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domenica 14 gennaio 2018

UNA SFORTUNATA CLODIENSE PERDE 2-1 IN CASA DELLA NUOVA CAPOLISTA CAMPODARSEGO, MA NON SFIGURA

Quando una giornata va storta, puoi sfoderare anche una prestazione abbastanza impeccabile, ma sono gli episodi a punirti. Se non riesci a raddrizzarla ruotando praticamente tutte le punte a tua disposizione. Si può sintetizzare così la sconfitta della Clodiense Chioggia Sottomarina in casa della nuova capolista Campodarsego, una squadra costruita per la promozione ma che sul campo non ha fatto vedere eccessive mirabilie, a parte qualche scambio ad alto tasso tecnico tra i suoi avanti e i lanci mancini del regista Igor Radrezza. Merito anche, se non soprattutto, dell'accorta disposizione tattica utilizzata da Massimiliano De Mozzi e dall'applicazione dei suoi giocatori: un 3-5-2 compatto, stretto attorno ai tre pilastri difensivi (senza sbavature anche oggi la prova di Giovanni Pastorelli), con Delcarro e Duravia a fare gli stantuffi interni e di punta Baido con l'ex Cacurio. Per questo schema è stato necessario l'adattamento di Emanuel Enzo Abrefah sulla fascia sinistra, cui il capitano ha risposto assai bene, come se in quel ruolo giocasse da sempre, propiziando anche con una cavalcata e un palo il goal del pareggio provvisorio.

Eppure, un rigore probabilmente generoso -concesso dall'arbitro parmigiano Belfiore per fallo di Dondoni su Caporali- e una carambola a dieci minuti dalla fine, con la palla che danza sulla linea di porta prima di essere insaccata, consegnano i tre punti ai padroni di casa senza particolari meriti, se non aver sfoderato il miglior Pietribiasi (doppietta, goal annullato per fuorigioco che non c'era, tiro angolato splendidamente parato da Alberto Corasaniti) e una difesa impenetrabile quanto quella lagunare. Un po' in ombra invece il bomber Aliu, mentre si può dire che il veterano Kabine ha cambiato la partita portando scompiglio sull'avanti sinistro. In mezzo, il coast-to-coast di Abrefah che recupera nella propria metà campo una palla persa da Radrezza e si invola tagliando il campo in diagonale: scambio con Delcarro, tiro di prima intenzione sul palo, il solito rapace Baido meritatamente insacca a porta vuota.
Cinquecento spettatori allo stadio Gabbiano, discreta rappresentanza chioggiotta. Già al 6° minuto Aliu di testa impegna Corasaniti in angolo, gli esperti padovani sfruttano molto prima la fascia sinistra con Ndoj e Michelotto, poi quella destra con Sanavia e Caporali. Ma il pressing alto dei granata e la loro capacità di sfruttare le seconde palle -specie con Delcarro, dominatore degli scontri aerei- mettono in forte difficoltà le fonti di gioco biancorosse, grazie a continui raddoppi che vedono protagonisti gli esterni Abrefah (provvidenziale anticipo su Caporali) e un concentrato Dell'Andrea. Dietro non passa uno spillo, con Granziera che sbroglia in scioltezza un cross basso al 22°. Davanti i due Raffaele girano distanti dall'area avversaria, in cerca di palloni giocabili. Al 30° il primo choc: azione da calcio d'angolo, Corasaniti esce dai pali, mischia in area e il totem Leonarduzzi colpisce la traversa di sinistro. Il portiere brasiliano del Campodarsego Caio Vinicius Pirana è invece raramente impegnato. La prima svolta del match al 43°: Corasaniti dice di no a Caporali, nel prosieguo dell'azione l'ala di casa viene messa giù da Dondoni, Belfiore fischia il penalty, in tribuna emerge qualche perplessità. Calcia Pietribiasi e spiazza l'estremo clodiense. Prima del rompete le righe, Delcarro impegna Pirana in corner.
Ripresa senza cambi, una punizione di Michelotto tenta di indirizzarla a favore dei locali ma Corasaniti si distende plasticamente in corner. Al 55° improvviso il break, con il pareggio di Baido raccontato sopra. De Mozzi osa e tre minuti dopo il goal esclude Conti dalla regia per introdurre Marjanović al centro dell'attacco: il tecnico vuole vincerla già da subito. Peccato che dell'attaccante sloveno le cronache dell'ultima mezz'ora di gioco non registrino un'azione, un'occasione. Anzi, è tutta la Clodiense a faticare davanti, pur senza rischiare di nuovo granché indietro: un goal viene annullato a Pietribiasi per fuorigioco (inesistente) al 62° e lo stesso numero 10 si vede negare l'ennesima gioia personale da un ottimo Corasaniti quattro minuti più tardi. I cambi offensivi provano a cambiare l'inerzia della gara: ma se Farinazzo per Cacurio è un fuoco di paglia, diverso peso ha l'ingresso in campo di Kabine per Michelotto. Il maturo attaccante marocchino -già artefice della prima promozione del Carpi in serie B con il goal nello spareggio di Lecce- giostra sulla fascia sinistra creando problemi in serie a Mazzola, il sostituto di Dell'Andrea.
Così al 79° nasce il goal del raddoppio per il Campodarsego: Kabine crossa, Aliu si avvita in un colpo di testa che Corasaniti devia sulla traversa, la palla ricade in campo e sulla linea Pietribiasi è più lesto della difesa ospite nel metterla dentro. Vani i tentativi di Baido (punizione messa in corner da Pirana), Delcarro e Duravia negli ultimi dieci minuti: gli uomini di Fonti fanno proprio l'incontro e balzano in vetta alla classifica, complice l'inopinata caduta della Virtus Vecomp Verona in casa della pericolante Calvi Noale. La Clodiense invece rimane nel pantano dei playout, confortata dalle concomitanti sconfitte di Tamai, Legnago, Montebelluna ma non dalle vittorie delle retrostanti Liventina e appunto Noale. Domenica allo stadio Ballarin scenderà un Feltre in salute, che oggi ha avuto la meglio proprio sul Tamai: d'obbligo cercare i tre punti, magari con le qualità espresse oggi in una partita comunque per certi versi positiva, che la Clodiense avrebbe forse meritato di pareggiare.

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