forse contro una squadra piemontese- i quali comunque non garantiscono l'accesso diretto alla serie D, ma fissano la graduatoria cui attingere nei tanti casi di ripescaggio dovuti alle mancate iscrizioni di alcune società per motivi economici e per fallimenti.
Tuttavia, Ivano Bielo guarda alla stagione regolare appena terminata come un bicchiere mezzo vuoto, e al microfono di Marco Lanza dice: «C'è soddisfazione per il settore giovanile che ha saputo vincere a Barcelona, ma un po' di rammarico per la mancata promozione della prima squadra, che era l'obiettivo stagionale della società». Poco vale ricordare che con 67 punti di solito si viene promossi: «Dovevamo farne 70, avendo trovato nel girone una squadra che ha saputo farne 69. Brucia parecchio, sì. Avevamo le potenzialità per vincere il campionato, sia di squadra, che di struttura e di società. Su tre obiettivi ne abbiamo conseguito uno. Ora comunque metteremo massimo impegno nei playoff».
Parole che lascerebbero intendere un avvicendamento alla guida tecnica -nella tradizione più scontata del calcio il mister paga per tutti- anche se finora né Bielo né De Mozzi hanno parlato di futuro. Resta tuttavia difficile attribuire “colpe” specifiche a una squadra che durante l'anno ha saputo mostrare una propria fisionomia definita, contando spesso su un “undici” stabile, lanciando giovani e atleti del territorio, facendo vedere del bel calcio e non mollando mai. Semmai un difetto può essere ravvisato nel non aver saputo concretizzare tutta la mole di occasioni prodotte e di gioco sviluppato ogni partita, con il pensiero all'episodio di Belfiore dove i granata sono stati raggiunti alla fine: fosse stata portata a casa quella vittoria, oggi si penserebbe allo spareggio contro l'Ambrosiana.
La quale tuttavia non ha rubato niente, avendo anche sconfitto la Clodiense due volte su due in campionato, e soccombendole nella finale di Coppa Veneto Eccellenza a Rosà per merito di una rete realizzata da Emanuel Enzo Abrefah. E proprio la coppa è stata esposta oggi allo stadio Ballarin, dove anche l'amministrazione comunale ha fatto una capatina, dopo il debutto stagionale In Diga la scorsa estate. Ancora lunga è la strada verso la D, niente è compromesso: forza ragazzi, forza Clodiense Chioggia Sottomarina!
l'ultimo goal della regular season, siglato dal giovane Alex Boscolo Sale
domenica 23 aprile 2017
LA CLODIENSE SBANCA PIOVE MA NON BASTA A TORNARE PRIMA. AMBROSIANA VERSO LA SERIE D
Una partita sul campo, allo stadio Vallini, con la Clodiense che ci mette un'ora a espugnare la coriacea resistenza dei padroni di casa della Piovese. Un'altra partita sugli spalti, legati ai gruppi whatsapp che comunicavano i risultati a distanza: segnatamente quello della capolista Ambrosiana, impegnata a Villafranca in una continua altalena che la vedeva prima perdere, poi pareggiare, poi perdere ancora, poi rimontare e dilagare 5-2 assicurandosi quasi certamente la promozione in serie D. Ma la squadra di Massimiliano De Mozzi non deve rimproverarsi niente: anche a Piove ha giocato a calcio, ha mostrato solidità difensiva, ha sfruttato le fasce e ha concretizzato solo una piccola parte della mole di occasioni prodotte. Ora domenica dovrà affidarsi alla stessa Piovese, che andrà a rendere visita all'Ambrosiana, mentre i granata affronteranno al Ballarin i veronesi del S.Lucia Golosine, già salvi: prevedibili due successi interni, i quali manderebbero nella serie superiore l'attuale capolista -che precede la Clodiense di due punti- e i ragazzi del patron Ivano Bielo ai playoff nazionali, probabilmente contro una squadra piemontese.
La partita inizia con il commovente abbraccio ideale al ciclista Michele Scarponi, travolto ieri da un furgone e ricordato dal minuto di silenzio in mezzo al campo e sulle tribune. De Mozzi lascia inizialmente in panchina giocatori del calibro di Pradolin e Zambon, oltre a Francis Arthur rimpiazzato da Brentan, e in mancanza del bomber Luca Rivi dà fiducia a Marco Boscolo Zemelo al centro dell'attacco. La Piovese presenta alcune assenze di rilievo (Morandi, Correzzola) ma schiera tre clodiensi: il portiere Luca Boscolo, grande ex e autore di una prestazione maiuscola, il suo vice Ortali e la punta Nicola Nordio. Tra i biancorossi anche una vecchia conoscenza del pubblico del Ballarin, quel Nicola Stocco che incantava da mezzala e che a 37 anni ha trovato una nuova giovinezza al centro della difesa. Il match ristagna a lungo a centrocampo, con sporadici tentativi di entrambe le squadre: molto battute le corsie esterne con i tiri-cross, la Clodiense Chioggia Sottomarina cerca invano il bersaglio su punizione. Brividi per un liscio in area su cross di Abrefah, poi un'ammonizione colpisce Ruben d'Incà per aver simulato un rigore; in questa fase si distingue il regista piovese Matteo Deinite, capitano 34enne già abituato alle categorie superiori. Poi l'inerzia della partita cambia e i granata prendono il sopravvento: Cacurio sbaglia un goal fatto al 25°, calcia fuori una punizione cinque minuti più tardi, poi spara ancora alto su assist di Marco Zemelo al 31° prima della replica saccisica al 39°, con un cross che taglia la difesa e viene alzato di poco da favorevole posizione da Nardo. Anche la punta biancorossa Lombardo finisce sul taccuino dell'arbitro Schiavon per simulazione (ma resta qualche dubbio, visto dalla tribuna), mentre il tempo si chiude su un tentativo di d'Incà salvato sulla linea da Canton. Nel frattempo a Villafranca, dopo il vantaggio iniziale dei padroni di casa, l'Ambrosiana perviene al pareggio giusto allo scadere della prima frazione grazie a un calcio di rigore.
Se all'inizio della ripresa le formazioni restano immutate, presto De Mozzi si accorge della prestazione non sufficiente di Zemelo e lo sostituisce con Riccardo Zambon, cambiando anche Davide Boscolo Gioachina con Matteo Boscolo Nata. La punta neoentrata ci mette poco a entrare in partita: prima viene anticipato di poco su cross dell'inesauribile Abrefah, poi -su azione di rimessa laterale- dà l'illusione del goal colpendo di testa e costringendo l'ottimo Luca Boscolo a un colpo di reni decisivo. Intanto a Villafranca i locali si riportano in vantaggio prima di venire ancora raggiunti, a stretto giro, dalla capolista Ambrosiana. Ancora Zambon tira alto al 59° su assist del playmaker Manuel Conti. Il goal è nell'aria e lo realizza Raffaele Cacurio al 67°, facendosi perdonare le tante occasioni del primo tempo: Zambon fa da sponda di testa e il numero 11 lascia esplodere un tiro al volo che si insacca nell'angolo basso dove Luca Boscolo non può arrivare. I granata sono galvanizzati dal pareggio che si sta profilando in terra veronese, ma un calcio d'angolo rischia di far tornare la situazione in parità: ci pensa Momo Abcha, uno dei migliori in campo assieme al compagno di reparto Nnamani, a salvare di testa sulla linea al 70°. Pradolin sostituisce d'Incà subito dopo, e arriva la notizia che l'Ambrosiana è passata in vantaggio: palese la sensazione che solo un miracolo a quel punto potrebbe riportare in parità le sorti della partita di Villafranca, una volta che i primi della classe hanno messo la freccia. A Piove la Clodiense finisce in attacco, cinque interminabili minuti di recupero non cambiano la situazione, anzi è Abrefah a cercare ancora la porta con una sventola di prima intenzione, di poco alta. Mente i dispacci dall'altro stadio rimbalzano prima la quarta, poi la quinta rete che allontanano Malagò e compagni dalla promozione diretta.
Ai microfoni di Marco Lanza, l'allenatore granata non ha niente da rimproverare ai suoi: «Abbiamo affrontato una squadra che non ci ha concesso niente, è nel nostro dna creare tanto e realizzare meno. Siamo comunque ai playoff nazionali ed è un buon traguardo, la promozione può passare per altre strade, siamo certi che la Piovese metterà lo stesso impegno anche domenica prossima a Sant'Ambrogio di Valpolicella". Simpatico il siparietto con il presidente Bielo riguardo la riconferma dello stesso tecnico vicentino, che tanti a Chioggia hanno imparato a stimare e ad amare per il suo carattere estroverso e per il suo gioco mai rinunciatario. Fra sette giorni tutti al Ballarin per inseguire un sogno.
La partita inizia con il commovente abbraccio ideale al ciclista Michele Scarponi, travolto ieri da un furgone e ricordato dal minuto di silenzio in mezzo al campo e sulle tribune. De Mozzi lascia inizialmente in panchina giocatori del calibro di Pradolin e Zambon, oltre a Francis Arthur rimpiazzato da Brentan, e in mancanza del bomber Luca Rivi dà fiducia a Marco Boscolo Zemelo al centro dell'attacco. La Piovese presenta alcune assenze di rilievo (Morandi, Correzzola) ma schiera tre clodiensi: il portiere Luca Boscolo, grande ex e autore di una prestazione maiuscola, il suo vice Ortali e la punta Nicola Nordio. Tra i biancorossi anche una vecchia conoscenza del pubblico del Ballarin, quel Nicola Stocco che incantava da mezzala e che a 37 anni ha trovato una nuova giovinezza al centro della difesa. Il match ristagna a lungo a centrocampo, con sporadici tentativi di entrambe le squadre: molto battute le corsie esterne con i tiri-cross, la Clodiense Chioggia Sottomarina cerca invano il bersaglio su punizione. Brividi per un liscio in area su cross di Abrefah, poi un'ammonizione colpisce Ruben d'Incà per aver simulato un rigore; in questa fase si distingue il regista piovese Matteo Deinite, capitano 34enne già abituato alle categorie superiori. Poi l'inerzia della partita cambia e i granata prendono il sopravvento: Cacurio sbaglia un goal fatto al 25°, calcia fuori una punizione cinque minuti più tardi, poi spara ancora alto su assist di Marco Zemelo al 31° prima della replica saccisica al 39°, con un cross che taglia la difesa e viene alzato di poco da favorevole posizione da Nardo. Anche la punta biancorossa Lombardo finisce sul taccuino dell'arbitro Schiavon per simulazione (ma resta qualche dubbio, visto dalla tribuna), mentre il tempo si chiude su un tentativo di d'Incà salvato sulla linea da Canton. Nel frattempo a Villafranca, dopo il vantaggio iniziale dei padroni di casa, l'Ambrosiana perviene al pareggio giusto allo scadere della prima frazione grazie a un calcio di rigore.
Se all'inizio della ripresa le formazioni restano immutate, presto De Mozzi si accorge della prestazione non sufficiente di Zemelo e lo sostituisce con Riccardo Zambon, cambiando anche Davide Boscolo Gioachina con Matteo Boscolo Nata. La punta neoentrata ci mette poco a entrare in partita: prima viene anticipato di poco su cross dell'inesauribile Abrefah, poi -su azione di rimessa laterale- dà l'illusione del goal colpendo di testa e costringendo l'ottimo Luca Boscolo a un colpo di reni decisivo. Intanto a Villafranca i locali si riportano in vantaggio prima di venire ancora raggiunti, a stretto giro, dalla capolista Ambrosiana. Ancora Zambon tira alto al 59° su assist del playmaker Manuel Conti. Il goal è nell'aria e lo realizza Raffaele Cacurio al 67°, facendosi perdonare le tante occasioni del primo tempo: Zambon fa da sponda di testa e il numero 11 lascia esplodere un tiro al volo che si insacca nell'angolo basso dove Luca Boscolo non può arrivare. I granata sono galvanizzati dal pareggio che si sta profilando in terra veronese, ma un calcio d'angolo rischia di far tornare la situazione in parità: ci pensa Momo Abcha, uno dei migliori in campo assieme al compagno di reparto Nnamani, a salvare di testa sulla linea al 70°. Pradolin sostituisce d'Incà subito dopo, e arriva la notizia che l'Ambrosiana è passata in vantaggio: palese la sensazione che solo un miracolo a quel punto potrebbe riportare in parità le sorti della partita di Villafranca, una volta che i primi della classe hanno messo la freccia. A Piove la Clodiense finisce in attacco, cinque interminabili minuti di recupero non cambiano la situazione, anzi è Abrefah a cercare ancora la porta con una sventola di prima intenzione, di poco alta. Mente i dispacci dall'altro stadio rimbalzano prima la quarta, poi la quinta rete che allontanano Malagò e compagni dalla promozione diretta.
Ai microfoni di Marco Lanza, l'allenatore granata non ha niente da rimproverare ai suoi: «Abbiamo affrontato una squadra che non ci ha concesso niente, è nel nostro dna creare tanto e realizzare meno. Siamo comunque ai playoff nazionali ed è un buon traguardo, la promozione può passare per altre strade, siamo certi che la Piovese metterà lo stesso impegno anche domenica prossima a Sant'Ambrogio di Valpolicella". Simpatico il siparietto con il presidente Bielo riguardo la riconferma dello stesso tecnico vicentino, che tanti a Chioggia hanno imparato a stimare e ad amare per il suo carattere estroverso e per il suo gioco mai rinunciatario. Fra sette giorni tutti al Ballarin per inseguire un sogno.
sabato 1 aprile 2017
LA CLODIENSE SPERA IN UN "AIUTO" DAL POZZONOVO
Domani pomeriggio la Clodiense Chioggia Sottomarina giocherà su due terreni. Il primo, quello in casa della Belfiorese, dove sarà direttamente impegnata; il secondo, con le radioline o meglio i telefoni, attenta al match d'alta quota tra Pozzonovo e Ambrosiana, con la capolista che proverà a tenere distanti i granata espugnando il campo della terza in classifica, già castigata una settimana fa al Ballarin da capitan Malagò e ormai fuori dai giochi promozione. L'organico a disposizione di mister De Mozzi è al completo, fatto salvo l'infortunio ad Alex Boscolo Sale: grazie al professor De Favari, il preparatore atletico, la squadra lagunare arriva in buone condizioni fisiche al rush finale.
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