Missione compiuta per la Clodiense, che si sbarazza del Delta Porto Tolle nel turno preliminare di Coppa Italia dilettanti, e domenica prossima andrà a fare visita alla temibile Adriese. Subito un amarcord per il tecnico Gianluca Mattiazzi, il capitano Alberto Ballarin (oggi tra i migliori in campo) e lo staff granata, che devono ringraziare la prodezza del 19enne Luca Bullo: il ragazzo chioggiotto, schierato dall'inizio sulla fascia destra dell'attacco, allo scadere del primo tempo sfrutta un errore del difensore polesano Koliatko e trafigge il portiere Adorni di prima intenzione, festeggiando poi con una spericolata capriola che un tempo si sarebbe detta à la Hugo Sanchez.
Davanti a circa 250 spettatori, con più che discreta rappresentanza polesana in gradinata e in tribuna, in un pomeriggio di forte vento ma col sole crescente Mattiazzi schiera Camerlengo in porta, Bagarolo Ballarin Cuomo e Scandilori in difesa, l'ex Arvia in regia, Abrefah interno destro e Pelizzer incursore da sinistra al centro, Nappello e appunto Bullo sulle ali tornanti e Barone al centro dell'attacco. Zattarin risponde lasciando in panchina l'ex Malagò, a osservare l'incontro tra gli altri il direttore sportivo e l'allenatore dell'Adriese.
Per molti minuti non succede nulla, i ritmi sono blandi e bisogna ricorrere a una spizzata di testa di Bagarolo su corner battuto da Nappello per aprire il taccuino della cronaca: correva il 18° minuto. Due minuti più tardi un fuorigioco non chilometrico di Nobile vanificava un'azione del Delta. Nappello parte dalla fascia per accentrarsi e tagliare in direzione di Barone o di Bullo, ma è il biancoblu Boron a mettere i brividi a Camerlengo con un diagonale che esce di poco. Rimarrà l'azione più pericolosa del Porto Tolle in tutta la partita. Alberto Ballarin sta entrando in forma campionato e lo dimostra al 34° quando salva due volte la porta nella stessa azione. In una partita povera di spunti, è Bullo a squarciare lo zero a zero dopo una elegante serpentina di Nappello, mentre l'arbitro fischia la fine delle ostilità per i primi quarantacinque minuti: un episodio, ma decisivo.
Nel secondo tempo il copione non cambia: noia, paura di perdere (o di pareggiare per chi è in vantaggio), pochi affondi e un maggior pressing degli ospiti in avvio. Dopo una svirgolata di Nobile che termina alta con effetto scenico, entra Malagò e si piazza come di consueto al centro del campo; in casa granata Martino rileva Nappello, con Bullo che cambia fascia. Due brividi per i portieri: Arvia prova il tiro-cross e Adorni deve smanacciare in corner, lo stesso fa dieci minuti dopo Camerlengo che recupera la posizione sul tentativo da fuori di Sané. Ma gli attacchi del Delta sono deboli e confusi, la Clodiense si chiude e riparte. Ultimo brivido, una punizione di Malagò al 92° che però esce a lato. Al fischio finale il pensiero è già allo stadio Bettinazzi di Adria, domenica prossima.
In sala stampa mister Mattiazzi è soddisfatto della prestazione dei suoi, soprattutto per la copertura difensiva che ha garantito un pomeriggio senza sofferenze: «Tenevo molto a uscire per una volta dal terreno di gioco con la porta inviolata». Dopo gli elogi al giovane Bullo («ma può ancora migliorare, lo abbiamo messo altre due volte davanti alla porta»), l'attesa di una settimana verso il passato prossimo: «L'Adriese è la favorita del prossimo campionato, avevano un gran telaio e hanno aggiunto giocatori importanti». Giovedì 30 agosto il sorteggio dei gironi di serie D, poi finalmente questo snervante e caldo precampionato di lavoro sarà solo un ricordo.
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