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domenica 30 settembre 2018

UN PUNTO GUADAGNATO (MA DUE PUNTI PERSI) PER LA CLODIENSE A SAN DONÀ: SCIALBO ZERO A ZERO, GRAZIE CAMERLENGO

La Clodiense Chioggia Sottomarina esce con un insipido 0-0 dallo stadio Zanutto di San Donà di Piave, per il quale risultato deve anzi dire grazie al proprio portiere Camerlengo, che sul finale ha salvato la partita da un'incursione di Mortati. Poco pericolosi i granata in attacco, bene la difesa soprattutto nel primo tempo, nel complesso il giusto punteggio di una partita bloccata e incolore, anche se restano alcuni dubbi per l’atterramento in area di Barone nella ripresa. Mattiazzi ha dovuto fare a meno di Nappello, fermato da un infortunio muscolare, ma accoglie finalmente il tesseramento di Eyram Leveh, 19enne centravanti ghanese proveniente dalla Virtus Verona: la giovane punta ex Chievo viene schierato da subito al centro dell’attacco, con Farinazzo e Barone ai lati. Davanti a Camerlengo, solita difesa con Bagarolo, Ballarin, Cuomo e Scandilori, poi Arvia regista davanti alla difesa (ma spesso ha iniziato l’azione tra i due centrali) più Abrefah e Pellizzer interni. Ha arbitrato l'incontro Gigliotti di Cosenza davanti a 250 spettatori, in una giornata di sole. Prima dell’incontro il doveroso minuto di raccoglimento deciso dalla Lega Calcio per commemorare l’arbitro internazionale Luigi Agnolin da Bassano del Grappa, scomparso all’età di 75 anni.

Fin dai primi minuti l’attacco totalmente inedito dei granata si trova ben controllato dalla retroguardia di casa, per quanto Leveh e Barone siano portati a scambiarsi le posizioni. Il neoacquisto è controllato spesso con le buone da De March e Zanella, ed è costretto a ripiegare all’indietro per prendersi qualche pallone giocabile. Anche da parte lagunare c’è molta cura nella fase difensiva, dove non passa praticamente uno spiffero e il rilancio dell’azione avviene in modo naturale, ragionato e non forzato. Al 3° minuto Farinazzo scaglia il primo tiro verso la porta avversaria, ma è lento e centrale. All’8° è troppo lungo il filtrante del regista sandonatese Longato, mentre due minuti più tardi una conclusione di Barone è debole e arriva smorzata tra le braccia del portiere locale Colonna. Poco dopo il quarto d’ora ha luogo un’azione prolungata da parte del San Donà, che chiama a rapporto quasi tutto il suo 4-4-2 di partenza, muovendo dalla difesa fino alle soglie dell’attacco: ma la difesa chioggiotta chiude tutti gli spazi e rilancia velocemente il contropiede con Marco Farinazzo, che a sua volta viene fermato al limite dell’area, per innestare un’ulteriore ripartenza biancoazzurra che sfuma a centrocampo. Questo il copione del match per quasi tutto il primo tempo, e anche per larghe fasce della ripresa.

Il primo corner per la Clodiense al 18° quando Leveh viene smarcato da un’intuizione di Pellizzer risalito dalla trequarti, ma il centravanti si allarga troppo, prima del cross di Scandilori ribattuto appunto in angolo. Al 27° uno scambio tra Scandilori e Arvia mette quest’ultimo in condizione di crossare rasoterra al centro dell’area, dove Leveh viene anticipato da Zanella. Otto minuti più tardi Arvia interrompe un’azione offensiva del San Donà, servendo Abrefah che si invola in progressione prima di appoggiare a Barone sulla corsa, il cui destro viene contrato dal capitano di casa tra le mani di Colonna. Al 38° si registra il primo tiro locale, con Longato che non scompiglia Camerlengo, mentre a cinque minuti dalla fine del primo tempo Farinazzo si accentra e lascia partire un sinistro sornione che si spegne poco a lato della porta. A ciel sereno, correva il 41° minuto, Mattiazzi decide di sostituire Eyram Leveh per far posto a Luca Bullo, con Vincenzo Barone che si sposta al centro dell’attacco. Lo 0-0 di partenza fotografa il match ai 45 minuti.

Inizia la ripresa con un ulteriore cambio granata, e sempre in attacco, dove Pietro Martino rileva Marco Farinazzo allo scopo di cercare la superiorità numerica sulla fascia destra. Si riforma così l’attacco della partita precedente contro il Levico. Subito un’incursione di Bullo dalla sinistra frutta agli ospiti un altro calcio d’angolo, sul quale Cuomo e Cavallini si strattonano e cadono: giusto far proseguire. Il San Donà si scopre sempre poco e lo fa con azioni di rimessa o da fermo, come al 50° quando dal piede educato di Paladini parte un traversone che il difensore Zanetti però colpisce all’indietro e senza causare pericolo. Da dimenticare, due minuti più tardi, il piatto sinistro di Emanuel Enzo Abrefah che vola alto sopra la traversa da buona posizione. Il San Donà cresce un po’ lungo la ripresa ma c’è sempre Alberto Ballarin tra le intenzioni dei padroni di casa e la porta di Camerlengo: anche al 65° il veterano sbroglia una difficile matassa.
Dubbi su uno sgambetto di Michelon ai danni di Barone in piena area sandonatese, ma Gigliotti sorvola. Consueta girandola di sostituzioni in entrambe le squadre, e al 72° il San Donà torna al tiro con Paladin che favorisce la conclusione alta di Cavallini. Nella Clodiense Cecconello subentra ad Abrefah, segno che Mattiazzi prova a vincerla. Al 77° una punizione di Arvia da sinistra trova la testa di Martino a centro area, che impegna Colonna in presa plastica. Tre minuti più tardi il portiere biancoazzurro anticipa Cecconello a pochi passi dalla rete, su cross basso dalla destra da parte di Barone. Due buone opportunità per i granata a cavallo dell’84° e di una manovra avvolgente, con il tiro di Barone che viene deviato sul sinistro di Martino che si perde sul fondo da posizione favorevole. Forcing di casa a quattro minuti dal termine, con Bulgarella che calcia di sinistro dal limite dell’area: c’è la potenza, non la precisione e la palla si alza sopra la traversa di Camerlengo. Fino all’ultimo la Clodiense ci prova anche da fermo, con una punizione di Barone che termina non di molto alla sinistra di Colonna.
All’88° l’azione che avrebbe potuto decidere la partita: Alessio Mortati, da solo in area in posizione centrale, spara su Camerlengo in uscita, bravo a non cadere e a mettere il piede sinistro per salvare il punto. Poteva fare di più l’ala sandonatese, ma grande la risposta del guardiano. Dopo tre minuti di recupero Gigliotti fischia la fine di un match dal risultato a occhiali, quello più veritiero dopo una sostanziale parità nelle occasioni e un leggero predominio granata nel possesso di palla. Migliori fra i lagunari, la coppia centrale difensiva Ballarin-Cuomo e naturalmente il giovane portiere che ha messo la sua firma finale sullo zero a zero. In sala stampa, Camerlengo racconta di come ha ipnotizzato l’ex compagno di squadra nelle giovanili del Venezia, mentre Gianluca Mattiazzi parla di due punti persi, e non esclude possibili variazioni di modulo nell’incontro di domenica prossima allo stadio del temibile Arzignano; in settimana lo staff chioggiotto spera di recuperare Umberto Nappello, il cui apporto di tecnica e imprevedibilità fra le linee oggi è mancato.

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