Tre giorni di preparazione, circa 25 nuovi elementi da integrare, caldo a 36 gradi e avversario che pochi mesi fa ha sfiorato la serie A. Eppure la nuova Clodiense Chioggia Sottomarina di Gianluca Mattiazzi, almeno nel primo tempo, ha tenuto testa al Venezia con ordine, applicazione, raddoppi e sicurezza difensiva, concedendo qualche conclusione spesso da lontano (tutte parate con efficacia dall'ottimo Camerlengo, 19 anni) e passando addirittura in vantaggio con Barone in seguito a svarione difensivo avversario. Davanti a circa 400 spettatori che hanno gremito la sola tribuna aperta dello stadio Penzo a Sant'Elena, i granata in maglia bianca non hanno sfigurato, chiudendo i varchi e mettendo in difficoltà i quotati arancioneroverdi, che alla fine hanno vinto per 3-1: anzi, a Barone è stato annullato un secondo goal per fuorigioco su traversone no-look del valido Nappello, e un cross di Scandilori stava per essere trasformato dal tacco del difensore Cuomo nella replica del “goal del secolo”, quello di Pippo Maniero all'Empoli nella stessa porta. Correva il 1999, quando cinque elementi della rosa chioggiotta sono venuti al mondo.
Mattiazzi ha fatto ritorno sulla panchina della sua città schierando in campo questo undici: Camerlengo tra i pali, Pregnolato e Scandilori terzini, il capitano Alberto Ballarin e Cuomo al centro della difesa, Arvia “centromediano metodista” e jefe vecchio stile cercato dai compagni, Djurić e il dinamico Pelizzer interni ad accorciare, Martino di raccordo sulla fascia destra, Nappello a folleggiare dall'altra parte e Barone punto di riferimento offensivo. In panchina tutti gli altri nuovi, più l'ormai veterano Abrefah e il confermato Granziera. Vecchi, l'allenatore del Venezia che ha vinto tutto con le giovanili dell'Inter, mischia le carte fra possibili titolari e presunte riserve in vista dell'impegno di domenica in coppa Italia contro il Sudtirol: dal primo minuto si vedono sul terreno di gioco Anđelković, Pinato, Falzerano, Suciu e Litteri, reduci dalla cavalcata della scorsa primavera, oltre al neoacquisto Zampano, mentre i vari Domizzi (38 anni), Bentivoglio, Garofalo e Bruscagin inizialmente siedono in panca assieme al nuovo St.Clair, scuola Chelsea, e al coetaneo bomber doriano Vrioni.
Si gioca soprattutto dove c'è ombra, in tribuna si boccheggia, Scandilori entra subito in partita cercando di frenare il dominio di Zampano sulla fascia, ma dopo i primi tentativi di Strechie e i colpi di testa a vuoto di Litteri comincia lo show di Camerlengo, che prima devia in angolo un potente diagonale di Zampano, poi si supera sul colpo di testa carpiato di Zennaro, quindi dice no a una botta di Strechie la cui ribattuta attraversa la linea di porta ed esce. Ancora il portierino granata chiude la saracinesca a un tiro ravvicinato di Suciu, e attorno a metà ripresa sale in cattedra Nappello, che mostra numeri di buona fattura accentrandosi dalla sinistra. Il break per abbeverarsi fa bene alla Clodiense, che guadagna il suo primo corner e sfiora il vantaggio con il colpo “da kung fu” di Cuomo a ricordare Maniero: la palla sorvola la traversa di pochi centimetri.
Ma l'appuntamento con la rete è solo rimandato: Barone approfitta di una carambola tra Cigagna e Anđelković, e con un tocco delicato trafigge Lezzerini superandolo in pallonetto. La Clodiense prende campo, mostra solidità e consapevolezza del da farsi, e -con l'intervallo di una conclusione di Falzerano, uscita di poco- sfiora il raddoppio quando l'abile Nappello si gira in area e, quasi senza specchio davanti a sé, individua Barone a ridosso del secondo palo: colpo di testa e palla in rete, ma l'arbitro Villa fischia il fuorigioco. Ancora un assolo di Nappello che termina alto, e Camerlengo riprende il suo servizio permanente effettivo a difesa dei pali: controlla un rasoterra di Zampano, blocca a terra una bomba centrale di Pinato su punizione, evita di capitolare contro Suciu. La melina irridente degli uomini in bianco conclude una prima frazione oltre le aspettative, al di là del risultato.
Nella ripresa la girandola dei cambi è logica e scaglionata: nel corso dei 45 minuti Mattiazzi dà spazio a tutti i rincalzi, e così fa il suo dirimpettaio sull'altra panchina del derby lagunare. In casa granata cambia anche il modulo, con un 5-3-2 più adatto a difendere l'imprevisto punteggio che non a cercare di consolidarlo: fatto sta che in tutto il secondo tempo la Clodiense non tira mai in porta né si avvicina all'area avversaria. Sono soprattutto Bruscagin e Saint Clair a suonare la riscossa per i padroni di casa: il primo, padrone della fascia, scaraventa più volte tiri pericolosi verso la porta ora difesa da Alessandro Zennaro, mentre il secondo converte in pericoli il gran lavoro di Garofalo sulla sinistra.
La prima seria conclusione di Bruscagin è al 49° ed esce di un soffio, poi lo slalom di Saint Clair che termina con un beffardo e lento rasoterra a fil di palo, siglando così il pareggio veneziano. Bruscagin prende ancora le misure e infila Zennaro con un eurogoal imprendibile da fuori area, un destro al volo di rara precisione in stile Pavard o Nacho. L'andamento della partita è ormai sovvertito e le energie sono quelle che sono, la Clodiense contiene ma non può far niente sul terzo goal arancioneroverde, con Bruscagin che serve lo scozzese davanti alla porta sguarnita. C'è ancora tempo per mettere in mostra il portierino Grego, classe 2000, che devia sul palo il tiro di Schiavone. Villa fischia la fine, lo scontato successo casalingo è stato in dubbio per oltre mezz'ora, ma alla lunga è uscita la maggior classe ed esperienza di chi si prepara a un campionato di serie B da protagonista. Ma la Clodiense del primo tempo mostra già di avere una identità su cui lavorare, e alcune individualità (Camerlengo, Scandilori, il regista Arvia e Nappello su tutti) destinate a lasciare il segno nella prossima stagione agonistica. La prossima amichevole è in programma il 14 agosto a Piove, poi domenica 26 l'esordio in coppa Italia dilettanti col migliore degli auspici.
Al termine dell'incontro è palpabile la soddisfazione del presidente Ivano Bielo e del mister Mattiazzi, che ancora sul terreno di gioco si sono “riuniti” a fare il punto assieme al direttore sportivo Tonicello, al team manager Siviero e all'allenatore in seconda Rizzi. Mattiazzi sottolinea l'impiego di tanti juniores nella ripresa e i pochi giorni di lavoro intercorsi, il presidente si dice certo di avere per le mani un buon organico con almeno due elementi per ogni ruolo: anche se non si esclude di cogliere eventuali sorprese dal mercato di agosto, sognando -chissà- il ritorno di qualche elemento che allo stadio Ballarin ha lasciato un buon ricordo.
Nessun commento:
Posta un commento