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domenica 8 aprile 2018

LA CLODIENSE AFFONDA 3-0 A LEGNAGO, TORNANO VECCHI FANTASMI

Andrea Cuoco, il portiere del Legnago, oggi ha indossato una casacca verde fluorescente piuttosto vistosa. E i suoi guanti sono rimasti puliti dal primo all'ultimo minuto: mai infatti la Clodiense Chioggia Sottomarina lo ha impegnato, anche solo vagamente, se non con un tiro per tempo di Baido finiti entrambi alti, un tiro-cross di Abrefah e una conclusione di Cacurio sventata quasi sulla linea dal difensore Rizzo. Peraltro, uno dei tre marcatori di giornata: in campo, allo stadio Sandrini, sono scesi solo i padroni di casa, che hanno facilmente approfittato dei granata manifestatisi indolenti, svagati, forse un po' "seduti" dopo la rincorsa all'uscita dai playout. Zona salvezza che ormai arride ai veronesi, mentre la Clodiense dovrà fare bottino pieno domenica prossima al Ballarin contro la Calvi Noale: i risultati dagli altri campi sono l'unico fattore positivo della giornata per i lagunari, in una domenica da dimenticare presto assieme ai vecchi fantasmi degli errori in occasione dei calci d'angolo altrui, che oggi come in altre giornate del campionato sono costati due dei tre goal subiti (di Pasquino e un eurogoal di Zanetti le altre realizzazioni).

Davanti a circa 200 spettatori, l'allenatore ospite De Mozzi conferma il 4-3-1-2 e lascia in panchina Pastorelli, preferendogli il rientrante Dondoni senza tornare alla difesa a tre. Osservato speciale Marco Farinazzo: il bomber di Montagnana è nato proprio a Legnago e qui ha disputato due stagioni negli anni scorsi. Gli uomini sono gli stessi delle ultime, positive settimane, ma -forse anche per via del sole e della ventilazione apprezzabile- in campo scendono le loro ombre: a poco serve appigliarsi al rigore negato dall'arbitro calabrese Morabito a Delcarro al 60', quando il risultato era già di 2-0, perché l'interno granata ha strattonato l'avversario prima di cadere per il fallo in area. Dal canto suo il Legnago mette all'attivo anche una traversa colpita da Vita con una botta da fuori area, sul finire della prima frazione.
La prima decina di minuti scorre con continui capovolgimenti di fronte, e la Clodiense in vantaggio nel conto dei corner. Un'ammonizione per fallo al 17' frena Dondoni da ulteriori impeti, e un minuto dopo i veronesi passano: calcio d'angolo dalla destra, Rizzo anticipa Granziera e prende in controtempo il portiere Corasaniti con un piatto destro rasoterra, neanche troppo angolato. Dieci minuti privi di reazione chioggiotta, e al 28' il centravanti di casa Zanetti raccoglie un lancio dalle retrovie, fa qualche passo e dal limite dell'area fa esplodere un siluro potente e preciso che termina la propria corsa sotto l'incrocio dei pali opposto, niente da fare per l'incolpevole estremo difensore. Gli uomini di De Mozzi accennano a un discreto possesso di palla ma senza tiri in porta fino al 39', quando Baido defilato trova le gambe di Dabo a deviare il pallone a lato dopo un'azione prolungata. La Clodiense occupa la metà campo avversaria ma sbaglia molti passaggi e rischia in contropiede: al 42' Marchetti in diagonale, la palla attraversa l'area lagunare ed esce, e un minuto dopo Vita trova la traversa con un bolide da fuori. Morabito fischia la fine del primo tempo, e la speranza dei sostenitori al sèguito è che la ripresa sciolga l'abulia dei primi 45 minuti.
Qualche segnale in effetti c'è, ma effimero. Al 50' una torre di Delcarro è troppo lontana da Farinazzo che non ci arriva, poi al 57' un gran tiro di Baido si spegne di poco alto; la Clodiense attacca assiduamente e al 59' Delcarro reclama un rigore dopo essere stato spinto a terra da Pasquino. Trascorre ancora un minuto e Abrefah dal lato sinistro dell'area fa partire un tiro cross che esce dopo aver attraversato lo specchio. È il momento di Cacurio per Farinazzo, e proprio l'attaccante di Mestre calcia a colpo sicuro al 66' ma Rizzo spazza l'area. Neanche un giro di lancetta e il Legnago triplica con Pasquino che insacca tutto solo da distanza ravvicinata su corner di Marchetti, previa spizzata di testa di Marin. Un deja-vu che rievoca sprazzi di vecchia Clodiense, e non in senso positivo. Girandola di cambi (Santoni per Duravia, Pastorelli per Granziera, Marijanović per Abrefah, Moretto per Conti) ma a farsi notare è il neoentrato ivoriano del Legnago, Kouame, che sfonda sulla destra e mette in mezzo un cross che Zanetti spreca. Ultimo sussulto granata al 90' con Cacurio che crossa e Mangiapia che rischia l'autogoal. I quattro minuti di recupero sono superflui e inchiodano il risultato sul 3-0: i risultati che arrivano via web e radioline aiutano comunque la Clodiense, che perde al massimo un punto su qualche rivale. Ma è chiaro a tutti che con uno o tre punti eventualmente conquistati oggi la condizione sarebbe ben diversa.

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