I tre punti, prima di tutto. Tre come quelli che prima del recupero odierno dividevano la Clodiense Chioggia Sottomarina dal Montebelluna, tre come quelli conquistati dai granata al termine dei novanta minuti, sotto una pioggia scrosciante: è bastata la ribattuta del capitano Abrefah al 7° del primo tempo per consegnare l'intera posta alla squadra lagunare, capace di resistere sia al meteo avverso che alla ricerca del pareggio da parte degli ospiti, ora relegati a un solo punto dalla retrocessione diretta. Boccata d'aria invece per la truppa di De Mozzi, che col successo odierno scavalca Tamai e Ambrosiana agganciano il Cjarlins piazzandosi a 30 punti, uno oltre la soglia della zona playout. Domenica prossima ancora in riva alla laguna contro il qualitativo Belluno: la Clodiense sarà priva dell'allenatore De Mozzi -espulso a fine primo tempo e in tribuna per tutta la ripresa- oltre che di Delcarro ammonito in extremis (era diffidato, sarà parimenti squalificato), mentre andranno osservate le condizioni di Dondoni, uscito appena al 9° minuto per un infortunio. Ma con tre punti in più si ragiona meglio.
Davanti a un centinaio di volenterosi, De Mozzi cambia modulo e uomini rispetto alle ultime occasioni: difesa a quattro con Pastorelli in panchina, Spaltro e il redivivo Volpato sulle fasce (il terzino non giocava titolare da circa sei mesi). Conti in regia, gli interni Delcarro e Abrefah, Duravia dietro la coppia goal Farinazzo-Baido. La pioggia, nel primo quarto d'ora, non è ancora opprimente ma lo diventerà nei restanti due terzi della frazione. Al 2° Farinazzo impegna Milan con un diagonale, e cinque minuti dopo il goal che sblocca la partita: Abrefah appoggia per Duravia che tira da fuori area, Milan non trattiene, Abrefah di nuovo ben piazzato ribadisce in rete. Subito dopo, Dondoni subisce un colpo e non può proseguire: Pastorelli si sveste e riprende il suo posto al centro della retroguardia. Le condizioni meteo diventano quasi proibitive a causa della pioggia battente, ma il terreno di gioco tiene bene.
Al 21° l'arbitro cesenate Zamagni annulla un goal di Veratti, che -su calcio di punizione battuto dalla fascia sinistra da Perosin- incorna di testa all'angolo basso. Ma il guardalinee alza la bandierina proprio mentre l'attaccante montebellunese colpisce la palla: il numero 9 era partito in offside e poi rientrato. A niente valgono le proteste dei biancoblu, che cercano di fare la partita nonostante le condizioni climatiche non adatte al gioco del calcio. Lo stesso Veratti colpisce di nuovo di testa al 36°, ma il pallone finisce alto mentre Abrefah cerca il bis calciando fuori di poco. Un colpo di testa di Pastorelli in avvitamento, alto di poco, conclude il primo tempo.
La ripresa si apre senza cambi ma con De Mozzi espulso dopo un battibecco avvenuto con arbitro e segnalinee alla fine del primo tempo. L'allenatore granata prende posizione nella tribuna sgombra assieme al suo vice Rizzi, e dopo due minuti Duravia crossa basso da destra, ma non ci arrivano nè Farinazzo nè Baido. Un colpo di testa di Pettinà finisce alto di poco al 50°, poi la girandola dei cambi in casa trevigiana. Al 65° grande occasione per i padroni di casa: cross di Baido da sinistra, Delcarro si aggiusta la sfera e calcia sulla parte bassa della traversa, poi è Duravia a impegnare Milan su punizione al 76°.
Moretto e Dell'Andrea blindano la difesa col loro ingresso, ed è proprio il terzino noalese a salvare negli ultimi minuti sul tiro a botta sicura di Spagnol. Il quale all'85° calcia alto al volo, come poco più tardi Dal Dosso trova pronto Corasaniti. De Mozzi si sbraccia dalla ringhiera, e Delcarro incappa in una ormai consueta ammonizione a tempo giù scaduto: la mezzala bergamasca salterà così il Belluno. Ai dolomitici ci si penserà da domani: dopo cinque minuti di recupero, al fischio finale di Zamagni, il sorriso è tutto per la classifica.
Nessun commento:
Posta un commento