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domenica 7 ottobre 2018

LA CLODIENSE RESISTE UN TEMPO AD ARZIGNANO: LA SCONFITTA PER 4-2 È SEVERA MA DIFFICILMENTE EVITABILE

La Clodiense Chioggia Sottomarina torna da Arzignano con quattro goal sul groppone e la certezza di non essere al livello della miglior squadra del girone. Eppure il primo tempo è stato trascorso dai granata in vantaggio repentino con Barone, fino al pareggio di Odogwu; nella ripresa i locali hanno dilagato, ma fino a metà del secondo tempo la Clodiense è rimasta in partita mancando di poco il 2-2. Con Nappello arruolato solo per la panchina, Mattiazzi rivoluziona l’assetto: davanti a Camerlengo lascia intatta la difesa con Bagarolo, Ballarin, Cuomo e l’ex Scandilori, affianca Erman ad Arvia e copre le fasce con Martino e Abrefah, avanzando Pellizzer alle spalle del centravanti Barone, abile a svariare su tutto il fronte offensivo. Nell’Arzignano giocano tutti i migliori, a parte Fracaro che non è della partita e Vanzan in panchina: l’allenatore Di Donato è squalificato e lo rappresenta Giordani.

Le due squadre entrano in campo accompagnate dai bimbi del settore giovanile, che liberano palloncini gialli e azzurri. Al terzo minuto, ancora a freddo, la Clodiense va in vantaggio con Vincenzo Barone, che cavalca la fascia destra sul filo del fuorigioco e insacca in diagonale alle spalle del portiere Tosi. Il possente centravanti Odogwu fa la sponda per Forte, che viene però anticipato da Camerlengo. All’ottavo l’arbitro Guida di Torre Annunziata annulla un goal del berico Lombardi per fuorigioco. In difesa è sempre Alberto Ballarin a sbrogliare situazioni scabrose nell’area. Assist filtrante di Lombardi per Valenti, Camerlengo intercetta ma l’arbitro fischia un altro millimetrico offside. Al 13° minuto show di Stefano Camerlengo, che prima si oppone a una conclusione ravvicinata di forte, poi nega il goal a una bomba di Maldonado da fuori area, frutto della inevitabile pressione dei padroni di casa che, come un anno fa, fanno delle azioni avvolgenti la propria cifra stilistica, chiamando a collaborare tutto l’organico con raddoppi e inserimenti da dietro. Proprio un bel vedere la squadra di Di Donato, che ha mantenuto l’ossatura già funzionale lo scorso anno sotto la guida di Italiano ora al Trapani.
Al 20° Barone rompe l’assedio fuggendo sulla sinistra e crossa in mezzo un invitante pallone, ma nessuno lo raccoglie. Grossa chance per la Clodiense. Tra i granata anche oggi il centravanti è protagonista nel cantare e portare la croce. In difesa svettano le prestazioni di Ballarin, un baluardo insormontabile, e del reattivo Camerlengo, mentre Cuomo va a fasi alterne. Solito dinamismo da Emanuel Abrefah, bei lanci da Arvia, tignosa la performance di Pellizzer beccato dal pubblico, un po’ in ombra Martino ed Erman, bene invece Bagarolo rispetto ad altre precedenti giornate. Scandilori ha un bel daffare nella sua zona di competenza contro il talento Valenti e l’ex granata Riccardo Spaltro. Col passare dei minuti i lagunari prendono le misure ai padroni di casa: al 43° Barone e Pellizzer scambiano in avanti, tiro del numero 10 che si perde alla sinistra di Tosi. Ma un paio di minuti più tardi l’Arzignano perviene al pareggio con Odogwu, che su azione di calcio d’angolo muove centralmente anticipando Cuomo e incornando di prepotenza in rete. Cuomo si riscatta sùbito, anticipando in acrobazia l’attaccante di origine nigeriana che si sarebbe trovato da solo davanti al portiere. Sul contropiede, il guardalinee sanziona a Barone un fuorigioco inesistente. A fine primo tempo il risultato di 1-1 dice di un Arzignano propositivo e di una Clodiense tenace nel rischiare il meno possibile dopo il repentino vantaggio.

Riprendono le ostilità senza cambi e la Clodiense entra in campo col piglio di chi vuole dire la sua. Al 48° Scandilori crossa e Martino di testa mette a lato. Un minuto dopo su cross di Valenti dalla destra l’Arzignano si mangia un goal, con Lombardi che schiaccia male di testa a due passi da Camerlengo. L’ala toscana sale in cattedra e semina il panico sulla fascia destra d’attacco, spesso è Ballarin a dover mettere pezze alla disperata sulle sue incursioni. La Clodiense è in partita, ma deve fronteggiare ancora la manovra elaborata e tecnica dei padroni di casa, che si dimostrano in grado di tirare da tutte le posizioni: nel prosieguo dell’azione è Maldonado a far rimbalzare una pericolosa conclusione da fuori, che Camerlengo e la difesa osservano uscire di poco. Bagarolo vede Martino e lo serve, ma il diagonale dell’ala clodiense si perde tra le braccia di Tosi che blocca a terra prima dell’arrivo di Barone. Ancora i granata in attacco, cercando di sfruttare tutta l’ampiezza del campo. La torre di Abrefah su cross dalla destra del positivo Bagarolo non trova risposta in Barone, Pellizzer e Martino, così l’Arzignano imbastisce a sua volta un contropiede finalizzato da Valenti con un velenoso tiro-cross che Ballarin disinnesca in corner.
Le previsioni dei bambini del settore giovanile gialloazzurro vengono esaudite al 64°, quando l’Arzignano passa in vantaggio: Spaltro raccoglie un’azione d’angolo su palla persa da Barone, scende sulla destra in dribbling, salta Abrefah e mette in mezzo dove accorre Forte, poco seguìto da Cuomo: tap-in vincente dal centro dell’area piccola, 2-1. Farinazzo sostituisce Pellizzer e l’assetto chioggiotto passa al 4-4-2, in fase offensiva capace di essere anche 4-3-3. Odogwu incredibilmente riesce a mettere a lato un colpo di testa abbastanza facile per uno come lui, su traversone dalla sinistra. Al 72° Scandilori triangola con Farinazzo e scaglia un sinistro potente che Tosi para in tuffo.
Dal possibile 2-2 al sicuro 3-1 che taglia le gambe alla Clodiense: un buco difensivo lascia Raphael Odogwu da solo verso Camerlengo, l’ultimo ostacolo prima del goal è Marco Cuomo il quale non può far altro che stendere il centravanti di casa, al secondo rigore conquistato in stagione. L’arbitro Guida non ha dubbi, e anzi risparmia al difensore clodiense un cartellino rosso previsto dal regolamento. Camerlengo è notoriamente un pararigori ma non può far niente quando viene spiazzato dalla trasformazione perfetta di Maldonado: il 22enne regista ecuadoriano si conferma tra i punti di forza di questo Arzignano. Girandola di cambi con Bullo a rilevare Erman per tentare il tutto per tutto. Ibe rimpiazza Odogwu. Camerlengo è chiamato ancora agli straordinari per raggiungere con la punta delle dita il fendente di Hoxha.
E all’81° la partita è virtualmente chiusa quando i vicentini recuperano ancora palla a metà campo. Spaltro la sradica dai piedi di un esausto Barone e la cede a Valenti, il quale chiede triangolo a Ibe; il nigeriano la restituisce all’incontenibile ala destra, che si accentra dai 25 metri e lascia partire un sinistro preciso e poderoso che trova la sua fine all’angolo alto della porta granata. Davvero una prodezza balistica di uno dei migliori in campo, celebrato dagli oltre 400 spettatori presenti che hanno sostenuto i gialloazzurri per tutto il match. Nella Clodiense entrano Cecconello per Barone e Pregnolato per Abrefah, con Cuomo che si sposta a metà campo, ma ormai la situazione è compromessa e gli ultimi fuochi servono a non imbarcare altra acqua, ormai mancano pochi minuti alla fine del match. L’ennesima grande azione di casa parte da Camerlengo che non blocca un corner, respingendolo bensì coi pugni ancora in campo. Valenti riesce a tenere in campo un tiro di Ibe destinato a uscire, fa ammattire Scandilori servendo all’accorrente Hoxha, il cui bolide viene respinto dal portiere ospite sui piedi di Ibe che insacca, ma in posizione irregolare.
All’88° l’arbitro vede una irregolarità ai danni di Cecconello, che se l’ha subita era molto probabilmente fuori area; il rigore generoso è affidato a Farinazzo che di sinistro spiazza Tosi per il 4-2 che determina il punteggio finale. Ancora un sussulto, l’ultimo, per la bandiera chioggiotta proprio al 90° con Farinazzo che non arriva di testa su un cross. Veloce ripartenza casalinga con Scandilori che in extremis neutralizza in angolo la fuga di Ibe. Dopo 4 minuti di recupero termina l’incontro, un Arzignano troppo forte consolida le sue ambizioni travolgendo la Clodiense oltre i demeriti di quest’ultima e le sliding doors del match. Mercoledì riscatto atteso in coppa contro l’Ambrosiana, prima dell'incontro di domenica prossima sempre allo stadio Ballarin contro gli altoatesini del Sankt Georgen.

Davanti alla stampa, a caldo, Mattiazzi non ha rimproverato granché ai suoi, al cospetto di una squadra definita giustamente la migliore del girone, per quanto fin qui bersagliata anche da circostanze avverse: «Ma quando mantieni l'ossatura i risultati si vedono». Il tecnico granata riparte da un primo tempo saldo e ardimentoso, e forse ha qualcosa da rimpiangere quando alcuni contropiedi dell'indomito Barone non sono stati finalizzati per assenza di testuali partner offensivi: «Ma se fosse entrato il diagonale di Scandilori forse avremmo visto un'altra partita negli ultimi venti minuti», sostiene l'allenatore lagunare che conta di recuperare Nappello e di inserire gradualmente Pietro Baccolo, oggi visto in tribuna al Dal Molin.

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