Pagine

domenica 11 febbraio 2018

ZERO A ZERO FRA CLODIENSE E CJARLINS, UN'OCCASIONE PERSA

Un punto è meglio che zero, dice la matematica. E il Cjarlins è sceso in laguna da Muzzana del Turgnano per portarlo a casa: c'è riuscito, anche piuttosto agevolmente nella ripresa, quando non ha rinunciato ad attaccare pur senza scoprirsi. Un punto è pur sempre meno di tre, quelli di cui aveva bisogno la Clodiense Chioggia Sottomarina per staccare i rivali in classifica e prepararsi al meglio alla tradizionalmente ostica trasferta in Valpolicella. E almeno nei primi 45 minuti non si può dire che la squadra di De Mozzi non ci abbia provato: magari un po' arruffata nel giro palla, ma il taccuino riporta almeno sette palle goal per i granata oggi in bianco. Ma imprecisione e sfortuna non hanno cacciato la palla in rete, e così a fine partita si commenta la divisione della posta e della paura, con entrambe le squadre -in fondo- che hanno preferito non gettarsi all'assalto rischiando di subire in contropiede. Un peccato, soprattutto per la formazione di casa, che al merito di un vantaggio nel primo tempo non ha poi dato sèguito nella seconda frazione, smettendo di crederci e soffrendo l'iniziativa degli arancioni friulani. L'arbitro napoletano Castellone fischia la fine e tanti vanno a vedere i risultati degli avversari in graduatoria: mentre Abano e Calvi Noale si attardano sul fondo, i contendenti di oggi vengono risucchiati dalla vittoria dell'Ambrosiana a Tamai. E dove giocherà la Clodiense domenica? Esatto, in casa della bestia nera della Valpolicella.

Cjarlins e Clodiense sono le due squadre che nell'arco del campionato hanno conseguito il maggior numero di pareggi. Già all'andata, sul campo neutro di Lignano Sabbiadoro, finì 1-1 con i granata rimontati negli ultimi minuti. Oggi De Mozzi ha schierato, davanti a Corasaniti, la difesa in via di consolidamento con Granziera, Dondoni e Pastorelli, l'eclettico Abrefah largo a sinistra per convergere e dall'altra parte il neoacquisto Riccardo Spaltro, esterno destro di scuola romanista. Poi il tecnico di Marostica ha scelto Hima in luogo di Conti quale perno di regia, con Delcarro interno e Duravia più avanzato come mezzala. Infine Baido di punta col supporto di Farinazzo, ultimamente in buona condizione realizzativa. Davanti a duecento spettatori e sotto un bel sole, Castellone fa rispettare il minuto di silenzio in memoria del giovane collega arbitro Edoardo Marchetti e tempo un minuto dall'inizio Farinazzo colpisce il palo con un potente sinistro dal limite. Anche Duravia poco dopo alza il tiro dal cuore dell'area, e il monologo lagunare continua al 12' con lo stesso Farinazzo che mette in mezzo un cross rasoterra insidiosissimo sul quale non arriva Baido nè alcun altro compagno di squadra.
Hima ha un piede solo, il sinistro, e quando si gira per aggiustarsi la palla spesso ci mette molto tempo, rallentando l'azione: ma è capace anche di colpi sopraffini, come al 16' quando uno suo traversone in profondità mette Baido nella possibilità di colpire di testa, la palla esce di poco. La Clodiense capisce che dalle fasce può creare problemi: Spaltro dimostra senso della verticalità nei passaggi e affonda lo spazio, altro cross e stavolta è Delcarro a mancare di poco la rete con la specialità della casa. Attorno alla mezz'ora sale in cattedra Abrefah: prima scalda i guantoni a Callegaro, poi triangola con Hima che lo mette davanti alla porta, ma il ghanese calcia debolmente, infine riprende una respinta del portiere su punizione ma calcia alto da buona posizione e a porta semisguarnita. Nel monocolore chioggiotto, il primo tiro del Cjarlins arriva al 40' con la debole conclusione di Bussi, risponde Baido che si inarca per colpire di testa su altro cross basso di Farinazzo: il primo tempo si chiude a reti inviolate, per quanto le occasioni della Clodiense siano state largamente preponderanti tanto da meritarle un vantaggio. Menzione per l'implacabile Pastorelli e per i due rispettivi registi difensivi, Dondoni e Parpinel, abili nel chiudere tutto quanto nei rilanci lunghi. Nell'intervallo in tribuna ci si chiede se non fosse il momento di Cacurio, magari al posto di un Duravia fin lì spento. Una stranezza, più unica che rara: tutti i primi tempi del girone C si sono chiusi a reti bianche.
E invece le due squadre ripartono con gli stessi 22 effettivi iniziali. E dopo tre minuti il sinistro educato di Hima sfiora la traversa da fuori: pare il prologo di un altro dominio granata (oggi in bianco), invece dopo una dozzina di minuti il Cjarlins comincia a mettere la testa fuori dal guscio. Prima, però, c'è l'infortunio occorso a Farinazzo a causa di un fallo di gioco, che costringe De Mozzi a schierare Cacurio, invocato come salvatore del match: Duravia cambia fronte e va sul centrodestra. Molto attivo il terzino friulano Di Dionisio, che calcia alto da pochi passi sugli sviluppi di una punizione (64') e lascia partire un pallonetto che Corasaniti controlla. Al 70' un altra buona occasione per i padroni di casa: su cross dalla destra, Spetić anticipa Delcarro di testa, rischiando l'autogoal. È il momento di Marijanović, che rileva Baido tra qualche mugugno dei tifosi; applausi invece per Hima quando lascia il posto a Conti. Il Cjarlins prende campo e nel giro di cinque minuti costruisce due palle goal, prima con Leonarduzzi che impegna l'estremo granata, poi con lo stesso Spetić in proiezione offensiva che getta al vento un goal praticamente fatto da distanza ravvicinata. Entra in partita anche Moras, decisivo all'andata per la formazione di Carlino, ma il finale non è per attaccanti: entrambe le compagini hanno paura di subire in contropiede e preferiscono non scoprirsi, incassando uno zero a zero che muove la classifica dopo un match povero e bloccato. L'ultima emozione la regala Parpinel che mette fuori da buona posizione: i tre minuti di recupero non cambiano il segno alla partita, un'occasione mancata per chi non ci ha più creduto.

Nessun commento:

Posta un commento