Un pareggio che lascia l’amaro in bocca a entrambe le squadre, quello determinato dall’incontro fra la Clodiense Chioggia Sottomarina e il Campodarsego allo stadio Ballarin. L’1-1 scaturito dai goal di Cinque e Zane su rigore allontana i biancorossi dal vertice della classifica, e -complici i risultati nella parte bassa della graduatoria stessa- rende più arduo il cammino dei granata verso la salvezza diretta. Non si può dire che la partita non sia stata combattuta a viso aperto: ai punti, le occasioni parlano padovano, soprattutto nel secondo tempo quando è salito in cattedra il portiere locale Camerlengo, prodigioso in almeno due interventi. Ma la Clodiense non è certo stata a guardare, e complice l’ottimo lavoro a centrocampo di Djurić ed Erman ha saputo tenere distante la più quotata avversaria, mostrando tonicità fino alla fine. Menzione speciale per l’ex Pelizzer, che prima ha saputo conquistarsi il rigore del pareggio, poi ha sprecato un facile colpo di testa tutto solo davanti alla porta lagunare.
L’allenatore di casa Mario Vittadello ha dovuto fare a meno di Baccolo infortunato e dal primo minuto davanti a Camerlengo schiera Granziera, Ballarin, Cuomo e Acampora in difesa, Djurić ed Erman fra tamponamento e regia, Martino, Nappello e Farinazzo dietro il centravanti Cinque. In panchina Motti, Pastorelli, Pupa, Nicola Bullo, Bagatti, Bellemo, Luca Bullo, Gerthoux e Fioretti. Risponde mister Antonio Andreucci con Cazzaro in porta, Seno, Leonarduzzi, Colman Castro e l’altro ex Scandilori in difesa, Zane in regia coadiuvato dagli interni Pelizzer e Nnodim, Caporali ala a innescare le punte Vuthaj e Franciosi, terzo ex clodiense di giornata. Fra le riserve Tonello, Dario, Trento, Michelotto, Giorgi, Santinon, Scapin, Barison e Campanati. Arbitra l’incontro Matteo Frosi della sezione AIA di Treviglio sotto un cielo soleggiato e fresco, davanti a 250 spettatori con rappresentanza ospite.
Dopo 4 minuti un traversone innocuo di Djurić e Cazzaro per poco non fa la frittata: il vento gli sposta il pallone che passa sotto le gambe, palla in corner. All’8° Farinazzo fugge a Leonarduzzi che lo stende al limite dell’area, spostato sulla trequarti sinistra: Nappello calcia una punizione perfetta, Cinque aggira la marcatura di Zane e anticipa Cazzaro insaccando di testa. L’1-0 premia il buon avvio dei locali, oltre che le reiterate prove del sabato nei calci piazzati: ultimamente la Clodiense segna soprattutto così. Anzi, perde troppi palloni in uscita e Vittadello si arrabbia: il Campodarsego prende campo, come al 20° con l’azione di prima e il lancio in verticale per Vuthaj, limitato dalla morsa di Acampora e Camerlengo che coprono l’incursione e la palla esce. Un contropiede di Farinazzo avrebbe potuto essere gestito diversamente al 25°, quando l’ala di Montagnana percorre tutto il campo senza servire Cinque libero poco più a destra. Un leitmotiv, quello del centravanti romano che si sbraccia una volta messosi in posizione di tirare e di rado servito, che purtroppo si ripete spesso nell’incontro.
Al 33° viene accordato un rigore al Campodarsego: Pelizzer anticipa di un soffio Acampora sul pallone, poi tocca la palla anche il terzino che però frana addosso all’incursore di Andreucci. Un’astuzia da marpione esperto che gli sportivi di Chioggia hanno imparato a conoscere e apprezzare anche per la capacità di conquistare occasioni da fermo: comunque, uno che è sempre meglio avere dalla propria parte che contro. L’arbitro Frosi non ha dubbi, e nonostante le vibranti proteste dei granata conferma il penalty: calcia Zane centrale, e realizza mentre Camerlengo si tuffa a sinistra. Il “momentum” biancorosso non cessa e tre minuti dopo una delle centellinate chance che partono dai piedi di Franciosi trova il colpo di testa ravvicinato di Vuthaj, fuori da buonissima posizione. Chiude il tempo la Clodiense in attacco: dopo un paio di contrasti vinti da Erman -deliziosi alcuni suoi lanci- il Campodarsego non libera e Djurić calcia di sinistro: palla a lato, non di molto.
Ripresa che inizia con la Clodiense che cerca la porta ma il prosieguo è saldamente in mano agli ospiti, che godono di un cambio azzeccato quando Scapin sostituisce Nnodim e semina scompiglio sulla parte sinistra dell’attacco: il neoentrato saggia di testa i riflessi di Camerlengo al 55° (gran parata dell’estremo vastese), poi crossa per Caporali al 61° -Camerlengo blocca a terra- quindi colpisce ancora di testa ma Frosi segnala l’effettivo fuorigioco. Altri due offside piuttosto inesistenti vengono fischiati uno per parte, fra lunghe azioni manovrate che, specie da parte padovana, riavvolgono spesso il filo della costruzione, ripetendola in breve tempo una volta riacquistata la palla. Eccelle Cuomo nelle diagonali e nel senso della posizione: dove c’è la palla c’è lui, e chiude tutto. E dove non arriva il fraseggio, splende il singolo: al 68° un cross di Franciosi raggiunge Caporali che tira al volo da cinque metri, Camerlengo stende la gamba e quando tutto lo stadio ha già l’impressione della rete il portierone dice no con una mossa d’istinto.
Per uscire dallo stadio con il pari alla Clodiense non serve solo la bravura dei propri atleti ma anche la buona sorte, sotto forma della colossale occasione che Pelizzer sbaglia di testa al 79° su azione di corner: la mezzala è tutta sola davanti la porta ma calibra male la traiettoria da imprimere alla palla, che esce tra i sospiri di sollievo casalinghi. Fioretti sostituisce Farinazzo, e in alleggerimento Granziera esce dall’area palla al piede servendo Cinque, lontano dalla porta come pure il suo sinistro conseguente. Anche il terzino lascia spazio a Luca Bullo (retrocede Martino), ma fino alla fine non accade più niente di rilevante: l’1-1 non si schioda più e consente modesti passi avanti in classifica alle due formazioni. Domenica 3 marzo il Campodarsego riceverà l’Arzignano nello scontro diretto per l’assalto al secondo posto, la Clodiense (senza Ballarin che sarà squalificato dopo la diffida) andrà a far visita all’ostico Belluno che staziona appena oltre la demarcazione utile a evitare i playout. Mancano nove partite e non si scherza più.
In sala stampa, Vittadello parla di un match in cui entrambe le squadre avrebbero potuto vincere: «Coi pareggi non si va da nessuna parte, proveremo a vincere a Belluno». Andreucci riconosce i meriti della Clodiense, che vede non inferiore alle avversarie dirette, e anche da parte sua non cela il rammarico nel vedere le proprie concorrenti conseguire i tre punti, infine l'eroe di giornata Stefano Camerlengo divide gli applausi con i compagni di squadra e si schermisce quando gli vengono riconosciute particolari benemerenze se l'incontro è finito senza sconfitta per la Clodiense. È carnevale, ma tra una chiacchiera e un'altra la concentrazione è già alta per centrare i prossimi, immediati obiettivi.
Le pagelle dei granata:
Camerlengo 7.5: quando è in giornata di grazia -e accade spesso- sono punti assicurati. Almeno due parate decisive quanto difficili, che valgono come un goal. Avesse parato anche il rigore (altra sua specialità, oltre ai riflessi felini) sarebbe già innalzato al posto del monumento al marinaio...
Granziera 6: gara senza sbavature contro avversari tosti. Contiene Franciosi, ha qualche patema in più con lo sgusciante Scapin, ma a sua volta prova a rilanciare in avanti, sebbene per una volta il collaudato binario con Martino funzioni meno del solito. (Luca Bullo: senza voto, ha giocato solo dieci minuti)
Ballarin 6.5: prestazione di alta statura, in anticipo e di testa la fa da padrone. Qualche eccesso di maniere forti nei confronti di compagni di squadra e l'ammonizione che gli farà saltare la trasferta di Belluno non inficiano una gara largamente positiva da parte sua.
Cuomo 7: l'uomo della posizione, delle diagonali, del far parere facili le cose ardue. Dove va il pallone, c'è lui: e si infrangono numerosi tentativi di incursione avversaria. Meno presente in fase d'attacco, ma ultimamente le palle inattive funzionano a prescindere. E dire che era reduce da influenza.
Acampora 6: la "regola" non scritta delle ultime settimane lo vede opposto alle ali più talentuose e in forma. Se la cava bene contro Caporali (pure il più pericoloso dei suoi), ma deve affrontare anche le discese di Seno. Per questo davanti si vede meno del solito.
Djurić 7: girone di ritorno di assoluto livello per il mediano pesarese, capace di giostrare box-to-box e di farsi sentire sia in fase di recupero che di impostazione. Contrastarlo è veramente improbo per più di un rivale: disbriga situazioni intricate e prova anche la conclusione.
Erman 7: anche il giovane regista triestino è sugli scudi, verso la primavera sboccia rivelando non solo la qualità dei lanci e degli assist in profondità, ma anche una consapevolezza maggiore in sede di contrasto e di recupero del pallone, verticalizzando appena può.
Martino 5.5: più che comprensibile che, dopo un campionato giocato a ciclo continuo e cambiando spesso ruolo, una giornata non sia particolarmente brillante, specie nella misura dei cross. Davanti incide meno e bene fa l'allenatore a riportarlo indietro a fine partita.
Nappello 6: la punizione per il goal di Cinque è un bijou, ma rispetto ad altre gare si vede meno nel vivo del gioco, con pochi passaggi filtranti e tanto lavoro oscuro, quasi a "nascondersi" per cercare varchi in proprio o conto terzi.
Farinazzo 5.5: quella sinistra, per lui mancino, non è la fascia ideale, tanto più se deve coprirne una gran parte rispettando le consegne. Negli occhi il contropiede del primo tempo, che avrebbe potuto avere miglior fortuna se dopo una corsa encomiabile avesse passato a Cinque, in posizione migliore della sua. (Fioretti 6: nel tempo trascorso sul terreno di gioco cerca il dialogo con Cinque, attacca la fascia sinistra, prova cross e tiri, prende falli e punizioni. Campionario completo)
Cinque 6.5: un goal da centravanti qual è, e tanta disponibilità a dettare il passaggio in profondità, quasi mai arrivato nonostante le sollecitazioni ai compagni. Peccato, perché dimostra partita dopo partita di avere le stimmate dell'attaccante vero.
Vittadello 6.5: imbriglia e inaridisce la trequarti avversaria, facendo sbiadire quasi tutto l'attacco del Campodarsego. Si arrabbia giustamente per i troppi palloni persi dai suoi, ma di più non era possibile chiedere alla preparazione corretta della partita (meglio al centro che sulle fasce, a livello individuale e di squadra). Non è un caso se i giocatori tatticamente più determinanti -le ali- siano anche quelli più esausti a fine incontro.
Campodarsego: Cazzaro 5.5, Seno 6, Leonarduzzi 6.5, Colman Castro 6, Scandilori 6, Zane 7, Pelizzer 6, Nnodim 5.5, Caporali 6.5, Vuthaj 5.5, Franciosi 5.5 (Michelotto s.v., Scapin 7)
l'arbitro Frosi 5.5: errori marchiani non pare commetterne, abile anzi nell'accordare il penalty ai biancorossi, ma lascia troppo correre in tante occasioni fallose da una parte e dall'altra, oltre a non azzeccare almeno una se non due posizioni di offside nella ripresa.
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domenica 24 febbraio 2019
sabato 23 febbraio 2019
CLODIENSE ALLA PROVA DEL FORTE CAMPODARSEGO: A 10 GARE DALLA FINE PER I PUNTI NON SI GUARDA IN FACCIA NESSUNO
Partita impegnativa per la Clodiense Chioggia Sottomarina, che domenica sul terreno di casa affronta il Campodarsego terzo in classifica. È la terza volta quest'anno che le formazioni si trovano contro: entrambe le precedenti sul terreno padovano, la prima in Coppa Italia a settembre con il goal di Luca Bullo che aveva eliminato i quotati avversari, poi a novembre non bastò un goal della giovane ala chioggiotta per avere ragione dei biancorossi, i quali prevalsero 3-1. Rispetto ad allora, nel mercato invernale due atleti granata hanno continuato la stagione proprio nel Campodarsego: sono il terzino Matteo Scandilori e il centrocampista Stefano Pelizzer, diventati perni della squadra di mister Andreucci. Dal canto suo, l'allenatore lagunare Mario Vittadello dovrebbe schierare la stessa formazione-tipo delle ultime settimane, ovvero Camerlengo in porta, Granziera e Acampora terzini, Ballarin e Cuomo difensori centrali, Djurić e Baccolo a centrocampo, Martino e Nappello alle ali, Cinque e Fioretti di punta. Il match, che avrà inizio alle ore 14.30, sarà arbitrato da Matteo Frosi della sezione AIA di Treviglio.
mercoledì 20 febbraio 2019
L'AMICHEVOLE VENEZIA-CLODIENSE FINISCE 6-1, DEL GIOVANE MARCO BELLEMO IL GOAL DELLA BANDIERA
Non era certo da attendersi una vittoria e molto probabilmente nemmeno un pareggio, dall’amichevole che la Clodiense ha disputato ai campi di allenamento del centro sportivo Taliercio di Mestre, contro il Venezia di Walter Zenga, che cerca la tranquillità in serie B. Ma la partita finita 6-1 serviva a mister Vittadello per provare soluzioni diverse e dare la ribalta a qualche giovane di belle speranze, responsabilizzato davanti ad avversari ben più quotati di quelli che vengono affrontati ogni domenica in quarta serie. E una risposta positiva è pur arrivata, dai vari Ranzato, Pupa, Nicola Bullo e Marco Bellemo, che ha realizzato sul finire l’unico goal granata. Per il resto, soprattutto con il 4-4-2 del primo tempo alcune situazioni di contropiede avrebbero potuto avere una gestione migliore; ma comunque i padroni di casa hanno concluso la prima frazione sul 2-0 ed è stato Camerlengo a renderla meno pesante. Nella ripresa è esploso ancora una volta Harvey Saint Clair, giovane scozzese di scuola Chelsea, che già all’esordio stagionale segnò una doppietta alla Clodiense: ieri i goal sono stati tre, facendo chiedere al centinaio di spettatori -tra cui il presidente Tacopina- come mai non venga schierato più spesso titolare dall’Uomo Ragno.
L’allenatore chioggiotto manda in campo Camerlengo in porta, Granziera e Pupa terzini, Ballarin e Ranzato difensori centrali, Djurić e Bagatti difensori centrali, Martino e Luca Bullo esterni, Nappello ad assistere Fioretti di punta. Risponde Zenga con Lezzerini in porta, Zampano e Mazan terzini, Fornasier e Modolo difensori centrali, Bentivoglio in regia supportato da Segre e Pinato, Di Mariano ala di raccordo a sinistra per le punte Citro e Bocalon. Nei primi minuti i giocatori in maglia nera e il numero solo sul petto conquistano tre corner, e Camerlengo comincia a fare gli straordinari su due conclusioni da fuori area, la seconda di Pinato bloccata in due tempi. Alleggerimento granata attorno al 14°, quando prima Fioretti colpisce di testa un cross di Granziera, poi Djurić spara fuori dalla distanza.
Il Venezia spreca un contropiede poco dopo, mentre era tre contro uno; risponde la Clodiense con una corale azione d’attacco, Martino crossa basso e per poco Lezzerini non fa la frittata. Sale ancora in cattedra Camerlengo che respinge un forte diagonale dalla destra, ma uno splendido filtrante di Nappello coglie Bullo in (sospetto) fuorigioco: il guardalinee alza la bandierina e il “var” lo si può rivedere solo in differita e da un solo angolo. Ancora Bullo rallenta l’azione mentre Martino stava libero sulla fascia pronto a ricevere, meno male che in difesa nella prima mezz’ora i palloni alti sono tutti di Ballarin, Granziera e del giovane Ranzato. Camerlengo tuttavia è decisivo di piede su incursione di Segre e poi su botta da fuori di Bentivoglio, messa in angolo in bello stile.
Dal corner nasce il goal di Bocalon, tutto solo di testa nei pressi del palo alla destra del portiere di proprietà dello stesso Venezia. Che esce ancora a valanga al 35°, prima del raddoppio con Di Mariano che insacca un cross dalla destra di Zampano: stavolta Stefano non riesce a tirare fuori in extremis il pallone dalla porta. Si va al riposo sul 2-0 e il ricambio è completo in ambo le squadre: nel Venezia scendono in campo Bertinato, Bruscagin, Coppolaro, l'eterno Domizzi, Garofalo, Zennaro, Suciu, Besea, Lombardi, Saint Clair e Vrioni che al 50° ci prova con il tiro a giro di sinistro su assist di Suciu, altro nuovo entrato. Vittadello si dispone con Motti in porta (esordio per il rosso toscano), Nicola Bullo e Acampora terzini, Cuomo e Pastorelli difensori centrali, Erman e Baccolo a centrocampo, Bellemo e Gerthoux alle ali, Cinque e Farinazzo di punta.
Il Venezia miete angoli ma è di Gerthoux il primo pallone invitante nella ripresa: il 18enne lo gioca bene e dalla trequarti sinistra lascia partire un fendente che va di poco alto. La Clodiense pare prendere campo, quando al 62° arriva puntuale Saint Clair all’appuntamento con ala rete: l’attaccante scozzese tira da fuori are all’angolo basso alla sinistra di Motti. Tre giri di lancetta, e Saint Clair raddoppia i suoi goal personali pertando a 4 quelli del Venezia, con un sinistro appena entrato in area. Erman in forma lancia un paio di volte Gerthoux, che al pari di Cinque aspetta spesso palloni che non arrivano: il romano al 74° apre troppo il diagonale e la palla esce.
Arriva anche il 5-0 per gli alfieri del capoluogo, lo realizza l’ex laziale Lombardi che raccoglie una corta respinta di Motti su tiro da fuori di Suciu. Come detto prima, è Bellemo a siglare il 5-1 ricevendo da Baccolo abile a recuperare una sfera vagante a centrocampo e a condurla fino in area: Zenga si arrabbia visibilmente con la sua difesa, ma all’84° St.Clair guadagna il pallone del match firmando la tripletta personale e il 6-1. La partita che conta, per la Clodiense Chioggia Sottomarina, sarà quella di domenica allo stadio Ballarin contro il Campodarsego: la vittoria del Levico nel recupero col Tamai muove ancora la classifica e obbliga a vivere dieci gare ramazzando ogni punto possibile.
L’allenatore chioggiotto manda in campo Camerlengo in porta, Granziera e Pupa terzini, Ballarin e Ranzato difensori centrali, Djurić e Bagatti difensori centrali, Martino e Luca Bullo esterni, Nappello ad assistere Fioretti di punta. Risponde Zenga con Lezzerini in porta, Zampano e Mazan terzini, Fornasier e Modolo difensori centrali, Bentivoglio in regia supportato da Segre e Pinato, Di Mariano ala di raccordo a sinistra per le punte Citro e Bocalon. Nei primi minuti i giocatori in maglia nera e il numero solo sul petto conquistano tre corner, e Camerlengo comincia a fare gli straordinari su due conclusioni da fuori area, la seconda di Pinato bloccata in due tempi. Alleggerimento granata attorno al 14°, quando prima Fioretti colpisce di testa un cross di Granziera, poi Djurić spara fuori dalla distanza.
Il Venezia spreca un contropiede poco dopo, mentre era tre contro uno; risponde la Clodiense con una corale azione d’attacco, Martino crossa basso e per poco Lezzerini non fa la frittata. Sale ancora in cattedra Camerlengo che respinge un forte diagonale dalla destra, ma uno splendido filtrante di Nappello coglie Bullo in (sospetto) fuorigioco: il guardalinee alza la bandierina e il “var” lo si può rivedere solo in differita e da un solo angolo. Ancora Bullo rallenta l’azione mentre Martino stava libero sulla fascia pronto a ricevere, meno male che in difesa nella prima mezz’ora i palloni alti sono tutti di Ballarin, Granziera e del giovane Ranzato. Camerlengo tuttavia è decisivo di piede su incursione di Segre e poi su botta da fuori di Bentivoglio, messa in angolo in bello stile.
Dal corner nasce il goal di Bocalon, tutto solo di testa nei pressi del palo alla destra del portiere di proprietà dello stesso Venezia. Che esce ancora a valanga al 35°, prima del raddoppio con Di Mariano che insacca un cross dalla destra di Zampano: stavolta Stefano non riesce a tirare fuori in extremis il pallone dalla porta. Si va al riposo sul 2-0 e il ricambio è completo in ambo le squadre: nel Venezia scendono in campo Bertinato, Bruscagin, Coppolaro, l'eterno Domizzi, Garofalo, Zennaro, Suciu, Besea, Lombardi, Saint Clair e Vrioni che al 50° ci prova con il tiro a giro di sinistro su assist di Suciu, altro nuovo entrato. Vittadello si dispone con Motti in porta (esordio per il rosso toscano), Nicola Bullo e Acampora terzini, Cuomo e Pastorelli difensori centrali, Erman e Baccolo a centrocampo, Bellemo e Gerthoux alle ali, Cinque e Farinazzo di punta.
Il Venezia miete angoli ma è di Gerthoux il primo pallone invitante nella ripresa: il 18enne lo gioca bene e dalla trequarti sinistra lascia partire un fendente che va di poco alto. La Clodiense pare prendere campo, quando al 62° arriva puntuale Saint Clair all’appuntamento con ala rete: l’attaccante scozzese tira da fuori are all’angolo basso alla sinistra di Motti. Tre giri di lancetta, e Saint Clair raddoppia i suoi goal personali pertando a 4 quelli del Venezia, con un sinistro appena entrato in area. Erman in forma lancia un paio di volte Gerthoux, che al pari di Cinque aspetta spesso palloni che non arrivano: il romano al 74° apre troppo il diagonale e la palla esce.
Arriva anche il 5-0 per gli alfieri del capoluogo, lo realizza l’ex laziale Lombardi che raccoglie una corta respinta di Motti su tiro da fuori di Suciu. Come detto prima, è Bellemo a siglare il 5-1 ricevendo da Baccolo abile a recuperare una sfera vagante a centrocampo e a condurla fino in area: Zenga si arrabbia visibilmente con la sua difesa, ma all’84° St.Clair guadagna il pallone del match firmando la tripletta personale e il 6-1. La partita che conta, per la Clodiense Chioggia Sottomarina, sarà quella di domenica allo stadio Ballarin contro il Campodarsego: la vittoria del Levico nel recupero col Tamai muove ancora la classifica e obbliga a vivere dieci gare ramazzando ogni punto possibile.
martedì 19 febbraio 2019
OGGI DALLE ORE 15 LA CLODIENSE IN AMICHEVOLE A MESTRE CONTRO IL VENEZIA DI ZENGA. DE MOZZI ALLENERÀ IL SAN DONÀ
La Clodiense torna ad affrontare in amichevole il Venezia (serie B, allenatore Walter Zenga) che aveva tenuto a battesimo la stagione granata il 31 luglio scorso: la partita finì 3-1 per gli arancioverdi dopo un buon primo tempo chioggiotto. L'incontro avrà luogo dalle ore 15 di oggi, mercoledì 20 febbraio, ai campi di allenamento esterni al palasport Taliercio, in via Porto di Cavergnago a Mestre.
Intanto l’ex tecnico granata Massimiliano de Mozzi è il nuovo allenatore del San Donà, che ha 2 punti di vantaggio in classifica rispetto ai lagunari nel campionato di serie D: l’allenatore di Marostica subentra a Giovanni Soncin, esonerato dai vertici della società biancoazzurra dopo gli ultimi, deludenti risultati. Il San Donà sarà di qui in avanti uno degli avversari degli uomini di Vittadello per centrare la salvezza nel torneo, anche se entrambi gli scontri diretti si sono già disputati: 0-0 in riva al Piave, 2-1 poche settimane fa allo stadio Ballarin.
Intanto l’ex tecnico granata Massimiliano de Mozzi è il nuovo allenatore del San Donà, che ha 2 punti di vantaggio in classifica rispetto ai lagunari nel campionato di serie D: l’allenatore di Marostica subentra a Giovanni Soncin, esonerato dai vertici della società biancoazzurra dopo gli ultimi, deludenti risultati. Il San Donà sarà di qui in avanti uno degli avversari degli uomini di Vittadello per centrare la salvezza nel torneo, anche se entrambi gli scontri diretti si sono già disputati: 0-0 in riva al Piave, 2-1 poche settimane fa allo stadio Ballarin.
lunedì 18 febbraio 2019
LA CLODIENSE LASCIA I TRE PUNTI A TAMAI: TRA BEFFA E SFORTUNA, ANCHE UN GOAL ANNULLATO INGIUSTAMENTE
A Tamai non si vince mai. Pare quasi una maledizione per la Clodiense Chioggia Sottomarina, che raramente riesce a spuntare avanzamenti in classifica dall’ostico campo friulano: ieri peraltro i biancorossi di casa avevano l’acqua alla gola, e nello scontro diretto solo una vittoria avrebbe potuto continuare a tenerli agganciati al carro dei playout. E vittoria è stata, anche se solo all’89° minuto e dopo una partita che i granata non meritavano di perdere grazie ad un numero maggiore di occasioni: anzi, se arbitro e guardalinee avessero preso una decisione differente in merito alla rete annullata a Cuomo per fuorigioco che le immagini rivelano non esserci stato, staremmo probabilmente parlando della terza vittoria consecutiva e della quinta in un mese per gli uomini di Vittadello. Ma la storia non si fa con i se, e quantunque anche il pareggio sarebbe andato stretto ai lagunari -il passo indietro riguarda i risultati, non il gioco- siamo a commentare un pugno di mosche che rende di nuovo precaria la classifica. E domenica a Chioggia scenderà il quadrato Campodarsego, seria pretendente al salto di categoria.
Vittadello non ha potuto disporre dello squalificato Djurić e ha schierato Camerlengo in porta, Granziera e Acampora terzini, Ballarin e Cuomo difensori centrali, Erman e Baccolo a centrocampo, Martino e Nappello alle ali, Fioretti e Cinque di punta. In panchina Motti, Pastorelli, Pupa, Nicola Bullo, Bagatti, Luca Bullo, Ranzato, Gerthoux, Farinazzo. Il tecnico friulano Giuseppe Bianchini ha mandato in campo Mason, Barbierato, dalla Vedova, Colombera, Tanasa, Faloppa, Alcantara, Lubian, Maccan, Giglio, Terranova. Tra le riserve Lizzi, Vedova, Spigariol, Borgobello, Kryeziu, Nadal, Serafin, de Anna, Cuzzi. Ha arbitrato l'incontro Pezzopane dell'Aquila sotto un cielo primaverile e davanti a 400 spettatori.
Il Tamai parte determinato, sospinto dal «suuu!» del suo pittoresco tifoso: fuori dallo stadio i manifesti annunciano la festa della rénga. All’8° occasione di Maccan sul filo del fuorigioco a tu per tu con Camerlengo: il centravanti, lanciato da Alcantara, si fa contrare il tiro. Ma la Clodiense equilibra presto il possesso e il controllo, molto propositivo Granziera a destra e funziona anche la trappola del fuorigioco che ferma un’azione concertata dei padroni di casa. Al 19° bel lancio di Erman per Martino che calcia a rete, si salva Mason sui piedi di Fioretti che rimette la palla in mezzo, ma né Cinque né Martino colpiscono a rete. L'ala cade a terra e l'arbitro Pezzopane lo ammonisce.
Buon momento granata: al 21° Cinque scuote la traversa con un'improvvisa e potente girata in area, deviata in extremis da Mason. Due minuti più tardi, altro cross basso di Martino, Cinque prova il tacco decisivo ma non riesce. Ancora il numero 7 protagonista poco dopo, con un lancio lungo che lo serve in area: il portiere di casa va a vuoto, Martino si scontra e resta a terra, poi riprende il gioco dopo qualche secondo di apprensione. Nappello va vicino al goal con una punizione al 28° che colpisce l’esterno della rete, punizione anche per il Tamai al 30° da 25 metri in posizione centrale: assist di Giglio per Barbierato che calcia al volo in diagonale su esterno della rete difesa da Camerlengo. La partita diventa fallosa e spezzettata, molte le irregolarità fischiate dall'arbitro, anche al centrocampo granata. Al 38° Granziera devia in corner un colpo di testa di Maccan.
Alla fine del primo tempo lo 0-0 è relativamente giusto sul piano del gioco tra un Tamai volitivo e una Clodiense in controllo, ma le occasioni più grosse sono di marca granata, grazie alla traversa di Cinque e alle incursioni di Martino, fra i migliori assieme a Granziera ed Erman. Si riprende senza cambi: subito il primo corner per la Clodiense, con la conclusione acrobatica di Martino che mette in difficoltà Mason. Al 50° colpo di testa di Cinque su bel traversone di prima di Erman, palla di poco alta. Il Tamai si fa vivo ancora su punizione al 52°, Terranova calcia di poco alto da posizione pericolosa.
E si arriva al 69°, quando Pezzopane annulla per fuorigioco un goal alla Clodiense, che rivisto più volte pare avere i crismi della regolarità. A seguito di azione da corner, Ballarin recupera per Nappello che crossa in mezzo dove Cuomo risponde puntuale all’appuntamento col pallone e mette in rete di testa. Si alza la bandierina e l’arbitro annulla. Ma al momento del lancio Cuomo non era sicuramente in fuorigioco, così come assai probabilmente non lo era Granziera (in linea con Tanasa) né Cinque (dietro Barbierato). Una spiegazione possibile sarebbe l’eventuale offside del centravanti una volta che Cuomo entra in contatto col pallone, ma Cinque stava a sufficiente distanza laterale dal portiere per consentirgli di vedere l’azione senza intralciarlo. A meno che il guardalinee non avesse inteso punire il tentativo aereo di Granziera che salta per prendere il pallone prima di Cuomo, senza riuscirci. Va detto che in campo non protestano i difensori di casa né i chioggiotti, se non blandamente data la prontezza della decisione.
È Stefano Camerlengo a tenere in piedi la Clodiense al 71°, quando Giglio assiste Terranova che da distanza ravvicinata si fa ipnotizzare dal portierone granata, palla in angolo. Al 74° entra Pastorelli per Erman (Cuomo passa a centrocampo), nel Tamai è la volta di Spigariol per Dalla Vedova e poi De Anna per Alcantara: saranno i protagonisti del goal. Clodiense in pressione per il rush finale: Fioretti si disimpegna e calcia sul primo palo dal limite, Mason risponde presente e devia.
Ultimi dieci minuti e sempre la Clodiense che cerca di vincere: il Tamai si salva da una mischia in area, Pastorelli centra Mason poi un’azione personale di Fioretti il quale si incunea e costringe l’estremo friulano a smanacciare, indi ci prova Nappello da fuori di sinistro, Mason si distende e salva il risultato. L’imponderabile si consuma a un giro di lancette dalla fine del tempo regolamentare: Baccolo serve inavvertitamente Spigariol sulla sinistra, cross basso deviato alla meglio da Camerlengo, irrompe De Anna senza marcatura e scaraventa in rete da pochi passi. Inutile il tentativo di Pastorelli sulla linea, in precario equilibrio. Nei cinque minuti di recupero, solo un mischione in area friulana su corner chioggiotto, ma la palla rimbalza ed esce dall'altra parte. Alla fine la festa è dei giocatori e del pubblico di Tamai, una beffa per la Clodiense che fa ripiombare la formazione granata pericolosamente vicina alle ultime due posizioni.
In sala stampa esplode la gioia di Marco de Anna, arrivato da poco dal Pordenone e messo in campo nel finale. Il suo allenatore Giuseppe Bianchini rende i giusti meriti alla Clodiense, mentre un amaro Vittadello appunta come «se avessimo vinto contro una squadra che aveva nove uomini dietro la linea della palla sarebbe iniziato un altro campionato». Ma i risultati concomitanti non gettano nello sconforto l’ambiente, consapevole delle proprie qualità e pronto a metterle di nuovo in campo già da domenica prossima allo stadio Ballarin.
Le pagelle dei granata:
Camerlengo 6.5: compie due importanti salvataggi su Maccan e Terranova, non poteva fare di più nel cross di Spigariol da cui è nata la rete di De Anna.
Granziera 6.5: puntuale nell'anticipo e nel contrasto, si fa vedere molto nel primo tempo sulla fascia in combinazione con Martino.
Ballarin 6.5: prova senza sbavature, le palle di testa sono quasi tutte sue e fa valere il proverbiale anticipo anche in impostazione.
Cuomo 6: arbitro e guardalinee gli tolgono il goal, ma risponde presente sia in difesa che spostato a fare diga. De Anna gli sfugge un po' (come ad altri) nell'azione del vantaggio friulano.
Acampora 6: da qualche tempo gli toccano sempre gli avversari più insidiosi, come in questo caso Alcantara. Il terzino napoletano si disimpegna efficacemente e tenta qualche affondo.
Martino 6.5: nel primo tempo fa il bello e il cattivo tempo sulla fascia e anche nei ripiegamenti difensivi. Tiri, assist, strappi e contrasti sono il suo pane. Cala un po' verso il finale, ma è comprensibile.
Erman 6.5: che avesse un bel piede si sapeva, a Tamai lo mette in mostra lanciando più volte Cinque e Martino, oltre a non tirarsi mai indietro nei contrasti: l'ammonizione, forse eccessiva, lo prova. Test superato in modo positivo. (Pastorelli 5.5, pesa l'essere stato sulla linea di porta quando il tiro di De Anna gli passa fra le gambe, ancorché in precario equilibrio. Prima ha un'occasione da rete in mischia)
Baccolo 6: è il pendolo del gioco da un'area all'altra, fa valere la sua struttura fisica e cerca la verticalità. Ma nell'azione del goal anche lui dimentica di dare un occhio a De Anna.
Nappello 5.5: non la sua miglior giornata, confinato sulla fascia ha poche occasioni per accentrarsi e creare la superiorità numerica che le doti tecniche e la sagacia calcistica gli consentono.
Fioretti 6: solito lavoro di raccordo, ha rare occasioni per mettersi in mostra, ma quando lo fa si rende pericoloso.
Cinque 6: le occasioni non fioccano, ma nelle due che si ritrova colpisce una clamorosa traversa e va vicino alla rete di testa.
Vittadello 6: la formazione iniziale è quasi quella che ci si attendeva, con la bella sorpresa di Erman in luogo dell'avanzamento di Cuomo a centrocampo, che avverrà comunque verso la fine del match in modo "conservativo". Segno che il mister voleva imporre il proprio gioco attraverso un regista nominale e tecnico, e il gioco espresso gli ha dato ragione: la sua Clodiense è sempre stata in controllo. Nel finale, con qualche uomo stanco, avrebbero potuto essere utili alcuni elementi offensivi dalla panchina.
Tamai: Mason 7, Barbierato 6, Dalla Vedova 5.5, Colombera 6, Tanasa 6, Faloppa 6, Alcantara 5.5, Lubian 6.5, Maccan 5.5, Giglio 6.5, Terranova 6 (Spigariol 6.5, Borgobello 5.5, Serafin s.v., de Anna 7)
l'arbitro Pezzopane 5: voto da estendere alla terna dei guardalinee per il fuorigioco inesistente segnalato nell'azione del goal di Cuomo. In generale, estrae spesso il cartellino in una partita animosa ma non cattiva.
Vittadello non ha potuto disporre dello squalificato Djurić e ha schierato Camerlengo in porta, Granziera e Acampora terzini, Ballarin e Cuomo difensori centrali, Erman e Baccolo a centrocampo, Martino e Nappello alle ali, Fioretti e Cinque di punta. In panchina Motti, Pastorelli, Pupa, Nicola Bullo, Bagatti, Luca Bullo, Ranzato, Gerthoux, Farinazzo. Il tecnico friulano Giuseppe Bianchini ha mandato in campo Mason, Barbierato, dalla Vedova, Colombera, Tanasa, Faloppa, Alcantara, Lubian, Maccan, Giglio, Terranova. Tra le riserve Lizzi, Vedova, Spigariol, Borgobello, Kryeziu, Nadal, Serafin, de Anna, Cuzzi. Ha arbitrato l'incontro Pezzopane dell'Aquila sotto un cielo primaverile e davanti a 400 spettatori.
Il Tamai parte determinato, sospinto dal «suuu!» del suo pittoresco tifoso: fuori dallo stadio i manifesti annunciano la festa della rénga. All’8° occasione di Maccan sul filo del fuorigioco a tu per tu con Camerlengo: il centravanti, lanciato da Alcantara, si fa contrare il tiro. Ma la Clodiense equilibra presto il possesso e il controllo, molto propositivo Granziera a destra e funziona anche la trappola del fuorigioco che ferma un’azione concertata dei padroni di casa. Al 19° bel lancio di Erman per Martino che calcia a rete, si salva Mason sui piedi di Fioretti che rimette la palla in mezzo, ma né Cinque né Martino colpiscono a rete. L'ala cade a terra e l'arbitro Pezzopane lo ammonisce.
Buon momento granata: al 21° Cinque scuote la traversa con un'improvvisa e potente girata in area, deviata in extremis da Mason. Due minuti più tardi, altro cross basso di Martino, Cinque prova il tacco decisivo ma non riesce. Ancora il numero 7 protagonista poco dopo, con un lancio lungo che lo serve in area: il portiere di casa va a vuoto, Martino si scontra e resta a terra, poi riprende il gioco dopo qualche secondo di apprensione. Nappello va vicino al goal con una punizione al 28° che colpisce l’esterno della rete, punizione anche per il Tamai al 30° da 25 metri in posizione centrale: assist di Giglio per Barbierato che calcia al volo in diagonale su esterno della rete difesa da Camerlengo. La partita diventa fallosa e spezzettata, molte le irregolarità fischiate dall'arbitro, anche al centrocampo granata. Al 38° Granziera devia in corner un colpo di testa di Maccan.
Alla fine del primo tempo lo 0-0 è relativamente giusto sul piano del gioco tra un Tamai volitivo e una Clodiense in controllo, ma le occasioni più grosse sono di marca granata, grazie alla traversa di Cinque e alle incursioni di Martino, fra i migliori assieme a Granziera ed Erman. Si riprende senza cambi: subito il primo corner per la Clodiense, con la conclusione acrobatica di Martino che mette in difficoltà Mason. Al 50° colpo di testa di Cinque su bel traversone di prima di Erman, palla di poco alta. Il Tamai si fa vivo ancora su punizione al 52°, Terranova calcia di poco alto da posizione pericolosa.
E si arriva al 69°, quando Pezzopane annulla per fuorigioco un goal alla Clodiense, che rivisto più volte pare avere i crismi della regolarità. A seguito di azione da corner, Ballarin recupera per Nappello che crossa in mezzo dove Cuomo risponde puntuale all’appuntamento col pallone e mette in rete di testa. Si alza la bandierina e l’arbitro annulla. Ma al momento del lancio Cuomo non era sicuramente in fuorigioco, così come assai probabilmente non lo era Granziera (in linea con Tanasa) né Cinque (dietro Barbierato). Una spiegazione possibile sarebbe l’eventuale offside del centravanti una volta che Cuomo entra in contatto col pallone, ma Cinque stava a sufficiente distanza laterale dal portiere per consentirgli di vedere l’azione senza intralciarlo. A meno che il guardalinee non avesse inteso punire il tentativo aereo di Granziera che salta per prendere il pallone prima di Cuomo, senza riuscirci. Va detto che in campo non protestano i difensori di casa né i chioggiotti, se non blandamente data la prontezza della decisione.
È Stefano Camerlengo a tenere in piedi la Clodiense al 71°, quando Giglio assiste Terranova che da distanza ravvicinata si fa ipnotizzare dal portierone granata, palla in angolo. Al 74° entra Pastorelli per Erman (Cuomo passa a centrocampo), nel Tamai è la volta di Spigariol per Dalla Vedova e poi De Anna per Alcantara: saranno i protagonisti del goal. Clodiense in pressione per il rush finale: Fioretti si disimpegna e calcia sul primo palo dal limite, Mason risponde presente e devia.
Ultimi dieci minuti e sempre la Clodiense che cerca di vincere: il Tamai si salva da una mischia in area, Pastorelli centra Mason poi un’azione personale di Fioretti il quale si incunea e costringe l’estremo friulano a smanacciare, indi ci prova Nappello da fuori di sinistro, Mason si distende e salva il risultato. L’imponderabile si consuma a un giro di lancette dalla fine del tempo regolamentare: Baccolo serve inavvertitamente Spigariol sulla sinistra, cross basso deviato alla meglio da Camerlengo, irrompe De Anna senza marcatura e scaraventa in rete da pochi passi. Inutile il tentativo di Pastorelli sulla linea, in precario equilibrio. Nei cinque minuti di recupero, solo un mischione in area friulana su corner chioggiotto, ma la palla rimbalza ed esce dall'altra parte. Alla fine la festa è dei giocatori e del pubblico di Tamai, una beffa per la Clodiense che fa ripiombare la formazione granata pericolosamente vicina alle ultime due posizioni.
In sala stampa esplode la gioia di Marco de Anna, arrivato da poco dal Pordenone e messo in campo nel finale. Il suo allenatore Giuseppe Bianchini rende i giusti meriti alla Clodiense, mentre un amaro Vittadello appunta come «se avessimo vinto contro una squadra che aveva nove uomini dietro la linea della palla sarebbe iniziato un altro campionato». Ma i risultati concomitanti non gettano nello sconforto l’ambiente, consapevole delle proprie qualità e pronto a metterle di nuovo in campo già da domenica prossima allo stadio Ballarin.
Le pagelle dei granata:
Camerlengo 6.5: compie due importanti salvataggi su Maccan e Terranova, non poteva fare di più nel cross di Spigariol da cui è nata la rete di De Anna.
Granziera 6.5: puntuale nell'anticipo e nel contrasto, si fa vedere molto nel primo tempo sulla fascia in combinazione con Martino.
Ballarin 6.5: prova senza sbavature, le palle di testa sono quasi tutte sue e fa valere il proverbiale anticipo anche in impostazione.
Cuomo 6: arbitro e guardalinee gli tolgono il goal, ma risponde presente sia in difesa che spostato a fare diga. De Anna gli sfugge un po' (come ad altri) nell'azione del vantaggio friulano.
Acampora 6: da qualche tempo gli toccano sempre gli avversari più insidiosi, come in questo caso Alcantara. Il terzino napoletano si disimpegna efficacemente e tenta qualche affondo.
Martino 6.5: nel primo tempo fa il bello e il cattivo tempo sulla fascia e anche nei ripiegamenti difensivi. Tiri, assist, strappi e contrasti sono il suo pane. Cala un po' verso il finale, ma è comprensibile.
Erman 6.5: che avesse un bel piede si sapeva, a Tamai lo mette in mostra lanciando più volte Cinque e Martino, oltre a non tirarsi mai indietro nei contrasti: l'ammonizione, forse eccessiva, lo prova. Test superato in modo positivo. (Pastorelli 5.5, pesa l'essere stato sulla linea di porta quando il tiro di De Anna gli passa fra le gambe, ancorché in precario equilibrio. Prima ha un'occasione da rete in mischia)
Baccolo 6: è il pendolo del gioco da un'area all'altra, fa valere la sua struttura fisica e cerca la verticalità. Ma nell'azione del goal anche lui dimentica di dare un occhio a De Anna.
Nappello 5.5: non la sua miglior giornata, confinato sulla fascia ha poche occasioni per accentrarsi e creare la superiorità numerica che le doti tecniche e la sagacia calcistica gli consentono.
Fioretti 6: solito lavoro di raccordo, ha rare occasioni per mettersi in mostra, ma quando lo fa si rende pericoloso.
Cinque 6: le occasioni non fioccano, ma nelle due che si ritrova colpisce una clamorosa traversa e va vicino alla rete di testa.
Vittadello 6: la formazione iniziale è quasi quella che ci si attendeva, con la bella sorpresa di Erman in luogo dell'avanzamento di Cuomo a centrocampo, che avverrà comunque verso la fine del match in modo "conservativo". Segno che il mister voleva imporre il proprio gioco attraverso un regista nominale e tecnico, e il gioco espresso gli ha dato ragione: la sua Clodiense è sempre stata in controllo. Nel finale, con qualche uomo stanco, avrebbero potuto essere utili alcuni elementi offensivi dalla panchina.
Tamai: Mason 7, Barbierato 6, Dalla Vedova 5.5, Colombera 6, Tanasa 6, Faloppa 6, Alcantara 5.5, Lubian 6.5, Maccan 5.5, Giglio 6.5, Terranova 6 (Spigariol 6.5, Borgobello 5.5, Serafin s.v., de Anna 7)
l'arbitro Pezzopane 5: voto da estendere alla terna dei guardalinee per il fuorigioco inesistente segnalato nell'azione del goal di Cuomo. In generale, estrae spesso il cartellino in una partita animosa ma non cattiva.
sabato 16 febbraio 2019
CLODIENSE IN CASA DEL TAMAI PER LA PROVA DEL NOVE: SE VINCE SCAVA UN SOLCO CON LE ULTIME DUE
Prova della verità per la Clodiense Chioggia Sottomarina, impegnata oggi sul campo friulano del Tamai fanalino di coda. La squadra di Mario Vittadello è chiamata a confermare quanto di buono fatto vedere nelle ultime giornate e a conseguire tre punti che la allontanerebbero in modo pregnante dalle ultime due posizioni, consolidando la zona playout e l'ambizione ad uscirne per salvarsi direttamente. Il tecnico granata deve fare a meno dello squalificato Djurić, appiedato dal giudice sportivo, e potrebbe schierare Camerlengo in porta, Granziera e Acampora terzini, Ballarin e Pastorelli difensori centrali, Cuomo e Baccolo in mezzo al campo, Martino e Nappello incursori di fascia, Fioretti e Cinque in attacco. L'incontro è arbitrato da Valerio Pezzopane della sezione AIA dell'Aquila e sarà seguito in diretta testuale con aggiornamenti in tempo reale dalla pagina fb Clodiense Fan Club.
domenica 10 febbraio 2019
LA CLODIENSE VINCE E CONVINCE 3-1 CONTRO IL MONTEBELLUNA, DUE SUCCESSI PER IL RIENTRO NEI PLAYOUT
Tre vittorie e dieci reti in quattro partite, esplode finalmente la Clodiense Chioggia Sottomarina, che allo stadio Ballarin regola 3-1 il Montebelluna e riagguanta il gruppone in lotta per evitare i playout. Una vittoria netta, senza discussioni, con la prima parata di Camerlengo che arriva solo all’84° e dopo un solo altro pericolo sofferto nel primo tempo, salvato in extremis da Cuomo. Il punteggio di 3-1 matura grazie a due errori del difensore trevigiano Fabbian, che prima favorisce la rete di Fioretti e poi lo atterra per il rigore calciato da Nappello; proprio il numero 10 è protagonista dello schema di punizione con Baccolo che mette al sicuro il risultato, prima del goal della bandiera biancoblu con Mortaro alla fine del match.
Il successo è il capolavoro tattico di Mario Vittadello, capace di invertire gli esterni offensivi e di passare anche a un dinamico 4-1-4-1 che è stato la chiave di volta dell’incontro. Convincente prova del collettivo e su tutte le prestazioni di Fioretti, Pastorelli, Baccolo, Nappello e Cuomo; unico neo, l’ammonizione al positivo Djurić che gli farà saltare domenica prossima la trasferta di Tamai, solitamente un campo ostico per i granata. La classifica intanto si accorcia, e la Clodiense riesce a rientrare nel novero dei playout, con vista sulla salvezza diretta: l’importante è arrivare in casa dell’ultima in classifica senza essere convinti di avere già vinto, ma questa squadra ha gli anticorpi per non deconcentrarsi durante la settimana.
Vittadello manda in campo la squadra che ha trionfato a Brunico, con Camerlengo in porta, Granziera e Acampora terzini, Pastorelli Cuomo centrali, Djurić e Baccolo a centrocampo, Martino e Nappello alle ali, Cinque e Fioretti di punta. In panchina Motti, Pupa, Ballarin, Erman, Bagatti, Nicola Bullo, Gerthoux, Luca Bullo e Farinazzo. Risponde il tecnico biancoblu Francesco Feltrin con Milàn, Antonello, Spagnol, del Colle, Moretto, Fabbian, Franceschini, Nchama, Barbon, Fasan, de Vido. Tra le riserve, Secco, Gasparini, Gallina, Rumiz, Zago, Carniato, Bonaldi, Mortaro, Tronchin. Nel Montebelluna è squalificato l’ex di turno, Emanuel Enzo Abrefah, colonna che ha seguito il match dalla gradinata lato laguna. Tronchin. Arbitra Bozzetto di Bergamo sotto cielo coperto con leggera pioggia e davanti a 250 spettatori.
Al 7° un colpo di testa di Martino su corner di Nappello attraversa tutta l’area e si spegne a lato, Tre minuti più tardi gran tiro di Djurić che esalta Milàn; sull'angolo colpo di testa di Baccolo, ma Fioretti respinge la sfera. Fra i migliori c’è Pastorelli, sia in fase di recupero del pallone che di rilancio. Intanto Vittadello ha invertito gli esterni, in virtù della pressione che il Montebelluna effettua dal lato di Acampora con l’ispirato Franceschini, il pericoloso Fasan e il giovane Antonello. Dopo venti minuiti, ancora un colpo di testa di Martino su corner, nel prosieguo dell’azione viene fischiato un fuorigioco inesistente a Cinque su splendido tacco di Fioretti. Al 27° fallo su Djurić che ne risentirà anche più tardi. Fasan è il più pericoloso dei suoi, al 29° tira alto al volo da buona posizione; gli risponde Nappello dalla sua “zolla” preferita, ma il numero 10 tira debolmente tra le braccia di Milàn dopo essersi accentrato.
L’occasione più ghiotta di tutta la partita per il Montebelluna càpita al 32°, quando il solito Fasan salta Acampora e mette in mezzo un cross velenosissimo: non ci arriva Camerlengo, il centravanti Barbon incoccia nel pallone che va all’indietro, dove Cuomo anticipa in extremis il tap-in di De Vido. La Clodiense se l’è vista brutta e dopo un’altra incursione di Franceschini contrata da Acampora è Cinque a calciare alto un bell’assist di Martino. Nelle fasi finali del primo tempo la squadra lagunare osserva un 4-1-4-1 con Djurić davanti la difesa, Fioretti e Martino larghi, Baccolo e Nappello dietro Cinque. Il mediano pesarese viene ammonito e salterà Tamai, poi Granziera cerca di ripetere il cross vincente di Sankt Georgen ma la palla è troppo alta per Cinque.
Durante il recupero del primo tempo, inaspettato arriva il goal per i padroni di casa: Pastorelli lancia lungo, Fabbian è in anticipo su Fioretti e tenta di portarlo all’esterno, perdendo però il pallone a vantaggio della punta chioggiotta, che ha tutto il tempo di ipnotizzare Milàn e insaccare all’angolo opposto. Termina con questo vantaggio per 1-0 un primo tempo equilibrato, col Montebelluna che si è fatto preferire in fase di disimpegno sulla fascia destra ma meno efficace in zona goal. La ripresa comincia senza cambi: quasi subito Nappello traccia un magnifico filtrante appena troppo lungo per Martino, al 53 Djurić conquista un pallone a centrocampo, serve Cinque che smista per Martino, troppo lungo il lancio per Nappello. Entra Ballarin per Djurić e Cuomo passa a centrocampo, possibile soluzione in Friuli se non si volesse smantellare l’impianto che sta portando goal e vittorie.
Il Montebelluna prende campo, la Clodiense si rintana e prova ad andare in contropiede. Al 71° Fioretti si destreggia in dribbling poi spara alle stelle, ma poco dopo lo stesso attaccante umbro viene atterrato da Fabbian e conquista il rigore che Nappello non sbaglia, calciando a mezza altezza. Ora gli uomini di casa giocano in scioltezza: al 78° un cross basso di Martino per Fioretti che sbaglia una specie di rigore in movimento dal dischetto. Altro fuorigioco dubbio fischiato alla Clodiense, ma sia Cinque che soprattutto Martino paiono in posizione buona sull’ennesimo assist di Nappello. E come il centrocampo e l’attacco, anche la difesa contribuisce al risultato: Ballarin prima e Granziera poi anticipano i propri avversari e salvano il risultato. All’84° il colpo di testa di Del Colle (tra i migliori nella ripresa) chiama Camerlengo alla prima parata del suo incontro.
Pregevole la fattura del 3-0 clodiense: Nappello batte una punizione dal vertice destro dell’area avversaria, tutti aspettano il cross alto per la testa di Cuomo o di Pastorelli ma invece il numero 10 sceglie Baccolo al limite, tiro al volo e Milàn può solo raccogliere in fondo al sacco un pallone lento e beffardo che probabilmente non ha visto nello stuolo di difensori davanti a lui. I cambi di Gerthoux e Nicola Bullo per Fioretti e Nappello non alterano la partita, cosa che invece fa all’89° il goal di Mortato per il Montebelluna, di testa a schiacciare in rete un cross di Antonello. Fino all’ultimo ci prova anche Cuomo, che al 93° anticipa un rivale, tira da fuori ma la palla esce a lato. Subito dopo divampa la festa granata: due vittorie consecutive quest’anno non erano successe, e da qui si può solo ripartire facendo tesoro di ogni esperienza.
Le pagelle dei granata:
Camerlengo 6: impegnato solo all'84° dal colpo di testa di Del Colle. Nella prodezza di Mortaro di testa può fare poco, mentre nel primo tempo trema sull'incursione di Fasan salvata da Cuomo sulla linea.
Granziera 6.5: ancora una partita da terzino destro e ancora una prova senza sbavature, con sovrapposizioni ben organizzate e salvataggi decisivi. Cresce la sua consapevolezza anche in questo ruolo.
Cuomo 7: ennesima grande prestazione del pilastro difensivo, che salva in extremis su De Vido e rilancia l'azione d'attacco subentrando a centrocampo.
Pastorelli 7: miglior partita stagionale del biondo difensore, all'attivo un paio di tackle puliti e importanti e altrettanti lanci perfetti per Cinque e Fioretti, che segna.
Acampora 6: la rivelazione del campionato soffre le sovrapposizioni di Franceschini, Fasan e Antonello. L'allenatore lo aiuta piazzando Martino sulla sua fascia e la situazione migliora.
Djurić 6.5: una marea di palloni recuperati a centrocampo, poi si mette a fare diga coprendo le spalle a Baccolo e Nappello. In continua ascesa, presenza che si sente. Sarà difficile farne a meno domenica a Tamai, per la squalifica che scatterà. Lascia il terreno per una tacchettata sul piede. (Ballarin 6: rientra dalla squalifica nella ripresa, sbrogliando alcune situazioni borderline. Non ha responsabilità sul goal, ma appena entrato si fa scappare un avversario lungo la fascia).
Fioretti 7.5: un goal di rapina, un rigore conquistato, assist e ripiegamenti, si adatta al quarto di fascia e finisce esausto. Uno degli emblemi della rinascita granata. (Nicola Bullo s.v.: esordio allo stadio Ballarin dopo quello assoluto domenica scorsa)
Baccolo 7: sale in cattedra giocando box to box, dalla propria area a quella avversaria. Fa valere l'alta statura e l'elevata tecnica, segnando il suo primo goal chioggiotto d'intesa con Nappello nello schema. La Clodiense è un'altra cosa quando in campo c'è lui.
Nappello 7: trasforma un rigore, ma soprattutto serve due cioccolatini a Martino grazie a passaggi filtranti degni di categorie superiori. Oltre tutto, fa anche tanta "legna" con correttezza e sapienza nel congelare il pallone. Sta onorando la fascia di capitano in questi 15 giorni. (Gerthoux s.v.: si destreggia bene nell'unica azione che lo vede chiamato in causa, sulla fascia sinistra d'attacco)
Martino 6.5: il maratoneta è chiamato presto a supportare Acampora dalle scorribande del Montebelluna lungo la propria fascia destra d'attacco. Pietro risponde presente, sfiora la rete di testa e mette in mezzo bei palloni: pare di giocare in dodici dalle sue parti.
Cinque 6: il mattatore di Brunico stavolta resta a secco, anche se in più di un'occasione si smarca senza essere visto. Calcia due volte a rete, nella seconda forse la palla avrebbe potuto essere gestita meglio. Ha conservato i goal per la prossima domenica a Tamai...
Vittadello 7.5: nota di merito per aver confermato in blocco gli "eroi" di Brunico, per l'impostazione quadrata (il 4-4-2 dinamico dà garanzie in questo), per aver cambiato in corsa aiutando la fascia sinistra grazie al sacrificio di Fioretti. La partita è stata vinta anche in panchina oltre che sul campo.
Montebelluna: Milàn 6.5, Antonello 6.5, Spagnol 6, del Colle 7, Moretto 6, Fabbian 4.5, Franceschini 6.5, Nchama 6, Barbon 5, Fasan 7, de Vido 6, Mortaro 6.5, Carniato 6, Bonaldi 6, Tronchin 5.5)
l'arbitro Giorgio Bozzetto 6.5: prende tutte decisioni opportune, un po' fiscale il giallo a Djurić che gli costerà l'assenza.
Il successo è il capolavoro tattico di Mario Vittadello, capace di invertire gli esterni offensivi e di passare anche a un dinamico 4-1-4-1 che è stato la chiave di volta dell’incontro. Convincente prova del collettivo e su tutte le prestazioni di Fioretti, Pastorelli, Baccolo, Nappello e Cuomo; unico neo, l’ammonizione al positivo Djurić che gli farà saltare domenica prossima la trasferta di Tamai, solitamente un campo ostico per i granata. La classifica intanto si accorcia, e la Clodiense riesce a rientrare nel novero dei playout, con vista sulla salvezza diretta: l’importante è arrivare in casa dell’ultima in classifica senza essere convinti di avere già vinto, ma questa squadra ha gli anticorpi per non deconcentrarsi durante la settimana.
Vittadello manda in campo la squadra che ha trionfato a Brunico, con Camerlengo in porta, Granziera e Acampora terzini, Pastorelli Cuomo centrali, Djurić e Baccolo a centrocampo, Martino e Nappello alle ali, Cinque e Fioretti di punta. In panchina Motti, Pupa, Ballarin, Erman, Bagatti, Nicola Bullo, Gerthoux, Luca Bullo e Farinazzo. Risponde il tecnico biancoblu Francesco Feltrin con Milàn, Antonello, Spagnol, del Colle, Moretto, Fabbian, Franceschini, Nchama, Barbon, Fasan, de Vido. Tra le riserve, Secco, Gasparini, Gallina, Rumiz, Zago, Carniato, Bonaldi, Mortaro, Tronchin. Nel Montebelluna è squalificato l’ex di turno, Emanuel Enzo Abrefah, colonna che ha seguito il match dalla gradinata lato laguna. Tronchin. Arbitra Bozzetto di Bergamo sotto cielo coperto con leggera pioggia e davanti a 250 spettatori.
Al 7° un colpo di testa di Martino su corner di Nappello attraversa tutta l’area e si spegne a lato, Tre minuti più tardi gran tiro di Djurić che esalta Milàn; sull'angolo colpo di testa di Baccolo, ma Fioretti respinge la sfera. Fra i migliori c’è Pastorelli, sia in fase di recupero del pallone che di rilancio. Intanto Vittadello ha invertito gli esterni, in virtù della pressione che il Montebelluna effettua dal lato di Acampora con l’ispirato Franceschini, il pericoloso Fasan e il giovane Antonello. Dopo venti minuiti, ancora un colpo di testa di Martino su corner, nel prosieguo dell’azione viene fischiato un fuorigioco inesistente a Cinque su splendido tacco di Fioretti. Al 27° fallo su Djurić che ne risentirà anche più tardi. Fasan è il più pericoloso dei suoi, al 29° tira alto al volo da buona posizione; gli risponde Nappello dalla sua “zolla” preferita, ma il numero 10 tira debolmente tra le braccia di Milàn dopo essersi accentrato.
L’occasione più ghiotta di tutta la partita per il Montebelluna càpita al 32°, quando il solito Fasan salta Acampora e mette in mezzo un cross velenosissimo: non ci arriva Camerlengo, il centravanti Barbon incoccia nel pallone che va all’indietro, dove Cuomo anticipa in extremis il tap-in di De Vido. La Clodiense se l’è vista brutta e dopo un’altra incursione di Franceschini contrata da Acampora è Cinque a calciare alto un bell’assist di Martino. Nelle fasi finali del primo tempo la squadra lagunare osserva un 4-1-4-1 con Djurić davanti la difesa, Fioretti e Martino larghi, Baccolo e Nappello dietro Cinque. Il mediano pesarese viene ammonito e salterà Tamai, poi Granziera cerca di ripetere il cross vincente di Sankt Georgen ma la palla è troppo alta per Cinque.
Durante il recupero del primo tempo, inaspettato arriva il goal per i padroni di casa: Pastorelli lancia lungo, Fabbian è in anticipo su Fioretti e tenta di portarlo all’esterno, perdendo però il pallone a vantaggio della punta chioggiotta, che ha tutto il tempo di ipnotizzare Milàn e insaccare all’angolo opposto. Termina con questo vantaggio per 1-0 un primo tempo equilibrato, col Montebelluna che si è fatto preferire in fase di disimpegno sulla fascia destra ma meno efficace in zona goal. La ripresa comincia senza cambi: quasi subito Nappello traccia un magnifico filtrante appena troppo lungo per Martino, al 53 Djurić conquista un pallone a centrocampo, serve Cinque che smista per Martino, troppo lungo il lancio per Nappello. Entra Ballarin per Djurić e Cuomo passa a centrocampo, possibile soluzione in Friuli se non si volesse smantellare l’impianto che sta portando goal e vittorie.
Il Montebelluna prende campo, la Clodiense si rintana e prova ad andare in contropiede. Al 71° Fioretti si destreggia in dribbling poi spara alle stelle, ma poco dopo lo stesso attaccante umbro viene atterrato da Fabbian e conquista il rigore che Nappello non sbaglia, calciando a mezza altezza. Ora gli uomini di casa giocano in scioltezza: al 78° un cross basso di Martino per Fioretti che sbaglia una specie di rigore in movimento dal dischetto. Altro fuorigioco dubbio fischiato alla Clodiense, ma sia Cinque che soprattutto Martino paiono in posizione buona sull’ennesimo assist di Nappello. E come il centrocampo e l’attacco, anche la difesa contribuisce al risultato: Ballarin prima e Granziera poi anticipano i propri avversari e salvano il risultato. All’84° il colpo di testa di Del Colle (tra i migliori nella ripresa) chiama Camerlengo alla prima parata del suo incontro.
Pregevole la fattura del 3-0 clodiense: Nappello batte una punizione dal vertice destro dell’area avversaria, tutti aspettano il cross alto per la testa di Cuomo o di Pastorelli ma invece il numero 10 sceglie Baccolo al limite, tiro al volo e Milàn può solo raccogliere in fondo al sacco un pallone lento e beffardo che probabilmente non ha visto nello stuolo di difensori davanti a lui. I cambi di Gerthoux e Nicola Bullo per Fioretti e Nappello non alterano la partita, cosa che invece fa all’89° il goal di Mortato per il Montebelluna, di testa a schiacciare in rete un cross di Antonello. Fino all’ultimo ci prova anche Cuomo, che al 93° anticipa un rivale, tira da fuori ma la palla esce a lato. Subito dopo divampa la festa granata: due vittorie consecutive quest’anno non erano successe, e da qui si può solo ripartire facendo tesoro di ogni esperienza.
Le pagelle dei granata:
Camerlengo 6: impegnato solo all'84° dal colpo di testa di Del Colle. Nella prodezza di Mortaro di testa può fare poco, mentre nel primo tempo trema sull'incursione di Fasan salvata da Cuomo sulla linea.
Granziera 6.5: ancora una partita da terzino destro e ancora una prova senza sbavature, con sovrapposizioni ben organizzate e salvataggi decisivi. Cresce la sua consapevolezza anche in questo ruolo.
Cuomo 7: ennesima grande prestazione del pilastro difensivo, che salva in extremis su De Vido e rilancia l'azione d'attacco subentrando a centrocampo.
Pastorelli 7: miglior partita stagionale del biondo difensore, all'attivo un paio di tackle puliti e importanti e altrettanti lanci perfetti per Cinque e Fioretti, che segna.
Acampora 6: la rivelazione del campionato soffre le sovrapposizioni di Franceschini, Fasan e Antonello. L'allenatore lo aiuta piazzando Martino sulla sua fascia e la situazione migliora.
Djurić 6.5: una marea di palloni recuperati a centrocampo, poi si mette a fare diga coprendo le spalle a Baccolo e Nappello. In continua ascesa, presenza che si sente. Sarà difficile farne a meno domenica a Tamai, per la squalifica che scatterà. Lascia il terreno per una tacchettata sul piede. (Ballarin 6: rientra dalla squalifica nella ripresa, sbrogliando alcune situazioni borderline. Non ha responsabilità sul goal, ma appena entrato si fa scappare un avversario lungo la fascia).
Fioretti 7.5: un goal di rapina, un rigore conquistato, assist e ripiegamenti, si adatta al quarto di fascia e finisce esausto. Uno degli emblemi della rinascita granata. (Nicola Bullo s.v.: esordio allo stadio Ballarin dopo quello assoluto domenica scorsa)
Baccolo 7: sale in cattedra giocando box to box, dalla propria area a quella avversaria. Fa valere l'alta statura e l'elevata tecnica, segnando il suo primo goal chioggiotto d'intesa con Nappello nello schema. La Clodiense è un'altra cosa quando in campo c'è lui.
Nappello 7: trasforma un rigore, ma soprattutto serve due cioccolatini a Martino grazie a passaggi filtranti degni di categorie superiori. Oltre tutto, fa anche tanta "legna" con correttezza e sapienza nel congelare il pallone. Sta onorando la fascia di capitano in questi 15 giorni. (Gerthoux s.v.: si destreggia bene nell'unica azione che lo vede chiamato in causa, sulla fascia sinistra d'attacco)
Martino 6.5: il maratoneta è chiamato presto a supportare Acampora dalle scorribande del Montebelluna lungo la propria fascia destra d'attacco. Pietro risponde presente, sfiora la rete di testa e mette in mezzo bei palloni: pare di giocare in dodici dalle sue parti.
Cinque 6: il mattatore di Brunico stavolta resta a secco, anche se in più di un'occasione si smarca senza essere visto. Calcia due volte a rete, nella seconda forse la palla avrebbe potuto essere gestita meglio. Ha conservato i goal per la prossima domenica a Tamai...
Vittadello 7.5: nota di merito per aver confermato in blocco gli "eroi" di Brunico, per l'impostazione quadrata (il 4-4-2 dinamico dà garanzie in questo), per aver cambiato in corsa aiutando la fascia sinistra grazie al sacrificio di Fioretti. La partita è stata vinta anche in panchina oltre che sul campo.
Montebelluna: Milàn 6.5, Antonello 6.5, Spagnol 6, del Colle 7, Moretto 6, Fabbian 4.5, Franceschini 6.5, Nchama 6, Barbon 5, Fasan 7, de Vido 6, Mortaro 6.5, Carniato 6, Bonaldi 6, Tronchin 5.5)
l'arbitro Giorgio Bozzetto 6.5: prende tutte decisioni opportune, un po' fiscale il giallo a Djurić che gli costerà l'assenza.
CLODIENSE-MONTEBELLUNA (SENZA ABREFAH) DALLE ORE 14.30 ALLO STADIO BALLARIN PER DARE SEGUITO ALLA VITTORIA DI BRUNICO
Torna allo stadio Ballarin la Clodiense Chioggia Sottomarina, dopo l’esaltante vittoria di domenica scorsa a Brunico. Oggi dalle ore 14.30 i granata affrontano il Montebelluna, rivale consolidata negli ultimi anni: tra le file biancoblu manca per squalifica Emanuel Enzo Abrefah, colonna lagunare fino a qualche mese fa, tutt’ora legato alla città e autore del goal che decise la sfida interna dello scorso campionato. Ma i sentimenti oggi devono lasciar spazio ai tre punti, alla portata degli uomini di Vittadello se sfoderano una prestazione convincente come quella in Alto Adige: tutti gli effettivi sono a disposizione, con il ritorno di Alberto Ballarin. Assai probabile la conferma del duo d’attacco Cinque-Fioretti che così bene ha fatto nelle ultime due vittorie. L’incontro è arbitrato da Giorgio Bozzetto della sezione AIA di Bergamo.
domenica 3 febbraio 2019
LOLLO FIVE, ALL RIGHT: LA CLODIENSE ESPUGNA 4-0 IL CAMPO DI BRUNICO CON TRIPLETTA DI LORENZO CINQUE
Una giornata da ricordare, e da raccontare. A partire dal pomeriggio e dalla sera di sabato, quando i giocatori e lo staff tecnico della Clodiense Chioggia Sottomarina hanno raggiunto in pullman l’innevata Brunico, dopo otto lunghe e infernali ore di viaggio nell’autostrada bloccata. Per continuare la domenica mattina, quando il terreno sintetico della cittadella scolastica altoatesina era completamente pregno di acqua, con il rischio ghiaccio a far pensare di rinviare l’incontro.
Ma la caparbietà e l’abnegazione dei vigili del fuoco, dei carabinieri, dei dirigenti del Sankt Georgen hanno fanno il miracolo di restituire il campo in condizioni quasi decenti, se si eccettuano le due fasce laterali: il resto l’ha fatto la Clodiense, che ha travolto gli avversari con un 4-0 tanto netto quanto inedito in questa stagione, esaltando il fiuto del goal di Lorenzo Cinque e giocando una partita di spessore, sia nel complesso che quanto alle prove individuali, mentre al Sankt Georgen non ne è girata una giusta ed è stato black out.
L’allenatore granata Mario Vittadello ha scelto Camerlengo in porta, Granziera, Cuomo, Pastorelli, Acampora in difesa, Martino, Baccolo, Djurić e Nappello in mezzo al campo, Cinque e Fioretti in attacco. In panchina il neoacquisto Motti, Pupa, Nicola Bullo, Erman, Bagatti, Piazza, Gerthoux, Luca Bullo, Farinazzo. Risponde il tecnico di casa Patrizio Morini con Demetz, Aichner, Harrasser, Ritsch, Orfanello, Gruber, Zulić, Colosio, Treccani, Gabriel Brugger, Cia. Fra le riserve, Negri, Althuber, Leo Brugger, Schwingshackl, Stark, Messner, Duranti, Lercher, Boggian. Arbitra Molinaroli di Piacenza sotto un cielo grigio, attorno al campo la neve spalata e 100 spettatori.
Dopo 3' cross di Gruber, colpo di testa di Treccani, palla fuori. Risponde Fioretti al 9' che serve Cinque in leggera posizione di fuorigioco, il tiro comunque è contrato da Demetz indipendentemente dal fischio dell'arbitro. Ci prova come sempre Cuomo da calcio d'angolo al 15': il difensore svetta e trova l'opposizione di un avversario a pochi centimetri dalla linea di porta. La Clodiense passa in vantaggio al 22': Granziera in proiezione offensiva cross di sinistro in maniera perfetta, irrompe di testa Cinque che angola la palla dove Demetz non può arrivare. La squadra lagunare assume il controllo del match, dimostrando coesione e serenità.
Ma in campo c'è naturalmente anche la squadra di casa, nel campo dove sta costruendo le proprie fortune con le precedenti tre vittorie consecutive, anche di prestigio come quella contro la capolista Adriese. I sudtirolesi danno un segnale con il bolide di Colosio al 38', che impegna severamente Camerlengo nella respinta sopra la traversa. Il primo tempo va comunque in archivio sul punteggio di 0-1, da rimarcare le prestazioni personali di Baccolo, Djurić, Granziera e Martino.
Nella ripresa Morini manda in campo Boggian, ma è la Clodiense a colpire al 54': cross di Acampora dal fondo, Cinque è lasciato completamente e colpevolmente da solo e ripete l'azione del primo vantaggio, incrociando di testa in tuffo a concludere sul palo lontano. Niente da fare per Demetz e granata con le mani sulla partita.
Non è finita qui: al 61' l'ubiquo Martino crossa dalla sinistra, Treccani rallenta la palla con il braccio aumentando il volume del corpo, evitando così che la sfera raggiunga le due punte chioggiotte in mezzo all'area. Dopo conciliabolo con Fioretti, della trasformazione del penalty si incarica Nappello: sulle prime Demetz respinge con valore, ma la ribattuta è preda dello stesso numero 10 che insacca. Partita virtualmente finita a metà della ripresa.
L'ultimo scatto di orgoglio südtiroler avviene al 75', quando Boggian si invola sulla sinistra, resiste a Pastorelli e trova un freno in Camerlengo che gli dice di no, mandando la palla in angolo. Cinque minuti dopo la Clodiense trova il 4-0 ancora con... Cinque, che raccoglie un bel filtrante di Baccolo, si gira e fulmina Demetz di prima intenzione.
Dopo 4 minuti di recupero, Molinaroli manda le squadre negli spogliatoi, per fortuna senza gli effetti nefasti del ghiaccio. Nella stanza granata si fa festa, anche col capitano Alberto Ballarin, che dalla tribuna ha incitato i compagni di reparto e di squadra dal primo all'ultimo minuto. Domenica 10 febbraio a Chioggia scenderà il Montebelluna, privo del grande ex Emanuel Enzo Abrefah appiedato a sua volta dalla squalifica: come ha ricordato Cinque alle telecamere di Chioggia Azzurra salite fin quasi al confine, urge mettere in fila una serie di risultati positivi per agganciare definitivamente il treno dei playout e della salvezza.
Per parte granata, il preparatore dei portieri Ivano Rossetti ha elogiato il suo allievo Camerlengo e la compattezza di tutta la squadra: «Stavolta è filato tutto per il verso giusto». Il rovescio lo racconta mister Patrizio Morini, tecnico del Sankt Georgen: «Come all'andata avevamo meritato noi, stavolta il risultato e quanto messo in campo non lasciano spazio a dubbi o recriminazioni». La Clodiense sale nel pullman con l'animo sollevato, ringraziando i volontari che hanno spalato ciò che restava della neve dall'erba, la squisita ospitalità altoatesina e se stessa per il regalo di un pomeriggio frizzante, insolito e alfine vittorioso.
Le pagelle dei granata:
Camerlengo 7: deve compiere solo due interventi, e gli riescono in modo ineccepibile. Prima dice no alla bomba di Colosio, poi frena l'impeto di Boggian. Clean sheet con la sua firma sopra.
Granziera 7: nonostante le fasce siano quasi impraticabili, sfodera sovrapposizioni. Una delle quali, con un pregevole cross di sinistro, manda in goal Cinque. Dietro fa la solita parte.
Pastorelli 6: il Sankt Georgen non tira in porta ed è anche merito suo. Ma forse è un po' falloso, e gli "Jergina" lo segnalano all'arbitro. La scorsa primavera era risultato decisivo, glielo (e ce lo) auguriamo anche quest'anno.
Cuomo 6.5: il leader silenzioso sbriga il traffico in retrovia, dà il via all'azione con Baccolo e Djurić e cerca fortuna nei calci d'angolo. Con la sua presenza in campo una difesa a 4 può trasformarsi a 3, e lui scalare davanti: avercene.
Acampora 7: ormai non fa più notizia la sua serietà e applicazione. A Brunico arriva anche l'assist, un cross perfetto per l'inzuccata di Cinque. Da terzino non si fa irretire e avvia il contropiede. Una delle note stagionali più belle in casa granata.
Djurić 7: quantità e qualità a sradicare palloni e giocarli con giudizio. Stavolta disciplinato anche dal punto di vista dei falli he spesso vengono fischiati a uno che gioca "di fisico" come lui, evitando di far scattare la diffida.
Baccolo 7: prova notevole dell'ex padovano, che entra in molte azioni pericolose o da goal. Manda in porta Cinque per il 4-0: se sta bene fisicamente, è un valore aggiunto di classe e fisico: spettacolare il terzo tempo di testa. (Bagatti s.v.: entra al 90')
Martino 7: torna ala, e dopo un po' cerca la miglior posizione a ogni azione, coniugando incursioni da mezzala al presidio della trequarti. Provoca il rigore del 3-0. (Nicola Bullo s.v.: dieci minuti per consacrare il suo esordio).
Nappello 6.5: i suoi piedi giudiziosi sono i più penalizzati dal terreno, ma trova comunque il modo di "far male" agli avversari con stop, sgroppate, assist e il rigore ribattuto in rete. (Farinazzo 6: entra a risultato praticamente acquisito, e svaria).
Cinque 8: dal repertorio estrae due colpi di testa eseguiti con perfetta scelta di tempo, e un tiro di prima con le spalle alla porta. Si avvale dell'assistenza di Fioretti per mettere in mostra tutte le sue doti.
Fioretti 6.5: gira attorno a Cinque e apre spazi anche per i centrocampisti. Meritava il goal per la dedizione, ma di lui c'è bisogno comunque. Difficile da marcare per la difesa di casa.
Vittadello 6.5: anche in Alto Adige una novità col 4-4-2, quando in tanti pensavano alla difesa a tre alla lettura della distinta per la partita. Anche stavolta il campo gli dà ragione, seccate le fonti di gioco dell'avversario.
Sankt Georgen: Demetz 6, Aichner 5.5, Harrasser 6, Ritsch 5.5, Orfanello 5.5, Gruber 6, Zulić 5, Colosio 6.5, Treccani 6, G.Brugger 6, Cia 5.5. (Boggian 6, Althuber 6, Lercher s.v.)
l'arbitro Molinaroli 5.5: non commette grossi errori ma viene contestato non di rado dai padroni di casa. Arbitra senza forzature o reprimende.
Ma la caparbietà e l’abnegazione dei vigili del fuoco, dei carabinieri, dei dirigenti del Sankt Georgen hanno fanno il miracolo di restituire il campo in condizioni quasi decenti, se si eccettuano le due fasce laterali: il resto l’ha fatto la Clodiense, che ha travolto gli avversari con un 4-0 tanto netto quanto inedito in questa stagione, esaltando il fiuto del goal di Lorenzo Cinque e giocando una partita di spessore, sia nel complesso che quanto alle prove individuali, mentre al Sankt Georgen non ne è girata una giusta ed è stato black out.
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L’allenatore granata Mario Vittadello ha scelto Camerlengo in porta, Granziera, Cuomo, Pastorelli, Acampora in difesa, Martino, Baccolo, Djurić e Nappello in mezzo al campo, Cinque e Fioretti in attacco. In panchina il neoacquisto Motti, Pupa, Nicola Bullo, Erman, Bagatti, Piazza, Gerthoux, Luca Bullo, Farinazzo. Risponde il tecnico di casa Patrizio Morini con Demetz, Aichner, Harrasser, Ritsch, Orfanello, Gruber, Zulić, Colosio, Treccani, Gabriel Brugger, Cia. Fra le riserve, Negri, Althuber, Leo Brugger, Schwingshackl, Stark, Messner, Duranti, Lercher, Boggian. Arbitra Molinaroli di Piacenza sotto un cielo grigio, attorno al campo la neve spalata e 100 spettatori.
Dopo 3' cross di Gruber, colpo di testa di Treccani, palla fuori. Risponde Fioretti al 9' che serve Cinque in leggera posizione di fuorigioco, il tiro comunque è contrato da Demetz indipendentemente dal fischio dell'arbitro. Ci prova come sempre Cuomo da calcio d'angolo al 15': il difensore svetta e trova l'opposizione di un avversario a pochi centimetri dalla linea di porta. La Clodiense passa in vantaggio al 22': Granziera in proiezione offensiva cross di sinistro in maniera perfetta, irrompe di testa Cinque che angola la palla dove Demetz non può arrivare. La squadra lagunare assume il controllo del match, dimostrando coesione e serenità.
Ma in campo c'è naturalmente anche la squadra di casa, nel campo dove sta costruendo le proprie fortune con le precedenti tre vittorie consecutive, anche di prestigio come quella contro la capolista Adriese. I sudtirolesi danno un segnale con il bolide di Colosio al 38', che impegna severamente Camerlengo nella respinta sopra la traversa. Il primo tempo va comunque in archivio sul punteggio di 0-1, da rimarcare le prestazioni personali di Baccolo, Djurić, Granziera e Martino.
Nella ripresa Morini manda in campo Boggian, ma è la Clodiense a colpire al 54': cross di Acampora dal fondo, Cinque è lasciato completamente e colpevolmente da solo e ripete l'azione del primo vantaggio, incrociando di testa in tuffo a concludere sul palo lontano. Niente da fare per Demetz e granata con le mani sulla partita.
Non è finita qui: al 61' l'ubiquo Martino crossa dalla sinistra, Treccani rallenta la palla con il braccio aumentando il volume del corpo, evitando così che la sfera raggiunga le due punte chioggiotte in mezzo all'area. Dopo conciliabolo con Fioretti, della trasformazione del penalty si incarica Nappello: sulle prime Demetz respinge con valore, ma la ribattuta è preda dello stesso numero 10 che insacca. Partita virtualmente finita a metà della ripresa.
L'ultimo scatto di orgoglio südtiroler avviene al 75', quando Boggian si invola sulla sinistra, resiste a Pastorelli e trova un freno in Camerlengo che gli dice di no, mandando la palla in angolo. Cinque minuti dopo la Clodiense trova il 4-0 ancora con... Cinque, che raccoglie un bel filtrante di Baccolo, si gira e fulmina Demetz di prima intenzione.
Dopo 4 minuti di recupero, Molinaroli manda le squadre negli spogliatoi, per fortuna senza gli effetti nefasti del ghiaccio. Nella stanza granata si fa festa, anche col capitano Alberto Ballarin, che dalla tribuna ha incitato i compagni di reparto e di squadra dal primo all'ultimo minuto. Domenica 10 febbraio a Chioggia scenderà il Montebelluna, privo del grande ex Emanuel Enzo Abrefah appiedato a sua volta dalla squalifica: come ha ricordato Cinque alle telecamere di Chioggia Azzurra salite fin quasi al confine, urge mettere in fila una serie di risultati positivi per agganciare definitivamente il treno dei playout e della salvezza.
Per parte granata, il preparatore dei portieri Ivano Rossetti ha elogiato il suo allievo Camerlengo e la compattezza di tutta la squadra: «Stavolta è filato tutto per il verso giusto». Il rovescio lo racconta mister Patrizio Morini, tecnico del Sankt Georgen: «Come all'andata avevamo meritato noi, stavolta il risultato e quanto messo in campo non lasciano spazio a dubbi o recriminazioni». La Clodiense sale nel pullman con l'animo sollevato, ringraziando i volontari che hanno spalato ciò che restava della neve dall'erba, la squisita ospitalità altoatesina e se stessa per il regalo di un pomeriggio frizzante, insolito e alfine vittorioso.
Le pagelle dei granata:
Camerlengo 7: deve compiere solo due interventi, e gli riescono in modo ineccepibile. Prima dice no alla bomba di Colosio, poi frena l'impeto di Boggian. Clean sheet con la sua firma sopra.
Granziera 7: nonostante le fasce siano quasi impraticabili, sfodera sovrapposizioni. Una delle quali, con un pregevole cross di sinistro, manda in goal Cinque. Dietro fa la solita parte.
Pastorelli 6: il Sankt Georgen non tira in porta ed è anche merito suo. Ma forse è un po' falloso, e gli "Jergina" lo segnalano all'arbitro. La scorsa primavera era risultato decisivo, glielo (e ce lo) auguriamo anche quest'anno.
Cuomo 6.5: il leader silenzioso sbriga il traffico in retrovia, dà il via all'azione con Baccolo e Djurić e cerca fortuna nei calci d'angolo. Con la sua presenza in campo una difesa a 4 può trasformarsi a 3, e lui scalare davanti: avercene.
Acampora 7: ormai non fa più notizia la sua serietà e applicazione. A Brunico arriva anche l'assist, un cross perfetto per l'inzuccata di Cinque. Da terzino non si fa irretire e avvia il contropiede. Una delle note stagionali più belle in casa granata.
Djurić 7: quantità e qualità a sradicare palloni e giocarli con giudizio. Stavolta disciplinato anche dal punto di vista dei falli he spesso vengono fischiati a uno che gioca "di fisico" come lui, evitando di far scattare la diffida.
Baccolo 7: prova notevole dell'ex padovano, che entra in molte azioni pericolose o da goal. Manda in porta Cinque per il 4-0: se sta bene fisicamente, è un valore aggiunto di classe e fisico: spettacolare il terzo tempo di testa. (Bagatti s.v.: entra al 90')
Martino 7: torna ala, e dopo un po' cerca la miglior posizione a ogni azione, coniugando incursioni da mezzala al presidio della trequarti. Provoca il rigore del 3-0. (Nicola Bullo s.v.: dieci minuti per consacrare il suo esordio).
Nappello 6.5: i suoi piedi giudiziosi sono i più penalizzati dal terreno, ma trova comunque il modo di "far male" agli avversari con stop, sgroppate, assist e il rigore ribattuto in rete. (Farinazzo 6: entra a risultato praticamente acquisito, e svaria).
Cinque 8: dal repertorio estrae due colpi di testa eseguiti con perfetta scelta di tempo, e un tiro di prima con le spalle alla porta. Si avvale dell'assistenza di Fioretti per mettere in mostra tutte le sue doti.
Fioretti 6.5: gira attorno a Cinque e apre spazi anche per i centrocampisti. Meritava il goal per la dedizione, ma di lui c'è bisogno comunque. Difficile da marcare per la difesa di casa.
Vittadello 6.5: anche in Alto Adige una novità col 4-4-2, quando in tanti pensavano alla difesa a tre alla lettura della distinta per la partita. Anche stavolta il campo gli dà ragione, seccate le fonti di gioco dell'avversario.
Sankt Georgen: Demetz 6, Aichner 5.5, Harrasser 6, Ritsch 5.5, Orfanello 5.5, Gruber 6, Zulić 5, Colosio 6.5, Treccani 6, G.Brugger 6, Cia 5.5. (Boggian 6, Althuber 6, Lercher s.v.)
l'arbitro Molinaroli 5.5: non commette grossi errori ma viene contestato non di rado dai padroni di casa. Arbitra senza forzature o reprimende.
sabato 2 febbraio 2019
CLODIENSE VERSO BRUNICO CON UN NUOVO ACQUISTO, IL PORTIERE LAPO MOTTI. DOMANI LA PARTITA NEL GELO CONTRO IL ST.GEORGEN
È partita nel primo pomeriggio di oggi la Clodiense Chioggia Sottomarina, per affrontare le oltre tre ore di viaggio verso Brunico, dove domani dalle 14.30, all'impianto sportivo di via Ferrari, affronterà i locali del Sankt Georgen rivali per la salvezza. Un incontro che si preannuncia sotto il gelo, dato l'incessante cadere della neve nella località sudtirolese, a pochi km dal confine austriaco: nello stesso girone sono già state rinviate a mercoledì 13 febbraio le partite fra il Trento e il Delta Porto Tolle (che avrebbe dovuto essere anche trasmessa in streaming da Repubblica.it) e Belluno-Chions. Quanto ai giocatori a disposizione di Mario Vittadello, rientra Baccolo dopo l'ultima ricaduta, mentre è stato aggregato alla squadra anche il portiere Lapo Motti, classe 1998, che aveva iniziato la stagione nell'Adriese. Il match contro gli altoatesini -vittoriosi all'andata in laguna per mezzo della punizione di Ritsch- sarà arbitrato da Michele Molinaroli della sezione AIA di Piacenza, e sarà raccontato in diretta testuale con aggiornamenti in tempo reale nella pagina fb Clodiense Fan Club.