venerdì 31 gennaio 2020
CALCIOMERCATO, L'ARGENTINO CORADO CEDUTO DALL'UNION CLODIENSE ALLA CASERTANA IN SERIE C
L'Union Clodiense Chioggia Sottomarina comunica di aver ceduto l'attaccante argentino Gaston Ezequiel Corado alla Casertana, compagine che sta affrontando il campionato di serie C. La punta, arrivata a Chioggia lo scorso 5 novembre, non ha realizzato alcun goal nelle partite ufficiali, saltando alcune delle quali per infortunio. La società granata formula a Gaston Corado i migliori auspici per il prosieguo della sua carriera.
giovedì 30 gennaio 2020
CONTINUA FINO A DOMENICA 2 FEBBRAIO L'ESPOSIZIONE "CENT'ANNI DI CALCIO A CHIOGGIA" NELLA SALA ADIACENTE AL MUSEO
È stata prorogata fino a domenica 2 febbraio, rispetto all’originaria scadenza del 26 gennaio scorso, l’esposizione “Cent’anni di calcio a Chioggia”, organizzata da Nicoletta Perini e Davide Bovolenta alla sala adiacente il Museo civico in campo Marconi.
L’allestimento, inaugurato lo scorso 10 gennaio in concomitanza alla data di fondazione della Polisportiva Clodia nel 1920, in trenta pannelli e teche raccoglie le maglie, le imprese, le formazioni, i cimeli, le fotografie e i report mediatici delle epoche succedutesi fino all’attuale Union Clodiense.
La mostra rimarrà visitabile tutti i giorni dalle ore 10 alle 12.30 e dalle 16.30 alle 19, in attesa che il “Museo virtuale Ballarin” trovi una collocazione definitiva.
L’allestimento, inaugurato lo scorso 10 gennaio in concomitanza alla data di fondazione della Polisportiva Clodia nel 1920, in trenta pannelli e teche raccoglie le maglie, le imprese, le formazioni, i cimeli, le fotografie e i report mediatici delle epoche succedutesi fino all’attuale Union Clodiense.
La mostra rimarrà visitabile tutti i giorni dalle ore 10 alle 12.30 e dalle 16.30 alle 19, in attesa che il “Museo virtuale Ballarin” trovi una collocazione definitiva.
domenica 26 gennaio 2020
TATTICA, TECNICA E TANTE PRIME VOLTE NELLA VITTORIA PER 3-1 DELL'UNION CLODIENSE A VIGASIO
La vittoria per 3-1 dell’Union Clodiense a Vigasio è la partita delle prime volte. Primo goal per Thomas Erman nell’avventura granata, a 11 minuti dall’inizio della partita: non uno dei suoi proverbiali tiri da fuori, ma un diagonale ravvicinato col portiere in uscita. Prima partita dall’inizio per Alessandro Zennaro, 19enne portiere chioggiotto doc, che quasi arrivava sul rigore calciato da D’Antoni e nella ripresa salva il risultato di piede su incursione di Antenucci. Prima volta anche per la difesa a 3, provata durante la settimana e schierata con profitto dall’allenatore Vittadello per un’ora.
Non era invece la prima doppietta per Matteo Perrotti, che aveva colpito allo stesso modo a Trieste contro il San Luigi: il suo ingresso ha comunque cambiato l’assetto del match, e la tecnica di cui dispone ha consentito ai lagunari di espugnare una partita che si era fatta difficile quando l’arbitro Gandino aveva giudicato da rigore un contrasto spalla a spalla di Martino sullo stesso Antenucci.
Un ultimo rilievo per lo stadio Umberto Capone, impianto gioiello per quanto riguarda la tribuna stampa (addirittura con gli schermi per seguire la serie A in diretta, segnatamente il vicino Hellas Verona) e l’area tecnica degli spogliatoi, anche se un po’ meno per il terreno di gioco relativamente sconnesso: avercene, comunque, di strutture così in serie D. Domenica a Chioggia arriverà l’Ambrosiana, che pure risiede nelle zone alte della classifica, la quale oggi si è sbarazzata per 5-1 dell’ambiziosa Luparense.
Le pagelle dei granata:
Zennaro 7: mettetevi nei suoi panni. Apprende di giocare a due ore dal via, quasi arriva sul rigore, para di piede un'occasione limpida del Vigasio mettendoci istinto, tecnica e un po' di fortuna. Che giornata per il giovane chioggiotto!
Cuomo 6.5: che si giochi a quattro oppure a tre, per lui non fa differenza, è il primo a uscire palla al piede dalla difesa e assieme a Ballarin arriva sempre in anticipo aereo. Nel finale riportato a centrocampo, dove mette ordine e struttura.
Ballarin 6: la novità della difesa a tre non lo coglie impreparato, avendola affrontata altre volte nel suo lungo passato di calciatore. Non sbaglia una mossa e un tempo, solo una volta Antenucci lo supera ma ci pensa Zennaro. Nel finale calma gli animi.
Pastorelli 6: copre le spalle a Biolcati e ci mette fisico, elevazione, attenzione. Dalle sue parti non sfonda nessuno, col tempo i meccanismi a tre -se Vittadello continuerà per questa strada- saranno ancora più fluidi anche per lui.
Martino 7: con tre difensori dietro ha più libertà di movimento lungo la fascia, e la sfrutta anche aggiungendosi al centrocampo per mezzo delle sue proverbiali trazioni. Una di queste manda in porta Erman, altre spaccano l'equilibrio della partita fino alla fine.
Biolcati 6: anche lui molto avanzato per il nuovo modulo, nel primo tempo sfrutta una sostanziale libertà senza che ne risenta la difesa. Cala alla distanza ma la sua prestazione è positiva: vale anche per lui quanto detto per Pastorelli.
Djurić 6: abituati a vederlo sempre tra i migliori, sia in fase di rottura che di rilancio e di iniziativa in proprio, a Vigasio era un po' appannato nel primo tempo. Cresciuto nella ripresa, ha recuperato molti palloni anche se si è visto meno di altre volte.
Erman 7: il primo, agognato goal con la maglia granata arriva al termine di un'azione per lui strana, da finalizzatore di contropiede anziché suo iniziatore. Poi, qua e là, altre iniziative di spessore nelle due fasi di riconquista del pallone e appoggio agli avanti. (Perrotti 7.5: entra e cambia la partita, sia tatticamente aprendo l'ombrello di fascia, sia per i due goal di tecnica e posizione. Inoltre torna a fare legna e liberare l'area: più di così è difficile...)
Gerthoux 6: posizione un po' ibrida e insolita per lui sulla destra, tra la fascia e la trequarti, riesce comunque a farla fruttare offrendo un'alternativa ai contropiedisti. Nel secondo tempo torna a sinistra e dalla fascia sforna l'assist per il 2-1 di Perrotti. (Vianello s.v.)
Marangon 6: i nuovi movimenti difensivi condizionano anche quelli dei giocatori avanzati. Dopo una bella punizione all'inizio, Jack parte arretrato per trovare settori di campo sulla trequarti, infine confeziona l'assist per il 3-1. La presenza di Ferretti aiuta anche lui.
Ferretti 6.5: meno male che c'è, che è tornato a far vedere come si gioca da centravanti anche senza segnare. Svaria molto, prende colpi e li restituisce, apre spazi, dialoga con tutti i partner d'attacco, conclude e fa velo: gli manca solo il goal, ma arriverà di nuovo. (Corado s.v., si vede poco)
Vittadello 7: vince la partita dapprima osando la difesa a 3 fin qui mai vista se non per brevi frangenti, poi sapendo riportarsi a 4 quando la partita lo richiedeva, col game-changer Perrotti. Ha avuto coraggio (ripagato) ad affidare la porta a Zennaro. Partita vinta tra le panchine.
Vigasio: Bertolani 6, Contri 6, Scuderi 6.5, Dolce 6, Bertozzini 6, Santeramo 6, Giordano 6.5, Corti 6, d'Antoni 6.5, Boldini 5.5, Antenucci 6 (Nardi 6, Ansini 6, Barzotti 5.5, Khochtali s.v.). L'allenatore Orecchia 5.5.
l'arbitro Gandino 5.5: distribuisce cartellini con qualche "daltonismo" verso il granata, ma per fortuna stavolta a referto l'Union Clodiense non segna alcun espulso. Dubbi sul rigore concesso per le ruvidezze tra Martino e Antenucci, non vede una trattenuta dello stesso Martino in area.
lo stadio Umberto Capone: proprio un bell'impianto, fastoso dall'ingresso, funzionale per la consegna dei moduli di distinta, capiente in tribuna stampa, fantascientifico con gli schermi tv sulla serie A, stupefacente il corridoio degli spogliatoi, fornito il bar. Solo il terreno di gioco ha lasciato un po' a desiderare.
Non era invece la prima doppietta per Matteo Perrotti, che aveva colpito allo stesso modo a Trieste contro il San Luigi: il suo ingresso ha comunque cambiato l’assetto del match, e la tecnica di cui dispone ha consentito ai lagunari di espugnare una partita che si era fatta difficile quando l’arbitro Gandino aveva giudicato da rigore un contrasto spalla a spalla di Martino sullo stesso Antenucci.
Un ultimo rilievo per lo stadio Umberto Capone, impianto gioiello per quanto riguarda la tribuna stampa (addirittura con gli schermi per seguire la serie A in diretta, segnatamente il vicino Hellas Verona) e l’area tecnica degli spogliatoi, anche se un po’ meno per il terreno di gioco relativamente sconnesso: avercene, comunque, di strutture così in serie D. Domenica a Chioggia arriverà l’Ambrosiana, che pure risiede nelle zone alte della classifica, la quale oggi si è sbarazzata per 5-1 dell’ambiziosa Luparense.
Le pagelle dei granata:
Zennaro 7: mettetevi nei suoi panni. Apprende di giocare a due ore dal via, quasi arriva sul rigore, para di piede un'occasione limpida del Vigasio mettendoci istinto, tecnica e un po' di fortuna. Che giornata per il giovane chioggiotto!
Cuomo 6.5: che si giochi a quattro oppure a tre, per lui non fa differenza, è il primo a uscire palla al piede dalla difesa e assieme a Ballarin arriva sempre in anticipo aereo. Nel finale riportato a centrocampo, dove mette ordine e struttura.
Ballarin 6: la novità della difesa a tre non lo coglie impreparato, avendola affrontata altre volte nel suo lungo passato di calciatore. Non sbaglia una mossa e un tempo, solo una volta Antenucci lo supera ma ci pensa Zennaro. Nel finale calma gli animi.
Pastorelli 6: copre le spalle a Biolcati e ci mette fisico, elevazione, attenzione. Dalle sue parti non sfonda nessuno, col tempo i meccanismi a tre -se Vittadello continuerà per questa strada- saranno ancora più fluidi anche per lui.
Martino 7: con tre difensori dietro ha più libertà di movimento lungo la fascia, e la sfrutta anche aggiungendosi al centrocampo per mezzo delle sue proverbiali trazioni. Una di queste manda in porta Erman, altre spaccano l'equilibrio della partita fino alla fine.
Biolcati 6: anche lui molto avanzato per il nuovo modulo, nel primo tempo sfrutta una sostanziale libertà senza che ne risenta la difesa. Cala alla distanza ma la sua prestazione è positiva: vale anche per lui quanto detto per Pastorelli.
Djurić 6: abituati a vederlo sempre tra i migliori, sia in fase di rottura che di rilancio e di iniziativa in proprio, a Vigasio era un po' appannato nel primo tempo. Cresciuto nella ripresa, ha recuperato molti palloni anche se si è visto meno di altre volte.
Erman 7: il primo, agognato goal con la maglia granata arriva al termine di un'azione per lui strana, da finalizzatore di contropiede anziché suo iniziatore. Poi, qua e là, altre iniziative di spessore nelle due fasi di riconquista del pallone e appoggio agli avanti. (Perrotti 7.5: entra e cambia la partita, sia tatticamente aprendo l'ombrello di fascia, sia per i due goal di tecnica e posizione. Inoltre torna a fare legna e liberare l'area: più di così è difficile...)
Gerthoux 6: posizione un po' ibrida e insolita per lui sulla destra, tra la fascia e la trequarti, riesce comunque a farla fruttare offrendo un'alternativa ai contropiedisti. Nel secondo tempo torna a sinistra e dalla fascia sforna l'assist per il 2-1 di Perrotti. (Vianello s.v.)
Marangon 6: i nuovi movimenti difensivi condizionano anche quelli dei giocatori avanzati. Dopo una bella punizione all'inizio, Jack parte arretrato per trovare settori di campo sulla trequarti, infine confeziona l'assist per il 3-1. La presenza di Ferretti aiuta anche lui.
Ferretti 6.5: meno male che c'è, che è tornato a far vedere come si gioca da centravanti anche senza segnare. Svaria molto, prende colpi e li restituisce, apre spazi, dialoga con tutti i partner d'attacco, conclude e fa velo: gli manca solo il goal, ma arriverà di nuovo. (Corado s.v., si vede poco)
Vittadello 7: vince la partita dapprima osando la difesa a 3 fin qui mai vista se non per brevi frangenti, poi sapendo riportarsi a 4 quando la partita lo richiedeva, col game-changer Perrotti. Ha avuto coraggio (ripagato) ad affidare la porta a Zennaro. Partita vinta tra le panchine.
Vigasio: Bertolani 6, Contri 6, Scuderi 6.5, Dolce 6, Bertozzini 6, Santeramo 6, Giordano 6.5, Corti 6, d'Antoni 6.5, Boldini 5.5, Antenucci 6 (Nardi 6, Ansini 6, Barzotti 5.5, Khochtali s.v.). L'allenatore Orecchia 5.5.
l'arbitro Gandino 5.5: distribuisce cartellini con qualche "daltonismo" verso il granata, ma per fortuna stavolta a referto l'Union Clodiense non segna alcun espulso. Dubbi sul rigore concesso per le ruvidezze tra Martino e Antenucci, non vede una trattenuta dello stesso Martino in area.
lo stadio Umberto Capone: proprio un bell'impianto, fastoso dall'ingresso, funzionale per la consegna dei moduli di distinta, capiente in tribuna stampa, fantascientifico con gli schermi tv sulla serie A, stupefacente il corridoio degli spogliatoi, fornito il bar. Solo il terreno di gioco ha lasciato un po' a desiderare.
sabato 25 gennaio 2020
DANIEL MALDINI MATTATORE NEL 2-0 DEL MILAN AL VENEZIA PRIMAVERA ALLO STADIO BALLARIN DI CHIOGGIA
Nel segno di Daniel Maldini, diciottenne figlio di Paolo e nipote di Cesare, l’incontro del campionato Primavera 2 disputato oggi allo stadio Ballarin di Chioggia tra il Venezia e il Milan. Hanno prevalso i rossoneri per 2-0, entrambe le reti messe a segno dal giovane talento che, a differenza dei predecessori, gioca in posizione avanzata. Il punteggio avrebbe potuto essere più elevato se Brescianini -altro gioiello milanista che talvolta va in panchina con la prima squadra- non avesse mandato alto il secondo dei due sacrosanti calci di rigore fischiati dall’arbitro Cascone alla squadra ospite. Lo stesso portiere del Venezia, Bertinato, si è reso protagonista di alcune parate notevoli sullo stesso Maldini e anche sul centravanti Tonin, il quale nel primo tempo ha colpito il palo di testa.
Da parte del Venezia, che può usufruire dello stadio di Chioggia grazie all’accordo con l’Union Clodiense, tanta buona volontà ma evidenti limiti di età (anche due anni) e di costituzione fisica rispetto alla forza dei rossoneri allenati da Federico Giunti, sempre più primi in classifica nella seconda serie giovanile nazionale. Eppure, dopo un primo tempo finito 0-0 e il calcio di rigore messo a segno dalla stellina col numero 10, gli arancioverdi avevano avuto la possibilità del pareggio ma l’arbitro ha annullato il goal per fuorigioco o forse per fallo in attacco. Nel ribaltamento di fronte, Tonin è atterrato da Bertinato ma appunto Brescianini fallisce la trasformazione.
Folta la cornice di pubblico, oltre 300 persone, considerando che si è giocato alle 13 di sabato e che non era in campo la squadra locale: ma il Milan -che mancava da Chioggia dall’amichevole del 1981 con la prima squadra- riveste sempre un certo appeal nella tifoseria dei dintorni. Nel Venezia di Nicola Marangon prova discreta per il capitano, il chioggiotto Samuel Marchesan: in tribuna a valutarne le gesta anche alcuni effettivi della prima squadra del’Union Clodiense, domani impegnata a Vigasio per il torneo di serie D, e non poche “vecchie glorie” del calcio chioggiotto nell’anno del Centenario. Ma su tutto e su tutti quel nome, Maldini, segno di predestinazione e di una possibile grande carriera in futuro: quando potremo dire di aver visto Daniel calcare il campo del Ballarin e segnarvi anche due reti.
Da parte del Venezia, che può usufruire dello stadio di Chioggia grazie all’accordo con l’Union Clodiense, tanta buona volontà ma evidenti limiti di età (anche due anni) e di costituzione fisica rispetto alla forza dei rossoneri allenati da Federico Giunti, sempre più primi in classifica nella seconda serie giovanile nazionale. Eppure, dopo un primo tempo finito 0-0 e il calcio di rigore messo a segno dalla stellina col numero 10, gli arancioverdi avevano avuto la possibilità del pareggio ma l’arbitro ha annullato il goal per fuorigioco o forse per fallo in attacco. Nel ribaltamento di fronte, Tonin è atterrato da Bertinato ma appunto Brescianini fallisce la trasformazione.
Folta la cornice di pubblico, oltre 300 persone, considerando che si è giocato alle 13 di sabato e che non era in campo la squadra locale: ma il Milan -che mancava da Chioggia dall’amichevole del 1981 con la prima squadra- riveste sempre un certo appeal nella tifoseria dei dintorni. Nel Venezia di Nicola Marangon prova discreta per il capitano, il chioggiotto Samuel Marchesan: in tribuna a valutarne le gesta anche alcuni effettivi della prima squadra del’Union Clodiense, domani impegnata a Vigasio per il torneo di serie D, e non poche “vecchie glorie” del calcio chioggiotto nell’anno del Centenario. Ma su tutto e su tutti quel nome, Maldini, segno di predestinazione e di una possibile grande carriera in futuro: quando potremo dire di aver visto Daniel calcare il campo del Ballarin e segnarvi anche due reti.
DOMENICA L'UNION CLODIENSE VA A VIGASIO PER LASCIARSI ALLE SPALLE IL 2-2 CONTRO IL SAN LUIGI. TORNA FERRETTI IN ATTACCO
Gli strascichi del dopo Union Clodiense - San Luigi Trieste, con il pareggio per 2-2 raggiunto dagli ospiti nel finale di una partita dominata dai padroni di casa, si sono fatti sentire nell'ambiente granata. Un risultato mal digerito, come ammette lo stesso tecnico Vittadello, il quale nei giorni scorsi si è confrontato con la squadra per valutare gli errori tecnici e quelli di atteggiamento compiuti contro i giuliani.
Per la partita di domenica allo stadio Umberto Capone di Vigasio (Verona), contro una formazione che all'andata costrinse i lagunari allo 0-0 interno, occorrerà sfoderare una prestazione convinta: anche per questo in settimana la preparazione è stata più impegnativa, sia dal punto di vista fisico che da quello tattico. L'Union Clodiense è chiamata a sfoderare il proprio maggior tasso tecnico e l'allenatore ha fiducia di potervi riuscire.
Sul fronte formazione, rientra dalla squalifica Djurić ma non sarà disponibile Baccolo per lo stesso motivo. Recupera finalmente il centravanti Ferretti, mentre saranno out per infortunio o indisposizione Porcino, Tattini e Granziera: Vittadello potrebbe così mandare in campo Boscolo Palo in porta, Martino e Ostojić terzini, Ballarin e Cuomo difensori centrali, Djurić ed Erman a centrocampo, Perrotti e Gerthoux alle ali, Marangon e Ferretti di punta. Le alternative sono costituite soprattutto da Pastorelli o Biolcati in difesa, che farebbero "scivolare" a centrocampo rispettivamente Cuomo o Martino.
Il Vigasio è in piena zona playout con 20 punti, reduce dalla sconfitta in trasferta nel derby veronese contro il Caldiero, e verosimilmente cercherà fino alla fine di evitare sia la retrocessione diretta che gli spareggi per non finire in Eccellenza. L'allenatore Andrea Orecchia dispone ora anche di un nucleo di nuovi acquisti dal mercato di dicembre, che spera possano dare la spinta a tirarsi fuori dalle secche.
Non sarà della partita invece Mattia Maragna, che all'andata parò di tutto (anche un rigore a Marangon) e che ora è stato trasferito alla Belfiorese in Eccellenza. L'incontro in terra scaligera sarà diretto da Davide Gandino della sezione AIA di Alessandria. Gli ultras della curva De Paolis seguiranno l'Union Clodiense in trasferta, con partenza alle ore 11 dal piazzale della stazione di Chioggia, a bordo di mezzi propri.
Per la partita di domenica allo stadio Umberto Capone di Vigasio (Verona), contro una formazione che all'andata costrinse i lagunari allo 0-0 interno, occorrerà sfoderare una prestazione convinta: anche per questo in settimana la preparazione è stata più impegnativa, sia dal punto di vista fisico che da quello tattico. L'Union Clodiense è chiamata a sfoderare il proprio maggior tasso tecnico e l'allenatore ha fiducia di potervi riuscire.
Sul fronte formazione, rientra dalla squalifica Djurić ma non sarà disponibile Baccolo per lo stesso motivo. Recupera finalmente il centravanti Ferretti, mentre saranno out per infortunio o indisposizione Porcino, Tattini e Granziera: Vittadello potrebbe così mandare in campo Boscolo Palo in porta, Martino e Ostojić terzini, Ballarin e Cuomo difensori centrali, Djurić ed Erman a centrocampo, Perrotti e Gerthoux alle ali, Marangon e Ferretti di punta. Le alternative sono costituite soprattutto da Pastorelli o Biolcati in difesa, che farebbero "scivolare" a centrocampo rispettivamente Cuomo o Martino.
Il Vigasio è in piena zona playout con 20 punti, reduce dalla sconfitta in trasferta nel derby veronese contro il Caldiero, e verosimilmente cercherà fino alla fine di evitare sia la retrocessione diretta che gli spareggi per non finire in Eccellenza. L'allenatore Andrea Orecchia dispone ora anche di un nucleo di nuovi acquisti dal mercato di dicembre, che spera possano dare la spinta a tirarsi fuori dalle secche.
Non sarà della partita invece Mattia Maragna, che all'andata parò di tutto (anche un rigore a Marangon) e che ora è stato trasferito alla Belfiorese in Eccellenza. L'incontro in terra scaligera sarà diretto da Davide Gandino della sezione AIA di Alessandria. Gli ultras della curva De Paolis seguiranno l'Union Clodiense in trasferta, con partenza alle ore 11 dal piazzale della stazione di Chioggia, a bordo di mezzi propri.
venerdì 24 gennaio 2020
SABATO ALLE 13 VENEZIA-MILAN PER IL CAMPIONATO PRIMAVERA ALLO STADIO BALLARIN, IN CAMPO IL FIGLIO DI MALDINI
Ghiotto appuntamento per i tifosi rossoneri di Chioggia e delle zone limitrofe. Sabato 25 gennaio, dalle ore 13, allo stadio Ballarin il Milan Primavera disputerà la partita valida per la 14^ giornata di campionato contro gli arancioverdi del Venezia: l'incontro ha luogo a Chioggia in seguito all'accordo tra la società del capoluogo e l'Union Clodiense, concessionaria dello stadio Ballarin, che finora ha già portato alla disputa di quattro partite interne dei lagunari contro Parma, Spezia, Hellas Verona e Cittadella. L'incontro è il classico testa-coda, dal momento che il Milan è primo in classifica con 35 punti e viaggia verso la promozione nella massima serie, mentre il Venezia è penultimo con 11.
Data la popolarità nazionale degli ospiti, e il loro avere tifosi in ogni dove, l'incontro di domani è molto atteso: la squadra milanese manca dal Ballarin dal 1981, quando giocò una celebre partita amichevole vinta per 8-0 contro l'allora Union Clodiasottomarina. Nella formazione giovanile dei rossoneri figurano anche, tra gli altri, Daniel Maldini figlio di Paolo e nipote di Cesare, e Marco Brescianini già entrato nel giro della prima squadra con qualche presenza in panchina nelle partite di serie A. Nel Venezia gioca anche il 17enne chioggiotto Samuel Marchesan. Il biglietto d'ingresso costa 5 euro, mentre gli under 14 entrano gratis.
Data la popolarità nazionale degli ospiti, e il loro avere tifosi in ogni dove, l'incontro di domani è molto atteso: la squadra milanese manca dal Ballarin dal 1981, quando giocò una celebre partita amichevole vinta per 8-0 contro l'allora Union Clodiasottomarina. Nella formazione giovanile dei rossoneri figurano anche, tra gli altri, Daniel Maldini figlio di Paolo e nipote di Cesare, e Marco Brescianini già entrato nel giro della prima squadra con qualche presenza in panchina nelle partite di serie A. Nel Venezia gioca anche il 17enne chioggiotto Samuel Marchesan. Il biglietto d'ingresso costa 5 euro, mentre gli under 14 entrano gratis.
lunedì 20 gennaio 2020
UNION CLODIENSE - SAN LUIGI TRIESTE 2-2, CHI PREDICA BENE E CHI RAZZOLA... MALE
Male, parola di quattro lettere che ieri allo stadio Ballarin ha assunto plurimi significati, tutti correlati fra loro. Male è il cognome di Riccardo, numero 19 del San Luigi Trieste che ha realizzato il goal del primo pareggio contro l’Union Clodiense; male, nella circostanza, la retroguardia granata.
Così come male, per i lagunari, è aver guadagnato solo un punto quando se ne sono persi due: per tutta la partita, infatti, nonostante un gioco corso poco fluido la superiorità dei padroni di casa è stata netta, e ha fruttato più occasioni (sublimate dai goal di Marangon e Pastorelli) che disattenzioni difensive. Queste ultime però, individuali e collettive, sono state decisive con il goal di Grujić all’88° per gli ospiti.
Male, non secondario, è quello che hanno avvertito i numerosi assenti forzati, da Ferretti a Tattini, da Ballarin a Porcino. Male, infine, la decisione di ammonire Baccolo per la seconda volta, che lo priverà della prossima trasferta a Vigasio: nella rotazione “arbitraria” di centrocampo rientrerà Djurić, oltre alla speranza di recuperare almeno un paio di infortunati. Ma in ogni circostanza, l’Union Clodiense avrebbe dovuto fare sua l’intera posta, e invece non è accaduto: male, appunto.
Una considerazione anche per la curva Franco de Paolis, che verso la metà del primo tempo ha esposto nella gradinata lungolaguna uno striscione recante la scritta “Dalle tribune ai settori popolari, no agli esperimenti sociali”: con tale iniziativa, la curva ha aderito alla mobilitazione nazionale contro quello che viene definito l’"esperimento sociale" di mescolare gruppi organizzati ospiti nei settori occupati dal pubblico casalingo, come avvenuto mercoledì a Carlino. Secondo gli ultras, l'operazione ha il fine di produrre decine di Daspo e sbarazzarsi così della presenza delle tifoserie.
Alla fine dell’incontro, piacevole terzo tempo nel piazzale della stazione tra la curva De Paolis e i giocatori ospiti in attesa di tornare a Trieste, questi ultimi increduli e soddisfatti del risultato tra cori da stadio e birre consumate assieme in allegria, come sempre dovrebbe essere il calcio e non solo in serie D.
Le pagelle dei granata:
Boscolo Palo 5: ha buona parte della responsabilità nel goal del primo pareggio, quando non trattiene un cross che per quanto veloce probabilmente poteva essere bloccato, o almeno mandato in angolo. In altre circostanze perde il pallone dalla presa. Bene su Abdulai all'inizio.
Granziera 5.5: i due goal arrivano dalla sua parte, anche se la diagonale lo accentra. Si fa saltare nell'azione del 2-2, mentre nel primo goal triestino tiene correttamente la posizione e il suo marcatore. Partecipa al fruttuoso binario destro con Martino e Perrotti.
Cuomo 6: dirige la difesa e la chiama in avanti nei rari momenti in cui il San Luigi prende possesso della metà campo lagunare. Nel goal di Male è in linea col portiere e Pastorelli, lasciando solo il giocatore ospite che tira a rete: vano il suo salvataggio sulla linea.
Pastorelli 6.5: un bel goal di testa da calcio d'angolo, tra le sue specialità, provvidenziali recuperi difensivi e un'azione pulita, senza le sbavature di alcune giornate precedenti. Purtroppo nel goal di Male era lui a marcare il calciatore giuliano e poi a lasciarlo andare.
Ostojić 6: sostanza difensiva, diagonali e tigna di riprendere il pallone ci sono tutte. Si fa vedere poco in proiezione, in una squadra che ha prediletto la collaudata catena della fascia destra a quella opposta dove hanno gravitato i due classe 2000.
Perrotti 6.5: qualche spunto elegante sulla fascia destra, bene quando si accentra e prova il tiro, abile nel conquistare il rigore quando Giovannini lo abbatte all'ingresso in area. Le sue caratteristiche sono queste e, specie con avversari chiusi, Vittadello fa bene a sfruttarle. (Corado 5.5: il redivivo attaccante argentino spara alto in semirovesciata e non coglie bene il tempo per un anticipo che lo avrebbe proiettato da solo davanti alla porta. È l'unico centravanti effettivo a disposizione di Vittadello, ma non è Ferretti).
Martino 6.5: una posizione ibrida tra difensore a destra, esterno di centrocampo e -più spesso- l'interno in una sorta di 4-5-1. Da qui, con uno strappo dei suoi, serve Marangon per il goal del provvisorio 1-0 (dopo l'assist perfetto mancato da Gerthoux) e poi torna a fare legna. Alla fine è coinvolto nei k.o. difensivi.
Baccolo 6: non sta troppo a ridosso di Marangon, come forse avrebbe potuto, ma dà ordine a centrocampo e recupera una discreta quantità di palloni. Non frena l'impeto nella prima ammonizione, la seconda a tempo ormai scaduto appare esagerata e lo terrà fuori domenica a Vigasio.
Erman 5.5: l'assenza del "gemello" Djurić lo penalizza, così come l'asfissiante linea Maginot a centrocampo dei neroverdi. Pochi i passaggi illuminanti, al cospetto dei suoi concittadini non si vede molto nel vivo del gioco che invece dovrebbe essere il suo asset principale.
Gerthoux 5: al primo minuto ha una colossale occasione per segnare, ma sul perfetto cross basso di Martino non riesce nel tap-in vincente, più facile da insaccare che da sbagliare. La sua partita è andata evanescendo, salvo una bella punizione conquistata nella ripresa. (Vianello s.v.)
Marangon 6.5: avrebbe meritato 7 se non fosse stato per il rigore mandato alto sopra la traversa, sul punteggio di 0-0. Si rifà segnando in diagonale e impegnando il portiere avversario da tutte le posizioni. È, con Perrotti, l'unico al tiro, pur essendo praticamente solo.
Vittadello 6: ci si aspettava una Union Clodiense all'assalto già dai primi minuti, pronta a fare sua la partita per poi controllarla. Invece il goal è arrivato solo al 45° tra tante occasioni; nella ripresa il 4-5-1 di fatto ha avuto due black out costati altrettanti punti. In panchina non poteva attingere a dei game changer, come invece il suo collega Sandrin e praticamente tutti i tecnici del girone quando provano a vincere le partite nei secondi tempi, immettendo giocatori di alta qualità.
San Luigi Trieste: D'Agnolo 6.5, Caramelli 6, Vittore 6, Disnan 6, Cecchini 6.5, Giovannini 5.5, Cottiga 5.5, Villanovich 6, Abdulai 5, Carlevaris 6.5, Bertoni 5.5. (Crosato 6, Grujić 7, de Panfilis 6.5, Male 6.5). L'allenatore Sandrin 6.
l'arbitro Dorillo 6: non sbaglia praticamente niente, e con lui i suoi collaboratori, fino al 90' quando è eccessivamente severo fischiando la seconda ammonizione a Baccolo per un contrasto di gioco fisico ma del tutto normale.
Così come male, per i lagunari, è aver guadagnato solo un punto quando se ne sono persi due: per tutta la partita, infatti, nonostante un gioco corso poco fluido la superiorità dei padroni di casa è stata netta, e ha fruttato più occasioni (sublimate dai goal di Marangon e Pastorelli) che disattenzioni difensive. Queste ultime però, individuali e collettive, sono state decisive con il goal di Grujić all’88° per gli ospiti.
Male, non secondario, è quello che hanno avvertito i numerosi assenti forzati, da Ferretti a Tattini, da Ballarin a Porcino. Male, infine, la decisione di ammonire Baccolo per la seconda volta, che lo priverà della prossima trasferta a Vigasio: nella rotazione “arbitraria” di centrocampo rientrerà Djurić, oltre alla speranza di recuperare almeno un paio di infortunati. Ma in ogni circostanza, l’Union Clodiense avrebbe dovuto fare sua l’intera posta, e invece non è accaduto: male, appunto.
Una considerazione anche per la curva Franco de Paolis, che verso la metà del primo tempo ha esposto nella gradinata lungolaguna uno striscione recante la scritta “Dalle tribune ai settori popolari, no agli esperimenti sociali”: con tale iniziativa, la curva ha aderito alla mobilitazione nazionale contro quello che viene definito l’"esperimento sociale" di mescolare gruppi organizzati ospiti nei settori occupati dal pubblico casalingo, come avvenuto mercoledì a Carlino. Secondo gli ultras, l'operazione ha il fine di produrre decine di Daspo e sbarazzarsi così della presenza delle tifoserie.
Alla fine dell’incontro, piacevole terzo tempo nel piazzale della stazione tra la curva De Paolis e i giocatori ospiti in attesa di tornare a Trieste, questi ultimi increduli e soddisfatti del risultato tra cori da stadio e birre consumate assieme in allegria, come sempre dovrebbe essere il calcio e non solo in serie D.
Le pagelle dei granata:
Boscolo Palo 5: ha buona parte della responsabilità nel goal del primo pareggio, quando non trattiene un cross che per quanto veloce probabilmente poteva essere bloccato, o almeno mandato in angolo. In altre circostanze perde il pallone dalla presa. Bene su Abdulai all'inizio.
Granziera 5.5: i due goal arrivano dalla sua parte, anche se la diagonale lo accentra. Si fa saltare nell'azione del 2-2, mentre nel primo goal triestino tiene correttamente la posizione e il suo marcatore. Partecipa al fruttuoso binario destro con Martino e Perrotti.
Cuomo 6: dirige la difesa e la chiama in avanti nei rari momenti in cui il San Luigi prende possesso della metà campo lagunare. Nel goal di Male è in linea col portiere e Pastorelli, lasciando solo il giocatore ospite che tira a rete: vano il suo salvataggio sulla linea.
Pastorelli 6.5: un bel goal di testa da calcio d'angolo, tra le sue specialità, provvidenziali recuperi difensivi e un'azione pulita, senza le sbavature di alcune giornate precedenti. Purtroppo nel goal di Male era lui a marcare il calciatore giuliano e poi a lasciarlo andare.
Ostojić 6: sostanza difensiva, diagonali e tigna di riprendere il pallone ci sono tutte. Si fa vedere poco in proiezione, in una squadra che ha prediletto la collaudata catena della fascia destra a quella opposta dove hanno gravitato i due classe 2000.
Perrotti 6.5: qualche spunto elegante sulla fascia destra, bene quando si accentra e prova il tiro, abile nel conquistare il rigore quando Giovannini lo abbatte all'ingresso in area. Le sue caratteristiche sono queste e, specie con avversari chiusi, Vittadello fa bene a sfruttarle. (Corado 5.5: il redivivo attaccante argentino spara alto in semirovesciata e non coglie bene il tempo per un anticipo che lo avrebbe proiettato da solo davanti alla porta. È l'unico centravanti effettivo a disposizione di Vittadello, ma non è Ferretti).
Martino 6.5: una posizione ibrida tra difensore a destra, esterno di centrocampo e -più spesso- l'interno in una sorta di 4-5-1. Da qui, con uno strappo dei suoi, serve Marangon per il goal del provvisorio 1-0 (dopo l'assist perfetto mancato da Gerthoux) e poi torna a fare legna. Alla fine è coinvolto nei k.o. difensivi.
Baccolo 6: non sta troppo a ridosso di Marangon, come forse avrebbe potuto, ma dà ordine a centrocampo e recupera una discreta quantità di palloni. Non frena l'impeto nella prima ammonizione, la seconda a tempo ormai scaduto appare esagerata e lo terrà fuori domenica a Vigasio.
Erman 5.5: l'assenza del "gemello" Djurić lo penalizza, così come l'asfissiante linea Maginot a centrocampo dei neroverdi. Pochi i passaggi illuminanti, al cospetto dei suoi concittadini non si vede molto nel vivo del gioco che invece dovrebbe essere il suo asset principale.
Gerthoux 5: al primo minuto ha una colossale occasione per segnare, ma sul perfetto cross basso di Martino non riesce nel tap-in vincente, più facile da insaccare che da sbagliare. La sua partita è andata evanescendo, salvo una bella punizione conquistata nella ripresa. (Vianello s.v.)
Marangon 6.5: avrebbe meritato 7 se non fosse stato per il rigore mandato alto sopra la traversa, sul punteggio di 0-0. Si rifà segnando in diagonale e impegnando il portiere avversario da tutte le posizioni. È, con Perrotti, l'unico al tiro, pur essendo praticamente solo.
Vittadello 6: ci si aspettava una Union Clodiense all'assalto già dai primi minuti, pronta a fare sua la partita per poi controllarla. Invece il goal è arrivato solo al 45° tra tante occasioni; nella ripresa il 4-5-1 di fatto ha avuto due black out costati altrettanti punti. In panchina non poteva attingere a dei game changer, come invece il suo collega Sandrin e praticamente tutti i tecnici del girone quando provano a vincere le partite nei secondi tempi, immettendo giocatori di alta qualità.
San Luigi Trieste: D'Agnolo 6.5, Caramelli 6, Vittore 6, Disnan 6, Cecchini 6.5, Giovannini 5.5, Cottiga 5.5, Villanovich 6, Abdulai 5, Carlevaris 6.5, Bertoni 5.5. (Crosato 6, Grujić 7, de Panfilis 6.5, Male 6.5). L'allenatore Sandrin 6.
l'arbitro Dorillo 6: non sbaglia praticamente niente, e con lui i suoi collaboratori, fino al 90' quando è eccessivamente severo fischiando la seconda ammonizione a Baccolo per un contrasto di gioco fisico ma del tutto normale.
sabato 18 gennaio 2020
UNION CLODIENSE, ANCORA TANTI INDISPONIBILI E ATTENZIONE AL SAN LUIGI TRIESTE: NON HA NIENTE DA PERDERE
Sarà ancora una Union Clodiense in formazione rimaneggiata quella che affronterà il San Luigi Trieste allo stadio Ballarin dalle ore 14.30. Nelle porte scorrevoli del centrocampo visto a Carlino rientra Erman dalla squalifica ed esce Djurić, a sua volta appiedato dal giudice sportivo. Non recuperano invece Tattini, Porcino (ancora noie al ginocchio) e Ferretti, sempre alle prese con un risentimento muscolare che fa compiere scelte precauzionali allo staff medico; ce la fa invece Martino, che in Friuli aveva accusato guai agli adduttori, mentre Ballarin sfebbrato può andare al massimo in panchina. Per quanto riguarda gli altri, la speranza è che la fatica di tre partite in sette giorni con la rosa contata e i cambi ridotti all'osso non si faccia sentire.
Pertanto la formazione che Mario Vittadello manderà in campo contro i verdi di mister Sandrin non dovrebbe discostarsi molto da quella che ha pareggiato 2-2 mercoledì: ipotizzabile un avvio con Boscolo Palo in porta, Ostojić e Biolcati terzini, Granziera e Pastorelli centrali, Martino e Gerthoux esterni di fascia, Cuomo ed Erman a centrocampo, Baccolo attorno alla punta Marangon, con Perrotti che potrebbe far scalare Martino lungo la linea difensiva.
Il San Luigi Trieste non è più quello che aveva subìto sei reti a domicilio dai granata, e l'allenatore locale lo sa bene: la neopromossa ha vinto tre volte nelle ultime quattro partite, nel mercato invernale ha pescato bene anche se il pezzo migliore rimane l'attaccante Andrea Carlevaris, già sei reti nella stagione.
Trovandosi nelle condizioni della Clodiense di un anno fa, è prevedibile una partita di contenimento da parte della formazione ospite, ovvero quei match che i lagunari ha mostrato fin qui di soffrire di più: per questo sarà importante stabilire subito le gerarchie dell'incontro, e non pensare assolutamente alla gara d'andata. A Chioggia arbitrerà Nicolò Dorillo della sezione AIA di Torino, il meteo si prevede di nuovo migliore rispetto alla tanta pioggia caduta ieri.
Pertanto la formazione che Mario Vittadello manderà in campo contro i verdi di mister Sandrin non dovrebbe discostarsi molto da quella che ha pareggiato 2-2 mercoledì: ipotizzabile un avvio con Boscolo Palo in porta, Ostojić e Biolcati terzini, Granziera e Pastorelli centrali, Martino e Gerthoux esterni di fascia, Cuomo ed Erman a centrocampo, Baccolo attorno alla punta Marangon, con Perrotti che potrebbe far scalare Martino lungo la linea difensiva.
Il San Luigi Trieste non è più quello che aveva subìto sei reti a domicilio dai granata, e l'allenatore locale lo sa bene: la neopromossa ha vinto tre volte nelle ultime quattro partite, nel mercato invernale ha pescato bene anche se il pezzo migliore rimane l'attaccante Andrea Carlevaris, già sei reti nella stagione.
Trovandosi nelle condizioni della Clodiense di un anno fa, è prevedibile una partita di contenimento da parte della formazione ospite, ovvero quei match che i lagunari ha mostrato fin qui di soffrire di più: per questo sarà importante stabilire subito le gerarchie dell'incontro, e non pensare assolutamente alla gara d'andata. A Chioggia arbitrerà Nicolò Dorillo della sezione AIA di Torino, il meteo si prevede di nuovo migliore rispetto alla tanta pioggia caduta ieri.
mercoledì 15 gennaio 2020
SOLO UN PUNTO PER L'UNION CLODIENSE A CARLINO, SCIUPATO IL DOPPIO VANTAGGIO
Torna dal Friuli con un po’ di amaro in bocca l’Union Clodiense, che allo stadio Della Ricca di Carlino ha pareggiato 2-2 contro il Cjarlins Muzane nel turno infrasettimanale di campionato. La formazione granata si era portata infatti sul 2-0 per via delle reti di Marangon e Gerthoux, ma poi Gubellini e Spetić hanno recuperato, facendo forza anche sul calo fisico dei lagunari, in formazione largamente rimaneggiata.
Le cinque assenze iniziali (Erman squalificato, Ferretti, Tattini, Porcino infortunati cui si è aggiunto nella notte il febbricitante Ballarin) sono diventate sei nel corso della ripresa, quando anche Martino ha dovuto dare forfait per questioni muscolari. Il Cjarlins ha preso campo e l’Union Clodiense ha serrato le file con la difesa a cinque e una diga alta a protezione. Il risultato finale è giusto se si analizza la partita -anche un palo per parte- ma sicuramente sono i chioggiotti a rammaricarsi di più, considerata anche la splendida conclusione di Djurić all’88°, andata a infrangersi dolcemente contro la traversa. Domenica allo stadio Ballarin si tornerà a pensare ai tre punti contro il San Luigi Trieste.
Le pagelle dei granata:
Boscolo Palo 6: un colpo di reni recupera la posizione tra i pali e sventa una punizione destinata sotto la traversa, proteggendo l'1-0 appena conquistato. Incolpevole sui goal, è salvato dal palo nel diagonale di Santi. Le altre conclusioni sono parabili e le blocca tutte.
Granziera 6: coinvolto suo malgrado nella magia del 2-2 fra Spetić e Ruffo, compone una quasi inedita coppia centrale con Pastorelli (i due "veterani" della militanza granata) e torna dall'inizio dopo qualche tempo. Argina come può gli attacchi arancioni della ripresa.
Biolcati 5.5: un po' sotto tono rispetto alle ultime, convincenti prestazioni. Lascia libero Ndoj non di rado, per fortuna l'avversario non si rende troppo pericoloso. Un paio di errori di posizione, appena compensati dalla discesa che al 78° consegna un bell'assist a Marangon.
Martino 6.5: il bel traversone dell'1-0, una sgroppata delle sue e la puntuale applicazione a stringere in difesa. Nella ripresa subisce il goal di Gubellini dal suo lato, mentre già versava in condizioni critiche dal punto di vista muscolare: speriamo l'infortunio sia lieve. (Ostojić 6: rimpiazza Martino coprendo la stessa fascia destra, con la facoltà di sganciarsi durante la difesa a 3. La sfrutta poco, ma in difesa c'è).
Pastorelli 6: come nelle scorse settimane, a qualche amnesia o leggerezza subentrano sempre recuperi e dimostrazioni di forza, crescendo con il passare dei minuti. Ipnotizzato da Ruffo nel pareggio, con Spetić che lo aggira alle spalle: bravi nel caso gli attaccanti del Cjarlins.
Cuomo 6: parte a centrocampo, dove fatica un po' a cucire gioco, proiettandosi spesso in avanti quasi a ridosso di Marangon. Nella ripresa arretra il suo raggio d'azione, fino a terminare da libero vecchio stile in una difesa a 5. Ha conosciuto pomeriggi migliori...
Perrotti 6: una partita che avrebbe potuto esaltarne tecnica e velocità negli spazi aperti diventa improvvisamente tignosa e fisica, caratteristiche che lo penalizzano. Ciononostante piazza un cross pericoloso, un tiro a fil di palo e qualche scampolo di classe. (Duse s.v., partecipa alla diga finale e dialoga bene con Marangon in uscita dall'assedio).
Djurić 6.5: ci mette tutto se stesso per strappare palloni agli avversari, ripulirli e renderli giocabili in avanti, anche se si trova troppo presto a fare legna. Nel finale coglie l'ennesima traversa della sua stagione con una delizia mancina che Sourdis può solo ammirare.
Baccolo 6.5: le consegne sono di recuperare la palla sulla trequarti e servire Marangon, ma lo si vede soprattutto in chiave difensiva, quando calamita palloni su palloni al limite dell'area e la libera dai pericolo. Reduce dall'influenza, è stato tra i migliori in campo.
Marangon 6.5: segna di testa, non certo la sua specialità, inoltre chiama Sourdis all'intervento plastico su calcio di punizione e nella ripresa va vicino al goal del 3-1. Tiene quasi da solo il reparto offensivo e torna a prendersi i palloni: prestazione senza dubbio positiva.
Gerthoux 6: il goal è un omaggio della difesa di casa, ma lui ha il pregio di esserci. Cerca di creare strappi veloci in profondità, non sempre gli riesce: vale anche per lui il fatto che in recenti circostanze (pur senza il goal) era apparso più vivace e pericoloso.
Vittadello 6.5: il fatto stesso che ogni tentativo di indovinare la sua formazione nel pre-partita poi "nàufraghi" all'atto pratico indica le sue doti di assemblatore di uomini e schemi, per niente scontato. Lancia la coppia centrale Granziera-Pastorelli e vede Baccolo "disturbatore" della trequarti. Trovarsi in vantaggio per 2-0 a Carlino senza cinque o sei uomini va ascritto anche a merito suo.
Cjarlins Muzane: Sourdis 6, Zuliani 5.5, Facchinutti 5.5, Tobanelli 6, Tonizzo 6, Migliorini 6, Ndoj 6.5, Dussi 6, Santi 6, Buratto 6.5, Gubellini 6.5 (Pez 6, Longato s.v., Ruffo 7, Spetić 7). L'allenatore Moras 6.
L'arbitro Gregoris 6: non commette errori nei pochi episodi critici, ma viene fischiato dal pubblico locale, secondo cui le scelte nei calci di punizione e nei cartellini hanno guardato in modo benevolo i lagunari.
Lo stadio Eros della Ricca: l'unica tribuna (peraltro ben coperta in ogni ordine di posti e fornita del necessario per i giornalisti) rende obbligata la convivenza tra il pubblico stanziale e i tifosi provenienti da Chioggia. Spettacolare il ristoro, con distribuzione di pasta al termine del match e altre vivande in precedenza. Parcheggio sufficientemente capiente, terreno di gioco dalla vegetazione non uniforme.
Le cinque assenze iniziali (Erman squalificato, Ferretti, Tattini, Porcino infortunati cui si è aggiunto nella notte il febbricitante Ballarin) sono diventate sei nel corso della ripresa, quando anche Martino ha dovuto dare forfait per questioni muscolari. Il Cjarlins ha preso campo e l’Union Clodiense ha serrato le file con la difesa a cinque e una diga alta a protezione. Il risultato finale è giusto se si analizza la partita -anche un palo per parte- ma sicuramente sono i chioggiotti a rammaricarsi di più, considerata anche la splendida conclusione di Djurić all’88°, andata a infrangersi dolcemente contro la traversa. Domenica allo stadio Ballarin si tornerà a pensare ai tre punti contro il San Luigi Trieste.
Le pagelle dei granata:
Boscolo Palo 6: un colpo di reni recupera la posizione tra i pali e sventa una punizione destinata sotto la traversa, proteggendo l'1-0 appena conquistato. Incolpevole sui goal, è salvato dal palo nel diagonale di Santi. Le altre conclusioni sono parabili e le blocca tutte.
Granziera 6: coinvolto suo malgrado nella magia del 2-2 fra Spetić e Ruffo, compone una quasi inedita coppia centrale con Pastorelli (i due "veterani" della militanza granata) e torna dall'inizio dopo qualche tempo. Argina come può gli attacchi arancioni della ripresa.
Biolcati 5.5: un po' sotto tono rispetto alle ultime, convincenti prestazioni. Lascia libero Ndoj non di rado, per fortuna l'avversario non si rende troppo pericoloso. Un paio di errori di posizione, appena compensati dalla discesa che al 78° consegna un bell'assist a Marangon.
Martino 6.5: il bel traversone dell'1-0, una sgroppata delle sue e la puntuale applicazione a stringere in difesa. Nella ripresa subisce il goal di Gubellini dal suo lato, mentre già versava in condizioni critiche dal punto di vista muscolare: speriamo l'infortunio sia lieve. (Ostojić 6: rimpiazza Martino coprendo la stessa fascia destra, con la facoltà di sganciarsi durante la difesa a 3. La sfrutta poco, ma in difesa c'è).
Pastorelli 6: come nelle scorse settimane, a qualche amnesia o leggerezza subentrano sempre recuperi e dimostrazioni di forza, crescendo con il passare dei minuti. Ipnotizzato da Ruffo nel pareggio, con Spetić che lo aggira alle spalle: bravi nel caso gli attaccanti del Cjarlins.
Cuomo 6: parte a centrocampo, dove fatica un po' a cucire gioco, proiettandosi spesso in avanti quasi a ridosso di Marangon. Nella ripresa arretra il suo raggio d'azione, fino a terminare da libero vecchio stile in una difesa a 5. Ha conosciuto pomeriggi migliori...
Perrotti 6: una partita che avrebbe potuto esaltarne tecnica e velocità negli spazi aperti diventa improvvisamente tignosa e fisica, caratteristiche che lo penalizzano. Ciononostante piazza un cross pericoloso, un tiro a fil di palo e qualche scampolo di classe. (Duse s.v., partecipa alla diga finale e dialoga bene con Marangon in uscita dall'assedio).
Djurić 6.5: ci mette tutto se stesso per strappare palloni agli avversari, ripulirli e renderli giocabili in avanti, anche se si trova troppo presto a fare legna. Nel finale coglie l'ennesima traversa della sua stagione con una delizia mancina che Sourdis può solo ammirare.
Baccolo 6.5: le consegne sono di recuperare la palla sulla trequarti e servire Marangon, ma lo si vede soprattutto in chiave difensiva, quando calamita palloni su palloni al limite dell'area e la libera dai pericolo. Reduce dall'influenza, è stato tra i migliori in campo.
Marangon 6.5: segna di testa, non certo la sua specialità, inoltre chiama Sourdis all'intervento plastico su calcio di punizione e nella ripresa va vicino al goal del 3-1. Tiene quasi da solo il reparto offensivo e torna a prendersi i palloni: prestazione senza dubbio positiva.
Gerthoux 6: il goal è un omaggio della difesa di casa, ma lui ha il pregio di esserci. Cerca di creare strappi veloci in profondità, non sempre gli riesce: vale anche per lui il fatto che in recenti circostanze (pur senza il goal) era apparso più vivace e pericoloso.
Vittadello 6.5: il fatto stesso che ogni tentativo di indovinare la sua formazione nel pre-partita poi "nàufraghi" all'atto pratico indica le sue doti di assemblatore di uomini e schemi, per niente scontato. Lancia la coppia centrale Granziera-Pastorelli e vede Baccolo "disturbatore" della trequarti. Trovarsi in vantaggio per 2-0 a Carlino senza cinque o sei uomini va ascritto anche a merito suo.
Cjarlins Muzane: Sourdis 6, Zuliani 5.5, Facchinutti 5.5, Tobanelli 6, Tonizzo 6, Migliorini 6, Ndoj 6.5, Dussi 6, Santi 6, Buratto 6.5, Gubellini 6.5 (Pez 6, Longato s.v., Ruffo 7, Spetić 7). L'allenatore Moras 6.
L'arbitro Gregoris 6: non commette errori nei pochi episodi critici, ma viene fischiato dal pubblico locale, secondo cui le scelte nei calci di punizione e nei cartellini hanno guardato in modo benevolo i lagunari.
Lo stadio Eros della Ricca: l'unica tribuna (peraltro ben coperta in ogni ordine di posti e fornita del necessario per i giornalisti) rende obbligata la convivenza tra il pubblico stanziale e i tifosi provenienti da Chioggia. Spettacolare il ristoro, con distribuzione di pasta al termine del match e altre vivande in precedenza. Parcheggio sufficientemente capiente, terreno di gioco dalla vegetazione non uniforme.
martedì 14 gennaio 2020
TURNO INFRASETTIMANALE IN SERIE D, L'UNION CLODIENSE RIMANEGGIATA IN FRIULI PER I TRE PUNTI CONTRO IL CJARLINS MUZANE
Non si è ancora spenta l'eco della vittoria per 2-0 di sabato scorso contro il Delta Porto Tolle, nella partita del Centenario, che l'Union Clodiense già è chiamata a tornare in campo mercoledì per il turno infrasettimanale di campionato. I granata saranno impegnati in Friuli contro l'ostico Cjarlins Muzane, una delle squadre più agguerrite per la caccia ai playoff: gli arancioblu sono considerati formazione dal grande attacco ma con qualche problema in difesa, e le cifre in graduatoria confermano questa visione. Per cui a Carlino di Muzzana del Turgnano è lecito attendersi una partita a viso aperto tra due squadre dalle opposte filosofie. All'andata, lo scorso 11 settembre 2019, i lagunari prevalsero con reti di Martino e Marangon.
Purtroppo la formazione di Mario Vittadello dovrà affrontare il temibile impegno senza cinque giocatori: alla squalifica di Erman si aggiungono le assenze per infortunio di Tattini, Porcino e soprattutto del bomber Ferretti, fermato da un risentimento muscolare, oltre alla febbre che nelle ultime ore ha appiedato Ballarin. Pertanto l'allenatore granata potrebbe mandare in campo questo undici: Boscolo Palo in porta, Ostojić e Granziera (o Biolcati) terzini, Cuomo e Pastorelli difensori centrali, Djurić e Baccolo a centrocampo, Martino e Gerthoux alle ali, Perrotti e Marangon di punta.
I padroni di casa, affidati alla guida tecnica di Massimiliano Moras, hanno aggiunto ulteriore vivacità offensiva nel recente mercato di dicembre con l'innesto dell'ex Riccardo Santi dal Caldiero, a far compagnia a Kabine, Gubellini, Bussi e Spetić. Di rilievo anche l'acquisto di Matteo Buratto dal Savona, in un organico già forte dei vari Longato, Tonizzo, Migliorini, Fabbro, Tobanelli e Ndoj. Arbitrerà Gilberto Gregoris della sezione AIA di Pescara, annunciata anche la presenza degli ultras della curva De Paolis che partiranno dal piazzale della stazione di Chioggia alle 11.15 con mezzi propri.
Purtroppo la formazione di Mario Vittadello dovrà affrontare il temibile impegno senza cinque giocatori: alla squalifica di Erman si aggiungono le assenze per infortunio di Tattini, Porcino e soprattutto del bomber Ferretti, fermato da un risentimento muscolare, oltre alla febbre che nelle ultime ore ha appiedato Ballarin. Pertanto l'allenatore granata potrebbe mandare in campo questo undici: Boscolo Palo in porta, Ostojić e Granziera (o Biolcati) terzini, Cuomo e Pastorelli difensori centrali, Djurić e Baccolo a centrocampo, Martino e Gerthoux alle ali, Perrotti e Marangon di punta.
I padroni di casa, affidati alla guida tecnica di Massimiliano Moras, hanno aggiunto ulteriore vivacità offensiva nel recente mercato di dicembre con l'innesto dell'ex Riccardo Santi dal Caldiero, a far compagnia a Kabine, Gubellini, Bussi e Spetić. Di rilievo anche l'acquisto di Matteo Buratto dal Savona, in un organico già forte dei vari Longato, Tonizzo, Migliorini, Fabbro, Tobanelli e Ndoj. Arbitrerà Gilberto Gregoris della sezione AIA di Pescara, annunciata anche la presenza degli ultras della curva De Paolis che partiranno dal piazzale della stazione di Chioggia alle 11.15 con mezzi propri.
sabato 11 gennaio 2020
FESTA UNION CLODIENSE, 2-0 AL DELTA PORTO TOLLE NEL GIORNO DEL CENTENARIO
Con un classico 2-0, un goal per tempo contro il Delta Porto Tolle, l'Union Clodiense vince nel giorno del Centenario e resta in zona playoff. Prima Ferretti su cross di Martino, poi Marangon su rigore conquistato da Erman mandano in estasi la tifoseria granata. Mille persone allo stadio, palloncini nel cielo, bel tempo e bel clima tra le due gradinate: difficile chiedere di più.
Alle ore 14 gli aficionados chioggiotti erano stati convocati per le celebrazioni a centrocampo: sotto al logo disegnato da Nicoletta Perini, lo stesso che campeggia nelle maglie speciali dell’Union Clodiense per l’occasione, il pallone del 1920 e quello del 2020 sono vicini e contornati da palloncini granata, biancoazzurri come il Clodia (di cui l’11 gennaio ricorre appunto il centesimo anniversario) e neroverdi del Sottomarina, che si librano al cielo all’ingresso delle due formazioni sul terreno di gioco. In cielo risuonano anche le note dell’inno dedicato ai fratelli Ballarin: proprio ieri Aldo avrebbe compiuto 98 anni. Il presidente Ivano Boscolo Bielo e l’assessora agli eventi e allo sport Isabella Penzo danno il via alla partita, molto sentita dalle due tifoserie che si sono comportate in maniera impeccabile, incitando le rispettive squadre per tutti e novanta i minuti, applaudendosi a vicenda per i cori e le attestazioni di stima.
Sul piano strettamente agonistico, tre punti d’oro per l’Union Clodiense che resta in zona playoff e rosicchia due lunghezze al Campodarsego, che ha pareggiato in casa contro il Montebelluna, e al Legnago bloccato dal Caldiero: mercoledì impegnativa trasferta lagunare a Muzzana del Turgnano, in Friuli, dove i granata faranno visita al Cjarlins sconfitto oggi in casa dal San Luigi Trieste, che a sua volta scenderà domenica allo stadio Ballarin. L'allenatore Mario Vittadello deve rinunciare al capitano Alberto Ballarin (squalificato dopo Tamai e in gradinata est assieme agli ultras della curva De Paolis) e manda in campo Boscolo Palo in porta, Martino, Cuomo, Pastorelli, Ostojić in difesa, Baccolo ed Erman a centrocampo, Porcino e Gerthoux alle ali, Marangon e Ferretti di punta. In panchina Zennaro, Granziera, Biolcati, Vianello, Tattini, Duse, Djurić, Perrotti, Rosa.
Il tecnico del Delta, il chioggiotto Andrea Pagan, schiera Bala, Gemini, Sarr, Busetto, Vecchi, Cuccato, Pellielo, l'ex capitano granata Malagò, Rosso, Vita, Raimondi. Tra le riserve Scuccimarra, Mboup, Castellan, Anarfi, Telesi, Tosi, l'altro ex capitano lagunare Abrefah, Episcopo, Pasi. Arbitra Guida di Torre Annunziata sotto un cielo sereno e soleggiato, davanti a circa mille spettatori, con la rappresentanza della tifoseria polesana collocata in tribuna centrale.
Nei primi 15 minuti non succede niente, si distingue il solito, puntuale Cuomo che sventa un attacco pericoloso di Vita. Poi preme l'Union Clodiense: filtrante in profondità per Ferretti che cade in area al contatto col portiere Bala, l'arbitro fischia fuorigioco ma non c'è. Un minuto più tardi cross di Gerthoux dalla sinistra, colpo di testa debole di Porcino tra le mani del portiere Bala. È il prologo al goal: Martino crossa basso, irrompe Ferretti che anticipa Cuccato e la palla si insacca alla destra di Bala, per l'apoteosi della curva.
Non finisce qui l'azione granata: al 30° grande progressione di Gerthoux che corre per metà campo e scaglia una conclusione da fuori a lambire il palo. Risponde Busetto da 30 metri di sinistro, palla di poco alta sopra la porta di Boscolo, ma poi ancora Gerthoux stoppa bene prima di calciare a rete, neutralizzato. Al riposo sull'1-0, lagunari più abili a verticalizzare rispetto alla manovra aggirante degli ospiti.
Nella ripresa entra subito il vispo Telesi che si mette subito in mostra, ma il Delta perde il terzino Gemini al 54°, espulso per gomitata ai danni di Ostojić. Tempo quattro minuti ed Erman si addentra in area prima di essere falciato da Sarr: rigore che Guida fischia e Marangon trasforma, spiazzando Bala. Ma la cosa migliore della partita di Jack è al 64°, quando serve un filtrante magnifico che smarca Gerthoux davanti a Bala, il quale resta fermo e devia la conclusione dell'attaccante piemontese.
L'ultimo quarto d'ora vede una prevalenza biancoazzurra ma Giacomo Boscolo salva la porta al 75° su improvvisa girata di Vita, oltre che su colp di testa al 92°. Ancora sprazzi di Union Clodiense al 90°, con Ostojić che prova il lob dal limite dell'area e la palla sorvola di poco la traversa, e al 95° quando Djurić fa gridare al miracolo con un tiro da centrocampo capace di prendere la traversa (Bala fuori dai pali). La girandola di cambi -dentro fra gli altri Rosa nell'Union Clodiense e l'ex Abrefah a sostituire l'altro ex Malagò nel Delta- e Guida fischia la fine per la festa di Chioggia.
Le pagelle dei granata:
Boscolo Palo 6.5: a lungo non chiamato in causa, partecipa alla festa sventando la conclusione di Vita e uscendo bene su un colpo di testa.
Martino 6.5: l'assist per Ferretti e tanta applicazione difensiva, specie nelle diagonali. Anche se limita le scorribande di fascia.
Ostojić 6.5: concentrato e difficile da superare, una roccia di marcatore. E per poco non ci scappava anche un gran bel goal nel finale.
Cuomo 7: «giocatore di categoria superiore», l'ha definito giustamente Vittadello. Come sempre, fa apparire facili le cose difficili, concedendosi finezze.
Pastorelli 6: un paio di lisci -tuttavia prontamente recuperati- rischiavano qualche patema. Cresce col passare dei minuti.
Erman 7: sradica palloni, pensa ossessivamente al tiro (il goal verrà), sventaglia gioco con linee geometriche e conquista un pregevole rigore. Tra i migliori.
Porcino 6: le consegne lo portano in fascia a coprire le spalle a Martino, l'indole lo spinge ad accentrarsi. Un po' oscuro ma utile. (Tattini s.v.)
Baccolo 6: protegge la difesa mettendoci il fisico e rilanciando lontano, scherma Malagò e consente ad Erman di esprimersi al meglio. (Djurić 6.5 per la provvida "incoscienza" del suo tracciante balistico finale, spentosi sulla traversa. Se è recuperato, a Carlino ne vedremo delle belle).
Ferretti 7: goal da rapace d'area, presenza nelle sponde e nelle battaglie coi difensori, si fa valere anche nella propria area. Ammettiamo che un mese fa, al suo rientro in granata dopo dieci anni, non pensavamo potesse fare sempre bene fin da subito: lieti di essere smentiti. (Biolcati s.v.)
Marangon 6.5: il rigore contro la squadra della sua città, e un assist filtrante per Gerthoux che vale da solo il prezzo del biglietto.
Gerthoux 6.5: nel primo tempo spacca la partita e il Delta con accelerazioni fulminanti e conclusioni. Ipnotizzato da Bala nel bijou offerto da Marangon. Dopo un'ora è esausto dal correre ed esce. (Rosa s.v.)
Vittadello 6.5: il buon senso al potere. Nel mantenere gli equilibri lascia in panchina tanta qualità offensiva e si affida al modulo affidabile. Artefice di una difesa ben poco battuta.
Delta Porto Tolle: Bala 6, Gemini 5, Sarr 6, Busetto 6.5, Vecchi 6, Cuccato 5.5, Pellielo 5.5, Malagò 6, Rosso 5.5, Vita 6.5, Raimondi 6 (Castellan s.v., Anarfi s.v., Telesi 7, Tosi 6, Abrefah s.v.). L'allenatore Pagan 6.
l'arbitro Guida 6: vede bene nell'espulsione di Gemini e nel rigore accordato ad Erman, sbaglia (e con lui il suo guardalinee) nel fuorigioco fischiato a Ferretti che era quantomeno in linea. I tifosi del Delta e l'allenatore ospite si sono lamentati nei suoi confronti, ma non pare abbia commesso chissà quali errori.
Alle ore 14 gli aficionados chioggiotti erano stati convocati per le celebrazioni a centrocampo: sotto al logo disegnato da Nicoletta Perini, lo stesso che campeggia nelle maglie speciali dell’Union Clodiense per l’occasione, il pallone del 1920 e quello del 2020 sono vicini e contornati da palloncini granata, biancoazzurri come il Clodia (di cui l’11 gennaio ricorre appunto il centesimo anniversario) e neroverdi del Sottomarina, che si librano al cielo all’ingresso delle due formazioni sul terreno di gioco. In cielo risuonano anche le note dell’inno dedicato ai fratelli Ballarin: proprio ieri Aldo avrebbe compiuto 98 anni. Il presidente Ivano Boscolo Bielo e l’assessora agli eventi e allo sport Isabella Penzo danno il via alla partita, molto sentita dalle due tifoserie che si sono comportate in maniera impeccabile, incitando le rispettive squadre per tutti e novanta i minuti, applaudendosi a vicenda per i cori e le attestazioni di stima.
Sul piano strettamente agonistico, tre punti d’oro per l’Union Clodiense che resta in zona playoff e rosicchia due lunghezze al Campodarsego, che ha pareggiato in casa contro il Montebelluna, e al Legnago bloccato dal Caldiero: mercoledì impegnativa trasferta lagunare a Muzzana del Turgnano, in Friuli, dove i granata faranno visita al Cjarlins sconfitto oggi in casa dal San Luigi Trieste, che a sua volta scenderà domenica allo stadio Ballarin. L'allenatore Mario Vittadello deve rinunciare al capitano Alberto Ballarin (squalificato dopo Tamai e in gradinata est assieme agli ultras della curva De Paolis) e manda in campo Boscolo Palo in porta, Martino, Cuomo, Pastorelli, Ostojić in difesa, Baccolo ed Erman a centrocampo, Porcino e Gerthoux alle ali, Marangon e Ferretti di punta. In panchina Zennaro, Granziera, Biolcati, Vianello, Tattini, Duse, Djurić, Perrotti, Rosa.
Il tecnico del Delta, il chioggiotto Andrea Pagan, schiera Bala, Gemini, Sarr, Busetto, Vecchi, Cuccato, Pellielo, l'ex capitano granata Malagò, Rosso, Vita, Raimondi. Tra le riserve Scuccimarra, Mboup, Castellan, Anarfi, Telesi, Tosi, l'altro ex capitano lagunare Abrefah, Episcopo, Pasi. Arbitra Guida di Torre Annunziata sotto un cielo sereno e soleggiato, davanti a circa mille spettatori, con la rappresentanza della tifoseria polesana collocata in tribuna centrale.
Nei primi 15 minuti non succede niente, si distingue il solito, puntuale Cuomo che sventa un attacco pericoloso di Vita. Poi preme l'Union Clodiense: filtrante in profondità per Ferretti che cade in area al contatto col portiere Bala, l'arbitro fischia fuorigioco ma non c'è. Un minuto più tardi cross di Gerthoux dalla sinistra, colpo di testa debole di Porcino tra le mani del portiere Bala. È il prologo al goal: Martino crossa basso, irrompe Ferretti che anticipa Cuccato e la palla si insacca alla destra di Bala, per l'apoteosi della curva.
Non finisce qui l'azione granata: al 30° grande progressione di Gerthoux che corre per metà campo e scaglia una conclusione da fuori a lambire il palo. Risponde Busetto da 30 metri di sinistro, palla di poco alta sopra la porta di Boscolo, ma poi ancora Gerthoux stoppa bene prima di calciare a rete, neutralizzato. Al riposo sull'1-0, lagunari più abili a verticalizzare rispetto alla manovra aggirante degli ospiti.
Nella ripresa entra subito il vispo Telesi che si mette subito in mostra, ma il Delta perde il terzino Gemini al 54°, espulso per gomitata ai danni di Ostojić. Tempo quattro minuti ed Erman si addentra in area prima di essere falciato da Sarr: rigore che Guida fischia e Marangon trasforma, spiazzando Bala. Ma la cosa migliore della partita di Jack è al 64°, quando serve un filtrante magnifico che smarca Gerthoux davanti a Bala, il quale resta fermo e devia la conclusione dell'attaccante piemontese.
L'ultimo quarto d'ora vede una prevalenza biancoazzurra ma Giacomo Boscolo salva la porta al 75° su improvvisa girata di Vita, oltre che su colp di testa al 92°. Ancora sprazzi di Union Clodiense al 90°, con Ostojić che prova il lob dal limite dell'area e la palla sorvola di poco la traversa, e al 95° quando Djurić fa gridare al miracolo con un tiro da centrocampo capace di prendere la traversa (Bala fuori dai pali). La girandola di cambi -dentro fra gli altri Rosa nell'Union Clodiense e l'ex Abrefah a sostituire l'altro ex Malagò nel Delta- e Guida fischia la fine per la festa di Chioggia.
Le pagelle dei granata:
Boscolo Palo 6.5: a lungo non chiamato in causa, partecipa alla festa sventando la conclusione di Vita e uscendo bene su un colpo di testa.
Martino 6.5: l'assist per Ferretti e tanta applicazione difensiva, specie nelle diagonali. Anche se limita le scorribande di fascia.
Ostojić 6.5: concentrato e difficile da superare, una roccia di marcatore. E per poco non ci scappava anche un gran bel goal nel finale.
Cuomo 7: «giocatore di categoria superiore», l'ha definito giustamente Vittadello. Come sempre, fa apparire facili le cose difficili, concedendosi finezze.
Pastorelli 6: un paio di lisci -tuttavia prontamente recuperati- rischiavano qualche patema. Cresce col passare dei minuti.
Erman 7: sradica palloni, pensa ossessivamente al tiro (il goal verrà), sventaglia gioco con linee geometriche e conquista un pregevole rigore. Tra i migliori.
Porcino 6: le consegne lo portano in fascia a coprire le spalle a Martino, l'indole lo spinge ad accentrarsi. Un po' oscuro ma utile. (Tattini s.v.)
Baccolo 6: protegge la difesa mettendoci il fisico e rilanciando lontano, scherma Malagò e consente ad Erman di esprimersi al meglio. (Djurić 6.5 per la provvida "incoscienza" del suo tracciante balistico finale, spentosi sulla traversa. Se è recuperato, a Carlino ne vedremo delle belle).
Ferretti 7: goal da rapace d'area, presenza nelle sponde e nelle battaglie coi difensori, si fa valere anche nella propria area. Ammettiamo che un mese fa, al suo rientro in granata dopo dieci anni, non pensavamo potesse fare sempre bene fin da subito: lieti di essere smentiti. (Biolcati s.v.)
Marangon 6.5: il rigore contro la squadra della sua città, e un assist filtrante per Gerthoux che vale da solo il prezzo del biglietto.
Gerthoux 6.5: nel primo tempo spacca la partita e il Delta con accelerazioni fulminanti e conclusioni. Ipnotizzato da Bala nel bijou offerto da Marangon. Dopo un'ora è esausto dal correre ed esce. (Rosa s.v.)
Vittadello 6.5: il buon senso al potere. Nel mantenere gli equilibri lascia in panchina tanta qualità offensiva e si affida al modulo affidabile. Artefice di una difesa ben poco battuta.
Delta Porto Tolle: Bala 6, Gemini 5, Sarr 6, Busetto 6.5, Vecchi 6, Cuccato 5.5, Pellielo 5.5, Malagò 6, Rosso 5.5, Vita 6.5, Raimondi 6 (Castellan s.v., Anarfi s.v., Telesi 7, Tosi 6, Abrefah s.v.). L'allenatore Pagan 6.
l'arbitro Guida 6: vede bene nell'espulsione di Gemini e nel rigore accordato ad Erman, sbaglia (e con lui il suo guardalinee) nel fuorigioco fischiato a Ferretti che era quantomeno in linea. I tifosi del Delta e l'allenatore ospite si sono lamentati nei suoi confronti, ma non pare abbia commesso chissà quali errori.
AL MUSEO CIVICO INAUGURATA IERI LA MOSTRA PER I 100 ANNI DEL CALCIO A CHIOGGIA, VISITABILE FINO AL 26 GENNAIO
Il taglio del nastro da parte del presidente dell'Union Clodiense, Ivano Boscolo Bielo, dell'assessora allo sport e agli eventi Isabella Penzo e della promotrice Nicoletta Perini ha inaugurato ieri alle ore 18 la mostra per i cent'anni del calcio a Chioggia, ubicata nella sala adiacente al Museo civico della Laguna sud, in campo Marconi a Chioggia. Oltre trenta tra pannelli e teche per raccontare le maglie, le imprese, le formazioni, i cimeli e i report mediatici dell'epoca.
A margine, una tavola rotonda ha ripercorso cent'anni di storia con i contributi dei giornalisti Enrico Veronese, Daniele Zennaro, Marco Lanza, del decano della comunicazione sportiva Adolfo Pagan, dello storico "scout" Alessandro Boscolo Pevare, degli ex calciatori Franco Cerilli e Marco Scarpa, dell'ex presidente Gianni Pagan e dello stesso Ivano Bielo. L'allestimento rimarrà visitabile ogni giorno fino al 26 gennaio, dalle 10 alle 12.30 e dalle 16.30 alle 19.
A margine, una tavola rotonda ha ripercorso cent'anni di storia con i contributi dei giornalisti Enrico Veronese, Daniele Zennaro, Marco Lanza, del decano della comunicazione sportiva Adolfo Pagan, dello storico "scout" Alessandro Boscolo Pevare, degli ex calciatori Franco Cerilli e Marco Scarpa, dell'ex presidente Gianni Pagan e dello stesso Ivano Bielo. L'allestimento rimarrà visitabile ogni giorno fino al 26 gennaio, dalle 10 alle 12.30 e dalle 16.30 alle 19.
venerdì 10 gennaio 2020
VA BENE LA FESTA, MA SABATO SI GIOCA: UNION CLODIENSE - DELTA PORTO TOLLE VALE PER IL CENTENARIO E PER I TRE PUNTI
Grande attesa allo stadio Ballarin per la partita del Centenario, ovvero lo scontro che sabato 11 gennaio dalle 14.30 vedrà opposte l’Union Clodiense Chioggia Sottomarina e il Delta Porto Tolle, nel giorno in cui la società lagunare celebra i cent’anni del calcio in città con la fondazione della Polisportiva Clodia l’11 gennaio 1920. Mezz’ora prima dell’inizio del match, quindi alle ore 14, avverrà un momento celebrativo all’interno del terreno di gioco, e durante l’incontro i giocatori allenati da Mario Vittadello indosseranno una maglia speciale per l’occasione. Sarà un momento emozionante anche per alcuni elementi del Delta (ironia della sorte, in biancoazzurro come fu il Clodia): l’allenatore Andrea Pagan infatti è chioggiotto e ha allenato anni fa la Clodiense, mentre fra i giocatori sia Matteo Malagò che Emanuel Abrefah hanno indossato la maglia granata diventandone anche capitani.
Sul piano squisitamente agonistico, è l’occasione per la squadra chioggiotta di far dimenticare il brutto scivolone di domenica scorsa a Tamai e di guadagnare tre punti non solo sul Delta (tra le possibili rivali nelle zone alte), ma anche sulle battistrada alla corsa verso i playoff. Sarà purtroppo squalificato Alberto Ballarin, difensore centrale, capitano e simbolo della formazione, che tanto avrebbe tenuto a entrare in campo per primo con la fascia al braccio nel giorno del Centenario: ma l’incredibile tagliola dell’arbitra Pirriatore, il 5 gennaio in Friuli, ha colpito anche il giocatore già diffidato. Per il resto, lo staff medico e tecnico hanno dovuto fronteggiare le condizioni non ancora perfette di Djurić (recupero accelerato domenica scorsa) e Tattini, oltre all’influenza che in settimana ha colpito Biolcati. Ipotizzabile quindi uno schieramento con Boscolo Palo in porta, Granziera, Cuomo, Pastorelli e Ostojić in difesa, Baccolo ed Erman a centrocampo, Martino e Gerthoux alle ali, Marangon dietro il centravanti Ferretti; possibile anche l’ingresso di Djurić dal primo minuto, con centrocampo a tre e slittamento di Martino in difesa.
Il Delta affidato da qualche settimana a Pagan alterna risultati positivi a cadute, da autentica mina vagante del campionato. Oltre a Malagò e Abrefah, da tenere d’occhio i soliti Raimondi, Rosso (che ha segnato all’andata nel 2-2 allo stadio Cavallari), Episcopo, Pasi e Telesi. Dal mercato invernale sono arrivati Busetto dall’Adriese e l’ex savonese Vita. In laguna da Porto Tolle previste decine di supporter polesani, che troveranno collocazione nella tribuna centrale dello stadio Ballarin. Arbitro dell’incontro sarà David Guida della sezione AIA di Torre Annunziata, fratello di Marco che arbitra in serie A. Mercoledì 15 gennaio l’Union Clodiense sarà chiamata al turno infrasettimanale nel temibile campo friulano di Muzzana del Turgnano, contro i locali del Cjarlins.
Sul piano squisitamente agonistico, è l’occasione per la squadra chioggiotta di far dimenticare il brutto scivolone di domenica scorsa a Tamai e di guadagnare tre punti non solo sul Delta (tra le possibili rivali nelle zone alte), ma anche sulle battistrada alla corsa verso i playoff. Sarà purtroppo squalificato Alberto Ballarin, difensore centrale, capitano e simbolo della formazione, che tanto avrebbe tenuto a entrare in campo per primo con la fascia al braccio nel giorno del Centenario: ma l’incredibile tagliola dell’arbitra Pirriatore, il 5 gennaio in Friuli, ha colpito anche il giocatore già diffidato. Per il resto, lo staff medico e tecnico hanno dovuto fronteggiare le condizioni non ancora perfette di Djurić (recupero accelerato domenica scorsa) e Tattini, oltre all’influenza che in settimana ha colpito Biolcati. Ipotizzabile quindi uno schieramento con Boscolo Palo in porta, Granziera, Cuomo, Pastorelli e Ostojić in difesa, Baccolo ed Erman a centrocampo, Martino e Gerthoux alle ali, Marangon dietro il centravanti Ferretti; possibile anche l’ingresso di Djurić dal primo minuto, con centrocampo a tre e slittamento di Martino in difesa.
Il Delta affidato da qualche settimana a Pagan alterna risultati positivi a cadute, da autentica mina vagante del campionato. Oltre a Malagò e Abrefah, da tenere d’occhio i soliti Raimondi, Rosso (che ha segnato all’andata nel 2-2 allo stadio Cavallari), Episcopo, Pasi e Telesi. Dal mercato invernale sono arrivati Busetto dall’Adriese e l’ex savonese Vita. In laguna da Porto Tolle previste decine di supporter polesani, che troveranno collocazione nella tribuna centrale dello stadio Ballarin. Arbitro dell’incontro sarà David Guida della sezione AIA di Torre Annunziata, fratello di Marco che arbitra in serie A. Mercoledì 15 gennaio l’Union Clodiense sarà chiamata al turno infrasettimanale nel temibile campo friulano di Muzzana del Turgnano, contro i locali del Cjarlins.
CENT'ANNI DI CALCIO A CHIOGGIA, OGGI L'ANNIVERSARIO CON UNA MOSTRA AL MUSEO CIVICO
Oggi è una giornata storica per il calcio a Chioggia. Cent'anni fa, l'11 gennaio 1920, i soci della polisportiva Clodia si riunirono all'albergo Italia in piazza Vigo per dare il via anche all'attività calcistica, iscrivendo la squadra alla Federazione Italiana Gioco Calcio e partecipando così ai primi campionati: gli allora biancoazzurri si fusero poi, nel 1971, coi neroverdi del Sottomarina (di cui nell'anno trascorsi è caduto il 60° anniversario) per costituire l'Union Clodiasottomarina dal colore granata, che attraverso vari passaggi è giunto fino all'attuale Union Clodiense.
Nella sala espositiva del Museo civico della Laguna sud, in campo Marconi, dalle ore 18 di oggi verrà tagliato il nastro all'allestimento che celebra il Centenario: curata da Nicoletta Perini e Davide Bovolenta, in collaborazione con Gabriele Crocco e Raffaele Varagnolo (ovvero il mitico "Brasile" degli ultras), la mostra si compone di oltre una trentina fra pannelli e teche con tutti i passaggi storici e le formazioni intercorse nel tempo, statistiche e tabellini, cimeli e palloni di cuoio consunto, le maglie di gioco e i resoconti dei giornali. La mostra resterà visitabile tutti i giorni fino al 26 gennaio, con orari 10-12.30 e 16.30-19.
Ad aprire l'esposizione, sempre dalle ore 18 al museo, una tavola rotonda che sarà condotta da Enrico Veronese di Chioggia Azzurra con la presenza dei colleghi della carta stampata, di alcuni insigni storici commentatori del calcio locale e dei giocatori più rappresentativi nei decenni passati, assieme all'amministrazione comunale e alla società Union Clodiense. Quest'ultima, domani nell'anticipo contro il Delta Porto Tolle, scenderà in campo con una maglia celebrativa speciale: prima della partita di sabato, dalle ore 14 allo stadio Ballarin, avverrà la seconda cerimonia del Centenario con la partecipazione dei bambini delle squadre giovanili.
Nella sala espositiva del Museo civico della Laguna sud, in campo Marconi, dalle ore 18 di oggi verrà tagliato il nastro all'allestimento che celebra il Centenario: curata da Nicoletta Perini e Davide Bovolenta, in collaborazione con Gabriele Crocco e Raffaele Varagnolo (ovvero il mitico "Brasile" degli ultras), la mostra si compone di oltre una trentina fra pannelli e teche con tutti i passaggi storici e le formazioni intercorse nel tempo, statistiche e tabellini, cimeli e palloni di cuoio consunto, le maglie di gioco e i resoconti dei giornali. La mostra resterà visitabile tutti i giorni fino al 26 gennaio, con orari 10-12.30 e 16.30-19.
Ad aprire l'esposizione, sempre dalle ore 18 al museo, una tavola rotonda che sarà condotta da Enrico Veronese di Chioggia Azzurra con la presenza dei colleghi della carta stampata, di alcuni insigni storici commentatori del calcio locale e dei giocatori più rappresentativi nei decenni passati, assieme all'amministrazione comunale e alla società Union Clodiense. Quest'ultima, domani nell'anticipo contro il Delta Porto Tolle, scenderà in campo con una maglia celebrativa speciale: prima della partita di sabato, dalle ore 14 allo stadio Ballarin, avverrà la seconda cerimonia del Centenario con la partecipazione dei bambini delle squadre giovanili.
martedì 7 gennaio 2020
CAMPO ALL'ISOLA DELL'UNIONE, CANTIERE NON RINVIABILE: VERSO IL RESTRINGIMENTO PER CONTINUARE A GIOCARE?
C'è ottimismo per la possibilità di continuare l'attività sportiva delle squadre giovanili dell'Union CS al campo dell'isola dell'Unione. Un incontro avvenuto venerdì mattina in municipio, e il necessario confronto tra gli uffici Lavori Pubblici e Sport, ha portato alla comunicazione da parte del Comune che solo nelle fasi di montaggio del prefabbricato per costruire il parcheggio scambiatore (previste dal prossimo 13 gennaio) l'attività potrebbe essere fermata dal responsabile della sicurezza del cantiere. Non è stato ottenuto dal Comune il rinvio del cantiere, che beneficia dei fondi derivanti dai patti territoriali per l'area sud della provincia.
Per quanto riguarda lo svolgimento dei campionati federali, il dirigente del settore Lavori Pubblici del Comune di Chioggia, Stefano Penzo, è in relazione con il CONI allo scopo di predisporre il probabilissimo restringimento delle dimensioni del campo di gioco, al fine di consentirne l'utilizzo anche in concomitanza del montaggio della struttura adiacente. Questa al momento è la soluzione più gettonata, anche in considerazione del fatto che i lavori di adattamento sarebbero a carico dell'amministrazione comunale, la quale ha anche disposto l’abbattimento del canone d’affitto dovuto per l'utilizzo del campo Gambelli dalla società Union Chioggia Sottomarina per l’anno 2020.
Esiste comunque ancora la possibilità che i disagi per le parti (squadre giovanili e cantiere) possano essere insostenibili, e in tal caso già si sa che alcune partite di campionato potranno essere svolte al campo sportivo di Sant'Anna di Chioggia, gestito dalla stessa società granata: anche in questo caso, la manutenzione dovuta per sistemare il terreno di gioco ricade sul Comune. In ultima istanza, anche l'Union Clodiense di Ivano Boscolo Bielo ha dato la propria disponibilità per il trasferimento di bambini e ragazzi al campo di Ca' Lino, solitamente utilizzato per gli allenamenti della prima squadra.
La nota dell'ente, comunque, è sufficientemente esplicita nel limitare le soluzioni alternative alla previa esperienza delle altre vie che consentano a circa 300 giovani atleti di continuare ad allenarsi e a giocare all'isola dell'Unione. Una zona nella quale è intenzione dell’amministrazione avviare un progetto di riqualificazione della ex pista di atletica, prevedendo tra i suoi programmi l’impegno di spesa di 500mila euro. Le attività tecniche funzionali alla realizzazione di tale progetto sono già in corso e prevedono un percorso complessivo volto a determinare il suo futuro utilizzo a beneficio dei giovani e dell’intera città: «Consapevoli delle preoccupazioni iniziali – spiega l'assessora ai Lavori Pubblici Alessandra Penzo – ci siamo attivati per aprire un dialogo costruttivo con gli attori coinvolti. Ci sentiamo di rassicurare quanto al fatto che riusciremo a trovare un giusto equilibrio tra i lavori necessari per il nuovo parcheggio e la continuità sportiva, fondamentale per i giovani».
Per quanto riguarda lo svolgimento dei campionati federali, il dirigente del settore Lavori Pubblici del Comune di Chioggia, Stefano Penzo, è in relazione con il CONI allo scopo di predisporre il probabilissimo restringimento delle dimensioni del campo di gioco, al fine di consentirne l'utilizzo anche in concomitanza del montaggio della struttura adiacente. Questa al momento è la soluzione più gettonata, anche in considerazione del fatto che i lavori di adattamento sarebbero a carico dell'amministrazione comunale, la quale ha anche disposto l’abbattimento del canone d’affitto dovuto per l'utilizzo del campo Gambelli dalla società Union Chioggia Sottomarina per l’anno 2020.
Esiste comunque ancora la possibilità che i disagi per le parti (squadre giovanili e cantiere) possano essere insostenibili, e in tal caso già si sa che alcune partite di campionato potranno essere svolte al campo sportivo di Sant'Anna di Chioggia, gestito dalla stessa società granata: anche in questo caso, la manutenzione dovuta per sistemare il terreno di gioco ricade sul Comune. In ultima istanza, anche l'Union Clodiense di Ivano Boscolo Bielo ha dato la propria disponibilità per il trasferimento di bambini e ragazzi al campo di Ca' Lino, solitamente utilizzato per gli allenamenti della prima squadra.
La nota dell'ente, comunque, è sufficientemente esplicita nel limitare le soluzioni alternative alla previa esperienza delle altre vie che consentano a circa 300 giovani atleti di continuare ad allenarsi e a giocare all'isola dell'Unione. Una zona nella quale è intenzione dell’amministrazione avviare un progetto di riqualificazione della ex pista di atletica, prevedendo tra i suoi programmi l’impegno di spesa di 500mila euro. Le attività tecniche funzionali alla realizzazione di tale progetto sono già in corso e prevedono un percorso complessivo volto a determinare il suo futuro utilizzo a beneficio dei giovani e dell’intera città: «Consapevoli delle preoccupazioni iniziali – spiega l'assessora ai Lavori Pubblici Alessandra Penzo – ci siamo attivati per aprire un dialogo costruttivo con gli attori coinvolti. Ci sentiamo di rassicurare quanto al fatto che riusciremo a trovare un giusto equilibrio tra i lavori necessari per il nuovo parcheggio e la continuità sportiva, fondamentale per i giovani».
domenica 5 gennaio 2020
L'UNION CLODIENSE AFFONDA A TAMAI, 3-0 SENZA STORIA E CON SETTE AMMONITI. INIZIA MALE L'ANNO DEL CENTENARIO
Inizia male il 2020 per l'Union Clodiense Chioggia Sottomarina che nella prima giornata del girone di ritorno subisce un secco 3-0 in casa del fanalino di coda Tamai. I granata non sono mai stati in partita e sono crollati sotto i colpi dei friulani, passati presto in vantaggio con un bolide di Consorti che deviato da Cuomo si insacca all'incrocio dei pali; il punteggio è rinvigorito dalla punizione di Pramparo al 36° (il portiere lagunare Boscolo Palo non è esente da colpe), per trovare la sua dimensione nel finale con la pregevole esecuzione a giro di Crivaro. Gara da dimenticare in fretta se si vuole restare agganciati alle posizioni che contano.
Mario Vittadello inizialmente manda in campo una formazione che verte sull'inserimento di Perrotti tra le linee e Porcino al debutto dal primo minuto, salvo ricredersi nel secondo tempo con l'inserimento di Djurić. A leggere il referto arbitrale con ben 13 ammoniti e l'espulsione del friulano Marmiroli parrebbe di aver assistito a una sfida all'ultimo sangue, invece proprio la direttrice di gara Graziella Pirriatore ci ha messo del suo, inasprendo i toni fin dai primi minuti: ne farà le spese Alberto Ballarin, che sarà costretto a saltare la partita del Centenario, sabato in casa contro il Delta Porto Tolle. Le scaramucce poi sono scemate fin nell'atmosfera elettrica degli spogliatoi.
Anche il terreno di gioco in condizioni per niente buone ha giocato un ruolo, ma non ci sono scusanti se la prima esibizione dei chioggiotti dopo le feste di fine anno ha portato a un risultato così pesante e francamente inatteso. Sul cartellino del cronista solo una traversa di Ferretti colpita da lontano nel primo tempo, con uno splendido controbalzo che il portiere locale Pirana ha deviato da una rete certa, poi un colpo di testa di Porcino finito di poco alto nella ripresa in seguito a un calcio di punizione, quindi altri due calci piazzati di Marangon sventati dall'estremo difensore brasiliano e un palo di Martino in mischia.
Mario Vittadello inizialmente manda in campo una formazione che verte sull'inserimento di Perrotti tra le linee e Porcino al debutto dal primo minuto, salvo ricredersi nel secondo tempo con l'inserimento di Djurić. A leggere il referto arbitrale con ben 13 ammoniti e l'espulsione del friulano Marmiroli parrebbe di aver assistito a una sfida all'ultimo sangue, invece proprio la direttrice di gara Graziella Pirriatore ci ha messo del suo, inasprendo i toni fin dai primi minuti: ne farà le spese Alberto Ballarin, che sarà costretto a saltare la partita del Centenario, sabato in casa contro il Delta Porto Tolle. Le scaramucce poi sono scemate fin nell'atmosfera elettrica degli spogliatoi.
Anche il terreno di gioco in condizioni per niente buone ha giocato un ruolo, ma non ci sono scusanti se la prima esibizione dei chioggiotti dopo le feste di fine anno ha portato a un risultato così pesante e francamente inatteso. Sul cartellino del cronista solo una traversa di Ferretti colpita da lontano nel primo tempo, con uno splendido controbalzo che il portiere locale Pirana ha deviato da una rete certa, poi un colpo di testa di Porcino finito di poco alto nella ripresa in seguito a un calcio di punizione, quindi altri due calci piazzati di Marangon sventati dall'estremo difensore brasiliano e un palo di Martino in mischia.
sabato 4 gennaio 2020
INIZIA DOMENICA IL GIRONE DI RITORNO PER L'UNION CLODIENSE SUL CAMPO DEL FANALINO DI CODA TAMAI
Con il 2020 torna in campo l'Union Clodiense Chioggia Sottomarina, che domenica nella prima giornata del girone di ritorno sfiderà in trasferta i friulani del Tamai. Si tratta di una rivale storica dei granata, che specie negli ultimi anno hanno raccolto poco in casa della formazione biancorossa: all'andata il punteggio fu di 1-1, quando al goal di Moras (oggi alla Luparense) rispose Marco Tattini con un pregevole colpo di testa.
L'attaccante imolese non sarà però a disposizione dell'allenatore Mario Vittadello per via di un risentimento muscolare valutato comunque non grave; mancherà anche Pietro Baccolo, squalificato dopo la discutibile espulsione di Feltre, mentre è recuperato Marco Djurić nonostante si sia allenato poco in settimana (dovrebbe partire dalla panchina). Possibile una formazione con Boscolo Palo in porta, Ostojić e Biolcati terzini, Ballarin e Pastorelli difensori centrali, Cuomo ed Erman a centrocampo, Martino e Gerthoux alle ali, Marangon a suggerire per il centravanti Ferretti.
Il Tamai, dopo essere stato ripescato in serie D, versa in ultima posizione in classifica con 10 punti contro i 32 dei lagunari. Il tecnico Sandro Lenisa (ex Chions), che da fine novembre ha preso il posto di Giuseppe Bianchini, disporrà di nuovi giocatori arrivati con il mercato invernale, come il bomber Urbanetto, Crivaro, Arcon, Donadello, Lo Nigro e il portiere brasiliano Caio Pirana. Arbitra dell'incontro sarà Graziella Pirriatore della sezione AIA di Bologna.
L'attaccante imolese non sarà però a disposizione dell'allenatore Mario Vittadello per via di un risentimento muscolare valutato comunque non grave; mancherà anche Pietro Baccolo, squalificato dopo la discutibile espulsione di Feltre, mentre è recuperato Marco Djurić nonostante si sia allenato poco in settimana (dovrebbe partire dalla panchina). Possibile una formazione con Boscolo Palo in porta, Ostojić e Biolcati terzini, Ballarin e Pastorelli difensori centrali, Cuomo ed Erman a centrocampo, Martino e Gerthoux alle ali, Marangon a suggerire per il centravanti Ferretti.
Il Tamai, dopo essere stato ripescato in serie D, versa in ultima posizione in classifica con 10 punti contro i 32 dei lagunari. Il tecnico Sandro Lenisa (ex Chions), che da fine novembre ha preso il posto di Giuseppe Bianchini, disporrà di nuovi giocatori arrivati con il mercato invernale, come il bomber Urbanetto, Crivaro, Arcon, Donadello, Lo Nigro e il portiere brasiliano Caio Pirana. Arbitra dell'incontro sarà Graziella Pirriatore della sezione AIA di Bologna.
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