La Clodiense fa, la Clodiense disfa. Un 3-3 che lascia l’amaro in bocca ai granata, in vantaggio per tre volte contro il Cjarlins Muzane e per larga parte della partita dominatori; ma alcune disattenzioni difensive hanno portato gli ospiti -che per la verità hanno giocato quasi solo gli ultimi minuti- a un pareggio insperato. E se con una vittoria la squadra di Vittadello avrebbe fatto un bel passo avanti verso l’uscita dalla zona playout, il solo punto racimolato e i risultati delle varie San Donà, Cartigliano, Levico la tengono ben ancorata al pericolo; anche se le sconfitte di Tamai e Trento allontanano, si spera definitivamente, lo spettro della retrocessione diretta. Che per quanto visto oggi allo stadio Ballarin, non sarebbe per niente meritata. Di Cuomo al 1°, poi Farinazzo e Nappello su rigore le reti lagunari; rispondono i friulani con un penalty di Kabine, quindi Bussi e Migliorini all’89°, in piena “zona-Clodiense”. Da notare anche, alla fine del primo tempo, un grossolano errore dell’arbitro d’Eusanio che non concede ai chioggiotti un rigore solare per netto fallo di mano di Parpinel su cross di Granziera.
Il tecnico di casa manda in campo Camerlengo in porta, Granziera e Acampora terzini, Ballarin e Cuomo difensori centrali, Djurić ed Erman a centrocampo, Martino e Farinazzo alle ali, Cinque e Fioretti di punta. In panchina Motti, Pastorelli, Nardo, Vianello, Bagatti, Gerthoux, Luca Bullo, Baccolo e Nappello. Risponde mister Stefano de Agostini con Scordino, Zuliani, Cudicio, Politti e Parpinel, poi Tonizzo e Del Piccolo, quindi Bussi, Migliorini, Smrtnik e Kabine. Tra le riserve Calligaro, Massaro, Pez, Mantovani, Pisani, Ruffo, Dussi, Spetić e Moras. Arbitra come detto Francesco d’Eusanio della sezione AIA di Faenza sotto un cielo soleggiato e davanti a 250 spettatori, con rappresentanza ospite. Fuori dallo stadio Ballarin la troupe di Striscia la Notizia intenta a catturare le impressioni degli spettatori prima dell’ingresso in campo.
Pronti, via e la Clodiense passa in vantaggio. Angolo di Erman (saranno 13, a zero, i corner alla fine), Cuomo di testa anticipa Bussi e infila sul palo nascosto: seconda rete stagionale per il difensore campano, dopo il goal decisivo sempre di testa al San Donà. Per la Clodiense si mette in discesa, la squadra cerca il fraseggio a terra -molto chiamato in causa Acampora a sinistra- e gli insidiosi traversoni di Martino mettono in apprensione la difesa ospite. Djurić mette a lato di testa un cross di Erman, e al 17° Ballarin porta fuori dalla zona di pericolo Kabine, atterrandolo però ancora dentro l’area: è rigore che lo stesso attaccante di origine marocchina realizza spiazzando Camerlengo.
La Clodiense macina gioco e ancora Djurić sfiora il goal con un pregevole sinistro a giro. Altro cross di Martino (Cinque mette a lato di testa), i ritmi sono bassi ed Erman predica il suo calcio tecnico ed essenziale. Si fa vedere anche Fioretti che tenta lo scambio con Cinque e poi gira verso la porta, ma il suo marcatore (testa o mano?) mette in corner. La partita è frammentata dai falli, l’arbitro spesso lascia correre: il possesso di palla dei friulani è ora più fluido, anche se è sempre la Clodiense a mettere paura. E al 45° gli estremi per un rigore ci sono tutti e anche di più, quando Granziera crossa e Parpinel stoppa con la mano in piena area: le proteste dei giocatori e dell’entourage granata sono inutili, si va negli spogliatoi sull’1-1 e con Cinque toccato duro.
Nella ripresa Vittadello lo sostituisce con Nappello, Martino passa a sinistra consentendo a Farinazzo di giostrare sulla prediletta fascia destra. Il predominio territoriale è ancora granata: azioni convulse in area friulana hanno spesso la linea di fondo quale set, e sia Djurić che Granziera sfondano a ripetizione. Lo stesso Nappello dall’altra parte (al 59° respinge Scordino), il Cjarlins cerca solo il contropiede anche se la Clodiense -nella smania di voler segnare dopo il plateale rigore negato- non sempre è lucida, a volte confusa. De Agostini corre ai ripari e mette in campo Moras ad arginare il binario lagunare sulla destra, e al 65° i padroni di casa tornano in vantaggio: splendido tiro dalla distanza di Nappello destinato a insaccarsi, il portiere del Cjarlins si salva come può, Farinazzo è il più vicino e ribadisce in rete con un diagonale. Risultato sacrosanto.
Gli uomini in maglia bianca si fanno vedere solo al 67° con Moras che salta Ballarin, si accentra e calcia debolmente tra le braccia di Camerlengo. Al 72° Martino esce dopo un infortunio protrattosi vari minuti: anziché il cambio “testuale” (Luca Bullo) entra il difensore Pastorelli, con Acampora che avanza lungo la fascia. Un segnale di paura, tant’è che Farinazzo sbroglia una situazione scabrosa nella sua stessa area, e si fa vivo il Cjarlins col primo vero tiro in porta della sua partita, se si eccettua il rigore: all’80° Bussi serve Kabine che di sinistro calcia alto di poco. Un bell’assist in profondità di Djurić per Fioretti che calcia alto è il prologo all’inaspettato pareggio friulano: Moras si disimpegna bene a sinistra, cross perfetto per la test di Bussi, Pastorelli salta forse fuori tempo e il numero 11 sovrasta Acampora insaccando: è il minuto 83.
La Clodiense si getta in attacco a testa bassa, e due minuti dopo d’Eusanio le accorda il rigore: Ballarin salva un contropiede ospite, Granziera lancia Fioretti in verticale, che viene contrato in area da Cudicio (già ammonito in precedenza): penalty che Nappello trasforma calciando centrale all’86°. Ancora il fantasista si fa vedere allo scadere, giostrando lungo la linea di fondo e fornendo un assist difficile a Fioretti, che può solo tentare inutilmente il colpo di tacco. E come nelle evenienze ineluttabili, il Cjarlins riagguanta per la terza volta la Clodiense con uno schema su punizione che ricorda il goal di Baccolo al Montebelluna: dalla fascia destra d’attacco Moras serve basso per Migliorini, tiro di prima intenzione che si insacca alla sinistra di Camerlengo, forse coperto da Djurić. Ancora generoso assalto finale della Clodiense, che al 94° con Pastorelli di testa sfiora il goal di un epico 4-3, ma la palla si spegne di poco fuori.
Le pagelle dei granata:
Camerlengo 5.5: "spettatore non pagante" fino all’80°, poi prende due goal e nell’ultimo forse ci mette del suo, non coprendo bene il primo palo. Magari la sua visuale non era perfetta, essendoci probabilmente Djurić tra la palla e la porta.
Granziera 7: perfetto in difesa (anche se Moras gli fa girare la testa), brillante nelle proiezioni offensive. Tra i migliori dei suoi, importante anche tatticamente.
Ballarin 5.5: rigore ingenuo che uno navigato come lui si può risparmiare. Non di rado cerca l’anticipo a centrocampo, come nell’occasione (andata bene) che ha dato il via al goal del 3-2.
Cuomo 6.5: sùbito il secondo goal del suo campionato, dietro non concede sbavature a un attacco sterilizzato. Nei dieci minuti finali cala anche lui e il Cjarlins ne approfitta.
Acampora 6: ha come al solito brutti clienti ma riesce a contenerli tutti, salvo forse Bussi nel finale. Si fa vedere anche in proiezione, aspetto sul quale investe l’allenatore.
Martino 6: alcuni cross e traversoni dei suoi creano scompiglio, specie nel primo tempo. Nella ripresa cambia fascia e viene toccato duro, dovendo cedere il passo. (Pastorelli 6: messo in campo per difendere il risultato, lo scopo non riesce. Ma ha poche colpe e nel recupero avrebbe potuto essere l’eroe di giornata).
Djurić 6.5: solito contributo di quantità e qualità da un’area all’altra, nei contrasti si fa sentire e cerca la via della rete. Difficile chiedergli di più.
Erman 6.5: anche in contesti competitivi il regista triestino fa la sua parte sia in contenimento che nel rilancio, sempre con pulizia del tocco e visione in verticale: i suoi corner sono chirurgici. (Luca Bullo s.v.)
Farinazzo 6: primo tempo sacrificato a fare il tornante in una fascia che lui mancino sente poco. Nella ripresa, riportato a destra, si rende utile anche in difesa e va a segnare la sua settima rete stagionale.
Cinque 5.5: i difensori friulani non vanno per il sottile e lo fermano anche con le maniere forti. Di suo non ha molti spazi né palloni giocabili, pur nel dominio territoriale del primo tempo: ha fatto meglio altre volte. (Nappello 6.5: un rigore realizzato ma soprattutto un grandissimo tiro che ha propiziato il goal di Farinazzo. Ha scaricato sul campo la voglia di giocare)
Fioretti 6: scambia la posizione con l’altro centravanti, cerca di concludere in porta e conquista il rigore nel finale. Nel primo tempo non gioca vicino alla porta, nel secondo sì, e mostra di essere a suo agio con un partner di ruolo.
Vittadello 5.5: non convince la scelta di Farinazzo a sinistra (in quella zona, si sa, rende meglio Bullo ma anche lo stesso Nappello). Buona idea riportarlo a destra nella ripresa, anche se molti all'infortunio di Martino avrebbero visto più normale un cambio nello stssso ruolo, per continuare a tenere basso l'avversario: inserire un difensore poteva comunicare timore degli avversari, che non si sono fatti pregare due volte.
Cjarlins Muzane: Scordino 6.5, Zuliani 6, Cudicio 5, Politti 6, Parpinel 5, Tonizzo 6, Del Piccolo 5.5, Bussi 7, Migliorini 6.5, Smrtnik 5, Kabine 6.5. (Ruffo s.v., Dussi s.v., Spetić 6, Moras 7)
l’arbitro D’Eusanio 4.5: potrebbe aver anche fatto bene nel prosieguo (e non ha fatto benissimo), ma la macchia del rigore non dato alla Clodiense al 45° resta a referto e nella memoria. Inoltre, si diceva, una cattiva gestione di falli e cartellini, tralasciando i tanti reclami granata per azioni d’area e lo stesso rigore concesso a Fioretti dalla tribuna non appariva lampante senza ombra di dubbio.
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