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giovedì 13 giugno 2019

TARALLUCCI E SPRITZ PER IL NUOVO LOGO DELL'UNION CLODIENSE. RADUNO IL 25 LUGLIO, ALTRI 4 GIOCATORI CONFERMATI

Vanno di moda i film distopici, ma anche solo un mese fa -dopo la salvezza ottenuta a Feltre- nessuno avrebbe immaginato di vedere il presidente della Clodiense Ivano Bielo indossare la maglia della curva sud Franco de Paolis, gli stessi ultrà entrare trionfalmente alla darsena del Mosella (praticamente "casa Bielo") a passo di carica e intonando i cori dell'Union Clodiasottomarina, e finalmente il logo del 1971 campeggiare sulle maglie granata in presentazione. Eppure è tutto vero, e dopo l'annuncio dato la mattina di sabato 1° giugno allo stabilimento InDiga, oggi ciò è avvenuto: regista, per restare alla metafora cinematografica, l'assessora allo sport Isabella Penzo, che con un paziente lavorìo ha unito le parti in un accordo meno difficile e assai meno utopistico di quello che pareva solo un mese fa, mentre nello spogliatoio di Feltre si faceva festa.
Il nuovo logo, dunque. O forse, l'antico: campo rosso granata, leone del Clodia e cavalluccio del Sottomarina, con l'anno di fondazione dell'Union (il 1971, appunto), sormontati dalla denominazione Union Clodiense Chioggia Sottomarina. Campeggia in prova su una maglia col numero 8 e una, bianca, col numero 20, indossate da due manichini: ma le divise da gioco ufficiali saranno rese note in un secondo tempo. «Saranno bellissime, con l'aggiunta di sponsor e fregi», dice il team manager Maurizio Giorgio Siviero. Per il 25 luglio, giorno del raduno allo stadio Ballarin, saranno pronte: la squadra con lo staff tecnico guidato da Mario Vittadello poi perfezioneranno la preparazione tra i campi di allenamento di Ca' Lino e il villaggio turistico di Isamar a Isolaverde.
Quanto al "clima", nel magnifico panorama offerto dalle vetrate della darsena che guardano la maestà di Chioggia e della laguna, è già caldo e non solo per la temperatura esterna: i cori dei circa trenta ultras presenti hanno sommerso di affetto Ivano Bielo e hanno inneggiato alla ritrovata Union, trovando risposta nel presidente che indossa le nuove maglie appena sfornate dalla curva verso la campagna di abbonamento. «Il mio impegno c'è stato negli anni scorsi e ci sarà ancora di più - ha esordito l'imprenditore di Sottomarina - grazie alla forza che proprio i tifosi mi possono dare. Ma il vero collante è stata Isabella Penzo».
L'assessora non si schermisce, e accompagnata da una folta delegazione di assessori e consigliere di maggioranza si dice «soddisfatta e orgogliosa del traguardo raggiunto davanti a una città unita, accomunata dalla passione per il calcio che c'è da sempre». Isabella Penzo ricorda che il prossimo anno cade il centenario dalla fondazione del Clodia e quindi del football organizzato in città: «Mi chiedono "chi g'ha molà un ponto?" fra le due parti, rispondo che c'è stata una consapevolezza nuova. L'intesa si è trovata in due settimane, gli ostacoli non erano poi così insormontabili. Ci vediamo allo stadio!». Vale a dire, chiosando, che si sono persi otto anni di tempo.
È Sandro "Cire" Furlan, che negli ultras granata milita dal 1984, a enumerare i temi dell'accordo: il vocabolo Union nel nome, il ripristino appunto del logo originario, la considerazione della società quale continuazione storica dell'esperienza unitaria e non un "fenomeno nuovo" in rottura con essa, il granata quale unico colore e l'esclusione del neroverde dell'ex Sottomarina Lido anche per le seconde maglie o il settore giovanile. «Lo aspettavamo dal 2011, ci siamo riusciti - ha commentato Furlan - e ora siamo entusiasti, il 2019 ci rimarrà nella mente. La curva sud Franco de Paolis ricorda anche chi ha calcato i suoi gradoni e adesso non c'è più».
Capitolo mercato: anche in questo caso c'è una svolta rispetto alle precedenti stagioni, quando l'organico dell'anno precedente veniva smantellato con puntualità. L'opera del direttore sportivo Roberto Tonicello, su indicazione del tecnico, è riuscita a confermare gran parte dei giocatori che nello scorso girone di ritorno hanno costruito il miracolo salvezza, cementando il gruppo prima ancora di ottenere risultati. Alle già note e gradite permanenze (fatta salva la valutazione di eventuali offerte irrinunciabili dalla Lega Pro...) dei vari Cuomo, Nappello, Djurić, Martino, Ballarin, Luca Bullo, si aggiungono quelle di Baccolo, Granziera, Pastorelli e Gerthoux. In pratica, l'ossatura che già si conosce, anche per non impiegare tre mesi a trovare l'amalgama e la coesione interna.

Con la partenza dei due portieri Motti e Camerlengo -di proprietà del Venezia, che ne può disporre- e il rientro alla base del giovane Bagatti, restano ancora da sistemare due reparti: per l'estremo difensore si valuta un prospetto classe 2001 o 2002 e si fa il nome del campano Esposito, mentre per l'attacco si attendono novità riguardo Cinque, Fioretti e Farinazzo. Ancora in bilico l'esperienza lagunare di Emanuele Acampora: il terzino sinistro è infatti di proprietà del Padova del neopresidente marinante Daniele Boscolo Meneguolo, mentre non è certa la conferma del talentuoso regista triestino Thomas Erman, un altro dei cardini della salvezza. Il ds Tonicello intanto sta scrutando il mercato per portare a Chioggia un attaccante da doppia cifra realizzativa, oltre al congruo numero di giovani "under" obbligati dal regolamento.

la playlist video degli interventi:

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