Il 3-1 arriva su rigore a tre minuti dalla fine: l’arbitro Sanzo vede un fallo su Baccolo, si incarica di trasformare il penalty Fioretti che spiazza il baby Burigana, che da domani sarà al torneo di Viareggio nella rappresentativa di serie D. Anche i risultati dagli altri campi, dove sono state impegnate le altre squadre che si giocano la salvezza, non sono certo propizi ai granata, ora a un solo punto dal baratro diretto e insidiati dal Tamai nuovamente vittorioso. Domenica prossima il campionato osserverà una pausa, si riprenderà il 17 marzo allo stadio Ballarin contro il Cartigliano: potrebbe essere l'ultimo treno per provare a salvarsi senza passare dai playout.
L’allenatore granata Mario Vittadello deve fare a meno di Ballarin squalificato e del portiere Camerlengo influenzato (prima assenza stagionale per lui), schierando Motti in porta, Granziera e Acampora terzini, Cuomo e Pastorelli difensori centrali, Djurić ed Erman a centrocampo, Martino e Farinazzo alle ali, Nappello dietro il centravanti Cinque. In panchina Grego, Pupa, Nicola Bullo, Bagatti, Baccolo, Ranzato, Luca Bullo, Gerthoux e Fioretti. Risponde il tecnico bellunese Roberto Vecchiato con Burigana, Petdji, Mosca, Masoch, Visentin, Sommacal, Quarzago, Bertagno, Corbanese, l'ex Duravia, Salvadego. Fra le riserve Pozzato, Zampieri, Chiesa, Olivotto, de Biasi, Grigolo, Fiabane, Borgato, de Carlo: tutti giocatori nati nel 2000 e nel 2001. Arbitra l'incontro Giovanni Sanzo di Agrigento sotto un cielo luminoso e davanti a 350 spettatori.
Il Belluno è una squadra dalla grande tradizione, ha ottime individualità e pratica un bel gioco, ma si è ritrovata ai margini del campionato dovendo procurarsi la salvezza. La prima azione è della Clodiense: attacco corale con Djurić che crossa per il tiro di Nappello contrato dalla difesa, ne matura il primo di molti calci d’angolo. Ma è il Belluno a fare la partita: l’arrembante Mosca ruba palla a Granziera e crossa basso per Salvadego, che da distanza ravvicinata manda fuori. Tre minuti dopo, il goal: punizione di Duravia dalla trequarti sinistra, il traversone raggiunge Mosca che stacca, in tre si contendono il pallone sulla linea di porta (tutti del Belluno), la spunta l’altro terzino Petdji.
I granata non si raccapezzano: al 20° Motti esce male su azione d’angolo, svetta Visentin di testa e segna, ma l’arbitro fischia una carica al portiere che pare non esserci. Martino subisce un colpo e deve lasciare al 24°: entra Baccolo e lo schema diventa 4-3-3, con Farinazzo largo a destra, ad avanzare il baricentro della squadra. Al 27° un errore della difesa locale lancia Cinque verso la porta, ma il centravanti clodiense viene anticipato da Burigana con cui si scontra. I gialloblu di casa (ieri in maglia bianca) raddoppiano al 28° con l’ennesima iniziativa di Mosca -applausi a scena aperta per lui- il quale di prima lancia in profondità Duravia, che prende vantaggio su Cuomo, si avvicina alla porta e batte Motti con un esterno destro all’angolo lontano.
Due a zero e palla al centro, Petdji fa ancora il bello e cattivo tempo sulla destra: una sua discesa sul fondo viene contrata. La Clodiense accumula corner, è ferita ma viva: la reazione caratteriale è confusa ma la qualità non manca. Nappello calcia una punizione magnifica ma che non scende abbastanza per entrare in porta, poi Baccolo tira da fuori e blocca a terra Piero Burigana, maggiorenne proprio oggi. Alla fine del primo tempo si dà un occhio a Campodarsego-Arzignano, che Repubblica TV manda in onda quale scelta stagionale per il girone C, e si considera che il Belluno ha messo sotto la Clodiense nel gioco armonioso e negli attacchi efficaci, ma lasciando intendere spiragli negli errori difensivi, dei quali nella ripresa avrebbero potuto approfittare le punte granata. Se le precedenti partite erano stati gli uomini di Vittadello a prevalere nelle azioni da fermo, sotto le Dolomiti i calci piazzati sono preda dei padroni di casa.
L’inizio della ripresa vede Fioretti per Nappello, con tre punte nominali in campo, e mette un po’ di speranza agli ospiti che partono in modo assai promettente. Al 48° una punizione di Erman trova la testa di Granziera che mette fuori da due passi, poi Farinazzo calcia a botta sicura ma Burigana c’è, indi Djurić salta di testa più alto di tutti e la palla di nuovo esce. Nel momento migliore della Clodiense, arriva il terzo goal per il Belluno: lunga galoppata di Salvadego sul fronte offensivo destro, Pastorelli viene lasciato sul posto, cross basso e Corbanese irrompe alle spalle di Cuomo e Granziera. Sipario sui punti in palio e anche su molte speranze.
Baccolo viene ammonito per aver strattonato un rivale, quando semmai Sanzo avrebbe dovuto punire l’intervento falloso ai danni di Cinque. Mosca, largamente il migliore in campo, deve avere le pile del coniglietto Duracell quando spinge ancora sulla fascia e si porta al tiro che esce di poco; poco dopo è Masoch ad avanzare lasciando sul posto Djurić e Pastorelli prima di mandare a lato. Che il momento sia di sbando lo dice anche un liscio di Cuomo, evento assai raro fin qua, che dà via libera a Corbanese il quale tira centrale (blocca a terra Motti), ma il centravanti di casa era finito in fuorigioco molto dubbio per non dire inesistente.
La parte finale del match, a risultato acquisito, è di nuovo di parte granata. Farinazzo manca la deviazione giusta sul traversone di Djurić, poi al 76° Fioretti concerta con Farinazzo e tira forte da vicino, Burigana ci mette una pezza e Cinque manda alta una rovesciata spettacolare. Lo stesso centravanti romano arriva sbilanciato con il corpo e sbaglia un goal già fatto all’84° su passaggio dell’intraprendente Fioretti: Cinque anticipa anche Bullo che si dispera al pari dell’autore del tiro finito alto. Due minuti dopo, Baccolo cade lungo la riga di fondo dopo fallo di Mosca: Sanzo fischia il rigore che Fioretti trasforma di piatto spiazzando Burigana alla sua sinistra. Un goal che non rende meno amara la trasferta nei secondi finali, quando ai gialloblu viene comminato un altro offside dubbio e già le griglie dello stadio polisportivo sfrigolano al contatto con il pastìn locale: nel terzo tempo fa festa il Belluno che si tira fuori dalla palude, c’è di che pensare in casa chioggiotta per l’innegabile passo indietro (di testa) rispetto alle ultime settimane.
Le pagelle dei granata:
Motti 5: nei tre goal non ha grosse colpe -anche se nel primo avrebbe potuto uscire in anticipo- ma lascia a desiderare la sua presa in un paio di occasioni durante la ripresa, oltre all’uscita a vuoto in occasione del goal annullato a Visentin.
Granziera 5: Mosca lo travolge in più occasioni, nel goal di Duravia era avanzato proprio a contrastare invano il numero 3, e anche su Corbanese non monta guardia spietata per il 3-0. Si mangia il goal del 3-1 a inizio ripresa. (65’ Luca Bullo 6: ci mette animo e volontà di ben figurare per riprendersi il posto da titolare, ma la partita è ormai compromessa)
Cuomo 5: tu quoque, abbiamo pensato e scritto al momento del liscio che ha messo Corbanese davanti alla porta al 75° minuto. L’ombra del pilastro insormontabile che stiamo conoscendo in questo campionato.
Pastorelli 5: l’emblema della partita è la sua resa davanti a Salvadego nell’azione del 3-0. Anche Masoch lo salta più tardi, mentre né in difesa né a supporto dell’attacco fornisce l’abituale contributo di grinta e precisione.
Acampora 6: Petdji è un brutto cliente quasi quanto Mosca, ma il 17enne napoletano si rialza sempre, reggendo l’urto e sbrogliando qualche faccenda critica. Prova anche a spingere sulla fascia, ma la giornata è quella che è.
Djurić 5.5: non manca la generosità né il tentativo di mettere ordine, ma la squadra non ha quasi mai accorciato le distanze, impedendo di aiutarsi l’un l’altro con raziocinio. Falcate e tentativi di testa fanno ricordare la sua prova.
Erman 6: anche sotto le montagne il giovane regista triestino è tra i meno peggio, sciorinando gli abituali lanci (anche nei calci da fermo, che batte specie dopo l’uscita di Nappello) e un’intensa quanto vana applicazione in fase difensiva.
Nappello 5.5: un bel calcio di punizione da quasi 25 metri avrebbe meritato miglior fortuna. Per il resto batte i tanti corner, ma in uno schema tattico che non lo vede pienamente protagonista. Complice anche la guardia avversaria. (46’ Fioretti 6.5: il migliore dei suoi, salta più volte il proprio avversario e mette in mezzo palloni invitanti, oltre a dialogare bene con Farinazzo e a concludere in proprio)
Martino 5.5: poco più di venti minuti di scambi sulla fascia e tentativi di cross o incursioni, poi un infortunio lo mette k.o. ridisegnando la squadra. Sperando che non ne abbia per molto, uno come lui serve. (24’ Baccolo 5: prova a prendere in mano le redini del gioco ma lo fa con leggerezza e buttando i rari palloni che il Belluno lascia giocare. Ci si aspetta ben di più).
Farinazzo 6: essere sballottato da una parte all’altra lo limita, molto meglio quando può agire dalla “sua” mattonella di attaccante esterno destro, dalla quale dialoga con Fioretti e si porta al tiro. A Belluno è ancora un ex rimpianto.
Cinque 5: si sperava non arrivasse mai il momento della gag col gioco di parole, e avremmo di gran lunga preferito scrivere “7” accanto al suo nome. Ma al netto dei falli subiti, il goal divorato nel finale grida vendetta.
Belluno: Burigana 6.5, Petdji 7.5, Mosca 8, Visentin 6, Sommacal 5.5, Quarzago 6, Bertagno 6.5, Masoch 7, Duravia 7, Corbanese 6.5, Salvadego 6. (Chiesa s.v., Olivotto s.v., Borgato 6)
l’arbitro Sanzo: non determina il risultato ma sbaglia -assieme ai suoi collaboratori- contro entrambe le squadre, privando il Belluno di un goal apparso regolare e di due altre possibili chance per fuorigioco inesistente, caricando la Clodiense di cartellini anche discutibili che potrebbero pesare in futuro.
L'intero match nella registrazione in diretta di Mirco Barp e Simone Carcagni:
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