Che bello è, quando esci di casa per andare allo stadio a vedere l’Unione. Lo cantano i tanti ultras presenti allo stadio Montindon di Sant’Ambrogio in Valpolicella, e a fine partita lo ripetono gli stessi giocatori sotto la curva: dopo un primo tempo faticoso, la vittoria esterna dell’Union Clodiense per 3-1 sul terreno sintetico dell’Ambrosiana conferma i tanti aspetti positivi di questo inizio stagione. Grazie ai goal di Djurić, Pastorelli e Cuomo -i primi due su azione da calcio d’angolo- la squadra è seconda in classifica a un punto dalla capolista Cartigliano, inoltre è la più prolifica in zona goal di tutto il girone C con 14 reti segnate da dieci elementi diversi (e in questo novero spiccano, soprattutto in trasferta, praticamente quasi tutti i difensori) e la seconda miglior difesa con 5 reti subite. In sei giornate la squadra ha già conseguito gli stessi punti, 12, che aveva l’anno scorso a Natale dopo un intero girone d’andata. Non ultimo, i lagunari sono ancora imbattuti dallo scorso 3 marzo: l’ultima formazione a sconfiggere quella allenata da Mario Vittadello è stato il Belluno, “bestia nera” che i granata affronteranno domenica prossima sempre in trasferta allo stadio Polisportivo. Ma già aver sfatato dopo anni il tabù Ambrosiana è un segno di maturità e di orizzonti che si aprono.
In Valpolicella, tra i ricchi grappoli d’uva corvina che contornano le strade di accesso al campo sportivo, non sono state però tutte rose e fiori. Nel primo tempo l’Union Clodiense si è in pratica consegnata a un avversario che aveva avuto un abbrivio decisamente più positivo al match, correndo di più e cominciando a creare azioni da goal già dopo venti secondi colpendo una traversa, ma il predominio territoriale è reso vano dalla prestazione gigantesca di Pastorelli e Ballarin in difesa, oltre che da alcuni errori di mira degli avanti rossoneri (ieri in maglia bianca). Nella ripresa l’atteggiamento in campo è stato praticamente invertito, e subito dopo pochi minuti la squadra chioggiotta ha dato vita a una prova di forza che l’ha portata dapprima in vantaggio, poi a ribaltare immediatamente il pareggio dei padroni di casa e quindi a consolidare il risultato senza più soffrire.
Privo di Broso e Granziera -comunque presenti in tribuna- Vittadello deve rinunciare negli ultimi minuti prima del match di nuovo a Baccolo, colpito da problemi intestinali; rientrano invece Tattini e il portiere Giacomo Boscolo, e trova spazio dall’inizio Marco Djurić, ad apportare trazione e peso al centrocampo. Davanti all’estremo difensore di Sottomarina vanno in campo Ostojić, Ballarin, Pastorelli e Martino in difesa con quest’ultimo che riscopre la fascia sinistra, quindi un avanzatissimo Cuomo, Djurić ed Erman a centrocampo, infine Gerthoux e Perrotti a fasce invertite rispetto al solito per sostenere il falso nove Marangon. In panchina Bedendo, Biolcati, Pupa, Vianello, Duse, Amerì, Baltrunas e Tattini. Risponde il tecnico di casa Tommaso Chiecchi con Scalera, N'Ze, Manfroni, Speri, Menini, Biasi, Lauricella, Lonardi, Moscatelli, Alba, Righetti. Fra le riserve Buah, Testi, Santuari, Cherubin, Costa, Colella, Frinzi, Porcelli. Arbitra Riccardo Leotta della sezione AIA di Acireale sotto un caldo cielo sereno e davanti a quasi 200 spettatori, tra cui una nutrita delegazione di ultras chioggiotti.
Parte meglio l'Ambrosiana: dopo la traversa raggelante arrivano un cross basso pericoloso e una doppia conclusione in area, ben contrata da Pastorelli. L’Union Clodiense alleggerisce in contropiede con una punizione di Marangon che, deviata, esce e con una girata a terra di Djurić, ma è ancora l’intraprendente Righetti a creare apprensione con un diagonale dalla destra che si perde non lontano dal palo. Dopo una conclusione a lato di Martino da fuori area, riprende il monologo veronese: colpo di testa di Moscatelli a lato, tiro di Alba deviato e Righetti non interviene a due passi dalla porta, pregevole salvataggio di Ballarin in scivolata per impedire all’ottimo Lauricella di coronare in porta il suo coast-to-coast, ancora un’inzuccata del centravanti di casa con esito non differente dalla precedente. La fine del primo tempo arriva salvifica per i lagunari, chiamati a riordinare le idee dopo una prima frazione al piccolo trotto e pericolosamente pencolante dalle parti dell’Ambrosiana che ha fatto la partita: troppi cross in un’area deserta hanno caratterizzato l’azione offensiva granata, al piccolo trotto.
Pur senza cambi iniziali, la scossa in effetti c’è: al 53° uno schema su punizione di Erman vede avvitarsi Djurić in tuffo, si salva in corner Scalera. Preludio al goal: dall’angolo sempre Erman scodella per Djurić, che anticipa lo stesso Pastorelli di piede e scaraventa in rete, nonostante l’estremo tentativo di un difensore locale. Spezzata l’inerzia del match, l’ultimo pallone di Perrotti è una punizione mancina ben battuta a giro, che Scalera riesce a deviare: poi spazio a Tattini, che rileva i compiti del fantasista milanese ma sulla destra, spostando Gerthoux a sinistra. Lauricella si conferma tra i migliori dei suoi liberandosi al tiro al 59°, blocca sicuro Boscolo. Ma il giovane portiere clodiense non può fare niente sulla perfetta punizione agli incroci di Fabio Alba, che già due anni fa segnò su punizione allo stadio Ballarin quando vestiva i colori della Virtus Vecomp Verona.
Probabilmente in altri tempi l’Union Clodiense avrebbe accusato il colpo, ma la versione 2019 si riporta subito in avanti: calcia Erman da fuori, prima un difensore poi Scalera con un colpo di reni mettono in angolo. E dal corner, come dodici minuti prima, arriva il goal: il primo cross del regista triestino è ribattuto, sul secondo (in movimento) Pastorelli salta sopra Manfroni e colpisce di testa in modo tanto potente da piegare le mani a Scalera. Dopo il rinfrancante 2-1 arriva anche la terza marcatura: il traversone di Martino sulla sinistra vede libero Cuomo (avanzato per larghe fasi del match) che insacca di potenza tra palo e portiere. Ci sono quindi i margini per l’esordio di Mattia Biolcati, terzino adriese di scuola SPAL, a rilevare Gerthoux.
All’Ambrosiana non resta che l’orgoglio: un traversone di Costa trova Moscatelli di testa, palla a lato di poco (80°), e dopo che Erman ha aperto per Martino, autore di un cross basso con rischio di autogoal da parte dello stesso Costa, Alba è l’ultimo ad arrendersi pennellando sulla testa di Moscatelli un colpo all’indietro che fa la barba al palo. Non c’è più tempo per una rimonta, ma solo per la gioia dell’Union Clodiense e dei suoi tifosi. All’Ambrosiana il rammarico di non aver raccolto nella prima metà di un incontro double face che, per il campionato degli scaligeri, può avere comunque risvolti notevoli se verrà messo a frutto.
In sala stampa, l’allenatore Vittadello non vuol sentire parlare di primo tempo “regalato”: «Abbiamo sbagliato il modo con cui siamo entrati in campo, loro correvano il doppio ed eravamo troppo lunghi negli spazi. Poi abbiamo sfruttato le palle inattive sulle quali lavoriamo molto». E il lavoro, evidentemente, paga. Marco Djurić sottolinea che «gli avversari in principio si muovevano bene, poi abbiamo preso misure, iniziativa e quindi fiducia. Negli spogliatoi a fine primo tempo ci siamo detti di restare concentrati, dopo i goal abbiamo saputo gestirla. Giochiamo ogni domenica per vincere perché vogliamo fare un campionato importante. Bene la mia gestione graduale dopo i guai fisici, il campo sintetico non ha aiutato».
Le pagelle dei granata:
Boscolo Palo 6: sulla punizione dello specialista Alba, diretta agli incroci, non poteva fare niente, né avrebbe potuto nemmeno partendo un passo prima. Sicuro in un paio di prese, in uscita copre gli spazi: la difesa impedisce all'Ambrosiana di tirare in modo pericoloso.
Ostojić 6.5: pare giocare assieme ai suoi compagni da una vita. Lo schema di Sant'Ambrogio lo libera spesso alla corsa lungo la fascia e al cross, ma sa fare molto bene anche le diagonali difensive e coprire con applicazione e carattere. Un protagonista silenzioso.
Ballarin 7.5: da applausi a scena aperta un suo intervento risolutore in scivolata, verso la fine del primo tempo, ad arginare lo scatenato Lauricella. Prima e dopo, tanti tackle e anticipi, con gran senso della posizione e disciplina tattica. Niente di nuovo, no?
Pastorelli 8: forse la sua miglior prestazione in granata, non solo di quest'anno. Di testa sono tutte sue, ci arriva con il corpo e trova gloria anche in attacco, segnando l'importantissimo goal che riporta in vantaggio la squadra. Non sbaglia un pallone che sia uno.
Martino 6.5: un anno fa a Cartigliano giocò per la prima volta da terzino sinistro a tutta fascia. Si ripete in Valpolicella, e dimostra ancora una volta d'essere tagliato per questa interpretazione, con strappi anche attraverso l'interno, presenza costante davanti, tiri in porta.
Erman 7: dal suo piede prezioso partono i cross dei primi due goal lagunari, come avesse il radar. Poi altri lanci e aperture smarcanti, il tiro plurideviato che avrebbe meritato miglior sorte, e una rincorsa a limitare lo strapotere di Lauricella: è in forma e si vede.
Djurić 7.5: per uno del suo fisico non è facile stare fuori e riprendersi presto al meglio. Gli sta riuscendo e sta tornando uno di quelli che quando mancano si vede e si sente: nel primo tempo è frenato dall'andazzo generale, nel secondo avanza e si prende la scena.
Cuomo 7: in posizione molto più avanzata rispetto alle stesse precedenti esibizioni a centrocampo (a volte quasi da punta), mette a segno il terzo goal della squadra e il suo personale nel torneo. C'è come l'impressione che dal centrocampo non farà più ritorno in difesa.
Gerthoux 6: stranamente a destra, scappa una volta al suo marcatore per crossare in mezzo. Per il resto duella a ridosso delle linee laterali, calciando fuori agli inizi del match. Il reparto offensivo non si libra e Francesco può solo continuare a crescere ogni domenica. (Biolcati s.v.)
Marangon 6: sostanzialmente convalescente, non fa ancora la differenza. Costringe i difensori avversari a fargli spesso fallo, distribuisce qualche buon pallone e sta alla larga dalla morsa dei centrali avversari: quando ingranerà a pieni giri sarà il salto di qualità.
Perrotti 6: parte a sinistra, dove può sfruttare meno il suo piede mancino. Poi torna per poco tempo a destra e batte una pregevole punizione bassa, che per poco non si insacca alla destra di Scalera. Paga anche lui l'evanescenza offensiva del primo tempo. (Tattini 6.5: diligente e fantasioso, risponde benissimo alle consegne ricevute con triangolazioni, tiri, incursioni. Tatticamente avveduto).
Vittadello 7: dovendo sostituire Granziera, riporta Martino a sinistra con risposte più che buone. Applaudito dalla curva, il tecnico raffredda i voli pindarici e ammette i disagi del primo tempo; ma la gestione dei cambi e il recupero degli infortunati sono dalla sua parte.
Ambrosiana: Scalera 6, N'ze 6, Manfroni 5.5, Speri 6.5, Menini 5.5, Biasi 6, Lauricella 7, Lonardi 5.5, Moscatelli 6.5, Alba 7, Righetti 6. (Costa 6.5, Testi 6, Santuari 5.5)
Arbitro Leotta 6.5: lascia correre alcuni falli, ma non sbaglia le decisioni più importanti da nessuna delle due fazioni.
Stadio Montindon: terreno sintetico, servizi igienici nella normalità degli stadi di serie D a nordest, ristoro esterno ambulante ma efficace, possibilità di cantina per acquistare prodotti locali (ma ieri chiusa). Tribuna in tubi innocenti, non coperta. Parcheggi diffusi.
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