Il campionato di calcio di serie D per la stagione 2019-2020 si è formalmente chiuso in anticipo, e ora al consiglio federale della FIGC non resta che ratificare (o contestare) l'ipotesi di quattro retrocessioni dalla quarta serie verso l'Eccellenza, ventilata dal consiglio della Lega Nazionale Dilettanti. Il 3 giugno avrà luogo a Roma la riunione decisiva: se la configurazione sarà confermata, dal Veneto salirà in serie C (attuale Lega Pro) il Campodarsego primo in classifica del girone, mentre scenderanno Villafranca Veronese, San Luigi Trieste, Tamai e Vigasio.
Questo senza contare eventuali ripescaggi futuri, dal momento che ancora non si conosce il numero delle società che iscriveranno regolarmente le proprie squadre ai nastri di partenza del prossimo campionato. Tutte circostanze che, ovviamente, non interessano l'Union Clodiense Chioggia Sottomarina: non essendo disputati i playoff, la compagine granata ha concluso il torneo al terzo posto dietro il Legnago, circostanza che non dà diritto a partecipare al primo turno della coppa Italia professionisti (ricordiamo in tempi andati le sfide di Cesena, di Cremona e di Perugia).
Già sicura di partecipare alla prossima serie D è la squadra veronese del Sona, così i bellunesi del San Giorgio Sedico e i friulani della Manzanese. Ma un'altra ipotesi scuote l'ambiente calcistico dilettantesco, nazionale e regionale: la Grande Riforma. Da anni si parla del riassestamento fra le categorie, dal momento che un numero sempre maggiore di società fatica a rimanere nel professionismo, stanti le regole ferree per accedervi, il monte ingaggi, le spese per l'adeguamento degli stadi e il calo degli spettatori.
L'emergenza da Covid-19 dà forse per la prima volta, con qualche margine di concretezza, il via al ragionamento operativo: esisterebbe già uno schema di massima, svelato dai media nazionali. Esso prevederebbe una serie B (professionistica) a 40 squadre, divise in due gironi su base territoriale, e una serie C (dilettantesca) a 60 squadre, la quale contemplerebbe le 40 rimanenti dall'ex Lega Pro, più 20 squadre in arrivo dalla serie D.
Oltre alle 9 vincitrici dei gironi, salirebbero anche le 9 seconde classificate e le 2 migliori terze secondo un quoziente più storico che sportivo: circostanza che farebbe sperare anche l'Union Clodiense, la quale pure si sta già preparando correttamente a costruire la squadra per cercare la promozione sul campo, a partire dalle conferme dell'allenatore Vittadello, del direttore sportivo Tonicello e di alcuni "big".
Naturalmente -nel caso in esame- non sarebbe sufficiente il titolo, ma necessiterebbero serie ristrutturazioni allo stadio Ballarin: almeno 1500 posti certificati, settore ospiti da 500 con seggiolini (la curva nord in rifacimento), impianti d'illuminazione che a Chioggia non vengono utiizzati da anni... senza contare l'annoso problema della copertura della tribuna centrale.
Le speranze granata sono suffragate dal fatto che, secondo le prime indicazioni giunte alle Lege, circa il 30% delle squadre delle attuali serie D e serie C sono a rischio di iscrizione per l'anno venturo, pertanto chi dispone di solide basi è sicuramente favorito. Qualora ci fosse la volontà di concorrere al ripescaggio, l'ipotesi potrebbe avere campo: e solo il tempo potrà smentirla o, semmai, renderla concreta.
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