Centoquarantasette centimetri d’acqua, che si aggiungono agli altrettanti di venerdì, e ai 170 di inizio settimana. È con questo clima che si disputa Union Clodiense – Chions, in una città messa in ginocchio (con l'acqua alla gola, si può dire) dalla marea fin nelle sedi calcistiche, nelle residenze dei giocatori: e la squadra granata risponde alla grande, battendo 3-2 il Chions e disputando per larghi tratti la miglior partita interna stagionale. Non sono mancati i rischi nella ripresa, perfino di finire con un beffardo pareggio nel finale, che sarebbe stato tutt’altro che meritato da parte dei gialloblu friulani: la squadra lagunare infatti ha dominato in lungo e in largo il primo tempo, profondendo sul terreno tanta qualità oltre alla consueta volontà, e andando in goal con un capolavoro balistico di Francesco Gerthoux, il migliore in campo.
Nella ripresa subito il 2-0 di Marangon, ma i cambi dell’allenatore ospite Zanuttig -che ha inserito Novati e Urbanetto- hanno sortito per effetto il 2-1 dell’ex Franciosi. Ci ha pensato Ostojić a ristabilire le distanze, prima del rigore di Filippini. Un successo da dedicare alla città piegata, alla curva Franco de Paolis che ha reso omaggio a Stefano Cucchi nella settimana della sentenza di condanna ai due carabinieri: oggi hanno vinto tutti, e lo spirito in campo e sugli spalti è quello giusto per continuare a ridosso delle primissime in classifica.
Il tecnico locale Mario Vittadello è costretto a non disporre di elementi importanti quali Cuomo, Tattini e gli squalificati Erman e Martino, schierando così Giacomo Boscolo Palo in porta, Granziera, Ballarin, Pastorelli e Ostojić in difesa, Djurić e Baccolo a centrocampo, Perrotti e Gerthoux alle ali, Marangon dietro il centravanti Broso. In panchina Bedendo, Pupa, Biolcati, Baltrunas, Vianello, Duse, Posocco, Rosa e Corado. Risponde appunto Zanuttig con Ceka, Piga, de Cecco, Miotto, Pratolino, dal Compare, Contento, Filippini, Acampora, Franciosi e Vingiano. Tra le riserve Peruch, Incorvaia, Deana, Piani, Spadera, Toso, Lascala, Novati e Urbanetto. Arbitra l’incontro Edoardo Gianquinto della sezione AIA di Parma sotto un cielo molto nuvoloso (ma nessuna goccia di pioggia, e pochissimo vento) e davanti a 500 spettatori, alcuni dei quali con addosso gli stivali da acqua alta.
Parte fortissimo l'Union Clodiense: il velocissimo Gerthoux scodella in mezzo cross su cross, e Marangon di conseguenza ha tre occasioni in otto minuti. La prima dopo soli 20 secondi, quando calcia alto; poi due fotocopie (un rigore in movimento con dribbling di troppo e palla in corner, un'altra conclusione a lato). Il fantasista polesano poi scambia con Perrotti che lo manda verso la porta al 13°, cross basso sventato in angolo: sugli sviluppi, da fuori area Gerthoux scaraventa un bolide sotto gli incroci e lo stadio esplode.
A metà del primo tempo gli ultras si distinguono per lo striscione "Sulla tua pelle finalmente la giustizia" dedicato al povero Stefano Cucchi, e continua a premere la squadra di casa: splendido assist di Perrotti per Broso che perde l'attimo buono al 23°, poi cross dalla destra sul quale Marangon arriva in spaccata, ma para Ceka. Prima occasione per il Chions al 25°, con Filippini che spara alto su azione da corner. Al 33° Baccolo deve dare forfait per il riacutizzarsi di un risentimento muscolare al flessore, al suo posto entra Christian Duse che si disimpegna bene a centrocampo a fianco del faro Djurić.
Verso il finire della prima frazione altre tre occasioni per i lagunari, che avrebbero meritato di finire in vantaggio con più goal di scarto: al 39° ennesimo scambio tra Gerthoux e Marangon che ricambia il favore, ma il numero 11 risolve in maniera centrale e non impensierisce Ceka. Poi Djurić recupera l'ennesimo pallone della sua partita da piovra e libera Perrotti dalla posizione preferita, mezzo destro d'attacco da cui sfoderare il sinistro: il piatto è aperto al punto giusto ma il guardiano ospite allunga il guantone e dice di no. Proprio sul gong, Granziera crossa per Broso che viene anticipato dall'uscita del portiere a metterlo fuori causa.
Fine del primo tempo e ci si stropiccia gli occhi. A maggior ragione quando, appena rientrate in campo le squadre, Perrotti mette in mezzo un bel cross teso dalla destra: Broso si avvita in torsione e colpisce di testa, la palla sbatte sulla traversa e ritorna in campo incocciando in Marangon, al posto giusto e nel momento giusto: 2-0. Sulle ali dell'entusiasmo Marangon avanza a sinistra, il suo tiro contrato diventa un'occasione per Duse, il quale tira al volo in perfetto stile ma Ceka blocca a terra centrale.
Inopinato arriva il goal dei friulani: punizione dalla sinistra, libera la difesa, l'ex Franciosi (il migliore dei suoi) lascia partire un tiro potentissimo ma centrale, che -forse deviato- sorprende Boscolo Palo con la visuale coperta da molti compagni e avversari: 2-1. Zanuttig allora inserisce Novati e Urbanetto per Acampora e Miotto, provando a forzare la situazione e arrivare al pareggio. Ma è ancora l'Union Clodiense a passare: funziona bene la catena Ostojić-Gerthoux s sinistra (come quella Granziera-Perrotti a destra), Alex conquista un corner che lui stesso insacca di testa, lasciato solo dalla difesa gialloblu, e va a fare festa sotto la gradinata lungolaguna.
Al 60° ci pensa Boscolo Palo a salvare la propria porta da un calcio di punizione battuto dalla fascia sinistra e indirizzato sotto la traversa, poi anche Urbanetto ha le sue occasioni: al 64° calcia alto di sinistro dal centro dell'area (l'arbitro non rileva un fallo di Novati su Ostojić all'inizio dell'azione), quindi spara alto un paio di volte. Entra anche Corado al 67° per il suo esordio casalingo: il mobile attaccante argentino rileva il rientrante Broso. In difesa è sempre Ballarin a sventare situazioni problematiche in serie dentro l'area, e al 77° Marangon scivola mentre è involato verso la rete avversaria.
Nel momento in cui Posocco prende il posto del positivo Perrotti, il Chions guadagna un rigore per fallo di mano di Pastorelli: Filippini spiazza Boscolo all'80° e per l'Union Clodiense si affacciano dieci e più minuti di paura, che già in passato fu fatale a dilapidare il vantaggio limpido espresso dal campo. Stavolta per fortuna non succede, gli attacchi del Chions specie dalla trequarti sinistra si infrangono su Ballarin e compagni, mentre il cielo dopo il maltempo e prima del tramonto regala colori magnifici e luci intense. Passerella finale per gli applausi a Gerthoux (entra Biolcati) e poi gioia libera sotto la curva, con la coreografia concordata tra calciatori e tifosi, e un pensiero ai diffidati costretti a guardare la partita dalla casa adiacente lo stadio. Domenica a Mestre sarà un'altra storia, ma sappiamo già che sarà una storia granata.
Le pagelle dei granata:
Boscolo Palo 6: sul goal di Franciosi probabilmente era coperto da un nugolo di uomini, il tiro ancorché centrale era violento e forse deviato. Comunque arriva su una pulizione maligna e non esita mai a uscire alla spericolata.
Granziera 6.5: dalla sua parte non passa nessuno, anche se a fine partita viene messo sotto stress. Funziona il binario con Perrotti, che non di rado lo chiama all'azione offensiva e ai cross: pregevole uno al 45° per Broso, anticipato.
Ballarin 7: ha una calamita che attrae tutti gli attacchi gialloblu, e quando qualcosa pare svicolare lui ci arriva comunque, in scivolata, di testa, in anticipo, opponendo il corpo. Capitano dentro e fuori dal terreno di gioco.
Pastorelli 6: qualche sbavatura nei rilanci, con un paio di palloni consegnati agli avversari, ma niente di grave o irrimediabile. Nel secondo tempo intercetta il pallone col braccio e diventa rigore. Ma ad Acampora non fa vedere palla. Ammonito, mancherà a Mestre (dove rientreranno Martino ed Erman).
Ostojić 7: prestazione gagliarda e di spessore, vuole arrivare su tutti i palloni e finalmente convince lungo la fascia sinistra con la quale comincia a prendere confidenza. L'asse con Gerthoux porta molti frutti, soprattutto nella ripresa. Secondo goal stagionale.
Djurić 6.5: un faro a metà campo, riferimento unico come la torre di Alexanderplatz per chi gira a Berlino. Con l'entrata di Duse guida un reparto giovane e lo fa in maniera impeccabile, conquistando palloni, ripulendoli e smistandoli bene.
Baccolo 6.5: niente male la prima mezz'ora, di sostanza a supporto della difesa, fondamentale sui palloni alti e a garantire fisicità agli strappi offensivi. Deve arrendersi al solito risentimento muscolare. (Duse 6.5: entra "a freddo" e si immedesima nella partita, senza voler strafare ma garantendo puntuali raddoppi e copertura, con qualche incursione nel secondo tempo anche a coprire la fascia. Bene così)
Perrotti 7: la sua classe manda bagliori in tribuna, dove chi non lo conosce si chiede da dove venga a dispensare calcio. Fa ammattire il suo avversario diretto, allarga e apre il gioco, cerca la profondità e gli assist: il ruolo gli si addice. (Posocco 6: entra poco prima del rigore del 3-2 e fa blocco nel finale per sventare ulteriori assalti. Lo rivedremo per le sue doti)
Gerthoux 7.5: miglior prestazione stagionale che equivale alla palma del migliore in campo. Non solo un goal stratosferico, ma continui rifornimenti dalla fascia sinistra, corsa e qualità, raddoppi e triangoli, altre conclusioni: Francesco sta sbocciando. (Biolcati s.v.)
Marangon 6.5: entra in campo col piglio giusto e si intende bene con Gerthoux, anche se sbaglia qualche conclusione di troppo. Si rifà a inizio secondo tempo quando è dove deve essere per intercettare il pallone del 2-0. Sta entrando nel gioco, ci divertiremo.
Broso 6: apre spazi, si sposta per portare al tiro i centrocampisti, torna alla ricerca di palloni finché Ceka non lo anticipa a colpo sicuro. Suo è in gran parte il 2-0, ma altre volta fatica a girarsi. (Corado 6: mobile e versatile in fase d'attacco, dovrà trovare le giuste compatibilità quando i compagni di squadra capiranno come servirlo per mandarlo in rete)
Vittadello 7: se la squadra disputa il più bel primo tempo stagionale il merito non può che essere anche dell'allenatore, che in una settimana molto difficile dal punto di vista meteorologico (e con quattro assenze di grosso calibro) schiera un undici convincente e determinato.
Chions: Ceka 6.5, Piga 6.5, de Cecco 5.5, Miotto 6, Pratolino 6, dal Compare 6, Contento 5.5, Filippini 6.5, Acampora 5, Franciosi 7, Vingiano 5.5 (Incorvaia s.v., Deana 5, Lascala s.v., Novati 7, Urbanetto 6.5). Zanuttig 6.
l'arbitro Gianquinto 6.5: non ha grosso daffare da sbrogliare, gli interventi maschi sul terreno allentato vengono valutati per quello che sono, così pure il fallo di mano di Pastorelli che determina il rigore. Trascurabili errori dei guardalinee nei fuorigioco fischiati.
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