Pagine

domenica 14 aprile 2019

TANTO DI NAPPELLO: LA CLODIENSE BATTE 2-1 IL DELTA PORTO TOLLE E “VEDE” LA SALVEZZA

Prima di tutto, la classifica. Se il campionato fosse finito oggi, la Clodiense Chioggia Sottomarina sarebbe salva senza passare dalle forche dei playout: ma così non è, mancano ancora tre giornate e a partire da giovedì ad Este i ragazzi di Mario Vittadello dovranno dare continuità a questo incredibile ciclo di vittorie e risultati positivi, ovvero 13 punti in 5 partite. Il 2-1 contro il Delta Porto Tolle, maturato allo stadio Ballarin grazie alle reti di Granziera e Nappello, è stata la vittoria di un gruppo andato unendosi nel girone di ritorno, in cui ha macinato punti in misura minore al solo Arzignano.

Un successo esaltante sia per il gioco espresso, soprattutto nel primo tempo, che per la feroce determinazione e lo spirito condiviso da tutta la rosa, dalla società e dagli spettatori. Una partita niente affatto facile, contro un avversario tradizionale e in corsa per i playoff, ma sostanzialmente una vittoria meritata per quanto visto in campo. A 270 minuti dalla fine i granata hanno due punti di vantaggio sulla zona pericolosa, complici anche i risultati dagli altri campi: ma d’ora in poi, come si è ripetutamente detto, potranno davvero guardare solo a se stessi.
Privo del centravanti Lorenzo Cinque, l’allenatore lagunare recupera in extremis Ballarin e Baccolo, quest’ultimo comunque in panchina, e schiera Camerlengo in porta, Granziera e Acampora terzini, Ballarin e Cuomo difensori centrali, Djurić ed Erman a centrocampo, Martino e Farinazzo esterni, Nappello dietro la punta Fioretti. In panchina Motti, Pastorelli, Nicola Bullo, Bagatti, Baccolo, Luca Bullo, Gerthoux, Vianello, Andrea Boscolo.

Risponde il tecnico polesano Gianluca Zattarin con Adorni, Gurini, Boccafoglia, Meucci, Tarantino, Sirigu, Sarr, Malagò, Traini, Pandiani, Nobile. Tra le riserve Pigozzo, Koliatko, Nicola Boscolo, Bortoli, Boron, Crepaldi, Vitale, Radoi, Sottovia. Arbitra Peletti di Crema sotto un cielo nuvoloso e con molto vento, davanti a 400 spettatori, tra cui una rappresentanza della tifoseria ospite, che ha omaggiato Vittadello con un mazzo di fiori in memoria della madre, signora Tina, proprio di origine polesana e scomparsa la scorsa domenica. In tribuna anche Alessandro Renica ex campione del Napoli ed ex allenatore del Chioggia Sottomarina.
Dopo un primo, timido tentativo dell’ex Malagò, la Clodiense passa in vantaggio all’8° minuto: corner di Nappello, la palla incoccia su Cuomo e finisce nei paraggi di Granziera, che da pochi centimetri la devia in rete. Ancora un inizio sprint per i granata, come era accaduto con il Cjarlins, il Campodarsego e l’Arzignano. Granziera si conferma tra i migliori non solo per il goal e la sicurezza difensiva, ma anche per le continue sovrapposizioni sulla fascia destra con Martino: il terzino sale che è un piacere, prova anche un paso doble riuscito al 16° prima di un tiro-cross che finisce di poco alto. Poco prima, al 10', Nappello manca la deviazione vincente a centro area: para con difficoltà Adorni.
Ammonito Martino per simulazione al 14° dopo una caduta in area: tutti a guardare il bollettino dei diffidati, per il timore di perderlo ad Este. In campo c’è solo la Clodiense, e prova a mettere al sicuro il risultato con uno splendido gesto tecnico al 20°: punizione di Nappello dai 30 metri, complice il vento la palla sibila verso la rete ma i riflessi del portiere Adorni la spingono sulla traversa. Anche Djurić si “sente” molto come al solito: la sua progressione box to box al 26° “apre le acque”, per citare un collega, poi il mediano serve Farinazzo a sinistra e la palla si perde sul fondo.
Martino è in palla e al 27° calcia in diagonale dopo slalom in area, ma Adorni risponde presente e blocca a terra. Quello lagunare è un calcio di fraseggi palla a terra, come al 31° quando Nappello e Djurić scambiano due volte prima che venga liberato al tiro Fioretti da posizione favorevole, ma l’attaccante liscia un po’ la palla. L’ultima azione degna di nota nel primo tempo è appannaggio di Martino che crossa bene con il sinistro, Djurić svetta e la palla finisce a lato di un soffio.
Ad avvio di ripresa Zattarin manda sùbito in campo Sottovia al posto di Malagò, con l’intento di avanzare il baricentro biancoblu. La partita si incattivisce, e dopo che la Clodiense non mette la palla a lato per soccorrere due polesani a terra, Meucci si fa “giustizia” da solo con un fallo proditorio su Djurić: è solo cartellino giallo, ci poteva stare il rosso. Tuttavia gli ospiti prendono campo e al 61° una furibonda mischia in area granata si conclude con ben quattro tiri che rimpallano contro la difesa, fino alla parata risolutiva di Camerlengo.
Una punizione di Pandiani al 66° dalla trequarti sinistra attraversa tutta l’area ed esce alla sinistra del portiere: è il prologo al pareggio, che arriva al 70° grazie a un traversone di Gurini che sorprende Granziera, il quale viene scavalcato da Sottovia: controcross a cogliere il solissimo Traini nell’area piccola, per il quale è un gioco da ragazzi realizzare. Forse l’unica svista della difesa di casa in tutto il match.
La gioia del Delta dura solo tre minuti: punizione per la Clodiense ai 25 metri, se ne incarica ancora Nappello il quale sfrutta la finta di Martino che si abbassa e la palla si insacca alla sinistra di Adorni. Esplode la gioia chioggiotta, e se anche in sala stampa il tecnico del Delta attribuisce la responsabilità al piazzamento della barriera va reso onore al piede buono di uno dei protagonisti del match.

Nella girandola di sostituzioni, lasciano il terreno anche alcuni dei riferimenti come Djurić, stremato e ancora una volta tra i migliori in campo in assoluto (al 74° entra Baccolo al suo posto), poi Nappello all’85° per Pastorelli e infine il capitano Ballarin che stoicamente ha resistito tutto il match nonostante gli acciacchi di metà settimana, che al 91° dà il posto a Gerthoux. Nel frattempo all’83° Martino era caduto al centro dell’area biancoblu e ne è rimasto infortunato: la Clodiense reclama il rigore ma l’arbitro lascia correre, e stavolta è il Delta a non accelerare l’ingresso dei medici. Ultima chance per il pari, un colpo di testa di Traini alto al 90°, poi al fischio di Peletti esplode la festa di casa: solo poche settimane fa questo percorso di risultati e di consapevolezza sarebbe stato ritenuto un miracolo.

In sala stampa mister Vittadello e il presidente Ivano Bielo sono consapevoli che niente è ancora raggiunto, ma anche che questa è la strada giusta per arrivare al traguardo: l’allenatore elogia giustamente anche l’aspetto umano e di coesione che è venuto maturando nel girone di ritorno, pur tirando un po’ le orecchie ai suoi per non aver concluso il match nel primo tempo. Quanto ai due goleador di giornata, Granziera parla di «liberazione» e Nappello si dice d’accordo col fatto che vincere aiuta a vincere, anche dal punto di vista psicologico. Il tecnico ospite Zattarin riconosce i meriti della Clodiense ma anche quelli che definisce i demeriti della propria squadra, soprattutto nel calcio di punizione vincente. Il ritmo serrato dice già Este: è solo giovedì, e questa Clodiense vuole arrivarci con lo stesso spirito sfoderato contro il Delta.
Le pagelle dei granata:

Camerlengo 6: non è stato granché impegnato ma ha sbrogliato qualche situazione di mischia. Niente poteva fare nell’occasione del goal del provvisorio pareggio, abbandonato per una volta dalla sua retroguardia.

Granziera 7: il goal è il giusto premio a un giocatore totale, capace di minimizzare i rischi in difesa e di salire costantemente sulla fascia, mettendo in mostra doti tecniche e fisiche. Si è assunto la colpa del pari ma va quantomeno condivisa con chi non ha marcato Traini.

Ballarin 7: dopo una settimana travagliata, anche sul campo ha sofferto i postumi di un infortunio. Ma è rimasto in campo praticamente tutto il match, giocandolo con giudizio e pulizia, spesso in anticipo che è la sua dote migliore nella lettura esperta delle occasioni. Esce fra gli applausi e i cori delle giovanili. (Gerthoux s.v.)

Cuomo 7: fa parere facili le cose difficili. Dalle sue parti non si passa (salvo il blackout sul goal), e sì che aveva clienti poco raccomandabili. Con tecnica e tanta tranquillità mette le cose a posto, prodigandosi anche in costruzione e nel fare diga.

Acampora 6.5: meno arrembante rispetto a Bolzano, dalla sua parte come al solito attaccano in molti e lui va a battagliare anche dentro la propria area oppure in posizione più centrale. Difficile vedergli buttare via un pallone.

Djurić 7.5: il “Mosè” di Vittadello spacca in due il centrocampo ospite, sventaglia il gioco, si permette lussi tecnici di destro e di sinistro, è il primo a murare le iniziative avversarie. Gli manca solo il goal -che sfiora di testa- ma dà già tantissimo così. (Baccolo 6: entra in una fase di nuovo favorevole e dà il suo contributo d’ordine, fisico ed esperienza per raggiungere il risultato).

Erman 6: meno appariscente di altre domeniche, il regista triestino cerca sempre la giocata lineare e, in fase di non possesso, la posizione giusta per frenare l’azione avversaria e ripartire con la propria. Gli riesce, ma per una volta senza fuochi d’artificio.

Martino 7.5: ala d’assalto, esterno, terzino con licenza di diagonale difensiva, anche interno di centrocampo. E sempre benissimo, specie quando mette paura alla difesa ospite con slalom, cross, conclusioni. Quand’è così è l’uomo in più.

Nappello 7.5: ha provato lo squillo su punizione per tutto il campionato, e per poco non gliene riescono due. Dietro una punta -lo ha detto anche lui- è libero di creare, lanciare in profondità e trovare soluzioni dalle retrovie, ma si adatta bene anche attaccando in prima persona. E poi i due gioielli da fermo, non da tutti. (Pastorelli s.v.)

Farinazzo 6: continuiamo a pensare, con qualche fondamento, che la sua fascia ideale sia quella destra e non quella sinistra, dato il piede mancino che già tante gioie ha dato. Naturalmente sta dove lo vuole il mister e non sfigura, aprendo contropiedi e ripiegando sui raddoppi avversari. Anche se significa arrivare esausto all’appuntamento con il tiro.

Fioretti 6: per come si dà da fare è encomiabile, a fare la prima punta essendo seconda. Anche lui per il tanto correre arriva poco lucido al tiro, ma generosità e virtù non gli mancano. Quando tornerà Cinque anche lui godrà di spazi letali.

Vittadello 6.5: onorato dai tifosi ospiti, mostra tra i suoi pregi l’aver cementato il gruppo, dato un’anima alla squadra, credendo negli allenamenti e in ciò che si prova durante la settimana. In una settimana comunque difficile per lui ha mantenuto la concentrazione e le capacità di lettura nell’analisi preventiva della partita.

Delta Porto Tolle: Adorni 6.5, Gurini 6.5, Boccafoglia 6, Meucci 5.5, Tarantino 5.5, Sirigu 6, Sarr 6, Malagò 6, Traini 6, Pandiani 5.5, Nobile 6. (Boron 5.5, Radoi 6, Sottovia 6.5)

l’arbitro Peletti 5.5: tollera troppo il gioco cattivo di qualche elemento, lascia correre quando non dovrebbe, gestisce i cartellini in modo non ottimale, ma per fortuna non incide sull’andamento del match.

Nessun commento:

Posta un commento