Una Clodiense camaleontica, capace di cambiare vari moduli di gioco, con due guizzi dei singoli (Pastorelli e Farinazzo) ha la meglio sull'Union Feltre nonostante parte del secondo tempo disputata in dieci. Espulso anche De Mozzi, grandi interventi del portiere granata Corasaniti, arbitro non irreprensibile. È il bilancio sintetico di un match non memorabile, giocato con ottime condizioni meteorologiche davanti a duecento spettatori: molti gli episodi di nervosismo, dovuti anche alla gestione arbitrale dei cartellini e dei falli da rigore. L'Union Feltre allenata dal chioggiotto Andrea Pagan ha mostrato maggior tasso tecnico e fluidità nei passaggi, ma sostanzialmente sterile davanti, anche per la buona giornata della difesa di casa, con Dondoni provvidenziale fino all'espulsione (suo un salvataggio in extremis su Pelizzer) e Pastorelli implacabile dietro quanto efficace in zona goal: il giovane numero 3 arrivato dal Novara in laguna si sta proprio valorizzando. Anche l'altro nuovo arrivo delle ultime settimane, il portiere Alberto Corasaniti, mette il suo sigillo sulla vittoria con alcune parate pregevoli, d'istinto e di riflessi.
Episodio clou al 59° minuto, quando proprio l'ex Varese atterra Episcopo lanciato a rete in velocità: Dondoni era già stato ammonito, viene espulso per somma di cartellini gialli, Madiotto pareggia su rigore e pochi minuti dopo anche De Mozzi va dietro il cancello per una incomprensione con l'arbitro Pistarelli dopo l'ennesimo gioco rude a centrocampo. L'allenatore lagunare durante tutto il corso dell'incontro ha cambiato modulo a seconda delle circostanze, debuttando col 4-2-3-1 per trasformarsi in un 3-4-3 sul finire del primo tempo e addirittura in 3-3-4 con l'ingresso di Marjanović in luogo di Hima (nessuno dei due memorabile), quindi il 4-3-2 dopo l'espulsione e 4-4-1 durante il vano assedio finale dei feltrini. In tribuna anche Momo Abcha, convalescente e sul viale della guarigione dopo l'incidente stradale di ottobre. Di quel sabato torna in panchina anche Marco Volpato, a far compagnia a Manuel Conti (preferito Mirjan Hima per scelta tecnica) e a Raffaele Baido: il bomber euganeo ha subìto un colpo durante l'allenamento di ieri ed è stato tenuto a riposo precauzionale. Ancora out Stefano Santoni, e sono assenze che si fanno sentire, al pari del forzato arretramento di Delcarro che stavolta incide solo nei colpi di testa a smistare il gioco. Ma sono soprattutto i lanci lunghi da ambo le parti a caratterizzare il gioco, che diventano logicamente preda delle due difese: così si spiega l'asfissia degli attacchi.
Nei primi minuti si mette in mostra l'esterno Cossalter del Feltre, classe 2000, sul quale Dell'Andrea fatica a prendere le misure: il 18enne crea un paio di occasioni per Rizzo, ma sfumano complice il piazzamento della retroguardia casalinga. A ogni contrasto in area, o ai sospetti di interventi con le mani, i bellunesi reclamano un rigore: il più sospetto è quello che chiude il primo tempo, e che non viene concesso da Pistarelli (peraltro a pochi metri dall'azione) nonostante in tribuna sia parso quantomeno dubbio. Col veleno nella coda si chiude una prima frazione noiosa e povera di contenuti, eccetto una mezza rovesciata di Madiotto poco prima e -più indietro- un tiro di Cacurio al 2O°, di poco a lato. Al rientro in campo De Mozzi prova a vincerla inserendo subito Marjanović al centro dell'attacco in luogo del virtuosistico Hima, ma l'esperto centravanti sloveno risulta statico, distante dalla porta e mai pericoloso, a parte il bel tacco a liberare Farinazzo per il raddoppio.
Neanche il tempo di assestarsi che al 2° minuto della ripresa Marco Duravia batte un calcio di punizione a spiovere dalla destra: sul traversone si avventa con perfetta scelta di tempo Giovanni Pastorelli che salta più alto del portiere Borrelli, il quale si scontra con un difensore mentre la palla rotola in rete. La coppia Duravia-Pastorelli ci riprova da sinistra al 58°, quando il cross del primo viene incornato dal secondo di poco fuori. Poi il rigore concesso e realizzato dagli ospiti, la Clodiense in dieci e De Mozzi corre ai ripari inserendo Lorenzo Mazzola sulla fascia destra difensiva in luogo di Raffaele Cacurio, e spostando Dell'Andrea a sinistra. Sale in cattedra il portiere Corasaniti, con due interventi che salvano il risultato al 64° (esplosivo su colpo di testa di Madiotto in area) e al 78° su Rizzo; in mezzo, prima la cacciata di De Mozzi da parte dell'arbitro dopo la sua ammonizione a Duravia, poi al 74° il tiro all'improvviso di Marco Farinazzo, che calcia di piatto sinistro all'angolo basso, sorprendendo anche le nostre telecamere. La palla si insacca all'angolo basso alla destra di Borrelli e mette il buonumore in tribuna, dove vola qualche parola di troppo fra supporter locali e feltrini.
Le ultime schermaglie dei rossoverdi non sortiscono effetto e così hanno buon gioco i padroni di casa a chiudere l'incontro sul 2-1 per i cori irridenti di qualche maturo tifoso in tribuna. La battuta d'arresto vede per i dolomitici allontanarsi la zona playoff mentre al converso il team lagunare si tira un po' fuori dalle secche dei playout: domenica prossima a Tamai la prova del nove, con Emanuel Rizzi in panchina (sostituirà lo squalificato De Mozzi) che proverà a battere ancora una volta i friulani, come quando -dieci anni fa- era calciatore e trasformava una punizione di potenza sotto la curva gremita del Ballarin. Anche allora, alla fine, lo stesso coro di oggi.
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