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domenica 20 gennaio 2019

LA CLODIENSE TORNA FINALMENTE A VINCERE, 2-1 AL SAN DONÀ: DECISIVO CUOMO, MA C'ERA UN RIGORE PER GLI OSPITI

Finalmente. È l’avverbio più usato in tribuna dopo il fischio finale di Clodiense Chioggia Sottomarina – San Donà, vinto dai padroni di casa per 2-1: finalmente tre punti, finalmente una vittoria in casa che mancava dallo scorso settembre, finalmente un goal di Marco Cuomo su colpo di testa da calcio d’angolo, schema più volte andato vicino alla segnatura nel corso dell’anno, ma che mai finora aveva premiato uno dei giocatori più continui ed efficaci. Tre punti tutto sommato meritati per quanto fatto vedere nell’arco del match, con gli ospiti guardinghi e pericolosi solo nel finale del primo tempo oltre a qualche traversone: i biancoazzurri però reclamano, giustamente, la mancata concessione di un calcio di rigore all’85° per fallo di mano di Pastorelli dentro la propria area. Ma l’arbitro Duzel di Castelfranco Veneto, che era là a due passi, opta per lasciar correre: così arrivano tre punti d’oro per i granata, considerato anche il capitombolo interno del Tamai, mentre il Trento -l’altra rivale diretta nei bassifondi- ha vinto in extremis contro il Cjarlins.

L'allenatore Mario Vittadello recupera tutti gli acciaccati -a parte il lungodegente Tattini- e schiera il suo undici con un audace 4-2-4: Camerlengo in porta, Martino, Ballarin, Cuomo, Acampora in difesa, Baccolo ed Erman a centrocampo, Farinazzo e Luca Bullo alle ali, doppio centravanti con Cinque e Fioretti. In panchina Zennaro, Ranzato, Nicola Bullo, Bagatti, Granziera, Pastorelli, Piazza, Djurić e Nappello.
Risponde il tecnico sandonatese Soncin con Colonna, Zanetti, Bulgarella, Cavallini, de March, Montin, Tagliapietra, Longato, Bigoni, Paladin, Gusella. Di riserva Feltrin, Zanella, Palacio, Mortati, Faggian, Piovesan, Aperi, Michelon, Ferrarese.
Si gioca sotto un cielo sereno e davanti a poco più di 200 spettatori, i calciatori sono accompagnati dai piccoli atleti dei Primi Calci della Clodiense, che poi trovano posto in gradinata.
Al 5° azione manovrata della Clodiense. Farinazzo crossa basso per Cinque, tiro e parata di Colonna. Altrettanti minuti dopo risponde il San Donà con Gusella che tira alto dalla sinistra: mister Soncin mette Cavallini in marcatura a uomo su Baccolo, il faro della formazione lagunare. Al 19° ancora Cinque impegna Colonna dalla linea di fondo, lui e Fioretti si cercano molto ma è il San Donà ad andare molto, molto vicino a goal al 27°, quando il tiro di de March trova due deviazioni (Ballarin e Zanetti), e mentre la palla sta per entrare un intervento prodigioso di Acampora la toglie dal palo, salvandola così sulla linea. Inizia così la grande partita del giovane terzino napoletano, in difesa e in propulsione.
Alla mezz’ora ancora un infortunio precoce per Baccolo, che viene sostituito da Djurić. E poco dopo, l’arbitro Duzel fischia un rigore sacrosanto alla Clodiense dopo che Fioretti viene trattenuto in area da Zanetti: è lo stesso numero 10 granata a trasformare il penalty con un’esecuzione centrale. Al 37° bel contropiede di Bullo innescato da Acampora, che segue l’azione: Cinque chiama la palla, viene servito ma anche anticipato dal suo marcatore.
Pareggio sandonatese al 38° con Bigoni, che -assistito in profondità dall’ottimo regista Longato- sbuca alle spalle di Ballarin e infila Camerlengo in uscita. La fine del primo tempo è il momento migliore per gli ospiti: due cross di Bulgarella dapprima sorprendono l’autore della rete, poi raggiungono Paladin che viene contrato da Martino con le buone o con le cattive. Alla fine del primo tempo il pareggio è giusto. Rientro in campo senza ulteriori cambi, al 52° di nuovo Bigoni calcia in diagonale ma la palla esce a lato.
L’incantesimo si rompe al 55°, quando Marco Cuomo salta più in alto di Zanetti e insacca di testa il corner di Erman: prima gioia stagionale per il forte difensore e Clodiense di nuovo in vantaggio, grazie anche alla prestazione positiva dello stesso Erman. Entra Granziera per Bullo, avanzando Martino; al 60° è Cinque a mettere fuori di testa l’assist su punizione dello stesso regista triestino, e un minuto dopo Fioretti non riesce a controllare un gustoso pallone in area, per lasciare cinque minuti dopo il posto a Nappello. Dal canto suo Djurić sventaglia ed è bravo ad accumulare calci di punizione.
Lo stesso centravanti lagunare al 67° viene chiuso da portiere e difesa su delizioso contropiede di Farinazzo, mentre dall’altra parte anche Mortati non coglie l’attimo di una situazione favorevole nell’area chioggiotta. Il San Donà alza il proprio baricentro e alla Clodiense resta il contropiede: al 75° è il bomber ospite Aperi a mettere di testa fuori, e all’80° i padroni di casa potrebbero chiudere la partita a seguito del magnifico filtrante di Nappello che pesca “Ironman” Martino tutto solo davanti a Colonna. Il numero 2, che ha concluso la partita da mezzala sinistra, si allunga troppo il pallone favorendo l’intervento dell’estremo.
Sebbene il San Donà sia parso in precedenza appagato dal pari se non rinunciatario, il finale è di marca biancoazzurra: i traversoni di Gusella e Aperi dalla trequarti mettono in difficoltà la difesa di casa, ma prima non ci arrivano Bigoni e Ferrarese -benissimo Acampora in corner- poi lo stesso Bigoni e Mortati. Nel mezzo, la citata azione del rigore negato al San Donà (stupisce la vicinanza dell’arbitro al fallo) e ancora spioventi ospiti, sui quali prima Ferrarese la mette a lato di testa, poi fa buona guardia Granziera.

Duzel fischia la fine e i granata si abbracciano, quasi increduli di aver vinto una partita dopo quella di Carlino a novembre e, ancora più indietro, allo stadio Ballarin contro il Levico nel settembre 2018. Clodiense e Trento si avvicinano al Levico, sconfitto ad Arzignano; al Belluno, battuto in casa dal lanciato Delta Porto Tolle, allo stesso San Donà. E domenica calerà in laguna lo spauracchio Arzignano, che sta avvicinandosi alla vetta dopo il passo falso dell’Adriese a Sankt Georgen: ma come dice mister Vittadello, non ci sono partite impossibili e di qui in avanti bisognerà provare a far punti contro chiunque, indipendentemente dalla posizione. Una notizia di mercato a margine: l'attaccante Saverio Pedalino, che si era allenato con la Clodiense in prova per un ipotetico acquisto, si è accasato alfine all'Este.

Le pagelle dei granata:

Camerlengo 6: non deve compiere nemmeno una parata, e sul goal è bravo Bigoni ad anticiparlo in uscita senza sue colpe.

Martino 6: meno appariscente di altre volte, anche in virtù del controllo di Gusella, si fa tuttavia sentire da terzino e ha la palla goal da mezzala sinistra, dove però arriva esausto.

Ballarin 6: nell'occasione del goal sandonatese si lascia aggirare da Bigoni, ma prima e dopo rimedia ad altri pericoli con posizione e anticipo. Di testa sono tutte sue.

Cuomo 7: preciso in difesa, utile nei rilanci, soprattutto fondamentale in attacco per il primo goal stagionale, di testa su schema da corner. Giusto premio a uno dei migliori dell'annata, ne capitasse un altro paio sarebbe arma affilata verso la salvezza.

Acampora 7: altra prova da incorniciare, sia nella fase difensiva -salva sulla linea un goal già fatto, e libera bene in corner sul finire- che in quella di propulsione, nella catena mancina con Bullo prima e Martino poi. Ricordiamo sempre: classe 2001, e se farà carriera potremo dire che Vittadello ci ha visto lungo ad affidarsi a lui.

Baccolo 6: mezz'ora con Cavallini alle calcagna, segno che l'allenatore ospite Soncin ha giustamente individuato in lui l'uomo da fermare per seccare la manovra avversaria. Cede all'ormai usuale infortunio, costringendo il trainer a ridisegnare i crismi della squadra. Sfortunato.

Erman 6.5: il giovane triestino si fa apprezzare per la pulizia del tocco e la visione del lancio, come nel corner che manda in porta Cuomo, e nella punizione per la testa di Cinque. Ha mostrato senso della verticalità: è con la tecnica che questa Clodiense può ancora dire la sua.

Farinazzo 6.5: sacrificato a dover coprire mezza fascia, l'attaccante di Montagnana si rifà scodellando più di qualche contropiede con assist in profondità, oltre al bel cross basso iniziale per Cinque. E poco importa se arriva difficilmente verso la porta avversaria, per una volta.

Cinque 6.5: piace perché appena ha la palla vede la porta, perché tenta la giocata di prima, perché cerca il compagno di reparto Fioretti e ne viene cercato, dando conferma della bontà di avere le punte vicine. A lungo andare evapora un po', ma era al rientro: i suoi goal arriveranno, li ha sempre segnati.

Fioretti 6.5: procura e realizza il rigore, dialoga con Cinque e torna verso il centrocampo per prendersi i palloni. Abile nello svariare per tutta l'area, è poco reattivo su un bel pallone nella ripresa. Al 66° lascia per Nappello ma si può dire positivo l'esperimento doppia punta.

Luca Bullo 6: vale il discorso fatto per Farinazzo, anche se la sua azione è stata meno produttiva di effetti importanti in fase d'attacco. Suo un bel contropiede dopo il rigore, vanificato dagli anticipi avversari, e qualche ripiegamento in copertura quando Acampora si sganciava. Affidabile.

Djurić 6: alle geometrie di Baccolo sostituisce la forza d'urto, che si sostanzia in buone sventagliate a cambiare il gioco e nella collezione di falli subiti, di cui carica gli avversari. L'utilità al potere.

Nappello 6: un po' stranamente in panchina all'inizio, entra bene in partita nei triangoli con Farinazzo e Cinque: molto più che un trio d'attacco "alternativo". Magistrale il corridoio visto per trovare il taglio di Martino, meritava miglior esito. Solito cartellino giallo alla fine.

Granziera 6: fa il suo in retroguardia, convince quando si sovrappone a Farinazzo o ad altri compagni e arriva fino sul fondo per creare occasioni. Risponde sempre presente. (Pastorelli e Bagatti: senza voto, hanno giocato troppo poco. Il difensore ex Novara è comunque protagonista involontario del rigore chiesto invano dai sandonatesi).

Vittadello 6.5: passa con disinvoltura da un 4-2-4 aperto, pur temperato, al 5-3-2 nel finale con cinque difensori nominali e cambi "trapattoniani". Significa saper leggere bene la partita e ottenere dai ragazzi eclettismo e disponibilità. È il primo a credere nella salvezza.

San Donà: Colonna 6.5, Zanetti 5, Bulgarella 6.5, Cavallini 6.5, de March 6.5, Montin 6, Tagliapietra 5.5, Longato 6.5, Bigoni 7, Paladin 6, Gusella 7 (Aperi 6, Mortati 5.5, Ferrarese 6).

L'arbitro Duzel 5: fino all'85° legge bene le situazioni, dal goal non entrato per il San Donà al rigore su Fioretti, ai cartellini. Ma a cinque minuti dalla fine è a pochi metri dal fallo di mano di Pastorelli in area, non coperto né difficile da vedere data la sua posizione: la sua decisione determina il risultato (dando per buono che i biancoazzurri avessero segnato il penalty), per fortuna della Clodiense.

1 commento:

  1. Complimenti per i voti delle pagelle e sopratutto per l'onesta' del riconoscimento dell'errore arbitrale sulla non assegnazione del rigore altro che le pagelle di qualche SANTONE DEL GAZZETTINO

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