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mercoledì 1 novembre 2017

TIRO A SEGNO DEL BELLUNO CON LA CLODIENSE: 6-2, MA I LAGUNARI IN ATTACCO NON SFIGURANO

Un punteggio di 6-2 può essere letto come una batosta difficilmente recuperabile, se solo non si avesse assistito all’incontro odierno di Belluno fra i padroni di casa dell’Ital Lenti e la Clodiense Chioggia Sottomarina. Non che la vittoria dei locali sia bugiarda, anzi, ma quattro reti di scarto e sei goal in assoluto non fotografano i rapporti di forza allo stadio polisportivo nel capoluogo dolomitico: i granata non hanno rinunciato a giocare manco sotto il passivo pesante, hanno saputo recuperare da 2-0 a 2-2, costruendo buone occasioni pure nella ripresa e finendo sopraffatti anche da episodi balistici pregevoli quanto estemporanei. Uno sportivo, a fine incontro, si è lasciato andare sconsolato: “Saranno anche goal della domenica, ma li fanno sempre a noi”. Fra le attenuanti può essere annoverata anche una difesa rimaneggiata, la stessa però che in dieci contro la ormai ex capolista Virtus Verona non è mai andata in affanno. Oggi invece i quattro del reparto arretrato, poco assistiti dal centrocampo slegato e schiacciato, hanno subìto le folate degli esterni bellunesi (molto abili i terzini Petdji e Mosca che più volte sono arrivati sul fondo) e la giornata di grazia del capitano Simone Corbanese, autore di una tripletta, come del cecchino Yari Masoch, che pure ha timbrato il cartellino da lontanissimo. La Clodiense invece ha preferito attaccare per vie centrali, imbeccando spesso con infilate la coppia goal Baido-Farinazzo: proprio i due sono stati i migliori fra i granata, assieme a un sempre puntuale Delcarro (autore del 2-1 e protagonista nei duelli aerei). Il Belluno ha dimostrato di meritare l’alta classifica che frequenta, mentre i risultati odierni spingono i lagunari nei bassifondi: domenica allo stadio Ballarin contro l’Abano urge ritrovare i tre punti che mancano dalla prima giornata, quando la Clodiense espugnò il terreno di Este.
Le tante assenze -Caso squalificato, Volpato e il lungodegente Abcha naturalmente fermi dopo l’incidente- hanno obbligato De Mozzi a schierare, davanti a Luppi, ancora Mazzola, Granziera, Moretto e Dell’Andrea, con Conti a fare da schermo, Delcarro e Hima interni, Santoni dietro Baido e l’ex Farinazzo. Abrefah è tornato buono solo per la panchina, dove siede accanto a Cacurio, Marijanović, Gori e al giovane Bullo. Padroni di casa allenati da Michele Baldi che ha messo in campo un 4-4-2 elastico e capace di trasformarsi anche in una difesa a tre, pronta a innescare le volate dei terzini e il fiuto del goal di Corbanese e Sciancalepore. Circa 350 gli spettatori -tra essi anche l’ex granata Ruben d’Incà- con duecento abbonati e una positiva accoglienza, a coronare un panorama mozzafiato. L’aria frizzante rende tale anche il match, con continui capovolgimenti di fronte fin dai primi minuti. All’8’ minuto il Belluno passa in vantaggio con Corbanese, che gira in rete un traversone proveniente dalla destra; neanche il tempo di raccapezzarsi che i gialloblu (oggi in maglia bianca) raddoppiano con Sciancalepore su comodo assist in area al 14’. Una punizione di Baido sull’esterno della rete è il prologo alla riscossa granata: prima (24’) Delcarro approfitta di una bella azione articolata -da Mazzola a Baido a Santoni- e buca la difesa sul filo del fuorigioco, presentandosi solo davanti a Colonna e battendolo con un colpo leggero. Poi, al 37’ minuto, Baido ruba palla a Sommacal ai venti metri, duetta con Farinazzo che insacca a porta vuota. Nel mezzo altre azioni che stavano legittimando il pareggio granata, con due cross di Farinazzo arginati a fatica dalla retroguardia locale. Ma la gioia chioggiotta dura solo due minuti: al 39’ Masoch indovina la porta da distanza siderale, con un tracciante angolato che impietrisce Luppi. E al 42’ Corbanese porta a due le sue reti personali, di rapina in area su azione da fallo laterale, con altra dormita della difesa e il centravanti che realizza di sinistro da distanza ravvicinata sotto la traversa. L’arbitro Vogliacco della sezione di Bari manda le squadre negli spogliatoi sul punteggio di 4-2, di certo gli spettatori di casa non si sono annoiati.



Le ostilità riprendono senza cambi, con Petdji che fa il bello e il cattivo tempo sulla destra, così Mosca a sinistra. Il forte pressing bellunese viene spezzato al 50’ da un bellissimo tiro-cross di Baido che sorvola il portiere Colonna ed esce lambendo il palo alla sua sinistra. I tentativi granata vengono frustrati al 66’ minuto, quando sempre Corbanese raccoglie una corta respinta della difesa su travolgente azione di Petdji, e chiude virtualmente la partita. Ma la Clodiense non si arrende e un bel lancio di Conti coglie Farinazzo che anticipa Colonna in uscita ma il suo drop si spegne alto. La girandola di cambi coinvolge tutti i protagonisti, e anche i rincalzi di casa provocano grattacapi a Dell’Andrea: si rivede anche Marijanović oltre a Bullo e Tacchetto. Baido è l’ultimo a gettare la spugna, quando all’88’ calcia agli incroci a esaltare il volo di Colonna che salva in corner, prima del gran finale di marca bellunese: Mosca sfiora il sesto goal su pregevole lancio del biondo regista Miniati, Masoch buca Luppi da fuori ma Vogliacco inspiegabilmente annulla, infine al 96’ la punizione mancina di Pramparo -sempre dalla grande distanza- trova sublimazione sotto l’incrocio dei pali, per un punteggio tennistico che non rende giustizia alla partita della Clodiense. Il pubblico sciama verso il terzo tempo a base di pastìn arrosto, in casa granata è già tempo di preparare la partita con l’Abano con l’obiettivo fisso dei tre punti senza andare per il sottile.

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