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domenica 18 novembre 2018

SOLO 1-1 TRA CLODIENSE E TRENTO, NELLA BORA ENTRAMBE RESTANO ULTIME

Il goal di Farinazzo all'inizio del secondo tempo aveva illuso i granata, ma un'azione verticale di Bosio ha riportato in parità le sorti dell'incontro allo stadio Ballarin. La Clodiense non vince dal 23 settembre (1-0 col Levico, siglato Barone) e anche oggi -dopo l'ottimo match di Cartigliano- si sono ripresentati i soliti problemi: manovra lenta, palla spesso passata indietro, tiri in porta col contagocce; non sta meglio la formazione trentina. Entrambe a fine partita hanno raggiunto a 7 punti il Belluno, sconfitto a Sankt Georgen. I migliori fra i lagunari: Pelizzer, Cecconello, Nappello e Cuomo.

L'allenatore granata Mario Vittadello deve fare a meno di Ballarin squalificato e di Barone infortunato, e schiera Camerlengo in porta, Bagarolo e Martino difensori esterni a tutta fascia, Granziera e Cuomo difensori centrali, Pelizzer e Baccolo a dare sostanza e classe al centrocampo, Nappello da mezzala ad avviare l’azione per le ali Farinazzo e Bullo, e il centravanti Cecconello. In panchina Grego, Pregnolato, Pupa, Scandilori, Abrefah, Arvia, Djurić, Erman, Acampora. La formazione locale conferma circa quella che ha pareggiato a Cartigliano, con Farinazzo in luogo di Erman. In panchina nessun attaccante, possibili solo eventuali rimpiazzi conservativi. Trento con Barosi, Carella, Panariello, Sabato, Badjan, Paoli, Furlan, Selvatico, Dragoni, Bonazzi e Bosio. Arbitra Tesi di Lucca sotto un cielo poco nuvoloso e con molto vento (qualche giocatore è imbacuccato in panchina con berretto e sciarpa), davanti a 200 spettatori tra cui una buona rappresentanza degli ultras ospiti.

Si inizia con una punizione granata dalla trequarti: Nappello serve Martino che cade in area, il direttore di gara lascia correre. Al 9° Pelizzer recupera un pallone e lo serve a Cecconello, messo giù al limite: nuova punizione clodiense, ma il pallone calciato da Nappello colpisce la parte alta della rete difesa da Barosi. La partita è dura e molto fallosa da parte trentina: Badjan rischia il cartellino rosso già al 13° dopo aver preso il giallo. Al 19° si vede anche il Trento, con un lancio lungo per Bosio che controlla e tira di sinistro, para Camerlengo. Le due squadre saltano non di rado la batteria di centrocampo con lanci lunghi, ad esempio Baccolo è in regia ma viene poco servito. Al 30° un altro lancio lungo, stavolta per Bullo che si assesta la palla e calcia dal limite, il tiro va alto.
Pochi minuti dopo il positivo Cecconello ruba palla e calcia in diagonale, palla a lato di poco. A differenza della partita di Cartigliano, stavolta Martino è disciplinato in difesa e si concede poche avanzate. Ultima azione del primo tempo: Bullo calcia da lontano, para agevolmente Barosi. Reti inviolate con lieve supremazia territoriale ospite, ma occasioni granata. Il centrocampo del Trento è affollato e controlla il gioco con una diga, ai granata resta il contropiede: ma gli attaccanti non giocano vicini tra loro e l'ispirato quanto disciplinato Nappello spesso parte da troppo indietro.
Si riprende con la potenza Djurić in luogo dell'eleganza di Baccolo, che accusa un risentimento muscolare. La Clodiense attacca con il vento a favore e al 52° passa in vantaggio: Cecconello recupera un pallone sbagliato da Panariello e serve Farinazzo, il quale si invola e segna in diagonale, esultando come Cristiano Ronaldo. Risposta trentina al 57° con il tiro-cross dell'esterno Paoli, la palla si posa sulla parte alta della rete difesa da Camerlengo. Al 61° un corner battuto da Nappello genera una mischia in area, Cuomo non la risolve e la palla finisce a Barosi. Subito dopo l'occasione sfumata per il 2-0, con una sgroppata di Bullo che se ne va in contropiede da solo, ma il suo pallone è allungato dalla bora verso il portiere avversario.
Farinazzo chiede il cambio e lo sostituisce Abrefah, nel Trento esce Furlan ed entra Bertoldi, gialloblu in forcing a 3 punte: il pareggio arriva al 68° con il neoentrato che lancia Bosio nello spiraglio in mezzo fra Granziera e Bagarolo che non chiudono, la punta infila Camerlengo con un tiro incrociato. Cuomo è il signore della difesa e libera di testa in area, Djurić ferma alcune azioni avversarie, il contropiede granata è spesso affidato a Nappello: la gara è nervosa, nessuno vuole perdere, ci si gioca molto in classifica e nel morale. I trentini sono spinti dal tifo degli ultrà in gradinata laguna. Al 77° una leggerezza di Granziera poteva costare caro alla Clodiense, ma il Trento non può sfruttare la chance per un fuorigioco.

Due minuti più tardi su punizione il solito Nappello libera Abrefah con uno schema provato in allenamento, ma il centrocampista di origine ghanese viene fatto allargare da Badjan e calcia alto. All'84° il trentino Trevisan, entrato in campo solo da 15 minuti, viene espulso per doppia ammonizione dopo l'ennesimo fallo su Nappello: allora Vittadello toglie Bullo per Acampora, avanzando Martino quale colpo a sorpresa di fine match. Al 92° l'ultima occasione per la Clodiense con la punizione del numero 10, che come in avvio di partita calcia alto di poco. Il match termina con un punto a testa fra due squadre convalescenti: la Clodiense non ha demeritato, anche se si è visto che può giocare meglio di così. Domenica insidiosa trasferta friulana sul terreno del Cjarlins Muzane, e come dice Vittadello i punti vanno cercati in ogni campo. Tanto più che la Clodiense da trasferta non di rado è più bella da vedere che quella tra le mura amiche.

In sala stampa l'allenatore granata rivendica alla propria difesa di aver concesso un solo tiro -purtroppo fatale- agli avversari, e non cela il rammarico per il 2-0 sfumato sul contropiede "ventoso" di Bullo. Ma da tre partite la Clodiense non perde, e pure se la classifica ancora piange c'è l'idea di poter essere lungo la strada giusta, anche tatticamente parlando: promosso ormai l'esperimento di Martino terzino sinistro, anche Nappello mezzala funziona. Dal canto suo Marco Farinazzo ai microfoni di Chioggia Azzurra ha detto che ormai manca solo la vittoria, mentre l'esperto allenatore trentino Luciano de Paola (mediano in serie A negli anni Novanta con Lazio, Brescia, Atalanta e Cagliari) si tiene stretto il punto in trasferta, in attesa di tempi migliori: il piacere di conversare di calcio con gli aneddoti di un vecchio campione è uno dei tanti motivi per cui facciamo questo mestiere, anche qui nell'amata provincia.
A breve inizierà anche il mercato di riparazione, che entro la fine dell'anno potrebbe ridisegnare l'ossatura delle squadre. In casa Clodiense ancora non si registrano movimenti in entrata (Gasparini Novelli e Leveh non sono già stati confermati, con il reintegro di Djurić nella rosa), ma alcune scelte reiterate nelle ultimissime settimane forse sono indizi: Arvia, Scandilori e lo stesso Barone saranno ancora calciatori della Clodiense? La domanda è lecita, se il regista imprescindibile per nove giornate ha saltato interamente le ultime due (il turnover lasciava intuire che oggi avrebbe potuto riprendere il suo posto), se il terzino ex Arzignano da quasi un mese fa panchina in luogo di Acampora, dell'ala Martino e del giovanissimo Pupa, e se la punta ex Mantova ancora non si è ripreso dall'ultimo infortunio, con Cecconello che sta tenendo alta la squadra e risulta tatticamente prezioso non solo spalle alla porta. Di certo qualcuno arriverà, per provare a uscire dalle secche del fondo classifica.
LE PAGELLE DEI GRANATA

Camerlengo 6, non ha colpe nel vedersi Bosio solo davanti a lui e anzi cerca di attutire l'impatto del tiro, che s'infila comunque. Prima blocca con sicurezza un diagonale dello stesso centravanti e non soffre quasi mai.

Bagarolo 5.5, si lascia infilare dal contropiede di Bosio che passa in mezzo tra il terzino e Granziera, mentre prima e dopo sbaglia alcuni appoggi consegnando la palla agli avversari. Un passo indietro le buone prestazioni delle ultime settimane.

Granziera 5.5, condivide col numero 2 l'indecisione nel goal trentino (al netto dell'assist illuminante di Bertoldi), e anche poco più tardi rischia di regalare un goal al Trento ma l'arbitro fischia il fuorigioco. Nel finale è il primo a lanciare lungo verso l'attacco.

Cuomo 6.5, leader di una difesa inedita, la registra per bene e la rende impermeabile con interventi in prima persona, in anticipo e non solo. Gran senso della posizione e le consuete proiezioni offensive nei calci d'angolo. Uno che non delude praticamente mai.

Martino 6, resta in posizione a differenza di Cartigliano dove era stato devastante. Qui deve controllare Paoli e le sovrapposizioni, e in fase difensiva non sbaglia niente. C'erano tuttavia i margini per contribuire all'azione offensiva.

Pelizzer 6.5, è ubiquo e dà una mano a tutti, sia come frangiflutti che per iniziare l'azione di rimessa. Subisce le attenzioni avversarie che lo caricano di falli. Giocatore imprescindibile quando è in forma come nell'ultimo periodo.

Baccolo 5.5, frenato da un risentimento muscolare che lo mette ko dopo un solo tempo, il regista di scuola padovana viene spesso saltato dai lanci lunghi che partono dalle difese. Quando ha la palla fornisce il solito contributo di tecnica e fa il pendolo box to box.

Nappello 6.5, da mezzala sta più lontano dalla porta ma ha la dote di lanciare le ali e di prendere metri con Cecconello. La classe e i dribbling sguscianti non si discutono, oggi è stato anche disciplinato (nonostante i falli subiti) e con due calci di punizione avrebbe potuto segnare.

Farinazzo 6, il goal è dei suoi, ma spesso viene anticipato o controllato bene dall'esterno trentino Badjan (peraltro a rischio espulsione già dai primi minuti). Lascia a due terzi di partita per affanno fisico, e le capacità della squadra di pungere calano.

Cecconello 6.5, la sua miglior partita in granata. Recupera molti palloni dagli errori difensivi gialloblu (uno di questo diventa il goal di Farinazzo), prende altrettanti calci di punizione, allunga la squadra dandole respiro. Gli manca solo il goal: bel diagonale nel primo tempo.

Bullo 5.5, il talento di casa oggi brilla meno di altre volte, un po' perché ben controllato un po' perché non sta vicino a Cecconello. Raramente favorisce le sovrapposizioni lungo la sua fascia, a fine primo tempo Vittadello lo inverte con Farinazzo. Un tiro all'attivo, alto.

Djurić 6, gioca il secondo tempo al posto di Baccolo, con caratteristiche notoriamente differenti. La potenza e il fisico del pesarese si piazzano davanti alla difesa a rubare palloni e rilanciarli, e lo fa bene; ci si aspettava qualche galoppata delle sue, a spaccare la partita.

Abrefah 5.5, sostituisce Farinazzo andando testualmente a rilevarne il posto sulla fascia destra, quando forse sarebbe stato più utile a centrocampo dopo l'1-0 (e magari avanzare Nappello dietro le due punte superstiti). Qualche tocco arruffato e una buona occasione su schema di Nappello da calcio di punizione, ma calcia alto. Acampora senza voto, gioca dieci minuti e partecipa al confuso attacco finale, cercando la profondità.

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