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domenica 8 dicembre 2019

L'UNION CLODIENSE PAREGGIA PER 1-1 A MONTEBELLUNA, RIPRESA CONDIZIONATA DALLA DISCUTIBILE ESPULSIONE DI DJURIĆ

Dalla trasferta di Montebelluna l’Union Clodiense torna a casa con un solo punto, frutto del pareggio per 1-1 siglato dalle reti di Marangon e Ndreka. Lo stadio San Vigilio si conferma così ostico per la squadra granata, che negli ultimi tre anni vi ha racimolato solo due punti: a complicare le cose, dopo il brillante vantaggio segnato dal fantasista polesano con un destro a giro e una serie di occasioni propizie non sfruttate, è stata l’espulsione di Djurić per somma di ammonizioni a fine primo tempo. Soprattutto il secondo giallo, però, lascia un po’ perplessi, in quanto il giocatore lagunare arriva per primo sul pallone che infatti prende la strada dell’attacco chioggiotto: in quell’occasione al biancazzurro Nchama resta il piede sotto quello del centrocampista pesarese, che viene mandato anzitempo negli spogliatoi dall’arbitro Vailati di Crema.

Un’intera seconda frazione in 10 contro 11 per la squadra di Mario Vittadello, che però non ha sofferto troppo le avanzate dei locali, se si eccettua un ispirato Franceschini: il pareggio dell’albanese Dreka arriva a metà ripresa, quando di testa approfitta di un’errata scelta di tempo di Granziera e dell’intervento morbido del portiere Boscolo Palo, fin lì i due migliori tra gli ospiti. L’impressione di due punti persi permane fino alla fine, nonostante all’attivo della Prodeco vi fossero anche una traversa e altre occasioni sventate da Boscolo; nemmeno l’ingresso del nuovo acquisto Ferretti nel finale sovverte la situazione, incanalata verso la divisione della posta. E se contro il Villafranca i calci di punizione furono decisivi, al San Vigilio l'Union Clodiense non ne ha quasi mai ottenuto uno ai limiti dell'area d'attacco.
Davanti al giovane portiere, il tecnico dell’Union Clodiense manda in campo Martino, Ballarin, Granziera e Biolcati in difesa, Djurić ed Erman solita diga di centrocampo, Gerthoux e Tattini alle ali, Baccolo a fare il pendolo tra i reparti e Marangon “falso nove”. In panchina Bedendo, Pastorelli, Baltrunas, Ostojić, Posocco, Vianello, Rosa e appunto El Rulo Ferretti. Risponde l’allenatore di casa Loris Bodo con Pigozzo tra i pali, Vedova, Fabbian, Zucchini e da Col in difesa, Celestri e Nchama a centrocampo, Fasan a suggerire per le ali Girardi e Franceschini con Ndreka riferimento centrale. Tra le riserve Gava, Bardini, Zago, Masi, Gallina, Tronchin, Cecchele, Pontin, Shala. Sono circa 250 gli spettatori sotto un cielo sereno e con un clima più tiepido rispetto alla media della stagione.
Primo pericolo all’8° minuto con una discesa di Fasan e tiro da fuori, Boscolo devia in corner. Ben più grossa l’occasione per l’Union Clodiense all’11°, quando Martino avanza a destra, cross basso per Baccolo che di piatto destro mette di pochissimo a lato. Prodromo al goal di Marangon, che cinque minuti più tardi raccoglie la spizzata di testa di Baccolo su punizione di Erman: il numero 10 si gira, si sbarazza di Vedova e cerca un destro delicato che con parabola arcuata si insacca alla sinistra di Pigozzo.
L’Union Clodiense è in controllo del match e produce ulteriori occasioni: al 22° un assist filtrante di Djurić per l'inserimento da destra di Martino, bolide dell'esterno e Pigozzo salva in angolo. Al 26° ancora un inserimento di Martino dalla destra in progressione, dribbla due avversari e si allunga la palla. Quindi, al 32°, bell'assist in profondità di nuovo da parte di Djurić, Zucchini anticipa Gerthoux in corner. La fine del primo tempo però è di marca trevigiana: Nchama e Fasan chiamano all’appello i riflessi di Boscolo, sullo sviluppo della doppia parata il secondo cartellino giallo a Djurić che chiude il tempo.

Nella ripresa Vittadello manda subito in campo Ostojić in luogo dell’acciaccato Biolcati -buona comunque la sua prova- e, dopo una punizione di Zucchini parata ancora da Boscolo, è Baccolo di testa a impegnare la difesa avversaria su cross di Erman: la palla è salvata sulla linea da Fabbian. Comincia il forcing del Montebelluna con un uomo in più: al 51° sfonda Fasan, assist per Ndreka che tenta invano il preziosismo di tacco. Più tardi è Nchama a tirare, Erman smorza e para Boscolo con qualche affanno dopo la deviazione.
Quindi il goal dei biancazzurri: l’ottimo 17enne Tronchin serve Franceschini (migliore in campo) sulla sinistra, traversone liftato a centro area dove Granziera stacca in ritardo, sceglie invece bene il tempo Ndreka che sorprende Boscolo, il quale riesce ad arrivare sulla sfera ma non a cacciarla fuori dalla rete. Il punteggio è ora di 1-1 e spuntano i fantasmi di altre trasferte in questo stadio. Specie al 72°, quando su corner dalla destra il Montebelluna va vicino al vantaggio con Tronchin che di controbalzo colpisce la traversa, complice anche una deviazione di Boscolo.
Al 74° scocca l’ora di Ferretti, che rimpiazza Baccolo mentre Baltrunas rileva Gerthoux. Il puntero della Plata ottiene in verità ben pochi palloni giocabili, trovandosi spesso spalle alla porta, ma riesce lo stesso a mettere in apprensione la difesa avversaria, frammentando l’assalto finale. Tuttavia al 78° Franceschini si invola a sinistra, anticipa l'uscita di Boscolo, ma Granziera salva sulla linea. E quattro minuti più tardi ancora una conclusione pericolosa di Ndreka da fuori, che termina non lontana dal palo destro di Boscolo. L’ultimo sussulto è per un tiro da fuori di Erman che finisce alto, poi l’incontro finisce e si comincia a pensare al match casalingo di domenica prossima, quando allo stadio Ballarin arriverà l’Este.

Le pagelle dei granata:

Boscolo Palo 6.5: prima del goal trevigiano era stato il migliore dei suoi, assieme a Granziera. Le parate su Nchama e Fasan lo ergono tra i protagonisti, così come la sventola di Tronchin deviata sulla traversa. Ma in occasione della rete arriva molle e poteva fare di più.

Martino 6.5: un paio di progressioni delle sue lungo la fascia destra, nel cuore del primo tempo, costringono Pigozzo all'intervento in corner e la difesa a portarlo affannosamente verso la linea di fondo. Poi si vede meno ma si "sente" molto nelle diagonali difensive.

Ballarin 6.5: gara senza sbavature, letta bene con anticipi individuali e senso della posizione. Si porta anche in avanti e ha una chance di testa, da rimarcare anche l'atteggiamento non sfidante nei confronti dell'arbitro, nonostante la possibile ingiustizia dell'espulsione.

Granziera 6.5: ottima partita fino al goal subito, durante la cui azione salta con ritardo non riuscendo a colpire la palla. Prima spazza tutto quello che c'è da spazzare, dalla sua parte non passa nessuno e riesce a intercettare sulla linea il perfido anticipo di Franceschini.

Biolcati 6.5: conferma positiva per il 18enne adriese di scuola SPAL, che dopo la prestazione convincente contro il Villafranca inanella un altro primo tempo di applicazione, concentrazione, ritmo e personalità anche in fase offensiva. Cede per infortunio alla fine dei 45 minuti. (Ostojić 6: riportato a sinistra soffre un po' la percussione dei due avversari di fascia, ma difficilmente si fa superare senza poi recuperare)

Djurić 6.5: gli assist che sforna, quasi da trequartista, a Martino e Gerthoux sono pregevoli, e mettono in luce il suo lato meno "fisico" e più tecnico. Costretto a uscire al 45° per una doppia ammonizione affrettata e, alla verifica delle immagini, non giusta.

Erman 6.5: lo si trova spesso sdraiato in tackle più che in cabina di lancio per le punte, ma specie dopo l'espulsione del compagno di reparto il regista triestino deve "cantare e portare la croce", non facendosi mancare anche un discreto tentativo da fuori. La piena brillantezza tornerà.

Tattini 6: alla caccia della posizione migliore in campo, parte da sinistra e si accentra nemmeno troppo spesso. Passa anche a destra e a colpire di testa la palla a centro area. In tribuna si sperava di vederlo trequartista centrale dietro due punte.

Baccolo 6.5: il suo fisico gli consente spostamenti felpati e fuori dai radar della difesa locale. Suo il colpo di testa che facilita il goal di Marangon, suoi alcuni ottimi ripiegamenti quasi alle soglie della difesa, dopo 75 minuti lascia il posto al Rulo. (Ferretti 6: entra non a sangue freddo e si mostra consapevole di ciò che si chiede al suo ruolo, anche se vede pochissimi palloni giocabili la sua presenza incute rispetto nelle file avversarie).

Gerthoux 6.5: parte molto bene e particolarmente vicino a Marangon, poi si defila lentamente verso destra aspettando tagli che spesso non arrivano. Più volte detta il passaggio filtrante ma non viene visto, salvo nell'assist di Djurić fermato da Zucchini in corner. (Baltrunas 6.5: rispolverato dopo tanto tempo, il 17enne terzino sinistro lituano si prende la fascia e va pure avanti, senza commettere ingenuità ma anzi fornendo supporto ai reparti. Da rivedere, in senso buono).

Marangon 6.5: dopo le due punizioni e la traversa di domenica scorsa, un altro goal di bella fattura, a sublimare un primo tempo in cui non dà riferimenti alla difesa della Prodeco. Chiama in causa tutti i compagni d'attacco coi suoi rientri, ma nella ripresa praticamente sparisce progressivamente. E stavolta la squadra non cerca mai atterramenti ai limiti dell'area, per fargli tirare le punizioni.

Vittadello 6.5: niente fuochi artificiali ma la consueta, oculata gestione delle risorse. Avevano illuso i movimenti iniziali di Gerthoux praticamente di punta accanto a Marangon, col forte supporto di Baccolo, ma poi tutto è tornato nella tradizione. L'espulsione di Djurić complica i piani del tecnico, anche per quanto riguarda le sostituzioni.

Prodeco Montebelluna: Pigozzo 6, Vedova 6.5, da Col 6.5, Celestri 6, Zucchini 6.5, Fabbian 6.5, Franceschini 7, Nchama 6.5, Ndreka 6.5, Fasan 6, Girardi 5.5 (Zago 6, Tronchin 6.5, Shala 6). L'allenatore Bodo 6.

l'arbitro Vailati 5.5: nessun problema col fuorigioco che già in passato a Montebelluna fu letale per la squadra chioggiotta, ci mette del suo nell'espulsione di Djurić e determina un cambio d'atteggiamento nella ripresa.

lo stadio San Vigilio: impianto datato ma dignitoso, peccato per la gradinata di fronte non affidata agli ultras ospiti (o a quelli casalinghi, perché no?). Bene i servizi igienici, bar praticamente solo per bevande, la pista d'atletica è chiaramente un limite alla visibilità.

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