Seconda amichevole stagionale e primo successo per la Clodiense Chioggia Sottomarina di Gianluca Mattiazzi. Dopo il convincente primo tempo di Venezia, l'undici granata ha affrontato allo stadio Ballarin e battuto oggi per 3-2 il Legnago Salus, passato e probabilmente futuro avversario nel girone di serie D: davanti a circa 50 spettatori, in un pomeriggio estivo leggermente ventilato e di nemmeno troppo sole, i lagunari ribaltano il risultato nella ripresa, mostrando una naturale crescita di tenuta atletica. Il tecnico rimescola le carte e nella formazione iniziale prova una sorta di 4-2-3-1, con Alessandro Zennaro in porta, Bagarollo e Scandilori esterni, Pregnolato e Cuomo coppia centrale difensiva, Arvia (un allenatore in campo, carismaticamente riconosciuto dai compagni) e il capitano Abrefah a fare filtro e smistare il gioco, il promettente Martino largo a destra, Pelizzer incursore (nel ruolo che la stagione scorsa fu di Delcarro), l'altro "local" Luca Bullo dalla sinistra a cercare il centravanti Barone, già in palla. Gli uomini di Spinale invece hanno cambiato meno.
La squadra di casa va presto in vantaggio con Barone, che al 9' -su uscita incerta del portiere avversario Cuoco- raccoglie l'assist di Pelizzer e segna a porta vuota. Dopo pochi minuti, Cuomo si esibisce in un colpo di testa con tempismo perfetto su punizione di Arvia, ma la palla sorvola di poco la traversa. Funzionano le catene sulle due fasce, a destra Bagarollo sale molto e Martino mette in difficoltà l'estremo difensore ospite con un paio di cross, uno dei quali stava quasi per insaccarsi agli incroci. Luca Bullo è molto diligente ad accorciare gli spazi a sinistra, ma dopo il break per dissetarsi il legnaghese Matej realizza il pareggio di sinistro, su cross dalla parte opposta di Righetti.
Corre il 37' e tempo un minuto i biancoazzurri pareggiano, complice uno svarione difensivo chioggiotto: Taylor ha la strada spalancata e batte facilmente Zennaro in uscita. I fuochi d'artificio non cessano, dal momento che al 40' Abrefah stampa sulla traversa un potente tiro da fuori area. Fra i veronesi si distingue Michelotto, che sfiora il 3-1 con un diagonale salvato sulla linea da Pregnolato, e poi si cimenta in un riuscito doppio dribbling d'alta scuola. Il primo tempo termina con un punteggio di 1-2 forse un po' bugiardo, date le occasioni granata: trattandosi di costruire -anziché distruggere, come doveva essere a Venezia- i meccanismi e la conoscenza fra i compagni di squadra verranno col tempo.
Nella ripresa la Clodiense scende in campo quasi interamente rinnovata: nel 4-3-3 disegnato da Mattiazzi, inizialmente solo Pelizzer rimane in campo, retrocedendo a interno destro. Davanti a Lorenzo Grego si schierano Mortara, Ballarin che riprende la fascia, Granziera e l'ultimo arrivato, il classe 2001 Emanuele Acampora (ex Primavera del Padova). A centrocampo appunto Pellizzer, Djurić e Novelli Gasparini, davanti giostrano il figliol prodigo Farinazzo, Cecconello e l'atteso Nappello. Curiosità: Mortara e Djurić vestono entrambi la maglia numero 19, anche se il secondo è a referto col 21. Tempo sette minuti e, dopo un tiro alto del centravanti ospite Verratti, la Clodiense pareggia col cavallo di ritorno: Farinazzo -che a Legnago è nato- si accentra dalla linea di fondo e fa partire un forte sinistro che si insacca in diagonale a mezza altezza, ricordando a tutti la sua confidenza con il goal mai smarrita. Anche Granziera conferma la crescita esponenziale della seconda parte del campionato trascorso, e disbriga ottimamente una situazione scabrosa.
Il vantaggio granata arriva al 66', quando un corner di Nappello dalla destra viene corretto in rete dal preciso colpo di testa di Cecconello, al suo primo goal -ancorché non in partita ufficiale- con la maglia della Clodiense; lo stesso attaccante di Monselice raccoglie l'assist di Farinazzo ma ottiene solo un calcio d'angolo. Si mette in mostra anche Grego parando abbastanza agevolmente un sinistro a giro di Congiu, ma mister Mattiazzi lamenta che la sua squadra si "abbassa" troppo. Ci prova Djurić da lontano all'83esimo minuto, la palla scivola al portiere Colella ma nessuno si avventa in tempo per ribadire in rete. La difesa di casa soffre le folate dell'ala destra Cess, che cade in area all'84' ma l'arbitro non considera il rigore; qualche dubbio in più nell'analoga azione di tre minuti più tardi, con un penalty che pareva esserci per fallo di Djurić sullo stesso Cess. Il Legnago conclude in attacco ma produce solo un colpo di testa di Sandrini, tutto solo a tempo scaduto, con la palla che si perde sulla rete di recinzione. Al fischio finale c'è soddisfazione per i tre punti e per i progressi dimostrati: sabato pomeriggio si va a Noale per aggiungere minuti e intesa verso l'esordio in coppa Italia dilettanti, a fine mese.
Nessun commento:
Posta un commento