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mercoledì 13 gennaio 2016

DONATO LENOCI DAL TORO ALLA CLODIENSE

DONATO LENOCI DAL TORINO PASSA ALLA CLODIENSE Donato Lenoci centrocampista classe '96 nato a Bari dove ha fatto le giovanili poi è passato alla Beretti del Torino dove è diventato campione d'Italia l'anno scorso ha giocato in serie D con il Manfredonia.
Perché hai scelto Chioggia? Il calcio è strano a Manfredonia c'era una brutta situazione societaria non mi volevano lasciare andare ma sono riuscito a svincolarmi, prenderò l'aereo domani da Bari arrivo a Treviso dove mi porteranno a Chioggia è spero di essere già in campo domenica voglio dare il mio contributo per la salvezza della Clodiense. Quando e dove hai cominciato a giocare a calcio? Ti sei iscritto da subito ad una scuola calcio o come molti ragazzi di quell'età hai cominciato giocando "per le strade"? All'età di 3 anni ho cominciato a giocare nella scuola calcio Chimienti in cui ho militato per 4 anni. Oltre a giocare nella scuola calcio giocavo anche per le strade con i miei cugini e amici e posso dire che la strada insegna molto. - Quando e da chi ti è stato proposto di trasferirti a Torino per entrare nella squadra? Dopo quanti anni di allenamento? Quella di trasferirmi a Torino è stata una mia scelta, anche se sinceramente è stato un caso Torino perchè non mi interessava dove andare, ma volevo cambiare ambiente per crescere calcisticamente; aiutato da Franco Chimienti e dalla mia procuratrice, ho avuto la possibilità di realizzare questo sogno. Prima di trasferirmi a Torino, però, ho militato per ben 8 anni nel Bari e sono stato visto da osservatori appunto del Torino e di altre squadre, è stato allora che quando mi è stato chiesto di trasferirmi ho scelto Torino anche sotto consiglio di Franco. Posso dire che è solo l'inizio questo e per arrivare a livelli sostenuti bisogna fare tanti sacrifici e io li sto facendo nella speranza che un giorno vengono ripagati. - Non dev'essere stato facile abbandonare tutto per trasferirti a Torino inseguendo questo sogno; raccontaci di questa esperienza e di come la stai vivendo.Sai non è mai facile lasciare tutto e andare via, andare a vivere in una città così grande, però sapevo a cosa andavo incontro, sapevo di farcela e ce la sto facendo. - Oltre che al calcio, continui a dedicarti allo studio? Si, frequento l'istituto commerciale e non è facile andare a scuola, considerando tutto il tempo e l'impegno che richiede l'allenamento calcistico, però come ho detto prima sono sacrifici che bisogna fare per diventare qualcuno, e quindi continuo su questa strada e non mollo. - Cosa ti aspetti dal futuro? Sai, io penso sempre al presente. Quello che verrà in futuro nessuno lo sà, tutto può succedere. Chi vivrà vedrà; io nel frattempo posso solo continuare a puntare al meglio e sperare di farcela.

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