Nell'immediato dopo partita fra Clodiense e Delta, l'interrogativo più grande riguardava la paternità del goal granata. Baido o Farinazzo? Colui che ha calciato la punizione respinta alla meglio dal portiere avversario Bala, o chi è arrivato per prima sulla ribattuta dell'estremo difensore? Ci sono voluti molti replay e da vari angoli per stabilire, con qualche fondamento, che il tiro da fermo del numero 11 avesse già varcato la linea bianca una volta sventato da Bala, prima che appunto Farinazzo lo ribadisse in rete con il più comodo dei tap-in a porta vuota.
Baido o Farinazzo che sia, comunque, i circa 200 spettatori del match odierno hanno assistito -almeno per il primo tempo- alla più bella Clodiense casalinga stagionale: i ragazzi di De Mozzi sono partiti a raffica, ogni azione un pericolo, ritmo forsennato per mezz'ora, consegne tattiche rispettate alla perfezione, e solo per sfortuna non era già arrivato allora il meritatissimo goal dell'1-0. Dal canto suo, il Delta Porto Tolle non ha fatto niente per rendersi offensivo pur al cospetto di un nutrito drappello di combattivi tifosi: anzi, sul finire del primo tempo l'arbitra calabrese Garoffolo ha espulso per eccessive proteste il difensore Mboup, reo di una parola di troppo verso il guardalinee. Questo fatto ha contribuito a mettere ancora più in discesa il compito della formazione di casa, verso tre punti meritati quanto importantissimi anche alla luce delle concorrenti in classifica: se il campionato finisse oggi, la Clodiense Chioggia Sottomarina sarebbe salva automaticamente senza dover ricorrere ai playout. Ma restano ancora cinque battaglie, tra cui gli scontri diretti con la Calvi Noale (allo stadio Ballarin il 15 aprile) e la Liventina, a Motta di Livenza la settimana successiva: se l'undici granata continuerà a giocare come oggi, mancare il traguardo sarà veramente assai difficile.
L'allenatore di casa recupera almeno per la panchina Dondoni e Cacurio (ancora niente da fare per Spaltro), e accanto a sè porta anche il 17enne locale Andrea Vido -classe 2001- confermando in blocco la squadra vittoriosa domenica scorsa ad Abano. Sul fronte biancoblu, mister Tessarin deve fare a meno dell'esperienza dell'ex torinista Fissore squalificato, e decide di lasciare in panchina il bomber Dardan Vuthaj, all'andata giustiziere della Clodiense con una tripletta. Proprio il ricordo del 5-0 subìto allo stadio Cavallari sbiadisce ai primi minuti, quando la formazione oggi in maglia bianca -lontana parente di quella sconfortante in campo a Porto Tolle sei mesi fa- preme subito sull'acceleratore, creando fiocchi di occasioni: palo di Delcarro al 4' con tiro da oltre 25 metri, spettacolare rovesciata di Baido tre minuti più tardi a fare la barba al palo, altra conclusione di Duravia nell'immediato, cross di Baido deviato a fatica in corner, quindi al 13' lancio di Abrefah per Farinazzo che colpisce al volo esaltando i riflessi di Bala, il quale alza ancora sopra la traversa.
È trascorso solo un quarto d'ora eppure il Delta è già all'angolo, e anche se per qualche minuto dà l'idea di aver preso le misure con un'incursione di Gattoni deve ancora tremare al 25' quando un colpo di testa di Pastorelli su corner di Duravia termina sulla parte alta della traversa ancora per intervento di Bala. La mezz'ora si chiude con l'ennesimo diagonale di Baido, e mentre il portiere ospite sbaglia più di qualche rinvio di piede, prima della pioggia arriva la scoppola per i polesani: il regista Arvia e il difensore Mboup (fin lì tra i migliori dei suoi) mostrano nervosismo e si lasciano scappare qualche frase sconveniente, dalla tribuna il pubblico chioggiotto rumoreggia e l'arbitra Garoffolo prima richiama il senegalese, poi lo espelle direttamente dopo che il centrale si è rivolto in malo modo al guardalinee. Una decisione tuttavia esagerata, che paga il cosiddetto "fattore ambientale" come un tempo succedeva non di rado. Il tempo termina con le prime gocce e i granata in superiorità numerica, meritevoli di almeno un goal che non arriva ma con tutta la ripresa per provarci.
Tessarin nel secondo tempo parte mandando in campo l'esperta punta Gherardi -suoi tutti i palloni alti- al posto di Roveretto, e poco dopo Capogrosso per Cavallini. Baido al 51' fa le prove generali calciando da fermo di poco alto, poi crossa per Farinazzo il cui colpo di testa esce a lato non di molto. L'ingresso dello spauracchio Vuthaj al 63' non importuna troppo la Clodiense, che va in goal con Baido da fermo dopo un mezzo miracolo di Bala: la palla resta sospesa, Farinazzo la tocca dopo che aveva già varcato la linea. Il Delta, il cui campionato ormai ha poco da dire essendo salvo da tempo e non potendo ragionevolmente ambire ai playoff, non si rende pericoloso: anzi è Delcarro a tirare ancora da fuori al 68', Bala blocca in presa. Consueta girandola di cambi (esce Volpato per un positivo Moretto, oltre ad Arvia per Pasi) e il finale scorre senza patemi: Duravia impegna ancora il portiere albanese, poco dopo Granziera -sempre più sicuro in retroguardia- anticipa un possibile attacco polesano.
Entrano Dondoni e Mazzola per Conti e Duravia quando scade il tempo regolamentare e al 91' il Delta ha l'occasione più consistente, con il cross di Vuthaj deviato e il destro al volo di Tarantino che si spegne di poco fuori. Il fischio finale vede esplodere la soddisfazione clodiense con omaggio ai tifosi della gradinata, a quanti sono arrivati dal Delta non resta che recriminare verso un arbitraggio un po' umorale. Il terzo tempo serve a fare i conti: mentre in vetta il Campodarsego si sbarazza della concorrenza dell'Arzignano, in coda la Liventina e il Noale sono state sconfitte, il Montebelluna fa suo il confronto diretto di Tamai trascinando i friulani nel gorgo dei playout, Ambrosiana e Cjarlins non vanno oltre due pareggi casalinghi così la Clodiense Chioggia Sottomarina si ritrova al momento salva. Non finisce certo qui, ma trascorrere Pasqua nella felicità aiuta a prolungare un magic moment che in casa lagunare si vorrebbe non finisse mai.
PAGELLE: Corasaniti 6, Dell'Andrea 6, Granziera 7.5, Pastorelli 7, Volpato 6+, Delcarro 7.5, Conti 6.5, Abrefah 7, Duravia 6+, Farinazzo 6.5, Baido 7.5, Moretto 6.5, Mazzola e Dondoni s.v.
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giovedì 29 marzo 2018
mercoledì 28 marzo 2018
GIOVEDÌ DI CAMPIONATO PER L'ANTICIPO PRE-PASQUALE: ALLO STADIO BALLARIN LA CLODIENSE AFFRONTA IL DELTA
Non si è ancora spenta l'eco della vittoria di Abano, domenica scorsa, che già per la Clodiense Chioggia Sottomarina è il momento di rituffarsi in campo per l'anticipo pre-pasquale. Nella fattispecie, la cornice casalinga dello stadio Ballarin, dove oggi dalle ore 15 arriverà il Delta Porto Tolle: una formazione la cui classifica è tranquilla, anche se ha già dovuto dismettere le speranze di disputare i playoff. La formazione lagunare spera di vendicare il pesante 5-0 subìto all'andata in terra polesana, e per farlo dovrebbe affidarsi alla stessa formazione che ha espugnato Abano: Dondoni infatti non ha ancora recuperato del tutto e quindi dovrebbe sedere in panchina, così come Cacurio. Ancora fuori Riccardo Spaltro. L'incontro sarà diretto da Valentina Garoffolo della sezione di Vibo Valentia.
domenica 25 marzo 2018
LA CLODIENSE PASSA AD ABANO, 2-0 CON SICUREZZA. BUONE NOTIZIE DAGLI ALTRI CAMPI
Dopo due domeniche di pioggia, splende il sole sopra la Clodiense Chioggia Sottomarina. L'avvio della primavera e l'ora legale hanno portato la vittoria sul campo di Monteortone, in casa di quell'Abano sempre più desolato a fondo classifica; e i concomitanti risultati delle altre squadre in lotta per non retrocedere sorridono ai granata, che ora dividono il limbo tra salvezza e playout con due concorrenti strette alla stessa quota, ma aumentano il divario sulle compagini ancora più inguaiate. Contro i neroverdi di mister Gabrieli (indimenticato terzino del Padova in serie A), oggi in maglia bianca, i lagunari fanno il proprio dovere con sicurezza e scioltezza, favoriti dai ritmi non forsennati per quanto il match sia stato piacevole, soprattutto nel primo tempo: di Farinazzo e Delcarro le reti decisive, come fondamentale è stata la parata di Corasaniti sul rigore calciato dall'euganeo Cecconello. Una vittoria che avrà fatto doppiamente piacere all'allenatore Massimiliano De Mozzi, ex di giornata, e che proietta già all'anticipo prepasquale di giovedì, quando allo stadio Ballarin salirà il Delta Porto Tolle di Vuthaj e Fissore, oggi impattati in casa dall'Este.
Al rientro dopo la squalifica, De Mozzi ritrova anche Delcarro ma non Dondoni nè Cacurio, così schiera Corasaniti in porta, Dell'Andrea, Granziera, Pastorelli e Volpato in difesa, Conti in regia, Delcarro e Abrefah interni, Duravia a suggerire per le punte Farinazzo e Baido. In panchina il giovane portiere chioggiotto Alessandro Salvagno, classe 1999. Arbitra Baronti di Pistoia davanti a un centinaio di spettatori in un sereno pomeriggio sereno di sole che gioca a nascondersi con le nuvole. A cavallo del 5° minuto, tre corner in fila per i granata, ma il buon traversone di Conti non viene raccolto. Qualche sbavatura iniziale di Pastorelli in difesa, "notiziabile" perché di solito non succede praticamente mai, ma è solo l'assestamento prima della consueta prestazione positiva. La prima vera chance per i lagunari all'11° quando Abrefah in area spreca alto da buona posizione. Il goal comunque arriva quattro minuti più tardi, lo segna Farinazzo che raccoglie un bel lancio lungo di Delcarro e in diagonale fa secco Castaldo.
Subito dopo Delcarro colpisce di testa su cross di Duravia, la palla esce di poco: la Clodiense pressa a tutto campo e non rischia. Anzi, colleziona calci d'angolo e prova a raddoppiare con Baido. Si nota il lavoro oscuro di Duravia a centrocampo, mentre l'Abano è costretto a sostituire Omeragić con Lacerti; il primo tiro aponense al 28°, col terzino moldavo Turea che calcia alto sugli sviluppi di una punizione. La seconda fase del primo tempo vede un Abano più convinto e una partita aperta, dai repentini cambi di fronte: durante uno di questi, al 32°, tira Franceschini e blocca Corasaniti. L'Abano prende campo, chiede il rigore per un contrasto tra Pastorelli e Cecconello appena dentro l'area, ancora Franceschini devia a lato di poco un altro tiro da fermo. Senza un attimo di respiro: la buona difesa di Dell'Andrea lancia in contropiede Baido, il cui diagonale fa la barba al palo al 36°. E al 42° i padroni di casa hanno la grossa possibilità di cogliere i frutti della loro crescita con un rigore che Baronti concede a Boreggio per uno strattone di Delcarro: sul dischetto va Cecconello, esplosiva la reazione di Corasaniti che si distende sulla destra e mette in corner. La frazione si chiude sullo 0-1, abbastanza meritato per quanto sofferto sul finale.
Il secondo tempo inizia con Castaldo che anticipa ancora Baido, il quale lo impegna duramente schiacciando di testa un cross dalla sinistra del solito Duravia. È il prologo al raddoppio granata: il numero 10 batte il corner da destra, Delcarro lascia saltare controtempo la batteria difensiva e di giustezza la inchioda di testa, con la complicità del portiere. Due a zero e palla al centro, partita nei binari giusti e indice di una ripresa non all'altezza dei primi 45 minuti. Ancora un tiro di Baido contrato da Castaldo, fra il 63° e il 65° ancora due nitide occasioni per gli ospiti: Dell'Andrea -uno dei migliori- vicinissimo al palo con deviazione del veterano Carteri, Abrefah in diagonale sfiora il montante opposto nonostante l'azione fosse viziata da un fuorigioco di rientro. Un minuto più tardi è l'euganeo D'Alessandro a fallire la deviazione da due passi che avrebbe potuto riaprire il match. Girandola di sostituzioni (nella Clodiense gioca Moretto per Conti, poi Marijanović per Baido e Hima per Abrefah, quindi Mazzola per Volpato e Santoni per Duravia) ma non succede più niente: attacchi casalinghi sterili, ottima guardia della difesa lagunare che non lascia passare niente.
Dopo l'ultimo segnale da Cecconello, il cui diagonale è fatto proprio da Corasaniti senza particolari problemi, a tempo scaduto è la Clodiense ad andare vicina al terzo goal prima con uno slalom di Delcarro che conclude la sua corsa radente al palo, poi un'azione fotocopia libera al tiro Moretto che si avvicina all'angolo basso con Castaldo fuori causa. Baronti fischia la fine, i patemi di fine primo tempo sono solo un ricordo.
Le dirette dagli altri campi dicono che Calvi Noale, Liventina, Tamai e Cjarlins hanno perso, Montebelluna e Ambrosiana si sono divise la posta e l'unica che sorride fra le precarie è appunto la squadra di De Mozzi. Ora la classifica recita Clodiense, Ambrosiana e Cjarlins 33: allo stato attuale, una farebbe i playout e le altre due sarebbero salve. Poi il Tamai a 29, Montebelluna a 25, Liventina 24, indi Noale al momento in Eccellenza con 23 punti, chiude mestamente l'Abano con 16. In vetta hanno vinto sia la Virtus Vecomp Verona (58 punti), sia il Campodarsego (57 ma una partita in meno, ancora da disputare), sia l'Arzignano a 56 punti. Fra i marcatori, Farinazzo sale a 11 reti, Baido a quota 9 e Delcarro con il goal odierno passa a 6: niente male per un centrocampista.
Al rientro dopo la squalifica, De Mozzi ritrova anche Delcarro ma non Dondoni nè Cacurio, così schiera Corasaniti in porta, Dell'Andrea, Granziera, Pastorelli e Volpato in difesa, Conti in regia, Delcarro e Abrefah interni, Duravia a suggerire per le punte Farinazzo e Baido. In panchina il giovane portiere chioggiotto Alessandro Salvagno, classe 1999. Arbitra Baronti di Pistoia davanti a un centinaio di spettatori in un sereno pomeriggio sereno di sole che gioca a nascondersi con le nuvole. A cavallo del 5° minuto, tre corner in fila per i granata, ma il buon traversone di Conti non viene raccolto. Qualche sbavatura iniziale di Pastorelli in difesa, "notiziabile" perché di solito non succede praticamente mai, ma è solo l'assestamento prima della consueta prestazione positiva. La prima vera chance per i lagunari all'11° quando Abrefah in area spreca alto da buona posizione. Il goal comunque arriva quattro minuti più tardi, lo segna Farinazzo che raccoglie un bel lancio lungo di Delcarro e in diagonale fa secco Castaldo.
Subito dopo Delcarro colpisce di testa su cross di Duravia, la palla esce di poco: la Clodiense pressa a tutto campo e non rischia. Anzi, colleziona calci d'angolo e prova a raddoppiare con Baido. Si nota il lavoro oscuro di Duravia a centrocampo, mentre l'Abano è costretto a sostituire Omeragić con Lacerti; il primo tiro aponense al 28°, col terzino moldavo Turea che calcia alto sugli sviluppi di una punizione. La seconda fase del primo tempo vede un Abano più convinto e una partita aperta, dai repentini cambi di fronte: durante uno di questi, al 32°, tira Franceschini e blocca Corasaniti. L'Abano prende campo, chiede il rigore per un contrasto tra Pastorelli e Cecconello appena dentro l'area, ancora Franceschini devia a lato di poco un altro tiro da fermo. Senza un attimo di respiro: la buona difesa di Dell'Andrea lancia in contropiede Baido, il cui diagonale fa la barba al palo al 36°. E al 42° i padroni di casa hanno la grossa possibilità di cogliere i frutti della loro crescita con un rigore che Baronti concede a Boreggio per uno strattone di Delcarro: sul dischetto va Cecconello, esplosiva la reazione di Corasaniti che si distende sulla destra e mette in corner. La frazione si chiude sullo 0-1, abbastanza meritato per quanto sofferto sul finale.
Il secondo tempo inizia con Castaldo che anticipa ancora Baido, il quale lo impegna duramente schiacciando di testa un cross dalla sinistra del solito Duravia. È il prologo al raddoppio granata: il numero 10 batte il corner da destra, Delcarro lascia saltare controtempo la batteria difensiva e di giustezza la inchioda di testa, con la complicità del portiere. Due a zero e palla al centro, partita nei binari giusti e indice di una ripresa non all'altezza dei primi 45 minuti. Ancora un tiro di Baido contrato da Castaldo, fra il 63° e il 65° ancora due nitide occasioni per gli ospiti: Dell'Andrea -uno dei migliori- vicinissimo al palo con deviazione del veterano Carteri, Abrefah in diagonale sfiora il montante opposto nonostante l'azione fosse viziata da un fuorigioco di rientro. Un minuto più tardi è l'euganeo D'Alessandro a fallire la deviazione da due passi che avrebbe potuto riaprire il match. Girandola di sostituzioni (nella Clodiense gioca Moretto per Conti, poi Marijanović per Baido e Hima per Abrefah, quindi Mazzola per Volpato e Santoni per Duravia) ma non succede più niente: attacchi casalinghi sterili, ottima guardia della difesa lagunare che non lascia passare niente.
Dopo l'ultimo segnale da Cecconello, il cui diagonale è fatto proprio da Corasaniti senza particolari problemi, a tempo scaduto è la Clodiense ad andare vicina al terzo goal prima con uno slalom di Delcarro che conclude la sua corsa radente al palo, poi un'azione fotocopia libera al tiro Moretto che si avvicina all'angolo basso con Castaldo fuori causa. Baronti fischia la fine, i patemi di fine primo tempo sono solo un ricordo.
Le dirette dagli altri campi dicono che Calvi Noale, Liventina, Tamai e Cjarlins hanno perso, Montebelluna e Ambrosiana si sono divise la posta e l'unica che sorride fra le precarie è appunto la squadra di De Mozzi. Ora la classifica recita Clodiense, Ambrosiana e Cjarlins 33: allo stato attuale, una farebbe i playout e le altre due sarebbero salve. Poi il Tamai a 29, Montebelluna a 25, Liventina 24, indi Noale al momento in Eccellenza con 23 punti, chiude mestamente l'Abano con 16. In vetta hanno vinto sia la Virtus Vecomp Verona (58 punti), sia il Campodarsego (57 ma una partita in meno, ancora da disputare), sia l'Arzignano a 56 punti. Fra i marcatori, Farinazzo sale a 11 reti, Baido a quota 9 e Delcarro con il goal odierno passa a 6: niente male per un centrocampista.
sabato 24 marzo 2018
CLODIENSE AD ABANO PER I TRE PUNTI CONTRO LA EX SQUADRA DI DE MOZZI
Partita di grande importanza quella odierna allo stadio di Monteortone dove la Clodiense Chioggia Sottomarina affronta, dalle ore 15, l'Abano fanalino di coda del girone C nel campionato nazionale di serie D. La squadra allenata da Massimiliano de Mozzi, ex di turno, vuole fare suoi i tre punti per uscire ancora una volta dal limbo dei playout contro una formazione che si gioca le ultime chance di sfuggire alla retrocessione diretta. Contro i neroverdi di Franco Gabrieli, indimenticato terzino dell'ultimo Padova da serie A, i granata recuperano Delcarro -uno dei tre marcatori dell'andata, con Farinazzo e Baido- ma non Dondoni né Spaltro e Cacurio: possibile la conferma del 4-3-1-2 con Corasaniti in porta, Dell'Andrea, Granziera, Pastorelli e Volpato in difesa, Conti in regia, Delcarro e Abrefah interni, Duravia dietro le punte Farinazzo e Baido. Ma scalpitano Marijanović e il ritrovato Santoni. Arbitrerà l'incontro Marco Baronti della sezione di Pistoia.
domenica 18 marzo 2018
POLVERI BAGNATE, CLODIENSE SFORTUNATA: IL BELLUNO PASSA 1-0 AL BALLARIN
La pioggia battente questa settimana non è amica della Clodiense Chioggia Sottomarina, che sul finire di un incontro disputato in condizioni meteorologiche proibitive subisce goal dal neoentrato Sciancalepore, e torna a rischio playout. Il Belluno ha mostrato un tasso tecnico e un'organizzazione superiore, ma il pareggio sarebbe stato il risultato più giusto, contando anche la traversa di Piazza e una gran parata di Corasaniti a togliere dal sette un calcio di punizione. Granata sfortunati, che all'ultimo minuto avrebbero potuto raddrizzare le sorti della partita con Farinazzo, ma è stato decisivo l'intervento del portiere bellunese Colonna: anche nel primo tempo il bomber, solitamente risolutivo in zona goal, ha avuto un'altra grande chance per portare in vantaggio i suoi, alzando troppo sulla ribattuta di Colonna dopo un tiro di Duravia, l'altro ex dell'incontro.
Alcuni risultati delle dirette concorrenti tornano a inguaiare i lagunari: Legnago, Ambrosiana, Cjarlins hanno vinto, la Liventina ha pareggiato, Montebelluna e Tamai sono state sconfitte, il Noale non ha giocato a Campodarsego (gara rinviata). Ergo la felicità di salvarsi senza playout dista ancora due punti, e conforta solo in parte aver scavato un solco di sei lunghezze verso Montebelluna, Liventina e di sette verso la Calvi: domenica bisognerà fare bottino pieno in casa del fanalino di coda Abano, e riprendere la marcia che negli ultimi quindici giorni aveva recato due vittorie consecutive, fatto unico nel campionato.
Formazioni rimaneggiate per entrambe le squadre. De Mozzi -costretto in tribuna dalla squalifica rimediata contro il Montebelluna- deve fare a meno degli infortunati Dondoni (che ha seguìto la partita dall'ingresso negli spogliatoi), Cacurio e Spaltro, oltre che del parimenti squalificato Delcarro, la cui assenza si è fatta sentire nei contrasti sui palloni alti. Il vice Rizzi manda in campo Corasaniti in porta, Dell'Andrea, Granziera -ottima prova la sua- Pastorelli e Volpato in difesa, Conti regista, Duravia e Abrefah gli interni, Farinazzo e Baido le ali, centravanti Marijanović. Circa 150 coraggiosi sono usciti di casa per posizionarsi nella gradinata coperta lato laguna, con discreta rappresentanza della tifoseria dolomitica. A dirigere l'incontro, Maria Sole Ferrieri Caputi da Livorno, sociologa già apprezzata al Ballarin nel 2016 per lo scontro con l'Imolese: e anche allora la Clodiense in serie D ci lasciò le penne. Si spera in un epilogo diverso, a fine campionato... La pioggia e il vento di bora non hanno mai smesso per un istante di funestare il match. Dopo il minuto di raccoglimento per la piccola Giada Perini, la prima azione è gialloblu con Masoch -uno dei giustizieri dell'andata- che si fa largo in area ma Corasaniti blocca. Il Belluno fa la partita nei primi venti minuti, che fanno registrare anche un tiro di Piazza finito di poco a lato. Poi al 22' una delle possibili svolte: calcia Duravia da fuori, respinge Colonna, Farinazzo sbaglia da pochi passi la ribattuta. Sia De Mozzi che Rizzi, da ex attaccanti, si mangiano le mani. Subito dopo un tiro-cross di Baido, Colonna anticipa Marijanović. Cresce la Clodiense: Marijanović allunga troppo per Baido. Un po' di nervosismo in campo, del tutto ingiustificato, corona i tentativi del valido Miniati (prima alto, poi fuori di poco con un destro al volo) e di Marijanović, che dribbla il portiere ma si vede respingere la conclusione da Dosso sulla linea. La partita nonostante tutto è vivace, e il finale di frazione è tutto degli ospiti: Corasaniti blocca a terra un fendente di Rocco da fuori area, quasi allo scadere (43') Piazza colpisce la traversa di potenza da distanza ravvicinata, complice una deviazione del solito Corasaniti. La Ferrieri interrompe le ostilità sullo zero a zero, con occasioni anche clamorose da una parte e dall'altra.
La ripresa inizia con un dubbio fuorigioco fischiato in attacco alla Clodiense. Il centrale bellunese Mosca chiude tutti i varchi, e davanti la qualità dei ragazzi di Baldi viene fuori: ad esempio al 58', quando Miniati su punizione chiama Corasaniti a una parata tanto efficace quanto spettacolare. Particolare curioso: non ci sono stati calci d'angolo per alcuna delle due squadre fino al 63', quando Colonna ha messo in corner un diagonale di Abrefah. Al 73' dopo tanti mesi si rivede in campo Stefano Santoni, e le sue doti di palleggiatore si fanno subito vedere anche sopra un terreno ostico come quello odierno. La destinazione dell'incontro arriva al 79': Maria Sole Ferrieri espelle l'allenatore ospite Michele Baldi che lascia il campo solo dopo qualche minuto di ulteriore protesta. Dalla tribuna, il mister comanda l'ingresso di Sciancalepore per Masoch, e un minuto dopo un'azione dalla sinistra mette l'attaccante in condizione di battere a rete da un metro a porta vuota, mentre Abrefah era a terra in un'altra zona del campo. Corre l'81° minuto e la reazione clodiense è affidata a due conclusioni dalla distanza di Marco Duravia, entrambe fuori non di molto. Nei quattro minuti di recupero, la grande occasione di Farinazzo, il quale lanciato rasoterra in profondità resiste al ritorno di due difensori avversari e si presenta a tu per tu con Colonna, che in uscita lo ipnotizza e blocca la palla a terra con l'aiuto di Giove Pluvio, evitando in qualche modo il ritorno sulla sfera della punta di casa. Il triplice fischio finale vede il Belluno passare col minimo sforzo, la Clodiense rimanere sempre sulla graticola. Un risultato che, specie per come è arrivato, lascia l'amaro in bocca e la sensazione del rimpianto per l'avvenire.
Alcuni risultati delle dirette concorrenti tornano a inguaiare i lagunari: Legnago, Ambrosiana, Cjarlins hanno vinto, la Liventina ha pareggiato, Montebelluna e Tamai sono state sconfitte, il Noale non ha giocato a Campodarsego (gara rinviata). Ergo la felicità di salvarsi senza playout dista ancora due punti, e conforta solo in parte aver scavato un solco di sei lunghezze verso Montebelluna, Liventina e di sette verso la Calvi: domenica bisognerà fare bottino pieno in casa del fanalino di coda Abano, e riprendere la marcia che negli ultimi quindici giorni aveva recato due vittorie consecutive, fatto unico nel campionato.
Formazioni rimaneggiate per entrambe le squadre. De Mozzi -costretto in tribuna dalla squalifica rimediata contro il Montebelluna- deve fare a meno degli infortunati Dondoni (che ha seguìto la partita dall'ingresso negli spogliatoi), Cacurio e Spaltro, oltre che del parimenti squalificato Delcarro, la cui assenza si è fatta sentire nei contrasti sui palloni alti. Il vice Rizzi manda in campo Corasaniti in porta, Dell'Andrea, Granziera -ottima prova la sua- Pastorelli e Volpato in difesa, Conti regista, Duravia e Abrefah gli interni, Farinazzo e Baido le ali, centravanti Marijanović. Circa 150 coraggiosi sono usciti di casa per posizionarsi nella gradinata coperta lato laguna, con discreta rappresentanza della tifoseria dolomitica. A dirigere l'incontro, Maria Sole Ferrieri Caputi da Livorno, sociologa già apprezzata al Ballarin nel 2016 per lo scontro con l'Imolese: e anche allora la Clodiense in serie D ci lasciò le penne. Si spera in un epilogo diverso, a fine campionato... La pioggia e il vento di bora non hanno mai smesso per un istante di funestare il match. Dopo il minuto di raccoglimento per la piccola Giada Perini, la prima azione è gialloblu con Masoch -uno dei giustizieri dell'andata- che si fa largo in area ma Corasaniti blocca. Il Belluno fa la partita nei primi venti minuti, che fanno registrare anche un tiro di Piazza finito di poco a lato. Poi al 22' una delle possibili svolte: calcia Duravia da fuori, respinge Colonna, Farinazzo sbaglia da pochi passi la ribattuta. Sia De Mozzi che Rizzi, da ex attaccanti, si mangiano le mani. Subito dopo un tiro-cross di Baido, Colonna anticipa Marijanović. Cresce la Clodiense: Marijanović allunga troppo per Baido. Un po' di nervosismo in campo, del tutto ingiustificato, corona i tentativi del valido Miniati (prima alto, poi fuori di poco con un destro al volo) e di Marijanović, che dribbla il portiere ma si vede respingere la conclusione da Dosso sulla linea. La partita nonostante tutto è vivace, e il finale di frazione è tutto degli ospiti: Corasaniti blocca a terra un fendente di Rocco da fuori area, quasi allo scadere (43') Piazza colpisce la traversa di potenza da distanza ravvicinata, complice una deviazione del solito Corasaniti. La Ferrieri interrompe le ostilità sullo zero a zero, con occasioni anche clamorose da una parte e dall'altra.
La ripresa inizia con un dubbio fuorigioco fischiato in attacco alla Clodiense. Il centrale bellunese Mosca chiude tutti i varchi, e davanti la qualità dei ragazzi di Baldi viene fuori: ad esempio al 58', quando Miniati su punizione chiama Corasaniti a una parata tanto efficace quanto spettacolare. Particolare curioso: non ci sono stati calci d'angolo per alcuna delle due squadre fino al 63', quando Colonna ha messo in corner un diagonale di Abrefah. Al 73' dopo tanti mesi si rivede in campo Stefano Santoni, e le sue doti di palleggiatore si fanno subito vedere anche sopra un terreno ostico come quello odierno. La destinazione dell'incontro arriva al 79': Maria Sole Ferrieri espelle l'allenatore ospite Michele Baldi che lascia il campo solo dopo qualche minuto di ulteriore protesta. Dalla tribuna, il mister comanda l'ingresso di Sciancalepore per Masoch, e un minuto dopo un'azione dalla sinistra mette l'attaccante in condizione di battere a rete da un metro a porta vuota, mentre Abrefah era a terra in un'altra zona del campo. Corre l'81° minuto e la reazione clodiense è affidata a due conclusioni dalla distanza di Marco Duravia, entrambe fuori non di molto. Nei quattro minuti di recupero, la grande occasione di Farinazzo, il quale lanciato rasoterra in profondità resiste al ritorno di due difensori avversari e si presenta a tu per tu con Colonna, che in uscita lo ipnotizza e blocca la palla a terra con l'aiuto di Giove Pluvio, evitando in qualche modo il ritorno sulla sfera della punta di casa. Il triplice fischio finale vede il Belluno passare col minimo sforzo, la Clodiense rimanere sempre sulla graticola. Un risultato che, specie per come è arrivato, lascia l'amaro in bocca e la sensazione del rimpianto per l'avvenire.
sabato 17 marzo 2018
CLODIENSE CONTRO IL BELLUNO SENZA QUATTRO GIOCATORI E L'ALLENATORE SQUALIFICATO
Prova della verità per la Clodiense Chioggia Sottomarina che oggi alle 14.30 affronta l'Ital Lenti Belluno allo stadio Ballarin. Nella memoria vi è ancora il 6-2 dell'andata sotto le Dolomiti, ma i sei punti nelle ultime due partite proiettano la squadra granata a giocarsi la partita odierna con entusiasmo, nonostante le importanti defezioni nella rosa: agli infortuni di Dondoni, Spaltro e Cacurio si aggiunge la squalifica di Delcarro, che proprio come l'allenatore De Mozzi non potrà scendere sul terreno di gioco. In panchina, a guidare i lagunari, l'allenatore in seconda Rizzi. Lo staff tecnico ipotizza l'ennesimo cambio forzato di formazione e schemi, preventivando un 4-4-2 che davanti a Corasaniti vede Dell'Andrea, Granziera, Pastorelli e Volpato in retroguardia, Moretto e Conti doppio schermo davanti la difesa, Duravia e Abrefah gli esterni, Baido e Farinazzo di punta. Proprio quest'ultimo, assieme a Duravia, è l'ex di turno. In casa gialloblu da tenere d'occhio il bomber Corbanese. Arbitrerà l'incontro Maria Sole Ferrieri Caputi di Livorno, alla guida di una terna tutta toscana: la sociologa in giacchetta nera aveva già calcato il terreno del Ballarin, dirigendo l'incontro fra Clodiense e Imolese il 6 marzo 2016. Allora gli ospiti espugnarono Chioggia, la speranza odierna è che la coincidenza non si ripeta. La partita inizierà per l'ultima volta in questa stagione alle ore 14.30, già dalla trasferta di Abano la prossima settimana si comincerà mezz'ora più tardi per via dell'ora legale.
domenica 11 marzo 2018
LA CLODIENSE SOFFRE E VINCE 1-0 SOTTO LA PIOGGIA. TRE PUNTI IMPORTANTISSIMI CONTRO IL MONTEBELLUNA
I tre punti, prima di tutto. Tre come quelli che prima del recupero odierno dividevano la Clodiense Chioggia Sottomarina dal Montebelluna, tre come quelli conquistati dai granata al termine dei novanta minuti, sotto una pioggia scrosciante: è bastata la ribattuta del capitano Abrefah al 7° del primo tempo per consegnare l'intera posta alla squadra lagunare, capace di resistere sia al meteo avverso che alla ricerca del pareggio da parte degli ospiti, ora relegati a un solo punto dalla retrocessione diretta. Boccata d'aria invece per la truppa di De Mozzi, che col successo odierno scavalca Tamai e Ambrosiana agganciano il Cjarlins piazzandosi a 30 punti, uno oltre la soglia della zona playout. Domenica prossima ancora in riva alla laguna contro il qualitativo Belluno: la Clodiense sarà priva dell'allenatore De Mozzi -espulso a fine primo tempo e in tribuna per tutta la ripresa- oltre che di Delcarro ammonito in extremis (era diffidato, sarà parimenti squalificato), mentre andranno osservate le condizioni di Dondoni, uscito appena al 9° minuto per un infortunio. Ma con tre punti in più si ragiona meglio.
Davanti a un centinaio di volenterosi, De Mozzi cambia modulo e uomini rispetto alle ultime occasioni: difesa a quattro con Pastorelli in panchina, Spaltro e il redivivo Volpato sulle fasce (il terzino non giocava titolare da circa sei mesi). Conti in regia, gli interni Delcarro e Abrefah, Duravia dietro la coppia goal Farinazzo-Baido. La pioggia, nel primo quarto d'ora, non è ancora opprimente ma lo diventerà nei restanti due terzi della frazione. Al 2° Farinazzo impegna Milan con un diagonale, e cinque minuti dopo il goal che sblocca la partita: Abrefah appoggia per Duravia che tira da fuori area, Milan non trattiene, Abrefah di nuovo ben piazzato ribadisce in rete. Subito dopo, Dondoni subisce un colpo e non può proseguire: Pastorelli si sveste e riprende il suo posto al centro della retroguardia. Le condizioni meteo diventano quasi proibitive a causa della pioggia battente, ma il terreno di gioco tiene bene. Al 21° l'arbitro cesenate Zamagni annulla un goal di Veratti, che -su calcio di punizione battuto dalla fascia sinistra da Perosin- incorna di testa all'angolo basso. Ma il guardalinee alza la bandierina proprio mentre l'attaccante montebellunese colpisce la palla: il numero 9 era partito in offside e poi rientrato. A niente valgono le proteste dei biancoblu, che cercano di fare la partita nonostante le condizioni climatiche non adatte al gioco del calcio. Lo stesso Veratti colpisce di nuovo di testa al 36°, ma il pallone finisce alto mentre Abrefah cerca il bis calciando fuori di poco. Un colpo di testa di Pastorelli in avvitamento, alto di poco, conclude il primo tempo.
La ripresa si apre senza cambi ma con De Mozzi espulso dopo un battibecco avvenuto con arbitro e segnalinee alla fine del primo tempo. L'allenatore granata prende posizione nella tribuna sgombra assieme al suo vice Rizzi, e dopo due minuti Duravia crossa basso da destra, ma non ci arrivano nè Farinazzo nè Baido. Un colpo di testa di Pettinà finisce alto di poco al 50°, poi la girandola dei cambi in casa trevigiana. Al 65° grande occasione per i padroni di casa: cross di Baido da sinistra, Delcarro si aggiusta la sfera e calcia sulla parte bassa della traversa, poi è Duravia a impegnare Milan su punizione al 76°.
Moretto e Dell'Andrea blindano la difesa col loro ingresso, ed è proprio il terzino noalese a salvare negli ultimi minuti sul tiro a botta sicura di Spagnol. Il quale all'85° calcia alto al volo, come poco più tardi Dal Dosso trova pronto Corasaniti. De Mozzi si sbraccia dalla ringhiera, e Delcarro incappa in una ormai consueta ammonizione a tempo giù scaduto: la mezzala bergamasca salterà così il Belluno. Ai dolomitici ci si penserà da domani: dopo cinque minuti di recupero, al fischio finale di Zamagni, il sorriso è tutto per la classifica.
Davanti a un centinaio di volenterosi, De Mozzi cambia modulo e uomini rispetto alle ultime occasioni: difesa a quattro con Pastorelli in panchina, Spaltro e il redivivo Volpato sulle fasce (il terzino non giocava titolare da circa sei mesi). Conti in regia, gli interni Delcarro e Abrefah, Duravia dietro la coppia goal Farinazzo-Baido. La pioggia, nel primo quarto d'ora, non è ancora opprimente ma lo diventerà nei restanti due terzi della frazione. Al 2° Farinazzo impegna Milan con un diagonale, e cinque minuti dopo il goal che sblocca la partita: Abrefah appoggia per Duravia che tira da fuori area, Milan non trattiene, Abrefah di nuovo ben piazzato ribadisce in rete. Subito dopo, Dondoni subisce un colpo e non può proseguire: Pastorelli si sveste e riprende il suo posto al centro della retroguardia. Le condizioni meteo diventano quasi proibitive a causa della pioggia battente, ma il terreno di gioco tiene bene. Al 21° l'arbitro cesenate Zamagni annulla un goal di Veratti, che -su calcio di punizione battuto dalla fascia sinistra da Perosin- incorna di testa all'angolo basso. Ma il guardalinee alza la bandierina proprio mentre l'attaccante montebellunese colpisce la palla: il numero 9 era partito in offside e poi rientrato. A niente valgono le proteste dei biancoblu, che cercano di fare la partita nonostante le condizioni climatiche non adatte al gioco del calcio. Lo stesso Veratti colpisce di nuovo di testa al 36°, ma il pallone finisce alto mentre Abrefah cerca il bis calciando fuori di poco. Un colpo di testa di Pastorelli in avvitamento, alto di poco, conclude il primo tempo.
La ripresa si apre senza cambi ma con De Mozzi espulso dopo un battibecco avvenuto con arbitro e segnalinee alla fine del primo tempo. L'allenatore granata prende posizione nella tribuna sgombra assieme al suo vice Rizzi, e dopo due minuti Duravia crossa basso da destra, ma non ci arrivano nè Farinazzo nè Baido. Un colpo di testa di Pettinà finisce alto di poco al 50°, poi la girandola dei cambi in casa trevigiana. Al 65° grande occasione per i padroni di casa: cross di Baido da sinistra, Delcarro si aggiusta la sfera e calcia sulla parte bassa della traversa, poi è Duravia a impegnare Milan su punizione al 76°.
Moretto e Dell'Andrea blindano la difesa col loro ingresso, ed è proprio il terzino noalese a salvare negli ultimi minuti sul tiro a botta sicura di Spagnol. Il quale all'85° calcia alto al volo, come poco più tardi Dal Dosso trova pronto Corasaniti. De Mozzi si sbraccia dalla ringhiera, e Delcarro incappa in una ormai consueta ammonizione a tempo giù scaduto: la mezzala bergamasca salterà così il Belluno. Ai dolomitici ci si penserà da domani: dopo cinque minuti di recupero, al fischio finale di Zamagni, il sorriso è tutto per la classifica.
ALLO STADIO BALLARIN (ORE 14.30) IL RECUPERO TRA CLODIENSE E MONTEBELLUNA, PIOGGIA PERMETTENDO
Pare quasi che una maledizione circondi gli incontri tra la Clodiense Chioggia Sottomarina e il Montebelluna in questa stagione del campionato di serie D, girone C. All'andata lo scontro in terra trevigiana è avvenuto nonostante la Clodiense avesse chiesto il rinvio, dovuto all'incidente che il giorno prima aveva messo fuori causa quattro suoi atleti (e Mohamed Abcha è ancora lontano dal terreno di gioco da allora), rinvio negato dal Montebelluna e dalla Lega Dilettanti: si giocò regolarmente, e l'indomita formazione granata strappò il 2-2 con qualche rimpianto. Al ritorno, quindici giorni fa, la bora insostenibile impose all'arbitro Catani di Fermo la sospensione del match allo stadio Ballarin dopo dieci minuti di gioco. Oggi piove sopra la laguna, e a seconda dell'intensità della precipitazione si può manifestare anche il rischio che le condizioni di gioco siano di nuovo proibitive. Nel caso non lo siano, lo scontro diretto in zona salvezza avrà luogo regolarmente dalle 14.30 nell'impianto di Borgo San Giovanni: l'allenatore di casa, Massimiliano De Mozzi, ha a disposizione tutto l'organico senza squalificati.
Santoni e Moretto probabilmente ancora in panchina, per cui è probabile la conferma per la terza settimana consecutiva dell'undici che ha espugnato il campo di Verona: ovvero Corasaniti in porta, Granziera, Dondoni e Pastorelli in difesa, Mazzola e Abrefah esterni, Conti in regia, Delcarro e Duravia mezzeali, Farinazzo e Baido di punta. La Clodiense precede il Montebelluna in classifica di tre punti: chi dovesse vincere oggi, considerato anche il passo falso della Liventina ieri in casa nel recupero contro il Mantova, può compiere un balzo per cercare di uscire dai playout e inguaiare ancora di più l'avversaria diretta. Con gli eventuali tre punti, la Clodiense supererebbe Tamai e Ambrosiana portandosi a quota 30 assieme al Cjarlins. Per questo l'incontro è da dentro o fuori, e in casa granata -pioggia permettendo- si auspica il pubblico delle grandi occasioni. In campo, i ragazzi di De Mozzi cercheranno di dare continuità alla prestazione gagliarda, concentrata e anche un po' fortunata della scorsa domenica: sperando nello stesso risultato finale, cioè la vittoria.
Santoni e Moretto probabilmente ancora in panchina, per cui è probabile la conferma per la terza settimana consecutiva dell'undici che ha espugnato il campo di Verona: ovvero Corasaniti in porta, Granziera, Dondoni e Pastorelli in difesa, Mazzola e Abrefah esterni, Conti in regia, Delcarro e Duravia mezzeali, Farinazzo e Baido di punta. La Clodiense precede il Montebelluna in classifica di tre punti: chi dovesse vincere oggi, considerato anche il passo falso della Liventina ieri in casa nel recupero contro il Mantova, può compiere un balzo per cercare di uscire dai playout e inguaiare ancora di più l'avversaria diretta. Con gli eventuali tre punti, la Clodiense supererebbe Tamai e Ambrosiana portandosi a quota 30 assieme al Cjarlins. Per questo l'incontro è da dentro o fuori, e in casa granata -pioggia permettendo- si auspica il pubblico delle grandi occasioni. In campo, i ragazzi di De Mozzi cercheranno di dare continuità alla prestazione gagliarda, concentrata e anche un po' fortunata della scorsa domenica: sperando nello stesso risultato finale, cioè la vittoria.
domenica 4 marzo 2018
IMPRESA CLODIENSE: NEL GIORNO DI ASTORI I GRANATA ESPUGNANO VERONA CON L'UNO-DUE FINALE
La domenica calcistica, e non solo, è funestata a mezzogiorno dalla notizia della scomparsa di Davide Astori, capitano della Fiorentina, nell'albergo di Udine dove i viola avrebbero dovuto giocare di lì a tre ore. Tutto l'ambiente sportivo nazionale è scosso, la serie A e la serie B decidono di non giocare: non così i campionati dilettantistici, come la serie D. E in questo clima mesto, la Clodiense Chioggia Sottomarina trova la forza, i goal, e per una volta anche la fortuna di compiere un'impresa non preventivata, ovvero espugnare lo stadio Gavagnin Nocini di Verona, terreno di gioco della vicecapolista Virtus Vecomp. Il risultato di 2-3 rileva anche ai fini statistici: finora solo il Tamai e il Delta Porto Tolle erano usciti indenni dall'impianto scaligero, ritenuto a ragione un "fortino" su cui la compagine di mister Fresco costruisce le proprie fortune. Novanta minuti in cui i granata prima sono passati grazie a una bella girata di Farinazzo su traversone di Baido, poi hanno subito il rientro dei padroni di casa (un rigore non proprio solare e una prodezza acrobatica di Leveh), infine hanno regolato i conti in due minuti verso il finire del secondo tempo, con una deviazione fortuita del difensore veronese Maccarone su conclusione di Baido e un gran contropiede del solito Farinazzo, il migliore in campo.
In mezzo, tanto cuore e concentrazione: la squadra di De Mozzi era consapevole di giocarsi molto oggi, e i risultati dagli altri campi le hanno dato ragione: vince la Calvi Noale che riaggancia le pericolanti inguaiando di nuovo proprio il Tamai al termine di un epico 4-3, vince il Cjarlins che si chiama fuori ma tira nelle secche l'Ambrosiana, la Liventina terzultima vede rinviato il match casalingo contro il Mantova, infine il Montebelluna sconfitto a domicilio dall'Adriese dei sei chioggiotti: proprio i biancoblu della Marca scenderanno domenica prossima allo stadio Ballarin per il recupero dell'incontro sospeso la scorsa settimana causa bora insopportabile. Ora la classifica recita: Legnago 32, Cjarlins 30, Tamai e Ambrosiana 29 (quota playout), Clodiense 27, Montebelluna 24, Liventina e Calvi Noale 23 (quota retrocessione diretta), ultimo l'Abano ormai quasi condannato a 16 punti. Clodiense, Montebelluna e Liventina hanno una partita in meno: è lecito pensare che se i lagunari domenica si aggiudicheranno lo scontro diretto, i tre punti consentiranno loro un bel balzo avanti a scavalcare due squadre. In alta classifica, al passo falso interno della Virtus Vecomp (52 punti) fa eco quello del la capolista Campodarsego (54), caduto a Legnago: ne potrà approfittare l'Arzignano (49), la cui trasferta odierna a Porto Tolle contro il Delta è stata rinviata all'11 marzo causa il terreno allentato dalla neve degli ultimi giorni.
De Mozzi affronta il match schierando gli stessi undici iniziali del ventosissimo turno precedente: davanti a Corasaniti l'ormai consolidata retrovia con Granziera, Dondoni e Pastorelli, sulle fasce Mazzola e Abrefah, in regia Conti, gli interni Delcarro e Duravia che si sgancia per assistere le punte Farinazzo e Baido. In panchina con Tebaldi i terzini Spaltro, Volpato, Dell'Andrea e Moretto, il regista Hima, la mezzapunta Santoni in progressivo recupero, gli attaccanti Cacurio e Marijanović. Sul fronte opposto, i rossoblu del presidente-allenatore Fresco (da trent'anni ai vertici della Virtus) schierano l'ex reggino Danti in attacco e quattro stranieri fra i titolari, formazione multietnica come colorata è la curva dei tifosi: il 19enne portiere gambiano Sheikh Sibi scampato al Mediterraneo, il brillante esterno moldavo Dumitru Demian, l'istriano Paolo Grbac e il flessuoso centravanti Leveh, 18 anni, dalle giovanili del Chievo. Senza contare, in panca, l'altra "pantera" Goh N'Cede, originario della Costa d'Avorio e cugino di Kean che gioca in serie A con l'Hellas. Nel leitmotiv internazionale, arbitra il rumeno di Siena Costin Spataru davanti a circa 200 spettatori; la partita si gioca in un terreno non perfetto, semper per via della neve che ancora alberga ai lati del campo.
Dopo il minuto di raccoglimento per il povero Astori, partecipato da tutto lo stadio, si fa sentire la tifoseria locale con canti e tamburi, e subito comincia il dominio territoriale della Virtus. Al 6° Danti calcia a lato un buon diagonale, all'11° il primo dei tanti traversoni messi in mezzo da Demian coglie Leveh solo in mezzo all'area, ma incredibilmente il ghanese manda a lato da posizione perfetta. Paiono le avvisaglie di un pomeriggio di sofferenza per Corasaniti, invece dopo una botta di Delcarro finita alta la Clodiense passa in vantaggio prendendo campo seguendo il metronomo Conti: cross di Baido al 27°, Farinazzo anticipa il suo marcatore con una bella volée mancina che termina in fondo al sacco. Due minuti dopo, una punizione di Baido dal limite trova i guantoni di Sibi; dopo un rigore reclamato da Leveh, l'allenatore lagunare inverte i due esterni, spostando Abrefah a destra e Mazzola nell'inedito ruolo di terzino sinistro. Sul finire della frazione, il pareggio della Vecomp: un tiro di Danti viene messo in angolo da Pastorelli appostato sulla linea. Sugli sviluppi del corner, lo stesso difensore si strattona con Leveh che cade a terra, esagerando: l'arbitro concede il penalty che Danti trasforma spiazzando Corasaniti. Un primo tempo non bello si conclude sull'1-1.
La ripresa si apre con due cambi: Dell'Andrea rileva Mazzola, mentre Santuari entra al posto di Speri nella Virtus. Che a cinque minuti dopo il fischio d'avvio del secondo tempo trova il goal del secolo con una rovesciata preparata ed eseguita alla perfezione da Eyram Leveh: ennesimo lancio dalla destra di Demian, la spizza di testa Danti, il giovane ex clivense si aggiusta la palla e in acrobazia la mette all'angolo alto, lasciando impietrito l'estremo granata. Una rete di pregevole fattura che avrebbe potuto indirizzare il match, in preda all'ineluttabile. Al 60° esce anche Giovanni Pastorelli, anche oggi tra i migliori, per lasciare spazio a Riccardo Spaltro: la difesa passa a quattro, Dell'Andrea trasloca a sinistra sprigionando Abrefah che anche oggi ha ricoperto almeno quattro ruoli, e tutti bene, con grande forza fisica e qualità. Non è invece la giornata di Duravia, che forse paga il terreno pesante per la sua tecnica, forse una posizione non ideale dal momento che è chiamato poco a cercare l'esterno: De Mozzi tuttavia lo tiene in campo, evitando di cambiare ulteriormente modulo per quanto camaleontica sia la sua squadra. Al 65° Dondoni ci mette una pezza anticipando Leveh in corner, poco dopo sempre il regista difensivo granata commette un'ingenuità portandosi avanti la palla con il braccio: la punizione susseguente termina sulla barriera, riprende Demian che di potenza calcia alto non di molto. Altri cambi per Fresco (Manarin per Danti, Cattivera per il giovane riferimento Merci), al 72° Corasaniti esce dai pali fin quasi a centrocampo, Manarin cerca di sorprenderlo ma il portiere nel mentre riprende la posizione.
Gli ultimi venti minuti vedono di nuovo la Clodiense attiva: prima Spaltro in proiezione offensiva costringe Sibi a salvare sopra la traversa, Delcarro sposta avanti il baricentro della sua azione e al 78° arriva un pareggio forse insperato. Abrefah appoggia a Baido, tiro da fuori del bomber -destinato a uscire dallo specchio- che incoccia nel difensore Maccarone, il quale non lascia scampo al proprio portiere. Neanche il tempo di mettere la palla al centro e Farinazzo ruba palla a centrocampo, involandosi marcato da due avversari: la punta granata resiste e fa secco Sibi con un preciso diagonale. Esplode la delegazione clodiense in tribuna, l'uno-due è stato micidiale e fa bilancio con i tanti crediti maturati fin qua con la buona sorte. L'arbitro Spataru comincia a fischiare un po' troppo a senso unico, ammonisce Farinazzo e inverte i sensi di alcuni calci di punizione o delle regole del vantaggio; all'82° un bel contropiede orchestrato sempre da Abrefah e Baido mette nuovi brividi all'ambiente scaligero, col diagonale del numero 11 deviato in corner. Fresco inserisce anche Goh, mentre De Mozzi si cautela con Moretto per Conti, Hima per Duravia e Marijanović per l'eroe di giornata Farinazzo. Il tiro alto di Grbac è il segnale della resa, il pathos in tribuna così come l'euforia in campo, al fischio di chiusura, raccontano di fatica, soddisfazione e respiro: domenica non bisognerà sbagliare contro il Montebelluna, i tre punti valgono sei e la Clodiense di oggi è in tutto e per tutto una squadra che in serie D ci può stare dalla porta principale.
PAGELLE: Corasaniti 6, Mazzola 6 (Dell'Andrea 6.5), Pastorelli 7 (Spaltro 6.5), Granziera 7, Dondoni 7, Conti 7, Abrefah 7.5, Delcarro 7, Farinazzo 8, Duravia 5.5, Baido 7.5.
In mezzo, tanto cuore e concentrazione: la squadra di De Mozzi era consapevole di giocarsi molto oggi, e i risultati dagli altri campi le hanno dato ragione: vince la Calvi Noale che riaggancia le pericolanti inguaiando di nuovo proprio il Tamai al termine di un epico 4-3, vince il Cjarlins che si chiama fuori ma tira nelle secche l'Ambrosiana, la Liventina terzultima vede rinviato il match casalingo contro il Mantova, infine il Montebelluna sconfitto a domicilio dall'Adriese dei sei chioggiotti: proprio i biancoblu della Marca scenderanno domenica prossima allo stadio Ballarin per il recupero dell'incontro sospeso la scorsa settimana causa bora insopportabile. Ora la classifica recita: Legnago 32, Cjarlins 30, Tamai e Ambrosiana 29 (quota playout), Clodiense 27, Montebelluna 24, Liventina e Calvi Noale 23 (quota retrocessione diretta), ultimo l'Abano ormai quasi condannato a 16 punti. Clodiense, Montebelluna e Liventina hanno una partita in meno: è lecito pensare che se i lagunari domenica si aggiudicheranno lo scontro diretto, i tre punti consentiranno loro un bel balzo avanti a scavalcare due squadre. In alta classifica, al passo falso interno della Virtus Vecomp (52 punti) fa eco quello del la capolista Campodarsego (54), caduto a Legnago: ne potrà approfittare l'Arzignano (49), la cui trasferta odierna a Porto Tolle contro il Delta è stata rinviata all'11 marzo causa il terreno allentato dalla neve degli ultimi giorni.
De Mozzi affronta il match schierando gli stessi undici iniziali del ventosissimo turno precedente: davanti a Corasaniti l'ormai consolidata retrovia con Granziera, Dondoni e Pastorelli, sulle fasce Mazzola e Abrefah, in regia Conti, gli interni Delcarro e Duravia che si sgancia per assistere le punte Farinazzo e Baido. In panchina con Tebaldi i terzini Spaltro, Volpato, Dell'Andrea e Moretto, il regista Hima, la mezzapunta Santoni in progressivo recupero, gli attaccanti Cacurio e Marijanović. Sul fronte opposto, i rossoblu del presidente-allenatore Fresco (da trent'anni ai vertici della Virtus) schierano l'ex reggino Danti in attacco e quattro stranieri fra i titolari, formazione multietnica come colorata è la curva dei tifosi: il 19enne portiere gambiano Sheikh Sibi scampato al Mediterraneo, il brillante esterno moldavo Dumitru Demian, l'istriano Paolo Grbac e il flessuoso centravanti Leveh, 18 anni, dalle giovanili del Chievo. Senza contare, in panca, l'altra "pantera" Goh N'Cede, originario della Costa d'Avorio e cugino di Kean che gioca in serie A con l'Hellas. Nel leitmotiv internazionale, arbitra il rumeno di Siena Costin Spataru davanti a circa 200 spettatori; la partita si gioca in un terreno non perfetto, semper per via della neve che ancora alberga ai lati del campo.
Dopo il minuto di raccoglimento per il povero Astori, partecipato da tutto lo stadio, si fa sentire la tifoseria locale con canti e tamburi, e subito comincia il dominio territoriale della Virtus. Al 6° Danti calcia a lato un buon diagonale, all'11° il primo dei tanti traversoni messi in mezzo da Demian coglie Leveh solo in mezzo all'area, ma incredibilmente il ghanese manda a lato da posizione perfetta. Paiono le avvisaglie di un pomeriggio di sofferenza per Corasaniti, invece dopo una botta di Delcarro finita alta la Clodiense passa in vantaggio prendendo campo seguendo il metronomo Conti: cross di Baido al 27°, Farinazzo anticipa il suo marcatore con una bella volée mancina che termina in fondo al sacco. Due minuti dopo, una punizione di Baido dal limite trova i guantoni di Sibi; dopo un rigore reclamato da Leveh, l'allenatore lagunare inverte i due esterni, spostando Abrefah a destra e Mazzola nell'inedito ruolo di terzino sinistro. Sul finire della frazione, il pareggio della Vecomp: un tiro di Danti viene messo in angolo da Pastorelli appostato sulla linea. Sugli sviluppi del corner, lo stesso difensore si strattona con Leveh che cade a terra, esagerando: l'arbitro concede il penalty che Danti trasforma spiazzando Corasaniti. Un primo tempo non bello si conclude sull'1-1.
La ripresa si apre con due cambi: Dell'Andrea rileva Mazzola, mentre Santuari entra al posto di Speri nella Virtus. Che a cinque minuti dopo il fischio d'avvio del secondo tempo trova il goal del secolo con una rovesciata preparata ed eseguita alla perfezione da Eyram Leveh: ennesimo lancio dalla destra di Demian, la spizza di testa Danti, il giovane ex clivense si aggiusta la palla e in acrobazia la mette all'angolo alto, lasciando impietrito l'estremo granata. Una rete di pregevole fattura che avrebbe potuto indirizzare il match, in preda all'ineluttabile. Al 60° esce anche Giovanni Pastorelli, anche oggi tra i migliori, per lasciare spazio a Riccardo Spaltro: la difesa passa a quattro, Dell'Andrea trasloca a sinistra sprigionando Abrefah che anche oggi ha ricoperto almeno quattro ruoli, e tutti bene, con grande forza fisica e qualità. Non è invece la giornata di Duravia, che forse paga il terreno pesante per la sua tecnica, forse una posizione non ideale dal momento che è chiamato poco a cercare l'esterno: De Mozzi tuttavia lo tiene in campo, evitando di cambiare ulteriormente modulo per quanto camaleontica sia la sua squadra. Al 65° Dondoni ci mette una pezza anticipando Leveh in corner, poco dopo sempre il regista difensivo granata commette un'ingenuità portandosi avanti la palla con il braccio: la punizione susseguente termina sulla barriera, riprende Demian che di potenza calcia alto non di molto. Altri cambi per Fresco (Manarin per Danti, Cattivera per il giovane riferimento Merci), al 72° Corasaniti esce dai pali fin quasi a centrocampo, Manarin cerca di sorprenderlo ma il portiere nel mentre riprende la posizione.
Gli ultimi venti minuti vedono di nuovo la Clodiense attiva: prima Spaltro in proiezione offensiva costringe Sibi a salvare sopra la traversa, Delcarro sposta avanti il baricentro della sua azione e al 78° arriva un pareggio forse insperato. Abrefah appoggia a Baido, tiro da fuori del bomber -destinato a uscire dallo specchio- che incoccia nel difensore Maccarone, il quale non lascia scampo al proprio portiere. Neanche il tempo di mettere la palla al centro e Farinazzo ruba palla a centrocampo, involandosi marcato da due avversari: la punta granata resiste e fa secco Sibi con un preciso diagonale. Esplode la delegazione clodiense in tribuna, l'uno-due è stato micidiale e fa bilancio con i tanti crediti maturati fin qua con la buona sorte. L'arbitro Spataru comincia a fischiare un po' troppo a senso unico, ammonisce Farinazzo e inverte i sensi di alcuni calci di punizione o delle regole del vantaggio; all'82° un bel contropiede orchestrato sempre da Abrefah e Baido mette nuovi brividi all'ambiente scaligero, col diagonale del numero 11 deviato in corner. Fresco inserisce anche Goh, mentre De Mozzi si cautela con Moretto per Conti, Hima per Duravia e Marijanović per l'eroe di giornata Farinazzo. Il tiro alto di Grbac è il segnale della resa, il pathos in tribuna così come l'euforia in campo, al fischio di chiusura, raccontano di fatica, soddisfazione e respiro: domenica non bisognerà sbagliare contro il Montebelluna, i tre punti valgono sei e la Clodiense di oggi è in tutto e per tutto una squadra che in serie D ci può stare dalla porta principale.
PAGELLE: Corasaniti 6, Mazzola 6 (Dell'Andrea 6.5), Pastorelli 7 (Spaltro 6.5), Granziera 7, Dondoni 7, Conti 7, Abrefah 7.5, Delcarro 7, Farinazzo 8, Duravia 5.5, Baido 7.5.
sabato 3 marzo 2018
LA CLODIENSE OGGI A VERONA, IN CASA DELLA SECONDA IN CLASSIFICA: OCCORRE DARE TUTTO
Durissimo impegno nella domenica elettorale per la Clodiense Chioggia Sottomarina, cui spetta la quasi proibitiva trasferta sul campo della Virtus Verona seconda in classifica, che però all'andata non incantò gli spettatori dello stadio Ballarin, dove pareggiò 1-1 in vantaggio numerico. Gli uomini di De Mozzi giungono al match riposati dopo la sospensione dell'incontro col Montebelluna, ma con pochi allenamenti alle spalle dato il maltempo. Il terreno dello stadio di via Montorio nella città scaligera non dovrebbe essere allentato. Probabile la conferma della formazione iniziale di domenica scorsa: Corasaniti in porta, Granziera, Dondoni e Pastorelli centrali di difesa, Mazzola e il capitano Abrefah sulle fasce, Conti in regia, Delcarro e Duravia interni, Farinazzo e Baido di punta. Arbitra Costin Spataru della sezione di Siena.