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domenica 15 settembre 2019

TRIONFO DELL'UNION CLODIENSE A TRIESTE, 6-1 AL SAN LUIGI. DOPPIETTE PER PERROTTI E CUOMO

Come si racconta una vittoria per 6-1 in trasferta? Nella memoria recente del calcio chioggiotto, ma forse anche in quella più lontana, non vi è traccia di una simile evenienza: anche per questo, le proporzioni del risultato maturato a Trieste tra l’Union Clodiense e il San Luigi vanno oltre il mero fatto statistico. Il quale vede la squadra granata ancora imbattuta, nelle parti alte della graduatoria, e mantenere uno score senza sconfitte fin dal 3 marzo scorso a Belluno, che ne fa la formazione più longeva nei risultati utili consecutivi.

Vincere 6-1 significa che tutto è andato più che bene, che la partita si è messa presto nel giusto binario e che gli episodi controversi decisi dalla negativa prova dell’arbitro Lorenzo Vacca di Saronno sono andati a sfavore dei verdi di casa: uno su tutti, la spropositata espulsione del terzino Bertoni al 28° sul punteggio di 0-2 per le reti di Pastorelli e Perrotti.
Ma l’Union Clodiense, superiore in tutto e per tutto al San Luigi, aveva anche cercato di complicarsi la vita subendo il bel goal dell’1-2 ad opera del talento Carlevaris su punizione; ma giusto un attimo prima della fine del primo tempo ci ha pensato Perrotti a ristabilire le distanze, per dilagare poi nella ripresa con la rara doppietta di Cuomo e il sigillo finale di Ostojić. Una punizione forse troppo pesante per il neopromosso San Luigi, che nei precedenti tre incontri non aveva sfigurato.
La più lunga trasferta della stagione ha trasformato il campo sintetico di via Felluga a Trieste in una succursale del Ballarin: numerosa infatti la partecipazione chioggiotta, soprattutto degli ultras della curva sud, abbarbicati alla rete di protezione del terreno di gioco nonostante la massiccia presenza delle forze di polizia. Anche in tribuna erano molti i lagunari al seguito, segno che quando arrivano i risultati e ci sono aspettative il volano parte da sé: in tutto poco meno di duecento comunque gli spettatori nella piccola struttura rialzata rispetto al livello del mare.

Al via, l’allenatore Mario Vittadello sceglie Perrotti e non Tattini come trequartista e i fatti gli hanno dato ragione: lo schema-base è il 4-2-3-1 con Ostojić, Ballarin, Pastorelli e Granziera davanti al portiere Giacomo Boscolo Palo, Cuomo ed il triestino Erman diga di centrocampo e creatori di gioco, poi Martino, un accentrato Perrotti e Gerthoux dietro il centravanti Broso. In panchina Bedendo, Baltrunas, Pupa, Rosa, Vianello, Duse, Djurić, Tattini e Marangon.
Risponde il tecnico locale Luigino Sandrin con Furlan, Bertoni, Vittore; Male, Villanović, Giovannini; Tentindo, Cottiga, Carlevaris, Muiesan, di Lenardo.
La prima azione però è di marca triestina: al 3° tiro-cross di Tentindo, Boscolo respinge in tuffo sulla testa di Muiesan che manda incredibilmente la palla alta. Al 7° granata già in vantaggio: Erman batte un corner sotto gli occhi dei suoi, Ostojić prolunga, Pastorelli di potenza scarica alle spalle del portiere Furlan. Il San Luigi non si perde d’animo: Carlevaris salta Ballarin ma la difesa granata mette in corner. Ancora due chance per gli ospiti: al 19° Martino calcia basso con Furlan fuori dai pali, la palla esce; al 20° Gerthoux crossa da sinistra, sempre Martino di testa mette alto. I padroni di casa attorno al 22° minuto imbastiscono una serie d’azioni d’attacco che si infrangono sulla retroguardia chioggiotta, fino al rientro di Bertoni il cui tiro incoccia in Pastorelli che mette in corner.
Al minuto 25 il secondo goal dell’Union Clodiense: il San Luigi perde palla a centrocampo, Perrotti dribbla due difensori usando solo il mancino, poi di destro appoggia in rete in diagonale. Mentre Sandrin prova a correre ai ripari inserendo de Panfilis al posto di Cottiga, la combinazione tra il secondo goal ospite e l’affrettata espulsione dello stesso Bertoni al 28° per presunto fallo da ultimo uomo (decisione assolutamente opinabile) volge il match a vantaggio dell’Union Clodiense. O almeno così pare fino al 34°, quando il talento Carlevaris indovina una punizione mancina dalla destra, che va a insaccarsi entro il primo palo coperto da Giacomo Boscolo. Poco prima, il secondo cambio per i triestini, con Caramelli che subentra a Vittore.

Una svolta inopinata che potrebbe diventare critica per i granata, che ora hanno un po’ di paura e non giocano fluidi, anche per via del pressing del San Luigi, che peraltro pure lo subisce. Vengono ammoniti il portiere Furlan per perdita di tempo (e il pubblico locale giustamente contesta l'arbitraggio), poi Pastorelli: la partita si incattivisce e non viene ben gestita dal direttore di gara, quando Tentindo in contropiede galoppa per il campo da solo, finché Granziera in rientro non commette fallo sulla linea di fondo. Lo stesso Erman viene graziato del cartellino per un vistoso fallo a centrocampo.
Il finale di tempo è tutto lagunare: al 43° una grande occasione per via di un errore del portiere Furlan in disimpegno, Perrotti appoggia per Broso che mira la porta ma calcia sullo stesso Furlan tornato in posizione (a sinistra c’era Gerthoux libero). Ma il terzo goal degli uomini di Vittadello tarda solo un minuto: Martino sfonda a destra, pregevole colpo di tacco a liberare Perrotti che piazza un chirurgico diagonale mancino a incrociare.
La ripresa si apre con il doppio cambio di Angelo Bedendo Moreira in luogo di Giacomo Boscolo (lieve infortunio per lui, non riusciva a calciare senza dolore) e Duse a rilevare Gerthoux, con Perrotti che si sposta a sinistra e Martino a fare l’ala nel 4-3-3: un modulo tanto mobile che per alcuni minuti si passa anche alla difesa a tre. Arriva subito il quarto goal: cross di Martino, Broso tira al volo, respinge bene Furlan ma sulla ribattuta Cuomo tira da fuori e la palla si insacca alla sinistra dell’estremo locale.
Sul 4-1 la “missione” diventa far segnare Broso, che al 52° salta anche il portiere che poi rinviene sul centravanti, autore di pregevoli scambi in stile “futebol bailado” con Martino. In una rara azione offensiva dei giocatori in maglia verde, Di Lenardo di “accartoccia” e tira, blocca a terra Bedendo. Ennesima sgroppata di Martino al 60°, cross basso la cui trasformazione Erman lascia a Broso che si accentra e tira, ma la palla finisce in corner proprio mentre Marangon sta per rilevare l’applauditissimo Perrotti.
C’è tempo per il quinto goal dell’Union Clodiense, segnato ancora da Cuomo con un perfetto colpo di testa su corner di Erman. Djurić rileva Ballarin e Cuomo torna in difesa con la fascia di capitano, si fa vedere anche il giovane Vianello che si accentra, dribbla un paio di difensori e calcia di sinistro a giro, a lato di poco. Nei minuti di recupero, prima un corner di Marangon con uscita a vuoto di Furlan, intervento di testa di Djurić a colpo sicuro e palla fuori; poi Ostojić, proattivo e giudizioso anche oggi, fissa il risultato finale sul 6-1 deviando in rete un traversone dalla sinistra. A fine partita conciliabolo a centrocampo e omaggio alla tifoseria, domenica allo stadio Ballarin arriverà il Vigasio.
Le pagelle dei granata:

Boscolo Palo 6: sul goal è bravo Carlevaris, ma arriva sul suo... palo. In precedenza respinge senza bloccarle alcune conclusioni verso la sua porta. Sempre coraggioso nelle uscite. (Bedendo 6: un "turista" in campo, nel secondo tempo il San Luigi non tira mai e si deve abbassare solo una volta a controllare una conclusione destinata fuori).

Ostojić 7: sempre più utile, ordinato, non facilmente superabile e pure buono in proiezione. Suo il sesto goal, che spiace non essere riusciti a videoriprendere: e se ti si chiedesse di farne un altro giusto per registrare, eh Alex?

Granziera 7: va prendendo confidenza a sinistra, coprendo molti metri di campo soprattutto nella ripresa. Meglio in fase offensiva. Piazza buoni cross e supporta l'asse lungo la fascia di competenza.

Ballarin 6.5: un paio di volte il bravo Carlevaris lo salta quando difende alto, per il resto è sempre in posizione e fa la sua parte per non far degenerare il match in una corrida nei momenti più accaldati. (Djurić 6.5: entra e la sua presenza subito si sente nei contrasti a centrocampo e nelle conclusioni a rete. Non vediamo l'ora raggiunga i suoi consueti livelli, qualcosa dice che succederà presto e allora saranno problemi per tutti nel contenerlo).

Pastorelli 7: il goal che sblocca l'incontro, una costante e mobile presenza in difesa per tutto il match, senza mai ricorrere alle maniere forti. Toglierlo dall'undici, col recupero di ogni infortunato, sarà sempre più difficile.

Erman 7: gioca in casa, sente molto la partita e scodella due assist da corner. Tira poco da fuori, caratteristica maturata in questi mesi, e viene graziato dall'arbitro sul finire del primo tempo, quando abbatte un avversario a centrocampo. Il pressing alto portato fin sulla trequarti lo dà in grande forma atletica.

Martino 7.5: un assist e tante giocate di rilievo, come sempre in più posizioni. Le sue proverbiali sgroppate tagliano in due la difesa avversaria, cambiando anche il gioco da un settore all'altro.

Cuomo 8: due goal nella stessa gara forse non li aveva mai fatti, alla loro pregevolezza unisce una prestazione maiuscola a centrocampo, con tanti palloni recuperati e distribuiti. Una previsione: il suo destino sarà ancora a centrocampo.

Broso 6: manca almeno due o tre reti possibili, pur disponibile allo scambio e alla solita apertura dei varchi per gli inserimenti altrui. In alcuni casi è bravo Furlan, in altri magari c'era una soluzione migliore, ma il goal è il sale di un centravanti.

Perrotti 8: già apprezzato in estate, l'ala milanese si fa anche trequartista per assistere Broso. Gli riescono due goal di classe pura, il primo dribblando due "passanti" col solo sinistro. (Marangon 6: entra a partita largamente andata, si fa vedere con un'azione dalla sinistra poi pensa soprattutto a non farsi male).

Gerthoux 6: meno evidente che contro il Cjarlins, la sua prova è una continua attesa del momento e del modo per essere innescato: vi riesce raramente, e quando potrebbe succedere la palla gira altrove. Un paio di buoni cross al suo attivo. (Duse 6.5, match rinfrancante davanti la difesa, disciplinato e concentrato)

Vittadello 7: la partita si mette bene e allora dosa i cambi per dare minuti a coloro a cui servono. Per certi frangenti passa alla difesa a tre, che magari potrà venire ripetuta in futuro. Molto giusto il suo frenare gli entusiasmi post partita, e pensare a (continuare a) lavorare.

San Luigi Trieste: Furlan 5.5, Bertoni 5.5, Vittore 5.5, Male 5.5, Villanović 6, Giovannini 5.5, Tentindo 6.5, Cottiga 5.5, Carlevaris 6.5, Muiesan 5.5, di Lenardo 5.5. (Zacchigna 6, Disnan 5.5, Ianezić 5, Caramelli 5.5, de Panfilis 5.5).

Arbitro Vacca di Saronno 4.5: ha pesantemente condizionato il risultato e anche l'umore di avvicinanento ad esso, con l'espulsione inventata ai danni di Bertoni, e cartellini usati spesso male.

Stadio del San Luigi: terreno sintetico, servizi igienici ok, ristoro positivo. Ma per i tifosi di altre città non ci sono spazi, se non la rete di recinzione. Parcheggi nella norma, tribuna coperta, forze dell'ordine un po' troppo zelanti con gli ospiti (ma non dipende certo dalla società sportiva).

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