Il settore giovanile dell'Union Chioggia Sottomarina, attraverso un comunicato, conferma i tentativi di mediazione in atto tra la società sportiva e l'amministrazione comunale riguardo i campi di gioco all'isola dell'Unione, "minacciati" dall'apertura del cantiere per il parcheggio scambiatore. Qualora non venisse trovata una soluzione accettabile per il prosieguo dell'attività agonistica federale in questa stagione, il sodalizio calcistico chiama a raccolta i propri giovani tesserati: «Con altrettanta schiettezza vi comunichiamo la nostra ferma volontà di lottare, come ci insegna lo sport, di non arrenderci davanti ad una realtà che non ci piace, non condividiamo e non vogliamo.
Per cui siamo qui a chiedere, dovesse rendersi necessario, una vostra decisa entrata in campo al nostro fianco, nelle modalità che assieme concorderemo, ma uniti per i nostri ragazzi e il loro futuro». La speranza dei dirigenti e dei tecnici del settore giovanile è che «una volta per tutte prevalga l’interesse per i giovani, per la loro educazione e cultura, per il loro diritto allo sport quale strumento ricco di valori e di ideali imprescindibili alla loro crescita e alla loro formazione».
Dal 13 gennaio circa 300 bambini e ragazzi sarebbero privati per sei mesi del campo dove abitualmente disputano le partite interne di campionato, mentre potrebbero ancora allenarsi durante la settimana all'isola dell'Unione, previo accordo con il consorzio padovano che costruirà i silos. Il rammarico della società è anche per «il sicuro abbruttimento di una delle aree più belle del territorio, qual è il Lusenzo, a detta dei molti che in queste ore ci hanno fatto sentire la loro solidarietà e vicinanza, e così la pensiamo anche noi». Soprattutto, i granata manifestano sconcerto per l'esiguo preavviso nonostante i precisi impegni presi dall'amministrazione con la società Union C.S., titolare della convenzione che la autorizza a gestire gli impianti.
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martedì 31 dicembre 2019
lunedì 30 dicembre 2019
IL PARCHEGGIO SCAMBIATORE SFRATTA LE GIOVANILI DELL'UNION CLODIENSE: NIENTE PARTITE PER 6 MESI ALL'ISOLA DELL'UNIONE?
Le squadre giovanili dell’Union Clodiense “sgomberate” dal campo all’isola dell’Unione a partire da metà gennaio. Ieri mattina è stata infatti notificata ai responsabili della società sportiva un’ordinanza dell’ufficio Lavori Pubblici del Comune di Chioggia, firmata dal dirigente Stefano Penzo, che inibisce l’uso dei campi sportivi intitolati a Rossano Gambelli per i prossimi sei mesi di attività agonistica federale. Il motivo è dato dall’avvio del cantiere per il futuro parcheggio scambiatore, in capo al Consorzio Stabile tra Imprese Padovane, che garantirà 165 posti auto in un silos a due piani: il cantiere sarà praticamente addossato all’impianto, per una fascia di sei metri sul lato ovest. Il direttore dei lavori ha quindi vietato, nel piano di sicurezza presentato al Comune, la disputa di incontri calcistici di carattere ufficiale o amichevole nei vari campionati dai Pulcini agli Allievi, mentre sarà possibile effettuare gli allenamenti all’isola dell’Unione sulla base di una ricognizione volta per volta affidata al capocantiere. Al termine dei lavori, quantificati in sei mesi, il campo di gioco verrà ripristinato con panchine e recinzione, pronto per affrontare regolarmente la stagione 2020-2021 nonostante l’adiacenza del parcheggio.
Considerata l’esistenza di una convenzione tra il Comune e la società sportiva Union Clodiense, peraltro rinnovata da pochi mesi, la “palla” ora è in mano all’ufficio Sport, che fin da subito si è messo a disposizione per reperire un terreno in grado di ospitare le giovanili granata: «Anche a noi – afferma l’assessora Isabella Penzo – la comunicazione protocollata dai Lavori Pubblici è arrivata lo stesso giorno in cui è pervenuta alla società di calcio. Comprendo la loro amarezza per il tardivo preavviso, anche perché in precedenza non si era mai parlato del fatto che l’area di costruzione interessasse direttamente il campo e non l’immediata vicinanza». Il malcontento riguarda l’intera area dell’isola dell’Unione, per la quale non c’è mai stata una vera destinazione: i cantieri del parcheggio scambiatore avrebbero già dovuto essere iniziati, e ora probabilmente si rendono improcrastinabili per via dell’utilizzo tempestivo entro i termini dei fondi derivanti dai patti territoriali. Tuttavia giovedì o venerdì avrà luogo un incontro con gli assessorati, i tecnici, l’impresa e l’Union Clodiense: «In quella sede – anticipa l’assessora Penzo - sottoporrò all’ufficio Lavori Pubblici la richiesta di uno spostamento in avanti delle opere in questione».
Non è l’unica carta in mano alla titolare del referato: «Ho già ottenuto la disponibilità di massima da parte dei vertici societari per l’eventuale utilizzo del campo di allenamento di Ca’ Lino, per quanto al servizio della prima squadra. E, trattandosi di organismi ormai giuridicamente contigui dopo gli aggiustamenti dell’ultimo anno, anche la pertinenza del campo di Sant’Anna (nei pressi del Divino Amore) potrebbe tornare utile allo scopo». Qualora venissero riscontrati problemi per l’ospitalità al settore giovanile dell’Union Clodiense in queste strutture, sarà impegno dell’assessorato allo Sport chiedere aiuto alle altre società del territorio. Vale ricordare che il bando vale solo per le partite ufficiali del sabato e della domenica, non per le attività di allenamento nel corso della settimana. Oggi intanto si riunisce il direttivo del settore giovanile in questione, che magari proverà a ipotizzare un ulteriore ventaglio di soluzioni da portare al tavolo con il Comune e con l’azienda costruttrice del parcheggio.
Dal canto suo sbotta Daniele Venturini, responsabile sport per Forza Italia a Chioggia: «Chiudere il campo nel periodo invernale, fermando l’attività sportiva di molti ragazzi, è una vergogna. Così come non costruire nuove infrastrutture per lo sport, vedi il campo di atletica: anzi, chiudono le poche esistenti». Venturini chiede lo spostamento dei lavori nei periodi di inattività dell’Union Clodiense: «Il consiglio comunale dovrebbe ridiscutere la costruzione di un muro di cemento che deturpa il paesaggio lagunare, dando invece priorità alla nuova pista di atletica. Un mega parcheggio può essere realizzato altrove».
Considerata l’esistenza di una convenzione tra il Comune e la società sportiva Union Clodiense, peraltro rinnovata da pochi mesi, la “palla” ora è in mano all’ufficio Sport, che fin da subito si è messo a disposizione per reperire un terreno in grado di ospitare le giovanili granata: «Anche a noi – afferma l’assessora Isabella Penzo – la comunicazione protocollata dai Lavori Pubblici è arrivata lo stesso giorno in cui è pervenuta alla società di calcio. Comprendo la loro amarezza per il tardivo preavviso, anche perché in precedenza non si era mai parlato del fatto che l’area di costruzione interessasse direttamente il campo e non l’immediata vicinanza». Il malcontento riguarda l’intera area dell’isola dell’Unione, per la quale non c’è mai stata una vera destinazione: i cantieri del parcheggio scambiatore avrebbero già dovuto essere iniziati, e ora probabilmente si rendono improcrastinabili per via dell’utilizzo tempestivo entro i termini dei fondi derivanti dai patti territoriali. Tuttavia giovedì o venerdì avrà luogo un incontro con gli assessorati, i tecnici, l’impresa e l’Union Clodiense: «In quella sede – anticipa l’assessora Penzo - sottoporrò all’ufficio Lavori Pubblici la richiesta di uno spostamento in avanti delle opere in questione».
Non è l’unica carta in mano alla titolare del referato: «Ho già ottenuto la disponibilità di massima da parte dei vertici societari per l’eventuale utilizzo del campo di allenamento di Ca’ Lino, per quanto al servizio della prima squadra. E, trattandosi di organismi ormai giuridicamente contigui dopo gli aggiustamenti dell’ultimo anno, anche la pertinenza del campo di Sant’Anna (nei pressi del Divino Amore) potrebbe tornare utile allo scopo». Qualora venissero riscontrati problemi per l’ospitalità al settore giovanile dell’Union Clodiense in queste strutture, sarà impegno dell’assessorato allo Sport chiedere aiuto alle altre società del territorio. Vale ricordare che il bando vale solo per le partite ufficiali del sabato e della domenica, non per le attività di allenamento nel corso della settimana. Oggi intanto si riunisce il direttivo del settore giovanile in questione, che magari proverà a ipotizzare un ulteriore ventaglio di soluzioni da portare al tavolo con il Comune e con l’azienda costruttrice del parcheggio.
Dal canto suo sbotta Daniele Venturini, responsabile sport per Forza Italia a Chioggia: «Chiudere il campo nel periodo invernale, fermando l’attività sportiva di molti ragazzi, è una vergogna. Così come non costruire nuove infrastrutture per lo sport, vedi il campo di atletica: anzi, chiudono le poche esistenti». Venturini chiede lo spostamento dei lavori nei periodi di inattività dell’Union Clodiense: «Il consiglio comunale dovrebbe ridiscutere la costruzione di un muro di cemento che deturpa il paesaggio lagunare, dando invece priorità alla nuova pista di atletica. Un mega parcheggio può essere realizzato altrove».
sabato 21 dicembre 2019
UNION CLODIENSE CORSARA A FELTRE CON BACCOLO SOTTO LA PIOGGIA, IL 2019 TERMINA CON TRE PUNTI E TANTA CONSAPEVOLEZZA
Una vittoria d’altri tempi. In uno stadio che definire precario è poco, e non solo per la “tribuna” stampa collocata sopra un’impalcatura edile, con le assi divelte e a serio rischio di infortunio, l’Union Clodiense espugna la temibile Union Feltre e si garantisce un Natale di forte consapevolezza: al Boscherai di Pedavena, sotto una pioggia fastidiosa e senza copertura per gli spettatori, i granata hanno la meglio sui padroni di casa grazie a un destro di Baccolo dal limite dell’area al 23°, e ad una partita tanto accorta in difesa quanto volitiva nelle azioni di rilancio.
Lo stesso Baccolo è stato largamente il migliore in campo, prima che un’assurda decisione dell’arbitra roveretana Silvia Gasperotti lo mandasse a fare la doccia anticipata per doppia ammonizione, senza aver commesso il secondo fallo. Ma i lagunari non hanno praticamente mai sofferto la pressione degli avversari, e anzi sono andati più volte vicini al goal: tra le occasioni più clamorose, una di Martino da solo davanti all’ex Corasaniti, un tiro di Ferretti ribattuto sulla linea dallo stesso numero uno feltrino, il palo di Porcino a tempo scaduto.
Non c’era modo migliore per serrare le fila dopo la crisi rientrata in settimana: Mario Vittadello era al suo posto in panchina, e dirlo ora non è così scontato dopo quanto accaduto alla fine del match con l’Este e nei due giorni successivi. Il rientro a tempo pieno di Cuomo in difesa e Djurić -maestoso a centrocampo- dopo la squalifica hanno contribuito a dare tranquillità all’undici, nonostante le defezioni di Ballarin e Gerthoux, con Erman tenuto in panchina.
L’Union Feltre esce forse ridimensionata dall’incontro, durante il quale ha sempre subìto l’iniziativa ospite senza quasi mai creare pericoli di rilievo (il portiere chioggiotto Giacomo Boscolo ha comunque risposto sempre presente) né sprigionare la forza d’urto di un organico di tutto rispetto. Al fischio finale esplode la festa in campo e in curva, fino allo spogliatoi: e anche Vittadello scarica la tensione andando a cercare l’abbraccio degli ultrà. La classifica ora dice 32, prima delle partite di domenica, ovvero terzo posto provvisorio a un punto dal Legnago: una graduatoria di tutto rispetto, con vista sui playoff e caccia al miracolo nel 2020.
Le pagelle dei granata:
Boscolo Palo 6.5: pregevole la parata sul colpo di testa di Veratti al 66°, anche se viene fischiato un fuorigioco. Come sempre c'è negli anticipi e nelle uscite, non cerca spesso la presa per via della scivolosità del pallone e del terreno.
Ostojić 6: dalla sua parte attaccano in due e deve anche accentrarsi per le diagonali. Limita al massimo quindi l'apporto offensivo nella catena di destra ma la sua concentrazione lo porta a non sbagliare praticamente mai, risultando prezioso.
Cuomo 6.5: bentornato a tempo pieno, nel centro della difesa che è casa sua. Rende abitualmente facili le cose difficili: mai in affanno a livello individuale e di reparto, che governa con guanto di velluto. Il suo recupero è un'altra delle belle notizie da Feltre.
Pastorelli 6: perde un paio di palloni che potevano avere conseguenze nefaste, e però li recupera sempre. Cresce nel secondo tempo, prendendole quasi tutte di testa e mettendoci la gamba nel finale quando i padroni di casa hanno cercato il pari all'ultimo tuffo.
Biolcati 7: dopo la prestazione positiva contro il Villafranca e il buon primo tempo a Montebelluna, ancora una prova convincente per il 18enne adriese, sia in marcatura che in proiezione. Mostra passo elegante e qualità, potenzialmente un terzino e un esterno coi fiocchi.
Martino 6.5: macina chilometri, e non è una novità. Ripiega quando serve, non fa mancare il proprio riferimento in fase di appoggio, esce stremato. Peccato per il goal divorato al 57°, quando la palla gli rimane indietro mentre è da solo davanti a Corasaniti.
Djurić 7.5: non ci sono più aggettivi per definirlo fondamentale in mezzo al campo. Sradica palloni, li ripulisce, cambia passo a testa alta: assieme a Baccolo domina il centrocampo pedemontano, di lusso un suo assist filtrante a Martino.
Baccolo 8: segna dove Corasaniti non arriva, conquista una marea infinita di palloni, li gioca tutti alla perfezione, mobilissimo in tutte le zone del campo e oggi immarcabile, costituendo la chiave per la vittoria assieme a Djurić. Nell'espulsione aveva ragione lui.
Tattini 6.5: saggezza tattica e applicazione gli consentono di stare là dove c'è bisogno, e dove corre il pallone. Dalla sinistra si accentra liberando spazi, un paio di buoni assist e una conclusione in proprio. Non era il terreno per voli pindarici, ma "Tato" c'è. (Porcino 6.5: deve fare legna a centrocampo dopo l'espulsione di Baccolo, ma la sua versatilità lo porta anche ad allargarsi e avanzare. Il palo gli dice di no dopo una pregevole azione personale al 94°).
Marangon 6: vale anche per lui il discorso relativo a un terreno che rendeva impossibili le azioni di fino. Cionostante ci prova su punizione e arretrando a prendersi il pallone, avendo Ferretti come riferimento. Nel finale utile anche in sacrificio sulla fascia sinistra. (Erman s.v.)
Ferretti 7: come se fosse una novità, mostra cos'è e come deve giocare un centravanti abile a far reparto da solo. Conclusioni a rete (respinta sulla linea o a fare la barba al palo), assist -quello per Martino- ripiegamenti e sportellate, sempre con la porta come obiettivo.
Vittadello 6: stupisce un po' l'esclusione di Erman, giustificata col voler aumentare peso e centimetri a centrocampo. La scelta gli ha dato ragione, anche se dopo l'espulsione di Baccolo probabilmente si poteva correre subito ai ripari. Tuttavia la "sua" macchina è collaudata e gira.
Union Feltre: Corasaniti 6.5, Bran 6, Gjoshi 6, de Carli 6.5, Trevisan 5.5, Nonni 6, Miniati 5.5, Arvia 5, Veratti 5.5, Proia 6, Tonani 6 (de Paoli 6, Aperi 5, Parasecoli 5.5, Salvadori 6). Andreolla 5.5.
l'arbitra Gasperotti 5: forse viene ingannata dalla normale scivolosità del terreno sconnesso, ma la seconda ammonizione di Baccolo proprio non c'è (probabilmente non era nemmeno fallo). Un fischio che cambia la partita -fortunatamente per l'Union Clodiense, non il risultato- e che priverà Vittadello di poter schierare il centrocampista a Tamai, il 5 gennaio 2020. Perplessità in tribuna anche in alcuni altri interventi.
lo stadio Boscherai: si arriva sotto la pioggia e c'è il panico. Non solo manca una tribuna coperta -anche a Chioggia, notoriamente, la centrale è alla mercé del meteo- ma la postazione stampa e video è sopra un'impalcatura da muratori, salendo una scaletta d'emergenza, con le assi divelte, le tavole bagnate e una costante sensazione di pericolo imminente. Se questo è il campo invernale di una delle pretendenti al salto di categoria, tutto il sistema farebbe bene a porsi delle domande: non è meglio giocare allo Zugni Tauro, almeno c'è un'organizzazione? Senza contare il terreno fradicio d'acqua nonostante "l'erba" sintetica. Speriamo di non dover rivivere mai più certe scene!
Lo stesso Baccolo è stato largamente il migliore in campo, prima che un’assurda decisione dell’arbitra roveretana Silvia Gasperotti lo mandasse a fare la doccia anticipata per doppia ammonizione, senza aver commesso il secondo fallo. Ma i lagunari non hanno praticamente mai sofferto la pressione degli avversari, e anzi sono andati più volte vicini al goal: tra le occasioni più clamorose, una di Martino da solo davanti all’ex Corasaniti, un tiro di Ferretti ribattuto sulla linea dallo stesso numero uno feltrino, il palo di Porcino a tempo scaduto.
Non c’era modo migliore per serrare le fila dopo la crisi rientrata in settimana: Mario Vittadello era al suo posto in panchina, e dirlo ora non è così scontato dopo quanto accaduto alla fine del match con l’Este e nei due giorni successivi. Il rientro a tempo pieno di Cuomo in difesa e Djurić -maestoso a centrocampo- dopo la squalifica hanno contribuito a dare tranquillità all’undici, nonostante le defezioni di Ballarin e Gerthoux, con Erman tenuto in panchina.
L’Union Feltre esce forse ridimensionata dall’incontro, durante il quale ha sempre subìto l’iniziativa ospite senza quasi mai creare pericoli di rilievo (il portiere chioggiotto Giacomo Boscolo ha comunque risposto sempre presente) né sprigionare la forza d’urto di un organico di tutto rispetto. Al fischio finale esplode la festa in campo e in curva, fino allo spogliatoi: e anche Vittadello scarica la tensione andando a cercare l’abbraccio degli ultrà. La classifica ora dice 32, prima delle partite di domenica, ovvero terzo posto provvisorio a un punto dal Legnago: una graduatoria di tutto rispetto, con vista sui playoff e caccia al miracolo nel 2020.
Le pagelle dei granata:
Boscolo Palo 6.5: pregevole la parata sul colpo di testa di Veratti al 66°, anche se viene fischiato un fuorigioco. Come sempre c'è negli anticipi e nelle uscite, non cerca spesso la presa per via della scivolosità del pallone e del terreno.
Ostojić 6: dalla sua parte attaccano in due e deve anche accentrarsi per le diagonali. Limita al massimo quindi l'apporto offensivo nella catena di destra ma la sua concentrazione lo porta a non sbagliare praticamente mai, risultando prezioso.
Cuomo 6.5: bentornato a tempo pieno, nel centro della difesa che è casa sua. Rende abitualmente facili le cose difficili: mai in affanno a livello individuale e di reparto, che governa con guanto di velluto. Il suo recupero è un'altra delle belle notizie da Feltre.
Pastorelli 6: perde un paio di palloni che potevano avere conseguenze nefaste, e però li recupera sempre. Cresce nel secondo tempo, prendendole quasi tutte di testa e mettendoci la gamba nel finale quando i padroni di casa hanno cercato il pari all'ultimo tuffo.
Biolcati 7: dopo la prestazione positiva contro il Villafranca e il buon primo tempo a Montebelluna, ancora una prova convincente per il 18enne adriese, sia in marcatura che in proiezione. Mostra passo elegante e qualità, potenzialmente un terzino e un esterno coi fiocchi.
Martino 6.5: macina chilometri, e non è una novità. Ripiega quando serve, non fa mancare il proprio riferimento in fase di appoggio, esce stremato. Peccato per il goal divorato al 57°, quando la palla gli rimane indietro mentre è da solo davanti a Corasaniti.
Djurić 7.5: non ci sono più aggettivi per definirlo fondamentale in mezzo al campo. Sradica palloni, li ripulisce, cambia passo a testa alta: assieme a Baccolo domina il centrocampo pedemontano, di lusso un suo assist filtrante a Martino.
Baccolo 8: segna dove Corasaniti non arriva, conquista una marea infinita di palloni, li gioca tutti alla perfezione, mobilissimo in tutte le zone del campo e oggi immarcabile, costituendo la chiave per la vittoria assieme a Djurić. Nell'espulsione aveva ragione lui.
Tattini 6.5: saggezza tattica e applicazione gli consentono di stare là dove c'è bisogno, e dove corre il pallone. Dalla sinistra si accentra liberando spazi, un paio di buoni assist e una conclusione in proprio. Non era il terreno per voli pindarici, ma "Tato" c'è. (Porcino 6.5: deve fare legna a centrocampo dopo l'espulsione di Baccolo, ma la sua versatilità lo porta anche ad allargarsi e avanzare. Il palo gli dice di no dopo una pregevole azione personale al 94°).
Marangon 6: vale anche per lui il discorso relativo a un terreno che rendeva impossibili le azioni di fino. Cionostante ci prova su punizione e arretrando a prendersi il pallone, avendo Ferretti come riferimento. Nel finale utile anche in sacrificio sulla fascia sinistra. (Erman s.v.)
Ferretti 7: come se fosse una novità, mostra cos'è e come deve giocare un centravanti abile a far reparto da solo. Conclusioni a rete (respinta sulla linea o a fare la barba al palo), assist -quello per Martino- ripiegamenti e sportellate, sempre con la porta come obiettivo.
Vittadello 6: stupisce un po' l'esclusione di Erman, giustificata col voler aumentare peso e centimetri a centrocampo. La scelta gli ha dato ragione, anche se dopo l'espulsione di Baccolo probabilmente si poteva correre subito ai ripari. Tuttavia la "sua" macchina è collaudata e gira.
Union Feltre: Corasaniti 6.5, Bran 6, Gjoshi 6, de Carli 6.5, Trevisan 5.5, Nonni 6, Miniati 5.5, Arvia 5, Veratti 5.5, Proia 6, Tonani 6 (de Paoli 6, Aperi 5, Parasecoli 5.5, Salvadori 6). Andreolla 5.5.
l'arbitra Gasperotti 5: forse viene ingannata dalla normale scivolosità del terreno sconnesso, ma la seconda ammonizione di Baccolo proprio non c'è (probabilmente non era nemmeno fallo). Un fischio che cambia la partita -fortunatamente per l'Union Clodiense, non il risultato- e che priverà Vittadello di poter schierare il centrocampista a Tamai, il 5 gennaio 2020. Perplessità in tribuna anche in alcuni altri interventi.
lo stadio Boscherai: si arriva sotto la pioggia e c'è il panico. Non solo manca una tribuna coperta -anche a Chioggia, notoriamente, la centrale è alla mercé del meteo- ma la postazione stampa e video è sopra un'impalcatura da muratori, salendo una scaletta d'emergenza, con le assi divelte, le tavole bagnate e una costante sensazione di pericolo imminente. Se questo è il campo invernale di una delle pretendenti al salto di categoria, tutto il sistema farebbe bene a porsi delle domande: non è meglio giocare allo Zugni Tauro, almeno c'è un'organizzazione? Senza contare il terreno fradicio d'acqua nonostante "l'erba" sintetica. Speriamo di non dover rivivere mai più certe scene!
ALLA FESTA DELL'UNION CLODIENSE L'ANNUNCIO: IN APRILE TORNERÀ LA COPPA CLODIA PER ESORDIENTI E GIOVANISSIMI
Grande festa ieri pomeriggio al teatro Don Bosco di Chioggia per il settore giovanile dell'Union Clodiense. A salire sul palco e sfilare in rassegna sono state tutte le formazioni dei ragazzi e dei bambini, con i rispettivi tecnici e accompagnatori, oltre alla prima squadra attesa oggi al match di campionato in casa dell'Union Feltre. Tra la consegna dei pandori e i premi dell'attesa lotteria interna, c'è stato spazio anche per la preview delle manifestazioni del Centenario, che inizieranno il 10 gennaio prossimo: svelato infatti il logo unificante degli eventi, con le prime testimonianze dei campioni del passato, molti dei quali -come Giorgio Boscolo ex Avellino- sono ancora nell'ambiente calcistico professionale. Gradito ritorno sarà quello della Coppa Clodia, che dopo circa trent'anni animerà il calcio giovanile con la presenza a Chioggia di numerose squadre professionistiche, dal Bologna al Torino, dall'Udinese al Chievo, dal Mantova al Como e poi Venezia, Padova, Vicenza e addirittura un team giapponese.
il video integrale dell'iniziativa:
il video integrale dell'iniziativa:
venerdì 20 dicembre 2019
UNION CLODIENSE, ULTIMA PARTITA DEL 2019 AL BOSCHERAI DI FELTRE (IN ANTICIPO DI SABATO) DOPO UNA SETTIMANA DIFFICILE
Con l'anticipo di sabato 21 a Feltre termina un anno di emozioni forti per l'Union Clodiense, condensate nell'ultima settimana, quando alla vittoria contro l'Este hanno fatto seguito le dimissioni -poi rientrate- dell'allenatore Mario Vittadello. Feltre è proprio il teatro ideale per la ripartenza di slancio: nella città pedemontana, l'11 settembre 2011, Vittadello esordì sulla panchina granata dell'allora Clodiense, vincendo per 1-0 con un calcio di punizione di Luca Margherita. E solo pochi mesi fa, il 5 maggio, la formazione lagunare strappò un'incredibile salvezza diretta grazie al goal di Pietro Martino al 75° minuto. Ma conta solo il presente e tutto va resettato, soprattutto a partire dal fatto che sabato non si giocherà al tradizionale campo in erba dello stadio Zugni Tauro, bensì all'impianto Boscherai di Pedavena, dotato di terreno sintetico.
Il tecnico vicentino recupera del tutto Marco Cuomo e anche Giacomo Marangon sarà della partita, mentre deve dare forfait Francesco Gerthoux, che non è stato convocato dopo una settimana alle prese con influenza e febbre. Sarà assente anche Alberto Ballarin, reduce da un ciclo di terapie. Gli allenamenti degli ultimi giorni - ha rivelato Vittadello al sito ufficiale della squadra - sono stati calibrati in funzione dell'avversario, una formazione unanimemente riconosciuta compatta, concentrata, organizzata e diretta da un bravo trainer come Sandro Andreolla, capace di armonia tra i reparti. L'Union Clodiense ha tuttavia la possibilità di puntare a fsre risultato pieno, schierandosi probabilmente con Boscolo Palo in porta, Ostojić, Cuomo, Pastorelli e Biolcati in difesa, Djurić ed Erman a centrocampo, Martino e Tattini (o Baccolo, o Porcino) alle ali, Marangon e Ferretti di punta.
Quanto all'Union Feltre, che lo scorso anno sfiorò la promozione fino alla penultima giornata, davanti al portiere ex granata Corasaniti conta su atleti di prim'ordine, con l'arrivo di Miniati dal Belluno, di Parasecoli dall'Arzignano e di Tonani, Proia e Aperi in attacco, i quali stanno tutti disputando un ottimo torneo. In difesa spazio all'affidabilità di Gjoshi e Salvadori, e alla freschezza di Trevisan: tutto lascia intendere che i rossoverdi saranno protagonisti in campionato fino alla fine. L'incontro sarà arbitrato da Silvia Gasperotti della sezione AIA di Rovereto, gli ultras della curva De Paolis si mobiliteranno partendo con mezzi propri alle ore 11 dal piazzale della Stazione di Chioggia.
Il tecnico vicentino recupera del tutto Marco Cuomo e anche Giacomo Marangon sarà della partita, mentre deve dare forfait Francesco Gerthoux, che non è stato convocato dopo una settimana alle prese con influenza e febbre. Sarà assente anche Alberto Ballarin, reduce da un ciclo di terapie. Gli allenamenti degli ultimi giorni - ha rivelato Vittadello al sito ufficiale della squadra - sono stati calibrati in funzione dell'avversario, una formazione unanimemente riconosciuta compatta, concentrata, organizzata e diretta da un bravo trainer come Sandro Andreolla, capace di armonia tra i reparti. L'Union Clodiense ha tuttavia la possibilità di puntare a fsre risultato pieno, schierandosi probabilmente con Boscolo Palo in porta, Ostojić, Cuomo, Pastorelli e Biolcati in difesa, Djurić ed Erman a centrocampo, Martino e Tattini (o Baccolo, o Porcino) alle ali, Marangon e Ferretti di punta.
Quanto all'Union Feltre, che lo scorso anno sfiorò la promozione fino alla penultima giornata, davanti al portiere ex granata Corasaniti conta su atleti di prim'ordine, con l'arrivo di Miniati dal Belluno, di Parasecoli dall'Arzignano e di Tonani, Proia e Aperi in attacco, i quali stanno tutti disputando un ottimo torneo. In difesa spazio all'affidabilità di Gjoshi e Salvadori, e alla freschezza di Trevisan: tutto lascia intendere che i rossoverdi saranno protagonisti in campionato fino alla fine. L'incontro sarà arbitrato da Silvia Gasperotti della sezione AIA di Rovereto, gli ultras della curva De Paolis si mobiliteranno partendo con mezzi propri alle ore 11 dal piazzale della Stazione di Chioggia.
OGGI AL TEATRO DON BOSCO LA FESTA DEL SETTORE GIOVANILE DELL'UNION CLODIENSE, CON LA TOP 11 DEL CENTENARIO
Anche per il settore giovanile dell'Union Clodiense si avvicinano le vacanze, e oggi dalle ore 17.30 al teatro Don Bosco di Chioggia è il momento della festa di fine anno. Sul palco, presentati da Jacopo Ghirardon, sfileranno tutti i piccoli atleti delle formazioni giovanili, con i loro allenatori: parteciperanno anche i calciatori della prima squadra -impegnata domani in campionato a Feltre nell'anticipo del sabato- e sarà svelata la top 11 del Centenario. Il 10 gennaio 1920 infatti nasceva la sezione calcistica della polisportiva Clodia, fusasi nel 1971 con il Sottomarina Calcio per dare vita all'Union Clodiasottomarina: l'evento verrà ricordato da una mostra che aprirà i battenti proprio il 10 gennaio prossimo nelle sale espositive adiacenti al Museo civico.
mercoledì 18 dicembre 2019
COLPO DI SCENA, MARIO VITTADELLO RESTA SULLA PANCHINA DELL'UNION CLODIENSE!
Scrivevamo ieri che, salvo colpi di scena, Mario Vittadello -per sua stessa ammissione scritta- era più lontano dalla panchina dell'Union Clodiense, dopo le dimissioni rassegnate domenica scorsa al termine della partita contro l'Este. E un colpo di scena è arrivato: sia ieri sera che questa mattina il presidente Ivano Boscolo Bielo ha contattato l'allenatore vicentino, la crisi appare rientrata dal momento che le due parti sono riuscite a trovare un accordo che consenta la permanenza del tecnico alla guida della società lagunare. Già oggi pomeriggio Mario Vittadello dirige l'allenamento ai campi succursali di Ca' Lino, e sarà in panchina sabato nella difficile trasferta di Feltre.
martedì 17 dicembre 2019
UNION CLODIENSE, VITTADELLO CONFERMA L'ADDIO: «PURTROPPO LASCIO UNA GRANDE SQUADRA, CON GIOCATORI E UOMINI UNICI»
Diminuiscono sensibilmente le possibilità che Mario Vittadello torni ad essere l'allenatore dell'Union Clodiense, dopo le sue dimissioni rassegnate domenica in sala stampa alla fine del vittorioso match con l'Este. Un commento del tecnico vicentino nel proprio profilo Facebook non lascia adito a valutazioni equivoche: «I miei genitori mi hanno insegnato coerenza e dignità!», risponde Vittadello a uno dei tanti sportivi che speravano nel ritiro delle dimissioni. «Purtroppo lascio una grande squadra, con giocatori e uomini unici, e una grande piazza con tifosi altrettanto unici». L'allenatore aveva motivato l'addio con (non precisate) incomprensioni che lo avevano diviso da chi decide, e per due giorni l'ambiente calcistico cittadino aveva atteso segnali di novità e di svolta: ma il telefono evidentemente non è mai suonato, in ciascuna delle due direzioni, né è giunta alcuna comunicazione ufficiale dalla dirigenza della società, chiusa in un impenetrabile quanto assordante silenzio.
Non è dato sapere se ci potranno essere ancora sviluppi o colpi di scena nelle prossime ore, sta di fatto che il commento affidato a fb è la prima "uscita" pubblica di Vittadello dopo i fatti di domenica scorsa. Oggi intanto l'allenatore in seconda Emanuel Rizzi, assieme al preparatore atletico Dario Penzo, ha diretto la seduta di training al campo succursale di Ca' Lino, verso l'impegnativa trasferta di sabato a Feltre (campo Boscherai di Pedavena, ore 14.30), dove presumibilmente lo stesso Rizzi siederà in panchina. È ancora presto per dire se l'ex cannoniere lagunare resterà in carica anche nel prosieguo della stagione -considerando anche l'approssimarsi delle feste di fine anno con la sospensione del campionato fino al 5 gennaio- ma, oggi, Mario Vittadello è ancora più lontano dalla guida della formazione granata. E non è ancora finito il mercato "di riparazione", con il rischio paventato che anche qualche pezzo da novanta levi le tende e si accasi altrove.
Non è dato sapere se ci potranno essere ancora sviluppi o colpi di scena nelle prossime ore, sta di fatto che il commento affidato a fb è la prima "uscita" pubblica di Vittadello dopo i fatti di domenica scorsa. Oggi intanto l'allenatore in seconda Emanuel Rizzi, assieme al preparatore atletico Dario Penzo, ha diretto la seduta di training al campo succursale di Ca' Lino, verso l'impegnativa trasferta di sabato a Feltre (campo Boscherai di Pedavena, ore 14.30), dove presumibilmente lo stesso Rizzi siederà in panchina. È ancora presto per dire se l'ex cannoniere lagunare resterà in carica anche nel prosieguo della stagione -considerando anche l'approssimarsi delle feste di fine anno con la sospensione del campionato fino al 5 gennaio- ma, oggi, Mario Vittadello è ancora più lontano dalla guida della formazione granata. E non è ancora finito il mercato "di riparazione", con il rischio paventato che anche qualche pezzo da novanta levi le tende e si accasi altrove.
LAVORI ALLA GRADINATA NORD DELLO STADIO, VENTURINI (FORZA ITALIA): "DUECENTO POSTI SONO POCHI SE DOVRÀ OSPITARE LA SERIE C"
Conterrà "solo" 200 posti la futura gradinata nord allo stadio Aldo e Dino Ballarin. Lo rivela il responsabile sport di Forza Italia a Chioggia, Daniele Venturini, che manifesta il suo «dispiacere» relativo alle decisioni comunali in merito all'impianto, mentre sono appena iniziati i lavori di demolizione della vecchia curva per i tifosi ospiti: «Vogliamo pensare che se l'Union Clodiense C.S. centrasse la promozione in serie C, tra i professionisti, uno stadio intero ha bisogno di essere messo a norma? Con tutto lo spazio che c'è nella zona, potrebbe essere installata una tribuna di 800 o mille posti: per questo, costruirne una da 200 è ridicolo».
Venturini indica le sue priorità per lo stadio: «C'è bisogno dei tornelli, di un'illuminazione adeguata e di una tribuna coperta, con creazione di box stampa moderni. Tutto questo non mi sembra che sia stato inserito nel lotto dei lavori da 180mila euro. Quindi è necessario che questa amministrazione integri tale cifra, per riuscire a realizzare uno stadio a norma per i campionati professionistici. Se ciò non sarà fatto, la squadra e i tifosi nel caso di promozione in serie C dovranno andare a giocare in altri campi: sarebbe una sconfitta per la sesta citta del Veneto, che nelle infrastrutture sportive non ha mai investito, e questo è il momento di farlo. Anche in considerazione della nuova "esplosione" del tifo per l'Union, il quale meriterebbe di tornare nella sua "casa", la curva sud, che resta ancora chiusa.
Venturini rivolge un appello a tutte le forze politiche: «Urge investire più soldi per avere un "gioiellino" di stadio, pieno di storia e cultura come il mitico Ballarin. Una struttura vicina a un grande parcheggio, che ha tutte le potenzialità per diventare una "Bombonera" granata», dice il responsabile sport di Forza Italia con riferimento all'impianto che ospita gli incontri interni del Boca Juniors in Argentina. «Sarebbe auspicabile - conclude Daniele Venturini - che la cittadinanza, gli sportivi e i tifosi venissero a conoscenza di come verranno operati questi lavori tramite una conferenza stampa, invece noto l'assoluto silenzio quanto all'inizio dei lavori. Un coinvolgimento dell'ambiente sportivo sarebbe auspicabile per esplorare anche le richieste degli addetti ai lavori, e porre in atto i giusti correttivi ai lavori stessi».
Venturini indica le sue priorità per lo stadio: «C'è bisogno dei tornelli, di un'illuminazione adeguata e di una tribuna coperta, con creazione di box stampa moderni. Tutto questo non mi sembra che sia stato inserito nel lotto dei lavori da 180mila euro. Quindi è necessario che questa amministrazione integri tale cifra, per riuscire a realizzare uno stadio a norma per i campionati professionistici. Se ciò non sarà fatto, la squadra e i tifosi nel caso di promozione in serie C dovranno andare a giocare in altri campi: sarebbe una sconfitta per la sesta citta del Veneto, che nelle infrastrutture sportive non ha mai investito, e questo è il momento di farlo. Anche in considerazione della nuova "esplosione" del tifo per l'Union, il quale meriterebbe di tornare nella sua "casa", la curva sud, che resta ancora chiusa.
Venturini rivolge un appello a tutte le forze politiche: «Urge investire più soldi per avere un "gioiellino" di stadio, pieno di storia e cultura come il mitico Ballarin. Una struttura vicina a un grande parcheggio, che ha tutte le potenzialità per diventare una "Bombonera" granata», dice il responsabile sport di Forza Italia con riferimento all'impianto che ospita gli incontri interni del Boca Juniors in Argentina. «Sarebbe auspicabile - conclude Daniele Venturini - che la cittadinanza, gli sportivi e i tifosi venissero a conoscenza di come verranno operati questi lavori tramite una conferenza stampa, invece noto l'assoluto silenzio quanto all'inizio dei lavori. Un coinvolgimento dell'ambiente sportivo sarebbe auspicabile per esplorare anche le richieste degli addetti ai lavori, e porre in atto i giusti correttivi ai lavori stessi».
lunedì 16 dicembre 2019
CHOC PER L'UNION CLODIENSE DOPO IL 2-1 ALL'ESTE: SI DIMETTE IL TECNICO VITTADELLO PER INCOMPRENSIONI CON LA SOCIETÀ
«Ci si vede a Feltre», lasciano intendere le poche immagini residue dalla conferenza stampa di Mario Vittadello a pochi minuti dalla vittoria sofferta e importante dell’Union Clodiense contro il forte Este, ieri allo stadio Ballarin e già proiettato alla prossima trasferta di sabato. Ma nemmeno un minuto dopo la stretta di mano con i cronisti, l’allenatore granata torna indietro ad annunciare le proprie dimissioni, dovute a «incomprensioni con chi decide»: non si tratta, purtroppo, di uno scherzo.
Il fulmine a ciel sereno lascia sgomenti gli stessi giocatori, ai quali la decisione è stata annunciata negli spogliatoi, oltre alla società che non si aspettava una mossa del genere: la giornata odierna, chissà, può essere quella del chiarimento, e la dirigenza stessa non rilascia dichiarazioni prima di conoscere i motivi che hanno portato il tecnico vicentino al passo drastico. Certo nessuno si sarebbe aspettato che una domenica di gloria, dopo una prestazione positiva e i tre punti, potesse finire così, e considerando anche l’anticipo di sabato al campo feltrino di Pedavena da preparare con i congrui allenamenti già da domani.
In tal senso vale ricordare che se Vittadello ha almeno un merito, almeno uno, è nell’aver cementato il gruppo nel girone di ritorno della scorsa stagione, portando la squadra a un’incredibile salvezza diretta e a trattenere in città anche per quest’anno atleti di valore che pure avevano numerose richieste: non è un caso se ieri pomeriggio, all’apprendere la notizia, un giocatore tra i “big” si è lasciato andare a un commento sconsolato, ovvero «se va via Vittadello, vado via anch’io».
E tenendo conto che il mercato della serie D è ancora attivo, l’ipotesi è da scongiurare, in una società che per funzionare abbisogna che tutti (presidente, direttore sportivo, staff tecnico e medico, giocatori, tifosi) facciano la propria parte senza svicolare in quelle altrui. Feltre peraltro rappresenta la prima partita disputata dall’allora Clodiense allenata da Vittadello, e anche quella della salvezza agguantata a quindici minuti dalla fine lo scorso maggio, con il pareggio segnato da Pietro Martino.
Proprio l’eclettico modenese è il trait d’union per parlare finalmente della partita, che i granata hanno fatto propria grazie al primo goal del nuovo corso per Gustavo Ferretti e appunto alla staffilata del numero 7: entrambi i goal poco dopo la mezz’ora del primo tempo, a ribaltare il vantaggio euganeo siglato da Segalina di testa (ma con lo spettro di una spinta a Ostojić da parte del marcatore). L’Este aveva messo in difficoltà i lagunari lungo le due fasce, ma la difesa pilotata da Ballarin era assestata e ha contenuto la spinta avversaria nonostante le assenze di Djurić e Marangon, con Cuomo in panchina dopo l’infortunio.
Molto bene anche i cambi di fronte, con Baccolo a sventagliare, Erman a farsi in due, Gerthoux e i suoi strappi in velocità, la saggezza tattica di Tattini al servizio del “Rulo” Ferretti, che dopo aver mancato un goal fatto, nella classica azione da “rigore in movimento”, ha finalmente bagnato il suo secondo esordio allo stadio Ballarin girando in rete un cross basso del partner d’attacco già ai tempi dell’Imolese. Il tempo di mettere la palla al centro e Martino avanza per calciare dal limite, una botta di collo pieno che si insacca alle spalle del portiere Piras.
Esplode la gioia della curva De Paolis, nella ripresa i cambi qualitativi dell’Este mettono pressione ma il portiere Giacomo Boscolo se la cava sempre egregiamente, sfoderando un grande intervento sulla punizione -potente ma centrale- di Forte. Negli ultimi minuti entra anche Cuomo per puntellare il bunker fino al fischio finale, e i tre punti festeggiati all’unisono dalla squadra e dalla tifoseria con il coro-mantra di queste settimane: a raccogliere e scambiare applausi c’era anche Mario Vittadello, e la sincera speranza di questa pagina è che possa esserci anche a Feltre e per tutto il campionato.
Le pagelle dei granata:
Boscolo Palo 7: plastico il suo tuffo per negare il goal alla punizione potente (ma centrale) di Forte, abile anche a rispondere coi piedi a Segalina, non di rado è chiamato all'anticipo e all'uscita, rispondendo sempre presente con la dote dell'essenzialità.
Granziera 6: non si mette molto in luce, dalla sua parte sfonda Fracaro ma non perde l'equilibrio proprio e del reparto, collaborando con Ballarin sulle palle alte e i rilanci. Meno protagonista in avanti rispetto ad altre volte. (Porcino 6.5: debutta cambiando tre o quattro ruoli in mezz'ora, offre a Perrotti un buon assist nel finale. Sarà molto utile di qui in avanti, sta già bene).
Ballarin 6.5: Segalina lo salta una volta sola, per il resto è il solito trattato di anticipi, letture dell'azione, lanci lunghi e consegna delle distanze. Al capitano si appellano i tifosi in questo momento interlocutorio.
Pastorelli 6: sfortunato a deviare il colpo di testa di Segalina che porta in vantaggio l'Este, perde un paio di palloni ma li recupera anche, e contribuisce a tenere lontani gli assalti ospiti mettendoci fisico e testa. Sfiora il goal a inizio partita.
Ostojić 6.5: concentrato e determinato contro i suoi ex compagni di squadra, che lo conoscevano per lo più quale terzino destro. Invece anche a sinistra copre e spinge con sempre maggior affidamento: un suo cross per Ferretti provoca la prima emozione del match.
Baccolo 6.5: svaria molto da destra a sinistra, dalla propria area a quella avversaria. Sventaglia cambi di gioco e produce strappi che mettono in difficoltà la difesa ospite, la quale si riduce alle maniere forti.
Erman 7: canta e porta la croce, lavora tantissimo dovendo sopperire anche ad alcune "anarchie" dei compagni. Un martello nel recupero dei palloni, un architetto nei calci da fermo: l'assenza di Djurić, per una volta, si sente meno anche grazie a lui. (Perrotti 6: fa vedere una bella cosa nell'unico pallone disponibile o quasi, sfiorando il goal di pura tecnica per pochissimi centimetri. Avrebbe bisogno di giocare di più).
Martino 7.5: è la sua partita, coprendo in momenti diversi tutta la fascia preferita e sganciando il goal del vantaggio da una posizione meno battuta come quella di interno sinistro. Fondamentali alcune soluzioni difensive e le sempre brillanti incursioni in progressione.
Gerthoux 6: velocissimo come al solito, sforna un paio di assist che avrebbero meritato miglior sorte. Conclude poco in proprio, e nella ripresa è in riserva (viene anche ripreso dal tecnico per alcune scelte nel cambio di fronte).
Tattini 6.5: si amministra con sapienza tattica e adattabilità, partendo al fianco di Ferretti per poi scegliere di coprire le spalle alle avanzate di Martino da destra. L'intesa "imolese" col Rulo porta al primo goal grazie al cross basso del "Tato". (Cuomo 6.5: meno male che Marco c'è, verrebbe da dire. Solo lui in panchina avrebbe potuto dare qualcosa di più alla diga e contemporaneamente rilanciare. Quando c'è, si vede. Quando non c'è, si sente che manca).
Ferretti 7: rieccolo, come l'avevamo lasciato. Anche se le avvisaglie, col "rigore in movimento" fallito al 18° (la palla gli è rimbalzata davanti) non sono state delle migliori: fa reparto da solo, porta a spasso i difensori con mobilità, e insacca da rapace d'area. Ci voleva.
Vittadello 6: limitandosi strettamente alla partita -senza commentare il dopo- non osa all'inizio lasciando Perrotti in panchina, quando magari un surplus di fantasia (essendo assente Marangon) sarebbe servito. I cambi hanno lasciato qua e là qualche malumore, ma chi è entrato ha fatto bene: e ha avuto coraggio nel mandare in campo Cuomo, anche grazie al parere del medico sociale. Ma questa Union Clodiense ha il suo spirito ed è fatta della sua stessa materia.
Este: Piras 6, Conforto 6, Addolori 6.5, Munaretto 6.5, Meneghini 6.5, Gilli 6.5, Fracaro 7, Pozza 6.5, Mortaro 6.5, Neto Pereira 6, Segalina 7 (Forte 6.5, Meneghetti 6, de Giorgio 6.5). L'allenatore Zanini 6.5.
l'arbitro Cappai 5.5: non ha troppo lavoro da sbrigare ma lascia perplessi almeno nell'occasione del goal padovano, quando Segalina spinge platealmente Ostojić sotto i suoi occhi, ma non interviene (e il numero 11 dell'Este segna). Lo stesso Segalina cade in area dopo un contatto con Martino al 90°, e anche in questo caso sorvola: forse sono episodi che si vedono solo alla moviola, ma in assenza di VAR servono occhi aperti.
Il fulmine a ciel sereno lascia sgomenti gli stessi giocatori, ai quali la decisione è stata annunciata negli spogliatoi, oltre alla società che non si aspettava una mossa del genere: la giornata odierna, chissà, può essere quella del chiarimento, e la dirigenza stessa non rilascia dichiarazioni prima di conoscere i motivi che hanno portato il tecnico vicentino al passo drastico. Certo nessuno si sarebbe aspettato che una domenica di gloria, dopo una prestazione positiva e i tre punti, potesse finire così, e considerando anche l’anticipo di sabato al campo feltrino di Pedavena da preparare con i congrui allenamenti già da domani.
In tal senso vale ricordare che se Vittadello ha almeno un merito, almeno uno, è nell’aver cementato il gruppo nel girone di ritorno della scorsa stagione, portando la squadra a un’incredibile salvezza diretta e a trattenere in città anche per quest’anno atleti di valore che pure avevano numerose richieste: non è un caso se ieri pomeriggio, all’apprendere la notizia, un giocatore tra i “big” si è lasciato andare a un commento sconsolato, ovvero «se va via Vittadello, vado via anch’io».
E tenendo conto che il mercato della serie D è ancora attivo, l’ipotesi è da scongiurare, in una società che per funzionare abbisogna che tutti (presidente, direttore sportivo, staff tecnico e medico, giocatori, tifosi) facciano la propria parte senza svicolare in quelle altrui. Feltre peraltro rappresenta la prima partita disputata dall’allora Clodiense allenata da Vittadello, e anche quella della salvezza agguantata a quindici minuti dalla fine lo scorso maggio, con il pareggio segnato da Pietro Martino.
Proprio l’eclettico modenese è il trait d’union per parlare finalmente della partita, che i granata hanno fatto propria grazie al primo goal del nuovo corso per Gustavo Ferretti e appunto alla staffilata del numero 7: entrambi i goal poco dopo la mezz’ora del primo tempo, a ribaltare il vantaggio euganeo siglato da Segalina di testa (ma con lo spettro di una spinta a Ostojić da parte del marcatore). L’Este aveva messo in difficoltà i lagunari lungo le due fasce, ma la difesa pilotata da Ballarin era assestata e ha contenuto la spinta avversaria nonostante le assenze di Djurić e Marangon, con Cuomo in panchina dopo l’infortunio.
Molto bene anche i cambi di fronte, con Baccolo a sventagliare, Erman a farsi in due, Gerthoux e i suoi strappi in velocità, la saggezza tattica di Tattini al servizio del “Rulo” Ferretti, che dopo aver mancato un goal fatto, nella classica azione da “rigore in movimento”, ha finalmente bagnato il suo secondo esordio allo stadio Ballarin girando in rete un cross basso del partner d’attacco già ai tempi dell’Imolese. Il tempo di mettere la palla al centro e Martino avanza per calciare dal limite, una botta di collo pieno che si insacca alle spalle del portiere Piras.
Esplode la gioia della curva De Paolis, nella ripresa i cambi qualitativi dell’Este mettono pressione ma il portiere Giacomo Boscolo se la cava sempre egregiamente, sfoderando un grande intervento sulla punizione -potente ma centrale- di Forte. Negli ultimi minuti entra anche Cuomo per puntellare il bunker fino al fischio finale, e i tre punti festeggiati all’unisono dalla squadra e dalla tifoseria con il coro-mantra di queste settimane: a raccogliere e scambiare applausi c’era anche Mario Vittadello, e la sincera speranza di questa pagina è che possa esserci anche a Feltre e per tutto il campionato.
Le pagelle dei granata:
Boscolo Palo 7: plastico il suo tuffo per negare il goal alla punizione potente (ma centrale) di Forte, abile anche a rispondere coi piedi a Segalina, non di rado è chiamato all'anticipo e all'uscita, rispondendo sempre presente con la dote dell'essenzialità.
Granziera 6: non si mette molto in luce, dalla sua parte sfonda Fracaro ma non perde l'equilibrio proprio e del reparto, collaborando con Ballarin sulle palle alte e i rilanci. Meno protagonista in avanti rispetto ad altre volte. (Porcino 6.5: debutta cambiando tre o quattro ruoli in mezz'ora, offre a Perrotti un buon assist nel finale. Sarà molto utile di qui in avanti, sta già bene).
Ballarin 6.5: Segalina lo salta una volta sola, per il resto è il solito trattato di anticipi, letture dell'azione, lanci lunghi e consegna delle distanze. Al capitano si appellano i tifosi in questo momento interlocutorio.
Pastorelli 6: sfortunato a deviare il colpo di testa di Segalina che porta in vantaggio l'Este, perde un paio di palloni ma li recupera anche, e contribuisce a tenere lontani gli assalti ospiti mettendoci fisico e testa. Sfiora il goal a inizio partita.
Ostojić 6.5: concentrato e determinato contro i suoi ex compagni di squadra, che lo conoscevano per lo più quale terzino destro. Invece anche a sinistra copre e spinge con sempre maggior affidamento: un suo cross per Ferretti provoca la prima emozione del match.
Baccolo 6.5: svaria molto da destra a sinistra, dalla propria area a quella avversaria. Sventaglia cambi di gioco e produce strappi che mettono in difficoltà la difesa ospite, la quale si riduce alle maniere forti.
Erman 7: canta e porta la croce, lavora tantissimo dovendo sopperire anche ad alcune "anarchie" dei compagni. Un martello nel recupero dei palloni, un architetto nei calci da fermo: l'assenza di Djurić, per una volta, si sente meno anche grazie a lui. (Perrotti 6: fa vedere una bella cosa nell'unico pallone disponibile o quasi, sfiorando il goal di pura tecnica per pochissimi centimetri. Avrebbe bisogno di giocare di più).
Martino 7.5: è la sua partita, coprendo in momenti diversi tutta la fascia preferita e sganciando il goal del vantaggio da una posizione meno battuta come quella di interno sinistro. Fondamentali alcune soluzioni difensive e le sempre brillanti incursioni in progressione.
Gerthoux 6: velocissimo come al solito, sforna un paio di assist che avrebbero meritato miglior sorte. Conclude poco in proprio, e nella ripresa è in riserva (viene anche ripreso dal tecnico per alcune scelte nel cambio di fronte).
Tattini 6.5: si amministra con sapienza tattica e adattabilità, partendo al fianco di Ferretti per poi scegliere di coprire le spalle alle avanzate di Martino da destra. L'intesa "imolese" col Rulo porta al primo goal grazie al cross basso del "Tato". (Cuomo 6.5: meno male che Marco c'è, verrebbe da dire. Solo lui in panchina avrebbe potuto dare qualcosa di più alla diga e contemporaneamente rilanciare. Quando c'è, si vede. Quando non c'è, si sente che manca).
Ferretti 7: rieccolo, come l'avevamo lasciato. Anche se le avvisaglie, col "rigore in movimento" fallito al 18° (la palla gli è rimbalzata davanti) non sono state delle migliori: fa reparto da solo, porta a spasso i difensori con mobilità, e insacca da rapace d'area. Ci voleva.
Vittadello 6: limitandosi strettamente alla partita -senza commentare il dopo- non osa all'inizio lasciando Perrotti in panchina, quando magari un surplus di fantasia (essendo assente Marangon) sarebbe servito. I cambi hanno lasciato qua e là qualche malumore, ma chi è entrato ha fatto bene: e ha avuto coraggio nel mandare in campo Cuomo, anche grazie al parere del medico sociale. Ma questa Union Clodiense ha il suo spirito ed è fatta della sua stessa materia.
Este: Piras 6, Conforto 6, Addolori 6.5, Munaretto 6.5, Meneghini 6.5, Gilli 6.5, Fracaro 7, Pozza 6.5, Mortaro 6.5, Neto Pereira 6, Segalina 7 (Forte 6.5, Meneghetti 6, de Giorgio 6.5). L'allenatore Zanini 6.5.
l'arbitro Cappai 5.5: non ha troppo lavoro da sbrigare ma lascia perplessi almeno nell'occasione del goal padovano, quando Segalina spinge platealmente Ostojić sotto i suoi occhi, ma non interviene (e il numero 11 dell'Este segna). Lo stesso Segalina cade in area dopo un contatto con Martino al 90°, e anche in questo caso sorvola: forse sono episodi che si vedono solo alla moviola, ma in assenza di VAR servono occhi aperti.
sabato 14 dicembre 2019
UNION CLODIENSE CONTRO L'ESTE SENZA MARANGON, FERMATO DA UN RISENTIMENTO AL QUADRICIPITE. DISPONIBILE PORCINO
Ultima partita casalinga del 2019 allo stadio Ballarin per l'Union Clodiense Chioggia Sottomarina, che domenica affronterà i giallorossi dell'Este prima di chiudere il girone di andata a Feltre. La settimana è scorsa all'insegna del maltempo, che ha costretto i granata ad allenarsi al chiuso a Camponogara per via dell'impraticabilità dei campi di Ca' Lino.
Le novità del calciomercato (usciti Pupa, Bedendo e Posocco, entrato Porcino) fanno il paio con quelle dell'infermeria: Cuomo e Biolcati sono recuperati al massimo per la panchina, dove siederanno anche i giovani Girotti e Scarpa. Non ce la fa invece Giacomo Marangon, mattatore delle ultime due partite, che ha avuto un piccolo risentimento muscolare e quindi verrà tenuto a riposo a scopo precauzionale. Secondo portiere sarà Alessandro Zennaro, rientrato alla base, mentre Marco Djurić dovrà scontare una giornata di squalifica dopo l'espulsione di Montebelluna.
Pertanto l'ipotetica formazione che l'allenatore lagunare Mario Vittadello manderà in campo prevede Giacomo Boscolo Palo in porta, Martino, Ballarin, Granziera (o Pastorelli) e Ostojić in difesa, Baccolo ed Erman a centrocampo, Perrotti e Gerthoux alle ali, Tattini dietro il centravanti Ferretti. Nel secondo tempo potrebbe esserci spazio per il nuovo arrivato Gaetano Porcino, un giocatore polivalente il cui inserimento fa molto felice Vittadello che lo conosce bene per averlo avuto in più di una precedente esperienza.
Quanto all'Este di Nicola Zanini (ex Juve e Verona da calciatore), si tratta di una compagine da prendere con le molle: al già notevole tasso tecnico ha aggiunto l'eterno Neto Pereira, 40 anni, i vari Segalina e Munaretto, il giovane Nicoloso e il forte Fracaro ex Arzignano, senza dimenticare il capitano Stefano Pozza ex di turno. Ma soprattutto l'ultimo arrivo Simone Mortaro, che all'Union Clodiense aveva segnato nella trasferta di Porto Tolle alla seconda giornata. Sorprende invece l'addio al portiere Lorello, considerato giustamente uno dei migliori del girone.
Nel match contro la squadra della Bassa Padovana il pubblico di casa ritroverà Gianmarco Meneghetti, passato come una meteora in laguna nei mesi estivi e d'inizio autunno: proveniente dal Lecco, con cui era stato promosso a giugno, il centrocampista si è poi accasato alla corte euganea. L'incontro sarà arbitrato da Enrico Cappai della sezione AIA di Cagliari.
Le novità del calciomercato (usciti Pupa, Bedendo e Posocco, entrato Porcino) fanno il paio con quelle dell'infermeria: Cuomo e Biolcati sono recuperati al massimo per la panchina, dove siederanno anche i giovani Girotti e Scarpa. Non ce la fa invece Giacomo Marangon, mattatore delle ultime due partite, che ha avuto un piccolo risentimento muscolare e quindi verrà tenuto a riposo a scopo precauzionale. Secondo portiere sarà Alessandro Zennaro, rientrato alla base, mentre Marco Djurić dovrà scontare una giornata di squalifica dopo l'espulsione di Montebelluna.
Pertanto l'ipotetica formazione che l'allenatore lagunare Mario Vittadello manderà in campo prevede Giacomo Boscolo Palo in porta, Martino, Ballarin, Granziera (o Pastorelli) e Ostojić in difesa, Baccolo ed Erman a centrocampo, Perrotti e Gerthoux alle ali, Tattini dietro il centravanti Ferretti. Nel secondo tempo potrebbe esserci spazio per il nuovo arrivato Gaetano Porcino, un giocatore polivalente il cui inserimento fa molto felice Vittadello che lo conosce bene per averlo avuto in più di una precedente esperienza.
Quanto all'Este di Nicola Zanini (ex Juve e Verona da calciatore), si tratta di una compagine da prendere con le molle: al già notevole tasso tecnico ha aggiunto l'eterno Neto Pereira, 40 anni, i vari Segalina e Munaretto, il giovane Nicoloso e il forte Fracaro ex Arzignano, senza dimenticare il capitano Stefano Pozza ex di turno. Ma soprattutto l'ultimo arrivo Simone Mortaro, che all'Union Clodiense aveva segnato nella trasferta di Porto Tolle alla seconda giornata. Sorprende invece l'addio al portiere Lorello, considerato giustamente uno dei migliori del girone.
Nel match contro la squadra della Bassa Padovana il pubblico di casa ritroverà Gianmarco Meneghetti, passato come una meteora in laguna nei mesi estivi e d'inizio autunno: proveniente dal Lecco, con cui era stato promosso a giugno, il centrocampista si è poi accasato alla corte euganea. L'incontro sarà arbitrato da Enrico Cappai della sezione AIA di Cagliari.
venerdì 13 dicembre 2019
UNIONE CLODIENSE SLIDING DOORS: PARTONO BEDENDO, POSOCCO E PUPA, RITORNA IN GRANATA GAETANO PORCINO DOPO 7 ANNI
Porte girevoli all'Union Clodiense. Per tre giocatori che partono, uno ne arriva: la società granata ha comunicato di aver rescisso il contratto che la legava al 19enne portiere brasiliano Ângelo Bedendo Moreira, acquistato in estate, e al 23enne centrocampista Francesco Posocco (arrivato da poche settimane dal Catanzaro). È stato invece ceduto temporaneamente al Pozzonovo (Eccellenza) il giovane terzino sinistro Federico Pupa, classe 2001. Quale secondo portiere è rientrato alla base Alessandro Zennaro.
Si tratta di un ritorno, invece, per Gaetano Porcino, trequartista di 31 anni che aveva già vestito la maglia della Clodiense nel 2011-2012 quando segnò nove reti: il giocatore arriva dalla Caronnese dopo aver militato anche nel Piacenza, nel Crema e in serie C2 con Sambonifacese e Real Vicenza. Ennesimo "amarcord" quindi dopo quello per Rulo Ferretti: Porcino disputerà oggi il suo primo allenamento e sarà disponibile già da domenica, in casa contro l'Este, quando non sarà della partita invece Marco Djurić appiedato per una giornata dal giudice sportivo dopo la discutibile espulsione di Montebelluna.
Si tratta di un ritorno, invece, per Gaetano Porcino, trequartista di 31 anni che aveva già vestito la maglia della Clodiense nel 2011-2012 quando segnò nove reti: il giocatore arriva dalla Caronnese dopo aver militato anche nel Piacenza, nel Crema e in serie C2 con Sambonifacese e Real Vicenza. Ennesimo "amarcord" quindi dopo quello per Rulo Ferretti: Porcino disputerà oggi il suo primo allenamento e sarà disponibile già da domenica, in casa contro l'Este, quando non sarà della partita invece Marco Djurić appiedato per una giornata dal giudice sportivo dopo la discutibile espulsione di Montebelluna.
domenica 8 dicembre 2019
L'UNION CLODIENSE PAREGGIA PER 1-1 A MONTEBELLUNA, RIPRESA CONDIZIONATA DALLA DISCUTIBILE ESPULSIONE DI DJURIĆ
Dalla trasferta di Montebelluna l’Union Clodiense torna a casa con un solo punto, frutto del pareggio per 1-1 siglato dalle reti di Marangon e Ndreka. Lo stadio San Vigilio si conferma così ostico per la squadra granata, che negli ultimi tre anni vi ha racimolato solo due punti: a complicare le cose, dopo il brillante vantaggio segnato dal fantasista polesano con un destro a giro e una serie di occasioni propizie non sfruttate, è stata l’espulsione di Djurić per somma di ammonizioni a fine primo tempo. Soprattutto il secondo giallo, però, lascia un po’ perplessi, in quanto il giocatore lagunare arriva per primo sul pallone che infatti prende la strada dell’attacco chioggiotto: in quell’occasione al biancazzurro Nchama resta il piede sotto quello del centrocampista pesarese, che viene mandato anzitempo negli spogliatoi dall’arbitro Vailati di Crema.
Un’intera seconda frazione in 10 contro 11 per la squadra di Mario Vittadello, che però non ha sofferto troppo le avanzate dei locali, se si eccettua un ispirato Franceschini: il pareggio dell’albanese Dreka arriva a metà ripresa, quando di testa approfitta di un’errata scelta di tempo di Granziera e dell’intervento morbido del portiere Boscolo Palo, fin lì i due migliori tra gli ospiti. L’impressione di due punti persi permane fino alla fine, nonostante all’attivo della Prodeco vi fossero anche una traversa e altre occasioni sventate da Boscolo; nemmeno l’ingresso del nuovo acquisto Ferretti nel finale sovverte la situazione, incanalata verso la divisione della posta. E se contro il Villafranca i calci di punizione furono decisivi, al San Vigilio l'Union Clodiense non ne ha quasi mai ottenuto uno ai limiti dell'area d'attacco.
Davanti al giovane portiere, il tecnico dell’Union Clodiense manda in campo Martino, Ballarin, Granziera e Biolcati in difesa, Djurić ed Erman solita diga di centrocampo, Gerthoux e Tattini alle ali, Baccolo a fare il pendolo tra i reparti e Marangon “falso nove”. In panchina Bedendo, Pastorelli, Baltrunas, Ostojić, Posocco, Vianello, Rosa e appunto El Rulo Ferretti. Risponde l’allenatore di casa Loris Bodo con Pigozzo tra i pali, Vedova, Fabbian, Zucchini e da Col in difesa, Celestri e Nchama a centrocampo, Fasan a suggerire per le ali Girardi e Franceschini con Ndreka riferimento centrale. Tra le riserve Gava, Bardini, Zago, Masi, Gallina, Tronchin, Cecchele, Pontin, Shala. Sono circa 250 gli spettatori sotto un cielo sereno e con un clima più tiepido rispetto alla media della stagione.
Primo pericolo all’8° minuto con una discesa di Fasan e tiro da fuori, Boscolo devia in corner. Ben più grossa l’occasione per l’Union Clodiense all’11°, quando Martino avanza a destra, cross basso per Baccolo che di piatto destro mette di pochissimo a lato. Prodromo al goal di Marangon, che cinque minuti più tardi raccoglie la spizzata di testa di Baccolo su punizione di Erman: il numero 10 si gira, si sbarazza di Vedova e cerca un destro delicato che con parabola arcuata si insacca alla sinistra di Pigozzo.
L’Union Clodiense è in controllo del match e produce ulteriori occasioni: al 22° un assist filtrante di Djurić per l'inserimento da destra di Martino, bolide dell'esterno e Pigozzo salva in angolo. Al 26° ancora un inserimento di Martino dalla destra in progressione, dribbla due avversari e si allunga la palla. Quindi, al 32°, bell'assist in profondità di nuovo da parte di Djurić, Zucchini anticipa Gerthoux in corner. La fine del primo tempo però è di marca trevigiana: Nchama e Fasan chiamano all’appello i riflessi di Boscolo, sullo sviluppo della doppia parata il secondo cartellino giallo a Djurić che chiude il tempo.
Nella ripresa Vittadello manda subito in campo Ostojić in luogo dell’acciaccato Biolcati -buona comunque la sua prova- e, dopo una punizione di Zucchini parata ancora da Boscolo, è Baccolo di testa a impegnare la difesa avversaria su cross di Erman: la palla è salvata sulla linea da Fabbian. Comincia il forcing del Montebelluna con un uomo in più: al 51° sfonda Fasan, assist per Ndreka che tenta invano il preziosismo di tacco. Più tardi è Nchama a tirare, Erman smorza e para Boscolo con qualche affanno dopo la deviazione.
Quindi il goal dei biancazzurri: l’ottimo 17enne Tronchin serve Franceschini (migliore in campo) sulla sinistra, traversone liftato a centro area dove Granziera stacca in ritardo, sceglie invece bene il tempo Ndreka che sorprende Boscolo, il quale riesce ad arrivare sulla sfera ma non a cacciarla fuori dalla rete. Il punteggio è ora di 1-1 e spuntano i fantasmi di altre trasferte in questo stadio. Specie al 72°, quando su corner dalla destra il Montebelluna va vicino al vantaggio con Tronchin che di controbalzo colpisce la traversa, complice anche una deviazione di Boscolo.
Al 74° scocca l’ora di Ferretti, che rimpiazza Baccolo mentre Baltrunas rileva Gerthoux. Il puntero della Plata ottiene in verità ben pochi palloni giocabili, trovandosi spesso spalle alla porta, ma riesce lo stesso a mettere in apprensione la difesa avversaria, frammentando l’assalto finale. Tuttavia al 78° Franceschini si invola a sinistra, anticipa l'uscita di Boscolo, ma Granziera salva sulla linea. E quattro minuti più tardi ancora una conclusione pericolosa di Ndreka da fuori, che termina non lontana dal palo destro di Boscolo. L’ultimo sussulto è per un tiro da fuori di Erman che finisce alto, poi l’incontro finisce e si comincia a pensare al match casalingo di domenica prossima, quando allo stadio Ballarin arriverà l’Este.
Le pagelle dei granata:
Boscolo Palo 6.5: prima del goal trevigiano era stato il migliore dei suoi, assieme a Granziera. Le parate su Nchama e Fasan lo ergono tra i protagonisti, così come la sventola di Tronchin deviata sulla traversa. Ma in occasione della rete arriva molle e poteva fare di più.
Martino 6.5: un paio di progressioni delle sue lungo la fascia destra, nel cuore del primo tempo, costringono Pigozzo all'intervento in corner e la difesa a portarlo affannosamente verso la linea di fondo. Poi si vede meno ma si "sente" molto nelle diagonali difensive.
Ballarin 6.5: gara senza sbavature, letta bene con anticipi individuali e senso della posizione. Si porta anche in avanti e ha una chance di testa, da rimarcare anche l'atteggiamento non sfidante nei confronti dell'arbitro, nonostante la possibile ingiustizia dell'espulsione.
Granziera 6.5: ottima partita fino al goal subito, durante la cui azione salta con ritardo non riuscendo a colpire la palla. Prima spazza tutto quello che c'è da spazzare, dalla sua parte non passa nessuno e riesce a intercettare sulla linea il perfido anticipo di Franceschini.
Biolcati 6.5: conferma positiva per il 18enne adriese di scuola SPAL, che dopo la prestazione convincente contro il Villafranca inanella un altro primo tempo di applicazione, concentrazione, ritmo e personalità anche in fase offensiva. Cede per infortunio alla fine dei 45 minuti. (Ostojić 6: riportato a sinistra soffre un po' la percussione dei due avversari di fascia, ma difficilmente si fa superare senza poi recuperare)
Djurić 6.5: gli assist che sforna, quasi da trequartista, a Martino e Gerthoux sono pregevoli, e mettono in luce il suo lato meno "fisico" e più tecnico. Costretto a uscire al 45° per una doppia ammonizione affrettata e, alla verifica delle immagini, non giusta.
Erman 6.5: lo si trova spesso sdraiato in tackle più che in cabina di lancio per le punte, ma specie dopo l'espulsione del compagno di reparto il regista triestino deve "cantare e portare la croce", non facendosi mancare anche un discreto tentativo da fuori. La piena brillantezza tornerà.
Tattini 6: alla caccia della posizione migliore in campo, parte da sinistra e si accentra nemmeno troppo spesso. Passa anche a destra e a colpire di testa la palla a centro area. In tribuna si sperava di vederlo trequartista centrale dietro due punte.
Baccolo 6.5: il suo fisico gli consente spostamenti felpati e fuori dai radar della difesa locale. Suo il colpo di testa che facilita il goal di Marangon, suoi alcuni ottimi ripiegamenti quasi alle soglie della difesa, dopo 75 minuti lascia il posto al Rulo. (Ferretti 6: entra non a sangue freddo e si mostra consapevole di ciò che si chiede al suo ruolo, anche se vede pochissimi palloni giocabili la sua presenza incute rispetto nelle file avversarie).
Gerthoux 6.5: parte molto bene e particolarmente vicino a Marangon, poi si defila lentamente verso destra aspettando tagli che spesso non arrivano. Più volte detta il passaggio filtrante ma non viene visto, salvo nell'assist di Djurić fermato da Zucchini in corner. (Baltrunas 6.5: rispolverato dopo tanto tempo, il 17enne terzino sinistro lituano si prende la fascia e va pure avanti, senza commettere ingenuità ma anzi fornendo supporto ai reparti. Da rivedere, in senso buono).
Marangon 6.5: dopo le due punizioni e la traversa di domenica scorsa, un altro goal di bella fattura, a sublimare un primo tempo in cui non dà riferimenti alla difesa della Prodeco. Chiama in causa tutti i compagni d'attacco coi suoi rientri, ma nella ripresa praticamente sparisce progressivamente. E stavolta la squadra non cerca mai atterramenti ai limiti dell'area, per fargli tirare le punizioni.
Vittadello 6.5: niente fuochi artificiali ma la consueta, oculata gestione delle risorse. Avevano illuso i movimenti iniziali di Gerthoux praticamente di punta accanto a Marangon, col forte supporto di Baccolo, ma poi tutto è tornato nella tradizione. L'espulsione di Djurić complica i piani del tecnico, anche per quanto riguarda le sostituzioni.
Prodeco Montebelluna: Pigozzo 6, Vedova 6.5, da Col 6.5, Celestri 6, Zucchini 6.5, Fabbian 6.5, Franceschini 7, Nchama 6.5, Ndreka 6.5, Fasan 6, Girardi 5.5 (Zago 6, Tronchin 6.5, Shala 6). L'allenatore Bodo 6.
l'arbitro Vailati 5.5: nessun problema col fuorigioco che già in passato a Montebelluna fu letale per la squadra chioggiotta, ci mette del suo nell'espulsione di Djurić e determina un cambio d'atteggiamento nella ripresa.
lo stadio San Vigilio: impianto datato ma dignitoso, peccato per la gradinata di fronte non affidata agli ultras ospiti (o a quelli casalinghi, perché no?). Bene i servizi igienici, bar praticamente solo per bevande, la pista d'atletica è chiaramente un limite alla visibilità.
Un’intera seconda frazione in 10 contro 11 per la squadra di Mario Vittadello, che però non ha sofferto troppo le avanzate dei locali, se si eccettua un ispirato Franceschini: il pareggio dell’albanese Dreka arriva a metà ripresa, quando di testa approfitta di un’errata scelta di tempo di Granziera e dell’intervento morbido del portiere Boscolo Palo, fin lì i due migliori tra gli ospiti. L’impressione di due punti persi permane fino alla fine, nonostante all’attivo della Prodeco vi fossero anche una traversa e altre occasioni sventate da Boscolo; nemmeno l’ingresso del nuovo acquisto Ferretti nel finale sovverte la situazione, incanalata verso la divisione della posta. E se contro il Villafranca i calci di punizione furono decisivi, al San Vigilio l'Union Clodiense non ne ha quasi mai ottenuto uno ai limiti dell'area d'attacco.
Davanti al giovane portiere, il tecnico dell’Union Clodiense manda in campo Martino, Ballarin, Granziera e Biolcati in difesa, Djurić ed Erman solita diga di centrocampo, Gerthoux e Tattini alle ali, Baccolo a fare il pendolo tra i reparti e Marangon “falso nove”. In panchina Bedendo, Pastorelli, Baltrunas, Ostojić, Posocco, Vianello, Rosa e appunto El Rulo Ferretti. Risponde l’allenatore di casa Loris Bodo con Pigozzo tra i pali, Vedova, Fabbian, Zucchini e da Col in difesa, Celestri e Nchama a centrocampo, Fasan a suggerire per le ali Girardi e Franceschini con Ndreka riferimento centrale. Tra le riserve Gava, Bardini, Zago, Masi, Gallina, Tronchin, Cecchele, Pontin, Shala. Sono circa 250 gli spettatori sotto un cielo sereno e con un clima più tiepido rispetto alla media della stagione.
Primo pericolo all’8° minuto con una discesa di Fasan e tiro da fuori, Boscolo devia in corner. Ben più grossa l’occasione per l’Union Clodiense all’11°, quando Martino avanza a destra, cross basso per Baccolo che di piatto destro mette di pochissimo a lato. Prodromo al goal di Marangon, che cinque minuti più tardi raccoglie la spizzata di testa di Baccolo su punizione di Erman: il numero 10 si gira, si sbarazza di Vedova e cerca un destro delicato che con parabola arcuata si insacca alla sinistra di Pigozzo.
L’Union Clodiense è in controllo del match e produce ulteriori occasioni: al 22° un assist filtrante di Djurić per l'inserimento da destra di Martino, bolide dell'esterno e Pigozzo salva in angolo. Al 26° ancora un inserimento di Martino dalla destra in progressione, dribbla due avversari e si allunga la palla. Quindi, al 32°, bell'assist in profondità di nuovo da parte di Djurić, Zucchini anticipa Gerthoux in corner. La fine del primo tempo però è di marca trevigiana: Nchama e Fasan chiamano all’appello i riflessi di Boscolo, sullo sviluppo della doppia parata il secondo cartellino giallo a Djurić che chiude il tempo.
Nella ripresa Vittadello manda subito in campo Ostojić in luogo dell’acciaccato Biolcati -buona comunque la sua prova- e, dopo una punizione di Zucchini parata ancora da Boscolo, è Baccolo di testa a impegnare la difesa avversaria su cross di Erman: la palla è salvata sulla linea da Fabbian. Comincia il forcing del Montebelluna con un uomo in più: al 51° sfonda Fasan, assist per Ndreka che tenta invano il preziosismo di tacco. Più tardi è Nchama a tirare, Erman smorza e para Boscolo con qualche affanno dopo la deviazione.
Quindi il goal dei biancazzurri: l’ottimo 17enne Tronchin serve Franceschini (migliore in campo) sulla sinistra, traversone liftato a centro area dove Granziera stacca in ritardo, sceglie invece bene il tempo Ndreka che sorprende Boscolo, il quale riesce ad arrivare sulla sfera ma non a cacciarla fuori dalla rete. Il punteggio è ora di 1-1 e spuntano i fantasmi di altre trasferte in questo stadio. Specie al 72°, quando su corner dalla destra il Montebelluna va vicino al vantaggio con Tronchin che di controbalzo colpisce la traversa, complice anche una deviazione di Boscolo.
Al 74° scocca l’ora di Ferretti, che rimpiazza Baccolo mentre Baltrunas rileva Gerthoux. Il puntero della Plata ottiene in verità ben pochi palloni giocabili, trovandosi spesso spalle alla porta, ma riesce lo stesso a mettere in apprensione la difesa avversaria, frammentando l’assalto finale. Tuttavia al 78° Franceschini si invola a sinistra, anticipa l'uscita di Boscolo, ma Granziera salva sulla linea. E quattro minuti più tardi ancora una conclusione pericolosa di Ndreka da fuori, che termina non lontana dal palo destro di Boscolo. L’ultimo sussulto è per un tiro da fuori di Erman che finisce alto, poi l’incontro finisce e si comincia a pensare al match casalingo di domenica prossima, quando allo stadio Ballarin arriverà l’Este.
Le pagelle dei granata:
Boscolo Palo 6.5: prima del goal trevigiano era stato il migliore dei suoi, assieme a Granziera. Le parate su Nchama e Fasan lo ergono tra i protagonisti, così come la sventola di Tronchin deviata sulla traversa. Ma in occasione della rete arriva molle e poteva fare di più.
Martino 6.5: un paio di progressioni delle sue lungo la fascia destra, nel cuore del primo tempo, costringono Pigozzo all'intervento in corner e la difesa a portarlo affannosamente verso la linea di fondo. Poi si vede meno ma si "sente" molto nelle diagonali difensive.
Ballarin 6.5: gara senza sbavature, letta bene con anticipi individuali e senso della posizione. Si porta anche in avanti e ha una chance di testa, da rimarcare anche l'atteggiamento non sfidante nei confronti dell'arbitro, nonostante la possibile ingiustizia dell'espulsione.
Granziera 6.5: ottima partita fino al goal subito, durante la cui azione salta con ritardo non riuscendo a colpire la palla. Prima spazza tutto quello che c'è da spazzare, dalla sua parte non passa nessuno e riesce a intercettare sulla linea il perfido anticipo di Franceschini.
Biolcati 6.5: conferma positiva per il 18enne adriese di scuola SPAL, che dopo la prestazione convincente contro il Villafranca inanella un altro primo tempo di applicazione, concentrazione, ritmo e personalità anche in fase offensiva. Cede per infortunio alla fine dei 45 minuti. (Ostojić 6: riportato a sinistra soffre un po' la percussione dei due avversari di fascia, ma difficilmente si fa superare senza poi recuperare)
Djurić 6.5: gli assist che sforna, quasi da trequartista, a Martino e Gerthoux sono pregevoli, e mettono in luce il suo lato meno "fisico" e più tecnico. Costretto a uscire al 45° per una doppia ammonizione affrettata e, alla verifica delle immagini, non giusta.
Erman 6.5: lo si trova spesso sdraiato in tackle più che in cabina di lancio per le punte, ma specie dopo l'espulsione del compagno di reparto il regista triestino deve "cantare e portare la croce", non facendosi mancare anche un discreto tentativo da fuori. La piena brillantezza tornerà.
Tattini 6: alla caccia della posizione migliore in campo, parte da sinistra e si accentra nemmeno troppo spesso. Passa anche a destra e a colpire di testa la palla a centro area. In tribuna si sperava di vederlo trequartista centrale dietro due punte.
Baccolo 6.5: il suo fisico gli consente spostamenti felpati e fuori dai radar della difesa locale. Suo il colpo di testa che facilita il goal di Marangon, suoi alcuni ottimi ripiegamenti quasi alle soglie della difesa, dopo 75 minuti lascia il posto al Rulo. (Ferretti 6: entra non a sangue freddo e si mostra consapevole di ciò che si chiede al suo ruolo, anche se vede pochissimi palloni giocabili la sua presenza incute rispetto nelle file avversarie).
Gerthoux 6.5: parte molto bene e particolarmente vicino a Marangon, poi si defila lentamente verso destra aspettando tagli che spesso non arrivano. Più volte detta il passaggio filtrante ma non viene visto, salvo nell'assist di Djurić fermato da Zucchini in corner. (Baltrunas 6.5: rispolverato dopo tanto tempo, il 17enne terzino sinistro lituano si prende la fascia e va pure avanti, senza commettere ingenuità ma anzi fornendo supporto ai reparti. Da rivedere, in senso buono).
Marangon 6.5: dopo le due punizioni e la traversa di domenica scorsa, un altro goal di bella fattura, a sublimare un primo tempo in cui non dà riferimenti alla difesa della Prodeco. Chiama in causa tutti i compagni d'attacco coi suoi rientri, ma nella ripresa praticamente sparisce progressivamente. E stavolta la squadra non cerca mai atterramenti ai limiti dell'area, per fargli tirare le punizioni.
Vittadello 6.5: niente fuochi artificiali ma la consueta, oculata gestione delle risorse. Avevano illuso i movimenti iniziali di Gerthoux praticamente di punta accanto a Marangon, col forte supporto di Baccolo, ma poi tutto è tornato nella tradizione. L'espulsione di Djurić complica i piani del tecnico, anche per quanto riguarda le sostituzioni.
Prodeco Montebelluna: Pigozzo 6, Vedova 6.5, da Col 6.5, Celestri 6, Zucchini 6.5, Fabbian 6.5, Franceschini 7, Nchama 6.5, Ndreka 6.5, Fasan 6, Girardi 5.5 (Zago 6, Tronchin 6.5, Shala 6). L'allenatore Bodo 6.
l'arbitro Vailati 5.5: nessun problema col fuorigioco che già in passato a Montebelluna fu letale per la squadra chioggiotta, ci mette del suo nell'espulsione di Djurić e determina un cambio d'atteggiamento nella ripresa.
lo stadio San Vigilio: impianto datato ma dignitoso, peccato per la gradinata di fronte non affidata agli ultras ospiti (o a quelli casalinghi, perché no?). Bene i servizi igienici, bar praticamente solo per bevande, la pista d'atletica è chiaramente un limite alla visibilità.
sabato 7 dicembre 2019
UNION CLODIENSE A MONTEBELLUNA CON UN FERRETTI IN PIÙ: PRIMO ALLENAMENTO PER IL CENTRAVANTI ARGENTINO, SARÀ CONVOCATO
C'era anche Gustavo "El Rulo" Ferretti, stamane allo stadio Aldo e Dino Ballarin, per l'allenamento di rifinitura dell'Union Clodiense in vista della trasferta di campionato, domani a Montebelluna. Il centravanti argentino è tornato ieri in città dopo dieci anni di lontananza, pieno di volontà e in buone condizioni fisiche: pur stimolato dal ritorno e nonostante la forma, Ferretti -ancorché convocato- potrebbe non far parte dell'undici iniziale scelto dall'allenatore granata Mario Vittadello.
Danno invece sicuro forfait il lungodegente Cuomo (i medici sociali non hanno ancora dato il via libera per il suo impiego dopo l'infortunio alla spalla), Duse alle prese con la distorsione alla caviglia, Perrotti reduce da un'influenza e l'altro argentino Corado al quale è stato diagnosticato uno stiramento con venti giorni di convalescenza prima del ritorno in campo. Recupera invece il giovane Vianello mentre Granziera è favorito su Pastorelli per partire dall'inizio; dovrebbe essere confermato, a sinistra, Mattia Biolcati che bene aveva fatto contro il Villafranca.
Dopo aver salutato Antonio Broso accasatosi al Legnago, e pur considerando i ballottaggi specie sulle fasce e in attacco, è possibile ipotizzare uno schieramento con Boscolo Palo in porta, Ostojić, Ballarin, Granziera e Biolcati in difesa, Djurić ed Erman a centrocampo, Martino e Gerthoux alle ali, Tattini e Marangon di punta. Ma non è del tutto esclusa l'ipotesi che El Rulo sia della partita fin dal primo minuto: a quel punto Tattini potrebbe scalare a sinistra, pur in veste di trequartista a rientrare. In questa ipotesi anche Baccolo avanza la propria candidatura.
Ora che la classifica si è allungata, e l'Union Clodiense è risucchiata a metà graduatoria (ma a soli tre punti dall'Adriese terza in classifica), occorrerà giocare sempre per vincere, come quando si doveva conquistare la salvezza un anno fa. È l'insegnamento che il tecnico lagunare chiede sia messo in pratica durante il match contro la Prodeco, fin dai primi minuti di gioco: di fronte allo stadio San Vigilio ci sarà un avversario in ripresa, affidato a Loris Bodo, che pur privo di Scevola e dell'ex Patrizio Caso -entrambi squalificati- farà perno sui vari Fasan, Nchama, Celestri e Ndreka per forzare il blocco granata.
Negli ultimi due campionati la squadra chioggiotta non ha avuto fortuna nella pedemontana della Marca, riportando prima un pareggio al 90° (era il giorno successivo all'incidente stradale che aveva coinvolto Abcha, Cacurio, dell'Andrea e Volpato), poi -lo scorso anno- un beffardo 3-2 all'esordio di Vittadello in panchina, quando non bastò la splendida doppietta di Luca Bullo. Allo stadio di Montebelluna saranno presenti anche gli ultras della curva De Paolis, che hanno organizzato il torpedone di auto in partenza alle ore 11.30 dalla stazione di Chioggia. Arbitrerà il match Gianmarco Vailati della sezione AIA di Crema.
Danno invece sicuro forfait il lungodegente Cuomo (i medici sociali non hanno ancora dato il via libera per il suo impiego dopo l'infortunio alla spalla), Duse alle prese con la distorsione alla caviglia, Perrotti reduce da un'influenza e l'altro argentino Corado al quale è stato diagnosticato uno stiramento con venti giorni di convalescenza prima del ritorno in campo. Recupera invece il giovane Vianello mentre Granziera è favorito su Pastorelli per partire dall'inizio; dovrebbe essere confermato, a sinistra, Mattia Biolcati che bene aveva fatto contro il Villafranca.
Dopo aver salutato Antonio Broso accasatosi al Legnago, e pur considerando i ballottaggi specie sulle fasce e in attacco, è possibile ipotizzare uno schieramento con Boscolo Palo in porta, Ostojić, Ballarin, Granziera e Biolcati in difesa, Djurić ed Erman a centrocampo, Martino e Gerthoux alle ali, Tattini e Marangon di punta. Ma non è del tutto esclusa l'ipotesi che El Rulo sia della partita fin dal primo minuto: a quel punto Tattini potrebbe scalare a sinistra, pur in veste di trequartista a rientrare. In questa ipotesi anche Baccolo avanza la propria candidatura.
Ora che la classifica si è allungata, e l'Union Clodiense è risucchiata a metà graduatoria (ma a soli tre punti dall'Adriese terza in classifica), occorrerà giocare sempre per vincere, come quando si doveva conquistare la salvezza un anno fa. È l'insegnamento che il tecnico lagunare chiede sia messo in pratica durante il match contro la Prodeco, fin dai primi minuti di gioco: di fronte allo stadio San Vigilio ci sarà un avversario in ripresa, affidato a Loris Bodo, che pur privo di Scevola e dell'ex Patrizio Caso -entrambi squalificati- farà perno sui vari Fasan, Nchama, Celestri e Ndreka per forzare il blocco granata.
Negli ultimi due campionati la squadra chioggiotta non ha avuto fortuna nella pedemontana della Marca, riportando prima un pareggio al 90° (era il giorno successivo all'incidente stradale che aveva coinvolto Abcha, Cacurio, dell'Andrea e Volpato), poi -lo scorso anno- un beffardo 3-2 all'esordio di Vittadello in panchina, quando non bastò la splendida doppietta di Luca Bullo. Allo stadio di Montebelluna saranno presenti anche gli ultras della curva De Paolis, che hanno organizzato il torpedone di auto in partenza alle ore 11.30 dalla stazione di Chioggia. Arbitrerà il match Gianmarco Vailati della sezione AIA di Crema.
venerdì 6 dicembre 2019
SABATO TERZO INCONTRO DEL CALCIO VENEZIA PRIMAVERA ALLO STADIO BALLARIN DI CHIOGGIA, CONTRO I PARI ETÀ DEL VERONA
Terzo appuntamento a Chioggia per il Calcio Venezia Primavera, che sabato 7 dalle ore 14.30, allo stadio Aldo e Dino Ballarin, affronterà i pari categoria dell'Hellas Verona nel campionato di Primavera 2 (la serie B dei giovani). Dopo l'accordo intercorso con l'Union Clodiense Chioggia Sottomarina per la concessione in uso dello stadio, i ragazzi in maglia arancioverde hanno battuto il Parma 1-0 lo scorso 9 novembre e pareggiato 2-2 contro lo Spezia. Il prossimo incontro casalingo del Venezia Primavera sul campo di Chioggia è in programma per sabato 18 gennaio 2020, sempre alle 14.30, quando in riva alla laguna scenderà sud il Cittadella.
giovedì 5 dicembre 2019
RULO-DAY, L'UNION CLODIENSE RIABBRACCIA GUSTAVO FERRETTI DOPO DIECI ANNI: CI SARÀ GIÀ DOMENICA A MONTEBELLUNA
Sono trascorsi dieci anni dall'ultima partita di Gustavo Ferretti con la maglia granata, ma la tifoseria lagunare non ha mai dimenticato El Rulo. Così oggi, dopo giorni di intense voci avvalorate dallo stesso attaccante argentino, la firma sul contratto che lega il centravanti ex Modena, Padova e Venezia alla squadra allenata da Mario Vittadello: un ritorno fortemente voluto dal puntero e che copre la casella del centravanti dopo la partenza di Broso in direzione Legnago. Ferretti sarà in città nelle prossime ore e si metterà subito a disposizione per la trasferta di domenica prossima a Montebelluna, dopo aver iniziato la stagione nel Caldiero: al suo attivo in carriera 450 partite e ben 195 reti. Che si spera possano continuare a lungo in questa stagione.
mercoledì 4 dicembre 2019
ANTONIO BROSO CEDUTO AL LEGNAGO SALUS: LAVORI IN CORSO PER GARANTIRE NUOVI ATTACCANTI ALL'UNION CLODIENSE
Comincia con una cessione il mercato di dicembre in casa Union Clodiense Chioggia Sottomarina. Antonio Broso, centravanti calabrese di 28 anni, è stato ceduto a titolo definitivo al Legnago Salus, che disputa il medesimo girone C nel campionato di serie D (0-0 il risultato in terra veronese lo scorso 30 ottobre). Arrivato in laguna solo la scorsa estate, l'attaccante ha realizzato una sola rete in partite ufficiali, ovvero il provvisorio 1-2 a Porto Tolle contro il Delta, partita poi terminata 2-2.
Nel comunicato relativo alla cessione, il sodalizio granata ringrazia la punta per «la correttezza, la professionalità e la disponibilità sempre dimostrata alla società, alla squadra ed allo staff tecnico», augurandogli il meglio per la carriera futura. Per Broso a Legnago è un ritorno: nella stagione 2015-16, in forza ai biancazzurri, aveva realizzato 17 reti, il suo massimo in carriera. La dirigenza lagunare, con il direttore sportivo Roberto Tonicello, è ora alla caccia di nuovi attaccanti per l'organico a disposizione dell'allenatore Mario Vittadello.
Nel comunicato relativo alla cessione, il sodalizio granata ringrazia la punta per «la correttezza, la professionalità e la disponibilità sempre dimostrata alla società, alla squadra ed allo staff tecnico», augurandogli il meglio per la carriera futura. Per Broso a Legnago è un ritorno: nella stagione 2015-16, in forza ai biancazzurri, aveva realizzato 17 reti, il suo massimo in carriera. La dirigenza lagunare, con il direttore sportivo Roberto Tonicello, è ora alla caccia di nuovi attaccanti per l'organico a disposizione dell'allenatore Mario Vittadello.
lunedì 2 dicembre 2019
PAREGGIO 2-2 TRA UNION CLODIENSE E VILLAFRANCA, LA DIFESA LAGUNARE VANIFICA LE PUNIZIONI DI MARANGON
Nel giorno in cui ritrova Giacomo Marangon al massimo del suo splendore, dopo una settimana passata a rintuzzare le voci di mercato sul suo conto, l’Union Clodiense dimentica come si scala in difesa per prevenire il contropiede, e pareggia in casa 2-2 contro un Villafranca Veronese che non ha, alla fine dei conti, rubato niente. Perché proprio la retroguardia, fino a qui fiore all’occhiello della stagione granata, alla doppietta di Strada -figlio d’arte- ha ceduto anche per colpe non proprie: un centrocampo rimaneggiato che fatica e lascia buchi, e appunto defezioni come quella di Cuomo (che comincia a diventare cronica, oltre che pesante sul campo) e quella parziale di Djurić, lasciato in panchina per 80 minuti dopo una settimana di allenamenti ridotti. Ma c’è anche un bicchiere mezzo pieno, e porta tutto il nome di Marangon: il fantasista polesano segna due volte su calcio di punizione, colpisce la traversa ancora su calcio piazzato da posizione difficile -bravo qui anche il portiere veronese Martello- e si prodiga ad assistere i compagni, rientrando e dribblando da par suo. Bene anche Mattia Biolcati, esordiente dal primo minuto in una fascia sinistra in cerca d’autore, e se al 95° Alberto Ballarin avesse spedito in rete (anziché sulla traversa) l’ultima occasione lagunare, ora si starebbe scrivendo l’epica.
Alla consegna della “distinta”, al botteghino, le prime sorprese: il tecnico di casa Mario Vittadello risparmia Perrotti, Broso, Gerthoux e appunto Djurić schierando Biolcati, Tattini, Baccolo e l’argentino Corado, anch’egli alla prima da titolare. Questo l’undici iniziale: Boscolo Palo in porta, Ostojić, Ballarin, Pastorelli e Biolcati in difesa, Baccolo ed Erman a centrocampo, Martino e Tattini alle ali, Marangon e Corado di punta. Risponde l’allenatore ospite Giorgio Adami con Martello, Ambrosi, Capanna, Foroni, Bertaso, Bortignon, Franchini, Dentale, Strada, Vicentini, Zanetti. Tra le riserve Panuccio, Abbate, Andreis, Borgogna, Camilli, Cannoletta, Polo, Righetti, Valenta. Arbitra l'incontro Gianluca Delnotaro di Verbania sotto un cielo plumbeo e ventoso, davanti a 500 spettatori.
Il match è quindi condizionato anche dal vento che spira da nord verso sud, e che favorisce nel primo tempo il Villafranca e nel secondo l’Union Clodiense. Dopo trenta secondi la prima, doppia occasione per i granata (in maglia bianca): cross dalla testa di Martino, Tattini cincischia, Marangon calcia su Martello in uscita. Al 7° il Villafranca passa in vantaggio: lancio lungo di Bertaso, galoppata di Strada che fa secco Boscolo in diagonale. Ospiti ancora pericolosi con il cross di Ambrosi al 16°, libera Ballarin in scivolata.
Marangon viene atterrato al limite dell’area avversaria al 21°, trasforma la punizione da par suo e gli ultras coniano il coro mutuato dalla sigla di Ufo Robot. Non finiscono però i pericoli per la porta di Boscolo, che al 29° deve dire di no al tiro da lontano di Zanetti, parandolo in due tempi. Ma Marangon è in giornata balistica, e al 36° coglie la traversa sempre su punizione, da posizione defilata sulla sinistra: forse decisivo un intervento del portiere Martello.
Veronesi di nuovo in vantaggio al 41°: sciagurato colpo di testa all’indietro di Baccolo, Pastorelli si perde Strada che salta Ballarin e calcia in rete di potenza, fulminando Boscolo. Ancora il centravanti scaligero in contropiede due minuti più tardi, in questo caso esce l’estremo difensore lagunare e mette in fallo laterale.
Proprio Filippo Strada esce per un lieve infortunio a fine primo tempo, al rientro dagli spogliatoi lo rimpiazza Valenta che non riuscirà a replicarne le gesta. Baccolo ha un’occasione buona in area, dopo rimpallo tra due difensori, ma Martello esce a valanga. Tattini -meglio da trequartista dietro due punte che da ala- conquista una punizione dal limite: manna per il "Diego Armando" Marangon di giornata, che ancora una volta trafigge la porta avversaria, è 2-2 al 53° minuto.
L’Union Clodiense insiste e prima Erman poi Biolcati mettono alla prova Martello che devia in entrambi i casi. Gli attacchi lagunari continuano con il neoentrato Broso che al 70° si invola e calcia in diagonale, di poco a lato, e con lo stesso Erman (cresciuto molto nella ripresa dopo un primo tempo difficile) che recupera un bel pallone in area e prova un sinistro a giro che non esce di molto. Anche Martino salva una situazione difficile in difesa, prima delle due ultime azioni da goal dell’Union Clodiense: all’87° su cross dalla sinistra, colpo di testa di Tattini e si salva il portiere Martello.
Al 95° tutti davanti per trasformare la punizione: torre di Baccolo per Ballarin, che solo davanti a Martello spara sulla traversa, la palla colpisce la schiena di Broso e torna in gioco. Niente da fare, il punteggio resta 2-2 per i commenti dolceamari in sala stampa. Fuori è già calciomercato, con voci insistenti relative ad alcuni "cavalli di ritorno", ma la squadra è concentrata sull'insidiosa trasferta di domenica a Montebelluna, un campo che spesso non ha portato bene ai chioggiotti.
Le pagelle dei granata:
Boscolo Palo 6: incolpevole sul primo goal, poco poteva fare anche sul secondo. Due volte è chiamato all'uscita avanzata per anticipare il contropiede avversario, riesce a salvare in due tempi sulla conclusione di Zanetti dalla distanza.
Ostojić 5.5: nel primo goal Strada scappa dalla sua parte, poi fatica ad alzare il proprio baricentro per offrire la tradizionale catena di fascia a Martino. Coinvolto nella giornata non felice della difesa, specie nelle posizioni. (Gerthoux 6: "Speedy" mette in campo ciò che ha, ovvero la corsa e il turbo verso la fascia. Non era forse giornata, meteorologicamente e non solo, per finezze e aperture).
Ballarin 6: difficile da decifrare tra almeno due interventi individuali salvifici, l'insufficiente regia difensiva in occasione dei due goal del Villafranca, e l'occasione nel finale (non è comunque un goleador). Lucida l'analisi in sala stampa.
Pastorelli 5.5: troppo faciloni alcuni disimpegni di prima, che regalano la palla agli avversari nel catino ventoso. Come Ostojić e Ballarin, coinvolto nel cattivo registro di reparto durante i due goal e altri contropiede pericolosi degli ospiti.
Biolcati 6.5: lo scivolone nel pantano di Belluno pare dimenticato, Vittadello gli dà fiducia e il 18enne adriese di scuola SPAL sfodera una prestazione convincente, sia in marcatura che in fase offensiva. Si può lavorare sulla sua personalità per coprire il bug a sinistra.
Baccolo 5.5: ha sulla coscienza l'improvvido retropassaggio di testa da cui origina l'1-2, e probabilmente poteva fare meglio anche a inizio ripresa quando si è trovato solo davanti a Martello. Recupera solo parzialmente con un bel lancio per Corado e la torre che ha servito Ballarin al 95°.
Erman 6: primo tempo in affanno, più di quantità che di qualità. Non ha Djurić (né Cuomo) vicino e si sente, dovendo spesso tamponare le falle. Nella ripresa cresce, tocca un'infinità di palloni ripulendone la maggior parte e andando due volte alla conclusione. (Djurić 6: in meno di un quarto d'ora dimostra i motivi per cui in campo dovrebbe poterci andare sempre, anche se a mezzo servizio o meno allenato del solito. Distribuisce ordine, palloni in avanti, prestanza fisica, raddoppi e sostegno a chi ha vicino. Imprescindibile).
Martino 6: ultimamente pare abbia un po' il freno a mano tirato. Parte molto bene con il cross ciccato da Tattini dopo 20 secondi, poi raramente lo si vede in avanti anche se riesce a catturare qualche calcio di punizione. Riportato terzino non sbaglia niente.
Tattini 6.5: forse non si aspettava di essere solo davanti al portiere dopo 20 secondi sul cross di Martino, lisciando malamente l'impatto migliore col pallone, ma si rifà accentrandosi a trequartista dietro due punte (assai meglio che da esterno) e guadagnando in questo modo la punizione del 2-2. Pericoloso anche di testa nel finale: l'Union Clodiense -e lo stesso Marangon- ha bisogno della sua qualità.
Marangon 7.5: finalmente tu, canterebbe Fiorello. Due calci di punizione à la Mara...ngon, una terza ancora più bella che incoccia la traversa, dribbling e svolazzi da alieno e un contributo più costante alla manovra di squadra. Forse le voci di mercato gli hanno fatto bene, se rimarrà quello visto contro il Villafranca varrà sempre la pena pagare il biglietto anche solo per lui.
Corado 5.5: prova a darsi da fare dettando il passaggio e allargandosi a recuperare palloni vaganti nel vento. Sovrastato fisicamente dai difensori scaligeri, non ha occasioni di rilievo. (Broso 6: buona l'iniziativa attorno al 70° quando si invola a rete e il suo diagonale esce a pochi centimetri dal palo destro di Martello. Per il resto il solito agonista).
Vittadello 6: desta subito qualche interrogativo lo stravolgimento della formazione iniziale rispetto alle previsioni e alle scorse settimane, parzialmente spiegato in sala stampa. Del resto ha ragione nel dire che ha una rosa di oltre 20 elementi ed è giusto metterla in campo. Bene il recupero di Biolcati e la nuova chance data a Tattini. Forse i piccoli passi e i leggerissimi scostamenti tattici dall'impostazione "quadrata" data a inizio anno non porteranno alla serie C, ma la sessione di mercato che sta per cominciare stravolgerà molte cose nel girone e quindi è lecito pensarci, data la classifica corta.
Villafranca Veronese: Martello 6.5, Ambrosi 6, Capanna 6, Foroni 6.5, Bertaso 6.5, Bortignon 6, Franchini 5.5, Dentale 5.5, Strada 7.5, Vicentini 6, Zanetti 6 (Andreis s.v., Camilli s.v., Polo 6, Valenta 5.5). L'allenatore Adami 6.
l'arbitro Delnotaro 5.5: lascia a desiderare nella gestione di certi falli sui quali non interviene, e anche i suoi guardalinee hanno qualcosa da farsi perdonare. Vede invece bene sui presunti falli di mano in area, nessuno dei quali effettivamente esistente.
Alla consegna della “distinta”, al botteghino, le prime sorprese: il tecnico di casa Mario Vittadello risparmia Perrotti, Broso, Gerthoux e appunto Djurić schierando Biolcati, Tattini, Baccolo e l’argentino Corado, anch’egli alla prima da titolare. Questo l’undici iniziale: Boscolo Palo in porta, Ostojić, Ballarin, Pastorelli e Biolcati in difesa, Baccolo ed Erman a centrocampo, Martino e Tattini alle ali, Marangon e Corado di punta. Risponde l’allenatore ospite Giorgio Adami con Martello, Ambrosi, Capanna, Foroni, Bertaso, Bortignon, Franchini, Dentale, Strada, Vicentini, Zanetti. Tra le riserve Panuccio, Abbate, Andreis, Borgogna, Camilli, Cannoletta, Polo, Righetti, Valenta. Arbitra l'incontro Gianluca Delnotaro di Verbania sotto un cielo plumbeo e ventoso, davanti a 500 spettatori.
Il match è quindi condizionato anche dal vento che spira da nord verso sud, e che favorisce nel primo tempo il Villafranca e nel secondo l’Union Clodiense. Dopo trenta secondi la prima, doppia occasione per i granata (in maglia bianca): cross dalla testa di Martino, Tattini cincischia, Marangon calcia su Martello in uscita. Al 7° il Villafranca passa in vantaggio: lancio lungo di Bertaso, galoppata di Strada che fa secco Boscolo in diagonale. Ospiti ancora pericolosi con il cross di Ambrosi al 16°, libera Ballarin in scivolata.
Marangon viene atterrato al limite dell’area avversaria al 21°, trasforma la punizione da par suo e gli ultras coniano il coro mutuato dalla sigla di Ufo Robot. Non finiscono però i pericoli per la porta di Boscolo, che al 29° deve dire di no al tiro da lontano di Zanetti, parandolo in due tempi. Ma Marangon è in giornata balistica, e al 36° coglie la traversa sempre su punizione, da posizione defilata sulla sinistra: forse decisivo un intervento del portiere Martello.
Veronesi di nuovo in vantaggio al 41°: sciagurato colpo di testa all’indietro di Baccolo, Pastorelli si perde Strada che salta Ballarin e calcia in rete di potenza, fulminando Boscolo. Ancora il centravanti scaligero in contropiede due minuti più tardi, in questo caso esce l’estremo difensore lagunare e mette in fallo laterale.
Proprio Filippo Strada esce per un lieve infortunio a fine primo tempo, al rientro dagli spogliatoi lo rimpiazza Valenta che non riuscirà a replicarne le gesta. Baccolo ha un’occasione buona in area, dopo rimpallo tra due difensori, ma Martello esce a valanga. Tattini -meglio da trequartista dietro due punte che da ala- conquista una punizione dal limite: manna per il "Diego Armando" Marangon di giornata, che ancora una volta trafigge la porta avversaria, è 2-2 al 53° minuto.
L’Union Clodiense insiste e prima Erman poi Biolcati mettono alla prova Martello che devia in entrambi i casi. Gli attacchi lagunari continuano con il neoentrato Broso che al 70° si invola e calcia in diagonale, di poco a lato, e con lo stesso Erman (cresciuto molto nella ripresa dopo un primo tempo difficile) che recupera un bel pallone in area e prova un sinistro a giro che non esce di molto. Anche Martino salva una situazione difficile in difesa, prima delle due ultime azioni da goal dell’Union Clodiense: all’87° su cross dalla sinistra, colpo di testa di Tattini e si salva il portiere Martello.
Al 95° tutti davanti per trasformare la punizione: torre di Baccolo per Ballarin, che solo davanti a Martello spara sulla traversa, la palla colpisce la schiena di Broso e torna in gioco. Niente da fare, il punteggio resta 2-2 per i commenti dolceamari in sala stampa. Fuori è già calciomercato, con voci insistenti relative ad alcuni "cavalli di ritorno", ma la squadra è concentrata sull'insidiosa trasferta di domenica a Montebelluna, un campo che spesso non ha portato bene ai chioggiotti.
Le pagelle dei granata:
Boscolo Palo 6: incolpevole sul primo goal, poco poteva fare anche sul secondo. Due volte è chiamato all'uscita avanzata per anticipare il contropiede avversario, riesce a salvare in due tempi sulla conclusione di Zanetti dalla distanza.
Ostojić 5.5: nel primo goal Strada scappa dalla sua parte, poi fatica ad alzare il proprio baricentro per offrire la tradizionale catena di fascia a Martino. Coinvolto nella giornata non felice della difesa, specie nelle posizioni. (Gerthoux 6: "Speedy" mette in campo ciò che ha, ovvero la corsa e il turbo verso la fascia. Non era forse giornata, meteorologicamente e non solo, per finezze e aperture).
Ballarin 6: difficile da decifrare tra almeno due interventi individuali salvifici, l'insufficiente regia difensiva in occasione dei due goal del Villafranca, e l'occasione nel finale (non è comunque un goleador). Lucida l'analisi in sala stampa.
Pastorelli 5.5: troppo faciloni alcuni disimpegni di prima, che regalano la palla agli avversari nel catino ventoso. Come Ostojić e Ballarin, coinvolto nel cattivo registro di reparto durante i due goal e altri contropiede pericolosi degli ospiti.
Biolcati 6.5: lo scivolone nel pantano di Belluno pare dimenticato, Vittadello gli dà fiducia e il 18enne adriese di scuola SPAL sfodera una prestazione convincente, sia in marcatura che in fase offensiva. Si può lavorare sulla sua personalità per coprire il bug a sinistra.
Baccolo 5.5: ha sulla coscienza l'improvvido retropassaggio di testa da cui origina l'1-2, e probabilmente poteva fare meglio anche a inizio ripresa quando si è trovato solo davanti a Martello. Recupera solo parzialmente con un bel lancio per Corado e la torre che ha servito Ballarin al 95°.
Erman 6: primo tempo in affanno, più di quantità che di qualità. Non ha Djurić (né Cuomo) vicino e si sente, dovendo spesso tamponare le falle. Nella ripresa cresce, tocca un'infinità di palloni ripulendone la maggior parte e andando due volte alla conclusione. (Djurić 6: in meno di un quarto d'ora dimostra i motivi per cui in campo dovrebbe poterci andare sempre, anche se a mezzo servizio o meno allenato del solito. Distribuisce ordine, palloni in avanti, prestanza fisica, raddoppi e sostegno a chi ha vicino. Imprescindibile).
Martino 6: ultimamente pare abbia un po' il freno a mano tirato. Parte molto bene con il cross ciccato da Tattini dopo 20 secondi, poi raramente lo si vede in avanti anche se riesce a catturare qualche calcio di punizione. Riportato terzino non sbaglia niente.
Tattini 6.5: forse non si aspettava di essere solo davanti al portiere dopo 20 secondi sul cross di Martino, lisciando malamente l'impatto migliore col pallone, ma si rifà accentrandosi a trequartista dietro due punte (assai meglio che da esterno) e guadagnando in questo modo la punizione del 2-2. Pericoloso anche di testa nel finale: l'Union Clodiense -e lo stesso Marangon- ha bisogno della sua qualità.
Marangon 7.5: finalmente tu, canterebbe Fiorello. Due calci di punizione à la Mara...ngon, una terza ancora più bella che incoccia la traversa, dribbling e svolazzi da alieno e un contributo più costante alla manovra di squadra. Forse le voci di mercato gli hanno fatto bene, se rimarrà quello visto contro il Villafranca varrà sempre la pena pagare il biglietto anche solo per lui.
Corado 5.5: prova a darsi da fare dettando il passaggio e allargandosi a recuperare palloni vaganti nel vento. Sovrastato fisicamente dai difensori scaligeri, non ha occasioni di rilievo. (Broso 6: buona l'iniziativa attorno al 70° quando si invola a rete e il suo diagonale esce a pochi centimetri dal palo destro di Martello. Per il resto il solito agonista).
Vittadello 6: desta subito qualche interrogativo lo stravolgimento della formazione iniziale rispetto alle previsioni e alle scorse settimane, parzialmente spiegato in sala stampa. Del resto ha ragione nel dire che ha una rosa di oltre 20 elementi ed è giusto metterla in campo. Bene il recupero di Biolcati e la nuova chance data a Tattini. Forse i piccoli passi e i leggerissimi scostamenti tattici dall'impostazione "quadrata" data a inizio anno non porteranno alla serie C, ma la sessione di mercato che sta per cominciare stravolgerà molte cose nel girone e quindi è lecito pensarci, data la classifica corta.
Villafranca Veronese: Martello 6.5, Ambrosi 6, Capanna 6, Foroni 6.5, Bertaso 6.5, Bortignon 6, Franchini 5.5, Dentale 5.5, Strada 7.5, Vicentini 6, Zanetti 6 (Andreis s.v., Camilli s.v., Polo 6, Valenta 5.5). L'allenatore Adami 6.
l'arbitro Delnotaro 5.5: lascia a desiderare nella gestione di certi falli sui quali non interviene, e anche i suoi guardalinee hanno qualcosa da farsi perdonare. Vede invece bene sui presunti falli di mano in area, nessuno dei quali effettivamente esistente.