La Clodiense Chioggia Sottomarina esce con un insipido 0-0 dallo stadio Zanutto di San Donà di Piave, per il quale risultato deve anzi dire grazie al proprio portiere Camerlengo, che sul finale ha salvato la partita da un'incursione di Mortati. Poco pericolosi i granata in attacco, bene la difesa soprattutto nel primo tempo, nel complesso il giusto punteggio di una partita bloccata e incolore, anche se restano alcuni dubbi per l’atterramento in area di Barone nella ripresa. Mattiazzi ha dovuto fare a meno di Nappello, fermato da un infortunio muscolare, ma accoglie finalmente il tesseramento di Eyram Leveh, 19enne centravanti ghanese proveniente dalla Virtus Verona: la giovane punta ex Chievo viene schierato da subito al centro dell’attacco, con Farinazzo e Barone ai lati. Davanti a Camerlengo, solita difesa con Bagarolo, Ballarin, Cuomo e Scandilori, poi Arvia regista davanti alla difesa (ma spesso ha iniziato l’azione tra i due centrali) più Abrefah e Pellizzer interni. Ha arbitrato l'incontro Gigliotti di Cosenza davanti a 250 spettatori, in una giornata di sole. Prima dell’incontro il doveroso minuto di raccoglimento deciso dalla Lega Calcio per commemorare l’arbitro internazionale Luigi Agnolin da Bassano del Grappa, scomparso all’età di 75 anni.
Fin dai primi minuti l’attacco totalmente inedito dei granata si trova ben controllato dalla retroguardia di casa, per quanto Leveh e Barone siano portati a scambiarsi le posizioni. Il neoacquisto è controllato spesso con le buone da De March e Zanella, ed è costretto a ripiegare all’indietro per prendersi qualche pallone giocabile. Anche da parte lagunare c’è molta cura nella fase difensiva, dove non passa praticamente uno spiffero e il rilancio dell’azione avviene in modo naturale, ragionato e non forzato. Al 3° minuto Farinazzo scaglia il primo tiro verso la porta avversaria, ma è lento e centrale. All’8° è troppo lungo il filtrante del regista sandonatese Longato, mentre due minuti più tardi una conclusione di Barone è debole e arriva smorzata tra le braccia del portiere locale Colonna. Poco dopo il quarto d’ora ha luogo un’azione prolungata da parte del San Donà, che chiama a rapporto quasi tutto il suo 4-4-2 di partenza, muovendo dalla difesa fino alle soglie dell’attacco: ma la difesa chioggiotta chiude tutti gli spazi e rilancia velocemente il contropiede con Marco Farinazzo, che a sua volta viene fermato al limite dell’area, per innestare un’ulteriore ripartenza biancoazzurra che sfuma a centrocampo. Questo il copione del match per quasi tutto il primo tempo, e anche per larghe fasce della ripresa.
Il primo corner per la Clodiense al 18° quando Leveh viene smarcato da un’intuizione di Pellizzer risalito dalla trequarti, ma il centravanti si allarga troppo, prima del cross di Scandilori ribattuto appunto in angolo. Al 27° uno scambio tra Scandilori e Arvia mette quest’ultimo in condizione di crossare rasoterra al centro dell’area, dove Leveh viene anticipato da Zanella. Otto minuti più tardi Arvia interrompe un’azione offensiva del San Donà, servendo Abrefah che si invola in progressione prima di appoggiare a Barone sulla corsa, il cui destro viene contrato dal capitano di casa tra le mani di Colonna. Al 38° si registra il primo tiro locale, con Longato che non scompiglia Camerlengo, mentre a cinque minuti dalla fine del primo tempo Farinazzo si accentra e lascia partire un sinistro sornione che si spegne poco a lato della porta. A ciel sereno, correva il 41° minuto, Mattiazzi decide di sostituire Eyram Leveh per far posto a Luca Bullo, con Vincenzo Barone che si sposta al centro dell’attacco. Lo 0-0 di partenza fotografa il match ai 45 minuti.
Inizia la ripresa con un ulteriore cambio granata, e sempre in attacco, dove Pietro Martino rileva Marco Farinazzo allo scopo di cercare la superiorità numerica sulla fascia destra. Si riforma così l’attacco della partita precedente contro il Levico. Subito un’incursione di Bullo dalla sinistra frutta agli ospiti un altro calcio d’angolo, sul quale Cuomo e Cavallini si strattonano e cadono: giusto far proseguire. Il San Donà si scopre sempre poco e lo fa con azioni di rimessa o da fermo, come al 50° quando dal piede educato di Paladini parte un traversone che il difensore Zanetti però colpisce all’indietro e senza causare pericolo. Da dimenticare, due minuti più tardi, il piatto sinistro di Emanuel Enzo Abrefah che vola alto sopra la traversa da buona posizione. Il San Donà cresce un po’ lungo la ripresa ma c’è sempre Alberto Ballarin tra le intenzioni dei padroni di casa e la porta di Camerlengo: anche al 65° il veterano sbroglia una difficile matassa.
Dubbi su uno sgambetto di Michelon ai danni di Barone in piena area sandonatese, ma Gigliotti sorvola. Consueta girandola di sostituzioni in entrambe le squadre, e al 72° il San Donà torna al tiro con Paladin che favorisce la conclusione alta di Cavallini. Nella Clodiense Cecconello subentra ad Abrefah, segno che Mattiazzi prova a vincerla. Al 77° una punizione di Arvia da sinistra trova la testa di Martino a centro area, che impegna Colonna in presa plastica. Tre minuti più tardi il portiere biancoazzurro anticipa Cecconello a pochi passi dalla rete, su cross basso dalla destra da parte di Barone. Due buone opportunità per i granata a cavallo dell’84° e di una manovra avvolgente, con il tiro di Barone che viene deviato sul sinistro di Martino che si perde sul fondo da posizione favorevole. Forcing di casa a quattro minuti dal termine, con Bulgarella che calcia di sinistro dal limite dell’area: c’è la potenza, non la precisione e la palla si alza sopra la traversa di Camerlengo. Fino all’ultimo la Clodiense ci prova anche da fermo, con una punizione di Barone che termina non di molto alla sinistra di Colonna.
All’88° l’azione che avrebbe potuto decidere la partita: Alessio Mortati, da solo in area in posizione centrale, spara su Camerlengo in uscita, bravo a non cadere e a mettere il piede sinistro per salvare il punto. Poteva fare di più l’ala sandonatese, ma grande la risposta del guardiano. Dopo tre minuti di recupero Gigliotti fischia la fine di un match dal risultato a occhiali, quello più veritiero dopo una sostanziale parità nelle occasioni e un leggero predominio granata nel possesso di palla. Migliori fra i lagunari, la coppia centrale difensiva Ballarin-Cuomo e naturalmente il giovane portiere che ha messo la sua firma finale sullo zero a zero. In sala stampa, Camerlengo racconta di come ha ipnotizzato l’ex compagno di squadra nelle giovanili del Venezia, mentre Gianluca Mattiazzi parla di due punti persi, e non esclude possibili variazioni di modulo nell’incontro di domenica prossima allo stadio del temibile Arzignano; in settimana lo staff chioggiotto spera di recuperare Umberto Nappello, il cui apporto di tecnica e imprevedibilità fra le linee oggi è mancato.
domenica 30 settembre 2018
sabato 29 settembre 2018
CLODIENSE A SAN DONÀ PER LA CONFERMA. CONTRO I BIANCOAZZURRI CONVOCATO ANCHE LEVEH
Allo stadio Zanutto di San Donà di Piave oggi va in scena la terza giornata di campionato, che vedrà appunto in trasferta la Clodiense Chioggia Sottomarina cercare di ripetere la vittoria casalinga della scorsa settimana contro il Levico Terme. Gianluca Mattiazzi non ha a disposizione Umberto Nappello, ancora fuori causa per la distrazione muscolare che lo ha escluso dopo i primi minuti del match di domenica scorsa, ma finalmente può contare su Eyram Leveh, l'attaccante ghanese prelevato dalla Virtus Verona, finora bloccato da complicazioni burocratiche. La probabile formazione iniziale: Camerlengo in porta, Bagarolo e Scandilori terzini, Ballarin e Cuomo difensori centrali, Arvia regista, Abrefah e Pellizzer interni, Martino e Bullo ali, Barone centravanti. Nell'anticipo di sabato, tra chi ha appena giocato contro i granata e chi dovrà affrontarli la prossima settimana, l'Arzignano ValChiampo ha espugnato Levico con il punteggio di 2-1.
La partita di San Donà sarà seguita in diretta testuale, con aggiornamenti in tempo reale, dalla pagina fb Clodiense Fan Club.
La partita di San Donà sarà seguita in diretta testuale, con aggiornamenti in tempo reale, dalla pagina fb Clodiense Fan Club.
domenica 23 settembre 2018
LA CLODIENSE BATTE IL LEVICO GRAZIE A UN GUIZZO DI BARONE, CHE RISOLVE UNA PARTITA DIFFICILE E BLOCCATA
La Clodiense Chioggia Sottomarina conquista i primi tre punti stagionali nell’esordio interno contro il Levico Terme. Una partita difficile, combattuta e povera di grandi emozioni per via dell’attenzione difensiva messa in campo da entrambe le squadre: basta dire che il portiere granata Camerlengo non è stato praticamente mai impegnato in modo pericoloso. Con la rescissione del contratto per i centrocampisti Djurić, Monteleone e Gashi, l'allenatore Mattiazzi schiera un 4-2-3-1 iniziale con Bagarolo e Scandilori terzini, Ballarin e Cuomo difensori centrali, Arvia in regia coadiuvato dall'interno Pellizzer, Martino e Bullo le ali, Nappello dietro il centravanti Barone.
Arbitra l'incontro Negrelli di Finale Emilia in un pomeriggio soleggiato e apprezzabilmente ventoso, davanti a 200 spettatori.
Subito al primo minuto, Barone si libera sulla destra e crossa in mezzo, dove Nappello spara alto da buona posizione ancorché in equilibrio precario. Al 4° minuto angolo per il Levico, poi primo corner anche per la Clodiense: i trentini si dimostrano squadra dotata di buoni fondamentali tecnici, soprattutto il numero 7 Guatieri e il capitano Alessandro Castellan. Nella squadra di casa, il 4-2-3-1 d'attacco diventa 4-4-2 in fase di difesa. Al 15° minuto un’azione insistita dei lagunari porta gran parte della squadra a riversarsi all’attacco: il portiere del Levico Costa sbroglia coi pugni una situazione pericolosa. Qualche minuto dopo è Martino a cercare la conclusione, che finisce alta. Al 22° Nappello chiede il cambio per un infortunio muscolare, forse una contrattura: al suo posto entra Abrefah e Mattiazzi ripristina il 4-3-3 delle ultime giornate. Anche il Levico sostituisce il proprio centravanti Biscaro con Forcinella. Arvia richiama i compagni a rispettare le consegne: il regista toscano è stato il migliore del primo tempo. Le difese comunque rimangono attente, è sempre difficile tirare in porta e il primo tempo si conclude sullo 0-0.
La partita si sblocca al 62°, quando Arvia serve Barone in area: la punta si gira, liberandosi di Dall’Ara, e indovina l’angolo basso alla destra di Costa. Poco più tardi, il centravanti lagunare offre un paio di invitanti palloni a Scandilori e personalmente mette di poco a lato di testa un invitante cross di Farinazzo dalla destra. Al 73° minuto il giovane Pellielo calcia da lontano e Camerlengo non trattiene la presa, regalando un corner ai gialloblu. Ma nonostante questo la Clodiense gioca più sciolta dopo il goal e la consueta girandola di cambi: entrano Erman e Cecconello per Bullo e Pelizzer, Barone si sposta all'ala sinistra. L’assist del numero 9 per il neoentrato collega d’attacco è deviato in corner. Si va verso il finale di partita, quando all’86° Farinazzo reclama un rigore per fallo di Acka: le immagini lasciano il dubbio, dalla panchina il tecnico granata è pronto ad assicurare della realtà del fallo.
Allo scadere due azioni d’attacco del Levico producono solo un corner, è Cuomo a liberare bene in difesa. Quattro minuti di recupero non cambiano il risultato, con la Clodiense che vince 1-0 alla seconda giornata. I migliori in campo: Arvia e Barone, che in sala stampa ammette di trovarsi più a suo agio con qualcuno vicino in attacco per dialogare, come aveva pensato oggi inizialmente mister Mattiazzi affiancandogli Nappello. La squadra granata è pronta ad affrontare serenamente la trasferta di domenica prossima a San Donà di Piave, contro i biancoazzurri locali che oggi hanno pareggiato tra le mura amiche contro il Trento.
Subito al primo minuto, Barone si libera sulla destra e crossa in mezzo, dove Nappello spara alto da buona posizione ancorché in equilibrio precario. Al 4° minuto angolo per il Levico, poi primo corner anche per la Clodiense: i trentini si dimostrano squadra dotata di buoni fondamentali tecnici, soprattutto il numero 7 Guatieri e il capitano Alessandro Castellan. Nella squadra di casa, il 4-2-3-1 d'attacco diventa 4-4-2 in fase di difesa. Al 15° minuto un’azione insistita dei lagunari porta gran parte della squadra a riversarsi all’attacco: il portiere del Levico Costa sbroglia coi pugni una situazione pericolosa. Qualche minuto dopo è Martino a cercare la conclusione, che finisce alta. Al 22° Nappello chiede il cambio per un infortunio muscolare, forse una contrattura: al suo posto entra Abrefah e Mattiazzi ripristina il 4-3-3 delle ultime giornate. Anche il Levico sostituisce il proprio centravanti Biscaro con Forcinella. Arvia richiama i compagni a rispettare le consegne: il regista toscano è stato il migliore del primo tempo. Le difese comunque rimangono attente, è sempre difficile tirare in porta e il primo tempo si conclude sullo 0-0.
La partita si sblocca al 62°, quando Arvia serve Barone in area: la punta si gira, liberandosi di Dall’Ara, e indovina l’angolo basso alla destra di Costa. Poco più tardi, il centravanti lagunare offre un paio di invitanti palloni a Scandilori e personalmente mette di poco a lato di testa un invitante cross di Farinazzo dalla destra. Al 73° minuto il giovane Pellielo calcia da lontano e Camerlengo non trattiene la presa, regalando un corner ai gialloblu. Ma nonostante questo la Clodiense gioca più sciolta dopo il goal e la consueta girandola di cambi: entrano Erman e Cecconello per Bullo e Pelizzer, Barone si sposta all'ala sinistra. L’assist del numero 9 per il neoentrato collega d’attacco è deviato in corner. Si va verso il finale di partita, quando all’86° Farinazzo reclama un rigore per fallo di Acka: le immagini lasciano il dubbio, dalla panchina il tecnico granata è pronto ad assicurare della realtà del fallo.
Allo scadere due azioni d’attacco del Levico producono solo un corner, è Cuomo a liberare bene in difesa. Quattro minuti di recupero non cambiano il risultato, con la Clodiense che vince 1-0 alla seconda giornata. I migliori in campo: Arvia e Barone, che in sala stampa ammette di trovarsi più a suo agio con qualcuno vicino in attacco per dialogare, come aveva pensato oggi inizialmente mister Mattiazzi affiancandogli Nappello. La squadra granata è pronta ad affrontare serenamente la trasferta di domenica prossima a San Donà di Piave, contro i biancoazzurri locali che oggi hanno pareggiato tra le mura amiche contro il Trento.
sabato 22 settembre 2018
LA CLODIENSE CHIOGGIA SOTTOMARINA ATTENDE IL LEVICO TERME PER GUADAGNARE I PRIMI PUNTI IN CAMPIONATO
Esordio casalingo domenica 23 settembre per la Clodiense Chioggia Sottomarina nel suo secondo campionato consecutivo in serie D. Dalle ore 15 allo stadio Ballarin i granata affronteranno il Levico Terme, formazione reduce dal girone B dell'anno scorso: i gialloblu trentini hanno battuto alla prima giornata il Sandonà, quindi sono una squadra da tenere in considerazione anche per la forma già acquisita. Salvo le rescissioni di contratto per Djurić e Monteleone, mister Gianluca Mattiazzi avrà a disposizione l'intera rosa, senza squalificati nè infortunati, quindi l'imbarazzo della scelta nei moduli e negli interpreti: lecito pensare che non ci saranno stravolgimenti dal 4-3-3 visto ad Adria e nelle precedenti, lusinghiere trasferte di coppa Italia. Così il tecnico lagunare: «Abbiamo ripreso ogni singola situazione per renderci ulteriormente conto dei tanti errori che abbiamo fatto allo stadio Bettinazzi, le ingenuità commesse, che sono state di gran lunga superiori ai meriti dei nostri avversari. Rivedendo le immagini ci siamo ancor più rammaricati per un rigore a favore che non ci è stato concesso. In ogni caso è evidente che dobbiamo crescere per diventare squadra, in campo dobbiamo metterci maggiore personalità, malizia e attenzione: dobbiamo migliorare». Con la speranza che anche l'esplosione o la conferma di talenti locali (Luca Bullo, Alberto Ballarin, i tanti giovani pronti a subentrare) siano uno stimolo ad affollare lo stadio Ballarin. Sabato mattina l'ultimo allenamento di rifinitura. Arbitrerà l'incontro di domenica Alessandro Negrelli, della sezione di Finale Emilia.
domenica 16 settembre 2018
LA CLODIENSE PERDE AD ADRIA NELL'ESORDIO IN CAMPIONATO, UN PASSO INDIETRO CHE FA RIFLETTERE
Quindici giorni sono un tempo sufficientemente breve per godersi una rivincita fragrante. È accaduto all'Adriese, che sul terreno di casa ha battuto per 3-1 la Clodiense Chioggia Sottomarina nella prima giornata di campionato, a distanza appunto di due settimane dall'esito diverso in coppa Italia, ancorché giunto solo ai calci di rigore. E diverse sono state le due partite, pur fra gli stessi giocatori (più o meno): tanto il 2 settembre i polesani si mostrarono ancora frenati dai carichi di lavoro, mentre la Clodiense più sciolta e in crescita atletica, quanto ieri i lagunari si sono resi evanescenti nel secondo tempo a fronte del sopravvento degli uomini di Florindo. Il punteggio, maturato nella ripresa, è meritato e sgonfia un po' chi pensava che, dopo tre successi in coppa, la Clodiense sia già attrezzata per un campionato di vertice: «Non è così», dice seccamente l'allenatore Mattiazzi a fine partita.
Come (quasi) sempre negli ultimi due anni, protagonista del riscatto adriese è stato il funambolo Giacomo Marangon, ancora una volta a segno con una doppietta dopo aver faticato in posizione più centrale nel primo tempo, e aver trovato a sinistra terreno fertile da cui agire e far male. Il primo tempo si sarebbe probabilmente concluso sullo 0-0, non fosse stato per la disattenzione collettiva sul tagliatissimo corner di Michael Pagan, che complice la zampata di Aliù beffa Camerlengo e la difesa, forse mal schierata durante il calcio d'angolo. Nella ripresa il raddoppio, con la furbizia di una punizione battuta più avanti e il sinistro chirurgico di Marangon al "sette" basso che ha reso vano il tuffo dell'estremo ospite. Verso la fine del match l'ex Martino su cross liftato di Farinazzo prova a riaprire la gara trafiggendo Motti di testa da pochi metri, ma un minuto dopo una indecisione fra Cuomo e Camerlengo spalanca la porta a Santi che viene steso: Marangon su rigore spiazza il portiere clodiense e chiude la partita, disputatasi nel caldo estivo del Bettinazzi davanti a 400 spettatori e diretta da Leotta di Acireale.
Al via, Mattiazzi schiera la stessa Clodiense dell'incontro di coppa, con l'ex Arvia in regia e Abrefah e Pellizzer interni, Bullo e Nappello a partire larghi per rifornire Barone, abile anche nel gioco di sponda lontano dalla porta. Nell'Adriese fa il suo esordio il bomber Aliù, mentre la difesa è formata per metà da atleti chioggiotti (così la regia affidata al capitano Michael Pagan) e a centrocampo si fa valere nei contrasti alti Andrea Delcarro, impossibile dimenticarlo in granata. Le fasi iniziali del match parlano chioggiotto: è Luca Bullo infatti il più propositivo, con un cross basso dopo scambio con Bagarolo, spazzato dai centrali adriesi. Altra bella azione di Bullo che viene deviata, nel frattempo Barone si fa male alla testa dopo un contrasto e rientra in campo fasciato. Al 21' il primo brivido, con Marangon che approfitta di un rilancio corto e impreciso di Camerlengo per calciare un bolide angolato che esce di poco.
Un fallo di Davide Berto (poi ammonito) su Abrefah accende gli animi, complice una partita non bella, condizionata dal caldo e dai trascorsi. A cavallo della mezz'ora le cose migliori per i lagunari: Bagarolo crea scompiglio nell'area avversaria, insinuandosi tra i due Boscolo, poi Barone si invola sulla sinistra e spara in porta, Motti blocca in due tempi. Indi una punizione di Nappello ben calciata trova il tacco di Barone che lentamente va a smorzare tra le braccia di Motti. Dall'altra parte Pagan scalda il sinistro impegnando Camerlengo alla respinta coi pugni su punizione, prologo al rocambolesco goal che sposta l'inerzia della partita: angolo tagliatissimo di Pagan, il portiere granata sta a metà strada, Ballarin non francobolla Aliù che, a un passo, lo anticipa sfruttando l'indecisione di Camerlengo e mandando in porta pallone e portiere. Gli ospiti provano a scuotersi con una percussione di Abrefah cui subentra Nappello che calcia centralmente, poi con un fendente di Bullo che sfiora il palo alla sinistra di Motti. Leotta fischia la pausa con l'Adriese in vantaggio per una disattenzione granata: la Clodiense non demerita ma nel secondo tempo quasi sparisce dal campo.
Senza cambi negli schieramenti inizia la ripresa, ma ciò che cambia è l'atteggiamento delle due squadre: chi deve rimontare indietreggia, chi è già davanti nel punteggio fa di tutto per consolidarlo. Il tutto in concomitanza con l'accendersi di Giacomo Marangon, più volte segnalato come alieno rispetto ai livelli di questa categoria: il numero 10 di Porto Tolle sceglie di allargarsi a sinistra e da questa parte trova il pertugio dove infilarsi nella difesa granata. Già da subito, Aliù corregge di punta un cross dalla sinistra, Camerlengo si trova la palla tra le mani. Poi Scandilori salva su Nicoloso lanciato a rete, risponde Pellizzer al 51' con un tiro centrale. Il break al 55': punizione a centrocampo (battuta 15 metri più avanti, dirà Alberto Ballarin a fine partita), la Clodiense è immobile e Marangon parte sul filo del fuorigioco, stoppa di petto, avanza e scarica una bordata mancina diagonale che Camerlengo non può respingere, andando a insaccarsi alla sua sinistra. Il Bettinazzi esplode di coriandoli in tribuna e di cori per "Giacomino".
Resta in attacco l'Adriese: incursione di Nicoloso al 59', subentra Aliù che tira alto. Esordisce in granata il giovane triestino Thomas Erman, che rileva Pellizzer, entrando assieme all'ex Martino che sostituisce Bullo; nell'Adriese c'è Del Piccolo per Nicoloso. Marangon intanto continua il suo show senza che nessuno dia segno di poterlo fermare: prima porta a spasso la difesa avversaria calciando alto di sinistro, poi lancia Aliù in profondità: il centravanti albanese perde l'attimo buono. Marangon si toglie il lusso di sbagliare un calcio di punizione (per lui solitamente una sentenza) quando entrano Farinazzo per Nappello e -tra gli atleti in vantaggio- Santi per Pagan, una punta per un regista nonostante il 2-0 provvisorio. L'Adriese gioca meglio, da padrona del campo, mentre i clodiensi trasmettono una sensazione di impotenza o forse rassegnazione, pure esprimendosi in contropiede.
Gli uomini di Mattiazzi reclamano un rigore al 77' per fallo di mano in area polesana, in respinta ravvicinata a un tiro di Barone: Leotta sorvola. Il tecnico mette in campo tutte le punte disponibili ma è ancora Marangon a tagliare l'area chioggiotta con un insidioso spiovente su cui non arriva nessuno. Quasi a ciel sereno, il goal che potrebbe riaprire il match lo sigla Martino di testa su traversone mancino di Farinazzo, a seguito di azione nata da Scandilori e concertata a centrocampo. Ci sarebbero ancora cinque minuti più il recupero per le residue speranze granata, mortificate però solo sessanta secondi dopo da una incomprensione fra Camerlengo e Cuomo: se ne va Santi e viene steso, Marangon trasforma il penalty spiazzando Camerlengo e manda virtualmente al riposo compagni e avversari, prima di godersi la meritata ovazione del suo pubblico. L'incontro si chiude sul punteggio di 3-1, non certo il più atteso da chi ha seguito la Clodiense lungo tutta l'estate.
Non si può parlare di Clodiense irriconoscibile (l'impianto di gioco si vede presente anche nelle giornate più opache), ma sicuramente alcuni elementi ad Adria hanno reso sotto i propri livelli standard e le aspettative. Chi si aspettava la continuazione delle positive trasferte precedenti è rimasto deluso, ma è lo stesso Mattiazzi a smorzare la delusione parlando di disattenzioni individuali e del pallino del gioco, nel primo tempo in salde mani granata. Resta che questa Clodiense, per ora, fatica a spaccare la partita, a volgerla a suo favore con break offensivi e percussioni -bravo in questo Abrefah, puntuale anche Pellizzer- mentre avrebbe bisogno che gli elementi più tecnici si prendano la responsabilità di non tenere il pallone troppo a lungo ma di verticalizzare con forza e qualità, che non manca. Domenica prossima -sempre dalle ore 15- l'arrivo dei trentini del Levico Terme allo stadio Ballarin dirà se quello adriese sia stato solo un rovescio passeggero o se il lavoro per Mattiazzi e il suo staff dovrà tornare a farsi più duro e sotto traccia.
Come (quasi) sempre negli ultimi due anni, protagonista del riscatto adriese è stato il funambolo Giacomo Marangon, ancora una volta a segno con una doppietta dopo aver faticato in posizione più centrale nel primo tempo, e aver trovato a sinistra terreno fertile da cui agire e far male. Il primo tempo si sarebbe probabilmente concluso sullo 0-0, non fosse stato per la disattenzione collettiva sul tagliatissimo corner di Michael Pagan, che complice la zampata di Aliù beffa Camerlengo e la difesa, forse mal schierata durante il calcio d'angolo. Nella ripresa il raddoppio, con la furbizia di una punizione battuta più avanti e il sinistro chirurgico di Marangon al "sette" basso che ha reso vano il tuffo dell'estremo ospite. Verso la fine del match l'ex Martino su cross liftato di Farinazzo prova a riaprire la gara trafiggendo Motti di testa da pochi metri, ma un minuto dopo una indecisione fra Cuomo e Camerlengo spalanca la porta a Santi che viene steso: Marangon su rigore spiazza il portiere clodiense e chiude la partita, disputatasi nel caldo estivo del Bettinazzi davanti a 400 spettatori e diretta da Leotta di Acireale.
Al via, Mattiazzi schiera la stessa Clodiense dell'incontro di coppa, con l'ex Arvia in regia e Abrefah e Pellizzer interni, Bullo e Nappello a partire larghi per rifornire Barone, abile anche nel gioco di sponda lontano dalla porta. Nell'Adriese fa il suo esordio il bomber Aliù, mentre la difesa è formata per metà da atleti chioggiotti (così la regia affidata al capitano Michael Pagan) e a centrocampo si fa valere nei contrasti alti Andrea Delcarro, impossibile dimenticarlo in granata. Le fasi iniziali del match parlano chioggiotto: è Luca Bullo infatti il più propositivo, con un cross basso dopo scambio con Bagarolo, spazzato dai centrali adriesi. Altra bella azione di Bullo che viene deviata, nel frattempo Barone si fa male alla testa dopo un contrasto e rientra in campo fasciato. Al 21' il primo brivido, con Marangon che approfitta di un rilancio corto e impreciso di Camerlengo per calciare un bolide angolato che esce di poco.
Un fallo di Davide Berto (poi ammonito) su Abrefah accende gli animi, complice una partita non bella, condizionata dal caldo e dai trascorsi. A cavallo della mezz'ora le cose migliori per i lagunari: Bagarolo crea scompiglio nell'area avversaria, insinuandosi tra i due Boscolo, poi Barone si invola sulla sinistra e spara in porta, Motti blocca in due tempi. Indi una punizione di Nappello ben calciata trova il tacco di Barone che lentamente va a smorzare tra le braccia di Motti. Dall'altra parte Pagan scalda il sinistro impegnando Camerlengo alla respinta coi pugni su punizione, prologo al rocambolesco goal che sposta l'inerzia della partita: angolo tagliatissimo di Pagan, il portiere granata sta a metà strada, Ballarin non francobolla Aliù che, a un passo, lo anticipa sfruttando l'indecisione di Camerlengo e mandando in porta pallone e portiere. Gli ospiti provano a scuotersi con una percussione di Abrefah cui subentra Nappello che calcia centralmente, poi con un fendente di Bullo che sfiora il palo alla sinistra di Motti. Leotta fischia la pausa con l'Adriese in vantaggio per una disattenzione granata: la Clodiense non demerita ma nel secondo tempo quasi sparisce dal campo.
Senza cambi negli schieramenti inizia la ripresa, ma ciò che cambia è l'atteggiamento delle due squadre: chi deve rimontare indietreggia, chi è già davanti nel punteggio fa di tutto per consolidarlo. Il tutto in concomitanza con l'accendersi di Giacomo Marangon, più volte segnalato come alieno rispetto ai livelli di questa categoria: il numero 10 di Porto Tolle sceglie di allargarsi a sinistra e da questa parte trova il pertugio dove infilarsi nella difesa granata. Già da subito, Aliù corregge di punta un cross dalla sinistra, Camerlengo si trova la palla tra le mani. Poi Scandilori salva su Nicoloso lanciato a rete, risponde Pellizzer al 51' con un tiro centrale. Il break al 55': punizione a centrocampo (battuta 15 metri più avanti, dirà Alberto Ballarin a fine partita), la Clodiense è immobile e Marangon parte sul filo del fuorigioco, stoppa di petto, avanza e scarica una bordata mancina diagonale che Camerlengo non può respingere, andando a insaccarsi alla sua sinistra. Il Bettinazzi esplode di coriandoli in tribuna e di cori per "Giacomino".
Resta in attacco l'Adriese: incursione di Nicoloso al 59', subentra Aliù che tira alto. Esordisce in granata il giovane triestino Thomas Erman, che rileva Pellizzer, entrando assieme all'ex Martino che sostituisce Bullo; nell'Adriese c'è Del Piccolo per Nicoloso. Marangon intanto continua il suo show senza che nessuno dia segno di poterlo fermare: prima porta a spasso la difesa avversaria calciando alto di sinistro, poi lancia Aliù in profondità: il centravanti albanese perde l'attimo buono. Marangon si toglie il lusso di sbagliare un calcio di punizione (per lui solitamente una sentenza) quando entrano Farinazzo per Nappello e -tra gli atleti in vantaggio- Santi per Pagan, una punta per un regista nonostante il 2-0 provvisorio. L'Adriese gioca meglio, da padrona del campo, mentre i clodiensi trasmettono una sensazione di impotenza o forse rassegnazione, pure esprimendosi in contropiede.
Gli uomini di Mattiazzi reclamano un rigore al 77' per fallo di mano in area polesana, in respinta ravvicinata a un tiro di Barone: Leotta sorvola. Il tecnico mette in campo tutte le punte disponibili ma è ancora Marangon a tagliare l'area chioggiotta con un insidioso spiovente su cui non arriva nessuno. Quasi a ciel sereno, il goal che potrebbe riaprire il match lo sigla Martino di testa su traversone mancino di Farinazzo, a seguito di azione nata da Scandilori e concertata a centrocampo. Ci sarebbero ancora cinque minuti più il recupero per le residue speranze granata, mortificate però solo sessanta secondi dopo da una incomprensione fra Camerlengo e Cuomo: se ne va Santi e viene steso, Marangon trasforma il penalty spiazzando Camerlengo e manda virtualmente al riposo compagni e avversari, prima di godersi la meritata ovazione del suo pubblico. L'incontro si chiude sul punteggio di 3-1, non certo il più atteso da chi ha seguito la Clodiense lungo tutta l'estate.
Non si può parlare di Clodiense irriconoscibile (l'impianto di gioco si vede presente anche nelle giornate più opache), ma sicuramente alcuni elementi ad Adria hanno reso sotto i propri livelli standard e le aspettative. Chi si aspettava la continuazione delle positive trasferte precedenti è rimasto deluso, ma è lo stesso Mattiazzi a smorzare la delusione parlando di disattenzioni individuali e del pallino del gioco, nel primo tempo in salde mani granata. Resta che questa Clodiense, per ora, fatica a spaccare la partita, a volgerla a suo favore con break offensivi e percussioni -bravo in questo Abrefah, puntuale anche Pellizzer- mentre avrebbe bisogno che gli elementi più tecnici si prendano la responsabilità di non tenere il pallone troppo a lungo ma di verticalizzare con forza e qualità, che non manca. Domenica prossima -sempre dalle ore 15- l'arrivo dei trentini del Levico Terme allo stadio Ballarin dirà se quello adriese sia stato solo un rovescio passeggero o se il lavoro per Mattiazzi e il suo staff dovrà tornare a farsi più duro e sotto traccia.
sabato 15 settembre 2018
CLODIENSE OGGI AD ADRIA PER LA PRIMA DI CAMPIONATO, NEL SEGNO DELLA CONTINUITÀ DI GIOCO E RISULTATI
Inizia oggi il campionato di serie D che vede coinvolta la Clodiense Chioggia Sottomarina, ancora ubicata nel girone C assieme alle due squadre polesane, Delta Porto Tolle e Adriese. E proprio allo stadio Bettinazzi di Adria i lagunari faranno oggi visita dalle ore 15, a due settimane dal successo ai rigori che ha decretato il passaggio del turno in coppa Italia: grazie alle tre vittorie consecutive -l'ultima domenica scorsa a Campodarsego- la Clodiense appare come una delle squadre al momento più in forma, ordinata e solida nel mettere sul campo quanto richiesto dall'allenatore Gianluca Mattiazzi, ex di turno assieme al suo staff, al capitano Ballarin e ad altre due pedine fondamentali dei granata quali Arvia e Martino. Per contro l'Adriese allenata da Michele Fiorindo ha nei propri ranghi svariati ex di turno, dai chioggiotti Davide Boscolo Berto, Michael Pagan, Nicola Boscolo Bisto fino ad Andrea Delcarro, che lo scorso anno fu molto efficace nella salvezza del team. Senza contare il "pericolo" numero 1, ovvero naturalmente il numero 10 Giacomo Marangon. Mattiazzi oggi non può disporre degli squalificati Pelizzer e Pregnolato: se per il secondo è scontato il ritorno al centro della difesa di Alberto Ballarin (ma c'è anche Davide Granziera), per sostituire il forte interno il tecnico ha due soluzioni, una testuale con Djurić e un'alternativa tattica con il 4-2-3-1. In entrambi i casi, il centravanti Barone dovrebbe essere della partita, e le attenzioni sono puntate sul 19enne Luca Bullo, talento allevato in casa e artefice coi suoi goal di due degli ultimi passaggi del turno.
STADIO COMUNALE, FORZA ITALIA: "CON LA PERDITA DEI FINANZIAMENTI L'OPERA RESTA INCOMPIUTA?"
Inizia oggi il campionato di serie D (domenica prossima la prima partita in casa per la Clodiense Chioggia Sottomarina) e allo stadio Ballarin continua a mancare la copertura per la tribuna centrale. Dal 2012, anno in cui gli enti competenti avevano rilasciato l'agibilità temporanea dell'impianto, sono iniziati gli affidamenti dei lavori, il reperimento dei finanziamenti e i progetti per ammodernare lo stadio. La questione è stata sollevata da Forza Italia, che ricorda i passaggi successivi: «Tra il 2013 e il 2016, in più trance, sono stati impegnati circa 30mila euro all'ingegner Alessandro Targa per la progettazione, direzione, coordinamento della sicurezza e interventi di manutenzione straordinaria delle tribune nord, sud ed est, dei nuovi servizi igienici, la messa a norma dei settori ovest ed est e la progettazione esecutiva del primo lotto.
Nel frattempo le amministrazioni precedenti alla attuale hanno cercato e ottenuto una parte dei finanziamenti per la realizzazione, circa la metà della spesa). Ma a quanto si legge, questi fondi sono a rischio di andare perduti!». Secondo il responsabile sport di Forza Italia, Daniele Venturini, «Chioggia è la cenerentola in regione per qualità e quantità di strutture sportive. Mettere a norma lo stadio, ampliarlo e mantenerlo potrebbe essere un veicolo di promozione per eventi sportivi nazionali e internazionali, concerti e manifestazioni. Questa giunta che durante le elezioni assicurava di cambiare il volto della città continua a rinviare senza fare niente. Esortiamo quindi l'assessora Isabella Penzo ad intervenire urgentemente in sede di giunta per disporre le risorse sufficienti a far partire al più presto i lavori». Il capogruppo consiliare Beniamino Boscolo ha presentato una interrogazione in merito per approfondire tutti i quesiti relativi a tempi, finanziamenti perduti, la copertura della tribuna e il funzionamento dei fari.
Nel frattempo le amministrazioni precedenti alla attuale hanno cercato e ottenuto una parte dei finanziamenti per la realizzazione, circa la metà della spesa). Ma a quanto si legge, questi fondi sono a rischio di andare perduti!». Secondo il responsabile sport di Forza Italia, Daniele Venturini, «Chioggia è la cenerentola in regione per qualità e quantità di strutture sportive. Mettere a norma lo stadio, ampliarlo e mantenerlo potrebbe essere un veicolo di promozione per eventi sportivi nazionali e internazionali, concerti e manifestazioni. Questa giunta che durante le elezioni assicurava di cambiare il volto della città continua a rinviare senza fare niente. Esortiamo quindi l'assessora Isabella Penzo ad intervenire urgentemente in sede di giunta per disporre le risorse sufficienti a far partire al più presto i lavori». Il capogruppo consiliare Beniamino Boscolo ha presentato una interrogazione in merito per approfondire tutti i quesiti relativi a tempi, finanziamenti perduti, la copertura della tribuna e il funzionamento dei fari.
domenica 9 settembre 2018
CLODIENSE CORSARA A CAMPODARSEGO, PROMOSSA AL TERZO TURNO DI COPPA ITALIA
La Clodiense Chioggia Sottomarina non si ferma più. In tre settimane di coppa ha messo in fila Delta Porto Tolle, Adriese e ora il Campodarsego detentore del trofeo, con una partita accorta e giudiziosa, coriacea e autorevole, in due parole solida e matura: nel caldo dello stadio Gabbiano, davanti a circa 200 spettatori, la squadra di Mattiazzi ha concesso il minimo sindacale a un team arrivato secondo lo scorso campionato, per quanto -del pari dei granata- profondamente rinnovato senza più i vari Radrezza, Aliù, Kabine, Pietribiasi e Pirana.
Ancora una volta sugli scudi (e nel tabellino) il 19enne chioggiotto Luca Bullo, schierato stavolta all'ala sinistra e capace di trasformare in rete un cross di Pelizzer alla mezz'ora. Ma tutti gli effettivi hanno fornito una prestazione convincente: da Martino che presto si è spostato a reggere il peso dell'attacco eppure capace di tornare a dar man forte e recuperare palloni, a Camerlengo che ha salvato due volte il risultato, da Cuomo e Pregnolato -espulso nel finale- che non hanno lasciato passare uno spiffero, ad Abrefah ubiquo e potente e a Pelizzer, ex di turno, tignoso e qualitativo dal primo all'ultimo minuto. Mattiazzi deve fare a meno di Ballarin e Barone oltre a Djurić, assenze pesanti, e davanti al portiere Camerlengo schiera Bagarolo e Scandilori esterni, Pregnolato e Cuomo difensori centrali, Arvia regista davanti la difesa coadiuvato dagli interni Abrefah e Pelizzer, Martino inizialmente a destra con Nappello falso nueve e Luca Bullo largo a sinistra. Risponde Antonio Paganin, ex difensore dell'Inter, con l'inossidabile coppia centrale difensiva formata dal 35enne Leonarduzzi e dal 33enne Colman Castro, mentre davanti trova posto lo spauracchio Vuthaj, che un anno fa con la maglia del Delta alla Clodiense segnò una tripletta. Sole a picco sul terreno perfetto, in tribuna spuntano gli ombrelli per ripararsi dai raggi, arbitra Cecchin di Bassano del Grappa.
La Clodiense inizia in avanti con il primo calcio d'angolo dopo tre minuti e una conclusione di Nappello alta. Pregnolato subisce il cartellino giallo al 6' per fallo su Franciosi, due minuti dopo una tagliente punizione mancina di Zane esce di poco. Al 12' il primo episodio di rilievo: sempre Franciosi scarica una botta diagonale dalla distanza verso il secondo palo, Camerlengo si allunga e la devia quel tanto che basta a farla rimbalzare sul palo e, lentamente, fermarsi beffarda prima che oltre passi la linea di porta, per l'intervento in due tempi dell'estremo lagunare. Passata la paura, la Clodiense torna a farsi viva nella metà campo avversaria mettendo in difficoltà Leonarduzzi sui passaggi lunghi; Florian alleggerisce con un colpo di testa fatto suo agevolmente da Camerlengo. In tribuna si ascolta purtroppo anche un isolato invito razzista al capitano Abrefah. Senza Barone, la manovra offensiva passa spesso da Nappello che arretra e cerca Martino oppure Bullo negli spazi: un ottimo triangolo tra Abrefah e Martino è il prologo al goal, che arriva al 32'. Pelizzer si invola lungo la fascia sinistra, crossa basso al centro dove irrompe Bullo con ottima scelta di tempo e trafigge il portiere Cazzaro da distanza ravvicinata. Secondo goal decisivo per il talento locale, dopo quello realizzato al Delta quindici giorni fa.
I ritmi sono bassi per via del caldo, si cerca molto il tiro da lontano come il padovano Scapin che di sinistro a giro alza di poco sopra la traversa ospite; risponde Martino con un diagonale a lato. Bullo si sposta a destra, favorendo l'inserimento di Abrefah che calcia di sinistro dopo percussione centrale, blocca Cazzaro. Funziona bene il fuorigioco granata, ne sa qualcosa Florian pescato due volte dietro la linea difensiva. Cecchin fischia la fine del primo tempo che premia una Clodiense senza sbavature, in grado di contenere un Campodarsego sottotono. Ripresa senza cambi iniziali, e si apre come si era chiusa, con la Clodiense pericolosa due volte: prima Abrefah colpisce l'esterno della rete, poi Pelizzer tira alto da ottima posizione. Arvia regala una palla pericolosa agli avversari ma niente di fatto; è anzi Bullo a mettere in mezzo per il capitano che svirgola, mentre indietro Pregnolato adopera le maniere forti su Franciosi. Attorno al 60' comincia la girandola dei cambi, soprattutto nella squadra di casa che ha bisogno di raddrizzare le sorti del match.
È quando Stefano Camerlengo sale di nuovo in cattedra, prima alzando in angolo con un colpo di reni una sassata di Florian, poi bloccando a terra un'altra conclusione di Franciosi, che dopo tre minuti alza il grande lancio di Colman Castro prima di uscire per dare spazio a Raimondi. Il Campodarsego prende terreno e la partita è spezzettata dai falli, Bullo tiene forse troppo la palla ma si disbriga bene, salgono di tono Abrefah e Pelizzer: quest'ultimo al 76' subisce un fallo non fischiato, nel prosieguo dell'azione Vuthaj calcia sull'esterno della rete e il numero 11 granata si prende un'ammonizione per proteste. Clamoroso colpo di testa fallito da Raimondi al 78', forse accecato dal sole, poi è il terzino biancorosso Santinon a sparare alto. I padroni di casa cercano le fasce, ma più di cross smanacciati non arrivano; Mattiazzi alza il peso dell'attacco con Cecconello e dà il cambio all'esausto Martino con Farinazzo. A cinque minuti dalla file il match winner Bullo viene rilevato da Riccardo Penzo in un cambio tutto chioggiotto, dopo una punizione di Arvia uscita di poco non succede più niente o quasi, se non per Pregnolato che conosce il cartellino rosso in seguito di doppia ammonizione.
Festa nello spogliatoio granata, con la squadra complimentata dall'allenatore Mattiazzi e dal presidente Ivano Bielo. Ora la coppa si prende una vacanza fino al 10 ottobre, quando probabile avversario della Clodiense nel terzo turno dovrebbe essere l'Ambrosiana, rivale degli ultimi anni, che ha battuto il Trento ai rigori. Passano anche Feltre e Legnago, ma il pensiero del trainer chioggiotto è tutto all'ennesimo ritorno ad Adria, domenica per la prima di campionato: «Ci penseremo da martedì - ha detto il mister in sala stampa - intanto per oggi sono contento della squadra, ha fatto quello che ho chiesto e ho visto grande spirito di sacrificio da parte di tutti, non era certo facile vincere qui». Avanti Clodiense, è tutta realtà.
Ancora una volta sugli scudi (e nel tabellino) il 19enne chioggiotto Luca Bullo, schierato stavolta all'ala sinistra e capace di trasformare in rete un cross di Pelizzer alla mezz'ora. Ma tutti gli effettivi hanno fornito una prestazione convincente: da Martino che presto si è spostato a reggere il peso dell'attacco eppure capace di tornare a dar man forte e recuperare palloni, a Camerlengo che ha salvato due volte il risultato, da Cuomo e Pregnolato -espulso nel finale- che non hanno lasciato passare uno spiffero, ad Abrefah ubiquo e potente e a Pelizzer, ex di turno, tignoso e qualitativo dal primo all'ultimo minuto. Mattiazzi deve fare a meno di Ballarin e Barone oltre a Djurić, assenze pesanti, e davanti al portiere Camerlengo schiera Bagarolo e Scandilori esterni, Pregnolato e Cuomo difensori centrali, Arvia regista davanti la difesa coadiuvato dagli interni Abrefah e Pelizzer, Martino inizialmente a destra con Nappello falso nueve e Luca Bullo largo a sinistra. Risponde Antonio Paganin, ex difensore dell'Inter, con l'inossidabile coppia centrale difensiva formata dal 35enne Leonarduzzi e dal 33enne Colman Castro, mentre davanti trova posto lo spauracchio Vuthaj, che un anno fa con la maglia del Delta alla Clodiense segnò una tripletta. Sole a picco sul terreno perfetto, in tribuna spuntano gli ombrelli per ripararsi dai raggi, arbitra Cecchin di Bassano del Grappa.
La Clodiense inizia in avanti con il primo calcio d'angolo dopo tre minuti e una conclusione di Nappello alta. Pregnolato subisce il cartellino giallo al 6' per fallo su Franciosi, due minuti dopo una tagliente punizione mancina di Zane esce di poco. Al 12' il primo episodio di rilievo: sempre Franciosi scarica una botta diagonale dalla distanza verso il secondo palo, Camerlengo si allunga e la devia quel tanto che basta a farla rimbalzare sul palo e, lentamente, fermarsi beffarda prima che oltre passi la linea di porta, per l'intervento in due tempi dell'estremo lagunare. Passata la paura, la Clodiense torna a farsi viva nella metà campo avversaria mettendo in difficoltà Leonarduzzi sui passaggi lunghi; Florian alleggerisce con un colpo di testa fatto suo agevolmente da Camerlengo. In tribuna si ascolta purtroppo anche un isolato invito razzista al capitano Abrefah. Senza Barone, la manovra offensiva passa spesso da Nappello che arretra e cerca Martino oppure Bullo negli spazi: un ottimo triangolo tra Abrefah e Martino è il prologo al goal, che arriva al 32'. Pelizzer si invola lungo la fascia sinistra, crossa basso al centro dove irrompe Bullo con ottima scelta di tempo e trafigge il portiere Cazzaro da distanza ravvicinata. Secondo goal decisivo per il talento locale, dopo quello realizzato al Delta quindici giorni fa.
I ritmi sono bassi per via del caldo, si cerca molto il tiro da lontano come il padovano Scapin che di sinistro a giro alza di poco sopra la traversa ospite; risponde Martino con un diagonale a lato. Bullo si sposta a destra, favorendo l'inserimento di Abrefah che calcia di sinistro dopo percussione centrale, blocca Cazzaro. Funziona bene il fuorigioco granata, ne sa qualcosa Florian pescato due volte dietro la linea difensiva. Cecchin fischia la fine del primo tempo che premia una Clodiense senza sbavature, in grado di contenere un Campodarsego sottotono. Ripresa senza cambi iniziali, e si apre come si era chiusa, con la Clodiense pericolosa due volte: prima Abrefah colpisce l'esterno della rete, poi Pelizzer tira alto da ottima posizione. Arvia regala una palla pericolosa agli avversari ma niente di fatto; è anzi Bullo a mettere in mezzo per il capitano che svirgola, mentre indietro Pregnolato adopera le maniere forti su Franciosi. Attorno al 60' comincia la girandola dei cambi, soprattutto nella squadra di casa che ha bisogno di raddrizzare le sorti del match.
È quando Stefano Camerlengo sale di nuovo in cattedra, prima alzando in angolo con un colpo di reni una sassata di Florian, poi bloccando a terra un'altra conclusione di Franciosi, che dopo tre minuti alza il grande lancio di Colman Castro prima di uscire per dare spazio a Raimondi. Il Campodarsego prende terreno e la partita è spezzettata dai falli, Bullo tiene forse troppo la palla ma si disbriga bene, salgono di tono Abrefah e Pelizzer: quest'ultimo al 76' subisce un fallo non fischiato, nel prosieguo dell'azione Vuthaj calcia sull'esterno della rete e il numero 11 granata si prende un'ammonizione per proteste. Clamoroso colpo di testa fallito da Raimondi al 78', forse accecato dal sole, poi è il terzino biancorosso Santinon a sparare alto. I padroni di casa cercano le fasce, ma più di cross smanacciati non arrivano; Mattiazzi alza il peso dell'attacco con Cecconello e dà il cambio all'esausto Martino con Farinazzo. A cinque minuti dalla file il match winner Bullo viene rilevato da Riccardo Penzo in un cambio tutto chioggiotto, dopo una punizione di Arvia uscita di poco non succede più niente o quasi, se non per Pregnolato che conosce il cartellino rosso in seguito di doppia ammonizione.
Festa nello spogliatoio granata, con la squadra complimentata dall'allenatore Mattiazzi e dal presidente Ivano Bielo. Ora la coppa si prende una vacanza fino al 10 ottobre, quando probabile avversario della Clodiense nel terzo turno dovrebbe essere l'Ambrosiana, rivale degli ultimi anni, che ha battuto il Trento ai rigori. Passano anche Feltre e Legnago, ma il pensiero del trainer chioggiotto è tutto all'ennesimo ritorno ad Adria, domenica per la prima di campionato: «Ci penseremo da martedì - ha detto il mister in sala stampa - intanto per oggi sono contento della squadra, ha fatto quello che ho chiesto e ho visto grande spirito di sacrificio da parte di tutti, non era certo facile vincere qui». Avanti Clodiense, è tutta realtà.
sabato 8 settembre 2018
PRESENTATA STAMANE LA CLODIENSE CON IL NUOVO ACQUISTO, L'ATTACCANTE LEVEH DALLA VIRTUS VERONA
È stata presentata questa mattina, al primo piano di InDiga a Sottomarina, la rosa di prima squadra della Clodiense Chioggia Sottomarina, che da domenica 16 settembre affronterà la seconda stagione consecutiva in serie D. Assieme al presidente Ivano Bielo e allo staff tecnico guidato da Gianluca Mattiazzi, sono sfilati tutti i nuovi giocatori (oltre 20), dal capitano Alberto Ballarin al giovane Thomas Erman, arrivato in settimana dalla Triestina. Ma soprattutto l'ultimo acquisto, il 19enne attaccante ghanese Eyram Leveh dalla Primavera del Chievo: la punta aveva segnato in rovesciata lo scorso marzo alla Clodiense, mentre militava nella capolista Virtus Verona. Grande fiducia nell'insieme e anche nel ricco settore giovanile, un'organizzazione che fa giocare decine di giovani e di bambini del luogo, dai primi calci alla squadra Primavera. Intanto domani dalle ore 15 la prima squadra sarà impegnata nel difficile terreno di Campodarsego per il secondo turno della coppa Italia dilettanti: i padroni di casa sono reduci dalla vittoria nella scorsa edizione nazionale e dall'onorevole resa sul lontano campo di Trapani, nella coppa Italia professionisti.
Allenata dall'ex interista Antonio Paganin, la squadra padovana -arrivata seconda lo scorso campionato nella stagione regolare- ha cambiato molto sotto l'aspetto offensivo e di regia, perdendo i vari Radrezza, Aliù, Kabine e Pietribiasi. Sono rimasti i punti di forza difensivi come gli esperti Colman Castro e Leonarduzzi, a centrocampo c'è sempre Enrico Trento mentre in attacco dal Delta Porto Tolle è arrivato l'albanese Dardan Vuthaj, che lo scorso anno infilò con una tripletta la porta granata. Il campionato dei lagunari inizierà il 16 settembre allo stadio Bettinazzi di Adria, là dove domenica scorsa si sono guadagnati ai rigori il passaggio del turno in coppa: un'altra veloce rimpatriata per Mattiazzi, Ballarin e lo staff, ma anche per altri giocatori come Martino e Arvia che hanno trascorsi adriesi più o meno recenti. L'esordio casalingo della Clodiense Chioggia Sottomarina nel girone C è fissato per domenica 23 settembre allo stadio Ballarin contro il Levico Terme.
Allenata dall'ex interista Antonio Paganin, la squadra padovana -arrivata seconda lo scorso campionato nella stagione regolare- ha cambiato molto sotto l'aspetto offensivo e di regia, perdendo i vari Radrezza, Aliù, Kabine e Pietribiasi. Sono rimasti i punti di forza difensivi come gli esperti Colman Castro e Leonarduzzi, a centrocampo c'è sempre Enrico Trento mentre in attacco dal Delta Porto Tolle è arrivato l'albanese Dardan Vuthaj, che lo scorso anno infilò con una tripletta la porta granata. Il campionato dei lagunari inizierà il 16 settembre allo stadio Bettinazzi di Adria, là dove domenica scorsa si sono guadagnati ai rigori il passaggio del turno in coppa: un'altra veloce rimpatriata per Mattiazzi, Ballarin e lo staff, ma anche per altri giocatori come Martino e Arvia che hanno trascorsi adriesi più o meno recenti. L'esordio casalingo della Clodiense Chioggia Sottomarina nel girone C è fissato per domenica 23 settembre allo stadio Ballarin contro il Levico Terme.
mercoledì 5 settembre 2018
CALENDARI DELLA SERIE D: ALLA 1^ GIORNATA LA CLODIENSE TORNA AD ADRIA. DOMENICA 9 DI NUOVO IN COPPA A CAMPODARSEGO
Il volere del fato, o più prosaicamente la sorte nelle urne dei computer federali, invia la Clodiense Chioggia Sottomarina di nuovo ad Adria per la prima giornata del campionato di serie D, che sarà disputata domenica 16 settembre. I calendari diramati oggi in diretta fb hanno giocato perciò uno scherzo -piacevole o meno, lo dirà solo il campo- alla compagine allenata da Gianluca Mattiazzi, che assieme al suo staff, al capitano Ballarin, ad Arvia e Martino ritorna là dove ha ottenuto risultati fino allo scorso maggio. E solo tre giorni fa i granata sono usciti vincitori ai rigori dallo stadio Bettinazzi nell'incontro di coppa Italia dilettanti: il secondo turno preliminare avrà luogo domenica 9 settembre (ore 15) e vedrà i lagunari ospiti del temibile Campodarsego, vincitore della scorsa edizione nazionale. Il calendario completo del girone C di serie D è a questo indirizzo.
lunedì 3 settembre 2018
UN ALTRO ARRIVO ALLA CLODIENSE CHIOGGIA SOTTOMARINA: È IL CENTROCAMPISTA ERMAN
Dopo la vittoria di Adria la Clodiense Chioggia Sottomarina si fa un regalo. È arrivato infatti alla corte di Mattiazzi il centrocampista triestino Thomas Erman, 19 anni, proveniente dalla squadra alabardata: si tratta di un centrocampista capace di svolgere le due fasi, sia come mediano che dietro le punte. Un ulteriore elemento a rafforzare un settore che presenta già svariate alternative. Intanto ferve l'attesa per conoscere la squadra rivale del prossimo turno di coppa Italia, i 32esimi di finale che saranno disputati domenica 9 settembre: in pole position il temibile Campodarsego, che in estate ha rivoluzionato la formazione capace di vincere la coppa Italia della scorsa stagione, mantenendo alto il profilo serrato attorno agli esperti difensori Colman e Leonarduzzi, al centrocampista Trento e al neoarrivato attaccante albanese Vuthaj, autore di una tripletta contro i granata un anno fa a Porto Tolle. L'incontro si disputerà comunque in trasferta, stante il piazzamento dei lagunari nel campionato 2017-2018.
domenica 2 settembre 2018
LA CLODIENSE ESPUGNA ADRIA AI RIGORI E VOLA AL SECONDO TURNO DI COPPA ITALIA
All'ultimo rigore, la Clodiense Chioggia Sottomarina espugna il vecchio stadio Bettinazzi di Adria e vola al secondo turno di coppa Italia dilettanti. È servita tutta la bravura del portiere Stefano Camerlengo e la precisione dei tiratori granata per uscire vincitori da un match che ha avuto due volti: nel primo tempo, almeno per la prima mezz'ora, l'equilibrio spezzato dal rigore (fiscale) concesso ai padroni di casa stava indirizzando la partita in una direzione difficile per i lagunari, ma il palo di Nappello è stato lo squillo della riscossa. Prontamente avvenuta nella ripresa, dove gli uomini di Mattiazzi hanno messo in campo maggior convinzione e hanno trovato il goal con Barone, pronto a sfruttare un errore del portiere adriese Motti, e rischiando di vincere al 94° con un colpo di testa di Martino, sbilanciato, a pochi passi dalla porta. A due settimane dall'inizio del campionato, buoni segnali per lo staff tecnico: la crescita atletica del secondo tempo fa ben sperare anche per l'incontro di coppa della prossima domenica 9 settembre, sempre in trasferta. Ancora non si conosce l'avversario del sorteggio territoriale, le più indiziate sono Campodarsego e Legnago.
La scorsa settimana l'allenatore chioggiotto aveva definito l'Adriese come la squadra da battere nella stagione, e oggi è entrato in campo salutando gli ultras di casa dopo il bel ricordo lasciato dal campionato scorso. Una partita non come tutte le altre anche per il preparatore Dario Penzo, l'allenatore dei portieri Ivano Rossetti e i giocatori Ballarin e Martino, reduci dai playoff di maggio, ma pure per Andrea Delcarro e Riccardo Santi -ex clodiensi- con i tre difensori chioggiotti in campo per l'Adriese, ovvero Nicola Boscolo Bisto, Davide Boscolo Berto e il capitano Michael Pagan. Anche il regista Arvia ha trascorsi da queste parti. Mattiazzi schiera la stessa formazione che ha battuto il Delta Porto Tolle domenica scorsa, cioè Camerlengo in porta, Bagarolo e Scandilori esterni, Ballarin e Cuomo al centro della difesa, Arvia in regia, Abrefah e Pelizzer interni, Bullo e Nappello sulle ali, Barone centravanti. Risponde mister Florindo con Motti, Anostini, Nicola Boscolo, Pagan, Davide Boscolo, Meneghello, Del Piccolo, Delcarro, Santi, Marangon, Busetto: assente il bomber Aliù. Davanti a 300 spettatori, con un meteo variabile dopo le piogge delle scorse ore, arbitra Schiavon di Treviso.
Le prime fasi dell'incontro sono di studio, con Ballarin e Cuomo che prendono le misure al funambolo Giacomo Marangon, schierato in appoggio a Santi. La prima conclusione al 9° minuto, è un diagonale di Nappello che Motti blocca a terra. Un minuto più tardi pericolo per i granata: cross di Busetto e colpo di testa dell'ex Delcarro, fuori di poco. Ballarin è il signore dell'area, che libera prontamente dai cross avversari: ma al 22° interviene in scivolata su tiro a botta sicura del numero 10 di casa, allo scopo di proteggersi respinge la palla con il gomito da distanza troppo ravvicinata per ravvisare che il fallo sia volontario. Ma tant'è, l'arbitro trevigiano Schiavon fischia il penalty, che Marangon trasforma all'incrocio dei pali con una conclusione di destro, potente e precisa. Nell'occasione il capitano granata è anche ammonito, così come poco dopo Arvia per proteste.
La reazione chioggiotta produce inizialmente un traversone di Abrefah che Barone corregge morbido di testa a lato, e una conclusione da fuori di Pelizzer, parata con comodità da Motti. Un diagonale di Santi spentosi a lato al 34° è il preludio alla sola magia di Marangon in tutto il match: il fantasista scava un delizioso pallonetto nell'area piccola a vantaggio di Busetto, che solo a tu per tu con Camerlengo si fa ipnotizzare dall'estremo lagunare, che salva di piede. Sul finire cresce di nuovo la Clodiense: Barone si libera in area e calcia di destro, Nicola Boscolo mette in angolo. Poi, al 42°, il palo di Nappello, ben lanciato da Arvia: l'attaccante si porta la palla sul sinistro e colpisce il montante con un rasoterra, a Motti battuto. Prima del fischio di metà partita, Barone dalla sinistra crossa e la palla viene intercettata dal portiere polesano.
Ripresa senza cambi nelle formazioni, ma tutt'altro piglio per la Clodiense rispetto alla squadra troppo bloccata in avanti nei primi 45 minuti. Paiono aver fatto effetto i suggerimenti del mister nello spogliatoio: già dopo pochi secondi un'ottima incursione di Bullo viene vanificata da Nappello che cicca la palla sull'assist dell'esterno chioggiotto. Scandilori avanza più di prima e mette in mezzo una serie di cross. Al 57° si accende una rissa in seguito a una gomitata di Santi a Cuomo: parapiglia in mezzo al campo, ne fa le spese Busetto che viene ammonito. Di lì in avanti il pubblico di casa comuncia a beccare il difensore ospite. Cartellino giallo anche per Delcarro, reo di un fallo a metà campo su Nappello, e al 63° la squadra di Mattiazzi perviene al pareggio: lungo lancio di Abrefah, Motti esce a vuoto, il primo ad arrivare sulla sfera è Barone che realizza a porta vuota con un lento pallonetto.
Girandola di cambi con la Clodiense in controllo, più attiva in attacco e con Ballarin, Arvia e Abrefah punti fermi. Nell'Adriese Boreggio e Torregrossa entrano al posto di Del Piccolo e Pagan, Martino rileva Nappello nella Clodiense, poi sarà la volta di Farinazzo per Barone. Un cross basso di Marangon attraversa tutta l'area, un colpo di testa di Torregrossa diventa facile preda di Camerlengo, poi lo stesso attaccante adriese tira di sinistro a giro ma la palla esce. Ultime cartucce di fine gara, Scarparo per Anostini e Calcagnotto per Busetto nell'Adriese, Djurić per Abrefah tra i granata. Finale tutto chioggiotto con il contropiede innescato da Camerlengo per Farinazzo che centra, la difesa polesana si salva con affanno. Poi lo stesso Farinazzo scivola su cross basso di Scandilori, infine nei sei minuti di recupero grossa chance per gli undici di Mattiazzi, con punizione di Arvia -preziosi anche oggi i suoi lanci- e torre di Djurić a mandare in orbita Martino, che proprio a pochi passi dalla porta viene contrato e non conclude a rete. Il dado è tratto, si va ai rigori mentre sullo stadio scendono le prime gocce di pioggia.
La panchina granata sceglie proprio Martino, Cuomo, Arvia, Pelizzer e Farinazzo, mentre Florindo risponde con Delcarro, Marangon, Meneghello, Santi e Torregrossa. Lo scorso campionato di serie D, Stefano Camerlengo aveva parato quattro rigori in campionato vestendo la maglia della Vastese: al Bettinazzi si ripete fermando le conclusioni di Delcarro e Santi, mentre è la traversa a dire no alla botta di Pelizzer. All'ultima chiamata si presenta Marco Farinazzo, e il numero 18 si esibisce nel "cucchiaio" che ha sorriso in passato a Panenka, Totti e Pirlo: 4-5 e Clodiense al prossimo turno, Adriese chiamata a preparare attraverso un'amichevole l'esordio in campionato del 16 settembre. Soddisfazione tra i supporter chioggiotti in tribuna, il clima in campo è di reciproca rimpatriata con saluti e abbracci fra tanti compagni di mille battaglie.
Al termine dell'incontro, ai microfoni di Chioggia Azzurra, sia l'allenatore Mattiazzi che il presidente Ivano Bielo rivendicano la bontà dell'organico a disposizione e la crescita equilibrata di un complesso tutto nuovo. «Ho venti atleti a disposizione, tutti validi - afferma il trainer - e anche se nelle prime due occasioni ufficiali ho scelto lo stesso undici di partenza, non significa che non verranno tutti buoni già dalle prossime partite». Mattiazzi ha poi commentato l'inserimento nel girone C del campionato delle squadre trentine e altoatesine: «Avremmo preferito le veronesi, per avere trasferte meno lunghe. Ma bene aver evitato il girone romagnolo». Dal canto suo, il presidente si dice convinto che la gara avrebbe potuto essere chiusa anche entro i tempi regolamentari: «Siamo prontissimi, qualsiasi avversario ci capiterà», dice Ivano Bielo. La serie D e la coppa Italia sono avvertite: la Clodiense Chioggia Sottomarina c'è.
La scorsa settimana l'allenatore chioggiotto aveva definito l'Adriese come la squadra da battere nella stagione, e oggi è entrato in campo salutando gli ultras di casa dopo il bel ricordo lasciato dal campionato scorso. Una partita non come tutte le altre anche per il preparatore Dario Penzo, l'allenatore dei portieri Ivano Rossetti e i giocatori Ballarin e Martino, reduci dai playoff di maggio, ma pure per Andrea Delcarro e Riccardo Santi -ex clodiensi- con i tre difensori chioggiotti in campo per l'Adriese, ovvero Nicola Boscolo Bisto, Davide Boscolo Berto e il capitano Michael Pagan. Anche il regista Arvia ha trascorsi da queste parti. Mattiazzi schiera la stessa formazione che ha battuto il Delta Porto Tolle domenica scorsa, cioè Camerlengo in porta, Bagarolo e Scandilori esterni, Ballarin e Cuomo al centro della difesa, Arvia in regia, Abrefah e Pelizzer interni, Bullo e Nappello sulle ali, Barone centravanti. Risponde mister Florindo con Motti, Anostini, Nicola Boscolo, Pagan, Davide Boscolo, Meneghello, Del Piccolo, Delcarro, Santi, Marangon, Busetto: assente il bomber Aliù. Davanti a 300 spettatori, con un meteo variabile dopo le piogge delle scorse ore, arbitra Schiavon di Treviso.
Le prime fasi dell'incontro sono di studio, con Ballarin e Cuomo che prendono le misure al funambolo Giacomo Marangon, schierato in appoggio a Santi. La prima conclusione al 9° minuto, è un diagonale di Nappello che Motti blocca a terra. Un minuto più tardi pericolo per i granata: cross di Busetto e colpo di testa dell'ex Delcarro, fuori di poco. Ballarin è il signore dell'area, che libera prontamente dai cross avversari: ma al 22° interviene in scivolata su tiro a botta sicura del numero 10 di casa, allo scopo di proteggersi respinge la palla con il gomito da distanza troppo ravvicinata per ravvisare che il fallo sia volontario. Ma tant'è, l'arbitro trevigiano Schiavon fischia il penalty, che Marangon trasforma all'incrocio dei pali con una conclusione di destro, potente e precisa. Nell'occasione il capitano granata è anche ammonito, così come poco dopo Arvia per proteste.
La reazione chioggiotta produce inizialmente un traversone di Abrefah che Barone corregge morbido di testa a lato, e una conclusione da fuori di Pelizzer, parata con comodità da Motti. Un diagonale di Santi spentosi a lato al 34° è il preludio alla sola magia di Marangon in tutto il match: il fantasista scava un delizioso pallonetto nell'area piccola a vantaggio di Busetto, che solo a tu per tu con Camerlengo si fa ipnotizzare dall'estremo lagunare, che salva di piede. Sul finire cresce di nuovo la Clodiense: Barone si libera in area e calcia di destro, Nicola Boscolo mette in angolo. Poi, al 42°, il palo di Nappello, ben lanciato da Arvia: l'attaccante si porta la palla sul sinistro e colpisce il montante con un rasoterra, a Motti battuto. Prima del fischio di metà partita, Barone dalla sinistra crossa e la palla viene intercettata dal portiere polesano.
Ripresa senza cambi nelle formazioni, ma tutt'altro piglio per la Clodiense rispetto alla squadra troppo bloccata in avanti nei primi 45 minuti. Paiono aver fatto effetto i suggerimenti del mister nello spogliatoio: già dopo pochi secondi un'ottima incursione di Bullo viene vanificata da Nappello che cicca la palla sull'assist dell'esterno chioggiotto. Scandilori avanza più di prima e mette in mezzo una serie di cross. Al 57° si accende una rissa in seguito a una gomitata di Santi a Cuomo: parapiglia in mezzo al campo, ne fa le spese Busetto che viene ammonito. Di lì in avanti il pubblico di casa comuncia a beccare il difensore ospite. Cartellino giallo anche per Delcarro, reo di un fallo a metà campo su Nappello, e al 63° la squadra di Mattiazzi perviene al pareggio: lungo lancio di Abrefah, Motti esce a vuoto, il primo ad arrivare sulla sfera è Barone che realizza a porta vuota con un lento pallonetto.
Girandola di cambi con la Clodiense in controllo, più attiva in attacco e con Ballarin, Arvia e Abrefah punti fermi. Nell'Adriese Boreggio e Torregrossa entrano al posto di Del Piccolo e Pagan, Martino rileva Nappello nella Clodiense, poi sarà la volta di Farinazzo per Barone. Un cross basso di Marangon attraversa tutta l'area, un colpo di testa di Torregrossa diventa facile preda di Camerlengo, poi lo stesso attaccante adriese tira di sinistro a giro ma la palla esce. Ultime cartucce di fine gara, Scarparo per Anostini e Calcagnotto per Busetto nell'Adriese, Djurić per Abrefah tra i granata. Finale tutto chioggiotto con il contropiede innescato da Camerlengo per Farinazzo che centra, la difesa polesana si salva con affanno. Poi lo stesso Farinazzo scivola su cross basso di Scandilori, infine nei sei minuti di recupero grossa chance per gli undici di Mattiazzi, con punizione di Arvia -preziosi anche oggi i suoi lanci- e torre di Djurić a mandare in orbita Martino, che proprio a pochi passi dalla porta viene contrato e non conclude a rete. Il dado è tratto, si va ai rigori mentre sullo stadio scendono le prime gocce di pioggia.
La panchina granata sceglie proprio Martino, Cuomo, Arvia, Pelizzer e Farinazzo, mentre Florindo risponde con Delcarro, Marangon, Meneghello, Santi e Torregrossa. Lo scorso campionato di serie D, Stefano Camerlengo aveva parato quattro rigori in campionato vestendo la maglia della Vastese: al Bettinazzi si ripete fermando le conclusioni di Delcarro e Santi, mentre è la traversa a dire no alla botta di Pelizzer. All'ultima chiamata si presenta Marco Farinazzo, e il numero 18 si esibisce nel "cucchiaio" che ha sorriso in passato a Panenka, Totti e Pirlo: 4-5 e Clodiense al prossimo turno, Adriese chiamata a preparare attraverso un'amichevole l'esordio in campionato del 16 settembre. Soddisfazione tra i supporter chioggiotti in tribuna, il clima in campo è di reciproca rimpatriata con saluti e abbracci fra tanti compagni di mille battaglie.
Al termine dell'incontro, ai microfoni di Chioggia Azzurra, sia l'allenatore Mattiazzi che il presidente Ivano Bielo rivendicano la bontà dell'organico a disposizione e la crescita equilibrata di un complesso tutto nuovo. «Ho venti atleti a disposizione, tutti validi - afferma il trainer - e anche se nelle prime due occasioni ufficiali ho scelto lo stesso undici di partenza, non significa che non verranno tutti buoni già dalle prossime partite». Mattiazzi ha poi commentato l'inserimento nel girone C del campionato delle squadre trentine e altoatesine: «Avremmo preferito le veronesi, per avere trasferte meno lunghe. Ma bene aver evitato il girone romagnolo». Dal canto suo, il presidente si dice convinto che la gara avrebbe potuto essere chiusa anche entro i tempi regolamentari: «Siamo prontissimi, qualsiasi avversario ci capiterà», dice Ivano Bielo. La serie D e la coppa Italia sono avvertite: la Clodiense Chioggia Sottomarina c'è.
sabato 1 settembre 2018
CLODIENSE DOMANI AD ADRIA PER LA COPPA ITALIA, UNA RIMPATRIATA DA DENTRO O FUORI
Derby ad alta intensità domani pomeriggio (inizio ore 15) allo stadio Bettinazzi di Adria, dove la formazione locale -tra le favorite nel prossimo campionato di serie D- affronterà la Clodiense Chioggia Sottomarina nel primo turno di coppa Italia dilettanti. Subito una rimpatriata per mister Gianluca Mattiazzi e il suo staff, e per il capitano Alberto Ballarin, reduci da una brillante stagione in Polesine. La Clodiense viene dalla vittoria per 1-0 domenica scorsa al preliminare contro il Delta Porto Tolle, partita risolta da un goal del chioggiotto Luca Bullo: anche domani sarà un incontro a eliminazione diretta, chi vince passa al turno successivo. Fra i giocatori più temuti nell'undici adriese, il funambolico Giacomo Marangon e i neoacquisti Aliù e Delcarro, lo scorso anno tra gli artefici della salvezza della Clodiense. Intanto nei giorni scorsi sono stati diramati i gironi della serie D, che inizierà domenica 16 settembre: nel gruppo triveneto non ci sarà più il Mantova né le tre veronesi, subentrano le lontane trasferte di Trento, Bolzano, Levico e Sankt Georgen.
Iscriviti a:
Post (Atom)