La Lega Nazionale Dilettanti ha comunicato in diretta facebook la composizione dei gironi del prossimo campionato di serie D 2018-2019, che inizierà il prossimo 16 settembre. La Clodiense Chioggia Sottomarina rimarrà nel girone C, con il grosso delle altre squadre venete e con quelle friulane: la novità riguarda l'inserimento di ben quattro compagini del Trentino-Alto Adige, ovvero Trento, Bolzano, Levico Terme e St.Georgen (Brunico). Lunghe trasferte all'orizzonte, fino ai confini d'Italia, mentre escono dal novero delle avversarie il prestigioso Mantova e le tre società veronesi, cioè Legnago, Villafranca e Ambrosiana -la rivale degli ultimi anni, fin dall'Eccellenza- che approdano al girone B lombardo. Questo in ossequio alla regola che per definire "interregionale" il campionato di serie D occorre che siano rappresentate in ogni girone squadre di tre regioni diverse. Questo il quadro delle avversarie dei granata: le polesane Delta Porto Tolle e Adriese (che domenica contenderà ai lagunari il passaggio del turno in coppa Italia), le padovane Campodarsego ed Este, le vicentine Arzignano ValChiampo -possibile favorita del campionato- e Cartigliano, poi Montebelluna (TV), San Donà di Piave (VE), Belluno e Union Feltre. In Friuli la squadra di Gianluca Mattiazzi affronterà Tamai, Cjarlins Muzane e i neopromossi pordenonesi del Chions, e poi appunto le due trentine e due altoatesine. Tanti gli incroci con gli ex clodiensi: dall'Arzignano di Spaltro al Feltre di Corasaniti, dal Chions di Marijanović al Cjarlins di Pastorelli e Duravia, per finire appunto all'Adriese di Andrea Delcarro, che dà appuntamento già domenica (ore 16) allo stadio Luigi Bettinazzi in una gara da dentro-o-fuori.
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giovedì 30 agosto 2018
domenica 26 agosto 2018
LA CLODIENSE BATTE IL DELTA E PASSA IL TURNO DI COPPA ITALIA: E IL GOAL È TUTTO CHIOGGIOTTO
Missione compiuta per la Clodiense, che si sbarazza del Delta Porto Tolle nel turno preliminare di Coppa Italia dilettanti, e domenica prossima andrà a fare visita alla temibile Adriese. Subito un amarcord per il tecnico Gianluca Mattiazzi, il capitano Alberto Ballarin (oggi tra i migliori in campo) e lo staff granata, che devono ringraziare la prodezza del 19enne Luca Bullo: il ragazzo chioggiotto, schierato dall'inizio sulla fascia destra dell'attacco, allo scadere del primo tempo sfrutta un errore del difensore polesano Koliatko e trafigge il portiere Adorni di prima intenzione, festeggiando poi con una spericolata capriola che un tempo si sarebbe detta à la Hugo Sanchez.
Davanti a circa 250 spettatori, con più che discreta rappresentanza polesana in gradinata e in tribuna, in un pomeriggio di forte vento ma col sole crescente Mattiazzi schiera Camerlengo in porta, Bagarolo Ballarin Cuomo e Scandilori in difesa, l'ex Arvia in regia, Abrefah interno destro e Pelizzer incursore da sinistra al centro, Nappello e appunto Bullo sulle ali tornanti e Barone al centro dell'attacco. Zattarin risponde lasciando in panchina l'ex Malagò, a osservare l'incontro tra gli altri il direttore sportivo e l'allenatore dell'Adriese.
Per molti minuti non succede nulla, i ritmi sono blandi e bisogna ricorrere a una spizzata di testa di Bagarolo su corner battuto da Nappello per aprire il taccuino della cronaca: correva il 18° minuto. Due minuti più tardi un fuorigioco non chilometrico di Nobile vanificava un'azione del Delta. Nappello parte dalla fascia per accentrarsi e tagliare in direzione di Barone o di Bullo, ma è il biancoblu Boron a mettere i brividi a Camerlengo con un diagonale che esce di poco. Rimarrà l'azione più pericolosa del Porto Tolle in tutta la partita. Alberto Ballarin sta entrando in forma campionato e lo dimostra al 34° quando salva due volte la porta nella stessa azione. In una partita povera di spunti, è Bullo a squarciare lo zero a zero dopo una elegante serpentina di Nappello, mentre l'arbitro fischia la fine delle ostilità per i primi quarantacinque minuti: un episodio, ma decisivo.
Nel secondo tempo il copione non cambia: noia, paura di perdere (o di pareggiare per chi è in vantaggio), pochi affondi e un maggior pressing degli ospiti in avvio. Dopo una svirgolata di Nobile che termina alta con effetto scenico, entra Malagò e si piazza come di consueto al centro del campo; in casa granata Martino rileva Nappello, con Bullo che cambia fascia. Due brividi per i portieri: Arvia prova il tiro-cross e Adorni deve smanacciare in corner, lo stesso fa dieci minuti dopo Camerlengo che recupera la posizione sul tentativo da fuori di Sané. Ma gli attacchi del Delta sono deboli e confusi, la Clodiense si chiude e riparte. Ultimo brivido, una punizione di Malagò al 92° che però esce a lato. Al fischio finale il pensiero è già allo stadio Bettinazzi di Adria, domenica prossima.
In sala stampa mister Mattiazzi è soddisfatto della prestazione dei suoi, soprattutto per la copertura difensiva che ha garantito un pomeriggio senza sofferenze: «Tenevo molto a uscire per una volta dal terreno di gioco con la porta inviolata». Dopo gli elogi al giovane Bullo («ma può ancora migliorare, lo abbiamo messo altre due volte davanti alla porta»), l'attesa di una settimana verso il passato prossimo: «L'Adriese è la favorita del prossimo campionato, avevano un gran telaio e hanno aggiunto giocatori importanti». Giovedì 30 agosto il sorteggio dei gironi di serie D, poi finalmente questo snervante e caldo precampionato di lavoro sarà solo un ricordo.
Davanti a circa 250 spettatori, con più che discreta rappresentanza polesana in gradinata e in tribuna, in un pomeriggio di forte vento ma col sole crescente Mattiazzi schiera Camerlengo in porta, Bagarolo Ballarin Cuomo e Scandilori in difesa, l'ex Arvia in regia, Abrefah interno destro e Pelizzer incursore da sinistra al centro, Nappello e appunto Bullo sulle ali tornanti e Barone al centro dell'attacco. Zattarin risponde lasciando in panchina l'ex Malagò, a osservare l'incontro tra gli altri il direttore sportivo e l'allenatore dell'Adriese.
Per molti minuti non succede nulla, i ritmi sono blandi e bisogna ricorrere a una spizzata di testa di Bagarolo su corner battuto da Nappello per aprire il taccuino della cronaca: correva il 18° minuto. Due minuti più tardi un fuorigioco non chilometrico di Nobile vanificava un'azione del Delta. Nappello parte dalla fascia per accentrarsi e tagliare in direzione di Barone o di Bullo, ma è il biancoblu Boron a mettere i brividi a Camerlengo con un diagonale che esce di poco. Rimarrà l'azione più pericolosa del Porto Tolle in tutta la partita. Alberto Ballarin sta entrando in forma campionato e lo dimostra al 34° quando salva due volte la porta nella stessa azione. In una partita povera di spunti, è Bullo a squarciare lo zero a zero dopo una elegante serpentina di Nappello, mentre l'arbitro fischia la fine delle ostilità per i primi quarantacinque minuti: un episodio, ma decisivo.
Nel secondo tempo il copione non cambia: noia, paura di perdere (o di pareggiare per chi è in vantaggio), pochi affondi e un maggior pressing degli ospiti in avvio. Dopo una svirgolata di Nobile che termina alta con effetto scenico, entra Malagò e si piazza come di consueto al centro del campo; in casa granata Martino rileva Nappello, con Bullo che cambia fascia. Due brividi per i portieri: Arvia prova il tiro-cross e Adorni deve smanacciare in corner, lo stesso fa dieci minuti dopo Camerlengo che recupera la posizione sul tentativo da fuori di Sané. Ma gli attacchi del Delta sono deboli e confusi, la Clodiense si chiude e riparte. Ultimo brivido, una punizione di Malagò al 92° che però esce a lato. Al fischio finale il pensiero è già allo stadio Bettinazzi di Adria, domenica prossima.
In sala stampa mister Mattiazzi è soddisfatto della prestazione dei suoi, soprattutto per la copertura difensiva che ha garantito un pomeriggio senza sofferenze: «Tenevo molto a uscire per una volta dal terreno di gioco con la porta inviolata». Dopo gli elogi al giovane Bullo («ma può ancora migliorare, lo abbiamo messo altre due volte davanti alla porta»), l'attesa di una settimana verso il passato prossimo: «L'Adriese è la favorita del prossimo campionato, avevano un gran telaio e hanno aggiunto giocatori importanti». Giovedì 30 agosto il sorteggio dei gironi di serie D, poi finalmente questo snervante e caldo precampionato di lavoro sarà solo un ricordo.
sabato 25 agosto 2018
CLODIENSE OGGI IN COPPA ITALIA, COL DELTA PORTO TOLLE CHI VINCE PASSA
Inizia oggi alle ore 16 l'avventura della Clodiense Chioggia Sottomarina nella coppa Italia di serie D. Allo stadio Ballarin arriva il Delta Porto Tolle di mister Zattarin, che tra le sue file annovera l'ex lagunare Malagò; anche in casa granata c'è un ex di turno, il regista Giuseppe Arvia che fino all'anno scorso militava tra i biancoblu polesani. Dopo un'estate di esperimenti in amichevole, per il tecnico di casa Gianluca Mattiazzi è il momento di fare sul serio: le indicazioni recepite dalle vittorie con Legnago e Piovese, dal pareggio di Noale e dall'onorevole 3-1 subìto a Venezia devono essere messe a frutto. Un probabile undici di partenza vede Camerlengo in porta, Pregnolato, Ballarin (Granziera), Cuomo e Scandilori in difesa, Abrefah (Djuric), Arvia e Pelizzer a centrocampo, Martino (Farinazzo), Barone e Nappello in attacco. Lo scontro odierno è in gara secca: chi prevarrà poi dovrà affrontare l'Adriese allo stadio Bettinazzi domenica 2 settembre, sempre in partita unica. Il via al campionato di serie D è fissato al 16 settembre, mentre giovedì 30 agosto verranno comunicati i gironi: l'auspicio in casa Clodiense è evitare di scivolare in quello emiliano-romagnolo, con trasferte più lontane e insidiose.
mercoledì 22 agosto 2018
DOMENICA ALL'ORATORIO SALESIANO UN TORNEO DI CALCIO PER RICORDARE MATTEO RAVAGNAN
Un torneo di calcio per ricordare Matteo Ravagnan, il pescatore di 48 anni scomparso lo scorso 8 agosto in seguito a un infarto. Lo ha organizzato il figlio Nicola assieme agli amici Mattia Perini e Alessandro Bergamasco: l'iniziativa si svolgerà domenica 16 agosto dalle ore 16 nei campi dell'oratorio salesiano di Chioggia, grazie alla disponibilità di don Battista. Parteciperanno otto squadre composte prevalentemente da giovani calciatori, come lo stesso Nicola e come era suo padre a livello amatoriale.
martedì 14 agosto 2018
CLODIENSE-PIOVESE 4-1, CONTROLLO A SENSO UNICO VERSO LA COPPA ITALIA. TANTE SCELTE IN BILICO PER MATTIAZZI
Un match praticamente a senso unico regala la seconda vittoria nelle amichevoli precampionato alla Clodiense dopo quella casalinga con il Legnago, l'onorevole sconfitta di Venezia e il pari di sabato scorso a Noale. La legge dello stadio Ballarin vale anche per la Piovese, compagine che militerà nel campionato di Eccellenza, la quale si deve inchinare per 4-1 ai padroni di casa, che hanno concesso agli avversari solo un'occasione pericolosa (peraltro trasformata). Per l'allenatore granata Gianluca Mattiazzi alcune importanti indicazioni in vista della partita di coppa Italia dilettanti il prossimo mercoledì contro il Delta Porto Tolle: è già possibile divertirsi a ipotizzare un undici di partenza, sulla scorta delle indicazioni di questi primi incontri.
Il tecnico chioggiotto sceglie un 4-2-3-1 di partenza con Camerlengo in porta, Bagarollo, Pregnolato, Cuomo e Scandilori in difesa, Arvia e Novelli Gasparini a centrocampo, Pelizzer incursore, Farinazzo e Nappello larghi per il centravanti Barone. Nella Piovese di mister Boscaro trova spazio col numero 10 il ragazzo di casa Nicola Nordio. Davanti a cento spettatori tra il sole e le nuvole, la partita rimane bloccata per larghi tratti del primo tempo, con gli ospiti coperti e la Clodiense in controllo: le uniche emozioni fino alla mezz'ora sono un colpo di testa di Cuomo -di poco fuori- e un tiro di Pelizzer deviato prima da Cuomo e poi dal portiere biancorosso Lorenzetto. Rispetto alle precedenti uscite partono un po' appannati alcuni elementi che si erano messi in luce in precedenza, come Scandilori e Arvia, che gioca non di rado la palla all'indietro.
Un po' di nervosismo che si stempera quando, al 31', il regista di scuola toscana pennella un calcio di punizione dalla trequarti per il dating puntuale con il colpo di testa di Cuomo: il difensore napoletano insacca a fil di palo, ma ha la peggio nell'impatto con il piovese Battarin, riportando un trauma alla testa con fuoriuscita di sangue. Mattiazzi è costretto a sostituire il forte baluardo con Granziera, mentre Cuomo dopo i primi soccorsi viene accomodato sull'ambulanza per gli accertamenti di rito all'ospedale cittadino. Fino a quel momento, la coppia composta assieme a Pregnolato era stata tra le note migliori, data l'inesorabilità delle chiusure e anche l'attività offensiva: proprio Pregnolato lancia spesso e volentieri sulla lunga distanza, come un regista aggiunto. Una mischia in area al 40', con Barone che non risolve su assist di Nappello, è il preludio al goal che il numero 10 sigla un minuto più tardi, accentrandosi dalla sinistra e lasciando partire un rasoterra preciso a insaccarsi a fil di palo. È la prima rete del talentuoso ex Palermo con la nuova maglia.
Il secondo tempo inizia con qualche cambio: Acampora rileva Scandilori, Abrefah giostra al posto di Novelli, Martino si riprende la fascia destra da Farinazzo. Sùbito la Piovese dimezza lo svantaggio, con Sartori che aggancia come un karateka il pallone calciato dalla bandierina. Ma tempo di riassestarsi e la Clodiense ristabilisce le distanze grazie a Barone -quasi sempre in goal in queste prime settimane- che approfitta di una respinta corta per scagliare la palla al volo sotto gli incroci: rete d'alta scuola che conferma le qualità della punta, imprescindibile al momento negli schemi di Mattiazzi. Camerlengo alza una punizione da fuori di Micheletto, e poco dopo -al 57'- Martino si guadagna un rigore anticipando l'uscita del portiere ospite, il quale non può far altro che metterlo giù. Del penalty si incarica Nappello che realizza la sua doppietta personale e il 4-1, poi punteggio definitivo.
Il fantasista, anch'egli di origine partenopea, è pericoloso quando si accentra da sinistra mettendo in mezzo palloni invitanti. Dopo un'ora di gioco altro round di sostituzioni: Grego per Camerlengo, il potente Djurić per il necessario Pelizzer, Luca Bullo (rivelazione di giornata) a rimpiazzare proprio Nappello e l'altro giovane chioggiotto Riccardo penzo in luogo di Bagarollo, anche oggi forse il più incerto del pacchetto arretrato. È Djurić a mettersi in mostra, prima con una rovesciata smorzata in area, poi con un buon disimpegno a centrocampo, indi un colpo di testa di poco alto su punizione di Arvia, infine con un sinistro che esce di centimetri. Ora gioca bene la Clodiense, fa girare palla e scambia posizioni: ancora un calcio da fermo di Arvia -cresciuto alla distanza, ottima notizia dal punto di vista atletico- coglie Granziera che di testa alza di poco.
Entra Cecconello per Barone, poi Monteleone per Arvia, Mortara per Acampora e Marco Veronese per Pregnolato, ma soprattutto entra in scena Luca Bullo: il 19enne chioggiotto chiede spesso la palla e si destreggia egregiamente creando superiorità numerica, servendo un buon assist per Cecconello e provando la conclusione a giro che al 73' si stampa sulla traversa. Qualcosa più che un rimpiazzo per Nappello, ora che Mattiazzi gli ha trovato la posizione in cui sprigionare le proprie doti. Un altro ragazzo di Chioggia, Nicola Nordio, testa i riflessi del portierino Grego dalla distanza; di Cecconello l'ultimo colpo di testa bloccato dal portiere, i quattro minuti di recupero non modificano l'inerzia del match che la Clodiense fa suo per 4-1. Forse più convincente nella ripresa, quando il caldo si è fatto sentire di meno, ma anche il sintomo che a livello atletico le cose stanno andando a posto dopo i logici stenti dell'inizio.
Il prossimo mercoledì sarà già calcio vero: alle ore 16 salirà a Chioggia il Delta Porto Tolle, che durante l'estate ha fatto suo l'ex granata Malagò oltre a diversi atleti di categoria superiore: la Coppa Italia dilettanti chiama, e dopo il rinvio chiesto congiuntamente la squadra vincente affronterà l'Adriese la domenica successiva. Tanti gli incroci di ex possibili e certi fra la Clodiense e le due squadre polesane, c'è da scommettere che nessuno mollerà di un centimetro. A quanto visto finora, non è peregrino ipotizzare questa formazione: Camerlengo in porta, Pregnolato, Ballarin (o Cuomo, se recupera), Granziera e Scandilori in difesa, Abrefah o Djurić a far compagnia ad Arvia e Pelizzer a centrocampo, Martino e Farinazzo a giocarsi la fascia destra con Barone al centro dell'attacco e Nappello a partire da sinistra. Ma tutto, naturalmente, è nelle mani e nei pensieri di mister Mattiazzi.
Il tecnico chioggiotto sceglie un 4-2-3-1 di partenza con Camerlengo in porta, Bagarollo, Pregnolato, Cuomo e Scandilori in difesa, Arvia e Novelli Gasparini a centrocampo, Pelizzer incursore, Farinazzo e Nappello larghi per il centravanti Barone. Nella Piovese di mister Boscaro trova spazio col numero 10 il ragazzo di casa Nicola Nordio. Davanti a cento spettatori tra il sole e le nuvole, la partita rimane bloccata per larghi tratti del primo tempo, con gli ospiti coperti e la Clodiense in controllo: le uniche emozioni fino alla mezz'ora sono un colpo di testa di Cuomo -di poco fuori- e un tiro di Pelizzer deviato prima da Cuomo e poi dal portiere biancorosso Lorenzetto. Rispetto alle precedenti uscite partono un po' appannati alcuni elementi che si erano messi in luce in precedenza, come Scandilori e Arvia, che gioca non di rado la palla all'indietro.
Un po' di nervosismo che si stempera quando, al 31', il regista di scuola toscana pennella un calcio di punizione dalla trequarti per il dating puntuale con il colpo di testa di Cuomo: il difensore napoletano insacca a fil di palo, ma ha la peggio nell'impatto con il piovese Battarin, riportando un trauma alla testa con fuoriuscita di sangue. Mattiazzi è costretto a sostituire il forte baluardo con Granziera, mentre Cuomo dopo i primi soccorsi viene accomodato sull'ambulanza per gli accertamenti di rito all'ospedale cittadino. Fino a quel momento, la coppia composta assieme a Pregnolato era stata tra le note migliori, data l'inesorabilità delle chiusure e anche l'attività offensiva: proprio Pregnolato lancia spesso e volentieri sulla lunga distanza, come un regista aggiunto. Una mischia in area al 40', con Barone che non risolve su assist di Nappello, è il preludio al goal che il numero 10 sigla un minuto più tardi, accentrandosi dalla sinistra e lasciando partire un rasoterra preciso a insaccarsi a fil di palo. È la prima rete del talentuoso ex Palermo con la nuova maglia.
Il secondo tempo inizia con qualche cambio: Acampora rileva Scandilori, Abrefah giostra al posto di Novelli, Martino si riprende la fascia destra da Farinazzo. Sùbito la Piovese dimezza lo svantaggio, con Sartori che aggancia come un karateka il pallone calciato dalla bandierina. Ma tempo di riassestarsi e la Clodiense ristabilisce le distanze grazie a Barone -quasi sempre in goal in queste prime settimane- che approfitta di una respinta corta per scagliare la palla al volo sotto gli incroci: rete d'alta scuola che conferma le qualità della punta, imprescindibile al momento negli schemi di Mattiazzi. Camerlengo alza una punizione da fuori di Micheletto, e poco dopo -al 57'- Martino si guadagna un rigore anticipando l'uscita del portiere ospite, il quale non può far altro che metterlo giù. Del penalty si incarica Nappello che realizza la sua doppietta personale e il 4-1, poi punteggio definitivo.
Il fantasista, anch'egli di origine partenopea, è pericoloso quando si accentra da sinistra mettendo in mezzo palloni invitanti. Dopo un'ora di gioco altro round di sostituzioni: Grego per Camerlengo, il potente Djurić per il necessario Pelizzer, Luca Bullo (rivelazione di giornata) a rimpiazzare proprio Nappello e l'altro giovane chioggiotto Riccardo penzo in luogo di Bagarollo, anche oggi forse il più incerto del pacchetto arretrato. È Djurić a mettersi in mostra, prima con una rovesciata smorzata in area, poi con un buon disimpegno a centrocampo, indi un colpo di testa di poco alto su punizione di Arvia, infine con un sinistro che esce di centimetri. Ora gioca bene la Clodiense, fa girare palla e scambia posizioni: ancora un calcio da fermo di Arvia -cresciuto alla distanza, ottima notizia dal punto di vista atletico- coglie Granziera che di testa alza di poco.
Entra Cecconello per Barone, poi Monteleone per Arvia, Mortara per Acampora e Marco Veronese per Pregnolato, ma soprattutto entra in scena Luca Bullo: il 19enne chioggiotto chiede spesso la palla e si destreggia egregiamente creando superiorità numerica, servendo un buon assist per Cecconello e provando la conclusione a giro che al 73' si stampa sulla traversa. Qualcosa più che un rimpiazzo per Nappello, ora che Mattiazzi gli ha trovato la posizione in cui sprigionare le proprie doti. Un altro ragazzo di Chioggia, Nicola Nordio, testa i riflessi del portierino Grego dalla distanza; di Cecconello l'ultimo colpo di testa bloccato dal portiere, i quattro minuti di recupero non modificano l'inerzia del match che la Clodiense fa suo per 4-1. Forse più convincente nella ripresa, quando il caldo si è fatto sentire di meno, ma anche il sintomo che a livello atletico le cose stanno andando a posto dopo i logici stenti dell'inizio.
Il prossimo mercoledì sarà già calcio vero: alle ore 16 salirà a Chioggia il Delta Porto Tolle, che durante l'estate ha fatto suo l'ex granata Malagò oltre a diversi atleti di categoria superiore: la Coppa Italia dilettanti chiama, e dopo il rinvio chiesto congiuntamente la squadra vincente affronterà l'Adriese la domenica successiva. Tanti gli incroci di ex possibili e certi fra la Clodiense e le due squadre polesane, c'è da scommettere che nessuno mollerà di un centimetro. A quanto visto finora, non è peregrino ipotizzare questa formazione: Camerlengo in porta, Pregnolato, Ballarin (o Cuomo, se recupera), Granziera e Scandilori in difesa, Abrefah o Djurić a far compagnia ad Arvia e Pelizzer a centrocampo, Martino e Farinazzo a giocarsi la fascia destra con Barone al centro dell'attacco e Nappello a partire da sinistra. Ma tutto, naturalmente, è nelle mani e nei pensieri di mister Mattiazzi.
OGGI ALLO STADIO BALLARIN LA CLODIENSE AFFRONTA IN AMICHEVOLE LA PIOVESE, VERSO LA COPPA ITALIA
Ancora una rifinitura per la Clodiense Chioggia Sottomarina di Gianluca Mattiazzi, oggi pomeriggio dalle ore 17 allo stadio Ballarin contro la Piovese, tradizionale rivale di ferragosto. La formazione saccisica, che milita nel campionato di Eccellenza, testerà i progressi dell'undici granata, alle prese col difficile amalgama di 25 nuovi giocatori: l'allenatore lagunare proverà presumibilmente coloro che saranno impegnati -a grandi linee- nel primo incontro di Coppa Italia dilettanti contro il Delta Porto Tolle, che si disputerà mercoledì 22 agosto dopo che è stata accolta la proroga chiesta dai polesani, i quali avevano in calendario per sabato 18 una prestigiosa amichevole contro il Padova (serie B).
venerdì 10 agosto 2018
CLODIENSE SABATO A NOALE PER LA TERZA AMICHEVOLE ESTIVA. "FARI" PUNTATI SULL'ATTACCO
Terza amichevole stagionale per la Clodiense Chioggia Sottomarina che sabato dalle ore 17 allo stadio di via dei Tigli in Noale affronta i padroni di casa della Calvi, neoretrocessi in Eccellenza. Gli uomini di Mattiazzi sono reduci dalla vittoria 3-2 con Legnago solo mercoledì pomeriggio allo stadio Ballarin, e questi 90 minuti serviranno a mettere ancora più "benzina" nelle gambe, oltre a ruotare tutti gli effettivi e provare nuove soluzioni tattiche. Tra i protagonisti attesi c'è Marco Farinazzo, che lo scorso novembre in campionato realizzò il goal del 4-1 per i lagunari dopo una entusiasmante cavalcata in contropiede: la punta di Montagnana è tornata "all'ovile" dopo il provino con la Triestina e il taglio forzoso che la società granata ha operato nei confronti di Mattia Baldrocco, attaccante arrivato proprio da Noale, dove si era infortunato alla caviglia sul finire della scorsa stagione.
mercoledì 8 agosto 2018
LA CLODIENSE RIMONTA IL LEGNAGO, 3-2 DI CRESCITA FISICA. FARINAZZO TORNA E SEGNA
Seconda amichevole stagionale e primo successo per la Clodiense Chioggia Sottomarina di Gianluca Mattiazzi. Dopo il convincente primo tempo di Venezia, l'undici granata ha affrontato allo stadio Ballarin e battuto oggi per 3-2 il Legnago Salus, passato e probabilmente futuro avversario nel girone di serie D: davanti a circa 50 spettatori, in un pomeriggio estivo leggermente ventilato e di nemmeno troppo sole, i lagunari ribaltano il risultato nella ripresa, mostrando una naturale crescita di tenuta atletica. Il tecnico rimescola le carte e nella formazione iniziale prova una sorta di 4-2-3-1, con Alessandro Zennaro in porta, Bagarollo e Scandilori esterni, Pregnolato e Cuomo coppia centrale difensiva, Arvia (un allenatore in campo, carismaticamente riconosciuto dai compagni) e il capitano Abrefah a fare filtro e smistare il gioco, il promettente Martino largo a destra, Pelizzer incursore (nel ruolo che la stagione scorsa fu di Delcarro), l'altro "local" Luca Bullo dalla sinistra a cercare il centravanti Barone, già in palla. Gli uomini di Spinale invece hanno cambiato meno.
La squadra di casa va presto in vantaggio con Barone, che al 9' -su uscita incerta del portiere avversario Cuoco- raccoglie l'assist di Pelizzer e segna a porta vuota. Dopo pochi minuti, Cuomo si esibisce in un colpo di testa con tempismo perfetto su punizione di Arvia, ma la palla sorvola di poco la traversa. Funzionano le catene sulle due fasce, a destra Bagarollo sale molto e Martino mette in difficoltà l'estremo difensore ospite con un paio di cross, uno dei quali stava quasi per insaccarsi agli incroci. Luca Bullo è molto diligente ad accorciare gli spazi a sinistra, ma dopo il break per dissetarsi il legnaghese Matej realizza il pareggio di sinistro, su cross dalla parte opposta di Righetti.
Corre il 37' e tempo un minuto i biancoazzurri pareggiano, complice uno svarione difensivo chioggiotto: Taylor ha la strada spalancata e batte facilmente Zennaro in uscita. I fuochi d'artificio non cessano, dal momento che al 40' Abrefah stampa sulla traversa un potente tiro da fuori area. Fra i veronesi si distingue Michelotto, che sfiora il 3-1 con un diagonale salvato sulla linea da Pregnolato, e poi si cimenta in un riuscito doppio dribbling d'alta scuola. Il primo tempo termina con un punteggio di 1-2 forse un po' bugiardo, date le occasioni granata: trattandosi di costruire -anziché distruggere, come doveva essere a Venezia- i meccanismi e la conoscenza fra i compagni di squadra verranno col tempo.
Nella ripresa la Clodiense scende in campo quasi interamente rinnovata: nel 4-3-3 disegnato da Mattiazzi, inizialmente solo Pelizzer rimane in campo, retrocedendo a interno destro. Davanti a Lorenzo Grego si schierano Mortara, Ballarin che riprende la fascia, Granziera e l'ultimo arrivato, il classe 2001 Emanuele Acampora (ex Primavera del Padova). A centrocampo appunto Pellizzer, Djurić e Novelli Gasparini, davanti giostrano il figliol prodigo Farinazzo, Cecconello e l'atteso Nappello. Curiosità: Mortara e Djurić vestono entrambi la maglia numero 19, anche se il secondo è a referto col 21. Tempo sette minuti e, dopo un tiro alto del centravanti ospite Verratti, la Clodiense pareggia col cavallo di ritorno: Farinazzo -che a Legnago è nato- si accentra dalla linea di fondo e fa partire un forte sinistro che si insacca in diagonale a mezza altezza, ricordando a tutti la sua confidenza con il goal mai smarrita. Anche Granziera conferma la crescita esponenziale della seconda parte del campionato trascorso, e disbriga ottimamente una situazione scabrosa.
Il vantaggio granata arriva al 66', quando un corner di Nappello dalla destra viene corretto in rete dal preciso colpo di testa di Cecconello, al suo primo goal -ancorché non in partita ufficiale- con la maglia della Clodiense; lo stesso attaccante di Monselice raccoglie l'assist di Farinazzo ma ottiene solo un calcio d'angolo. Si mette in mostra anche Grego parando abbastanza agevolmente un sinistro a giro di Congiu, ma mister Mattiazzi lamenta che la sua squadra si "abbassa" troppo. Ci prova Djurić da lontano all'83esimo minuto, la palla scivola al portiere Colella ma nessuno si avventa in tempo per ribadire in rete. La difesa di casa soffre le folate dell'ala destra Cess, che cade in area all'84' ma l'arbitro non considera il rigore; qualche dubbio in più nell'analoga azione di tre minuti più tardi, con un penalty che pareva esserci per fallo di Djurić sullo stesso Cess. Il Legnago conclude in attacco ma produce solo un colpo di testa di Sandrini, tutto solo a tempo scaduto, con la palla che si perde sulla rete di recinzione. Al fischio finale c'è soddisfazione per i tre punti e per i progressi dimostrati: sabato pomeriggio si va a Noale per aggiungere minuti e intesa verso l'esordio in coppa Italia dilettanti, a fine mese.
La squadra di casa va presto in vantaggio con Barone, che al 9' -su uscita incerta del portiere avversario Cuoco- raccoglie l'assist di Pelizzer e segna a porta vuota. Dopo pochi minuti, Cuomo si esibisce in un colpo di testa con tempismo perfetto su punizione di Arvia, ma la palla sorvola di poco la traversa. Funzionano le catene sulle due fasce, a destra Bagarollo sale molto e Martino mette in difficoltà l'estremo difensore ospite con un paio di cross, uno dei quali stava quasi per insaccarsi agli incroci. Luca Bullo è molto diligente ad accorciare gli spazi a sinistra, ma dopo il break per dissetarsi il legnaghese Matej realizza il pareggio di sinistro, su cross dalla parte opposta di Righetti.
Corre il 37' e tempo un minuto i biancoazzurri pareggiano, complice uno svarione difensivo chioggiotto: Taylor ha la strada spalancata e batte facilmente Zennaro in uscita. I fuochi d'artificio non cessano, dal momento che al 40' Abrefah stampa sulla traversa un potente tiro da fuori area. Fra i veronesi si distingue Michelotto, che sfiora il 3-1 con un diagonale salvato sulla linea da Pregnolato, e poi si cimenta in un riuscito doppio dribbling d'alta scuola. Il primo tempo termina con un punteggio di 1-2 forse un po' bugiardo, date le occasioni granata: trattandosi di costruire -anziché distruggere, come doveva essere a Venezia- i meccanismi e la conoscenza fra i compagni di squadra verranno col tempo.
Nella ripresa la Clodiense scende in campo quasi interamente rinnovata: nel 4-3-3 disegnato da Mattiazzi, inizialmente solo Pelizzer rimane in campo, retrocedendo a interno destro. Davanti a Lorenzo Grego si schierano Mortara, Ballarin che riprende la fascia, Granziera e l'ultimo arrivato, il classe 2001 Emanuele Acampora (ex Primavera del Padova). A centrocampo appunto Pellizzer, Djurić e Novelli Gasparini, davanti giostrano il figliol prodigo Farinazzo, Cecconello e l'atteso Nappello. Curiosità: Mortara e Djurić vestono entrambi la maglia numero 19, anche se il secondo è a referto col 21. Tempo sette minuti e, dopo un tiro alto del centravanti ospite Verratti, la Clodiense pareggia col cavallo di ritorno: Farinazzo -che a Legnago è nato- si accentra dalla linea di fondo e fa partire un forte sinistro che si insacca in diagonale a mezza altezza, ricordando a tutti la sua confidenza con il goal mai smarrita. Anche Granziera conferma la crescita esponenziale della seconda parte del campionato trascorso, e disbriga ottimamente una situazione scabrosa.
Il vantaggio granata arriva al 66', quando un corner di Nappello dalla destra viene corretto in rete dal preciso colpo di testa di Cecconello, al suo primo goal -ancorché non in partita ufficiale- con la maglia della Clodiense; lo stesso attaccante di Monselice raccoglie l'assist di Farinazzo ma ottiene solo un calcio d'angolo. Si mette in mostra anche Grego parando abbastanza agevolmente un sinistro a giro di Congiu, ma mister Mattiazzi lamenta che la sua squadra si "abbassa" troppo. Ci prova Djurić da lontano all'83esimo minuto, la palla scivola al portiere Colella ma nessuno si avventa in tempo per ribadire in rete. La difesa di casa soffre le folate dell'ala destra Cess, che cade in area all'84' ma l'arbitro non considera il rigore; qualche dubbio in più nell'analoga azione di tre minuti più tardi, con un penalty che pareva esserci per fallo di Djurić sullo stesso Cess. Il Legnago conclude in attacco ma produce solo un colpo di testa di Sandrini, tutto solo a tempo scaduto, con la palla che si perde sulla rete di recinzione. Al fischio finale c'è soddisfazione per i tre punti e per i progressi dimostrati: sabato pomeriggio si va a Noale per aggiungere minuti e intesa verso l'esordio in coppa Italia dilettanti, a fine mese.
OGGI (ORE 17) ALLO STADIO BALLARIN AMICHEVOLE CLODIENSE-LEGNAGO, COL NUOVO ACQUISTO ACAMPORA
Seconda uscita stagionale per la Clodiense Chioggia Sottomarina di Gianluca Mattiazzi, che oggi dalle ore 17 allo stadio Aldo e Dino Ballarin affronta in amichevole i pari categoria del Legnago, già rivali nello scorso campionato di serie D e protagonisti di quello che inizierà a settembre. Nonostante il caldo, un'occasione per l'allenatore granata di assemblare ancor di più l'amalgama tattico tra i numerosi nuovi atleti, dopo il bel primo tempo disputato una settimana fa a Venezia, e di integrare gli ultimi arrivi: il volto noto di Marco Farinazzo, attaccante già in doppia cifra la scorsa stagione, e il giovane terzino sinistro Emanuele Acampora, proveniente dalla Primavera del Padova.
lunedì 6 agosto 2018
RICCARDO BOSCOLO CHIO E STEFANO CESTER, GIOVANI CALCIATORI CHIOGGIOTTI DELL'INTER, CONVOCATI NELLA NAZIONALE UNDER 17
Dopo aver vinto il campionato italiano under 16 con la maglia dell'Inter, i due giovani centrocampisti chioggiotti Riccardo Boscolo Chio e Stefano Cester sono stati convocati dall'allenatore Carmine Nunziata (già mediano del Padova in serie A) nella nazionale under 17 per uno stage a Coverciano, che avrà luogo dal 20 al 25 agosto, quando disputeranno un incontro amichevole contro i pari età della Fiorentina. Stefano Cester è già un habitué delle nazionali giovanili, avendo già risposto alle convocazioni della ex ct Patrizia Panìco per due trasferte in Ungheria e in Ucraina nei mesi scorsi.
sabato 4 agosto 2018
FARINAZZO TORNA ALLA CLODIENSE, TAGLIATO BALDROCCO: FORSE DOVRÀ OPERARSI ALLA CAVIGLIA
Porte scorrevoli nell'attacco della Clodiense. A malincuore, la società granata è costretta a salutare Mattia Baldrocco: l'ex centravanti del Noale non si è ancora ripreso dalla botta alla caviglia accusata sul finire dello scorso campionato, e non esclude di doversi operare, rimanendo fuori i primi mesi di campionato. Il suo posto in prima linea è stato preso da una vecchia conoscenza dello stadio Ballarin, quel Marco Farinazzo che lo scorso anno ha trascinato la squadra alla salvezza coi suoi 12 goal: l'attaccante di Montagnana non ha superato la prova alla Triestina, dopo la partita amichevole disputata contro i campioni della Lazio, e ha fatto felicemente ritorno in laguna, dove con Barone e Nappello comporrà un trio offensivo di tutto rispetto a disposizione di Mattiazzi.
Il possibile arrivo di Farinazzo era stato già in qualche modo evocato dal mister granata al termine dell'amichevole disputata mercoledì a Venezia. Questa mattina intanto gli uomini della rosa si sono ritrovati ai campi di allenamento di Ca' Lino, dove hanno disputato un incontro amichevole in famiglia.
Il possibile arrivo di Farinazzo era stato già in qualche modo evocato dal mister granata al termine dell'amichevole disputata mercoledì a Venezia. Questa mattina intanto gli uomini della rosa si sono ritrovati ai campi di allenamento di Ca' Lino, dove hanno disputato un incontro amichevole in famiglia.
giovedì 2 agosto 2018
LA CLODIENSE METTE PAURA AL VENEZIA GIOCANDO CON ORDINE, APPLICAZIONE E SICUREZZA
Tre giorni di preparazione, circa 25 nuovi elementi da integrare, caldo a 36 gradi e avversario che pochi mesi fa ha sfiorato la serie A. Eppure la nuova Clodiense Chioggia Sottomarina di Gianluca Mattiazzi, almeno nel primo tempo, ha tenuto testa al Venezia con ordine, applicazione, raddoppi e sicurezza difensiva, concedendo qualche conclusione spesso da lontano (tutte parate con efficacia dall'ottimo Camerlengo, 19 anni) e passando addirittura in vantaggio con Barone in seguito a svarione difensivo avversario. Davanti a circa 400 spettatori che hanno gremito la sola tribuna aperta dello stadio Penzo a Sant'Elena, i granata in maglia bianca non hanno sfigurato, chiudendo i varchi e mettendo in difficoltà i quotati arancioneroverdi, che alla fine hanno vinto per 3-1: anzi, a Barone è stato annullato un secondo goal per fuorigioco su traversone no-look del valido Nappello, e un cross di Scandilori stava per essere trasformato dal tacco del difensore Cuomo nella replica del “goal del secolo”, quello di Pippo Maniero all'Empoli nella stessa porta. Correva il 1999, quando cinque elementi della rosa chioggiotta sono venuti al mondo.
Mattiazzi ha fatto ritorno sulla panchina della sua città schierando in campo questo undici: Camerlengo tra i pali, Pregnolato e Scandilori terzini, il capitano Alberto Ballarin e Cuomo al centro della difesa, Arvia “centromediano metodista” e jefe vecchio stile cercato dai compagni, Djurić e il dinamico Pelizzer interni ad accorciare, Martino di raccordo sulla fascia destra, Nappello a folleggiare dall'altra parte e Barone punto di riferimento offensivo. In panchina tutti gli altri nuovi, più l'ormai veterano Abrefah e il confermato Granziera. Vecchi, l'allenatore del Venezia che ha vinto tutto con le giovanili dell'Inter, mischia le carte fra possibili titolari e presunte riserve in vista dell'impegno di domenica in coppa Italia contro il Sudtirol: dal primo minuto si vedono sul terreno di gioco Anđelković, Pinato, Falzerano, Suciu e Litteri, reduci dalla cavalcata della scorsa primavera, oltre al neoacquisto Zampano, mentre i vari Domizzi (38 anni), Bentivoglio, Garofalo e Bruscagin inizialmente siedono in panca assieme al nuovo St.Clair, scuola Chelsea, e al coetaneo bomber doriano Vrioni.
Si gioca soprattutto dove c'è ombra, in tribuna si boccheggia, Scandilori entra subito in partita cercando di frenare il dominio di Zampano sulla fascia, ma dopo i primi tentativi di Strechie e i colpi di testa a vuoto di Litteri comincia lo show di Camerlengo, che prima devia in angolo un potente diagonale di Zampano, poi si supera sul colpo di testa carpiato di Zennaro, quindi dice no a una botta di Strechie la cui ribattuta attraversa la linea di porta ed esce. Ancora il portierino granata chiude la saracinesca a un tiro ravvicinato di Suciu, e attorno a metà ripresa sale in cattedra Nappello, che mostra numeri di buona fattura accentrandosi dalla sinistra. Il break per abbeverarsi fa bene alla Clodiense, che guadagna il suo primo corner e sfiora il vantaggio con il colpo “da kung fu” di Cuomo a ricordare Maniero: la palla sorvola la traversa di pochi centimetri.
Ma l'appuntamento con la rete è solo rimandato: Barone approfitta di una carambola tra Cigagna e Anđelković, e con un tocco delicato trafigge Lezzerini superandolo in pallonetto. La Clodiense prende campo, mostra solidità e consapevolezza del da farsi, e -con l'intervallo di una conclusione di Falzerano, uscita di poco- sfiora il raddoppio quando l'abile Nappello si gira in area e, quasi senza specchio davanti a sé, individua Barone a ridosso del secondo palo: colpo di testa e palla in rete, ma l'arbitro Villa fischia il fuorigioco. Ancora un assolo di Nappello che termina alto, e Camerlengo riprende il suo servizio permanente effettivo a difesa dei pali: controlla un rasoterra di Zampano, blocca a terra una bomba centrale di Pinato su punizione, evita di capitolare contro Suciu. La melina irridente degli uomini in bianco conclude una prima frazione oltre le aspettative, al di là del risultato.
Nella ripresa la girandola dei cambi è logica e scaglionata: nel corso dei 45 minuti Mattiazzi dà spazio a tutti i rincalzi, e così fa il suo dirimpettaio sull'altra panchina del derby lagunare. In casa granata cambia anche il modulo, con un 5-3-2 più adatto a difendere l'imprevisto punteggio che non a cercare di consolidarlo: fatto sta che in tutto il secondo tempo la Clodiense non tira mai in porta né si avvicina all'area avversaria. Sono soprattutto Bruscagin e Saint Clair a suonare la riscossa per i padroni di casa: il primo, padrone della fascia, scaraventa più volte tiri pericolosi verso la porta ora difesa da Alessandro Zennaro, mentre il secondo converte in pericoli il gran lavoro di Garofalo sulla sinistra.
La prima seria conclusione di Bruscagin è al 49° ed esce di un soffio, poi lo slalom di Saint Clair che termina con un beffardo e lento rasoterra a fil di palo, siglando così il pareggio veneziano. Bruscagin prende ancora le misure e infila Zennaro con un eurogoal imprendibile da fuori area, un destro al volo di rara precisione in stile Pavard o Nacho. L'andamento della partita è ormai sovvertito e le energie sono quelle che sono, la Clodiense contiene ma non può far niente sul terzo goal arancioneroverde, con Bruscagin che serve lo scozzese davanti alla porta sguarnita. C'è ancora tempo per mettere in mostra il portierino Grego, classe 2000, che devia sul palo il tiro di Schiavone. Villa fischia la fine, lo scontato successo casalingo è stato in dubbio per oltre mezz'ora, ma alla lunga è uscita la maggior classe ed esperienza di chi si prepara a un campionato di serie B da protagonista. Ma la Clodiense del primo tempo mostra già di avere una identità su cui lavorare, e alcune individualità (Camerlengo, Scandilori, il regista Arvia e Nappello su tutti) destinate a lasciare il segno nella prossima stagione agonistica. La prossima amichevole è in programma il 14 agosto a Piove, poi domenica 26 l'esordio in coppa Italia dilettanti col migliore degli auspici.
Al termine dell'incontro è palpabile la soddisfazione del presidente Ivano Bielo e del mister Mattiazzi, che ancora sul terreno di gioco si sono “riuniti” a fare il punto assieme al direttore sportivo Tonicello, al team manager Siviero e all'allenatore in seconda Rizzi. Mattiazzi sottolinea l'impiego di tanti juniores nella ripresa e i pochi giorni di lavoro intercorsi, il presidente si dice certo di avere per le mani un buon organico con almeno due elementi per ogni ruolo: anche se non si esclude di cogliere eventuali sorprese dal mercato di agosto, sognando -chissà- il ritorno di qualche elemento che allo stadio Ballarin ha lasciato un buon ricordo.
Mattiazzi ha fatto ritorno sulla panchina della sua città schierando in campo questo undici: Camerlengo tra i pali, Pregnolato e Scandilori terzini, il capitano Alberto Ballarin e Cuomo al centro della difesa, Arvia “centromediano metodista” e jefe vecchio stile cercato dai compagni, Djurić e il dinamico Pelizzer interni ad accorciare, Martino di raccordo sulla fascia destra, Nappello a folleggiare dall'altra parte e Barone punto di riferimento offensivo. In panchina tutti gli altri nuovi, più l'ormai veterano Abrefah e il confermato Granziera. Vecchi, l'allenatore del Venezia che ha vinto tutto con le giovanili dell'Inter, mischia le carte fra possibili titolari e presunte riserve in vista dell'impegno di domenica in coppa Italia contro il Sudtirol: dal primo minuto si vedono sul terreno di gioco Anđelković, Pinato, Falzerano, Suciu e Litteri, reduci dalla cavalcata della scorsa primavera, oltre al neoacquisto Zampano, mentre i vari Domizzi (38 anni), Bentivoglio, Garofalo e Bruscagin inizialmente siedono in panca assieme al nuovo St.Clair, scuola Chelsea, e al coetaneo bomber doriano Vrioni.
Si gioca soprattutto dove c'è ombra, in tribuna si boccheggia, Scandilori entra subito in partita cercando di frenare il dominio di Zampano sulla fascia, ma dopo i primi tentativi di Strechie e i colpi di testa a vuoto di Litteri comincia lo show di Camerlengo, che prima devia in angolo un potente diagonale di Zampano, poi si supera sul colpo di testa carpiato di Zennaro, quindi dice no a una botta di Strechie la cui ribattuta attraversa la linea di porta ed esce. Ancora il portierino granata chiude la saracinesca a un tiro ravvicinato di Suciu, e attorno a metà ripresa sale in cattedra Nappello, che mostra numeri di buona fattura accentrandosi dalla sinistra. Il break per abbeverarsi fa bene alla Clodiense, che guadagna il suo primo corner e sfiora il vantaggio con il colpo “da kung fu” di Cuomo a ricordare Maniero: la palla sorvola la traversa di pochi centimetri.
Ma l'appuntamento con la rete è solo rimandato: Barone approfitta di una carambola tra Cigagna e Anđelković, e con un tocco delicato trafigge Lezzerini superandolo in pallonetto. La Clodiense prende campo, mostra solidità e consapevolezza del da farsi, e -con l'intervallo di una conclusione di Falzerano, uscita di poco- sfiora il raddoppio quando l'abile Nappello si gira in area e, quasi senza specchio davanti a sé, individua Barone a ridosso del secondo palo: colpo di testa e palla in rete, ma l'arbitro Villa fischia il fuorigioco. Ancora un assolo di Nappello che termina alto, e Camerlengo riprende il suo servizio permanente effettivo a difesa dei pali: controlla un rasoterra di Zampano, blocca a terra una bomba centrale di Pinato su punizione, evita di capitolare contro Suciu. La melina irridente degli uomini in bianco conclude una prima frazione oltre le aspettative, al di là del risultato.
Nella ripresa la girandola dei cambi è logica e scaglionata: nel corso dei 45 minuti Mattiazzi dà spazio a tutti i rincalzi, e così fa il suo dirimpettaio sull'altra panchina del derby lagunare. In casa granata cambia anche il modulo, con un 5-3-2 più adatto a difendere l'imprevisto punteggio che non a cercare di consolidarlo: fatto sta che in tutto il secondo tempo la Clodiense non tira mai in porta né si avvicina all'area avversaria. Sono soprattutto Bruscagin e Saint Clair a suonare la riscossa per i padroni di casa: il primo, padrone della fascia, scaraventa più volte tiri pericolosi verso la porta ora difesa da Alessandro Zennaro, mentre il secondo converte in pericoli il gran lavoro di Garofalo sulla sinistra.
La prima seria conclusione di Bruscagin è al 49° ed esce di un soffio, poi lo slalom di Saint Clair che termina con un beffardo e lento rasoterra a fil di palo, siglando così il pareggio veneziano. Bruscagin prende ancora le misure e infila Zennaro con un eurogoal imprendibile da fuori area, un destro al volo di rara precisione in stile Pavard o Nacho. L'andamento della partita è ormai sovvertito e le energie sono quelle che sono, la Clodiense contiene ma non può far niente sul terzo goal arancioneroverde, con Bruscagin che serve lo scozzese davanti alla porta sguarnita. C'è ancora tempo per mettere in mostra il portierino Grego, classe 2000, che devia sul palo il tiro di Schiavone. Villa fischia la fine, lo scontato successo casalingo è stato in dubbio per oltre mezz'ora, ma alla lunga è uscita la maggior classe ed esperienza di chi si prepara a un campionato di serie B da protagonista. Ma la Clodiense del primo tempo mostra già di avere una identità su cui lavorare, e alcune individualità (Camerlengo, Scandilori, il regista Arvia e Nappello su tutti) destinate a lasciare il segno nella prossima stagione agonistica. La prossima amichevole è in programma il 14 agosto a Piove, poi domenica 26 l'esordio in coppa Italia dilettanti col migliore degli auspici.
Al termine dell'incontro è palpabile la soddisfazione del presidente Ivano Bielo e del mister Mattiazzi, che ancora sul terreno di gioco si sono “riuniti” a fare il punto assieme al direttore sportivo Tonicello, al team manager Siviero e all'allenatore in seconda Rizzi. Mattiazzi sottolinea l'impiego di tanti juniores nella ripresa e i pochi giorni di lavoro intercorsi, il presidente si dice certo di avere per le mani un buon organico con almeno due elementi per ogni ruolo: anche se non si esclude di cogliere eventuali sorprese dal mercato di agosto, sognando -chissà- il ritorno di qualche elemento che allo stadio Ballarin ha lasciato un buon ricordo.