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martedì 20 ottobre 2020

ANTONIO ANDREUCCI SI PRESENTA DA ALLENATORE DELL'UNION CLODIENSE: «VOGLIAMO GIOCARE PER STARE AL VERTICE»

Sono trascorse da poco le ore 18 quando l'auto di Antonio Andreucci, nuovo tecnico dell'Union Clodiense, entra nello stadio Aldo e Dino Ballarin in via di manutenzione dopo la tromba d'aria della scorsa settimana, per la presentazione ai media. E turbolente sono state anche le ultime 24 ore in casa granata, con l'esonero di Mario Vittadello e l'arrivo dell'allenatore toscano: «Stimo Mario, ha lavorato qui con grande responsabilità - esordisce Andreucci - e il mio primo pensiero è per lui.
Quando ero andato via dal Sottomarina Lido, nel 2010, ho covato un certo rammarico, perché anche se ancora non c'era la Clodiense vedevo la volontà societaria di fare bene. Mi attraeva molto allenare la squadra di questa città, così ho acconsentito subito all'offerta ricevuta: un accordo facile da trovare per continuare assieme questo campionato, c'è sempre stata vicinanza anche quando ci siamo incontrati da avversari».

Anche Andreucci ha grande esperienza della categoria e di questo girone: «Servirà - dice il direttore sportivo Roberto Tonicello - per ritrovare la tranquillità mancata nelle ultime due o tre settimane». Risale a ieri la decisione societaria di sollevare Vittadello dall'incarico, e fin da subito l'ex coach di Triestina, Como e Campodarsego è stata la prima scelta: su di lui infatti stavano convergendo altre squadre in difficoltà.
Ad Antonio Andreucci, promosso sul campo dopo lo stop di febbraio, mancava l'aria del campo: «Grande il mio entusiasmo oggi all'allenamento - prosegue il neotecnico granata - anche nell'aver trovato una squadra disponibile, consapevole di dover pensare già a domenica, perché gli obiettivi importanti vanno raggiunti solo partita dopo partita, ogni incontro in questo torneo sta facendo storia a sé e non ci sono avversari facili».
Né tantomeno si chiamano Trento, la squadra che arriverà domenica... «Occorre rispetto per tutti, certo che affrontare la capolista ora è una opportunità per noi. Va anche detto che nelle ultime gare sono mancati giocatori importanti, assenze che cambiano l'assetto e alle quali occorre sopperire, facendo nascere all'interno della squadra la determinazione e l'atteggiamento che in queste ultime partite forse era venuto meno».
Il "reset" è iniziato nei campi di allenamento a Ca' Lino, dove Andreucci ha riabbracciato Erman e Seno, suoi giocatori già a Trieste e rispettivamente a Campodarsego: «Altri invece li ho avuti come avversari - rivela il mister di Lucca - e qualcuno lo conosco bene perché ha fatto del male alle squadre che allenavo in quel momento...».

Inutile nascondersi dietro un dito, la società al nuovo responsabile della panchina ha chiesto di gareggiare per il vertice nel corso della stagione: «Questo è l'obiettivo - conferma Andreucci - al di là di un singolo risultato positivo negativo o positivo. Ogni allenatore ha le proprie idee e il proprio stile di gioco, ho cercato sempre di portarlo dovunque sono andato: succederà anche qui, con calma e pazienza».
Antonio Andreucci ha firmato un contratto fino alla fine della stagione, il suo staff rimane inalterato con Emanuel Rizzi vice, Ivano Rossetti allenatore dei portieri, Dario Penzo preparatore atletico. Quanto al mercato, il trainer afferma di «non venire con lo spirito di mandare via qualcuno e prendere altri, non sono fatto così. Prima voglio vedere come i ragazzi lavorano, e valorizzare quello che c'è, dando fiducia a chi l'ha avuta fino ad oggi, dal punto di vista umano e professionale. Dopo semmai, a ragion veduta, posso chiedere. Ma cambiare per cambiare non mi interessa».

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