Fa male perdere così. Fa male il tempo che passa in tribuna mentre ci si chiede "quando si pareggia?", increduli che a tanto possesso di palla e dominio territoriale non corrisponda almeno l'equa spartizione della posta. Almeno: perché per un tempo e mezzo anche il segno X sarebbe andato stretto alla Clodiense Chioggia Sottomarina, dal primo minuto padrona in lungo e in largo del terreno del Tamai, come non si vedeva dalla trionfale trasferta di Noale. Ma allo stadio comunale nella frazione di Brugnera la squadra affidata a Emanuel Rizzi -in sostituzione dello squalificato De Mozzi, ed espulso oggi a sua volta- ha il grave difetto di tirare poco in porta, rispetto alla mole di palloni giocati con proprietà e pochissimi errori. Per contro i friulani di mister Bisioli sono cinici nell'affondare i colpi sfruttando due delle rare palle goal procuratesi, nell'endemico calcio d'angolo sui cui svetta di testa Maccan (non irreprensibile Delcarro nei tempi di decollo) e su uno dei tanti contropiede concessi nella ripresa dai granata all'assedio, finalizzato dal piede gentile di De Biasi. Morale: due a zero e tanti saluti, una beffa per i lagunari dopo i cartelli che segnalano la "festa della renga" (e del "bisato in umido") solo a febbraio, troppo avanti rispetto a questa trasferta. Il Tamai sorpassa la Clodiense, che resta appena a galla rispetto alla zona playout: nove squadre contenute in nove punti, con due retrocessioni immediate e quattro compagini rinviate alle forche caudine degli spareggi, non lasciano tranquillo nessuno.
La Clodiense affronta il match senza il difensore Niccolò Dondoni, anch'egli squalificato dopo il match col Feltre. Rizzi schiera Corasaniti in porta, Mazzola, Granziera, Pastorelli e Dell'Andrea in difesa, Abrefah e Delcarro in mezzo al campo, Farinazzo e Duravia esterni a servire la punte Marijanović e Baido. Tra le riserve quattro giovani chioggiotti: Eros Perini (16 anni, classe 2001), Luca e Nicola Bullo, Riccardo Penzo. Questi ultimi due troveranno poi posto nel finale di partita. Nel Tamai il centravanti è Denis Maccan, ex Venezia e Brescia. Arbitra Cadirola della sezione di Milano in una giornata di sole e cielo sereno, spettatori 250 circa. Già nei primi minuti la Clodiense occupa il terreno attaccando e mantenendo alto il ritmo, pur senza sussulti. Un tiro alto di Abrefah -tra i migliori- è il primo segnale al 15° minuto, risponde il Tamai con un colpo di testa di Pignat che finisce alto.
Al 22° un tiro di Delcarro da fuori, deviato, termina in angolo non distante dalla porta difesa da Zonta: la Clodiense colleziona corner e tiri alti, ma anche incrementa il pallino del gioco. E quando il Tamai spezza l'asfissia, ci pensa un convincente Giovanni Pastorelli a spazzare la difesa. Tutto lascia intendere che presto o tardi i granata passeranno, quando invece al 31° Maccan di testa da calcio d'angolo insacca alla destra di Corasaniti: l'esperto attaccante prende bene a Delcarro il tempo del salto, con un perfetto impatto sulla sfera. Un punteggio immeritato che c'è tutto il tempo di recuperare: la squadra di Rizzi staziona spesso e volentieri con quasi tutti gli effettivi nella metà campo avversaria, Marijanović fa a sportellate in area e non di rado viene tirato per la maglia, il tiro di Baido e una punizione dal limite (incomprensibile lo schema) non sortiscono effetti prima del break.
Le ostilità riprendono senza cambi e il secondo tempo risulta più vivace. L'impeto chioggiotto produce solo un tiro del centravanti sloveno al 54°, intercettato da Zonta, cui risponde un De Biasi in palla, abile nei tiri a giro: anche se il primo finisce di poco alto. Al 58° entra Cacurio per Mazzola e Rizzi ridisegna la Clodiense: Abrefah scala terzino sinistro (a fine anno conteremo il numero di ruoli interpretati dall'italo-ghanese), Dell'Andrea passa a destra, Duravia a centrocampo, Cacurio largo a sinistra non disdegnando incursioni in area. Al 60° la prima parata di Corasaniti, con i piedi su diagonale insidioso di Alcantara, mentre un cross pericoloso di De Biasi al 64° è il preludio al suo raddoppio: cross basso dalla destra, finta in area, il terzino si stacca da Dell'Andrea e incrocia sul palo alla sinistra di Corasaniti.
Da questo momento -è il 67°- la Clodiense cessa di piantare le tende nella metà campo avversaria. Pastorelli sventa il 3-0, Rizzi esce dall'area tecnica e l'arbitro milanese Cadirola lo caccia negli spogliatoi. Baido è l'ultimo ad arrendersi, impegnando Zonta d'istinto al 71° dopo scambio con Cacurio, e costringendo l'estremo difensore di casa a distendersi in corner al 74°. Hima sostituisce Farinazzo, ma la Clodiense ha accusato il colpo e non spinge più come prima. Girandola di cambi che fa esordire i due giovani chioggiotti Nicola Bullo e Riccardo Penzo, non prima di un goal annullato giustamente a Cacurio per fuorigioco. Giusto il tempo di registrare le proteste dei tifosi di casa per un atteggiamento arbitrale a loro dire troppo lassista nei confronti dei falli granata (non che i friulani subissero e basta), e dopo sei spropositati minuti di recupero l'incontro termina sul 2-0, rinviando di un'altra settimana l'approdo della Clodiense a zone di classifica più sicure: allo stadio Ballarin arriveranno i dirimpettai dell'Adriese -oggi vincitori con un perentorio 3-0 sull'Ambrosiana- e al di là dello spirito del derby conterà solo vincere. Giocando come a Tamai sarà sicuramente possibile, perché a lungo andare il buon calcio deve pagare.
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domenica 28 gennaio 2018
sabato 27 gennaio 2018
LA CLODIENSE OGGI IN FRIULI PER CONSOLIDARE LA PROPRIA POSIZIONE DI CLASSIFICA
Una delle trasferte più lontane della stagione porta oggi la Clodiense Chioggia Sottomarina sul campo del Tamai, formazione friulana che segue i granata a un punto nella classifica del campionato di serie D, girone C. La partita odierna quindi ha tutta l'aria di uno scontro diretto, che i lagunari saranno costretti ad affrontare senza Niccolò Dondoni e mister De Mozzi, entrambi espulsi domenica scorsa allo stadio Ballarin e quindi squalificati in questa giornata. In panchina ci sarà Emanuel Rizzi, alla seconda presenza stagionale dopo la trasferta di Arzignano lo scorso dicembre: proprio lo storico bomber ha all'attivo un celebre goal di punizione al Tamai, dieci anni fa, con conseguente arrampicata sulla rete di recinzione del Ballarin. Probabile uno schieramento difensivo a 4, dato che gli uomini sono contati, con Mazzola, Granziera, Pastorelli e Dell'Andrea e un centrocampo imperniato su Conti, Abrefah e Delcarro. Davanti lo staff tecnico chioggiotto può contare su diverse opzioni, non improbabile l'apporto di Duravia sull'esterno a rifornire Farinazzo e Baido. All'andata finì 2-2 in rimonta. L'incontro sarà arbitrato da Daniel Cadirola della sezione di Milano, e potrà essere seguito in diretta testuale con aggiornamenti in tempo reale sulla pagina fb Clodiense Fan Club.
domenica 21 gennaio 2018
TRE PUNTI PREZIOSI PER LA CLODIENSE CHE FA SUA PER 2-1 UNA PARTITA NERVOSA
Una Clodiense camaleontica, capace di cambiare vari moduli di gioco, con due guizzi dei singoli (Pastorelli e Farinazzo) ha la meglio sull'Union Feltre nonostante parte del secondo tempo disputata in dieci. Espulso anche De Mozzi, grandi interventi del portiere granata Corasaniti, arbitro non irreprensibile. È il bilancio sintetico di un match non memorabile, giocato con ottime condizioni meteorologiche davanti a duecento spettatori: molti gli episodi di nervosismo, dovuti anche alla gestione arbitrale dei cartellini e dei falli da rigore. L'Union Feltre allenata dal chioggiotto Andrea Pagan ha mostrato maggior tasso tecnico e fluidità nei passaggi, ma sostanzialmente sterile davanti, anche per la buona giornata della difesa di casa, con Dondoni provvidenziale fino all'espulsione (suo un salvataggio in extremis su Pelizzer) e Pastorelli implacabile dietro quanto efficace in zona goal: il giovane numero 3 arrivato dal Novara in laguna si sta proprio valorizzando. Anche l'altro nuovo arrivo delle ultime settimane, il portiere Alberto Corasaniti, mette il suo sigillo sulla vittoria con alcune parate pregevoli, d'istinto e di riflessi.
Episodio clou al 59° minuto, quando proprio l'ex Varese atterra Episcopo lanciato a rete in velocità: Dondoni era già stato ammonito, viene espulso per somma di cartellini gialli, Madiotto pareggia su rigore e pochi minuti dopo anche De Mozzi va dietro il cancello per una incomprensione con l'arbitro Pistarelli dopo l'ennesimo gioco rude a centrocampo. L'allenatore lagunare durante tutto il corso dell'incontro ha cambiato modulo a seconda delle circostanze, debuttando col 4-2-3-1 per trasformarsi in un 3-4-3 sul finire del primo tempo e addirittura in 3-3-4 con l'ingresso di Marjanović in luogo di Hima (nessuno dei due memorabile), quindi il 4-3-2 dopo l'espulsione e 4-4-1 durante il vano assedio finale dei feltrini. In tribuna anche Momo Abcha, convalescente e sul viale della guarigione dopo l'incidente stradale di ottobre. Di quel sabato torna in panchina anche Marco Volpato, a far compagnia a Manuel Conti (preferito Mirjan Hima per scelta tecnica) e a Raffaele Baido: il bomber euganeo ha subìto un colpo durante l'allenamento di ieri ed è stato tenuto a riposo precauzionale. Ancora out Stefano Santoni, e sono assenze che si fanno sentire, al pari del forzato arretramento di Delcarro che stavolta incide solo nei colpi di testa a smistare il gioco. Ma sono soprattutto i lanci lunghi da ambo le parti a caratterizzare il gioco, che diventano logicamente preda delle due difese: così si spiega l'asfissia degli attacchi.
Nei primi minuti si mette in mostra l'esterno Cossalter del Feltre, classe 2000, sul quale Dell'Andrea fatica a prendere le misure: il 18enne crea un paio di occasioni per Rizzo, ma sfumano complice il piazzamento della retroguardia casalinga. A ogni contrasto in area, o ai sospetti di interventi con le mani, i bellunesi reclamano un rigore: il più sospetto è quello che chiude il primo tempo, e che non viene concesso da Pistarelli (peraltro a pochi metri dall'azione) nonostante in tribuna sia parso quantomeno dubbio. Col veleno nella coda si chiude una prima frazione noiosa e povera di contenuti, eccetto una mezza rovesciata di Madiotto poco prima e -più indietro- un tiro di Cacurio al 2O°, di poco a lato. Al rientro in campo De Mozzi prova a vincerla inserendo subito Marjanović al centro dell'attacco in luogo del virtuosistico Hima, ma l'esperto centravanti sloveno risulta statico, distante dalla porta e mai pericoloso, a parte il bel tacco a liberare Farinazzo per il raddoppio.
Neanche il tempo di assestarsi che al 2° minuto della ripresa Marco Duravia batte un calcio di punizione a spiovere dalla destra: sul traversone si avventa con perfetta scelta di tempo Giovanni Pastorelli che salta più alto del portiere Borrelli, il quale si scontra con un difensore mentre la palla rotola in rete. La coppia Duravia-Pastorelli ci riprova da sinistra al 58°, quando il cross del primo viene incornato dal secondo di poco fuori. Poi il rigore concesso e realizzato dagli ospiti, la Clodiense in dieci e De Mozzi corre ai ripari inserendo Lorenzo Mazzola sulla fascia destra difensiva in luogo di Raffaele Cacurio, e spostando Dell'Andrea a sinistra. Sale in cattedra il portiere Corasaniti, con due interventi che salvano il risultato al 64° (esplosivo su colpo di testa di Madiotto in area) e al 78° su Rizzo; in mezzo, prima la cacciata di De Mozzi da parte dell'arbitro dopo la sua ammonizione a Duravia, poi al 74° il tiro all'improvviso di Marco Farinazzo, che calcia di piatto sinistro all'angolo basso, sorprendendo anche le nostre telecamere. La palla si insacca all'angolo basso alla destra di Borrelli e mette il buonumore in tribuna, dove vola qualche parola di troppo fra supporter locali e feltrini.
Le ultime schermaglie dei rossoverdi non sortiscono effetto e così hanno buon gioco i padroni di casa a chiudere l'incontro sul 2-1 per i cori irridenti di qualche maturo tifoso in tribuna. La battuta d'arresto vede per i dolomitici allontanarsi la zona playoff mentre al converso il team lagunare si tira un po' fuori dalle secche dei playout: domenica prossima a Tamai la prova del nove, con Emanuel Rizzi in panchina (sostituirà lo squalificato De Mozzi) che proverà a battere ancora una volta i friulani, come quando -dieci anni fa- era calciatore e trasformava una punizione di potenza sotto la curva gremita del Ballarin. Anche allora, alla fine, lo stesso coro di oggi.
Episodio clou al 59° minuto, quando proprio l'ex Varese atterra Episcopo lanciato a rete in velocità: Dondoni era già stato ammonito, viene espulso per somma di cartellini gialli, Madiotto pareggia su rigore e pochi minuti dopo anche De Mozzi va dietro il cancello per una incomprensione con l'arbitro Pistarelli dopo l'ennesimo gioco rude a centrocampo. L'allenatore lagunare durante tutto il corso dell'incontro ha cambiato modulo a seconda delle circostanze, debuttando col 4-2-3-1 per trasformarsi in un 3-4-3 sul finire del primo tempo e addirittura in 3-3-4 con l'ingresso di Marjanović in luogo di Hima (nessuno dei due memorabile), quindi il 4-3-2 dopo l'espulsione e 4-4-1 durante il vano assedio finale dei feltrini. In tribuna anche Momo Abcha, convalescente e sul viale della guarigione dopo l'incidente stradale di ottobre. Di quel sabato torna in panchina anche Marco Volpato, a far compagnia a Manuel Conti (preferito Mirjan Hima per scelta tecnica) e a Raffaele Baido: il bomber euganeo ha subìto un colpo durante l'allenamento di ieri ed è stato tenuto a riposo precauzionale. Ancora out Stefano Santoni, e sono assenze che si fanno sentire, al pari del forzato arretramento di Delcarro che stavolta incide solo nei colpi di testa a smistare il gioco. Ma sono soprattutto i lanci lunghi da ambo le parti a caratterizzare il gioco, che diventano logicamente preda delle due difese: così si spiega l'asfissia degli attacchi.
Nei primi minuti si mette in mostra l'esterno Cossalter del Feltre, classe 2000, sul quale Dell'Andrea fatica a prendere le misure: il 18enne crea un paio di occasioni per Rizzo, ma sfumano complice il piazzamento della retroguardia casalinga. A ogni contrasto in area, o ai sospetti di interventi con le mani, i bellunesi reclamano un rigore: il più sospetto è quello che chiude il primo tempo, e che non viene concesso da Pistarelli (peraltro a pochi metri dall'azione) nonostante in tribuna sia parso quantomeno dubbio. Col veleno nella coda si chiude una prima frazione noiosa e povera di contenuti, eccetto una mezza rovesciata di Madiotto poco prima e -più indietro- un tiro di Cacurio al 2O°, di poco a lato. Al rientro in campo De Mozzi prova a vincerla inserendo subito Marjanović al centro dell'attacco in luogo del virtuosistico Hima, ma l'esperto centravanti sloveno risulta statico, distante dalla porta e mai pericoloso, a parte il bel tacco a liberare Farinazzo per il raddoppio.
Neanche il tempo di assestarsi che al 2° minuto della ripresa Marco Duravia batte un calcio di punizione a spiovere dalla destra: sul traversone si avventa con perfetta scelta di tempo Giovanni Pastorelli che salta più alto del portiere Borrelli, il quale si scontra con un difensore mentre la palla rotola in rete. La coppia Duravia-Pastorelli ci riprova da sinistra al 58°, quando il cross del primo viene incornato dal secondo di poco fuori. Poi il rigore concesso e realizzato dagli ospiti, la Clodiense in dieci e De Mozzi corre ai ripari inserendo Lorenzo Mazzola sulla fascia destra difensiva in luogo di Raffaele Cacurio, e spostando Dell'Andrea a sinistra. Sale in cattedra il portiere Corasaniti, con due interventi che salvano il risultato al 64° (esplosivo su colpo di testa di Madiotto in area) e al 78° su Rizzo; in mezzo, prima la cacciata di De Mozzi da parte dell'arbitro dopo la sua ammonizione a Duravia, poi al 74° il tiro all'improvviso di Marco Farinazzo, che calcia di piatto sinistro all'angolo basso, sorprendendo anche le nostre telecamere. La palla si insacca all'angolo basso alla destra di Borrelli e mette il buonumore in tribuna, dove vola qualche parola di troppo fra supporter locali e feltrini.
Le ultime schermaglie dei rossoverdi non sortiscono effetto e così hanno buon gioco i padroni di casa a chiudere l'incontro sul 2-1 per i cori irridenti di qualche maturo tifoso in tribuna. La battuta d'arresto vede per i dolomitici allontanarsi la zona playoff mentre al converso il team lagunare si tira un po' fuori dalle secche dei playout: domenica prossima a Tamai la prova del nove, con Emanuel Rizzi in panchina (sostituirà lo squalificato De Mozzi) che proverà a battere ancora una volta i friulani, come quando -dieci anni fa- era calciatore e trasformava una punizione di potenza sotto la curva gremita del Ballarin. Anche allora, alla fine, lo stesso coro di oggi.
sabato 20 gennaio 2018
ALLO STADIO BALLARIN ARRIVA L'UNION FELTRE DI ANDREA PAGAN: PER LA CLODIENSE NECESSARIO FARE PUNTI
Andata in montagna, ritorno al mare. La terza giornata del girone di ritorno nel campionato di serie D, girone C, mette oggi di fronte Clodiense Chioggia Sottomarina e Union Feltre: quattro mesi fa il risultato fu di 0-0, e allo stadio Ballarin dalle ore 14.30 tutta la società, la squadra e gli spettatori sperano nei tre punti per i lagunari contro i rossoverdi allenati dal chioggiotto Andrea Pagan, dopo la prestazione comunque coriacea mostrata a Campodarsego. L'allenatore De Mozzi avrà praticamente tutta la rosa a disposizione, o quasi, con l'imbarazzo della scelta riguardo il modulo: anche se è dato pensare che questo sarà offensivo, vista la spasmodica ricerca di punti nonché giocando in casa. Arbitrerà l'incontro Simone Pistarelli della sezione di Fermo.
domenica 14 gennaio 2018
UNA SFORTUNATA CLODIENSE PERDE 2-1 IN CASA DELLA NUOVA CAPOLISTA CAMPODARSEGO, MA NON SFIGURA
Quando una giornata va storta, puoi sfoderare anche una prestazione abbastanza impeccabile, ma sono gli episodi a punirti. Se non riesci a raddrizzarla ruotando praticamente tutte le punte a tua disposizione. Si può sintetizzare così la sconfitta della Clodiense Chioggia Sottomarina in casa della nuova capolista Campodarsego, una squadra costruita per la promozione ma che sul campo non ha fatto vedere eccessive mirabilie, a parte qualche scambio ad alto tasso tecnico tra i suoi avanti e i lanci mancini del regista Igor Radrezza. Merito anche, se non soprattutto, dell'accorta disposizione tattica utilizzata da Massimiliano De Mozzi e dall'applicazione dei suoi giocatori: un 3-5-2 compatto, stretto attorno ai tre pilastri difensivi (senza sbavature anche oggi la prova di Giovanni Pastorelli), con Delcarro e Duravia a fare gli stantuffi interni e di punta Baido con l'ex Cacurio. Per questo schema è stato necessario l'adattamento di Emanuel Enzo Abrefah sulla fascia sinistra, cui il capitano ha risposto assai bene, come se in quel ruolo giocasse da sempre, propiziando anche con una cavalcata e un palo il goal del pareggio provvisorio.
Eppure, un rigore probabilmente generoso -concesso dall'arbitro parmigiano Belfiore per fallo di Dondoni su Caporali- e una carambola a dieci minuti dalla fine, con la palla che danza sulla linea di porta prima di essere insaccata, consegnano i tre punti ai padroni di casa senza particolari meriti, se non aver sfoderato il miglior Pietribiasi (doppietta, goal annullato per fuorigioco che non c'era, tiro angolato splendidamente parato da Alberto Corasaniti) e una difesa impenetrabile quanto quella lagunare. Un po' in ombra invece il bomber Aliu, mentre si può dire che il veterano Kabine ha cambiato la partita portando scompiglio sull'avanti sinistro. In mezzo, il coast-to-coast di Abrefah che recupera nella propria metà campo una palla persa da Radrezza e si invola tagliando il campo in diagonale: scambio con Delcarro, tiro di prima intenzione sul palo, il solito rapace Baido meritatamente insacca a porta vuota.
Cinquecento spettatori allo stadio Gabbiano, discreta rappresentanza chioggiotta. Già al 6° minuto Aliu di testa impegna Corasaniti in angolo, gli esperti padovani sfruttano molto prima la fascia sinistra con Ndoj e Michelotto, poi quella destra con Sanavia e Caporali. Ma il pressing alto dei granata e la loro capacità di sfruttare le seconde palle -specie con Delcarro, dominatore degli scontri aerei- mettono in forte difficoltà le fonti di gioco biancorosse, grazie a continui raddoppi che vedono protagonisti gli esterni Abrefah (provvidenziale anticipo su Caporali) e un concentrato Dell'Andrea. Dietro non passa uno spillo, con Granziera che sbroglia in scioltezza un cross basso al 22°. Davanti i due Raffaele girano distanti dall'area avversaria, in cerca di palloni giocabili. Al 30° il primo choc: azione da calcio d'angolo, Corasaniti esce dai pali, mischia in area e il totem Leonarduzzi colpisce la traversa di sinistro. Il portiere brasiliano del Campodarsego Caio Vinicius Pirana è invece raramente impegnato. La prima svolta del match al 43°: Corasaniti dice di no a Caporali, nel prosieguo dell'azione l'ala di casa viene messa giù da Dondoni, Belfiore fischia il penalty, in tribuna emerge qualche perplessità. Calcia Pietribiasi e spiazza l'estremo clodiense. Prima del rompete le righe, Delcarro impegna Pirana in corner.
Ripresa senza cambi, una punizione di Michelotto tenta di indirizzarla a favore dei locali ma Corasaniti si distende plasticamente in corner. Al 55° improvviso il break, con il pareggio di Baido raccontato sopra. De Mozzi osa e tre minuti dopo il goal esclude Conti dalla regia per introdurre Marjanović al centro dell'attacco: il tecnico vuole vincerla già da subito. Peccato che dell'attaccante sloveno le cronache dell'ultima mezz'ora di gioco non registrino un'azione, un'occasione. Anzi, è tutta la Clodiense a faticare davanti, pur senza rischiare di nuovo granché indietro: un goal viene annullato a Pietribiasi per fuorigioco (inesistente) al 62° e lo stesso numero 10 si vede negare l'ennesima gioia personale da un ottimo Corasaniti quattro minuti più tardi. I cambi offensivi provano a cambiare l'inerzia della gara: ma se Farinazzo per Cacurio è un fuoco di paglia, diverso peso ha l'ingresso in campo di Kabine per Michelotto. Il maturo attaccante marocchino -già artefice della prima promozione del Carpi in serie B con il goal nello spareggio di Lecce- giostra sulla fascia sinistra creando problemi in serie a Mazzola, il sostituto di Dell'Andrea.
Così al 79° nasce il goal del raddoppio per il Campodarsego: Kabine crossa, Aliu si avvita in un colpo di testa che Corasaniti devia sulla traversa, la palla ricade in campo e sulla linea Pietribiasi è più lesto della difesa ospite nel metterla dentro. Vani i tentativi di Baido (punizione messa in corner da Pirana), Delcarro e Duravia negli ultimi dieci minuti: gli uomini di Fonti fanno proprio l'incontro e balzano in vetta alla classifica, complice l'inopinata caduta della Virtus Vecomp Verona in casa della pericolante Calvi Noale. La Clodiense invece rimane nel pantano dei playout, confortata dalle concomitanti sconfitte di Tamai, Legnago, Montebelluna ma non dalle vittorie delle retrostanti Liventina e appunto Noale. Domenica allo stadio Ballarin scenderà un Feltre in salute, che oggi ha avuto la meglio proprio sul Tamai: d'obbligo cercare i tre punti, magari con le qualità espresse oggi in una partita comunque per certi versi positiva, che la Clodiense avrebbe forse meritato di pareggiare.
Eppure, un rigore probabilmente generoso -concesso dall'arbitro parmigiano Belfiore per fallo di Dondoni su Caporali- e una carambola a dieci minuti dalla fine, con la palla che danza sulla linea di porta prima di essere insaccata, consegnano i tre punti ai padroni di casa senza particolari meriti, se non aver sfoderato il miglior Pietribiasi (doppietta, goal annullato per fuorigioco che non c'era, tiro angolato splendidamente parato da Alberto Corasaniti) e una difesa impenetrabile quanto quella lagunare. Un po' in ombra invece il bomber Aliu, mentre si può dire che il veterano Kabine ha cambiato la partita portando scompiglio sull'avanti sinistro. In mezzo, il coast-to-coast di Abrefah che recupera nella propria metà campo una palla persa da Radrezza e si invola tagliando il campo in diagonale: scambio con Delcarro, tiro di prima intenzione sul palo, il solito rapace Baido meritatamente insacca a porta vuota.
Cinquecento spettatori allo stadio Gabbiano, discreta rappresentanza chioggiotta. Già al 6° minuto Aliu di testa impegna Corasaniti in angolo, gli esperti padovani sfruttano molto prima la fascia sinistra con Ndoj e Michelotto, poi quella destra con Sanavia e Caporali. Ma il pressing alto dei granata e la loro capacità di sfruttare le seconde palle -specie con Delcarro, dominatore degli scontri aerei- mettono in forte difficoltà le fonti di gioco biancorosse, grazie a continui raddoppi che vedono protagonisti gli esterni Abrefah (provvidenziale anticipo su Caporali) e un concentrato Dell'Andrea. Dietro non passa uno spillo, con Granziera che sbroglia in scioltezza un cross basso al 22°. Davanti i due Raffaele girano distanti dall'area avversaria, in cerca di palloni giocabili. Al 30° il primo choc: azione da calcio d'angolo, Corasaniti esce dai pali, mischia in area e il totem Leonarduzzi colpisce la traversa di sinistro. Il portiere brasiliano del Campodarsego Caio Vinicius Pirana è invece raramente impegnato. La prima svolta del match al 43°: Corasaniti dice di no a Caporali, nel prosieguo dell'azione l'ala di casa viene messa giù da Dondoni, Belfiore fischia il penalty, in tribuna emerge qualche perplessità. Calcia Pietribiasi e spiazza l'estremo clodiense. Prima del rompete le righe, Delcarro impegna Pirana in corner.
Ripresa senza cambi, una punizione di Michelotto tenta di indirizzarla a favore dei locali ma Corasaniti si distende plasticamente in corner. Al 55° improvviso il break, con il pareggio di Baido raccontato sopra. De Mozzi osa e tre minuti dopo il goal esclude Conti dalla regia per introdurre Marjanović al centro dell'attacco: il tecnico vuole vincerla già da subito. Peccato che dell'attaccante sloveno le cronache dell'ultima mezz'ora di gioco non registrino un'azione, un'occasione. Anzi, è tutta la Clodiense a faticare davanti, pur senza rischiare di nuovo granché indietro: un goal viene annullato a Pietribiasi per fuorigioco (inesistente) al 62° e lo stesso numero 10 si vede negare l'ennesima gioia personale da un ottimo Corasaniti quattro minuti più tardi. I cambi offensivi provano a cambiare l'inerzia della gara: ma se Farinazzo per Cacurio è un fuoco di paglia, diverso peso ha l'ingresso in campo di Kabine per Michelotto. Il maturo attaccante marocchino -già artefice della prima promozione del Carpi in serie B con il goal nello spareggio di Lecce- giostra sulla fascia sinistra creando problemi in serie a Mazzola, il sostituto di Dell'Andrea.
Così al 79° nasce il goal del raddoppio per il Campodarsego: Kabine crossa, Aliu si avvita in un colpo di testa che Corasaniti devia sulla traversa, la palla ricade in campo e sulla linea Pietribiasi è più lesto della difesa ospite nel metterla dentro. Vani i tentativi di Baido (punizione messa in corner da Pirana), Delcarro e Duravia negli ultimi dieci minuti: gli uomini di Fonti fanno proprio l'incontro e balzano in vetta alla classifica, complice l'inopinata caduta della Virtus Vecomp Verona in casa della pericolante Calvi Noale. La Clodiense invece rimane nel pantano dei playout, confortata dalle concomitanti sconfitte di Tamai, Legnago, Montebelluna ma non dalle vittorie delle retrostanti Liventina e appunto Noale. Domenica allo stadio Ballarin scenderà un Feltre in salute, che oggi ha avuto la meglio proprio sul Tamai: d'obbligo cercare i tre punti, magari con le qualità espresse oggi in una partita comunque per certi versi positiva, che la Clodiense avrebbe forse meritato di pareggiare.
sabato 13 gennaio 2018
CLODIENSE OGGI IN VISITA ALLA TANA DEL DIFFICILE CAMPODARSEGO. RIENTRA DELCARRO DOPO UN TURNO DI STOP
Non potrebbe essere più ostico l'impegno che attende oggi la Clodiense Chioggia Sottomarina sul terreno del Campodarsego, secondo in classifica a un punto dalla capolista Virtus Verona nel campionato di serie D, girone C. Dalle 14.30 allo stadio Gabbiano nell'Alta Padovana la formazione di Massimiliano De Mozzi cercherà di dare più del cento per cento per contrastare la scalata dei biancorossi di mister Fonti, una corazzata costruita per il salto di categoria, forte dei vari Aliu, Radrezza, Colman Castro, Kabine che regalò al Carpi una storica serie B. Tra i granata ritorna l'indispensabile Delcarro dopo la squalifica, mentre c'è curiosità per vedere se lo schieramento sarà ancora così spregiudicato come una settimana fa al Ballarin, quando i lagunari sconfissero l'Este. La Clodiense ha già dimostrato comunque in questo torneo di rendere al meglio quando si trova di fronte ad avversari sulla carta superiori. Arbitra Stefano Belfiore della sezione di Parma. Chioggia Azzurra seguirà in diretta testuale l'incontro da Campodarsego con aggiornamenti in tempo reale sulla pagina fb Clodiense Fan Club.
lunedì 8 gennaio 2018
LA CLODIENSE È UN OSSO DURO, SCONFITTA L'ESTE PER 2-1 COL NUOVO MODULO DI GIOCO
Anno nuovo, nuova Clodiense. La formazione granata si conferma la bestia nera del quotato Este, battendo gli euganei anche alla prima giornata del girone di ritorno dopo aver espugnato il campo estense all'esordio nel torneo: ieri allo stadio Ballarin il colpo di testa di Granziera deviato nella propria porta da Faggin e il raddoppio di Cacurio nel secondo tempo hanno consentito ai lagunari di compiere tre importantissimi passi avanti per evitare la zona playout. Assieme alle positive prestazioni dei nuovi arrivati, il portiere Corasaniti autore di ottimi interventi e il difensore Pastorelli, a determinare il match è stato il cambio tattico dell'allenatore Massimiliano De Mozzi, che senza due atleti del livello di Delcarro e Santoni ha impostato la difesa a tre, dando briglia sciolta a Dell'Andrea e Abrefah, e inserendo il capitano Moretto come schermo davanti alla difesa nella mezz'ora prima dell'infortunio. Davanti, i tanti giocatori di fantasia e qualità tecnica hanno fatto la differenza, con Baido e Cacurio in mezzo mentre Farinazzo e Duravia dispensavano traversoni dalle due fasce. L'Este ha accorciato le distanze con Ferrando, ma il suo assedio finale non ha portato frutti. Da segnalare anche un palo colpito da Baido. Domenica prossima la Clodiense Chioggia Sottomarina sarà impegnata nel difficilissimo terreno del Campodarsego, tra le pretendenti alla promozione in Lega Pro.
venerdì 5 gennaio 2018
RIPRENDE IL CAMPIONATO DI SERIE D, AL BALLARIN ARRIVA L'ESTE. CLODIENSE SENZA DELCARRO
Dopo una lunga pausa, quest'anno non rispettata ad esempio dalla serie A, riecco il campionato di serie D con la prima giornata del girone di ritorno. Per il girone C, domenica allo stadio Ballarin dalle ore 14.30, la Clodiense Chioggia Sottomarina affronterà l'Este, battuta a domicilio nell'esordio estivo: da allora gli euganei si sono portati a ridosso della zona playoff, mentre i granata sono invischiati in quella per evitare i playout. L'allenatore Massimiliano De Mozzi avrà a disposizione anche i nuovi arrivati, il difensore Pastorelli e il portiere Corasaniti che rimpiazza il partente Luppi, mentre dovrà fare a meno di Andrea Delcarro, fermato per un turno dal giudice sportivo dopo l'ammonizione per proteste rimediata contro il Mantova, che ha anche visto l'infortunio di Santoni. Da registrare infine l'abbandono del 18enne chioggiotto Luca Bullo, protagonista di alcune partite durante l'andata, per proseguire gli studi.
giovedì 4 gennaio 2018
CLODIENSE, ARRIVANO IL PORTIERE CORASANITI E IL DIFENSORE PASTORELLI. MATTEO LUPPI TORNA AL GENOA
Inizia il 2018 e la Clodiense Chioggia Sottomarina ha messo a segno due colpi di mercato. Arrivano alla corte dell'allenatore De Mozzi il diciottenne portiere Alberto Corasaniti dal Cittadella, dove era integrato nell'organico di prima squadra quale terzo estremo difensore. Non altissimo, ma dotato di grande personalità e tempismo nelle uscite, oltre che di piedi adatti a far partire l'azione, Corasaniti rimpiazza così il coetaneo Matteo Luppi, tornato nei ranghi della Primavera genoana dopo aver difeso i pali granata in tutto il girone d'andata del campionato di serie D.
Dalle giovanili del Novara arriva invece Giovanni Pastorelli, difensore pure classe 1999, destinato a far rifiatare Granziera e a offrirsi quale alternativa nella coppia centrale assieme a Niccolò Dondoni. La dirigenza della Clodiense ha in corso un'altra trattativa che potrebbe chiudersi entro pochi giorni. Domenica allo stadio Ballarin prima giornata di ritorno contro l'Este, battuta all'esordio in campionato: come sottolinea il direttore sportivo Mauro Gallo, «oltre al bel gioco adesso devono arrivare pure i punti in classifica».
Dalle giovanili del Novara arriva invece Giovanni Pastorelli, difensore pure classe 1999, destinato a far rifiatare Granziera e a offrirsi quale alternativa nella coppia centrale assieme a Niccolò Dondoni. La dirigenza della Clodiense ha in corso un'altra trattativa che potrebbe chiudersi entro pochi giorni. Domenica allo stadio Ballarin prima giornata di ritorno contro l'Este, battuta all'esordio in campionato: come sottolinea il direttore sportivo Mauro Gallo, «oltre al bel gioco adesso devono arrivare pure i punti in classifica».