Chioggia non dimenticherà mai Aldo e Dino Ballarin. Giusto 69 anni fa, nel pomeriggio del 4 maggio 1949, la città e la famiglia appresero dal tam tam della radio la notizia più sconvolgente per l'Italia del primo dopoguerra, la scomparsa in blocco del Grande Torino nell'aereo schiantato sul parapetto della basilica di Superga di ritorno dal Portogallo, in un giorno di pioggia e vento oltre ogni previsione. Da allora la comunità che perse due figli, due amici, due validi atleti non ha mai smesso di celebrarli e di onorarne la memoria, anche a vantaggio dei più giovani che possono viverne solo la leggenda.
Ieri sera all'auditorium San Nicolò è andata in scena la pièce “Tesi di laurea”, scritta da Barbara Mastella e diretta da Renzo Sicco con gli attori della compagnia torinese Assemblea Teatro. L'opera porta sul palco i ricordi delle vedove, Miretta e Dina, e dei fratelli dei due calciatori, Renato e Iginio, quest'ultimo scampato per miracolo alla tragedia in quanto sarebbe dovuto partire con la squadra, ma aveva il passaporto scaduto. Nel prossimo autunno “Tesi di laurea” diventerà anche un volume, che verrà presentato a Chioggia dall'autrice.
Questa mattina, per dare valore sportivo alla vicenda, gli studenti e i professori degli istituti superiori cittadini si sono sfidati in un torneo quadrangolare di calcio nello stadio che porta il nome dei due sfortunati campioni: un momento molto partecipato dalle classi, che ha ricevuto il patrocinio del Comune con l'assessora allo sport Isabella Penzo. Il prossimo anno la cifra dell'anniversario sarà tonda, e chiaramente, come sempre, Chioggia che è stata la città più colpita fra tutte non mancherà di rievocare il mito della squadra più forte del mondo e dei due suoi portabandiera locali.
Nessun commento:
Posta un commento