Con l'ora solare l'Union Clodiense dorme un'ora in più e il Trento vince meritatamente allo stadio Ballarin per 2-0. Troppo forti i gialloblu o troppo debole questa Union, dopo il vantaggio siglato da Pilastro i lagunari sono spariti dal campo e il raddoppio di Caporali ha messo in ghiaccio la partita, concedendo solo due occasioni ai granata con Ferretti (bel tiro al volo, sventato da Ronco) e Madiotto, il cui piatto destro sul finale ha lambito il palo.
Il cambio in panchina, a parte la grinta sfoderata dal nuovo tecnico Andreucci, non ha portato per ora esiti positivi: anzi, subentra qualche sintomo di scoramento oltre al passo indietro contro l'avversario più difficile che si potesse immaginare. Molte le prestazioni individuali deficitarie, specie nel "gruppo storico" che ha conquistato salvezza e terzo posto, e che va rimotivato. Quanto al gioco, fino al primo goal degli ospiti l'Union Clodiense aveva provato a velocizzare l'azione: tra i giovani, in tal senso, se la sono cavata Stalla e Seno.
Il Trento ha imposto la sua legge allo stadio Ballarin, mostrando una crescita esponenziale rispetto all'amichevole di settembre allo stadio Briamasco, ed è stato celebrato dai tifosi al seguito, collocati in tribuna centrale: la gradinata nord infatti non ha ancora fruito del collaudo comunale, e pertanto risulta ancora tecnicamente inagibile, nonostante l'installazione dei seggiolini nella struttura in metallo.
La tribuna centrale, intanto, non è ancora stata ripulita integralmente dopo la tromba d'aria della scorsa settimana: non solo non è stata ricostruita una tribuna stampa, ma permangono qua e là calcinacci e addirittura pezzi di vetro. I lavori sono peraltro in corso all'adiacente magazzino societario, colpito duramente dal fenomeno che ha scoperchiato il tetto. Da ora e per un mese, comunque, il campionato di serie D proseguirà a porte chiuse.
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