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domenica 13 gennaio 2019

LA CLODIENSE REGALA IL PRIMO TEMPO AL LEVICO E AFFONDA 4-1, RIPRESA ALL'ARREMBAGGIO MA TANTA SFORTUNA

Non è facile raccontare o commentare una partita come quella che la Clodiense ha perso per 4-1 oggi sul terreno sintetico di Borgo Valsugana contro il Levico Terme. Anche perché di partite ce ne sono state due, o forse tre: la prima frazione, interamente di marca trentina, con i lagunari slegati, abulici, velleitari, a tratti impalpabili, praticamente la peggior prestazione parziale nella stagione. Si va al riposo sul meritato 2-0 e mister Vittadello cambia tutto: dal 3-5-2 si passa al 4-3-3 con gli ingressi di Luca Bullo e Fioretti, i chioggiotti prendono a pallate la porta avversaria per più di venti minuti. Segna Farinazzo, Nappello colpisce un palo clamoroso, raffica di conclusioni e di occasioni da goal, altrettanto speciali le parate del guardiano locale Costa; è un’altra Clodiense, trasformata anche nel morale. Il Levico è alle corde, tutti pensano almeno al pareggio ma Ballarin è sfortunato nella deviazione dentro la sua porta.

Inizia quindi la terza fase, di nuovo sotto l’impronta termale: Camerlengo para un rigore ma non può fare niente sul 4-1 in pieno recupero. Un punteggio che se da un lato punisce troppo severamente la squadra granata, dall’altro la confina sempre più all’ultimo posto, assieme a Trento e Tamai che pure sono state sconfitte: la distanza dalla salvezza diretta è sempre più larga, e i punti persi oggi valgono doppio. Questa lunga trasferta era una partita da vincere: la si è persa non senza sfortuna, al netto degli errori tattici, di formazione e di spirito che hanno praticamente regalato agli avversari l’intero primo tempo. E stavolta anche il contropiede, che ha portato a segnare fuori casa 13 delle 17 reti totali, è stato vanificato dalla difficile conoscenza con il campo non naturale.
Al via l’allenatore granata sceglie Camerlengo tra i pali, Granziera, Ballarin e Pastorelli in difesa, Martino e Acampora esterni, Cuomo a fare da schermo, Djurić e Baccolo interni, Nappello dietro la punta Farinazzo. Sorpresa per il centravanti Fioretti lasciato in panchina, assieme a Grego, Pupa, Erman, Bagatti, Ranzato, Nicola e Luca Bullo, Piazza. Per i gialloblu, oggi in maglia bianca, Andrea Vitali risponde schierando Costa, Demian, Castellan, Pregnolato, Bagatini, dall'Ara, Fabio Bertoldi, Pellielo, Aquaro, Cariello, Rinaldo. Di riserva Francabandiera, dalla Piccola, Salvaterra, Luca Bertoldi, Vettorazzi, Marku, Biscaro, Forcinella. Arbitra Pacella di Roma sotto un cielo soleggiato e davanti a 150 spettatori, sparsi fra una tribunetta e il ciglio stradale con tanto di ruscello.
L’ex di turno è Andrea Pregnolato, difensore che ha disputato con la Clodiense la prima parte del torneo per poi far ritorno a Levico. La prima azione è di marca ospite, al 3° Nappello colpisce l’esterno della rete su punizione dal limite; al 7° Camerlengo interviene in anticipo su un cross di Castellan, poco dopo un colpo di testa di Djuric, fuori. Il primo goal del Levico arriva al 14° con Fabio Bertoldi che su cross di Dumitru si aggiusta la palla, aggira Djurić e scarica un tiro imparabile sotto gli incroci. Al 18° Dumitru anticipa Baccolo in scivolata, lanciato a rete da Nappello. Ma la Clodiense non è più pericolosa per tutto il resto della frazione di gioco.
Raddoppio del Levico al 27° con Aquaro che schiaccia di testa una punizione dalla sinistra di Cariello: Baccolo salta fuori tempo e il centravanti di casa anticipa Granziera. Ancora una punizione a giro di Nappello al 39°, para Costa senza problemi Emblematico al 41° il cross di Aquaro dalla destra, con Bertoldi che viene lasciato colpire indisturbato di testa, palla fuori. Nappello tenta un’altra conclusione allo scadere del tempo, ma la palla esce, come un cross basso dalla sinistra di Acampora, girato debolmente da Farinazzo tra le braccia di Costa.
A metà gara tutti sono concordi nel ritenere giusto il punteggio, anche alla luce di una Clodiense che non interpreta l’incontro come avrebbe dovuto fare chi chiude la graduatoria. Si scaldano Fioretti e Bullo, che entrano e rivoluzionano l’assetto, oltre alla carica infusa dal mister negli spogliatoi. E in effetti fino al 70° ci sarà solo la Clodiense, messa in campo ora con il 4-3-3: Martino, Ballarin, Pastorelli e Acampora in difesa, Baccolo, Cuomo e Nappello a centrocampo, Farinazzo, Fioretti e Luca Bullo in attacco.
Subito arriva il goal del 2-1 al 52°: Baccolo serve in profondità Farinazzo che calcia di sinistro, sorprendendo Costa sul primo palo. Al 55° è il palo a dire di no a Nappello, con il portiere ormai battuto dopo una bella azione granata. Un minuto dopo, altra tambureggiante azione lagunare conclusa da Bullo, para ancora Costa. Sempre dopo un giro di lancetta, è Fioretti a tirare, questa volta alto. Altra grande chance al 59°: Baccolo in terzo tempo su bel cross di Acampora, la palla va fuori dopo aver messo brividi a Costa.
Vitali corre ai ripari inserendo il peso e la qualità di Luca Bertoldi al posto di Pellielo. Su calcio d'angolo granata, dall'Ara rischia l'autogoal in complicità con Costa, ma è ancora l'estremo difensore termale a compiere un miracolo al 66° sempre su Baccolo, da cross di Bullo e velo di Farinazzo a centro area. Ultimo sussulto, l’ennesima azione elaborata dei granata, che coinvolgono tutti gli effettivi e mandano al tiro Martino, blocca il numero 1. Lo stesso Martino che, ripiegando, disbriga un ottimo intervento difensivo in anticipo a evitare guai.
Nel momento migliore della Clodiense, quando il pareggio appare maturo, arriva il terzo goal del Levico: il retropassaggio è intercettato in contropiede da Castellan, che mette al centro per Aquaro. Ballarin per anticiparlo infila Camerlengo. Si rimbocca le maniche la squadra lagunare, Nappello sbaglia la misura di alcuni passaggi filtranti e la sua punizione al 73° è centrale e non causa problemi a Costa. All’80° rigore per il Levico in seguito a un fallo su Marku, nella circostanza viene ammonito il portiere ospite. Ma Stefano Camerlengo para il rigore calciato malamente dal capitano termale Castellan, si resta sul 3-1.
Almeno fino al 94°, quando Marku (che aveva sostituito Fabio Bertoldi) insacca il quarto goal del Levico su cross da destra del nuovo entrato Salvaterra, anticipando Martino. Termina l’incontro mentre le montagne attorno diventano rosa, lasciando intravedere la neve: a 13 punti si gela, e domenica allo stadio Ballarin scenderà il San Donà, che oggi ha rifilato tre reti a domicilio al Trento. Per quanto possibile, ci dovranno pensare i giocatori e lo staff; per il soprannaturale e la iella, forse è il caso di cominciare a pensare a una visita a Lourdes.

Le pagelle dei granata:

Camerlengo 6.5: non può niente su almeno tre dei quattro goal subiti, ne evita un quinto parando un rigore da par suo.

Granziera 5.5: anticipato da Aquaro in occasione del raddoppio, viene sacrificato dopo un tempo per ristabilire un assetto migliore.

Ballarin 5.5: impreciso e sfortunato in occasione dell'autogoal che di fatto chiude il forcing granata, assegnando il match al Levico. Prima conduce un match di molti anticipi con senso della posizione.

Pastorelli 6: sbroglia qualche situazione potenzialmente pericolosa, fa anche sportellate nell'area avversaria sui tanti corner e punizioni.

Martino 6: riserve inesauribili di energia nei polmoni, generosità nell'accompagnare l'azione offensiva e buoni recuperi, ma contro Castellan è più dura del solito.

Djurić 5.5: parte bene, infondendo peso e rilanciandosi anche al tiro. Sbaglia però certi passaggi e non si fa trovare sempre in posizione. Anche per lui solo 45 minuti in virtù del cambio tattico.

Cuomo 5.5: si vede che è adattato a centrocampo, pensando sempre alla fase difensiva, cioè quella che gli riesce meglio. Non di rado in affanno nel fraseggio avversario. Bell'assist per il palo di Nappello.

Baccolo 6: partita double face, nel pallido primo tempo si nasconde per irrompere significativamente nella ripresa, con due nitide occasioni da goal. Buon segnale la sua lunga tenuta atletica.

Acampora 6.5: il migliore dei suoi, fra i giocatori di movimento. Non ha paura di niente, e oltre a coprire dietro finalmente si sgancia per crossare e partecipare alle molte azioni offensive della ripresa.

Nappello 6: come sempre dai suoi piedi partono le azioni potenzialmente pericolose, e il palo colpito al 55° grida ancora vendetta. Ha tre ghiotti calci di punizione, ma tutti finiscono tra le braccia di Costa.

Farinazzo 6: il goal e un velo per Baccolo, beneficia più di altri dell'ingresso di Fioretti e di Bullo, partendo dalla prediletta fascia destra anziché trovarsi spaesato quasi da solo in attacco. Le residue chance passano per il suo mancino, e con un partner di reparto più vicino.

Luca Bullo 6.5: entra subito in partita, muovendosi nel tourbillon di azioni palla a terra che portano al 2-1 e quasi al pareggio. Si accentra anche per tirare, non mancano traversoni e cross. Merita più spazio.

Fioretti 5.5: anche nei venti minuti tutti granata, tira una volta sola (alto). Partecipa però a quasi ogni azione con triangoli e veli in grado di smarcare i compagni. Gli si chiedono anche i goal, tuttavia.

Vittadello 6: lascia perplessi l'esclusione iniziale di Fioretti (e Luca Bullo), e anche dopo il 2-0 almeno uno dei due avrebbe potuto entrare già nel primo tempo. Da tecnico esperto qual è, corregge la rotta ridisegnando la squadra fra i due tempi e inietta carattere ai suoi uomini, che così dominano la ripresa.

Levico Terme: Costa 7.5, Demian 6.5, Castellan 6.5, Pregnolato 6.5, Bagatini 6.5, dall'Ara 6, Fabio Bertoldi 7, Pellielo 6, Aquaro 7, Cariello 7, Rinaldo 6.5 (Salvaterra 6, Luca Bertoldi 6.5, Marku 6)

l'arbitro Pacella 6: non commette errori per quanto riguarda i cartellini e i rari casi di fuorigioco, da rivedere l'azione del rigore. Partita comunque corretta e diretta senza problemi.

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