domenica 16 novembre 2014
LA CLODIENSE SPRECA UN'OCCASIONE CON LA TRIESTINA
PARI TRA CLODIENSE E TRIESTINA
CON L'ULTIMA DELLA CLASSE LA CLODIENSE GIOCANDO BENE PERDE 2 PUNTI PREZIOSI CON L'ULTIMA IN CLASSIFICA GRAVE INFORTUNIO A MASTROIANNI USCITO ZOPPICANTE
CLODIENSE-TRIESTINA 1-1
MARCATORI: 24’pt Pelizzer, 44’pt Milicevic
CLODIENSE: Okroglic, Pitteri, Moretto, Tiozzo F., Carlucci, Piaggio, Mazzetto, Boscolo D. (24’st Urtiaga), Santi, Pelizzer (42’st Fulchignoni), Mastroianni (18’st Isotti). A disposizione: Tiozzo L., Chiozzotto, Boscolo R., Boscolo M., Casagrande, Olivieri. Allenatore: Pagan
TRIESTINA: Di Piero, Crosato, Celli, Piscopo, Antonelli, Proia (27’st Sittaro), Giordano (21’st Nuzzi), Giorgino, Bez (33’st Aquilani), Gasparotto, Milicevic. A disposizione: Zucca, Giannetti, Cociani, Spadari, Kabangu, Lionetti. Allenatore: Ferazzoli.
ARBITRO: Michele Di Cairano di Ariano Irpino. Assistenti: Marco Latifondi (Bassano del Grappa) e Omar Schiavon (Castelfranco Veneto).
Note: Ammoniti Bez, Boscolo D., Piscopo, Celli. Spettatori: 300 circa con 30 ULTRAS DELLA TRIESTINA . Recupero 0’ e 4’.
CHIOGGIA – La Clodiense data al gran completo si presenta in campo con due novità Carlucci al posto di Boscolo Berto neanche in panchina e a centrocampo Boscolo Gioacchina al posto di Casagrande in panchina in porta il giovane Okroglic in avanti Mastroianni e Santi e schiera un collaudato 4-3-1-2. La grande novità nella formazione alabardata si chiama Ivan Milicevic. L’attaccante croato, al debutto, viene lanciato da mister Ferazzoli nell’undici titolare sul lato destro del tridente offensivo al fianco di Ivo Bez e Domenico Giordano. Il tecnico romano ritorna alla difesa a quattro dove Antonelli e Piscopo si dispongono davanti a Di Piero, mentre Crosato e Celli svariano sugli esterni. Il triangolo di centrocampo (che diventa a cinque uomini in fase di ripiegamento con l’arretramento di Giordano e Milicevic) vede Proia in cabina di regia e la coppia Gasparotto e Giorgino sulle mezzali..
Il primo tiro verso lo specchio della porta viene effettuato da Piaggio al 5’ minuto e viene accompagnato da Di Piero a fondo campo. Giordano risponde subito impegnando Okroglic da posizione defilata. Le due squadre si difendono con ordine a faticano ad affondare, così Carlucci prova a sorprendere Di Piero con una velleitaria conclusione da lontano prontamente bloccata dal portiere alabardato. Al 24’ Pelizzer segue le orme del compagno, ma con miglior fortuna: il destro a giro del fantasista granata si infila sotto l’incrocio nonostante il tentativo disperato in tuffo di Di Piero. Anche Santi al 32’ cerca di emulare la prodezza del numero 10, ma Di Piero blocca centralmente. Un minuto dopo Gasparotto reclama calcio di rigore su un contatto in piena area di rigore con Tiozzo, ma l’arbitro sorvola completamente sull’episodio. La manovra dell’Unione trova finalmente sbocco al 44’ con la bomba di Milicevic, che si apre un varco centralmente nella retroguardia di casa e lascia partire una sassata imparabile per Okroglic.
L’inizio di ripresa è promettente con la discesa di Milicevic e il cross per Gasparotto che conclude a rete trovando l’opposizione del portiere veneto. La Clodiense non sta a guardare e Piaggio replica con una velenosa punizione su cui Di Piero arriva in estensione. Un infortunio alla caviglia di Mastroiatti costringe Pagan a inserire Isotti e proprio il nuovo entrato vanifica una ripartenza due contro due con una scarico sull’esterno completamente fuori dosaggio. La Clodiense arriva alla conclusione con Santi al 25’, ma Antonelli rimpalla provvidenzialmente la sventola dell’attaccante. Gasparotto prova a sorprendere Okroglic con un piazzato da limite dell’area che sorvola di poco la traversa. Al 30’ Di Piero si supera bloccando la strada alla sventola di Santi avventatosi come un falco su un campanile.Al 33' Santi viene buttato giù clamorosamente in area il rigore sembra netto ma l'arbitro sorvola tra le proteste del pubblico. Nella fase finale le due squadre si affidano al lancio lungo rendendo la gara più imprevedibile e confusionaria. Al 44’ Antonelli si addormenta facendosi soffiare palla da Urtiaga che si invola verso la porta alabardata dove trova l’insuperabile Di Piero a sbarrargli la strada. Il risultato non si schioda e l’Unione torna da Chioggia con un punto meritato.(Dal sito della triestina).
RICCARDO SANTI "Una partita giocata secondo me al di sotto delle nostre potenzialità,abbiamo creato pochissimo(sicuramente più di loro che hanno fatto un solo tiro in porta)ma queste partite in casa bisogna vincerle.secondo me due punti persi e non un punto guadagnato.Ora cercheremo di preparare la partita più bella dell'anno nel migliore dei modi per far punti contro la squadra più forte e attrezzata del girone.
TOMMASO PIAGGIO "Era importante fare subito punti dopo la sconfitta con il Belluno!! Prima mezz'ora giocata bene e con il piglio giusto! Abbiamo preso gol a fine primo tempo...cosa che andava assolutamente evitata! Tuttavia il secondo tempo è stato solo di marchio clodiense...abbiamo messo sotto un avversario che si è visto essere di caratura inferiore alla nostra!! Siamo stati un pó lenti nella manovra , ci muovevamo poco senza palla e questo forse ha reso difficile creare occasioni nitide per segnare. Tuttavia complimenti anche al portiere avversario decisivo sulla mia punizione , messa in angolo e compiendo due miracoli su Santi e Urtiaga. Comunque abbiamo mosso la classifica e messo in campo il giusto spirito. Adesso andiamo a Padova carichi e sicuri che faremo una gran partita...partita che per me è speciale avendo giocato 7 anni nelle giovanili del Padova ed abitandoci tuttora..
COMMENTO ALLA GARA DI DRUGO DAN
Tutti aspettavano la nuova maglia granata con un cambiamento nello stemma invece si gioca con una tenuta da gelatai incomprensibilmente in bianco visto che di fronte si aveva una squadra che giocava in nero.
Mister Pagan lascia clamorosamente in panchina Casagrande (titolare fisso in tutte le partite) al suo posto Gioacchina è schiera un centrocampo robusto sinceramente la scelta ha del clamoroso in virtù che neanche 2 minuti di gioco sono stati dati a Casagrande.Confermiamo la scelta tecnica accettata proffesionalmente da Casagrande la CLODIENSE non ha demeritato dal punto di vista del gioco anche se in fase realizzativa ha difettato di precisioni specialemente nel 2t le occasioni sono fioccate sia sui piedi di Santi sia quella clamorosa a poco dalla fine di Urtiaga ma Di Pietro è stato il vero protagonosta della partita parando due rigori in movimento è portanto un piccolo punto a trieste che da speranza a questa compagine che vista oggi al Ballarin ha sofferto molto è solo un lampo del neo acquisto Ivan Milicevic grande il suo gol sia nella preparazione che nella bordata del tiro ha fatto intravedere un po' di luce in una salvezza che i punti in classifica degli alabardati appare quantomeno complicata.
L'infortunio di Mastroianni dalla smorfia e dal dolore del giocatore appare molto grave e speriamo che non si tratti di qualcosa di serio perchè Nando dei 3 attaccanti a disposizione di Pagan è l'unico con certe caratteristiche di tenere palla e nel gioco aereo visto la sua grande stazza.In assenza sua la squadra dovrà giocoforza schierare un altro tipo di formazione.
Ora MARTEDI ORE 20.30 ALL'EUGANEO DI PD SI GIOCHERA LA PARTITA DELL'ANNO CON LA BLASONATA PADOVA DAVANTI A UN PUBBLICO DA PROFFESSIONISMO DEL TIFO E DEL CALCIO speriamo che ci sia un buon seguito di chioggiotti e marinanti perchè GLI ASSENTI QUESTA VOLTA AVRANNO TORTO coerenza o non coerenza a parte perchè difendere il nome della nostra città(clodiense o union c .s a parte) davanti a un pubblico cosi' è un OBBLIGO MORALE
MARTEDI ORE 20.30 CI SARA L'ATTESA PARTITA TRA CLODIENSE E PADOVA ALL'EUGANEOA DI PD UNA PARTITA CHE A PRESCINDERE DALLE DIATRIBE SUL CAMBIAMENTO DEL NOME PENSO CHE PER UN TIFOSO DI CALCIO E UN AMANTE DELLO SPORT DI CHIOGGIA SIA IMPORTANTE ESSERCI NOI PARTIREMO CON DELLE MACCHINE DAL DUOMO PER INFO TEL AD ANDREA 3483911959 oppure 3477956590 D.D.
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Certo è che andate in cerca. Scusate una delle macchine è quella effigiata? Se si, non è che troppo grande?
RispondiEliminaMa la foto ha riscosso un 100aio di mi piace in Facebook dai chi è che non vorrebbe averne una così. ...
RispondiEliminaForza Clodiense! Andiamo a Padova per fare una bella partita, magari portare a casa qualche punto.
RispondiEliminaFolle oceaniche hanno raccolto l'invito di DRUGO DAN e si stanno organizzando per la grande trasferta di Padova della squadra che difende i colori della Città di Chioggia denominata CLODIENSE. Le forze dell'ordine di Chioggia, del Piovese e quelle di Padova sono allertate visto l'imponenza del numero e si stanno organizzando per adottare le misure per regolare al meglio il traffico in direzione di Padova. Anche alllo stadio Euganeo sono previsti spazi riservati alla tifoseria CLODIENSE. Non ci resta che aspettare martedi sera per vedere le meravigliose coreografie e canti che stanno preparando da settimane.
RispondiEliminaquesto sarcasmo mi sembra un po' esagerato....
EliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaUNO non è stata organizzata nessuna trasferta o corriera DUE sono solo delle macchine di tifosi di calcio di sportivi chioggiotti e marinanti che vogliono essere presenti ad un avvenimento storico in uno stadio da serie A con una tifoseria numerosissima,in tanti vengono a Padov ci sono già 4 macchine piene la maggior parte non sono tifosi della clodiense(anche perché in città sono pochissimi) e non sono mai stati a vedere la Clodiense.Lo sportivo o tifoso che sta a casa questo martedì sera fa prima un male a se stesso,poi un male allo sport di Chioggia, tutti sanno il mio pensiero sulla diatriba sul cambio del nome ma a differenza degli altri la mia protesta non sarà passando le domeniche nella curva del Venezia o del Sandona' o nei bar a vedere le partite controllando le scommesse che ho fatto, ma le passo difendendo le mie idee dentro la mia casa che è il BALLARIN che non appartiene ne alla clodiense calcio ne al presidente Bielo ma agli sportivi e tifosi organizzati e non di Chioggia quindi evitate per favore di considerarmi tifoso della clodiense grazie e w lo sport di CHIOGGIA e gli atleti agonisti che cobattono in campo per tenere alto il nome di Chioggia..
RispondiEliminaLa topolina ( la machina) sulla fiancata aveva un logo a noi molto familiare!!!! Nel frattempo è successo qualcosa, visto che è stato coperto o sostituito? E’ una semplice curiosità!
RispondiEliminaC'era prima un logo paragonabile alla sacra sindone un logo che per essere messo ha bisogno dell'approvazione del tifo organizzato che io rispetto e per questo l'ho tolto....
RispondiEliminadai DRUGO non arrabbiarti, l'intervento ironico mi sembra non tanto nei confronti della tua persona, ma piuttosto nei confronti di una dirigenza che si ostina ciecamente e colpevolmente a non assecondare le istanze della tifoseria. In fondo è anche meglio cosi, in quanto se rimangono con il nome attuale hanno una loro coerenza, se dovessero cambiare credo che sarebbero derisi dai loro stessi pochi tifosi per anni.Quindi a loro resta la CLODIENSE, a noi il sogno di un ritorno della epica UNION CS. Credetemi non c'è confronto.
RispondiEliminaOgnuna delle parti mantiene una sua coerenza questo è vero però nella vita affermare ho sbagliato con il nome ho sbagliato con il logo ho sbagliato a definire una 20 gli ultras unio cs. Si può fare nessuno nasce perfetto .anch'io spesso ho sbagliato in alcuni articoli e commenti siamo uomini umani si domanda scusa e si dà la mano in questo caso bisogna lasciare l'orgoglio personale in un cassetto chiuso a chiave SOLO PER IL BENE DELLA CITTÀ DELLA TIFOSERIA DEL FUTURO DEL CALCIO A CHIOGGIA questo viene prima di tutto per questo non bisogna arrendersi non bisogna lasciare la nostra casa il Ballarin deserta ma falla diventare il nostro palcoscenico per rivendicare le nostre ragioni e anche martedì a Padova e un occasione per farlo
EliminaAndate a guardare la bellissima intervista fatta dal mitico " RULO" Ferretti al quotidiano IL MATTINO DI PADOVA:
RispondiElimina«Chioggia nel cuore come dimenticare»
A Chioggia ha lasciato il cuore, ed è per questo che quella con la Clodiense non è mai una partita come le altre. Sul campo dello stadio Ballarin, tra le vie del porto e ai tavoli della pizzeria Rustichello, Gustavo Ferretti ha vissuto i primi, intensi della sua vita italiana. Cinque anni e 43 gol: un trampolino di lancio che avrebbe fatto svoltare la sua carriera. L’esperienza sfortunata a Perugia non l’aveva abbattuto, a Milano era arrivato per giocarsi col Brera la sua seconda chance. Da pochi mesi in Italia, il Rulo sbarcò in riva all’Adriatico pieno delle speranze dei suoi vent’anni.
«Arrivai a Chioggia in una giornata splendida: era estate e c’era un sole incredibile, le spiagge erano piene di gente e c’era un calore unico. Mi sistemarono all’hotel Sole, sul mare, e lì conobbi per la prima volta il presidente Pavan e mister Sormani».
Fu la prima volta in cui Ferretti incrociò l’allenatore che l’avrebbe plasmato come attaccante. Da buon difensore qual era, con Sormani si convinse che segnare era nelle sue corde: cinque stagioni e 43 gol ne furono la riprova. Chioggia per Ferretti è una seconda casa: anche due giorni fa l’attaccante biancoscudato era lì, a pranzo a casa dei tanti amici da cui non si è mai staccato. Le immagini di quegli anni felici sono lì, nella memoria: «Ero un ragazzino quando arrivai, ma il paese mi fece sentire subito a casa. I tifosi mi cantavano Rulo gol, al Ballarin vedevo sventolare le bandiere dell’Argentina, tante immagini che porterò sempre con me. Uno stadio incredibile, che per com’è fatto in piccolo ricorda un po’ l’Appiani. Ah, mi viene la pelle d’oca ogni volta che ci entro il sabato mattina. Avrei voluto vederlo, pieno di gente doveva essere una bella caldaia...».
Proprio in granata, nel 2005, per la prima volta giocò insieme al fratello Pablo, che oggi è tornato in Argentina. E poi c’è lei, Katia, una ragazza siciliana che all’epoca lavorava d’estate in un campeggio del luogo e che, di lì a poco, non sarebbe stata più una qualunque: «Dopo dieci anni ora siamo marito e moglie, è la madre di mia figlia Clara, lei è la cosa più bella che mi lega a Chioggia. Ci siamo conosciuti praticamente per caso, con i colleghi veniva a mangiare nell’albergo in cui alloggiavo insieme ad altri miei compagni, e quando, un paio di anni più tardi, venne a studiare a Padova, cominciammo a frequentarci di più».
Dalle sale da pranzo dell’hotel la vita chioggiotta di Ferretti viveva di molti luoghi che sarebbero poi entrati nell’album dei ricordi: «Come la pizzeria Rustichello, i gestori Fabio e Salvino», ricorda, »o la mamma di un mio compagno che il venerdì sera mi preparava un tiramisù eccezionale. Loro, come moltissima altra gente, sono diventati presto un punto di riferimento».
E poi c’erano loro, i tifosi: quei tifosi che, ormai da qualche anno, hanno deciso di lasciare il Ballarin, delusi da una proprietà che, dopo aver acquisito il titolo del vecchio (e fallito) Union Chioggia Sottomarina, ha deciso di mantenere il proprio nome di Clodiense, in barba alla storia e alla fede del paese.
«La storia è una, a Chioggia c’è solo il Chioggia: sarebbe come se il Padova fallisse e riprendesse vita sotto il nome, che so, di Guizza», spiega Ferretti, «Al Ballarin ho visto più di tremila persone per le partite in Serie D, per molti di loro andare a vedere il Chioggia la domenica era un rito, venivano in tanti a vedere persino gli allenamenti».
El rulo ferretti dimostra che avere giocato a Chioggia davanti a una tifoseria così ti resta impresso tutta la vita quello che non potranno mai dire o giocatori della clodiense che non potranno provare emozioni simili
Eliminaesatto DRUGO, è proprio cosi. Martedi a Padova ci sarà una immagine fulgida di quello che poteva essere ed invece non c'è stato per la consapevole miopia della dirigenza della "NUOVA REALTA" assecondata da una amministrazione comunale che dire insensibile si è fin troppo buoni. FORZA UNION CS
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