Che bello tornare a vincere. La Clodiense conquista la seconda affermazione stagionale -prima in trasferta- dopo due mesi, facendo bottino pieno nel difficile campo friulano di Carlino, grazie al goal iniziale di Farinazzo e a una partita tutta difesa e contropiede sopra un terreno fangoso. Come si è visto a Cartigliano e anche a Montebelluna, fuori casa i granata paiono rendere al meglio, impostando nel classico format di rimessa letale, oltre che affidandosi alle parate di Camerlengo. Al risultato ha contribuito anche la decisione di mister Vittadello di sostituire alla mezz'ora il tecnico centrocampista Erman con il difensore Granziera, avanzando Cuomo, e per una volta non è mancata nemmeno un po' di fortuna, con il palo che ha detto di no alle conclusioni dei locali Spetić e Kabine.
il goal di Farinazzo:
La Clodiense ha fornito numerose prestazioni positive, aiutandosi con grande spirito di sacrificio: menzione particolare, oltre al chirurgico goleador e al portiere-saracinesca, anche per le rocce Cuomo e Cecconello che hanno lottato su ogni pallone, per il duttile Martino oggi impiegato da difensore destro e soprattutto Nappello, nuovo leader in campo e capace di mostrare classe anche su un campo di patate, partendo da posizione più arretrata per lanciare in porta le punte. Alla fine tre punti d'oro che si cercherà di mettere a frutto domenica prossima allo stadio Ballarin dove scenderà la Virtus Bolzano, vittoriosa ieri in casa contro il Levico: per sfatare le mura amiche -in attesa delle novità del mercato di dicembre- potrebbe non essere sufficiente lasciare l'iniziativa del gioco in mano agli avversari.
Allo stadio Della Ricca l'allenatore lagunare Mario Vittadello -privo di Bagarolo- schiera Camerlengo in porta, Martino e il 2001 Acampora terzini, Ballarin e Cuomo difensori centrali, Erman, Djurić, Nappello a centrocampo, Farinazzo, Cecconello e Bullo nell'attacco intoccabile dopo le ultime prestazioni. In panchina Grego, Pregnolato, Granziera, Pupa, Abrefah, Baccolo, Pelizzer, Tocco, Barone: non figurano tra gli altri Arvia e Scandilori, probabili cessioni al mercato di dicembre, nè il nuovo acquisto Marco Tattini arrivato in settimana dall'Imolese.
Risponde Stefano de Agostini (ex calciatore di Reggiana, Cremonese, Napoli in serie A negli anni Novanta) per il Cjarlins schierando Scordino, Parpinel, Facchinutti, l'ex lagunare Pastorelli, Tonizzo, Politti, Migliorini, Spetić, Smrtnik, Kabine, Bussi. In panchina, tra gli altri, l'altro ex clodiense Marco Duravia. I padroni di casa stanno affrontando un buon campionato grazie anche all'innesto di Kabine su un telaio già strutturato dalle conferme di Spetić, Smrtnik, Tonizzo, Bussi e Moras. L'arbitro è Arcidiacono di Acireale, che dirige sotto la pioggia su un terreno allentato e davanti a 200 spettatori.
Avvio col botto, subito un corner per parte e su quello friulano, al 3° minuto di gioco, il capolavoro della Clodiense: Cecconello recupera palla e libera l'area, si avventa Farinazzo che arriva per primo e quasi in azione rugbystica serve Nappello. Umberto fa tutto il campo al piede mentre a sinistra si allarga Bullo e a destra rinviene lo stesso numero 7, che viene in effetti servito: Marco si sposta la sfera dal destro al sinistro e con un diagonale assai preciso supera il portiere Scordino. La palla si infrange sul palo poi scivola beffarda in rete dalla parte opposta, per la gioia di titolari e riserve che si uniscono nell'abbraccio generale all'autore del goal e a chi lo ha lanciato.
Di qui comincia un'altra partita, là dove il Cjarlins Muzane costruisce azioni su azioni, riversandosi in avanti e calciando in porta appena può. Inizia la collezione di corner, su uno di questi all'11° Spetić colpisce il palo prima che la palla venga liberata da Ballarin. Fioccano le occasioni di casa: Politti, poi un cross teso di Parpinel dove non arriva però nessuno, un destro ancora dell'ottimo veterano Spetić, Kabine che lancia Smrtnik il quale a sua volta non ci arriva. Risponde la giornata sì di Nappello, che sforna assist in profondità sia da regista che da trequartista, assurgendo a leader non solo nel battere i calci si punizione: al 20° un'azione di rimessa ben congegnata scarica su Bullo che però viene anticipato di testa. E il terreno non rende la vita facile a nessuno.
A questo punto Vittadello, vedendo in difficoltà Erman, decide di cautelarsi avanzando Cuomo davanti alla difesa, à la Desailly si sarebbe detto un tempo, e consentendo l'ingresso di Granziera a formare la coppia centrale difensiva con Ballarin. Raddoppiano gli sforzi anche le due ali, sostenute dai terzini: al 36° il cross di Acampora trova Djurić che calcia di sinistro, ma la palla arriva al portiere Scordino smorzata da un difensore. Ancora un diagonale di Farinazzo a fine tempo, molto decentrato, è preda dell'estremo biancoblu, e sulla ripartenza Camerlengo salva il risultato togliendo dall'incrocio dei pali una conclusione di Bussi. Il tempo si chiude con una punizione pericolosa per la Clodiense sulla trequarti friulana, ma l'invito di Nappello rimane senza esito.
Ripresa senza cambi iniziali, e negli alleggerimenti è ancora la Clodiense a farsi sentire: come al 50°, quando una punizione di Nappello dalla trequarti destra attraversa tutta l'area e per poco Cecconello non ci arriva. Ammirevole fra i padroni di casa la prova di Spetić: l'esperto sloveno di Postumia, 36 anni, svaria lungo il fronte tra l'attacco e limite dell'area. A volte il copione della partita si ribalta, ed è il Cjarlins a involarsi in contropiede al 53° con Bussi che calcia alto. Kabine si sposta da destra a sinistra, in casa granata l'uomo del dai-e-vai è sempre Farinazzo. Un paio di ammonizioni frenano un po' i lagunari, Granziera si oppone bene a una rovesciata di Spetić e Cecconello rompe l'assedio conquistando punizioni importanti.
Anche se Bussi allungandosi la palla cade a contatto con Camerlengo (correva il 65° minuto), senza peraltro che l'arbitro accordasse il penalty, nella ripresa le occasioni per i friulani sono meno che nel primo tempo: fra quelli che crescono c'è Djurić, un diesel di 1.93 che prende a macinare tackle e a fare da diga quando si gioca a una sola metà campo. Quando si deve difendere, la Clodiense si schiera col 4-4-1-1, in cui Nappello sta dietro Cecconello. Cuomo di testa le spazza tutte, e un grande aiuto lo riceve da Martino, ormai calato pienamente nel ruolo di difensore (destro o sinistro che sia), capace anche di accentrarsi per liberare l'area: averlo "zambrottato" è stato un colpo riuscito a Vittadello.
A venti minuti dalla fine un tiro innocuo di Migliorini incoccia una piscina di fango e cambia direzione, a pochi metri dalla guardia di Camerlengo, che però è in postazione e non ha alcun problema. Parte la ruota dei cambi, con Barone al posto di uno stremato ma valido Cecconello, mentre De Agostini dà una chance a Duravia (escluso Migliorini): subito l'ex ala della Clodiense va al cross, la sua specialità. Come quella di Tonizzo è il tiro da fuori, che esegue al 75°: lo scorso anno segnò ai granata con un bolide, come aveva realizzato Moras, entrato al 76° per Bussi. Sussulto all'80°, quando il lancio di Tonizzo coglie Kabine: piatto sinistro e palo a Camerlengo battuto, ma viene fischiato un fuorigioco. Djurić chiede il cambio e Vittadello manda in campo Pelizzer: si distingue subito per i falli che i biancoblu commettono su di lui.
L'assedio finale, prevedibile, non si concretizza in alcun modo. Pregnolato rafforza ulteriormente la difesa, Pelizzer va a coprire la posizione di Farinazzo, Nappello gestisce il pallone come pochi in questa categoria. Camerlengo para sicuro la botta di Duravia all'87°, poi l'ultima occasione pericolosa per il Cjarlins con la respinta in diagonale dell'estremo granata e Martino che anticipa Ruffo quasi sulla linea di porta. Nei quattro minuti di recupero solo il fallo di Kabine su Camerlengo e un colpo di testa di Smrtnik, bloccato ancora dal giovane numero 1. Il fischio di Arcidiacono è una liberazione per i chioggiotti, che si riportano al terzultimo posto assieme al Belluno, lasciandosi dietro per ora il Tamai e il Trento. E si gode di più al terzo tempo, fra salsicce, birra e vino di casa in perfetto stile ospitale friulano. Sì, c'è davvero di che far festa, stavolta.
Al termine dell'incontro, il trainer del Cjarlins de Agostini non ha alcunché da rimproverare ai propri ragazzi: «Ci hanno provato in tutti i modi e siamo stati anche sfortunati per i pali, è dall'inizio dell'anno che raccogliamo meno di quanto seminiamo e meritiamo». Soddisfatto naturalmente Mario Vittadello: «Mi è piaciuto molto lo spirito con cui i giocatori hanno affrontato il match. Hanno giocato bene tutti, sapevamo che loro avrebbero cercato molto spesso il tiro a rete, e poi ci è andata bene nonostante le difficoltà». Palpabile la gioia di tutto l'entourage, in quest'angolo di Friuli così vicino a una laguna, quella di Marano: in qualche modo, il campionato della Clodiense Chioggia Sottomarina rinasce qui.
LE PAGELLE DEI GRANATA
Camerlengo 7.5, il balzo felino per cancellare l'esultanza in gola a Bussi, alla fine del primo tempo, vale da solo il prezzo del biglietto (e peccato non poter disporre dell'immagine). Oltre a ciò, Stefano mostra quasi sempre sicurezza anche in un terreno infido come questo, primo nemico dei portieri.
Martino 7, dopo l'ala di inizio stagione, dopo il lusinghiero debutto da terzino sinistro a Cartigliano, ora Pietro si sposta a destra, sempre nella zona arretrata. E se anche non avanza spesso, in difesa è determinante con colpi di testa, diagonali e anticipi, come se giocasse là da sempre.
Ballarin 6.5, ha il merito di togliere dalla linea di porta la respinta dopo il palo colpito di testa da Smrtnik. E poi si coordina con Granziera, Cuomo e Martino per tenere lontani i pericoli, intervenendo spesso di prima intenzione a ricacciare la palla fuori area.
Cuomo 7, non è certo una novità, ma il suo apporto anche davanti alla difesa è di sostanza, presidio, rilancio e variante tattica quando si sganciano gli esterni. Dalle sue parti non si passa, come una diga mobile: e prima o poi verrà anche il goal di testa da corner, se lo meriterebbe tutto.
Acampora 6.5, il 17enne elogiato dal mister nel primo tempo ha un brutto cliente in Kabine, che ha il doppio della sua età. Ma "Ema" non trema, copre le consegne e ogni tanto si lancia sulla fascia. Gioca tranquillo e rende tranquilli anche i compagni di squadra e gli spettatori.
Djurić 6, per sua stessa ammissione non ha ancora i 90 minuti nelle gambe, e data anche la struttura fisica imponente entra a regime più tardi nel corso della partita. A un primo tempo difficile fa seguito un secondo di speranza, con recuperi in tackle e azioni da schermo che lasciano ben sperare quanto al suo contributo futuro. Dovrebbe liberare la falcata e il tiro, appena potrà.
Erman 5.5, c'è ma non si vede. Il triestino gioca mezz'ora in una parte di campo martoriata dal maltempo, non riesce a far valere la sua tecnica di fronte all'esuberanza fisica altrui. Poi Vittadello lo toglie e la squadra si assesta, senza che per il giovane sia una bocciatura o un rinvio agli esami di riparazione.
Nappello 7.5, non solo per l'azione del goal e un altro paio di analoghe che avrebbero potuto avere sorte migliore, ma anche per il nuovo ruolo di leader che si è ritagliato. Va su tutti i palloni, non tira indietro la gamba, ha senso della posizione anche da interno sinistro e non di rado torna trequartista: se gira lui, tutto è più facile.
Farinazzo 7.5, non ci sono più troppe parole, nel fuggire lungo la fascia e accentrarsi per tirare ce ne sono pochi come lui in questa categoria. Sempre pronto a creare pericoli in contropiede, vale spendere una parola per i suoi ripiegamenti difensivi di sacrificio. Imprescindibile.
Cecconello 7, continua la crescita della punta centrale ex Abano, che tiene sempre impegnati due difensori ma soprattutto torna anche nella propria metà campo a recuperare palloni da rifinire e giocare, come un finto nueve (che non è). Conquista punizioni e dà respiro a chi esce dal forcing. Bravo e prezioso.
Bullo 5.5, nemmeno per uno come Luca il manto odierno era l'ideale. Ma al netto dell'attenuante il talento lagunare ha faticato a rendersi pericoloso come suo solito, recalcitrando ad aiutare Acampora durante le folate offensive avversarie. Ha giocato partite migliori, ma ha vinto anche lui.
Granziera 6.5, il suo ingresso al fianco di Ballarin ha equilibrato la squadra con lo spostamento di Cuomo pochi metri fuori dall'area, giocando senza sbavature nè esitazioni. Ormai è chiaro a tutti che è un difensore centrale e snaturarlo (anche in emergenza) toglie qualcosa alle sue potenzialità, che restano notevoli.
Barone 6, venti minuti alla ricerca della profondità. Bentornato. Pelizzer 6.5, gli bastano pochi minuti per far ammonire un avversario, rimediare alcuni calci di punizione, tenere alta la bandiera con la garra charrùa (oggi pare si debba dire così) che gli si riconosce. Per Stefano vale quanto detto anche per "Fari": che squadra sarebbe senza uno così? Pregnolato s.v., utile nel fortino finale.
Pagine
▼
domenica 25 novembre 2018
sabato 24 novembre 2018
CLODIENSE IN FRIULI PER LA PRIMA VITTORIA ESTERNA. MA CONTRO IL CJARLINS MUZANE DI PASTORELLI E DURAVIA SARÀ DIFFICILE
Insidiosa trasferta friulana per la Clodiense Chioggia Sottomarina, che oggi dalle ore 14.30 è impegnata in campionato all'ostico stadio Della Ricca di Carlino, per affrontare i padroni di casa del Cjarlins Muzane, allenati dall'ex giocatore della Reggiana Stefano de Agostini. Una formazione rafforzatasi sensibilmente durante il mercato estivo, tesserando l'esperto goleador Kabine oltre agli ex granata Pastorelli e Duravia, che si sono andati a innestare su un organico di tutto rispetto, con le conferme dei vari Spetić, Smrtnik, Bussi, Moras e Tonizzo. I friulani stanno facendo bene nel torneo, segnando molto e mettendo sotto le cosiddette "grandi". Dal canto suo la compagine lagunare cerca di dare seguito ai tre pareggi consecutivi, magari conquistando quella che sarebbe la prima vittoria in trasferta della stagione per scrollarsi dall'ultimo posto in classifica: a disposizione dell'allenatore Vittadello anche il nuovo arrivo Tattini, ma difficilmente giocherà dall'inizio: probabile la conferma del modulo delle ultime partite (con Cecconello boa e Martino a tutta fascia sinistra), salvo il rientro di Ballarin al centro della difesa in luogo di Granziera. Arbitra Fabrizio Arcidiacono di Acireale, il match sarà seguito in diretta testuale con aggiornamenti in tempo reale dalla pagina fb Clodiense Fan Club.
mercoledì 21 novembre 2018
LA PUNTA MARCO TATTINI LASCIA L'IMOLESE E SI ACCASA ALLA CLODIENSE: ANNI FA LE SEGNÒ UN GOAL
Arriva dall'Imolese il primo rinforzo autunnale per la Clodiense Chioggia Sottomarina. Si tratta dell'attaccante Marco Tattini, 28 anni proprio oggi, svincolatosi pochi giorni fa dalla formazione rossoblu: formatosi nelle giovanili del Cesena, con il quale vanta anche due presenze in serie B, Tattini è una punta esterna veloce che ha realizzato anche un goal contro la Clodiense nel campionato 2014-2015. Non quel che si dice uno sfondareti (11 goal in 75 presenze nella quarta serie, due reti anche in Lega Pro), ma la speranza è che proprio a Chioggia il giocatore trovi la sua realizzazione: intanto ha già sostenuto il primo allenamento con i nuovi compagni. Resta ora da capire quale posto troverà nello scacchiere offensivo di mister Vittadello, impegnato peraltro a preparare la squadra nella difficilissima trasferta di domenica a Carlino in Friuli.
domenica 18 novembre 2018
SOLO 1-1 TRA CLODIENSE E TRENTO, NELLA BORA ENTRAMBE RESTANO ULTIME
Il goal di Farinazzo all'inizio del secondo tempo aveva illuso i granata, ma un'azione verticale di Bosio ha riportato in parità le sorti dell'incontro allo stadio Ballarin. La Clodiense non vince dal 23 settembre (1-0 col Levico, siglato Barone) e anche oggi -dopo l'ottimo match di Cartigliano- si sono ripresentati i soliti problemi: manovra lenta, palla spesso passata indietro, tiri in porta col contagocce; non sta meglio la formazione trentina. Entrambe a fine partita hanno raggiunto a 7 punti il Belluno, sconfitto a Sankt Georgen. I migliori fra i lagunari: Pelizzer, Cecconello, Nappello e Cuomo.
L'allenatore granata Mario Vittadello deve fare a meno di Ballarin squalificato e di Barone infortunato, e schiera Camerlengo in porta, Bagarolo e Martino difensori esterni a tutta fascia, Granziera e Cuomo difensori centrali, Pelizzer e Baccolo a dare sostanza e classe al centrocampo, Nappello da mezzala ad avviare l’azione per le ali Farinazzo e Bullo, e il centravanti Cecconello. In panchina Grego, Pregnolato, Pupa, Scandilori, Abrefah, Arvia, Djurić, Erman, Acampora. La formazione locale conferma circa quella che ha pareggiato a Cartigliano, con Farinazzo in luogo di Erman. In panchina nessun attaccante, possibili solo eventuali rimpiazzi conservativi. Trento con Barosi, Carella, Panariello, Sabato, Badjan, Paoli, Furlan, Selvatico, Dragoni, Bonazzi e Bosio. Arbitra Tesi di Lucca sotto un cielo poco nuvoloso e con molto vento (qualche giocatore è imbacuccato in panchina con berretto e sciarpa), davanti a 200 spettatori tra cui una buona rappresentanza degli ultras ospiti.
Si inizia con una punizione granata dalla trequarti: Nappello serve Martino che cade in area, il direttore di gara lascia correre. Al 9° Pelizzer recupera un pallone e lo serve a Cecconello, messo giù al limite: nuova punizione clodiense, ma il pallone calciato da Nappello colpisce la parte alta della rete difesa da Barosi. La partita è dura e molto fallosa da parte trentina: Badjan rischia il cartellino rosso già al 13° dopo aver preso il giallo. Al 19° si vede anche il Trento, con un lancio lungo per Bosio che controlla e tira di sinistro, para Camerlengo. Le due squadre saltano non di rado la batteria di centrocampo con lanci lunghi, ad esempio Baccolo è in regia ma viene poco servito. Al 30° un altro lancio lungo, stavolta per Bullo che si assesta la palla e calcia dal limite, il tiro va alto.
Pochi minuti dopo il positivo Cecconello ruba palla e calcia in diagonale, palla a lato di poco. A differenza della partita di Cartigliano, stavolta Martino è disciplinato in difesa e si concede poche avanzate. Ultima azione del primo tempo: Bullo calcia da lontano, para agevolmente Barosi. Reti inviolate con lieve supremazia territoriale ospite, ma occasioni granata. Il centrocampo del Trento è affollato e controlla il gioco con una diga, ai granata resta il contropiede: ma gli attaccanti non giocano vicini tra loro e l'ispirato quanto disciplinato Nappello spesso parte da troppo indietro.
Si riprende con la potenza Djurić in luogo dell'eleganza di Baccolo, che accusa un risentimento muscolare. La Clodiense attacca con il vento a favore e al 52° passa in vantaggio: Cecconello recupera un pallone sbagliato da Panariello e serve Farinazzo, il quale si invola e segna in diagonale, esultando come Cristiano Ronaldo. Risposta trentina al 57° con il tiro-cross dell'esterno Paoli, la palla si posa sulla parte alta della rete difesa da Camerlengo. Al 61° un corner battuto da Nappello genera una mischia in area, Cuomo non la risolve e la palla finisce a Barosi. Subito dopo l'occasione sfumata per il 2-0, con una sgroppata di Bullo che se ne va in contropiede da solo, ma il suo pallone è allungato dalla bora verso il portiere avversario.
Farinazzo chiede il cambio e lo sostituisce Abrefah, nel Trento esce Furlan ed entra Bertoldi, gialloblu in forcing a 3 punte: il pareggio arriva al 68° con il neoentrato che lancia Bosio nello spiraglio in mezzo fra Granziera e Bagarolo che non chiudono, la punta infila Camerlengo con un tiro incrociato. Cuomo è il signore della difesa e libera di testa in area, Djurić ferma alcune azioni avversarie, il contropiede granata è spesso affidato a Nappello: la gara è nervosa, nessuno vuole perdere, ci si gioca molto in classifica e nel morale. I trentini sono spinti dal tifo degli ultrà in gradinata laguna. Al 77° una leggerezza di Granziera poteva costare caro alla Clodiense, ma il Trento non può sfruttare la chance per un fuorigioco.
Due minuti più tardi su punizione il solito Nappello libera Abrefah con uno schema provato in allenamento, ma il centrocampista di origine ghanese viene fatto allargare da Badjan e calcia alto. All'84° il trentino Trevisan, entrato in campo solo da 15 minuti, viene espulso per doppia ammonizione dopo l'ennesimo fallo su Nappello: allora Vittadello toglie Bullo per Acampora, avanzando Martino quale colpo a sorpresa di fine match. Al 92° l'ultima occasione per la Clodiense con la punizione del numero 10, che come in avvio di partita calcia alto di poco. Il match termina con un punto a testa fra due squadre convalescenti: la Clodiense non ha demeritato, anche se si è visto che può giocare meglio di così. Domenica insidiosa trasferta friulana sul terreno del Cjarlins Muzane, e come dice Vittadello i punti vanno cercati in ogni campo. Tanto più che la Clodiense da trasferta non di rado è più bella da vedere che quella tra le mura amiche.
In sala stampa l'allenatore granata rivendica alla propria difesa di aver concesso un solo tiro -purtroppo fatale- agli avversari, e non cela il rammarico per il 2-0 sfumato sul contropiede "ventoso" di Bullo. Ma da tre partite la Clodiense non perde, e pure se la classifica ancora piange c'è l'idea di poter essere lungo la strada giusta, anche tatticamente parlando: promosso ormai l'esperimento di Martino terzino sinistro, anche Nappello mezzala funziona. Dal canto suo Marco Farinazzo ai microfoni di Chioggia Azzurra ha detto che ormai manca solo la vittoria, mentre l'esperto allenatore trentino Luciano de Paola (mediano in serie A negli anni Novanta con Lazio, Brescia, Atalanta e Cagliari) si tiene stretto il punto in trasferta, in attesa di tempi migliori: il piacere di conversare di calcio con gli aneddoti di un vecchio campione è uno dei tanti motivi per cui facciamo questo mestiere, anche qui nell'amata provincia.
A breve inizierà anche il mercato di riparazione, che entro la fine dell'anno potrebbe ridisegnare l'ossatura delle squadre. In casa Clodiense ancora non si registrano movimenti in entrata (Gasparini Novelli e Leveh non sono già stati confermati, con il reintegro di Djurić nella rosa), ma alcune scelte reiterate nelle ultimissime settimane forse sono indizi: Arvia, Scandilori e lo stesso Barone saranno ancora calciatori della Clodiense? La domanda è lecita, se il regista imprescindibile per nove giornate ha saltato interamente le ultime due (il turnover lasciava intuire che oggi avrebbe potuto riprendere il suo posto), se il terzino ex Arzignano da quasi un mese fa panchina in luogo di Acampora, dell'ala Martino e del giovanissimo Pupa, e se la punta ex Mantova ancora non si è ripreso dall'ultimo infortunio, con Cecconello che sta tenendo alta la squadra e risulta tatticamente prezioso non solo spalle alla porta. Di certo qualcuno arriverà, per provare a uscire dalle secche del fondo classifica.
LE PAGELLE DEI GRANATA
Camerlengo 6, non ha colpe nel vedersi Bosio solo davanti a lui e anzi cerca di attutire l'impatto del tiro, che s'infila comunque. Prima blocca con sicurezza un diagonale dello stesso centravanti e non soffre quasi mai.
Bagarolo 5.5, si lascia infilare dal contropiede di Bosio che passa in mezzo tra il terzino e Granziera, mentre prima e dopo sbaglia alcuni appoggi consegnando la palla agli avversari. Un passo indietro le buone prestazioni delle ultime settimane.
Granziera 5.5, condivide col numero 2 l'indecisione nel goal trentino (al netto dell'assist illuminante di Bertoldi), e anche poco più tardi rischia di regalare un goal al Trento ma l'arbitro fischia il fuorigioco. Nel finale è il primo a lanciare lungo verso l'attacco.
Cuomo 6.5, leader di una difesa inedita, la registra per bene e la rende impermeabile con interventi in prima persona, in anticipo e non solo. Gran senso della posizione e le consuete proiezioni offensive nei calci d'angolo. Uno che non delude praticamente mai.
Martino 6, resta in posizione a differenza di Cartigliano dove era stato devastante. Qui deve controllare Paoli e le sovrapposizioni, e in fase difensiva non sbaglia niente. C'erano tuttavia i margini per contribuire all'azione offensiva.
Pelizzer 6.5, è ubiquo e dà una mano a tutti, sia come frangiflutti che per iniziare l'azione di rimessa. Subisce le attenzioni avversarie che lo caricano di falli. Giocatore imprescindibile quando è in forma come nell'ultimo periodo.
Baccolo 5.5, frenato da un risentimento muscolare che lo mette ko dopo un solo tempo, il regista di scuola padovana viene spesso saltato dai lanci lunghi che partono dalle difese. Quando ha la palla fornisce il solito contributo di tecnica e fa il pendolo box to box.
Nappello 6.5, da mezzala sta più lontano dalla porta ma ha la dote di lanciare le ali e di prendere metri con Cecconello. La classe e i dribbling sguscianti non si discutono, oggi è stato anche disciplinato (nonostante i falli subiti) e con due calci di punizione avrebbe potuto segnare.
Farinazzo 6, il goal è dei suoi, ma spesso viene anticipato o controllato bene dall'esterno trentino Badjan (peraltro a rischio espulsione già dai primi minuti). Lascia a due terzi di partita per affanno fisico, e le capacità della squadra di pungere calano.
Cecconello 6.5, la sua miglior partita in granata. Recupera molti palloni dagli errori difensivi gialloblu (uno di questo diventa il goal di Farinazzo), prende altrettanti calci di punizione, allunga la squadra dandole respiro. Gli manca solo il goal: bel diagonale nel primo tempo.
Bullo 5.5, il talento di casa oggi brilla meno di altre volte, un po' perché ben controllato un po' perché non sta vicino a Cecconello. Raramente favorisce le sovrapposizioni lungo la sua fascia, a fine primo tempo Vittadello lo inverte con Farinazzo. Un tiro all'attivo, alto.
Djurić 6, gioca il secondo tempo al posto di Baccolo, con caratteristiche notoriamente differenti. La potenza e il fisico del pesarese si piazzano davanti alla difesa a rubare palloni e rilanciarli, e lo fa bene; ci si aspettava qualche galoppata delle sue, a spaccare la partita.
Abrefah 5.5, sostituisce Farinazzo andando testualmente a rilevarne il posto sulla fascia destra, quando forse sarebbe stato più utile a centrocampo dopo l'1-0 (e magari avanzare Nappello dietro le due punte superstiti). Qualche tocco arruffato e una buona occasione su schema di Nappello da calcio di punizione, ma calcia alto. Acampora senza voto, gioca dieci minuti e partecipa al confuso attacco finale, cercando la profondità.
L'allenatore granata Mario Vittadello deve fare a meno di Ballarin squalificato e di Barone infortunato, e schiera Camerlengo in porta, Bagarolo e Martino difensori esterni a tutta fascia, Granziera e Cuomo difensori centrali, Pelizzer e Baccolo a dare sostanza e classe al centrocampo, Nappello da mezzala ad avviare l’azione per le ali Farinazzo e Bullo, e il centravanti Cecconello. In panchina Grego, Pregnolato, Pupa, Scandilori, Abrefah, Arvia, Djurić, Erman, Acampora. La formazione locale conferma circa quella che ha pareggiato a Cartigliano, con Farinazzo in luogo di Erman. In panchina nessun attaccante, possibili solo eventuali rimpiazzi conservativi. Trento con Barosi, Carella, Panariello, Sabato, Badjan, Paoli, Furlan, Selvatico, Dragoni, Bonazzi e Bosio. Arbitra Tesi di Lucca sotto un cielo poco nuvoloso e con molto vento (qualche giocatore è imbacuccato in panchina con berretto e sciarpa), davanti a 200 spettatori tra cui una buona rappresentanza degli ultras ospiti.
Si inizia con una punizione granata dalla trequarti: Nappello serve Martino che cade in area, il direttore di gara lascia correre. Al 9° Pelizzer recupera un pallone e lo serve a Cecconello, messo giù al limite: nuova punizione clodiense, ma il pallone calciato da Nappello colpisce la parte alta della rete difesa da Barosi. La partita è dura e molto fallosa da parte trentina: Badjan rischia il cartellino rosso già al 13° dopo aver preso il giallo. Al 19° si vede anche il Trento, con un lancio lungo per Bosio che controlla e tira di sinistro, para Camerlengo. Le due squadre saltano non di rado la batteria di centrocampo con lanci lunghi, ad esempio Baccolo è in regia ma viene poco servito. Al 30° un altro lancio lungo, stavolta per Bullo che si assesta la palla e calcia dal limite, il tiro va alto.
Pochi minuti dopo il positivo Cecconello ruba palla e calcia in diagonale, palla a lato di poco. A differenza della partita di Cartigliano, stavolta Martino è disciplinato in difesa e si concede poche avanzate. Ultima azione del primo tempo: Bullo calcia da lontano, para agevolmente Barosi. Reti inviolate con lieve supremazia territoriale ospite, ma occasioni granata. Il centrocampo del Trento è affollato e controlla il gioco con una diga, ai granata resta il contropiede: ma gli attaccanti non giocano vicini tra loro e l'ispirato quanto disciplinato Nappello spesso parte da troppo indietro.
Si riprende con la potenza Djurić in luogo dell'eleganza di Baccolo, che accusa un risentimento muscolare. La Clodiense attacca con il vento a favore e al 52° passa in vantaggio: Cecconello recupera un pallone sbagliato da Panariello e serve Farinazzo, il quale si invola e segna in diagonale, esultando come Cristiano Ronaldo. Risposta trentina al 57° con il tiro-cross dell'esterno Paoli, la palla si posa sulla parte alta della rete difesa da Camerlengo. Al 61° un corner battuto da Nappello genera una mischia in area, Cuomo non la risolve e la palla finisce a Barosi. Subito dopo l'occasione sfumata per il 2-0, con una sgroppata di Bullo che se ne va in contropiede da solo, ma il suo pallone è allungato dalla bora verso il portiere avversario.
Farinazzo chiede il cambio e lo sostituisce Abrefah, nel Trento esce Furlan ed entra Bertoldi, gialloblu in forcing a 3 punte: il pareggio arriva al 68° con il neoentrato che lancia Bosio nello spiraglio in mezzo fra Granziera e Bagarolo che non chiudono, la punta infila Camerlengo con un tiro incrociato. Cuomo è il signore della difesa e libera di testa in area, Djurić ferma alcune azioni avversarie, il contropiede granata è spesso affidato a Nappello: la gara è nervosa, nessuno vuole perdere, ci si gioca molto in classifica e nel morale. I trentini sono spinti dal tifo degli ultrà in gradinata laguna. Al 77° una leggerezza di Granziera poteva costare caro alla Clodiense, ma il Trento non può sfruttare la chance per un fuorigioco.
Due minuti più tardi su punizione il solito Nappello libera Abrefah con uno schema provato in allenamento, ma il centrocampista di origine ghanese viene fatto allargare da Badjan e calcia alto. All'84° il trentino Trevisan, entrato in campo solo da 15 minuti, viene espulso per doppia ammonizione dopo l'ennesimo fallo su Nappello: allora Vittadello toglie Bullo per Acampora, avanzando Martino quale colpo a sorpresa di fine match. Al 92° l'ultima occasione per la Clodiense con la punizione del numero 10, che come in avvio di partita calcia alto di poco. Il match termina con un punto a testa fra due squadre convalescenti: la Clodiense non ha demeritato, anche se si è visto che può giocare meglio di così. Domenica insidiosa trasferta friulana sul terreno del Cjarlins Muzane, e come dice Vittadello i punti vanno cercati in ogni campo. Tanto più che la Clodiense da trasferta non di rado è più bella da vedere che quella tra le mura amiche.
In sala stampa l'allenatore granata rivendica alla propria difesa di aver concesso un solo tiro -purtroppo fatale- agli avversari, e non cela il rammarico per il 2-0 sfumato sul contropiede "ventoso" di Bullo. Ma da tre partite la Clodiense non perde, e pure se la classifica ancora piange c'è l'idea di poter essere lungo la strada giusta, anche tatticamente parlando: promosso ormai l'esperimento di Martino terzino sinistro, anche Nappello mezzala funziona. Dal canto suo Marco Farinazzo ai microfoni di Chioggia Azzurra ha detto che ormai manca solo la vittoria, mentre l'esperto allenatore trentino Luciano de Paola (mediano in serie A negli anni Novanta con Lazio, Brescia, Atalanta e Cagliari) si tiene stretto il punto in trasferta, in attesa di tempi migliori: il piacere di conversare di calcio con gli aneddoti di un vecchio campione è uno dei tanti motivi per cui facciamo questo mestiere, anche qui nell'amata provincia.
A breve inizierà anche il mercato di riparazione, che entro la fine dell'anno potrebbe ridisegnare l'ossatura delle squadre. In casa Clodiense ancora non si registrano movimenti in entrata (Gasparini Novelli e Leveh non sono già stati confermati, con il reintegro di Djurić nella rosa), ma alcune scelte reiterate nelle ultimissime settimane forse sono indizi: Arvia, Scandilori e lo stesso Barone saranno ancora calciatori della Clodiense? La domanda è lecita, se il regista imprescindibile per nove giornate ha saltato interamente le ultime due (il turnover lasciava intuire che oggi avrebbe potuto riprendere il suo posto), se il terzino ex Arzignano da quasi un mese fa panchina in luogo di Acampora, dell'ala Martino e del giovanissimo Pupa, e se la punta ex Mantova ancora non si è ripreso dall'ultimo infortunio, con Cecconello che sta tenendo alta la squadra e risulta tatticamente prezioso non solo spalle alla porta. Di certo qualcuno arriverà, per provare a uscire dalle secche del fondo classifica.
LE PAGELLE DEI GRANATA
Camerlengo 6, non ha colpe nel vedersi Bosio solo davanti a lui e anzi cerca di attutire l'impatto del tiro, che s'infila comunque. Prima blocca con sicurezza un diagonale dello stesso centravanti e non soffre quasi mai.
Bagarolo 5.5, si lascia infilare dal contropiede di Bosio che passa in mezzo tra il terzino e Granziera, mentre prima e dopo sbaglia alcuni appoggi consegnando la palla agli avversari. Un passo indietro le buone prestazioni delle ultime settimane.
Granziera 5.5, condivide col numero 2 l'indecisione nel goal trentino (al netto dell'assist illuminante di Bertoldi), e anche poco più tardi rischia di regalare un goal al Trento ma l'arbitro fischia il fuorigioco. Nel finale è il primo a lanciare lungo verso l'attacco.
Cuomo 6.5, leader di una difesa inedita, la registra per bene e la rende impermeabile con interventi in prima persona, in anticipo e non solo. Gran senso della posizione e le consuete proiezioni offensive nei calci d'angolo. Uno che non delude praticamente mai.
Martino 6, resta in posizione a differenza di Cartigliano dove era stato devastante. Qui deve controllare Paoli e le sovrapposizioni, e in fase difensiva non sbaglia niente. C'erano tuttavia i margini per contribuire all'azione offensiva.
Pelizzer 6.5, è ubiquo e dà una mano a tutti, sia come frangiflutti che per iniziare l'azione di rimessa. Subisce le attenzioni avversarie che lo caricano di falli. Giocatore imprescindibile quando è in forma come nell'ultimo periodo.
Baccolo 5.5, frenato da un risentimento muscolare che lo mette ko dopo un solo tempo, il regista di scuola padovana viene spesso saltato dai lanci lunghi che partono dalle difese. Quando ha la palla fornisce il solito contributo di tecnica e fa il pendolo box to box.
Nappello 6.5, da mezzala sta più lontano dalla porta ma ha la dote di lanciare le ali e di prendere metri con Cecconello. La classe e i dribbling sguscianti non si discutono, oggi è stato anche disciplinato (nonostante i falli subiti) e con due calci di punizione avrebbe potuto segnare.
Farinazzo 6, il goal è dei suoi, ma spesso viene anticipato o controllato bene dall'esterno trentino Badjan (peraltro a rischio espulsione già dai primi minuti). Lascia a due terzi di partita per affanno fisico, e le capacità della squadra di pungere calano.
Cecconello 6.5, la sua miglior partita in granata. Recupera molti palloni dagli errori difensivi gialloblu (uno di questo diventa il goal di Farinazzo), prende altrettanti calci di punizione, allunga la squadra dandole respiro. Gli manca solo il goal: bel diagonale nel primo tempo.
Bullo 5.5, il talento di casa oggi brilla meno di altre volte, un po' perché ben controllato un po' perché non sta vicino a Cecconello. Raramente favorisce le sovrapposizioni lungo la sua fascia, a fine primo tempo Vittadello lo inverte con Farinazzo. Un tiro all'attivo, alto.
Djurić 6, gioca il secondo tempo al posto di Baccolo, con caratteristiche notoriamente differenti. La potenza e il fisico del pesarese si piazzano davanti alla difesa a rubare palloni e rilanciarli, e lo fa bene; ci si aspettava qualche galoppata delle sue, a spaccare la partita.
Abrefah 5.5, sostituisce Farinazzo andando testualmente a rilevarne il posto sulla fascia destra, quando forse sarebbe stato più utile a centrocampo dopo l'1-0 (e magari avanzare Nappello dietro le due punte superstiti). Qualche tocco arruffato e una buona occasione su schema di Nappello da calcio di punizione, ma calcia alto. Acampora senza voto, gioca dieci minuti e partecipa al confuso attacco finale, cercando la profondità.
SCONTRO SALVEZZA ALLO STADIO BALLARIN, LA CLODIENSE CONTRO IL TRENTO PER VINCERE E RILANCIARSI
Non ci sono mezzi termini per definire l'incontro odierno (inizio ore 14.30) allo stadio Ballarin, valido per il campionato di serie D girone C. Dopo dieci giornate Clodiense Chioggia Sottomarina e Trento sono entrambe ultime con soli 6 punti in classifica, una situazione che nessuno avrebbe pronosticato in estate per le due compagini: oggi i granata si trovano costretti a vincere, come sempre ultimamente quando hanno affrontato sia le squadre di vertice che le rivali per la salvezza. E dalla bella ma sfortunata partita di Cartigliano possono avere con sè un alleato in più: il gioco, che ha consentito di dominare i vicentini salvo la solita beffa nel finale. Se gli atleti guidati a Mario Vittadello replicheranno la partita dello stadio Fair Play tutto sarà più facile. Pure la formazione gialloblu, zeppa di giocatori esperti nella categoria, si è affidata ad ottobre al tecnico Luciano de Paola (ex calciatore di Brescia e Lazio negli anni '90) per risalire la china verso zone di classifica più consone al proprio lignaggio. Per quanto riguarda la formazione lagunare, detto degli infortuni persistenti a Barone e Acampora, non ci sarà Alberto Ballarin squalificato dopo il discutibile fallo da ultimo uomo commesso a Cartigliano, con conseguente espulsione; pertanto il mister potrebbe scegliere Camerlengo in porta, Bagarolo e Martino difensori esterni a tutta fascia, Granziera e Cuomo difensori centrali protetti dal regista Arvia, Pelizzer e Baccolo a dare sostanza e classe al centrocampo, Nappello dietro le punte larghe Farinazzo e Bullo. Arbitra l'incontro Leonardo Tesi della sezione AIA di Lucca.
mercoledì 14 novembre 2018
LA CLODIENSE BUTTA DUE PUNTI A CARTIGLIANO: 2-2 CHE LASCIA L'AMARO IN BOCCA E QUALCHE PERPLESSITÀ ARBITRALE
Un punto che lascia l’amaro in bocca, quello che dopo 95 minuti stringe tra le mani la Clodiense Chioggia Sottomarina dal 2-2 di Cartigliano. Si può parlare benissimo di due punti persi allo stadio Fair Play, di fronte all'incanto della villa Morosini Cappello: vista la mole di gioco, le occasioni prodotte, il duplice vantaggio, l’autorevolezza mostrata anche nei venti minuti disputati in dieci uomini, e un paio di decisioni arbitrali che lasciano perplessi gli sportivi granata. L'incontro è stato diretto da Fabio Luongo della sezione di Napoli sotto un caldo sole quasi estivo, e davanti a oltre 300 spettatori.
In formazione rivista (prima volta senza Arvia, lasciato in panchina nel turnover, e al centro dell'attacco c'è Cecconello), con Martino nell'inedito ruolo di terzino sinistro a tutta fascia -grande la sua prestazione- la Clodiense va in vantaggio con un rigore dell'ottimo Nappello per fallo del portiere su Pelizzer, dopo una globale disattenzione difensiva biancoblu. I granata si sono fatti raggiungere da un altro rigore, calciato da Di Gennaro (severa espulsione di Ballarin): Camerlengo intuisce, devia la palla sulla traversa ma questa ricade in campo. Anche in 10 i lagunari hanno il sopravvento nel gioco e collezionano corner.
Dopo venti minuti l'arbitro ristabilisce la parità numerica fra le squadre espellendo il biancoblu Appiah, e l'allenatore chioggiotto gioca la carta Farinazzo, che al 77' raddoppia su percussione corale. Ma a due minuti dal termine ancora Di Gennaro riporta la situazione sul 2-2, nonostante un probabile fallo su Cuomo e un possibile fuorigioco. Ora la Clodiense è ultima, e domenica calerà in laguna il Trento: scontro diretto da vincere assolutamente, giocando come oggi è possibile.
I primi minuti non dispensano emozioni, i padroni di casa a centroclassifica amministrano ma la Clodiense si fa intraprendente e cominciano a fioccare i tiri in porta: non pare neanche vero scriverlo, a fronte di qualche precedente prestazione asfittica. Al 15° Bullo calcia in diagonale, il portiere Bortignon alza in corner. Poi Pelizzer da fuori, a lato, così ancora Nappello si rende insidioso ma c'è sempre Bortignon. Al 22° Stefano Pelizzer si invola e la difesa di casa incredibilmente lo lascia fare, fino a che Bortignon è costretto ad atterrarlo in area: rigore ineccepibile che Nappello trasforma.
La Clodiense domina anche il conto dei corner, Baccolo di testa colpisce alto. Nappello è in giornata positiva, e con lui è più convincente la squadra, che va convinta nei contrasti e dietro rischia ancora poco. Al 28' un cross del vicentino Alex Pellizzer (da non confondere col lagunare Pelizzer) dalla sinistra trova il colpo di testa di Di Gennaro e la palla va fuori. Pelizzer si allarga spesso a destra, lasciando a Baccolo il compito di sdoppiarsi.
Inopinatamente, al 34°, Visinoni cerca di superare Ballarin e Cuomo che si chiudono a sandwich: l'attaccante va a terra e Luongo fischia il rigore. Non solo: caccia Ballarin in quanto ritenuto ultimo uomo, ma lo stesso Cuomo e Bagarolo avrebbero potuto intervenire sull'uomo lanciato a rete. Tant'è, calcia Di Gennaro e Camerlengo ci arriva, devia la palla che sbatte sulla traversa e si insacca: sfortuna che più sfortuna non si può. Uno a uno e Clodiense in dieci, ma i lagunari non si pèrdono d'animo e conquistano nuovi calci d'angolo con Nappello che dribbla e crossa, smanaccia Bortignon.
Al 39° esce Cecconello ed entra Pregnolato per ristabilire la difesa a 4, con Baccolo a dispensare colpi di classe di supporto a Luca Bullo. Uno schema su punizione poteva creare problemi ai granata: Appiah triangola con Di Gennaro, la palla arriva a Visinoni il cui diagonale è troppo aperto e si perde sul fondo. Alleggerimento di Martino che semina lo scompiglio sulla fascia sinistra a ridosso del fischio di fine frazione, il suo tiro-cross si perde sul fondo ma mette i brividi a Bortignon e alla difesa di casa.
Che la Clodiense in 10 non soffra gli avversari, lo testimoniano anche i primi dieci minuti della ripresa. Un nuovo tiro-cross di Martino finisce alto sopra la traversa, Baccolo subisce un brutto fallo a centrocampo, il Cartigliano prende campo ma non impensierisce. E al 56° viene ristabilita la parità numerica con l'espulsione di Appiah per somma di ammonizioni: il ghanese atterra il solito, roccioso Pelizzer a centrocampo. E in dieci uomini per parte il pensiero della vittoria solletica la tribù chioggiotta.
Un tiro di Ronzani bloccato a terra da Camerlengo non fa primavera, a centrocampo dominano Pelizzer e Nappello, Martino e Baccolo. Dopo un'ora di gioco Farinazzo sostituisce l'ex padovano che non ha più di un'ora nelle gambe, garantendo un supporto testuale a Bullo, mentre Vittadello (al posto di Erman) fa esordire anche Federico Pupa, terzino sinistro del vivaio, classe 2001: in questo modo Martino è liberato in avanti sulla sinistra, con grande fiducia nel 17enne nuovo elemento difensivo.
L'arbitro napoletano si fa sentire a suon di cartellini: ne fanno le spese in tanti, soprattutto fra i clodiensi, anche per proteste. Al 70° una debole girata di Farinazzo con il sinistro finisce tra le braccia di Bortignon: la partita si fa calda e la Clodiense merita il vantaggio. Che ottiene al 77°: Nappello scivola a centrocampo, il trattore Pelizzer recupera la palla e la porta fino alla trequarti, dove serve Bullo con un pregevole filtrante: l'ala chioggiotta crossa basso per Farinazzo che anticipa Mazzon e scaglia verso la porta. Bortignon ci arriva una volta, non due.
Dopo il goal dell'1-2 esce Bullo e si rivede in campo Matteo Scandilori, che va largo a sinistra col tuttofare Martino di punta. Anche Ferronato, l'allenatore dei biancoblu, opera un paio di cambi, ma è sempre la Clodiense a tenere il pallino del gioco: Nappello sciorina numeri d'alta scuola e lancia in profondità proprio Martino, appena troppo lungo; dietro è Cuomo a salvare la situazione anticipando un avversario lanciato a rete.
Tutto pare apparecchiato per la prima vittoria in trasferta, ma il diavolo fa pentole e anche coperchi: all'88° Cuomo perde un contrasto al limite dell'area granata, in modo quantomeno dubbio se non apertamente falloso. La palla perviene a Di Gennaro che, sul filo del fuorigioco (c'è chi è pronto a giurare fosse oltre, ma Bagarolo è quasi in linea), fa secco Camerlengo in uscita. Un 2-2 che lo stesso allenatore di casa trova eccessivo, ma che naturalmente e giustamente si tiene ben stretto. Come a Montebelluna, i minuti finali sono decisivi in senso negativo per la squadra di Chioggia e Sottomarina.
I cinque minuti di recupero non cambiano più la nuova inerzia del match: Camerlengo devia in angolo una staffilata dalla sinistra, poi libera l'area da un traversone, mentre Farinazzo conquista una punizione sulla trequarti sinistra. L'ultimo assalto granata non produce alcunché, nonostante il dispiego di forze in area d'attacco. Con il sipario calano le speranze di vittoria per l'undici clodiense, che ora si proietta allo scontro di coda con il Trento (vittorioso 2-0 nel derby contro il Levico Terme): giocando così, e continuando a tirare in porta con una manovra velocizzata e sciolta, si può vincere davvero ed "espugnare" di nuovo lo stadio Ballarin.
Mister Vittadello mastica amaro, sì, ma consapevole della prova più che buona della sua squadra. «Essere rimasti in dieci non ci voleva - dice - anche perché ha dovuto togliere Cecconello che stava tenendo alta la squadra. Poi la disattenzione finale: anche senza appigliarsi all'arbitro o al guardalinee, un goal così da una punizione concessa a centrocampo non si doveva prendere». Poi un paio di elogi ai singoli: «A Martino bisogna solo dire grazie, e ho visto un Nappello che ci tiene molto e che sa fare la differenza».
LE PAGELLE DEI GRANATA
Camerlengo 6.5, incolpevole sul secondo goal, sul primo c'era praticamente arrivato. Inoltre ha messo i guantoni per sventare qualche situazione critica, anche se spesso ha respinto la palla (che "scottava") più che bloccarla.
Bagarolo 6.5, si vede lontano un miglio che il suo sistema preferito prevede una difesa a 3 e lui libero di sgroppare sulla fascia, ma sacrificandosi il 2000 rispetta le consegne e non commette più le indecisioni di inizio campionato. Dalla sua parte non si passa!
Martino 7.5, la sorpresa di giornata: anche se ad Adria aveva giocato da terzino a tutta fascia, nella Clodiense era la prima volta. E il generoso ha svolto il compito più che egregiamente, diventando imprendibile in fase d'attacco, puntuale ed efficace in difesa. Ha trovato il suo ruolo?
Ballarin 5.5, forse ha davvero agganciato lui Visinoni, nel sandwich con Cuomo, ma l'espulsione da ultimo difensore è azzardata, con due compagni di reparto in grado ancora di intervenire. Prima di quest'azione non aveva mostrato sbavature, reggendo la retroguardia.
Cuomo 6.5, con la cacciata del capitano è lui ad assumersi il compito di regolare una difesa inedita. Lo fa benissimo, chiamando il fuorigioco e intervendo col solito tempismo quando scappa qualcuno. Prima o poi troverà anche il goal da calcio d'angolo, tra le sue specialità.
Baccolo 7, quando tocca la palla parla la sua lingua, e questo si sapeva. Forse si conoscevano meno le sue doti reattive, i ripiegamenti, la forza a sradicare palloni e collegare i reparti, assistendo ora Bullo, ora Erman. Quando avrà i 90 minuti nelle gambe sarà un asso di briscola.
Pelizzer 7, è dappertutto e fa mille cose, di fisico, di tecnica, di saggezza tattica. Ha anche la grande qualità di far ammonire (o espellere) gli avversari conquistandosi i falli decisivi: temuto e avversato dai tifosi altrui, medaglie da appuntarsi per compiacere i propri. Quando è in campo si sente.
Erman 6, forse il meno appariscente del brillante blocco di centrocampo, lavora per coprire le spalle e riavviare l'azione con precisione. Lo fa bene, in un'ottica box-to-box che sarà sicuramente stata apprezzata dall'allenatore.
Cecconello 6, ha la sua occasione ma le circostanze della partita (e il combinato disposto delle quote-giovani) lo penalizzano, togliendogli la possibilità di cercare il suo primo goal ufficiale in granata. Per 40 minuti tiene alta la squadra impegnando i due centrali: è quel che Vittadello gli ha chiesto, è quel che sa fare. Alla prossima chance.
Nappello 7.5, la sua miglior prestazione stagionale. Semplicemente imprendibile per i biancoblu, ritorna spesso a centrocampo ad aiutare l'impostazione: dribbling, lanci smarcanti, aperture e tanto lavoro "sporco" fanno del numero 10 ex Palermo un elemento di lusso, non solo tecnica ma anche volontà. Se continua così, salvarsi presto può non essere un miraggio.
Bullo 6.5, la solita effervescente "motorella", abile nel dialogo coi compagni del settore offensivo e nel farsi trovare spesso smarcato. È lui a servire l'assist perfetto a Farinazzo per il 2-1, è lui il primo a impegnare l'ottimo Bortignon. Ormai non esce più di squadra, per la gioia della sua città.
Farinazzo 7, non solo il goal ma una costante presenza offensiva che ha infastidito non poco i suoi marcatori su tutto il fronte. I numeri dicono che quando sta bene è un giocatore da cui non si può prescindere: anche dai suoi goal passa il raggiungimento dell'obiettivo. Dopo il 2-2 è quello che cerca con più convinzione la vittoria in extremis, facendo a sportellate e accumulando calci di punizione potenzialmente pericolosi.
Pupa 6.5, il 17enne delle giovanili di Bernardi esordisce sull'1-1 per scatenare Martino in avanti. Non tremano le gambe a lui nè al mister che l'ha messo in campo, ottenendone una prova senza errori, con un intervento difensivo e almeno una proiezione. Benvenuto in prima squadra, Federico!
Scandilori 6, il talento si rivede in campo dopo due stop iniziali, pronto a sostenere il giovane Pupa sulla fascia e a dare una mano a metà campo quando si tratta di fare legna e argine. Le qualità si conoscono, è il momento di tirarle fuori al massimo grado. Djurić è entrato nel recupero, senza voto.
In formazione rivista (prima volta senza Arvia, lasciato in panchina nel turnover, e al centro dell'attacco c'è Cecconello), con Martino nell'inedito ruolo di terzino sinistro a tutta fascia -grande la sua prestazione- la Clodiense va in vantaggio con un rigore dell'ottimo Nappello per fallo del portiere su Pelizzer, dopo una globale disattenzione difensiva biancoblu. I granata si sono fatti raggiungere da un altro rigore, calciato da Di Gennaro (severa espulsione di Ballarin): Camerlengo intuisce, devia la palla sulla traversa ma questa ricade in campo. Anche in 10 i lagunari hanno il sopravvento nel gioco e collezionano corner.
Dopo venti minuti l'arbitro ristabilisce la parità numerica fra le squadre espellendo il biancoblu Appiah, e l'allenatore chioggiotto gioca la carta Farinazzo, che al 77' raddoppia su percussione corale. Ma a due minuti dal termine ancora Di Gennaro riporta la situazione sul 2-2, nonostante un probabile fallo su Cuomo e un possibile fuorigioco. Ora la Clodiense è ultima, e domenica calerà in laguna il Trento: scontro diretto da vincere assolutamente, giocando come oggi è possibile.
I primi minuti non dispensano emozioni, i padroni di casa a centroclassifica amministrano ma la Clodiense si fa intraprendente e cominciano a fioccare i tiri in porta: non pare neanche vero scriverlo, a fronte di qualche precedente prestazione asfittica. Al 15° Bullo calcia in diagonale, il portiere Bortignon alza in corner. Poi Pelizzer da fuori, a lato, così ancora Nappello si rende insidioso ma c'è sempre Bortignon. Al 22° Stefano Pelizzer si invola e la difesa di casa incredibilmente lo lascia fare, fino a che Bortignon è costretto ad atterrarlo in area: rigore ineccepibile che Nappello trasforma.
La Clodiense domina anche il conto dei corner, Baccolo di testa colpisce alto. Nappello è in giornata positiva, e con lui è più convincente la squadra, che va convinta nei contrasti e dietro rischia ancora poco. Al 28' un cross del vicentino Alex Pellizzer (da non confondere col lagunare Pelizzer) dalla sinistra trova il colpo di testa di Di Gennaro e la palla va fuori. Pelizzer si allarga spesso a destra, lasciando a Baccolo il compito di sdoppiarsi.
Inopinatamente, al 34°, Visinoni cerca di superare Ballarin e Cuomo che si chiudono a sandwich: l'attaccante va a terra e Luongo fischia il rigore. Non solo: caccia Ballarin in quanto ritenuto ultimo uomo, ma lo stesso Cuomo e Bagarolo avrebbero potuto intervenire sull'uomo lanciato a rete. Tant'è, calcia Di Gennaro e Camerlengo ci arriva, devia la palla che sbatte sulla traversa e si insacca: sfortuna che più sfortuna non si può. Uno a uno e Clodiense in dieci, ma i lagunari non si pèrdono d'animo e conquistano nuovi calci d'angolo con Nappello che dribbla e crossa, smanaccia Bortignon.
Al 39° esce Cecconello ed entra Pregnolato per ristabilire la difesa a 4, con Baccolo a dispensare colpi di classe di supporto a Luca Bullo. Uno schema su punizione poteva creare problemi ai granata: Appiah triangola con Di Gennaro, la palla arriva a Visinoni il cui diagonale è troppo aperto e si perde sul fondo. Alleggerimento di Martino che semina lo scompiglio sulla fascia sinistra a ridosso del fischio di fine frazione, il suo tiro-cross si perde sul fondo ma mette i brividi a Bortignon e alla difesa di casa.
Che la Clodiense in 10 non soffra gli avversari, lo testimoniano anche i primi dieci minuti della ripresa. Un nuovo tiro-cross di Martino finisce alto sopra la traversa, Baccolo subisce un brutto fallo a centrocampo, il Cartigliano prende campo ma non impensierisce. E al 56° viene ristabilita la parità numerica con l'espulsione di Appiah per somma di ammonizioni: il ghanese atterra il solito, roccioso Pelizzer a centrocampo. E in dieci uomini per parte il pensiero della vittoria solletica la tribù chioggiotta.
Un tiro di Ronzani bloccato a terra da Camerlengo non fa primavera, a centrocampo dominano Pelizzer e Nappello, Martino e Baccolo. Dopo un'ora di gioco Farinazzo sostituisce l'ex padovano che non ha più di un'ora nelle gambe, garantendo un supporto testuale a Bullo, mentre Vittadello (al posto di Erman) fa esordire anche Federico Pupa, terzino sinistro del vivaio, classe 2001: in questo modo Martino è liberato in avanti sulla sinistra, con grande fiducia nel 17enne nuovo elemento difensivo.
L'arbitro napoletano si fa sentire a suon di cartellini: ne fanno le spese in tanti, soprattutto fra i clodiensi, anche per proteste. Al 70° una debole girata di Farinazzo con il sinistro finisce tra le braccia di Bortignon: la partita si fa calda e la Clodiense merita il vantaggio. Che ottiene al 77°: Nappello scivola a centrocampo, il trattore Pelizzer recupera la palla e la porta fino alla trequarti, dove serve Bullo con un pregevole filtrante: l'ala chioggiotta crossa basso per Farinazzo che anticipa Mazzon e scaglia verso la porta. Bortignon ci arriva una volta, non due.
Dopo il goal dell'1-2 esce Bullo e si rivede in campo Matteo Scandilori, che va largo a sinistra col tuttofare Martino di punta. Anche Ferronato, l'allenatore dei biancoblu, opera un paio di cambi, ma è sempre la Clodiense a tenere il pallino del gioco: Nappello sciorina numeri d'alta scuola e lancia in profondità proprio Martino, appena troppo lungo; dietro è Cuomo a salvare la situazione anticipando un avversario lanciato a rete.
Tutto pare apparecchiato per la prima vittoria in trasferta, ma il diavolo fa pentole e anche coperchi: all'88° Cuomo perde un contrasto al limite dell'area granata, in modo quantomeno dubbio se non apertamente falloso. La palla perviene a Di Gennaro che, sul filo del fuorigioco (c'è chi è pronto a giurare fosse oltre, ma Bagarolo è quasi in linea), fa secco Camerlengo in uscita. Un 2-2 che lo stesso allenatore di casa trova eccessivo, ma che naturalmente e giustamente si tiene ben stretto. Come a Montebelluna, i minuti finali sono decisivi in senso negativo per la squadra di Chioggia e Sottomarina.
I cinque minuti di recupero non cambiano più la nuova inerzia del match: Camerlengo devia in angolo una staffilata dalla sinistra, poi libera l'area da un traversone, mentre Farinazzo conquista una punizione sulla trequarti sinistra. L'ultimo assalto granata non produce alcunché, nonostante il dispiego di forze in area d'attacco. Con il sipario calano le speranze di vittoria per l'undici clodiense, che ora si proietta allo scontro di coda con il Trento (vittorioso 2-0 nel derby contro il Levico Terme): giocando così, e continuando a tirare in porta con una manovra velocizzata e sciolta, si può vincere davvero ed "espugnare" di nuovo lo stadio Ballarin.
Mister Vittadello mastica amaro, sì, ma consapevole della prova più che buona della sua squadra. «Essere rimasti in dieci non ci voleva - dice - anche perché ha dovuto togliere Cecconello che stava tenendo alta la squadra. Poi la disattenzione finale: anche senza appigliarsi all'arbitro o al guardalinee, un goal così da una punizione concessa a centrocampo non si doveva prendere». Poi un paio di elogi ai singoli: «A Martino bisogna solo dire grazie, e ho visto un Nappello che ci tiene molto e che sa fare la differenza».
LE PAGELLE DEI GRANATA
Camerlengo 6.5, incolpevole sul secondo goal, sul primo c'era praticamente arrivato. Inoltre ha messo i guantoni per sventare qualche situazione critica, anche se spesso ha respinto la palla (che "scottava") più che bloccarla.
Bagarolo 6.5, si vede lontano un miglio che il suo sistema preferito prevede una difesa a 3 e lui libero di sgroppare sulla fascia, ma sacrificandosi il 2000 rispetta le consegne e non commette più le indecisioni di inizio campionato. Dalla sua parte non si passa!
Martino 7.5, la sorpresa di giornata: anche se ad Adria aveva giocato da terzino a tutta fascia, nella Clodiense era la prima volta. E il generoso ha svolto il compito più che egregiamente, diventando imprendibile in fase d'attacco, puntuale ed efficace in difesa. Ha trovato il suo ruolo?
Ballarin 5.5, forse ha davvero agganciato lui Visinoni, nel sandwich con Cuomo, ma l'espulsione da ultimo difensore è azzardata, con due compagni di reparto in grado ancora di intervenire. Prima di quest'azione non aveva mostrato sbavature, reggendo la retroguardia.
Cuomo 6.5, con la cacciata del capitano è lui ad assumersi il compito di regolare una difesa inedita. Lo fa benissimo, chiamando il fuorigioco e intervendo col solito tempismo quando scappa qualcuno. Prima o poi troverà anche il goal da calcio d'angolo, tra le sue specialità.
Baccolo 7, quando tocca la palla parla la sua lingua, e questo si sapeva. Forse si conoscevano meno le sue doti reattive, i ripiegamenti, la forza a sradicare palloni e collegare i reparti, assistendo ora Bullo, ora Erman. Quando avrà i 90 minuti nelle gambe sarà un asso di briscola.
Pelizzer 7, è dappertutto e fa mille cose, di fisico, di tecnica, di saggezza tattica. Ha anche la grande qualità di far ammonire (o espellere) gli avversari conquistandosi i falli decisivi: temuto e avversato dai tifosi altrui, medaglie da appuntarsi per compiacere i propri. Quando è in campo si sente.
Erman 6, forse il meno appariscente del brillante blocco di centrocampo, lavora per coprire le spalle e riavviare l'azione con precisione. Lo fa bene, in un'ottica box-to-box che sarà sicuramente stata apprezzata dall'allenatore.
Cecconello 6, ha la sua occasione ma le circostanze della partita (e il combinato disposto delle quote-giovani) lo penalizzano, togliendogli la possibilità di cercare il suo primo goal ufficiale in granata. Per 40 minuti tiene alta la squadra impegnando i due centrali: è quel che Vittadello gli ha chiesto, è quel che sa fare. Alla prossima chance.
Nappello 7.5, la sua miglior prestazione stagionale. Semplicemente imprendibile per i biancoblu, ritorna spesso a centrocampo ad aiutare l'impostazione: dribbling, lanci smarcanti, aperture e tanto lavoro "sporco" fanno del numero 10 ex Palermo un elemento di lusso, non solo tecnica ma anche volontà. Se continua così, salvarsi presto può non essere un miraggio.
Bullo 6.5, la solita effervescente "motorella", abile nel dialogo coi compagni del settore offensivo e nel farsi trovare spesso smarcato. È lui a servire l'assist perfetto a Farinazzo per il 2-1, è lui il primo a impegnare l'ottimo Bortignon. Ormai non esce più di squadra, per la gioia della sua città.
Farinazzo 7, non solo il goal ma una costante presenza offensiva che ha infastidito non poco i suoi marcatori su tutto il fronte. I numeri dicono che quando sta bene è un giocatore da cui non si può prescindere: anche dai suoi goal passa il raggiungimento dell'obiettivo. Dopo il 2-2 è quello che cerca con più convinzione la vittoria in extremis, facendo a sportellate e accumulando calci di punizione potenzialmente pericolosi.
Pupa 6.5, il 17enne delle giovanili di Bernardi esordisce sull'1-1 per scatenare Martino in avanti. Non tremano le gambe a lui nè al mister che l'ha messo in campo, ottenendone una prova senza errori, con un intervento difensivo e almeno una proiezione. Benvenuto in prima squadra, Federico!
Scandilori 6, il talento si rivede in campo dopo due stop iniziali, pronto a sostenere il giovane Pupa sulla fascia e a dare una mano a metà campo quando si tratta di fare legna e argine. Le qualità si conoscono, è il momento di tirarle fuori al massimo grado. Djurić è entrato nel recupero, senza voto.
martedì 13 novembre 2018
CLODIENSE OGGI A CARTIGLIANO PER INIZIARE UN NUOVO CAMPIONATO
Turno infrasettimanale di campionato per la Clodiense Chioggia Sottomarina, impegnata oggi a Cartigliano nel Bassanese, contro una formazione che staziona a metà classifica. Una società e una squadra che mister Mario Vittadello conosce bene, anche se il tecnico granata è sicuramente impegnato a trarre il meglio dal proprio organico senza guardare troppo a chi si trova di fronte: la cronica carenza di reti è fin qui il problema principale dopo avere provato l'alternanza di uomini e schemi. Anche oggi allo stadio Fair Play (inizio alle ore 14.30) l'allenatore vicentino si affiderà alla tecnica di Umberto Nappello e di Pietro Baccolo per innescare la velocità e l'irriverenza del giovane Luca Bullo; ancora out Vincenzo Barone ed Emanuele Acampora, in difesa dovrebbe rientrare Matteo Scandilori al posto di Davide Granziera, sotto i ferri per un intervento ai denti (tornerà già domenica). Arbitra l'incontro Fabio Luongo della sezione di Napoli, la partita sarà seguita in diretta testuale con aggiornamenti in tempo reale dalla pagina fb Clodiense Fan Club.
sabato 10 novembre 2018
CLODIENSE-BELLUNO 0-0, CLASSIFICA MOSSA MA PARTITA GRIGIA. LAGUNARI GRAZIATI DUE VOLTE NEL FINALE
Non riesce a trovare la via della rete la Clodiense Chioggia Sottomarina, pur tirando in porta almeno quattro volte -ovvero più del solito- nell’anticipo disputato oggi allo stadio Ballarin contro il Belluno. Gli ospiti anzi graziano la squadra granata con due grandi palle goal fallite nel finale da Corbanese. Ne esce uno zero a zero a proposito del quale c’è poco da recriminare, bene non aver preso reti ma per impensierire i portieri avversari, ad esempio il prossimo mercoledì in trasferta a Cartigliano, serve molto di più di quanto visto oggi.
Mario Vittadello schiera con Camerlengo in porta, Bagarolo e Granziera terzini, Ballarin e Cuomo in difesa, Arvia e Abrefah a centrocampo con l’esordio di Pietro Baccolo, poi Nappello dietro Bullo e Martino ad allargare il gioco. Per il Belluno l'allenatore Vecchiato manda in campo Burigana, Quarzago, Mosca, Petdji, Visentin, Pellicanò, Miniati, Bertagno, Corbanese, Zigon, Band. Arbitra il match Robilotta di Sala Consilina sotto un cielo poco nuvoloso. Fra i duecento spettatori anche una rappresentanza bellunese, nei giorni successivi al disastro del maltempo.
Debutta finalmente in granata Pietro Baccolo, talentuoso centrocampista offensivo di scuola Padova, la cui carriera è transitata spesso per i campi della Lega Pro. Importante è arrivare sulle seconde palle, sulle respinte degli avversari: Baccolo ha già dimostrato di avere queste caratteristiche. C'è anche Granziera in posizione inedita, sulla fascia sinistra di difesa. Rileva Scandilori, nemmeno in panchina. Al 3° Nappello crossa in mezzo, la difesa bellunese libera sui piedi di Bullo che calcia potente ma centrale, blocca il portiere ospite Burigana. Al 19° su punizione di Miniati, il migliore in campo, si trova da solo Corbanese in area e mette fuori di testa, ma l'arbitro Robilotta fischia fuorigioco. Altro schema su punizione dei gialloblu al 22°, con Bertagno serve Miniati che crossa basso, colpo di tacco di Petdji che non sorprende Camerlengo.
Il Belluno pare più organizzato, grazie a un organico esperto e largamente confermato dallo scorso anno. Break della Clodiense, al 39° Nappello mette in mezzo da sinistra, Baccolo cede a Martino che tira centrale e senza forza. Sul finire del primo tempo, occasione per i granata con Martino che scambia con Bullo, sul cioccolatino offerto dal chioggiotto il numero 7 si attarda e viene fermato da Pellicanò. Termina la prima frazione, con il Belluno che cerca la rete con i calci da fermo, la Clodiense nemmeno quello: attacco leggero e spesso anticipato. Molti falli da ambo le parti, partita spezzettata senza grandi occasioni da rete. In tribuna anche il chioggiotto Marco Scarpa, osservatore della nazionale italiana: facile immaginare che non si sia divertito al gioco espresso.
Riprendono le ostilità, il Belluno sostituisce Band con Marta, nessun cambio nella Clodiense (a disposizione di Vittadello, fra gli altri, c'erano anche Farinazzo, Cecconello, Pelizzer, Erman e il reintegrato Djurić). Al 51° Baccolo per poco non trova il goal al debutto: la mezzala ruba palla con autorevolezza e tira dal limite, palla fuori di poco. Due minuti più tardi, su azione da corner, il bellunese Mosca tenta la rovesciata, ma la palla esce. Come Baccolo al 61°, autore di un match discreto, che lascia spazio a Pelizzer. Due minuti più tardi invenzione di Martino che libera di tacco Bullo, il giovane talento locale però viene contrato dal suo marcatore in piena area; poi lo stesso Martino vanifica un contropiede allungandosi il pallone.
La partita è delicata, in campo ci si gioca molto e nessuno vuole perdere: Miniati e Mosca tra i migliori fra i gialloblu assieme a Petdji, fra i padroni di casa bene Bagarolo, che salva ben tre situazioni scabrose in difesa quando i corner bellunesi prendono il sopravvento, mentre Arvia rallenta troppo l'avvio del gioco consentendo alla difesa gialloblu di riposizionarsi presto. Al 73° nuovo schema da fermo per il Belluno, Miniati serve basso Corbanese che calcia alle stelle. Proteste blande dei lagunari per un fuorigioco inesistente fischiato a Martino su assist smarcante di Bullo, e al 77° entra Marco Djurić per Abrefah: il possente centrocampista ha caratteristiche che potrebbero essere molto utili a Mario Vittadello. Un'altra rara conclusione degli uomini di casa arriva solo all’85° con Pelizzer che tira centrale, para a terra Burigana.
E subito dopo, le due palle goal più evidenti per il Belluno: traversone di Miniati dalla destra, ci arriva col sinistro in scivolata Corbanese in anticipo, il suo tiro sporco al volo colpisce il palo esterno ed esce, dando l'impressione del goal. Poi, proprio al 90°, errore di Ballarin che non controlla bene di testa, si avventa ancora Corbanese che di sinistro spara alto. Altra grande occasione per i gialloblu, graziata la Clodiense. Due soli minuti di recupero non cambiano l'inerzia dell'incontro, che termina incolore e deludente: la Clodiense ha rischiato più di quanto prodotto, ma non aver subìto reti è un punto di (ri)partenza. In sala stampa, il ds Tonicello conferma intanto l'addio a Daniele Gasparini Novelli ed Eyram Leveh che andranno altrove a giocare di più.
Mario Vittadello schiera con Camerlengo in porta, Bagarolo e Granziera terzini, Ballarin e Cuomo in difesa, Arvia e Abrefah a centrocampo con l’esordio di Pietro Baccolo, poi Nappello dietro Bullo e Martino ad allargare il gioco. Per il Belluno l'allenatore Vecchiato manda in campo Burigana, Quarzago, Mosca, Petdji, Visentin, Pellicanò, Miniati, Bertagno, Corbanese, Zigon, Band. Arbitra il match Robilotta di Sala Consilina sotto un cielo poco nuvoloso. Fra i duecento spettatori anche una rappresentanza bellunese, nei giorni successivi al disastro del maltempo.
Debutta finalmente in granata Pietro Baccolo, talentuoso centrocampista offensivo di scuola Padova, la cui carriera è transitata spesso per i campi della Lega Pro. Importante è arrivare sulle seconde palle, sulle respinte degli avversari: Baccolo ha già dimostrato di avere queste caratteristiche. C'è anche Granziera in posizione inedita, sulla fascia sinistra di difesa. Rileva Scandilori, nemmeno in panchina. Al 3° Nappello crossa in mezzo, la difesa bellunese libera sui piedi di Bullo che calcia potente ma centrale, blocca il portiere ospite Burigana. Al 19° su punizione di Miniati, il migliore in campo, si trova da solo Corbanese in area e mette fuori di testa, ma l'arbitro Robilotta fischia fuorigioco. Altro schema su punizione dei gialloblu al 22°, con Bertagno serve Miniati che crossa basso, colpo di tacco di Petdji che non sorprende Camerlengo.
Il Belluno pare più organizzato, grazie a un organico esperto e largamente confermato dallo scorso anno. Break della Clodiense, al 39° Nappello mette in mezzo da sinistra, Baccolo cede a Martino che tira centrale e senza forza. Sul finire del primo tempo, occasione per i granata con Martino che scambia con Bullo, sul cioccolatino offerto dal chioggiotto il numero 7 si attarda e viene fermato da Pellicanò. Termina la prima frazione, con il Belluno che cerca la rete con i calci da fermo, la Clodiense nemmeno quello: attacco leggero e spesso anticipato. Molti falli da ambo le parti, partita spezzettata senza grandi occasioni da rete. In tribuna anche il chioggiotto Marco Scarpa, osservatore della nazionale italiana: facile immaginare che non si sia divertito al gioco espresso.
Riprendono le ostilità, il Belluno sostituisce Band con Marta, nessun cambio nella Clodiense (a disposizione di Vittadello, fra gli altri, c'erano anche Farinazzo, Cecconello, Pelizzer, Erman e il reintegrato Djurić). Al 51° Baccolo per poco non trova il goal al debutto: la mezzala ruba palla con autorevolezza e tira dal limite, palla fuori di poco. Due minuti più tardi, su azione da corner, il bellunese Mosca tenta la rovesciata, ma la palla esce. Come Baccolo al 61°, autore di un match discreto, che lascia spazio a Pelizzer. Due minuti più tardi invenzione di Martino che libera di tacco Bullo, il giovane talento locale però viene contrato dal suo marcatore in piena area; poi lo stesso Martino vanifica un contropiede allungandosi il pallone.
La partita è delicata, in campo ci si gioca molto e nessuno vuole perdere: Miniati e Mosca tra i migliori fra i gialloblu assieme a Petdji, fra i padroni di casa bene Bagarolo, che salva ben tre situazioni scabrose in difesa quando i corner bellunesi prendono il sopravvento, mentre Arvia rallenta troppo l'avvio del gioco consentendo alla difesa gialloblu di riposizionarsi presto. Al 73° nuovo schema da fermo per il Belluno, Miniati serve basso Corbanese che calcia alle stelle. Proteste blande dei lagunari per un fuorigioco inesistente fischiato a Martino su assist smarcante di Bullo, e al 77° entra Marco Djurić per Abrefah: il possente centrocampista ha caratteristiche che potrebbero essere molto utili a Mario Vittadello. Un'altra rara conclusione degli uomini di casa arriva solo all’85° con Pelizzer che tira centrale, para a terra Burigana.
E subito dopo, le due palle goal più evidenti per il Belluno: traversone di Miniati dalla destra, ci arriva col sinistro in scivolata Corbanese in anticipo, il suo tiro sporco al volo colpisce il palo esterno ed esce, dando l'impressione del goal. Poi, proprio al 90°, errore di Ballarin che non controlla bene di testa, si avventa ancora Corbanese che di sinistro spara alto. Altra grande occasione per i gialloblu, graziata la Clodiense. Due soli minuti di recupero non cambiano l'inerzia dell'incontro, che termina incolore e deludente: la Clodiense ha rischiato più di quanto prodotto, ma non aver subìto reti è un punto di (ri)partenza. In sala stampa, il ds Tonicello conferma intanto l'addio a Daniele Gasparini Novelli ed Eyram Leveh che andranno altrove a giocare di più.
SCONTRO SALVEZZA PER LA CLODIENSE OGGI ALLO STADIO BALLARIN CONTRO IL BELLUNO. TORNA IN SQUADRA DJURIĆ
Insolito anticipo di campionato al sabato per la Clodiense Chioggia Sottomarina, che mercoledì assieme alle altre squadre del girone C di serie D dovrà affrontare il turno infrasettimanale (in trasferta a Cartigliano). Oggi allo stadio Ballarin, con inizio alle ore 14.30, scenderà il Belluno 1905, che precede i granata solo di un punto in classifica: i gialloblu dolomitici, a differenza della Clodiense, hanno cambiato poco l'assetto della scorsa stagione, confermando i vari Corbanese, Masoch, Miniati, Petdji, Mosca eccetera. Dal canto suo, l'organico lagunare riabbraccia Marco Djurić dopo il reintegro in rosa: il possente centrocampista può costituire un'arma in più per mister Vittadello, soprattutto dal punto di vista del fisico, della corsa e della pericolosità nelle soluzioni. La Clodiense ha urgente bisogno di punti, e per arrivarci occorre tirare in porta, magari attraverso un gioco convincente: oggi non potrà disporre dell'attaccante Vincenzo Barone, mentre resta ancora ai box Acampora. L'arbitro dello scontro salvezza sarà Robilotta della sezione di Sala Consilina.
domenica 4 novembre 2018
LA CLODIENSE NON TIRA IN PORTA E PERDE 3-1 A CAMPODARSEGO. BENE SOLO LE FASI INIZIALI NEI DUE TEMPI
Altra battuta a vuoto della Clodiense Chioggia Sottomarina che perde 3-1 sul terreno del quotato Campodarsego. Non si è ripetuto quindi il “miracolo” di coppa Italia, quando i granata vinsero allo stadio Gabbiano grazie a un goal di Luca Bullo lo scorso 9 settembre, pure se il giovane talento chioggiotto è andato a segno anche oggi nell’unica (o quasi) palla goal creata dai lagunari. Proprio qui sta il punto: la Clodiense fatica tremendamente a tirare in porta, e quando una squadra forte come il Campodarsego ha le occasioni da goal non perdona. Tre azioni da palla ferma o da colpo di testa, come purtroppo si era abituati a dover riportare anche l’anno scorso.
Mister Vittadello non dispone di Acampora ed Erman, e rivoluziona la squadra schierando Camerlengo in porta, Bagarolo e Scandilori terzini, Ballarin e Pregnolato difensori centrali, Arvia e Cuomo a centrocampo, Martino e Bullo sulle ali, Nappello dietro il centravanti Barone. In panchina Grego, Granziera, Veronese, Penzo, Pelizzer, Abrefah, Tocco, Cecconello e Farinazzo. L'allenatore di casa Andreucci manda in campo Cazzaro, Seno, Gusella, Zane, Dario, Leonarduzzi, Trento, Caporali, Vuthaj, Florian e Scapin. Solo panchina inizialmente per il veterano Colman Castro. Arbitra Morabito di Taurianova sotto un cielo nuvoloso davanti a 300 spettatori. Nei primi 25 minuti la squadra chioggiotta ha dominato il campo, pur senza impensierire il portiere Cazzaro. Granata ben messi in campo, coprono bene gli spazi con il 4-2-3-1. Funziona bene il binario della fascia destra, buoni spunti anche da Barone. Pare un'altra squadra rispetto a quella delle ultime domeniche (Montebelluna a parte): volitiva, corta, determinata. Al 5° Nappello entra in area, prende velocità e calcia verso la porta in diagonale, palla deviata in corner. Al 16° gran diagonale dalla destra di Caporali che si perde di poco a lato. Resta attento e piazzato Pregnolato in difesa, bene anche il binario di destra e poi Barone.
Nel Campodarsego si avverte in campo la presenza di Enrico Trento, che mancava in coppa Italia a settembre, oltre al cambio di modulo: Andreucci schiera la doppia punta centrale con Florian e Vuthaj, quest’ultimo ex compagno di squadra di Arvia a Porto Tolle, dove un anno fa castigò la Clodiense con tre reti personali. Arvia che in fase di possesso raggiunge la trequarti lasciando Cuomo davanti alla difesa (4-1-4-1): ma servirebbe maggior vicinanza tra Barone e Nappello. Al 27° il Campodarsego passa in vantaggio: calcio di punizione di Caporali dalla trequarti sinistra che probabilmente non viene deviata da Florian, il quale dopo aver preso la posizione a Pregnolato inganna Camerlengo uscito a metà strada. Florian non esulta, il goal è attribuito a Caporali. Tre minuti più tardi i padovani vanno vicinissimi al raddoppio con un cross basso di Seno corretto da Florian, para Camerlengo di istinto; sul prosieguo i padroni di casa chiedono il rigore per tocco di braccio di Cuomo. Ancora al 38° i biancorossi sfiorano il secondo goal con un cross basso di Scapin sul quale si avventa Vuthaj che sfugge a Pregnolato e calcia centrale in porta, altro miracolo di Camerlengo coi piedi. Occasione colossale.
Nel gioco tuttavia la Clodiense non merita lo svantaggio: il più spaesato appare Cuomo, anche perché spesso l'azione parte dai lanci lunghi difensivi, così Marco tocca pochi palloni. Facce buie al rientro negli spogliatoi, dai quali esce titolare Abrefah in luogo di Pregnolato, riportando Cuomo in difesa. La Clodiense parte meglio anche durante la ripresa, ma le azioni sono tutte casalinghe, come un bel cross di Vuthaj per la testa di Florian, palla fuori al 51°. Due minuti dopo, inopinatamente, pareggia la Clodiense: recupera la palla Ballarin, Abrefah lascia a Nappello che lancia lungo per il taglio di Martino, il quale forse la spizza con un braccio, liberando Bullo che calcia in diagonale sul palo e la palla si insacca tra le proteste dei padroni di casa. L’arbitro Morabito convalida, Bullo segna ancora allo stadio Gabbiano. Nappello e Arvia sono al centro del gioco e chiedono palla in continuazione: il fantasista napoletano ci prova da fuori al 61°, ma la conclusione è centrale e non potente, così blocca il portiere Cazzaro. Qualche minuto prima, Caporali calcia ancora una punizione dalla sinistra, Vuthaj di testa mette di poco a lato.
Ma l’appuntamento col suo primo goal stagionale non tarda molto: al 62° il centravanti albanese corregge di testa un bel cross di Scapin dalla sinistra, anticipando l’intervento di Scandilori. Risultato meritato che potrebbe diventare più rotondo già al 69°, quando Vuthaj e Scapin si scambiano la cortesia: stavolta il colpo di testa del numero 11 finisce alto. In questo frangente Bullo giostra da punta e Barone sull'esterno. Nappello molto nervoso, viene anche ammonito e rischia più volte. Al 73° il goal che chiude il match: angolo di Caporali incornato perfettamente da Florian, in anticipo su Ballarin e Abrefah. Si materializza così la prima vittoria per la gestione Andreucci, la Clodiense evidentemente è esperta in prime volte (per gli avversari). Solo al 75° Vittadello provvede ai cambi: Farinazzo per Martino, rivitalizzando sùbito la fascia destra con la verve della punta di Montagnana, poi Cecconello per Barone mentre nel Campodarsego lascia Vuthaj per Franciosi, ex di turno. Granata in campo col 4-3-3, con Bullo a centrocampo e Farinazzo-Cecconello-Nappello davanti. Ultimi fuochi con Florian scappa a sinistra, Bagarolo lo contra in corner: sugli sviluppi Caporali serve Franciosi che tira debolmente.
Tre minuti di recupero, Nappello reclama un rigore su percussione di Farinazzo e al 92° la seconda (o terza?) palla goal della Clodiense in tutta la partita, con il colpo di testa di Cuomo parato a terra da Cazzaro su corner di Abrefah. Morabito fischia la fine per un 3-1 che legittima la superiorità tecnica del Campodarsego con molte occasioni da rete, alcune delle quali sventate da Camerlengo. In sala stampa, Andreucci fa i complimenti alla squadra avversaria: anni fa guidò il Sottomarina di Ivano Bielo, e conferma a partita finita le voci di un suo avvicinamento alla panchina granata nelle ore delle dimissioni di Mattiazzi. Le sliding doors lo hanno portato a giocarsi il campionato nell’Alta Padovana.
Sull’altro fronte Mario Vittadello comunica che la sua squadra non è rassegnata, un’ottima notizia per lo spirito, in funzione dei prossimi incontri alla portata: dopo il Belluno ci sarà la trasferta di Cartigliano e l’incontro allo stadio Ballarin contro il Trento, ora ultimo. L’allenatore non guarda la classifica, trovando anche cose buone nel modo con cui gli undici hanno affrontato le fasi iniziali delle due frazioni di gioco. Per fare risultato, diceva Monsieur de la Palisse, bisogna tirare in porta: chissà che sabato 10 novembre, nell’anticipo casalingo contro i dolomitici -che precedono i lagunari di un solo punto- non si riesca quantomeno a provarci.
Mister Vittadello non dispone di Acampora ed Erman, e rivoluziona la squadra schierando Camerlengo in porta, Bagarolo e Scandilori terzini, Ballarin e Pregnolato difensori centrali, Arvia e Cuomo a centrocampo, Martino e Bullo sulle ali, Nappello dietro il centravanti Barone. In panchina Grego, Granziera, Veronese, Penzo, Pelizzer, Abrefah, Tocco, Cecconello e Farinazzo. L'allenatore di casa Andreucci manda in campo Cazzaro, Seno, Gusella, Zane, Dario, Leonarduzzi, Trento, Caporali, Vuthaj, Florian e Scapin. Solo panchina inizialmente per il veterano Colman Castro. Arbitra Morabito di Taurianova sotto un cielo nuvoloso davanti a 300 spettatori. Nei primi 25 minuti la squadra chioggiotta ha dominato il campo, pur senza impensierire il portiere Cazzaro. Granata ben messi in campo, coprono bene gli spazi con il 4-2-3-1. Funziona bene il binario della fascia destra, buoni spunti anche da Barone. Pare un'altra squadra rispetto a quella delle ultime domeniche (Montebelluna a parte): volitiva, corta, determinata. Al 5° Nappello entra in area, prende velocità e calcia verso la porta in diagonale, palla deviata in corner. Al 16° gran diagonale dalla destra di Caporali che si perde di poco a lato. Resta attento e piazzato Pregnolato in difesa, bene anche il binario di destra e poi Barone.
Nel Campodarsego si avverte in campo la presenza di Enrico Trento, che mancava in coppa Italia a settembre, oltre al cambio di modulo: Andreucci schiera la doppia punta centrale con Florian e Vuthaj, quest’ultimo ex compagno di squadra di Arvia a Porto Tolle, dove un anno fa castigò la Clodiense con tre reti personali. Arvia che in fase di possesso raggiunge la trequarti lasciando Cuomo davanti alla difesa (4-1-4-1): ma servirebbe maggior vicinanza tra Barone e Nappello. Al 27° il Campodarsego passa in vantaggio: calcio di punizione di Caporali dalla trequarti sinistra che probabilmente non viene deviata da Florian, il quale dopo aver preso la posizione a Pregnolato inganna Camerlengo uscito a metà strada. Florian non esulta, il goal è attribuito a Caporali. Tre minuti più tardi i padovani vanno vicinissimi al raddoppio con un cross basso di Seno corretto da Florian, para Camerlengo di istinto; sul prosieguo i padroni di casa chiedono il rigore per tocco di braccio di Cuomo. Ancora al 38° i biancorossi sfiorano il secondo goal con un cross basso di Scapin sul quale si avventa Vuthaj che sfugge a Pregnolato e calcia centrale in porta, altro miracolo di Camerlengo coi piedi. Occasione colossale.
Nel gioco tuttavia la Clodiense non merita lo svantaggio: il più spaesato appare Cuomo, anche perché spesso l'azione parte dai lanci lunghi difensivi, così Marco tocca pochi palloni. Facce buie al rientro negli spogliatoi, dai quali esce titolare Abrefah in luogo di Pregnolato, riportando Cuomo in difesa. La Clodiense parte meglio anche durante la ripresa, ma le azioni sono tutte casalinghe, come un bel cross di Vuthaj per la testa di Florian, palla fuori al 51°. Due minuti dopo, inopinatamente, pareggia la Clodiense: recupera la palla Ballarin, Abrefah lascia a Nappello che lancia lungo per il taglio di Martino, il quale forse la spizza con un braccio, liberando Bullo che calcia in diagonale sul palo e la palla si insacca tra le proteste dei padroni di casa. L’arbitro Morabito convalida, Bullo segna ancora allo stadio Gabbiano. Nappello e Arvia sono al centro del gioco e chiedono palla in continuazione: il fantasista napoletano ci prova da fuori al 61°, ma la conclusione è centrale e non potente, così blocca il portiere Cazzaro. Qualche minuto prima, Caporali calcia ancora una punizione dalla sinistra, Vuthaj di testa mette di poco a lato.
Ma l’appuntamento col suo primo goal stagionale non tarda molto: al 62° il centravanti albanese corregge di testa un bel cross di Scapin dalla sinistra, anticipando l’intervento di Scandilori. Risultato meritato che potrebbe diventare più rotondo già al 69°, quando Vuthaj e Scapin si scambiano la cortesia: stavolta il colpo di testa del numero 11 finisce alto. In questo frangente Bullo giostra da punta e Barone sull'esterno. Nappello molto nervoso, viene anche ammonito e rischia più volte. Al 73° il goal che chiude il match: angolo di Caporali incornato perfettamente da Florian, in anticipo su Ballarin e Abrefah. Si materializza così la prima vittoria per la gestione Andreucci, la Clodiense evidentemente è esperta in prime volte (per gli avversari). Solo al 75° Vittadello provvede ai cambi: Farinazzo per Martino, rivitalizzando sùbito la fascia destra con la verve della punta di Montagnana, poi Cecconello per Barone mentre nel Campodarsego lascia Vuthaj per Franciosi, ex di turno. Granata in campo col 4-3-3, con Bullo a centrocampo e Farinazzo-Cecconello-Nappello davanti. Ultimi fuochi con Florian scappa a sinistra, Bagarolo lo contra in corner: sugli sviluppi Caporali serve Franciosi che tira debolmente.
Tre minuti di recupero, Nappello reclama un rigore su percussione di Farinazzo e al 92° la seconda (o terza?) palla goal della Clodiense in tutta la partita, con il colpo di testa di Cuomo parato a terra da Cazzaro su corner di Abrefah. Morabito fischia la fine per un 3-1 che legittima la superiorità tecnica del Campodarsego con molte occasioni da rete, alcune delle quali sventate da Camerlengo. In sala stampa, Andreucci fa i complimenti alla squadra avversaria: anni fa guidò il Sottomarina di Ivano Bielo, e conferma a partita finita le voci di un suo avvicinamento alla panchina granata nelle ore delle dimissioni di Mattiazzi. Le sliding doors lo hanno portato a giocarsi il campionato nell’Alta Padovana.
Sull’altro fronte Mario Vittadello comunica che la sua squadra non è rassegnata, un’ottima notizia per lo spirito, in funzione dei prossimi incontri alla portata: dopo il Belluno ci sarà la trasferta di Cartigliano e l’incontro allo stadio Ballarin contro il Trento, ora ultimo. L’allenatore non guarda la classifica, trovando anche cose buone nel modo con cui gli undici hanno affrontato le fasi iniziali delle due frazioni di gioco. Per fare risultato, diceva Monsieur de la Palisse, bisogna tirare in porta: chissà che sabato 10 novembre, nell’anticipo casalingo contro i dolomitici -che precedono i lagunari di un solo punto- non si riesca quantomeno a provarci.
sabato 3 novembre 2018
CLODIENSE A CAMPODARSEGO PER RIPRENDERE IL FILO, SERVONO FIDUCIA E ACCORTEZZA COME A SETTEMBRE IN COPPA
Era solo un mese e mezzo fa quando la Clodiense Chioggia Sottomarina espugnava Campodarsego in coppa Italia grazie a un goal di Luca Bullo. Da allora molta acqua è passata sotto i ponti per entrambe le squadre, che hanno cambiato guida tecnica e si trovano ancora a una certa distanza dalla tabella di marcia per gli obiettivi fissati, ovvero rispettivamente la zona promozione per i biancorossi padovani e una salvezza senza patemi per i granata lagunari. Gli uomini di Mario Vittadello scenderanno in campo oggi allo stadio Gabbiano senza l’assillo di dover fare la partita, al cospetto di un avversario dall’organico più completo, e quindi forse ci sono le condizioni per sfatare gli ultimi risultati avversi: la sfortuna di Montebelluna e l’abulia della scorsa settimana contro il Tamai possono lasciare spazio alla riscossa che l’esperto tecnico vicentino non manca di preparare, agendo in primis sul carattere e poi sulla tattica. Per quanto riguarda la formazione, le probabili assenze di Acampora ed Erman assottigliano ancor più l’organico, costringendo a scelte obbligate almeno in difesa e a centrocampo; davanti potrebbe tornare Nappello -magari a partita in corso- per formare una batteria offensiva variegata assieme a Bullo, Farinazzo e Barone. Il team di casa, affidato ad Antonio Andreucci, si presenta unito attorno ai soliti baluardi, come Leonarduzzi, Colman Castro, Caporali, Raimondi e il bomber Vuthaj. Arbitrerà l’incontro Salvatore Morabito della sezione di Taurianova. Dalle ore 14.30 la pagina fb Clodiense Fan Club seguirà l’incontro in diretta testuale con aggiornamenti in tempo reale.