A Tamai non si vince mai. Pare quasi una maledizione per la Clodiense Chioggia Sottomarina, che raramente riesce a spuntare avanzamenti in classifica dall’ostico campo friulano: ieri peraltro i biancorossi di casa avevano l’acqua alla gola, e nello scontro diretto solo una vittoria avrebbe potuto continuare a tenerli agganciati al carro dei playout. E vittoria è stata, anche se solo all’89° minuto e dopo una partita che i granata non meritavano di perdere grazie ad un numero maggiore di occasioni: anzi, se arbitro e guardalinee avessero preso una decisione differente in merito alla rete annullata a Cuomo per fuorigioco che le immagini rivelano non esserci stato, staremmo probabilmente parlando della terza vittoria consecutiva e della quinta in un mese per gli uomini di Vittadello. Ma la storia non si fa con i se, e quantunque anche il pareggio sarebbe andato stretto ai lagunari -il passo indietro riguarda i risultati, non il gioco- siamo a commentare un pugno di mosche che rende di nuovo precaria la classifica. E domenica a Chioggia scenderà il quadrato Campodarsego, seria pretendente al salto di categoria.
Vittadello non ha potuto disporre dello squalificato Djurić e ha schierato Camerlengo in porta, Granziera e Acampora terzini, Ballarin e Cuomo difensori centrali, Erman e Baccolo a centrocampo, Martino e Nappello alle ali, Fioretti e Cinque di punta. In panchina Motti, Pastorelli, Pupa, Nicola Bullo, Bagatti, Luca Bullo, Ranzato, Gerthoux, Farinazzo. Il tecnico friulano Giuseppe Bianchini ha mandato in campo Mason, Barbierato, dalla Vedova, Colombera, Tanasa, Faloppa, Alcantara, Lubian, Maccan, Giglio, Terranova. Tra le riserve Lizzi, Vedova, Spigariol, Borgobello, Kryeziu, Nadal, Serafin, de Anna, Cuzzi. Ha arbitrato l'incontro Pezzopane dell'Aquila sotto un cielo primaverile e davanti a 400 spettatori.
Il Tamai parte determinato, sospinto dal «suuu!» del suo pittoresco tifoso: fuori dallo stadio i manifesti annunciano la festa della rénga. All’8° occasione di Maccan sul filo del fuorigioco a tu per tu con Camerlengo: il centravanti, lanciato da Alcantara, si fa contrare il tiro. Ma la Clodiense equilibra presto il possesso e il controllo, molto propositivo Granziera a destra e funziona anche la trappola del fuorigioco che ferma un’azione concertata dei padroni di casa. Al 19° bel lancio di Erman per Martino che calcia a rete, si salva Mason sui piedi di Fioretti che rimette la palla in mezzo, ma né Cinque né Martino colpiscono a rete. L'ala cade a terra e l'arbitro Pezzopane lo ammonisce.
Buon momento granata: al 21° Cinque scuote la traversa con un'improvvisa e potente girata in area, deviata in extremis da Mason. Due minuti più tardi, altro cross basso di Martino, Cinque prova il tacco decisivo ma non riesce. Ancora il numero 7 protagonista poco dopo, con un lancio lungo che lo serve in area: il portiere di casa va a vuoto, Martino si scontra e resta a terra, poi riprende il gioco dopo qualche secondo di apprensione. Nappello va vicino al goal con una punizione al 28° che colpisce l’esterno della rete, punizione anche per il Tamai al 30° da 25 metri in posizione centrale: assist di Giglio per Barbierato che calcia al volo in diagonale su esterno della rete difesa da Camerlengo. La partita diventa fallosa e spezzettata, molte le irregolarità fischiate dall'arbitro, anche al centrocampo granata. Al 38° Granziera devia in corner un colpo di testa di Maccan.
Alla fine del primo tempo lo 0-0 è relativamente giusto sul piano del gioco tra un Tamai volitivo e una Clodiense in controllo, ma le occasioni più grosse sono di marca granata, grazie alla traversa di Cinque e alle incursioni di Martino, fra i migliori assieme a Granziera ed Erman. Si riprende senza cambi: subito il primo corner per la Clodiense, con la conclusione acrobatica di Martino che mette in difficoltà Mason. Al 50° colpo di testa di Cinque su bel traversone di prima di Erman, palla di poco alta. Il Tamai si fa vivo ancora su punizione al 52°, Terranova calcia di poco alto da posizione pericolosa.
E si arriva al 69°, quando Pezzopane annulla per fuorigioco un goal alla Clodiense, che rivisto più volte pare avere i crismi della regolarità. A seguito di azione da corner, Ballarin recupera per Nappello che crossa in mezzo dove Cuomo risponde puntuale all’appuntamento col pallone e mette in rete di testa. Si alza la bandierina e l’arbitro annulla. Ma al momento del lancio Cuomo non era sicuramente in fuorigioco, così come assai probabilmente non lo era Granziera (in linea con Tanasa) né Cinque (dietro Barbierato). Una spiegazione possibile sarebbe l’eventuale offside del centravanti una volta che Cuomo entra in contatto col pallone, ma Cinque stava a sufficiente distanza laterale dal portiere per consentirgli di vedere l’azione senza intralciarlo. A meno che il guardalinee non avesse inteso punire il tentativo aereo di Granziera che salta per prendere il pallone prima di Cuomo, senza riuscirci. Va detto che in campo non protestano i difensori di casa né i chioggiotti, se non blandamente data la prontezza della decisione.
È Stefano Camerlengo a tenere in piedi la Clodiense al 71°, quando Giglio assiste Terranova che da distanza ravvicinata si fa ipnotizzare dal portierone granata, palla in angolo. Al 74° entra Pastorelli per Erman (Cuomo passa a centrocampo), nel Tamai è la volta di Spigariol per Dalla Vedova e poi De Anna per Alcantara: saranno i protagonisti del goal. Clodiense in pressione per il rush finale: Fioretti si disimpegna e calcia sul primo palo dal limite, Mason risponde presente e devia.
Ultimi dieci minuti e sempre la Clodiense che cerca di vincere: il Tamai si salva da una mischia in area, Pastorelli centra Mason poi un’azione personale di Fioretti il quale si incunea e costringe l’estremo friulano a smanacciare, indi ci prova Nappello da fuori di sinistro, Mason si distende e salva il risultato. L’imponderabile si consuma a un giro di lancette dalla fine del tempo regolamentare: Baccolo serve inavvertitamente Spigariol sulla sinistra, cross basso deviato alla meglio da Camerlengo, irrompe De Anna senza marcatura e scaraventa in rete da pochi passi. Inutile il tentativo di Pastorelli sulla linea, in precario equilibrio. Nei cinque minuti di recupero, solo un mischione in area friulana su corner chioggiotto, ma la palla rimbalza ed esce dall'altra parte. Alla fine la festa è dei giocatori e del pubblico di Tamai, una beffa per la Clodiense che fa ripiombare la formazione granata pericolosamente vicina alle ultime due posizioni.
In sala stampa esplode la gioia di Marco de Anna, arrivato da poco dal Pordenone e messo in campo nel finale. Il suo allenatore Giuseppe Bianchini rende i giusti meriti alla Clodiense, mentre un amaro Vittadello appunta come «se avessimo vinto contro una squadra che aveva nove uomini dietro la linea della palla sarebbe iniziato un altro campionato». Ma i risultati concomitanti non gettano nello sconforto l’ambiente, consapevole delle proprie qualità e pronto a metterle di nuovo in campo già da domenica prossima allo stadio Ballarin.
Le pagelle dei granata:
Camerlengo 6.5: compie due importanti salvataggi su Maccan e Terranova, non poteva fare di più nel cross di Spigariol da cui è nata la rete di De Anna.
Granziera 6.5: puntuale nell'anticipo e nel contrasto, si fa vedere molto nel primo tempo sulla fascia in combinazione con Martino.
Ballarin 6.5: prova senza sbavature, le palle di testa sono quasi tutte sue e fa valere il proverbiale anticipo anche in impostazione.
Cuomo 6: arbitro e guardalinee gli tolgono il goal, ma risponde presente sia in difesa che spostato a fare diga. De Anna gli sfugge un po' (come ad altri) nell'azione del vantaggio friulano.
Acampora 6: da qualche tempo gli toccano sempre gli avversari più insidiosi, come in questo caso Alcantara. Il terzino napoletano si disimpegna efficacemente e tenta qualche affondo.
Martino 6.5: nel primo tempo fa il bello e il cattivo tempo sulla fascia e anche nei ripiegamenti difensivi. Tiri, assist, strappi e contrasti sono il suo pane. Cala un po' verso il finale, ma è comprensibile.
Erman 6.5: che avesse un bel piede si sapeva, a Tamai lo mette in mostra lanciando più volte Cinque e Martino, oltre a non tirarsi mai indietro nei contrasti: l'ammonizione, forse eccessiva, lo prova. Test superato in modo positivo. (Pastorelli 5.5, pesa l'essere stato sulla linea di porta quando il tiro di De Anna gli passa fra le gambe, ancorché in precario equilibrio. Prima ha un'occasione da rete in mischia)
Baccolo 6: è il pendolo del gioco da un'area all'altra, fa valere la sua struttura fisica e cerca la verticalità. Ma nell'azione del goal anche lui dimentica di dare un occhio a De Anna.
Nappello 5.5: non la sua miglior giornata, confinato sulla fascia ha poche occasioni per accentrarsi e creare la superiorità numerica che le doti tecniche e la sagacia calcistica gli consentono.
Fioretti 6: solito lavoro di raccordo, ha rare occasioni per mettersi in mostra, ma quando lo fa si rende pericoloso.
Cinque 6: le occasioni non fioccano, ma nelle due che si ritrova colpisce una clamorosa traversa e va vicino alla rete di testa.
Vittadello 6: la formazione iniziale è quasi quella che ci si attendeva, con la bella sorpresa di Erman in luogo dell'avanzamento di Cuomo a centrocampo, che avverrà comunque verso la fine del match in modo "conservativo". Segno che il mister voleva imporre il proprio gioco attraverso un regista nominale e tecnico, e il gioco espresso gli ha dato ragione: la sua Clodiense è sempre stata in controllo. Nel finale, con qualche uomo stanco, avrebbero potuto essere utili alcuni elementi offensivi dalla panchina.
Tamai: Mason 7, Barbierato 6, Dalla Vedova 5.5, Colombera 6, Tanasa 6, Faloppa 6, Alcantara 5.5, Lubian 6.5, Maccan 5.5, Giglio 6.5, Terranova 6 (Spigariol 6.5, Borgobello 5.5, Serafin s.v., de Anna 7)
l'arbitro Pezzopane 5: voto da estendere alla terna dei guardalinee per il fuorigioco inesistente segnalato nell'azione del goal di Cuomo. In generale, estrae spesso il cartellino in una partita animosa ma non cattiva.
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