Non fosse per i pannelli che, reduci dalla mostra del Centenario, addobbano l'entrata in campo con il meglio della storia granata, nel corridoio che porta agli spogliatoi dello stadio Ballarin di Chioggia è tutto fermo a metà febbraio, quando dopo la sgargiante vittoria di San Martino ci si preparava alla madre di tutte le partite, contro l'Adriese. In bacheca ancora i convocati di allora, cosa avrebbero mangiato, l'ora del raduno: il tifoso è autorizzato a sognare cosa sarebbe potuto accadere dopo, considerato un campionato spezzato e finito a un solo punto dal secondo posto, che oggi aprirebbe prospettive inimmaginabili.
E invece l'epidemia, la tristezza, lo stop preventivo e quello definitivo, il rompete le righe a strozzare il campionato dei sogni granata. Fino a oggi, la ripresa sotto una pioggia salvifica, con tutto il gruppo ormai "storico" (che riabbraccia Umberto Nappello) e i nuovi di belle speranze eccetto il portiere Diego Abbrandini, uno che nell'ultimo mese ha calcato i campi di serie A con il Brescia, e che al pari dei professionisti sta godendo di qualche giorno di vacanza prima di insediarsi a Chioggia. A dirigere le operazioni, lo staff tecnico consolidato, con l'allenatore Mario Vittadello, il vice Emanuel Rizzi, il preparatore atletico Dario Penzo, quello dei portieri Ivano Rossetti e Stefano Bernardi, trainer della Juniores.
La prima volta in granata per Giovanni Madiotto, Bryan Gioè, Akileu Ndreca, Gabriele Tiepolato, Giovanni Scapolan e l'ultimo arrivato in ordine di tempo, il portiere (classe 2003) Francesco Fassari che sarà aggregato alla Juniores stessa, è cominciata come per gli altri con i test sierologici effettuati nel primo pomeriggio dai sanitari del Bielo HUB di Venezia, e la bella notizia che tutti i giocatori lagunari sono negativi.
Poi una breve spiegazione del tecnico, intenzionato a provare sia la difesa a 4 che quella a 3, e a dare fiducia ai moduli con il trequartista, quindi tutti a centrocampo per la foto ufficiale prima della sgambata, iniziata con qualche goccia e proseguita nel tipico acquazzone estivo che ha costretto a interrompere anzitempo la corsa e i primi calci al pallone.
Da domani la squadra di 26 elementi si allenerà nei campi di Ca' Lino e Isamar, intanto al microfono di Chioggia Azzurra il direttore sportivo Roberto Tonicello sciorina il calendario delle prime amichevoli, tutte a porte chiuse come il ritrovo di oggi: domenica 23 agosto allo stadio Ballarin l'Union Clodiense sfiderà la Berretti del Padova, il 29 trasferta a Montecchio Maggiore, quindi il 2 settembre contro il Castelbaldo Masi e il 5 match contro la Primavera del Vicenza. Più avanti, forse, qualche avversaria di maggior pregnanza fino al 27 settembre, data d'inizio del campionato.
In quale girone? La collocazione nel C non è più scontata, dal momento che Trento e Bolzano potrebbero veder rispettato il principio dell'alternanza e tornare nel Triveneto, mentre l'Arzignano Valchiampo non è certo del ripescaggio nella categoria superiore e così pure il Vigasio avrebbe chance di tornare in serie D.
Pertanto si mettono le mani avanti e si considera anche l'ipotesi di essere costretti a traslocare in Emilia-Romagna assieme alle due polesane. Frattanto Vittadello passa in rassegna le possibili sfidanti nel raggruppamento veneto-friulano: Cjarlins Muzane, Luparense, Adriese, Union Feltre e lo stesso Arzignano (se sarà confermato in quarta serie) appaiono come le più accreditate a contendere la promozione ai lagunari.
Ma un gruppo solido che in due anni ha conseguito una salvezza miracolosa e un terzo posto -quasi secondo- con vista sul salto di qualità non teme niente e nessuno: questo comprenderanno in fretta i nuovi, ispirati da esempi viventi quali i 36enni Ferretti e Ballarin («quanta voglia di tornare a calciare un pallone!», ha detto il capitano alla tredicesima stagione con i granata di casa), da leader silenziosi come Cuomo, Djurić, Baccolo, Martino, Porcino e il ritrovato Nappello, da giovani già veterani come Erman e Pastorelli, da attese conferme come Biolcati e Boscolo Palo, da uno stadio che cambia con la nuova tribuna nord riservata agli ospiti e in fase di montaggio in questi giorni.
Sperando che le regole federali consentano l'ingresso del pubblico, intanto lo striscione degli ultras ammonisce: «Onorate la maglia, rispettate la città. Siamo l'armata granata, nessuno ci fermerà». Allora in bocca al lupo, ragazzi dell'Union Clodiense: il capitano e cinquantamila persone coltivano lo stesso unico sogno collettivo da più di quarant'anni, la società si è attrezzata per non far mancare niente, adesso tocca a voi.
Tutti i convocati per il ritiro:
PORTIERI
Giacomo Boscolo Palo (2001)
Diego Abbrandini (2001)
Francesco Fassari (2003)
Nicola Rostellato (2003)
DIFENSORI
Alberto Ballarin (1984)
Marco Cuomo (1991)
Giovanni Pastorelli (1999)
Pietro Martino (1997)
Mattia Biolcati (2001)
Riccardo Girotti (2002)
CENTROCAMPISTI
Pietro Baccolo (1990)
Marco Djurić (1992)
Thomas Erman (1999)
Gaetano Porcino (1988)
Christian Duse (2001)
Gabriele Tiepolato (2002)
Giovanni Scapolan (2002)
Erik Boscolo (2002)
Giacomo Cappelli (2002)
ATTACCANTI
Gustavo Ferretti (1984)
Umberto Nappello (1991)
Giovanni Madiotto (1991)
Bryan Gioè (1993)
Akileu Ndreca (2000)
Francesco Gerthoux (2000)
Emanuele Scarpa (2002)
Riccardo Boscolo Bachetto (2003)
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