La domenica calcistica, e non solo, è funestata a mezzogiorno dalla notizia della scomparsa di Davide Astori, capitano della Fiorentina, nell'albergo di Udine dove i viola avrebbero dovuto giocare di lì a tre ore. Tutto l'ambiente sportivo nazionale è scosso, la serie A e la serie B decidono di non giocare: non così i campionati dilettantistici, come la serie D. E in questo clima mesto, la Clodiense Chioggia Sottomarina trova la forza, i goal, e per una volta anche la fortuna di compiere un'impresa non preventivata, ovvero espugnare lo stadio Gavagnin Nocini di Verona, terreno di gioco della vicecapolista Virtus Vecomp. Il risultato di 2-3 rileva anche ai fini statistici: finora solo il Tamai e il Delta Porto Tolle erano usciti indenni dall'impianto scaligero, ritenuto a ragione un "fortino" su cui la compagine di mister Fresco costruisce le proprie fortune. Novanta minuti in cui i granata prima sono passati grazie a una bella girata di Farinazzo su traversone di Baido, poi hanno subito il rientro dei padroni di casa (un rigore non proprio solare e una prodezza acrobatica di Leveh), infine hanno regolato i conti in due minuti verso il finire del secondo tempo, con una deviazione fortuita del difensore veronese Maccarone su conclusione di Baido e un gran contropiede del solito Farinazzo, il migliore in campo.
In mezzo, tanto cuore e concentrazione: la squadra di De Mozzi era consapevole di giocarsi molto oggi, e i risultati dagli altri campi le hanno dato ragione: vince la Calvi Noale che riaggancia le pericolanti inguaiando di nuovo proprio il Tamai al termine di un epico 4-3, vince il Cjarlins che si chiama fuori ma tira nelle secche l'Ambrosiana, la Liventina terzultima vede rinviato il match casalingo contro il Mantova, infine il Montebelluna sconfitto a domicilio dall'Adriese dei sei chioggiotti: proprio i biancoblu della Marca scenderanno domenica prossima allo stadio Ballarin per il recupero dell'incontro sospeso la scorsa settimana causa bora insopportabile. Ora la classifica recita: Legnago 32, Cjarlins 30, Tamai e Ambrosiana 29 (quota playout), Clodiense 27, Montebelluna 24, Liventina e Calvi Noale 23 (quota retrocessione diretta), ultimo l'Abano ormai quasi condannato a 16 punti. Clodiense, Montebelluna e Liventina hanno una partita in meno: è lecito pensare che se i lagunari domenica si aggiudicheranno lo scontro diretto, i tre punti consentiranno loro un bel balzo avanti a scavalcare due squadre. In alta classifica, al passo falso interno della Virtus Vecomp (52 punti) fa eco quello del la capolista Campodarsego (54), caduto a Legnago: ne potrà approfittare l'Arzignano (49), la cui trasferta odierna a Porto Tolle contro il Delta è stata rinviata all'11 marzo causa il terreno allentato dalla neve degli ultimi giorni.
De Mozzi affronta il match schierando gli stessi undici iniziali del ventosissimo turno precedente: davanti a Corasaniti l'ormai consolidata retrovia con Granziera, Dondoni e Pastorelli, sulle fasce Mazzola e Abrefah, in regia Conti, gli interni Delcarro e Duravia che si sgancia per assistere le punte Farinazzo e Baido. In panchina con Tebaldi i terzini Spaltro, Volpato, Dell'Andrea e Moretto, il regista Hima, la mezzapunta Santoni in progressivo recupero, gli attaccanti Cacurio e Marijanović. Sul fronte opposto, i rossoblu del presidente-allenatore Fresco (da trent'anni ai vertici della Virtus) schierano l'ex reggino Danti in attacco e quattro stranieri fra i titolari, formazione multietnica come colorata è la curva dei tifosi: il 19enne portiere gambiano Sheikh Sibi scampato al Mediterraneo, il brillante esterno moldavo Dumitru Demian, l'istriano Paolo Grbac e il flessuoso centravanti Leveh, 18 anni, dalle giovanili del Chievo. Senza contare, in panca, l'altra "pantera" Goh N'Cede, originario della Costa d'Avorio e cugino di Kean che gioca in serie A con l'Hellas. Nel leitmotiv internazionale, arbitra il rumeno di Siena Costin Spataru davanti a circa 200 spettatori; la partita si gioca in un terreno non perfetto, semper per via della neve che ancora alberga ai lati del campo.
Dopo il minuto di raccoglimento per il povero Astori, partecipato da tutto lo stadio, si fa sentire la tifoseria locale con canti e tamburi, e subito comincia il dominio territoriale della Virtus. Al 6° Danti calcia a lato un buon diagonale, all'11° il primo dei tanti traversoni messi in mezzo da Demian coglie Leveh solo in mezzo all'area, ma incredibilmente il ghanese manda a lato da posizione perfetta. Paiono le avvisaglie di un pomeriggio di sofferenza per Corasaniti, invece dopo una botta di Delcarro finita alta la Clodiense passa in vantaggio prendendo campo seguendo il metronomo Conti: cross di Baido al 27°, Farinazzo anticipa il suo marcatore con una bella volée mancina che termina in fondo al sacco. Due minuti dopo, una punizione di Baido dal limite trova i guantoni di Sibi; dopo un rigore reclamato da Leveh, l'allenatore lagunare inverte i due esterni, spostando Abrefah a destra e Mazzola nell'inedito ruolo di terzino sinistro. Sul finire della frazione, il pareggio della Vecomp: un tiro di Danti viene messo in angolo da Pastorelli appostato sulla linea. Sugli sviluppi del corner, lo stesso difensore si strattona con Leveh che cade a terra, esagerando: l'arbitro concede il penalty che Danti trasforma spiazzando Corasaniti. Un primo tempo non bello si conclude sull'1-1.
La ripresa si apre con due cambi: Dell'Andrea rileva Mazzola, mentre Santuari entra al posto di Speri nella Virtus. Che a cinque minuti dopo il fischio d'avvio del secondo tempo trova il goal del secolo con una rovesciata preparata ed eseguita alla perfezione da Eyram Leveh: ennesimo lancio dalla destra di Demian, la spizza di testa Danti, il giovane ex clivense si aggiusta la palla e in acrobazia la mette all'angolo alto, lasciando impietrito l'estremo granata. Una rete di pregevole fattura che avrebbe potuto indirizzare il match, in preda all'ineluttabile. Al 60° esce anche Giovanni Pastorelli, anche oggi tra i migliori, per lasciare spazio a Riccardo Spaltro: la difesa passa a quattro, Dell'Andrea trasloca a sinistra sprigionando Abrefah che anche oggi ha ricoperto almeno quattro ruoli, e tutti bene, con grande forza fisica e qualità. Non è invece la giornata di Duravia, che forse paga il terreno pesante per la sua tecnica, forse una posizione non ideale dal momento che è chiamato poco a cercare l'esterno: De Mozzi tuttavia lo tiene in campo, evitando di cambiare ulteriormente modulo per quanto camaleontica sia la sua squadra. Al 65° Dondoni ci mette una pezza anticipando Leveh in corner, poco dopo sempre il regista difensivo granata commette un'ingenuità portandosi avanti la palla con il braccio: la punizione susseguente termina sulla barriera, riprende Demian che di potenza calcia alto non di molto. Altri cambi per Fresco (Manarin per Danti, Cattivera per il giovane riferimento Merci), al 72° Corasaniti esce dai pali fin quasi a centrocampo, Manarin cerca di sorprenderlo ma il portiere nel mentre riprende la posizione.
Gli ultimi venti minuti vedono di nuovo la Clodiense attiva: prima Spaltro in proiezione offensiva costringe Sibi a salvare sopra la traversa, Delcarro sposta avanti il baricentro della sua azione e al 78° arriva un pareggio forse insperato. Abrefah appoggia a Baido, tiro da fuori del bomber -destinato a uscire dallo specchio- che incoccia nel difensore Maccarone, il quale non lascia scampo al proprio portiere. Neanche il tempo di mettere la palla al centro e Farinazzo ruba palla a centrocampo, involandosi marcato da due avversari: la punta granata resiste e fa secco Sibi con un preciso diagonale. Esplode la delegazione clodiense in tribuna, l'uno-due è stato micidiale e fa bilancio con i tanti crediti maturati fin qua con la buona sorte. L'arbitro Spataru comincia a fischiare un po' troppo a senso unico, ammonisce Farinazzo e inverte i sensi di alcuni calci di punizione o delle regole del vantaggio; all'82° un bel contropiede orchestrato sempre da Abrefah e Baido mette nuovi brividi all'ambiente scaligero, col diagonale del numero 11 deviato in corner. Fresco inserisce anche Goh, mentre De Mozzi si cautela con Moretto per Conti, Hima per Duravia e Marijanović per l'eroe di giornata Farinazzo. Il tiro alto di Grbac è il segnale della resa, il pathos in tribuna così come l'euforia in campo, al fischio di chiusura, raccontano di fatica, soddisfazione e respiro: domenica non bisognerà sbagliare contro il Montebelluna, i tre punti valgono sei e la Clodiense di oggi è in tutto e per tutto una squadra che in serie D ci può stare dalla porta principale.
PAGELLE: Corasaniti 6, Mazzola 6 (Dell'Andrea 6.5), Pastorelli 7 (Spaltro 6.5), Granziera 7, Dondoni 7, Conti 7, Abrefah 7.5, Delcarro 7, Farinazzo 8, Duravia 5.5, Baido 7.5.
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