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domenica 28 ottobre 2018

CLODIENSE-TAMAI 0-1, FRA VENTO E PIOGGIA È NOTTE FONDA PER I GRANATA CHE SPROFONDANO IN CLASSIFICA

Notte fonda per la Clodiense, superata in casa anche dal Tamai fra i colpi del vento e quelli della pioggia. La squadra friulana non ha rubato niente, anzi: sue le altre quattro occasioni più pericolose della ripresa, da parte granata solo due scivolate -una per tempo- di Scandilori e di Farinazzo che avrebbero potuto cambiare l’inerzia del match. Clodiense abulica, poco propensa a tirare, perforabile e con poche alternative se non cambia l'assetto: il fondo della classifica è una realtà.

Vittadello lascia inizialmente in panchina Barone, e con Pelizzer recupera il 4-3-3 d’inizio stagione. Nella formazione in maglia rossa si distingue l’ex Venezia e Brescia Denis Maccan, 34 anni, esperto nocchiero dell’area di rigore. Arbitra Bullari di Brescia davanti a cento coraggiosi spettatori (sparuta delegazione ospite con il noto "corista"), tutti posizionati in gradinata lato laguna: la copertura della tribuna centrale non è più differibile. La pioggia e il vento che spira obliquo condizionano il match. Al 4' il primo corner per la Clodiense, Ballarin di testa mette fuori. Quattro minuti più tardi Arvia vede uno spiraglio per Martino, che sul filo del fuorigioco si fa contrare in angolo. Tre corner consecutivi per il Tamai che gioca a favore di vento, nel secondo la palla va sulla parte alta della rete. Al 21' Bullo apre bene per Pelizzer, cross basso sul quale arriva Scandilori che in scivolata calcia sull'esterno della rete.
Le circostanze della partita impongono passaggi bassi e brevi, che però non arrivano. Al 27' la Clodiense protesta per un atterramento di Farinazzo ma è lo stesso attaccante, onestamente, a negare ci sia stato fallo. Poi un bel cross di Bullo, nel prosieguo tira Arvia centrale: il regista toscano è l'unico a cercare il tiro da fuori, in una giornata che sarebbe molto indicata per questa soluzione. Al 35' Ballarin colpisce di testa da calcio d'angolo, la palla diretta forse all'angolino viene deviata dal ginocchio di Bagarolo, poi subito ammonito per fallo su Alcantara lanciato a rete. Prima della fine del tempo Martino colpisce di tacco, palla lenta e bloccata a terra da Colesso. Sul contropiede si invola Alcantara il cui diagonale è parato da Camerlengo. Ammonito anche il friulano Nadal per fallo su Abrefah, e Ballarin risparmia l'ammonizione per un contrasto apparentemente duro, non fischiato come fallo. Un corner ospite diventa pericoloso perché la Clodiense rischia l'autogoal con Scandilori. Ci starebbe un altro angolo per i pordenonesi ma Bullari manda le squadre negli spogliatoi: quasi solo le palle da fermo hanno prodotto chance.
La partita riprende la sotto la pioggia, che diminuirà la propria intensità solo a sprazzi attorno all'ora di gioco. L'occasione più evidente per i locali al 63', quando un buon cross di Scandilori dalla sinistra incrocia per Farinazzo che in scivolata manda alto da pochi passi. Dopo un brutto fallo a centrocampo su Martino, Nappello rileva Pelizzer. Ancora un tiro da fuori area di Arvia, alto non di molto, e inizia lo show del Tamai: cinque occasioni in venti minuti, con goal. Nell'ordine: al 71' grande azione di Maccan che al limite dell'area serve no-look Alcantara, tiro di prima intenzione dell'ala friulana, alto di poco. Al 73' altra occasione per il Tamai con una triangolazione che porta al tiro Giglio, palla alta di poco sul diagonale del numero 10 in maglia rossa (oggi la Clodiense ha giocato in bianco). Al 75' rigore per la squadra di Saccon: Abrefah strattona Giglio con un'ostruzione all'ingresso in area, e Bullari fischia il penalty.
Calcia Maccan centrale, lo specialista Camerlengo respinge, ma sulla ribattuta il primo ad arrivare sul pallone è Alcantara che calcia in rete. Girandola di cambi con Barone e Cecconello per Farinazzo e Martino, ma è ancora Camerlengo a tenere in partita i suoi dicendo no alla conclusione potente ma centrale di Giglio. Bullari sanziona proprio a Barone un fuorigioco dubbio, e all'87' Maccan non arriva sul cross basso di Alcantara dalla destra, grazie all'anticipo decisivo di Abrefah. I quattro minuti di recupero portano solo una pregevole punizione di Nappello dalla trequarti destra che il portiere Colesso alza per l'ultimo, inutile corner prima del fischio finale.

In sala stampa Mario Vittadello non può nascondere la propria delusione per il risultato, attribuendolo a un giro palla troppo elaborato che di rado porta al tiro in porta. Ma con tutto il rispetto ci sono anche altri limiti: di rosa, di alternative, caratteriali, di assetto. Bene che la crisi arrivi nel primo autunno, su questo si può concordare con il mister: ma già domenica prossima a Campodarsego l'acqua alla gola -per restare in clima col meteo- dovrebbe insegnare ai granata a nuotare in mare aperto.

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