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sabato 19 ottobre 2019

ADRIESE-UNION CLODIENSE QUEST'ANNO È MOLTO PIÙ CHE UN DERBY: ULTIME DAL CAMPO E ISTRUZIONI PER L'ESODO LAGUNARE

Arriva il giorno della partita forse più sentita dagli sportivi chioggiotti, quella contro l'Adriese. Sarà la vicinanza geografica, sarà l'aria dell'alta classifica che "in" Adria si respira da anni, saranno i tanti ex per parte (Ballarin, Marangon, Martino, nello staff Dario Penzo e Ivano Rossetti) e l'ossatura chioggiotta della squadra polesana -con l'allenatore Luca Tiozzo e i giocatori Michael Pagan e Davide Boscolo Berto, mentre adriese è il terzino Biolcati a disposizione di mister Vittadello- ma quella in programma domenica allo stadio Bettinazzi non è una partita come le altre, e non può esserlo. Si affrontano due formazioni che non fanno mistero delle proprie ambizioni, anche se una -l'Union Clodiense- sta facendo della forza difensiva un asset che la porta a essere imbattuta da marzo, l'altra (quella di casa) alterna grandi goleade a svarioni preoccupanti. In ogni caso il match diretto dall'arbitro Adolfo Baratta di Rossano si annuncia, se non spettacolare a prescindere, sicuramente intenso e assai partecipato.
Tutte le circostanze di cui sopra, infatti, spingono all'esodo di massa della tifoseria lagunare -organizzata o meno- verso lo stadio di Adria. Gli ultras della curva De Paolis si ritroveranno alle ore 13.15 nel consueto piazzale della stazione di Chioggia, con gli altri l'appuntamento sarà alle 14 nel parcheggio che la società del presidente Scantamburlo ha assegnato agli ospiti: anche l'ingresso sarà differenziato, e preventivamente comunicato al sodalizio avversario. Per chi deciderà di muovere in treno, la corsa utile parte da Chioggia alle 13.35 per raggiungere Adria alle 14.13: lo stadio dista circa 25 minuti a piedi attraversando il centro della città polesana.
Sul fronte formazione, purtroppo un colpo alla schiena rischia di mettere fuori causa -almeno dal primo minuto- il grande ex Giacomo Marangon, che negli ultimi anni ha bucato spesso e volentieri la porta chioggiotta. Nelle intenzioni, Jack dovrebbe iniziare dalla panchina per poi eventualmente disputare parte del secondo tempo ove ce ne fosse il bisogno: ha infatti un solo allenamento alle spalle durante la settimana. Anche Francesco Gerthoux aveva subìto un infortunio, ma nelle ultime ore è venuto riassorbendosi spalancando un discreto ottimismo riguardo il suo utilizzo dal primo minuto. Per il resto lo schieramento iniziale riprenderà quello che si è ben battuto contro la Luparense, col solo dubbio tra Perrotti e Tattini quale spalla di Broso in attacco. Quindi Giacomo Boscolo Palo in porta, Granziera, Ballarin, Cuomo, Ostojić in difesa, Djurić ed Erman a centrocampo, Martino e Gerthoux alle ali, e appunto Broso con uno fra Perrotti e Tattini davanti. Nel caso fosse risparmiato anche Gerthoux ci sarebbe spazio per Christian Duse con il 4-3-3 e il probabile avanzamento del jolly Martino.
In casa Adriese l'allenatore "locale" Luca Tiozzo Peschiero dovrà fare a meno del difensore Meneghello che sarà sostituito da Scarparo o Alfano. Per il resto dispone di una corazzata sbilanciata in avanti con Lauria, Florian, Nobile, Pandiani che si sono aggiunti ad Aliù e Beltrame già in rosa; a centrocampo l'esperienza di Lo Sicco accompagna le geometrie del capitano Pagan, in difesa il punto fermo è Boscolo Berto affiancato da uno stuolo di giovani. Una buona impressione hanno destato, in campionato e coppa, i portieri Cabras e Demalija. Ma soprattutto molto può fare il carisma del tecnico ex Matelica e la sua volontà di dare un dispiacere sportivo alla squadra della propria città. Sugli spalti sarà battaglia di cori, di numeri e di calore, in campo nessuno si tirerà indietro: è Adriese-Union Clodiense, e per qualcuno alla fine potrebbe risuonare "l'ave".

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