Mesi fa, l'allenatore della Clodiense Massimiliano De Mozzi aveva detto che la salvezza si sarebbe decisa all'ultimo minuto dell'ultima partita, e che fino ad allora si sarebbe stati in ballo. Non poteva essere più profetico di così: a novanta minuti dalla fine delle ostilità per quanto riguarda la regular season, solo un punto separa i granata dalla matematica conquista della permanenza in serie D, e dovrà essere conquistato -per non dover dipendere dai risultati degli altri campi- domenica prossima al mitico stadio Martelli di Mantova, dove il grande calcio è passato e la grande arte scorre nel vicino palazzo Te. Martelli era compagno dei fratelli Ballarin nel Grande Torino, e proprio allo stadio loro intitolato è andato in scena un altro dei capitoli di questa martoriata stagione: l'Arzignano Valchiampo, in lotta per il secondo posto che darebbe accesso alla Coppa Italia dei professionisti, scende in laguna a impartire lezioni di tecnica e di coralità, fregandosene delle esigenze dei padroni di casa. Ne è uscito un 1-4 che, per quanto maturato dopo il 90° minuto con queste proporzioni, e nonostante un buon primo tempo della Clodiense, è un fardello psicologico notevole per chi ha visto i propri avversari dominare l'intera ripresa e confermandosi la squadra più bella da vedere nel girone, incomprensibilmente non promossa per via diretta.
Forse è superfluo sottolineare che quando si dispone di atleti di caratura superiore -come Andrea Raimondi o Luis Maldonado oppure Raphael Odogwu, per restare all'ultimo incontro- è fin troppo facile giustificare il divario in classifica. La compagine allenata dall'ex veronese Vincenzo Italiano ha allargato e ristretto il campo a piacimento, con due o tre punti fermi e la palla sempre tenuta bassa, un fuorigioco maniacale e la ricchezza di alternative per colpire che ogni allenatore fra i dilettanti sogna. A queste doti, De Mozzi ha potuto opporre il massimo che la rosa gli consente, cominciando col 4-3-3 e finendo col 3-3-4 (o forse 3-2-5): fino al 90° il punteggio si attestava su un dignitoso 1-2, anche un po' bugiardo limitatamente ai primi 45 minuti, quando i granata non hanno sfruttato qualche occasione propizia e sono stati graziati sul finire dall'arbitro Petrella che non giudica da rigore una spinta solare di Pastorelli a Nobile, ammonito per simulazione tra la sorpresa generale. A Mantova, De Mozzi sarà privo di Cacurio, che -schierato oggi dall'inizio assieme a Santoni, in luogo rispettivamente di Baido e Duravia- si è infortunato al nono minuto chiedendo il cambio a favore di Baido. La punta mestrina tornerà in campo solo alla prossima stagione.
Già, Mantova. Ogni pensiero è ormai all'augusta trasferta, e torna utile fare il punto della situazione per capire come la Clodiense potrà salvarsi. Intanto, prima di tutto: questa giornata ha già dato alcuni verdetti. Sale infatti di categoria la Virtus Vecomp Verona, che nell'arco dei due gironi non ha mai battuto la formazione chioggiotta; retrocedono direttamente, oltre all'Abano, anche la Liventina e la Calvi Noale, ovvero le due ultime formazioni incontrate dai lagunari prima dell'Arzignano. Fino al 70° la Calvi che vinceva a Carlino poteva sperare, ma il raddoppio del Tamai sul Belluno ha divaricato di nuovo la forbice in classifica tra le due squadre, discrimine nel regolamento se disputare o meno i playout. Per quanto riguarda le avversarie dirette della Clodiense, l'Ambrosiana è stata divelta per 1-6 in casa proprio dal Mantova, che si è così certificato la partecipazione ai playoff assieme al Campodarsego e allo stesso Arzignano. L'ultimo posto utile per sperare nel salto di categoria se lo giocheranno l'Adriese dei cinque chioggiotti, vittoriosa proprio sui quotati padovani, e l'Este che ha strappato un difficile punto a Feltre (ormai non più affidata ad Andrea Pagan): e l'Este la prossima giornata dovrà sfidare in casa proprio quel Tamai che tiene ancora sospesa la lotta per un solo posto al sole.
Non potendo più sperare nell'ardore del Noale che affronterà l'Ambrosiana, si può ragionevolmente pensare che quest'ultima andrà ad espugnare il terreno della Calvi. Al momento la classifica recita: Clodiense 40, Tamai 39, Ambrosiana 37, di queste due si salvano direttamente e una dovrà affrontare i playout. Pertanto gli uomini di De Mozzi, fabbri della propria fortuna, per mettersi al riparo da ogni sorpresa devono procurarsi almeno un punto di prestigio a Mantova; con un pareggio, il rischio di essere raggiunti dall'Ambrosiana a 40 punti svanisce, indipendentemente dal risultato di Este-Tamai. Se invece anche in riva al Mincio la Clodiense dovesse finire battuta (all'andata i virgiliani uscirono con i tre punti dallo stadio Ballarin), potrebbe venire risucchiata a quota 40 dall'affiancamento del Tamai -qualora pareggiasse a Este- e addirittura dell'Ambrosiana corsara a Noale. In caso di due squadre a pari punti, avverrà lo spareggio per decidere chi si salva di colpo e chi dovrà affrontare il purgatorio dei playout; se le squadre a 40 punti fossero tre, la classifica avulsa determinerebbe chi si salva e chi dovrà spareggiare. E la Clodiense è in svantaggio negli scontri diretti sia contro il Tamai che contro l'Ambrosiana. Una roulette che sarà vissuta, in campo e sugli spalti, attaccati al web per i risultati altrui.
Detto dell'infortunio repentino occorso a Cacurio, nello schieramento di De Mozzi stavolta Abrefah copre il centrodestra e Delcarro il centrosinistra. Ma è Raimondi, ex Padova e Venezia, a mettersi subito in luce: prima con un maestoso tiro a giro uscito di pochissimo, poi con varie sgroppate sulla fascia sinistra, infine con il goal che ristabilisce la parità dopo il contropiede vincente di Santoni (su errore del terzino Ilari): il numero 10 dell'Arzignano scambia con Vanzan, evita Conti, si porta sul sinistro e impietrisce Corasaniti sul primo palo. Intanto arrivano le buone novelle del Mantova che dilaga a Sant'Ambrogio di Valpolicella, ma l'attenzione sul campo è a come limitare la regia puntuale di Maldonado che non sbaglia un lancio, il tandem della fascia sinistra, gli inserimenti di Bigolin, gli strappi di Odogwu. Nella retroguardia granata è Dondoni il più intraprendente, anche in fase offensivs; e il finire del tempo è di marca granata con il colpo di testa di Farinazzo deviato in corner dal portiere Dani, che era fuori dai pali. Baido spreca un facile assist mentre arriva la notizia del vantaggio del Tamai contro il Belluno, e non può fare piacere. Il tempo si chiude con Pastorelli che spinge a terra Nobile, ma l'errore arbitrale grazia la squadra di casa, che va agli spogliatoi ancora convinta di essere nel match.
La ripresa si apre con due cambi di Italiano, ma è ancora Raimondi a portare in vantaggio i suoi con una staffilata a fil di palo. Anche il neoentrato Forte impegna Corasaniti, mentre i timidi segnali chioggiotti stanno in una mezza rovesciata di Delcarro a sfiorare il pari e nel sole che svanisce. Il pallino del gioco è saldamente nelle mani dell'Arzignano, con un gran tiro dell'ecuadoriano da fuori che termina a pochi centimetri dal montante. Nobile crea problemi a Dell'Andrea partendo sempre dalla fascia destra, e De Mozzi prova arditi esperimenti tattici per conseguire il pareggio che metterebbe la squsdra della città fuori dai sospetti. Marijanovic e Duravia riassestano lo schieramento, quando arriva la notizia del pareggio del Montebelluna. Al 92esimo Maldonado calcia una punizione a fil di palo ed entra, due minuti dopo è il neoentrato Valenti che dribbla tutto ciò che trova in area prima di calciare con successo verso la porta. L'arbitro fischia, De Mozzi e Italiano si cercano e salutano, qualche mugugno in tribuna e in gradinata: ora occorre studiare la geografia di Mantova, ricordando che già in altre situazioni il team allenato da De Mozzi ha dato prova di compattezza, solidarietà, aiuto reciproco e sfrontatezza nel cercare il risultato, ottenendolo contro avversarie più forti. Un campionato in novanta minuti, nello scenario più noto e qualificato: tutti a Mantova, forza Clodiense!
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domenica 29 aprile 2018
sabato 28 aprile 2018
CLODIENSE OGGI CONTRO IL FORTE ARZIGNANO: SARÀ L'ULTIMA PARTITA IN CASA DELLA STAGIONE?
Operazione salvezza. La partita odierna per la Clodiense Chioggia Sottomarina, dalle ore 15 allo stadio Ballarin contro l'Arzignano Valchiampo, è di quelle che valgono un campionato: con tre punti, i granata si porrebbero assai probabilmente al riparo da brutte sorprese, leggi coinvolgimento nei playout. Un obiettivo che un girone fa, sotto la neve di Arzignano, pareva assai difficile conseguire: la formazione berica vinse 4-3, sciorinando il miglior gioco visto in questa categoria, e per i lagunari la classifica era quella che era. Ora i gialloazzurri faranno i playoff, lasciando probabilmente alla Virtus Verona l'onore della promozione diretta, ma il bel gioco corale e palla a terra resta il loro marchio di fabbrica, così la pericolosità nelle azioni offensive accerchianti. Con un occhio all'aggiornamento dei risultati degli altri campi (soprattutto Tamai-Belluno e Ambrosiana-Mantova, i virgiliani non sono ancora certi di disputare i playoff), De Mozzi farà scendere in campo ancora una volta il suo 4-3-1-2 di fiducia: la scelta sarà sulla coppia centrale difensiva, costringendo alla panchina uno fra Dondoni e Pastorelli. La difesa dovrebbe essere completata da Spaltro e Dell'Andrea sulle fasce, centrocampo collaudato con Delcarro e Abrefah interni più Conti in regia, Duravia a suggerire per i bomber Farinazzo e Baido. Arbitra la partita Claudio Petrella della sezione di Viterbo. La Clodiense invita tutti gli sportivi locali a stringersi attorno alla squadra, oggi allo stadio, per fare assieme l'ultimo sforzo.
lunedì 23 aprile 2018
CLODIENSE CORSARA A MOTTA DI LIVENZA: VINCE 2-1 E LA SALVEZZA SI AVVICINA
Tre punti d'oro per la Clodiense Chioggia Sottomarina ieri a Motta di Livenza. Nella terz'ultima giornata di campionato, i granata inguaiano i padroni di casa della Liventina ribaltando l'1-0 conseguito da Fabbro su calcio di rigore allo scadere del primo tempo, attraverso l'uno-due siglato nella ripresa -a cavallo del 75° minuto- da una staffilata di Pastorelli e da uno slalom del subentrato Cacurio. La vittoria granata è necessaria ma non ancora sufficiente a raggiungere l'obiettivo salvezza, dato il colpo del Tamai a Campodarsego che ha quale effetto collaterale la consegna quasi certa della promozione in Lega Pro alla Virtus Vecomp Verona. Per non avere brutte sorprese, leggi playout, sarà necessario alla squadra di Massimiliano De Mozzi ottenere punti domenica 29 aprile allo stadio Ballarin contro il forte Arzignano Valchiampo, già certo di partecipare ai playoff per il salto di categoria.
sabato 21 aprile 2018
LA CLODIENSE OGGI A MOTTA DI LIVENZA PER GARANTIRSI UN ALTRO ANNO DI SERIE D
Partita praticamente decisiva oggi dalle ore 15 allo stadio Samassa di Motta di Livenza (Treviso), ove la Clodiense Chioggia Sottomarina affronterà i padroni di casa della Liventina. A tre giornate dal termine del campionato di serie D, la squadra di Massimiliano De Mozzi è chiamata a vincere per salvarsi direttamente senza impantanarsi nella roulette dei playout; al contrario, i rivali sono con l'acqua alla gola e si contendono con la Calvi Noale (che domenica scorsa ha pareggiato 2-2 a Chioggia) l'ultimo posto utile per sperare nella salvezza attraverso gli spareggi. L'allenatore granata ha a disposizione tutta la rosa, probabile la conferma dell'impianto di gioco delle ultime settimane. L'incontro sarà diretto da Giuseppe Vingo della sezione arbitrale di Pisa.
domenica 15 aprile 2018
CLODIENSE-NOALE 2-2, UN PUNTO SOFFERTO CHE AVVICINA LA SALVEZZA. EUROGOAL DI DELCARRO
Guardatelo, il goal di Andrea Delcarro che all'86° minuto di Clodiense-Calvi Noale ha permesso alla squadra di casa di raggiungere la parità dopo una lunga rincorsa. Guardatelo e riguardatelo, non solo perché è raro e bello -se si può osare con i paragoni, come quello di Cristiano Ronaldo che ha impietrito lo Juventus Stadium- ma anche perché il suo esito, ovvero il pareggio per 2-2 tra i lagunari e la formazione allenata dal "motivatore" Pianu, può condizionare il finale di questo campionato: il Noale stava vincendo e ove l'avesse fatto avrebbe scavalcato la Liventina, avendo così più carte per sperare nei playout invece che subire la retrocessione diretta in compagnia dell'Abano (e domenica prossima la Clodiense Chioggia Sottomarina renderà visita proprio alla squadra di Motta di Livenza, oggi sommersa 6-1 dall'Ambrosiana).
Dal canto granata, invece, lo splendido colpo di Delcarro consente di fare un passo avanti proprio per evitare la roulette russa dei playout: le vittorie odierne di Ambrosiana e Tamai scalfiscono un po' la classifica, coi veronesi che raggiungono la Clodiense e i friulani staccati di quattro lunghezze, ma il capitombolo interno del Montebelluna e il pareggio tra Cjarlins e Delta Porto Tolle consentono di respirare ancora, a 270 minuti dal termine del campionato. Domenica 22 l'Ambrosiana renderà visita al Delta cui manca pochissimo per dirsi salvo e il Tamai andrà a Campodarsego in casa dei secondi in classifica, ancora in lotta per la promozione diretta: ai ragazzi di De Mozzi potrebbe bastare anche un punto nell'inferno liventino, ma meglio vincere per mettersi al sicuro e chiudere il discorso. E a quel punto, anche la prodezza di Delcarro nell'album del campionato assumerà il ruolo centrale che ha avuto oggi, a soli quattro minuti dalla fine del match, per passare alla storia come uno dei goal più belli visti allo stadio Ballarin negli ultimi anni.
De Mozzi non snatura il 4-3-1-2 visto nelle ultime settimane, e presenta in campo i recenti "titolarissimi", scegliendo Pastorelli e non Dondoni quale partner difensivo di Granziera, che sta prendendo confidenza anche col ruolo di regista arretrato e quindi col lancio lungo. Pianu schiera i suoi molto corti e compatti, con la difesa alta e pronta a innescare in velocità gli attaccanti Baldrocco e Tonani, costringendo almeno un paio di volte il bravo portiere Bordignon a uscire sui piedi di Farinazzo lanciato a rete. Davanti a duecento spettatori con discreta rappresentanza noalese, arbitra Gregoris di Pescara in un pomeriggio variabile e ventoso, che a cavallo dei due tempi ha sfoderato anche una relativa quantità di pioggia. Dopo il primo tiro della Calvi con Zender che al 5° minuto calcia a lato, la Clodiense risponde con un goal di Baido annullato per presunta carica di Delcarro sul portiere avversario in seguito a calcio di punizione: ma le immagini lasciano dubbi quanto alla decisione arbitrale. Nel cambiamento di fronte, il Noale va in vantaggio: punizione a metà campo, Baldrocco fa da torre nell'immobilità della difesa chioggiotta, colpo di testa di Tonani ad anticipare Granziera e palla in rete.
Gli ospiti restano in attacco e su un altro calcio di punizione dalla trequarti destra Tonani tira in diagonale, intercetta Baldrocco (tenuto in gioco da Abrefah) e fulmina Corasaniti da due passi. Sempre la solita maledetta difficoltà della Clodiense nei tiri da fermo avversari. E quanta differenza dal trionfo dell'andata: le partite fanno storia a sè, come ha dimostrato la Champions League di questa settimana, se non si pensa al risultato ma si giocano i 90 minuti per se stessi. Il Noale del "sergente" Pianu è un'altra squadra rispetto a sei mesi fa, e le maglie arancioni Adidas creano la suggestione olandese del calcio totale. Il clima nervoso che si viene a creare sul campo non aiuta chi è sotto di due reti, provocando anzi le ammonizioni di Duravia e Pastorelli per altrettanti falli di gioco. Lo choc potrebbe essere definitivo al 19° quando Baldrocco si invola e scaglia un altro fendente respinto d'istinto da Corasaniti; mentre Tonani si erge a migliore in campo, Farinazzo e Baido girano lontani dalla porta noalese. Baldrocco in profondità si rende pericoloso altre due volte, portando a spasso tutta la difesa e tenendola impegnata.
La ruota gira al 37°, quando Farinazzo in area è stretto fra Griggio e Toso, che lo spinge a terra: il penalty è trasformato di Baido, Bordignon intuisce ma non ci arriva. Il rigore dà la scossa alla Clodiense, che alla fine del primo tempo matura altre occasioni e un gioco più convincente: prima Duravia calcia di poco alto in perfetto stile, poi Abrefah spreca un diagonale favorevole, quindi il bellissimo assist di Baido a scavalcare le linee trova Farinazzo che tira alto a tu per tu con Bordignon, infine il cross basso di Dell'Andrea -in crescendo la sua gara, specie nei traversoni- taglia l'area ma nessuno lo intercetta. Si va al riposo sull'1-2 con la pioggia che inizia a scendere, il risultato è frutto di un blackout ma complessivamente la Calvi Noale ha dominato per circa mezz'ora una partita elettrica quanto aperta.
L'incontro riprende con la sostituzione quasi subitanea di Volpato, cui subentra Santoni, fra i mattatori dell'andata. Il segno evidente che De Mozzi vuole allargare il campo arretrando Abrefah, il quale devia di poco a lato una punizione di Duravia al 47°. Baido in mezza rovesciata impegna Bordignon quattro minuti più tardi, prima di una doppia, ghiotta occasione per il bomber Farinazzo, che prima chiama l'estremo avversario alla parata di classe, poi ribadisce di testa e trova sempre il numero uno sulla sua strada. Lo stesso attaccante lagunare cade in area al 57° (senza esito stavolta le pur blande proteste) e poi mette fuori un cross di Santoni dalla sinistra. Al 61° entra anche Cacurio per Duravia e l'impronta offensiva granata è nitida: il centrocampo viene praticamente bypassato tra i difensori -Dell'Andrea appena accentrato con Granziera e Pastorelli, Abrefah a fare la spola, Conti a ripiegare a sostegno- e attaccanti, con Farinazzo a destra, Santoni a sinistra, Cacurio dietro Baido e le incursioni di Delcarro in aggiunta.
Uno schema elastico, che si avvale di numerosi tentativi di lancio dalle retrovie anche laterali. Al 70° Cacurio semina scompiglio in area prima del tiro di Abrefah che esce di poco alto; le incessanti urla di mister Pianu capiscono che il risultato si mette in bilico quando ancora un traversone del positivo Dell'Andrea non trova sponde in area, fino a quando la palla arriva a Cacurio che costringe Bordignon alla rischiosa parata in due tempi. Al 79° De Mozzi tenta il tutto per tutto spedendo in campo l'ariete Marijanović in luogo di Farinazzo, utile anche oggi nonostante le polveri per una volta bagnate; subito il centravanti sloveno conquista una punizione da zona centrale, lo specialista Baido calcia di poco a lato. Ancora il numero 11 da fuori all'85° trova i riflessi di Bordignon mentre lo stesso Marijanović viene anticipato.
Un minuto dopo, il capolavoro: Dell'Andrea recupera un pallone servendo l'arretrato Abrefah, ultimo uomo. Il capitano appoggia al regista Conti che sventaglia di sinistro in area: Pastorelli salta più alto di tutti, rimettendo in mezzo, e Delcarro di prima intenzione sfodera la sua miglior "bicicletta" impietrendo Bordignon, che fin lì aveva parato il possibile e l'impossibile. Esplodono la gradinata e la tribuna per un gesto atletico di primissimo ordine e pure assai importante nell'economia della gara e della stagione. Ma non finisce qui: la Clodiense prova a vincere, come da intendimento del suo allenatore, e in serie arrivano nuove occasioni sul filo del 90° minuto. Cacurio sbaglia un goal quasi fatto all'88° ma era comunque in fuorigioco, Baido e Delcarro cincischiano durante una mischia in area e Marijanović rimedia un cartellino giallo per simulazione, l'ennesimo cambio di campo di Dell'Andrea trova la testa di Delcarro che colpisce bene ma è sfortunato quando il pallone sfiora il palo. Il 3-2 non arriva nemmeno al 93°, quando Cacurio gira di testa a lato un calcio di punizione sempre dalla fascia destra. Sarebbe stata una punizione un po' troppo pesante per il Noale, ma la sublimazione di cosa può fare il carattere di questa Clodiense. Uno strascico polemico tra Abrefah e il noalese Baldrocco verso gli spogliatoi chiude il sipario su questo strano, illogico, tirato pomeriggio lagunare: il giorno della rovesciata di "Ronaldo" Delcarro, il giorno che manifesta tutta la voglia di serie D dell'ambiente granata.
Dal canto granata, invece, lo splendido colpo di Delcarro consente di fare un passo avanti proprio per evitare la roulette russa dei playout: le vittorie odierne di Ambrosiana e Tamai scalfiscono un po' la classifica, coi veronesi che raggiungono la Clodiense e i friulani staccati di quattro lunghezze, ma il capitombolo interno del Montebelluna e il pareggio tra Cjarlins e Delta Porto Tolle consentono di respirare ancora, a 270 minuti dal termine del campionato. Domenica 22 l'Ambrosiana renderà visita al Delta cui manca pochissimo per dirsi salvo e il Tamai andrà a Campodarsego in casa dei secondi in classifica, ancora in lotta per la promozione diretta: ai ragazzi di De Mozzi potrebbe bastare anche un punto nell'inferno liventino, ma meglio vincere per mettersi al sicuro e chiudere il discorso. E a quel punto, anche la prodezza di Delcarro nell'album del campionato assumerà il ruolo centrale che ha avuto oggi, a soli quattro minuti dalla fine del match, per passare alla storia come uno dei goal più belli visti allo stadio Ballarin negli ultimi anni.
De Mozzi non snatura il 4-3-1-2 visto nelle ultime settimane, e presenta in campo i recenti "titolarissimi", scegliendo Pastorelli e non Dondoni quale partner difensivo di Granziera, che sta prendendo confidenza anche col ruolo di regista arretrato e quindi col lancio lungo. Pianu schiera i suoi molto corti e compatti, con la difesa alta e pronta a innescare in velocità gli attaccanti Baldrocco e Tonani, costringendo almeno un paio di volte il bravo portiere Bordignon a uscire sui piedi di Farinazzo lanciato a rete. Davanti a duecento spettatori con discreta rappresentanza noalese, arbitra Gregoris di Pescara in un pomeriggio variabile e ventoso, che a cavallo dei due tempi ha sfoderato anche una relativa quantità di pioggia. Dopo il primo tiro della Calvi con Zender che al 5° minuto calcia a lato, la Clodiense risponde con un goal di Baido annullato per presunta carica di Delcarro sul portiere avversario in seguito a calcio di punizione: ma le immagini lasciano dubbi quanto alla decisione arbitrale. Nel cambiamento di fronte, il Noale va in vantaggio: punizione a metà campo, Baldrocco fa da torre nell'immobilità della difesa chioggiotta, colpo di testa di Tonani ad anticipare Granziera e palla in rete.
Gli ospiti restano in attacco e su un altro calcio di punizione dalla trequarti destra Tonani tira in diagonale, intercetta Baldrocco (tenuto in gioco da Abrefah) e fulmina Corasaniti da due passi. Sempre la solita maledetta difficoltà della Clodiense nei tiri da fermo avversari. E quanta differenza dal trionfo dell'andata: le partite fanno storia a sè, come ha dimostrato la Champions League di questa settimana, se non si pensa al risultato ma si giocano i 90 minuti per se stessi. Il Noale del "sergente" Pianu è un'altra squadra rispetto a sei mesi fa, e le maglie arancioni Adidas creano la suggestione olandese del calcio totale. Il clima nervoso che si viene a creare sul campo non aiuta chi è sotto di due reti, provocando anzi le ammonizioni di Duravia e Pastorelli per altrettanti falli di gioco. Lo choc potrebbe essere definitivo al 19° quando Baldrocco si invola e scaglia un altro fendente respinto d'istinto da Corasaniti; mentre Tonani si erge a migliore in campo, Farinazzo e Baido girano lontani dalla porta noalese. Baldrocco in profondità si rende pericoloso altre due volte, portando a spasso tutta la difesa e tenendola impegnata.
La ruota gira al 37°, quando Farinazzo in area è stretto fra Griggio e Toso, che lo spinge a terra: il penalty è trasformato di Baido, Bordignon intuisce ma non ci arriva. Il rigore dà la scossa alla Clodiense, che alla fine del primo tempo matura altre occasioni e un gioco più convincente: prima Duravia calcia di poco alto in perfetto stile, poi Abrefah spreca un diagonale favorevole, quindi il bellissimo assist di Baido a scavalcare le linee trova Farinazzo che tira alto a tu per tu con Bordignon, infine il cross basso di Dell'Andrea -in crescendo la sua gara, specie nei traversoni- taglia l'area ma nessuno lo intercetta. Si va al riposo sull'1-2 con la pioggia che inizia a scendere, il risultato è frutto di un blackout ma complessivamente la Calvi Noale ha dominato per circa mezz'ora una partita elettrica quanto aperta.
L'incontro riprende con la sostituzione quasi subitanea di Volpato, cui subentra Santoni, fra i mattatori dell'andata. Il segno evidente che De Mozzi vuole allargare il campo arretrando Abrefah, il quale devia di poco a lato una punizione di Duravia al 47°. Baido in mezza rovesciata impegna Bordignon quattro minuti più tardi, prima di una doppia, ghiotta occasione per il bomber Farinazzo, che prima chiama l'estremo avversario alla parata di classe, poi ribadisce di testa e trova sempre il numero uno sulla sua strada. Lo stesso attaccante lagunare cade in area al 57° (senza esito stavolta le pur blande proteste) e poi mette fuori un cross di Santoni dalla sinistra. Al 61° entra anche Cacurio per Duravia e l'impronta offensiva granata è nitida: il centrocampo viene praticamente bypassato tra i difensori -Dell'Andrea appena accentrato con Granziera e Pastorelli, Abrefah a fare la spola, Conti a ripiegare a sostegno- e attaccanti, con Farinazzo a destra, Santoni a sinistra, Cacurio dietro Baido e le incursioni di Delcarro in aggiunta.
Uno schema elastico, che si avvale di numerosi tentativi di lancio dalle retrovie anche laterali. Al 70° Cacurio semina scompiglio in area prima del tiro di Abrefah che esce di poco alto; le incessanti urla di mister Pianu capiscono che il risultato si mette in bilico quando ancora un traversone del positivo Dell'Andrea non trova sponde in area, fino a quando la palla arriva a Cacurio che costringe Bordignon alla rischiosa parata in due tempi. Al 79° De Mozzi tenta il tutto per tutto spedendo in campo l'ariete Marijanović in luogo di Farinazzo, utile anche oggi nonostante le polveri per una volta bagnate; subito il centravanti sloveno conquista una punizione da zona centrale, lo specialista Baido calcia di poco a lato. Ancora il numero 11 da fuori all'85° trova i riflessi di Bordignon mentre lo stesso Marijanović viene anticipato.
Un minuto dopo, il capolavoro: Dell'Andrea recupera un pallone servendo l'arretrato Abrefah, ultimo uomo. Il capitano appoggia al regista Conti che sventaglia di sinistro in area: Pastorelli salta più alto di tutti, rimettendo in mezzo, e Delcarro di prima intenzione sfodera la sua miglior "bicicletta" impietrendo Bordignon, che fin lì aveva parato il possibile e l'impossibile. Esplodono la gradinata e la tribuna per un gesto atletico di primissimo ordine e pure assai importante nell'economia della gara e della stagione. Ma non finisce qui: la Clodiense prova a vincere, come da intendimento del suo allenatore, e in serie arrivano nuove occasioni sul filo del 90° minuto. Cacurio sbaglia un goal quasi fatto all'88° ma era comunque in fuorigioco, Baido e Delcarro cincischiano durante una mischia in area e Marijanović rimedia un cartellino giallo per simulazione, l'ennesimo cambio di campo di Dell'Andrea trova la testa di Delcarro che colpisce bene ma è sfortunato quando il pallone sfiora il palo. Il 3-2 non arriva nemmeno al 93°, quando Cacurio gira di testa a lato un calcio di punizione sempre dalla fascia destra. Sarebbe stata una punizione un po' troppo pesante per il Noale, ma la sublimazione di cosa può fare il carattere di questa Clodiense. Uno strascico polemico tra Abrefah e il noalese Baldrocco verso gli spogliatoi chiude il sipario su questo strano, illogico, tirato pomeriggio lagunare: il giorno della rovesciata di "Ronaldo" Delcarro, il giorno che manifesta tutta la voglia di serie D dell'ambiente granata.
CLODIENSE-NOALE OGGI PUÒ ESSERE DECISIVA PER LA SALVEZZA. SI GIOCA DALLE 15 ALLO STADIO BALLARIN
Partita cruciale oggi per la Clodiense Chioggia Sottomarina, che dalle ore 15 allo stadio Ballarin affronta la Calvi Noale, penultima in classifica e pericolante. La classifica dice che con una vittoria i ragazzi di Massimiliano De Mozzi sarebbero praticamente in salvo da brutte sorprese per quanto riguarda il pantano dei playout, ma devono fare i conti con l'acqua alla gola dei noalesi: se il campionato fosse finito ora questi ultimi sarebbero retrocessi, ma devono essere disputate ancora quattro giornate e la truppa allenata da William Pianu sconta un solo punto di deficit dalla Liventina che la precede in classifica (domenica prossima a Motta di Livenza arriverà proprio la Clodiense).
All'andata sul campo di Noale i granata disputarono il più bell'incontro stagionale, trionfando 4-1 senza repliche; ma da allora, complice anche il mercato, la Calvi ha cercato di assestarsi andando addirittura a imporre il pareggio alla capolista Campodarsego, che rischia di pagarlo molto caro in vista della promozione diretta. De Mozzi ha tutti gli elementi a disposizione, a eccezione del lungodegente Abcha, e deve solo decidere se continuare con la difesa a 4 oppure far rientrare Pastorelli nello schema a 3 che si era rivelato piuttosto compatto. Arbitra l'incontro Gilberto Gregoris della sezione di Pescara, mai come oggi in questo campionato la squadra lagunare ha bisogno di tutto il sostegno del pubblico di casa.
All'andata sul campo di Noale i granata disputarono il più bell'incontro stagionale, trionfando 4-1 senza repliche; ma da allora, complice anche il mercato, la Calvi ha cercato di assestarsi andando addirittura a imporre il pareggio alla capolista Campodarsego, che rischia di pagarlo molto caro in vista della promozione diretta. De Mozzi ha tutti gli elementi a disposizione, a eccezione del lungodegente Abcha, e deve solo decidere se continuare con la difesa a 4 oppure far rientrare Pastorelli nello schema a 3 che si era rivelato piuttosto compatto. Arbitra l'incontro Gilberto Gregoris della sezione di Pescara, mai come oggi in questo campionato la squadra lagunare ha bisogno di tutto il sostegno del pubblico di casa.
venerdì 13 aprile 2018
L'ATTACCANTE DELLA CLODIENSE MARCO FARINAZZO FRA I "TOP" DI CATEGORIA SECONDO IL SONDAGGIO DI TUTTOCAMPO
Le dodici reti realizzate finora da Marco Farinazzo, punta della Clodiense Chioggia Sottomarina, non sono passate inosservate agli esperti di Tuttocampo, il portale del calcio dilettantistico italiano, che hanno incoronato il bomber come uno dei protagonisti della stagione in tutto il campionato nazionale dilettanti, anche oltre i confini del girone C. Farinazzo compare infatti fra i dieci candidati al "pallone d'oro" della serie D, una circostanza rimessa al volere del pubblico: per aiutare l'attaccante a raggiungere il prestigioso risultato, è sufficiente cliccare nel post del sito di Tuttocampo e votare Marco Farinazzo. Le consultazioni sono aperte fino alle ore 12 di mercoledì 18 aprile.
martedì 10 aprile 2018
È MORTO SAURO TOMÀ, L'ULTIMO GIOCATORE DEL GRANDE TORINO, COMPAGNO DEI FRATELLI BALLARIN
Un infortunio al menisco gli impedì di partecipare alla tragica trasferta di Lisbona, e gli allungò la vita di settant'anni. Oggi è scomparso a Torino Sauro Tomà, l'ultimo calciatore del Grande Torino: aveva 92 anni e giocava terzino sinistro, in linea con Aldo Ballarin, dando il cambio a Maroso. Tomà era uno dei due componenti della rosa di prima squadra ad aver saltato la trasferta per motivazioni mediche; il secondo fu il portiere di riserva, Renato Gandolfi (scomparso nel 2011), che dovette cedere il posto sul maledetto aereo al terzo portiere, ovvero il chioggiotto Dino Ballarin. Fino a quando la salute lo ha sorretto, Tomà ha spesso partecipato alle rievocazioni del formidabile squadrone, in memoria di tutti i suoi compagni di gioco.
domenica 8 aprile 2018
LA CLODIENSE AFFONDA 3-0 A LEGNAGO, TORNANO VECCHI FANTASMI
Andrea Cuoco, il portiere del Legnago, oggi ha indossato una casacca verde fluorescente piuttosto vistosa. E i suoi guanti sono rimasti puliti dal primo all'ultimo minuto: mai infatti la Clodiense Chioggia Sottomarina lo ha impegnato, anche solo vagamente, se non con un tiro per tempo di Baido finiti entrambi alti, un tiro-cross di Abrefah e una conclusione di Cacurio sventata quasi sulla linea dal difensore Rizzo. Peraltro, uno dei tre marcatori di giornata: in campo, allo stadio Sandrini, sono scesi solo i padroni di casa, che hanno facilmente approfittato dei granata manifestatisi indolenti, svagati, forse un po' "seduti" dopo la rincorsa all'uscita dai playout. Zona salvezza che ormai arride ai veronesi, mentre la Clodiense dovrà fare bottino pieno domenica prossima al Ballarin contro la Calvi Noale: i risultati dagli altri campi sono l'unico fattore positivo della giornata per i lagunari, in una domenica da dimenticare presto assieme ai vecchi fantasmi degli errori in occasione dei calci d'angolo altrui, che oggi come in altre giornate del campionato sono costati due dei tre goal subiti (di Pasquino e un eurogoal di Zanetti le altre realizzazioni).
Davanti a circa 200 spettatori, l'allenatore ospite De Mozzi conferma il 4-3-1-2 e lascia in panchina Pastorelli, preferendogli il rientrante Dondoni senza tornare alla difesa a tre. Osservato speciale Marco Farinazzo: il bomber di Montagnana è nato proprio a Legnago e qui ha disputato due stagioni negli anni scorsi. Gli uomini sono gli stessi delle ultime, positive settimane, ma -forse anche per via del sole e della ventilazione apprezzabile- in campo scendono le loro ombre: a poco serve appigliarsi al rigore negato dall'arbitro calabrese Morabito a Delcarro al 60', quando il risultato era già di 2-0, perché l'interno granata ha strattonato l'avversario prima di cadere per il fallo in area. Dal canto suo il Legnago mette all'attivo anche una traversa colpita da Vita con una botta da fuori area, sul finire della prima frazione.
La prima decina di minuti scorre con continui capovolgimenti di fronte, e la Clodiense in vantaggio nel conto dei corner. Un'ammonizione per fallo al 17' frena Dondoni da ulteriori impeti, e un minuto dopo i veronesi passano: calcio d'angolo dalla destra, Rizzo anticipa Granziera e prende in controtempo il portiere Corasaniti con un piatto destro rasoterra, neanche troppo angolato. Dieci minuti privi di reazione chioggiotta, e al 28' il centravanti di casa Zanetti raccoglie un lancio dalle retrovie, fa qualche passo e dal limite dell'area fa esplodere un siluro potente e preciso che termina la propria corsa sotto l'incrocio dei pali opposto, niente da fare per l'incolpevole estremo difensore. Gli uomini di De Mozzi accennano a un discreto possesso di palla ma senza tiri in porta fino al 39', quando Baido defilato trova le gambe di Dabo a deviare il pallone a lato dopo un'azione prolungata. La Clodiense occupa la metà campo avversaria ma sbaglia molti passaggi e rischia in contropiede: al 42' Marchetti in diagonale, la palla attraversa l'area lagunare ed esce, e un minuto dopo Vita trova la traversa con un bolide da fuori. Morabito fischia la fine del primo tempo, e la speranza dei sostenitori al sèguito è che la ripresa sciolga l'abulia dei primi 45 minuti.
Qualche segnale in effetti c'è, ma effimero. Al 50' una torre di Delcarro è troppo lontana da Farinazzo che non ci arriva, poi al 57' un gran tiro di Baido si spegne di poco alto; la Clodiense attacca assiduamente e al 59' Delcarro reclama un rigore dopo essere stato spinto a terra da Pasquino. Trascorre ancora un minuto e Abrefah dal lato sinistro dell'area fa partire un tiro cross che esce dopo aver attraversato lo specchio. È il momento di Cacurio per Farinazzo, e proprio l'attaccante di Mestre calcia a colpo sicuro al 66' ma Rizzo spazza l'area. Neanche un giro di lancetta e il Legnago triplica con Pasquino che insacca tutto solo da distanza ravvicinata su corner di Marchetti, previa spizzata di testa di Marin. Un deja-vu che rievoca sprazzi di vecchia Clodiense, e non in senso positivo. Girandola di cambi (Santoni per Duravia, Pastorelli per Granziera, Marijanović per Abrefah, Moretto per Conti) ma a farsi notare è il neoentrato ivoriano del Legnago, Kouame, che sfonda sulla destra e mette in mezzo un cross che Zanetti spreca. Ultimo sussulto granata al 90' con Cacurio che crossa e Mangiapia che rischia l'autogoal. I quattro minuti di recupero sono superflui e inchiodano il risultato sul 3-0: i risultati che arrivano via web e radioline aiutano comunque la Clodiense, che perde al massimo un punto su qualche rivale. Ma è chiaro a tutti che con uno o tre punti eventualmente conquistati oggi la condizione sarebbe ben diversa.
Davanti a circa 200 spettatori, l'allenatore ospite De Mozzi conferma il 4-3-1-2 e lascia in panchina Pastorelli, preferendogli il rientrante Dondoni senza tornare alla difesa a tre. Osservato speciale Marco Farinazzo: il bomber di Montagnana è nato proprio a Legnago e qui ha disputato due stagioni negli anni scorsi. Gli uomini sono gli stessi delle ultime, positive settimane, ma -forse anche per via del sole e della ventilazione apprezzabile- in campo scendono le loro ombre: a poco serve appigliarsi al rigore negato dall'arbitro calabrese Morabito a Delcarro al 60', quando il risultato era già di 2-0, perché l'interno granata ha strattonato l'avversario prima di cadere per il fallo in area. Dal canto suo il Legnago mette all'attivo anche una traversa colpita da Vita con una botta da fuori area, sul finire della prima frazione.
La prima decina di minuti scorre con continui capovolgimenti di fronte, e la Clodiense in vantaggio nel conto dei corner. Un'ammonizione per fallo al 17' frena Dondoni da ulteriori impeti, e un minuto dopo i veronesi passano: calcio d'angolo dalla destra, Rizzo anticipa Granziera e prende in controtempo il portiere Corasaniti con un piatto destro rasoterra, neanche troppo angolato. Dieci minuti privi di reazione chioggiotta, e al 28' il centravanti di casa Zanetti raccoglie un lancio dalle retrovie, fa qualche passo e dal limite dell'area fa esplodere un siluro potente e preciso che termina la propria corsa sotto l'incrocio dei pali opposto, niente da fare per l'incolpevole estremo difensore. Gli uomini di De Mozzi accennano a un discreto possesso di palla ma senza tiri in porta fino al 39', quando Baido defilato trova le gambe di Dabo a deviare il pallone a lato dopo un'azione prolungata. La Clodiense occupa la metà campo avversaria ma sbaglia molti passaggi e rischia in contropiede: al 42' Marchetti in diagonale, la palla attraversa l'area lagunare ed esce, e un minuto dopo Vita trova la traversa con un bolide da fuori. Morabito fischia la fine del primo tempo, e la speranza dei sostenitori al sèguito è che la ripresa sciolga l'abulia dei primi 45 minuti.
Qualche segnale in effetti c'è, ma effimero. Al 50' una torre di Delcarro è troppo lontana da Farinazzo che non ci arriva, poi al 57' un gran tiro di Baido si spegne di poco alto; la Clodiense attacca assiduamente e al 59' Delcarro reclama un rigore dopo essere stato spinto a terra da Pasquino. Trascorre ancora un minuto e Abrefah dal lato sinistro dell'area fa partire un tiro cross che esce dopo aver attraversato lo specchio. È il momento di Cacurio per Farinazzo, e proprio l'attaccante di Mestre calcia a colpo sicuro al 66' ma Rizzo spazza l'area. Neanche un giro di lancetta e il Legnago triplica con Pasquino che insacca tutto solo da distanza ravvicinata su corner di Marchetti, previa spizzata di testa di Marin. Un deja-vu che rievoca sprazzi di vecchia Clodiense, e non in senso positivo. Girandola di cambi (Santoni per Duravia, Pastorelli per Granziera, Marijanović per Abrefah, Moretto per Conti) ma a farsi notare è il neoentrato ivoriano del Legnago, Kouame, che sfonda sulla destra e mette in mezzo un cross che Zanetti spreca. Ultimo sussulto granata al 90' con Cacurio che crossa e Mangiapia che rischia l'autogoal. I quattro minuti di recupero sono superflui e inchiodano il risultato sul 3-0: i risultati che arrivano via web e radioline aiutano comunque la Clodiense, che perde al massimo un punto su qualche rivale. Ma è chiaro a tutti che con uno o tre punti eventualmente conquistati oggi la condizione sarebbe ben diversa.
sabato 7 aprile 2018
CLODIENSE A LEGNAGO PER LA TRANQUILLITÀ A CINQUE GIORNATE DALLA FINE
Impegno di media difficoltà oggi per la Clodiense Chioggia Sottomarina, che nella quintultima giornata del campionato di serie D girone C affronterà in trasferta il Legnago. L'appuntamento allo stadio Sandrini è alle ore 15 e rappresenta un'occasione per continuare a far punti e confermarsi fuori dalla zona pericolo: i biancazzurri di mister Spinale sopravanzano i granata di De Mozzi di tre punti in classifica, hanno nella mezzapunta Maiese uno degli elementi più pericolosi e nella rosa vantano ben nove calciatori di origine straniera. L'allenatore lagunare sta recuperando tutti gli infortunati, e non è escluso che oggi schieri di nuovo la difesa a tre con il rientro di Dondoni. Arbitro dell'incontro sarà Salvatore Morabito della sezione di Taurianova, all'andata fu 1-1 allo stadio Ballarin con reti di Delcarro e Torri. La partita sarà seguita con diretta testuale aggiornata nella pagina fb Clodiense Fan Club.