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domenica 19 novembre 2017

LUCI E QUALCHE OMBRA PER LA CLODIENSE NELL'1-1 COL LEGNAGO. LA CLASSIFICA SI ACCORCIA, DOMENICA "SPAREGGIO" A NOALE

Gioca di più il Legnago, ma le migliori occasioni sono della Clodiense. Al Ballarin ne esce un pareggio per 1-1, brodino caldo dopo le ultime due pesantissime trasferte inframmezzate dalla vittoria con l'Abano: una partita che, se doveva funzionare da prova della verità, conferma pregi e difetti di una squadra granata ancora rimaneggiata in almeno un paio di reparti. Tra le conferme, purtroppo, il goal subìto sempre nei primi dieci minuti: stavolta è il numero 8 legnaghese Torri a infilare con precisione Luppi da lontano al 7° minuto, dopo un errato disimpegno difensivo di Abrefah. Ma si conferma, anche, che la formazione lagunare ha le risorse tecniche e caratteriali per rimettere in sesto gli incontri: si parla in questo caso di Stefano Santoni, il migliore dei suoi, che tornato finalmente titolare prima costringe il portiere ospite Cairola al volo sotto gli incroci per fermare un suo tiro a giro al 10', poi crossa perfettamente il pallone sulla testa di Farinazzo che impatta la traversa al 40'. In mezzo, il rigore conquistato dallo stesso Farinazzo e segnato dall'altro gioiello della Clodiense, Andrea Delcarro, che aveva iniziato la partita un po' troppo indietro rispetto al consueto, ma che ha saputo incunearsi tra le linee e battere poi Cairola con freddezza dal dischetto.
Correva il minuto 33 del primo tempo, e nella prima mezz'ora il pallino era stato appannaggio dei celesti della Bassa Veronese: mister Spinale aveva schierato un 3-5-2 che apriva molto il gioco sulle fasce, mentre la Clodiense di De Mozzi -ulteriore conferma- prediligeva l'imbucata centrale, anche oggi che Baido stava mestamente in tribuna con le stampelle (un mese lo stop per la sua frattura alla tibia, grave perdita per l'attacco granata) e che al centro dell'attacco Saani girava spesso lontano dall'area, con le spalle alla porta, mettendoci sempre il fisico anche all'atto di tentare una rovesciata (28'). In mezzo alla difesa, senza sbavature la prova del neoacquisto Niccolò Dondoni, alla prima da titolare al Ballarin, capace di liberare l'area assieme a Granziera, ma anche di un imperioso anticipo alla mezz'ora della ripresa, in grado di rilanciare l'azione offensiva. I duecento presenti allo stadio -discreta rappresentanza ospite- non potranno dire di aver assistito a una partita eccelsa, ma comunque abbastanza vivace e dall'impostazione nitidamente distinta fra le due compagini, che si sono alternate al pallino del gioco e al contropiede nelle due frazioni. Alto il pressing del Legnago, che con Maiese era una spina nel fianco destro della difesa chioggiotta, molti i calci d'angolo incamerati dagli uomini di Spinale ma senza risultati di rilievo.
D'altra parte il 18enne Matteo Cairola, che ha ben difeso i pali dei celesti, ha dovuto sbrogliare anche una mischia in area a inizio ripresa, oltre ad assistere per sua fortuna senza conseguenze al colpo di testa di Saani al 60', che avvitandosi su cross di Dell'Andrea manda di poco a lato. Il botta e risposta è continuo anche se non preciso, e al 67' i tifosi di casa applaudono il ritorno in campo di Cacurio, al quale affidano le proprie speranze: il bomber di Mestre, decisivo lo scorso anno in Eccellenza e messo fuori uso da una serie di infortuni (non ultimo l'incidente stradale che è costato la stagione al povero Abcha), è ancora alla ricerca della migliore condizione ma intanto si batte, spostando Santoni dietro al nuovo entrato e a Farinazzo. Una Clodiense che tuttavia continua a mancare di un regista efficace, dal lancio preciso e dalla visione di gioco illuminante.
Il Legnago continua a fraseggiare bene palla a terra, da ambo le parti si cerca l'ispirazione che tuttavia non arriva, e a dieci minuti dalla fine De Mozzi si copre inserendo Caso per Santoni, mettendosi così a specchio rispetto ai rivali, con un 3-5-2 che alza i terzini a centrocampo. "Cacu Gomez" non fa il miracolo e l'arbitro pordenonese di origine rumena Bogdan Sfira fischia la fine, dando appuntamento per la Clodiense domenica prossima sul campo del Calvi Noale, che oggi ha buscato malamente per 2-0 ad Este: le due squadre sono a 13 punti in classifica, poco al di sopra della soglia di sopravvivenza. Se si considera che l'Ambrosiana ha fatto il colpaccio stendendo il quotato Belluno, la graduatoria si accorcia: significa che bisogna cominciare di nuovo a correre. Ma senza Baido là davanti è dura.

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