Ma la caparbietà e l’abnegazione dei vigili del fuoco, dei carabinieri, dei dirigenti del Sankt Georgen hanno fanno il miracolo di restituire il campo in condizioni quasi decenti, se si eccettuano le due fasce laterali: il resto l’ha fatto la Clodiense, che ha travolto gli avversari con un 4-0 tanto netto quanto inedito in questa stagione, esaltando il fiuto del goal di Lorenzo Cinque e giocando una partita di spessore, sia nel complesso che quanto alle prove individuali, mentre al Sankt Georgen non ne è girata una giusta ed è stato black out.
L’allenatore granata Mario Vittadello ha scelto Camerlengo in porta, Granziera, Cuomo, Pastorelli, Acampora in difesa, Martino, Baccolo, Djurić e Nappello in mezzo al campo, Cinque e Fioretti in attacco. In panchina il neoacquisto Motti, Pupa, Nicola Bullo, Erman, Bagatti, Piazza, Gerthoux, Luca Bullo, Farinazzo. Risponde il tecnico di casa Patrizio Morini con Demetz, Aichner, Harrasser, Ritsch, Orfanello, Gruber, Zulić, Colosio, Treccani, Gabriel Brugger, Cia. Fra le riserve, Negri, Althuber, Leo Brugger, Schwingshackl, Stark, Messner, Duranti, Lercher, Boggian. Arbitra Molinaroli di Piacenza sotto un cielo grigio, attorno al campo la neve spalata e 100 spettatori.
Dopo 3' cross di Gruber, colpo di testa di Treccani, palla fuori. Risponde Fioretti al 9' che serve Cinque in leggera posizione di fuorigioco, il tiro comunque è contrato da Demetz indipendentemente dal fischio dell'arbitro. Ci prova come sempre Cuomo da calcio d'angolo al 15': il difensore svetta e trova l'opposizione di un avversario a pochi centimetri dalla linea di porta. La Clodiense passa in vantaggio al 22': Granziera in proiezione offensiva cross di sinistro in maniera perfetta, irrompe di testa Cinque che angola la palla dove Demetz non può arrivare. La squadra lagunare assume il controllo del match, dimostrando coesione e serenità.
Ma in campo c'è naturalmente anche la squadra di casa, nel campo dove sta costruendo le proprie fortune con le precedenti tre vittorie consecutive, anche di prestigio come quella contro la capolista Adriese. I sudtirolesi danno un segnale con il bolide di Colosio al 38', che impegna severamente Camerlengo nella respinta sopra la traversa. Il primo tempo va comunque in archivio sul punteggio di 0-1, da rimarcare le prestazioni personali di Baccolo, Djurić, Granziera e Martino.
Nella ripresa Morini manda in campo Boggian, ma è la Clodiense a colpire al 54': cross di Acampora dal fondo, Cinque è lasciato completamente e colpevolmente da solo e ripete l'azione del primo vantaggio, incrociando di testa in tuffo a concludere sul palo lontano. Niente da fare per Demetz e granata con le mani sulla partita.
Non è finita qui: al 61' l'ubiquo Martino crossa dalla sinistra, Treccani rallenta la palla con il braccio aumentando il volume del corpo, evitando così che la sfera raggiunga le due punte chioggiotte in mezzo all'area. Dopo conciliabolo con Fioretti, della trasformazione del penalty si incarica Nappello: sulle prime Demetz respinge con valore, ma la ribattuta è preda dello stesso numero 10 che insacca. Partita virtualmente finita a metà della ripresa.
L'ultimo scatto di orgoglio südtiroler avviene al 75', quando Boggian si invola sulla sinistra, resiste a Pastorelli e trova un freno in Camerlengo che gli dice di no, mandando la palla in angolo. Cinque minuti dopo la Clodiense trova il 4-0 ancora con... Cinque, che raccoglie un bel filtrante di Baccolo, si gira e fulmina Demetz di prima intenzione.
Dopo 4 minuti di recupero, Molinaroli manda le squadre negli spogliatoi, per fortuna senza gli effetti nefasti del ghiaccio. Nella stanza granata si fa festa, anche col capitano Alberto Ballarin, che dalla tribuna ha incitato i compagni di reparto e di squadra dal primo all'ultimo minuto. Domenica 10 febbraio a Chioggia scenderà il Montebelluna, privo del grande ex Emanuel Enzo Abrefah appiedato a sua volta dalla squalifica: come ha ricordato Cinque alle telecamere di Chioggia Azzurra salite fin quasi al confine, urge mettere in fila una serie di risultati positivi per agganciare definitivamente il treno dei playout e della salvezza.
Per parte granata, il preparatore dei portieri Ivano Rossetti ha elogiato il suo allievo Camerlengo e la compattezza di tutta la squadra: «Stavolta è filato tutto per il verso giusto». Il rovescio lo racconta mister Patrizio Morini, tecnico del Sankt Georgen: «Come all'andata avevamo meritato noi, stavolta il risultato e quanto messo in campo non lasciano spazio a dubbi o recriminazioni». La Clodiense sale nel pullman con l'animo sollevato, ringraziando i volontari che hanno spalato ciò che restava della neve dall'erba, la squisita ospitalità altoatesina e se stessa per il regalo di un pomeriggio frizzante, insolito e alfine vittorioso.
Le pagelle dei granata:
Camerlengo 7: deve compiere solo due interventi, e gli riescono in modo ineccepibile. Prima dice no alla bomba di Colosio, poi frena l'impeto di Boggian. Clean sheet con la sua firma sopra.
Granziera 7: nonostante le fasce siano quasi impraticabili, sfodera sovrapposizioni. Una delle quali, con un pregevole cross di sinistro, manda in goal Cinque. Dietro fa la solita parte.
Pastorelli 6: il Sankt Georgen non tira in porta ed è anche merito suo. Ma forse è un po' falloso, e gli "Jergina" lo segnalano all'arbitro. La scorsa primavera era risultato decisivo, glielo (e ce lo) auguriamo anche quest'anno.
Cuomo 6.5: il leader silenzioso sbriga il traffico in retrovia, dà il via all'azione con Baccolo e Djurić e cerca fortuna nei calci d'angolo. Con la sua presenza in campo una difesa a 4 può trasformarsi a 3, e lui scalare davanti: avercene.
Acampora 7: ormai non fa più notizia la sua serietà e applicazione. A Brunico arriva anche l'assist, un cross perfetto per l'inzuccata di Cinque. Da terzino non si fa irretire e avvia il contropiede. Una delle note stagionali più belle in casa granata.
Djurić 7: quantità e qualità a sradicare palloni e giocarli con giudizio. Stavolta disciplinato anche dal punto di vista dei falli he spesso vengono fischiati a uno che gioca "di fisico" come lui, evitando di far scattare la diffida.
Baccolo 7: prova notevole dell'ex padovano, che entra in molte azioni pericolose o da goal. Manda in porta Cinque per il 4-0: se sta bene fisicamente, è un valore aggiunto di classe e fisico: spettacolare il terzo tempo di testa. (Bagatti s.v.: entra al 90')
Martino 7: torna ala, e dopo un po' cerca la miglior posizione a ogni azione, coniugando incursioni da mezzala al presidio della trequarti. Provoca il rigore del 3-0. (Nicola Bullo s.v.: dieci minuti per consacrare il suo esordio).
Nappello 6.5: i suoi piedi giudiziosi sono i più penalizzati dal terreno, ma trova comunque il modo di "far male" agli avversari con stop, sgroppate, assist e il rigore ribattuto in rete. (Farinazzo 6: entra a risultato praticamente acquisito, e svaria).
Cinque 8: dal repertorio estrae due colpi di testa eseguiti con perfetta scelta di tempo, e un tiro di prima con le spalle alla porta. Si avvale dell'assistenza di Fioretti per mettere in mostra tutte le sue doti.
Fioretti 6.5: gira attorno a Cinque e apre spazi anche per i centrocampisti. Meritava il goal per la dedizione, ma di lui c'è bisogno comunque. Difficile da marcare per la difesa di casa.
Vittadello 6.5: anche in Alto Adige una novità col 4-4-2, quando in tanti pensavano alla difesa a tre alla lettura della distinta per la partita. Anche stavolta il campo gli dà ragione, seccate le fonti di gioco dell'avversario.
Sankt Georgen: Demetz 6, Aichner 5.5, Harrasser 6, Ritsch 5.5, Orfanello 5.5, Gruber 6, Zulić 5, Colosio 6.5, Treccani 6, G.Brugger 6, Cia 5.5. (Boggian 6, Althuber 6, Lercher s.v.)
l'arbitro Molinaroli 5.5: non commette grossi errori ma viene contestato non di rado dai padroni di casa. Arbitra senza forzature o reprimende.
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