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mercoledì 14 novembre 2018

LA CLODIENSE BUTTA DUE PUNTI A CARTIGLIANO: 2-2 CHE LASCIA L'AMARO IN BOCCA E QUALCHE PERPLESSITÀ ARBITRALE

Un punto che lascia l’amaro in bocca, quello che dopo 95 minuti stringe tra le mani la Clodiense Chioggia Sottomarina dal 2-2 di Cartigliano. Si può parlare benissimo di due punti persi allo stadio Fair Play, di fronte all'incanto della villa Morosini Cappello: vista la mole di gioco, le occasioni prodotte, il duplice vantaggio, l’autorevolezza mostrata anche nei venti minuti disputati in dieci uomini, e un paio di decisioni arbitrali che lasciano perplessi gli sportivi granata. L'incontro è stato diretto da Fabio Luongo della sezione di Napoli sotto un caldo sole quasi estivo, e davanti a oltre 300 spettatori.

In formazione rivista (prima volta senza Arvia, lasciato in panchina nel turnover, e al centro dell'attacco c'è Cecconello), con Martino nell'inedito ruolo di terzino sinistro a tutta fascia -grande la sua prestazione- la Clodiense va in vantaggio con un rigore dell'ottimo Nappello per fallo del portiere su Pelizzer, dopo una globale disattenzione difensiva biancoblu. I granata si sono fatti raggiungere da un altro rigore, calciato da Di Gennaro (severa espulsione di Ballarin): Camerlengo intuisce, devia la palla sulla traversa ma questa ricade in campo. Anche in 10 i lagunari hanno il sopravvento nel gioco e collezionano corner.
Dopo venti minuti l'arbitro ristabilisce la parità numerica fra le squadre espellendo il biancoblu Appiah, e l'allenatore chioggiotto gioca la carta Farinazzo, che al 77' raddoppia su percussione corale. Ma a due minuti dal termine ancora Di Gennaro riporta la situazione sul 2-2, nonostante un probabile fallo su Cuomo e un possibile fuorigioco. Ora la Clodiense è ultima, e domenica calerà in laguna il Trento: scontro diretto da vincere assolutamente, giocando come oggi è possibile.

I primi minuti non dispensano emozioni, i padroni di casa a centroclassifica amministrano ma la Clodiense si fa intraprendente e cominciano a fioccare i tiri in porta: non pare neanche vero scriverlo, a fronte di qualche precedente prestazione asfittica. Al 15° Bullo calcia in diagonale, il portiere Bortignon alza in corner. Poi Pelizzer da fuori, a lato, così ancora Nappello si rende insidioso ma c'è sempre Bortignon. Al 22° Stefano Pelizzer si invola e la difesa di casa incredibilmente lo lascia fare, fino a che Bortignon è costretto ad atterrarlo in area: rigore ineccepibile che Nappello trasforma.
La Clodiense domina anche il conto dei corner, Baccolo di testa colpisce alto. Nappello è in giornata positiva, e con lui è più convincente la squadra, che va convinta nei contrasti e dietro rischia ancora poco. Al 28' un cross del vicentino Alex Pellizzer (da non confondere col lagunare Pelizzer) dalla sinistra trova il colpo di testa di Di Gennaro e la palla va fuori. Pelizzer si allarga spesso a destra, lasciando a Baccolo il compito di sdoppiarsi.

Inopinatamente, al 34°, Visinoni cerca di superare Ballarin e Cuomo che si chiudono a sandwich: l'attaccante va a terra e Luongo fischia il rigore. Non solo: caccia Ballarin in quanto ritenuto ultimo uomo, ma lo stesso Cuomo e Bagarolo avrebbero potuto intervenire sull'uomo lanciato a rete. Tant'è, calcia Di Gennaro e Camerlengo ci arriva, devia la palla che sbatte sulla traversa e si insacca: sfortuna che più sfortuna non si può. Uno a uno e Clodiense in dieci, ma i lagunari non si pèrdono d'animo e conquistano nuovi calci d'angolo con Nappello che dribbla e crossa, smanaccia Bortignon.
Al 39° esce Cecconello ed entra Pregnolato per ristabilire la difesa a 4, con Baccolo a dispensare colpi di classe di supporto a Luca Bullo. Uno schema su punizione poteva creare problemi ai granata: Appiah triangola con Di Gennaro, la palla arriva a Visinoni il cui diagonale è troppo aperto e si perde sul fondo. Alleggerimento di Martino che semina lo scompiglio sulla fascia sinistra a ridosso del fischio di fine frazione, il suo tiro-cross si perde sul fondo ma mette i brividi a Bortignon e alla difesa di casa.
Che la Clodiense in 10 non soffra gli avversari, lo testimoniano anche i primi dieci minuti della ripresa. Un nuovo tiro-cross di Martino finisce alto sopra la traversa, Baccolo subisce un brutto fallo a centrocampo, il Cartigliano prende campo ma non impensierisce. E al 56° viene ristabilita la parità numerica con l'espulsione di Appiah per somma di ammonizioni: il ghanese atterra il solito, roccioso Pelizzer a centrocampo. E in dieci uomini per parte il pensiero della vittoria solletica la tribù chioggiotta.
Un tiro di Ronzani bloccato a terra da Camerlengo non fa primavera, a centrocampo dominano Pelizzer e Nappello, Martino e Baccolo. Dopo un'ora di gioco Farinazzo sostituisce l'ex padovano che non ha più di un'ora nelle gambe, garantendo un supporto testuale a Bullo, mentre Vittadello (al posto di Erman) fa esordire anche Federico Pupa, terzino sinistro del vivaio, classe 2001: in questo modo Martino è liberato in avanti sulla sinistra, con grande fiducia nel 17enne nuovo elemento difensivo.

L'arbitro napoletano si fa sentire a suon di cartellini: ne fanno le spese in tanti, soprattutto fra i clodiensi, anche per proteste. Al 70° una debole girata di Farinazzo con il sinistro finisce tra le braccia di Bortignon: la partita si fa calda e la Clodiense merita il vantaggio. Che ottiene al 77°: Nappello scivola a centrocampo, il trattore Pelizzer recupera la palla e la porta fino alla trequarti, dove serve Bullo con un pregevole filtrante: l'ala chioggiotta crossa basso per Farinazzo che anticipa Mazzon e scaglia verso la porta. Bortignon ci arriva una volta, non due.
Dopo il goal dell'1-2 esce Bullo e si rivede in campo Matteo Scandilori, che va largo a sinistra col tuttofare Martino di punta. Anche Ferronato, l'allenatore dei biancoblu, opera un paio di cambi, ma è sempre la Clodiense a tenere il pallino del gioco: Nappello sciorina numeri d'alta scuola e lancia in profondità proprio Martino, appena troppo lungo; dietro è Cuomo a salvare la situazione anticipando un avversario lanciato a rete.
Tutto pare apparecchiato per la prima vittoria in trasferta, ma il diavolo fa pentole e anche coperchi: all'88° Cuomo perde un contrasto al limite dell'area granata, in modo quantomeno dubbio se non apertamente falloso. La palla perviene a Di Gennaro che, sul filo del fuorigioco (c'è chi è pronto a giurare fosse oltre, ma Bagarolo è quasi in linea), fa secco Camerlengo in uscita. Un 2-2 che lo stesso allenatore di casa trova eccessivo, ma che naturalmente e giustamente si tiene ben stretto. Come a Montebelluna, i minuti finali sono decisivi in senso negativo per la squadra di Chioggia e Sottomarina.

I cinque minuti di recupero non cambiano più la nuova inerzia del match: Camerlengo devia in angolo una staffilata dalla sinistra, poi libera l'area da un traversone, mentre Farinazzo conquista una punizione sulla trequarti sinistra. L'ultimo assalto granata non produce alcunché, nonostante il dispiego di forze in area d'attacco. Con il sipario calano le speranze di vittoria per l'undici clodiense, che ora si proietta allo scontro di coda con il Trento (vittorioso 2-0 nel derby contro il Levico Terme): giocando così, e continuando a tirare in porta con una manovra velocizzata e sciolta, si può vincere davvero ed "espugnare" di nuovo lo stadio Ballarin.

Mister Vittadello mastica amaro, sì, ma consapevole della prova più che buona della sua squadra. «Essere rimasti in dieci non ci voleva - dice - anche perché ha dovuto togliere Cecconello che stava tenendo alta la squadra. Poi la disattenzione finale: anche senza appigliarsi all'arbitro o al guardalinee, un goal così da una punizione concessa a centrocampo non si doveva prendere». Poi un paio di elogi ai singoli: «A Martino bisogna solo dire grazie, e ho visto un Nappello che ci tiene molto e che sa fare la differenza».

LE PAGELLE DEI GRANATA

Camerlengo 6.5, incolpevole sul secondo goal, sul primo c'era praticamente arrivato. Inoltre ha messo i guantoni per sventare qualche situazione critica, anche se spesso ha respinto la palla (che "scottava") più che bloccarla.

Bagarolo 6.5, si vede lontano un miglio che il suo sistema preferito prevede una difesa a 3 e lui libero di sgroppare sulla fascia, ma sacrificandosi il 2000 rispetta le consegne e non commette più le indecisioni di inizio campionato. Dalla sua parte non si passa!

Martino 7.5, la sorpresa di giornata: anche se ad Adria aveva giocato da terzino a tutta fascia, nella Clodiense era la prima volta. E il generoso ha svolto il compito più che egregiamente, diventando imprendibile in fase d'attacco, puntuale ed efficace in difesa. Ha trovato il suo ruolo?

Ballarin 5.5, forse ha davvero agganciato lui Visinoni, nel sandwich con Cuomo, ma l'espulsione da ultimo difensore è azzardata, con due compagni di reparto in grado ancora di intervenire. Prima di quest'azione non aveva mostrato sbavature, reggendo la retroguardia.

Cuomo 6.5, con la cacciata del capitano è lui ad assumersi il compito di regolare una difesa inedita. Lo fa benissimo, chiamando il fuorigioco e intervendo col solito tempismo quando scappa qualcuno. Prima o poi troverà anche il goal da calcio d'angolo, tra le sue specialità.

Baccolo 7, quando tocca la palla parla la sua lingua, e questo si sapeva. Forse si conoscevano meno le sue doti reattive, i ripiegamenti, la forza a sradicare palloni e collegare i reparti, assistendo ora Bullo, ora Erman. Quando avrà i 90 minuti nelle gambe sarà un asso di briscola.

Pelizzer 7, è dappertutto e fa mille cose, di fisico, di tecnica, di saggezza tattica. Ha anche la grande qualità di far ammonire (o espellere) gli avversari conquistandosi i falli decisivi: temuto e avversato dai tifosi altrui, medaglie da appuntarsi per compiacere i propri. Quando è in campo si sente.

Erman 6, forse il meno appariscente del brillante blocco di centrocampo, lavora per coprire le spalle e riavviare l'azione con precisione. Lo fa bene, in un'ottica box-to-box che sarà sicuramente stata apprezzata dall'allenatore.

Cecconello 6, ha la sua occasione ma le circostanze della partita (e il combinato disposto delle quote-giovani) lo penalizzano, togliendogli la possibilità di cercare il suo primo goal ufficiale in granata. Per 40 minuti tiene alta la squadra impegnando i due centrali: è quel che Vittadello gli ha chiesto, è quel che sa fare. Alla prossima chance.

Nappello 7.5, la sua miglior prestazione stagionale. Semplicemente imprendibile per i biancoblu, ritorna spesso a centrocampo ad aiutare l'impostazione: dribbling, lanci smarcanti, aperture e tanto lavoro "sporco" fanno del numero 10 ex Palermo un elemento di lusso, non solo tecnica ma anche volontà. Se continua così, salvarsi presto può non essere un miraggio.

Bullo 6.5, la solita effervescente "motorella", abile nel dialogo coi compagni del settore offensivo e nel farsi trovare spesso smarcato. È lui a servire l'assist perfetto a Farinazzo per il 2-1, è lui il primo a impegnare l'ottimo Bortignon. Ormai non esce più di squadra, per la gioia della sua città.

Farinazzo 7, non solo il goal ma una costante presenza offensiva che ha infastidito non poco i suoi marcatori su tutto il fronte. I numeri dicono che quando sta bene è un giocatore da cui non si può prescindere: anche dai suoi goal passa il raggiungimento dell'obiettivo. Dopo il 2-2 è quello che cerca con più convinzione la vittoria in extremis, facendo a sportellate e accumulando calci di punizione potenzialmente pericolosi.

Pupa 6.5, il 17enne delle giovanili di Bernardi esordisce sull'1-1 per scatenare Martino in avanti. Non tremano le gambe a lui nè al mister che l'ha messo in campo, ottenendone una prova senza errori, con un intervento difensivo e almeno una proiezione. Benvenuto in prima squadra, Federico!

Scandilori 6, il talento si rivede in campo dopo due stop iniziali, pronto a sostenere il giovane Pupa sulla fascia e a dare una mano a metà campo quando si tratta di fare legna e argine. Le qualità si conoscono, è il momento di tirarle fuori al massimo grado. Djurić è entrato nel recupero, senza voto.

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